you see what you don't see

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Non ho nessun problema

Sto bene Mai stat* meglio

INDICE interviste

introduzione

cos’è un disturbo alimentare bulimia

1 cosa c’è dietro a tutto le reti d’aiuto

anoressia binge eating

alimentare tutto questo?

INTRO

Corpi perfetti, fisici statuari, fitness influencer, addominali scolpiti, bellezze tutte uguali, la cultura dell’immagine, dell’estetica, l’omologazione, l’appartenenza sociale, il narcisismo, l’apparenza. Nessuno è immune a ciò che vede. Quando più di oggi siamo circondati da immagini. Viviamo nella cultura dove l’apparenza è cio che più conta, ci rende delle persone all’interno della massa, visibili agli altri che determinano la nostra appartenenza sociale in base agli standard di bellezza imposti. Se sei bello o brutto, se ti vesti bene o male, se sei magro o grasso, ricco o povero, questo o quello fanno la differenza nel mondo di oggi.

Ma chi è più sensibile degli altri, soprattutto durante l’adolescenza, - in quel periodo dove tutte le certezze collassano, i cambiamenti superano le certezze, il bisogno di affermare la propria identità che non è ancora definita, l’impossibilità di controllare le trasformazioni fisiche, psichiche ed emozionali, i conflitti interiori, con i genitori e con i propri coetanei- ricerca rifugio nelle uniche certezze che sono ancora rimaste, l’unico potere che ha per controllare i cambiamenti è se stesso. Senza poter modificare la realtà intorno a se per mancanza di coraggio, autostima, sicurezza e appoggio morale. Non riuscendo ad accettare il proprio corpo nei suoi cambiamenti.

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L’unico cambiamento che puo controllare è quello del proprio corpo, ciò che gli appartiene interamente e non puo essere soggetto al volere altrui. Sul proprio corpo si può avere il pieno controllo, con la disciplina e la forza di volontà. Se si riesce in questo si prova al mondo la propria forza e determinazione. Il controllo diventa un’arma, una forza, per combattere e per sentirsi validi e qualcuno all’interno della società. Il modo per provare agli altri che si è qualcuno. Diventa una vera e propria guerra contro se stessi e contro il mondo. E finche si ha quest’arma ci si crede i vincitori. L’unico avversario che si teme è la mancanza di quel controllo e l’incertezza. Sono tanti i modi in cui una persona può avere in potere proprio corpo, uno di questi è attraverso il cibo. Ed è per questo che vorrei parlare dei disturbi alimentari. Essi si manifestano in varie forme, che però hanno dietro tutte la stessa dinamica, emozioni, paure e insicurezze. Cio si riflette talvolta verso l’esterno concretizzandosi nella materia corpo, ma è qualcosa di totalmente mentale. Il corpo diventa specchio dell’anima, cio che si prova dentro lo si concretizza all’esterno usando il corpo come oggetto. 1

1Cos’è un disturbo

urbo alimentare

I disturbi alimentari, più propriamente definibili disturbi del comportamento alimentare, sono disagi e patologie di natura psicologica e psichiatrica - anche se i casi più frequenti sono i cosiddetti "border line", oppure i sintomi sporadici.

Anoressia, Bulimia

Binge Eating Disorder, grazie al bombardameno mediatico, sono parole ormai entrati nel linguaggio comune anche se a proposito rimane un po' di confusione.

In passato si reputava che colpissero prevalentemente il sesso femminile, ma oggi sappiamo essere piuttosto diffusi anche tra i maschi. La statistica suggerisce un maggior interesse anche per i soggetti in età adolescenziale o - per le donne - vicino all’età della menopausa; ma anche queste tendenze sembrano cambiare col passare del tempo e col perfezionamento diagnostico. C’è da dire che i disturbi alimentari sono più di uno e tutti diversi, quindi anche uniformare questo genere di informazioni sarebbe scorretto per definizione. Un disturbo alimentare per chi ne soffre è totalmente invalidante ed è una , da non sottovalutare.

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Eating greedily destroys psychological and mental health. Some countries in the Middle East and Africa are now suffering from food shortages and their populations are suffering from extreme hunger. Do not waste food and donate your surplus to those countries that need your help.

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2 الأكل بشراهة يدمر الصحة النفسية و العقلية،بعض بلدان الشرق الأوسط وأفريقيا تعاني الان من نقص في الغذاء وسكانها يعانون من الجوع الشديد، لا ت صرف في الاكل وتبرع عن فائض حاجتك الى تلك الدول التي تحتاج مساعدتك

leggerezza pesante

L’anoressia di solito inizia con una dieta e cela un profondo disagio che la persona tenta di mettere a tacere attraverso un controllo ossessivo delle calorie e del peso.

Marta,14 anni

“Quest’estate voglio iniziare una dieta e voglio allenarmi ogni giorno, in maniera sistematica. Cosi le mie prestazioni aumentano, il mio allenatore sarà contento e poi sarò più magra come le mie compagne di classe e di atletica. Loro sono tutte belle e hanno un sacco di amici e follower su insta. Quanto vorrei essere come loro! Be allora dovrò mangiare meno, meno carboidrati e niente dolci, tante verdure e proteine cosi mi sento piena ma in realtà ho mangiato pochissime calorie! Fantastico! Poi be ora comincerò a fare tutte le ricette fatte da me, con pochi grassi e tutte naturali, anche se fanno schifo almeno non ingrasso.”

L’anoressia è una patologia alimentare che mostra un’evidente connessione con la nostra cultura e il nostro attuale stile di vita. Pensiamo a come tale disturbo sia inesistente nei paesi molto poveri dove le persone non hanno a disposizione così tante cose da mangiare. Pensiamo al modello contemporaneo di bellezza, diffuso dai mezzi di comunicazione di massa. Le adolescenti hanno come riferimento le modelle scheletriche che sfilano sopra le passerelle, fotografate nei giornali con le ossa evidenti.

Quella che viene divulgata è essenzialmente un’immagine della bellezza femminile molto legata al peso corporeo e, sempre di più, anche l’immagine della bellezza maschile.

Tuttavia, anche se la nostra società propone questo tipo di modello estetico, non necessariamente questo significa che abbiamo trovato la causa. Abbiamo trovato solo un elemento, ma non basta.

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Una persona anoressica, per quanto possa essere magra, non riesce a convivere con un corpo che le sembra sempre eccessivamente grasso. Il problema del peso diventa talmente importante da farle saltare i pasti spingendola ad abusare di medicinali come lassativi e diuretici mentre persegue un ideale di magrezza irraggiungibile.

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complicità tossica

Marta, 15 anni

complicità tossica

Ora faccio allenamento ogni giorno, sono stra felice, cosi posso bruciare un sacco, soprattutto mentre corro, mi sento morta e sudo un sacco percio significa che brucio tante calorie!

Poi sto evitando carne e formaggio, ma perche fanno male infatti ora mi sento molto meglio, mangio un sacco e non ingrasso. Pero vorrei dimagrire ancora di piu.

La mia famiglia non si accorge di niente per fortuna, anzi sostiene le mie idee sulle proteine animali che fanno male. Mio papà dice che è meglio non mangiare carne e anche lui corre un sacco e mangia poco per fare le maratone. Mia mamma cucina sempre quello che vogliamo, però è un po’ stressata per questo. Ultimamente ho una sorta di groppo alla gola, che mi da stra fastidio, non rie-

Chi ne viene colpito?

L’Istituto Superiore della Sanità ha evidenziato che oggi l’esordio della malattia, rispetto a qualche anno fa, è diventato sempre più precoce. Tende inoltre a mutare nelle varianti di Vomiting e Binge Eating, associate spesso a comportamenti autolesivi (tagliarsi, bruciarsi, grattarsi fino a ledere la cute). Si tratta di una sorta di accelerazione sia dell’insorgenza sia della severità del problema. Spesso esplode in pochi mesi, con la perdita di 10-15 chili nell’arco di due-tre mesi, insieme ad altre pericolose sintomatologie, specialmente il vomito. L’età di comparsa oggi è tra gli 11 e i 12 anni, contro la precedente media dei 14-15 anni. Significa che l’anoressia giovanile è divenuta un disturbo più complesso e racchiude già nel periodo adolescenziale le usuali evoluzioni della patologia alimentare di lunga durata. I genitori oggi sono sempre più permissivi e iperprotettivi verso i propri figli. Sempre più si assiste ad un numero crescente di famiglie fatte ostaggio del disturbo alimentare della figlia. Sono situazioni in cui si osserva una quasi totale incapacità di gestione del problema da parte della famiglia; incapacità che finisce per concretizzarsi in un’ambivalente complicità che alimenta, invece di ridurre, la patologia.

complicità tossica complicità tossica

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Una corsa contro...

16 anni

Ora peso molto meno, sono arrivata a 54 kg, mi alleno anche meno in campo però vado a correre per conto mio, è molto meglio senza gli altri o l’allenatore che rompe, cosi bruciare tutte le calorie che voglio. Pero ora mangio anche molto meno, a cena mia mamma mi dice di mangiare di più ma io scappo in bagno e mi metto a studiare per terra perché il pavimento è più caldo, e io ho tanto freddo. Pero ho visto che è meglio mangiare poco cosi sono più concentrata per lo studio. Quindi alla fine è meglio cosi.

Anoressia giovanile con exercizing L’esercizio permette di consumare le calorie ed in breve tempo far calare l’ago della bilancia. Nonostante la magrezza esasperata è sorprendente come queste ragazze abbiano un’energia incredibile. È qui che si inserisce l’aspetto fisiologico della perdita di peso eccessiva, prodotta dal digiuno che provoca una secrezione partico- larmente elevata di endorfine, le stesse che vengono secrete dall’ organismo di un maratoneta durante una corsa e che permettono di raggiungere una performance fisica elevata.Talvolta le anoressiche di questo tipo accettano senza grandi resistenze l’incremento di cibo ma non la riduzione dell’attività motoria.Spesso non stanno mai ferme; sfruttano ogni occasione per muoversi e bruciare calorie; salgono e scendono scale; vagano camminando per ore senza sosta; ripetono centinaia di volte esercizi faticosi, in particolare quelli per ridurre la pancia percepita. Sono frequenti le lesioni da eccesso, come tendiniti, gonalgie, talloniti, lesioni muscolari, che tuttavia non frenano le anoressiche.

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17 anni

È difficile spiegare la sensazione che si prova quando si sente la fame che ti divora lo stomaco e quasi non ti lascia dormire. La gente non lo capisce ma io mi sento appagata e soddisfatta. Ho fatto un buon lavoro, anche oggi vado a letto con la fame, questo vuol dire che anche oggi ho bruciato di più di quello che ho ingerito. Spero. Anzi forse è meglio che controllo, vado a pesarmi va. 54.9. Cazzo, peso come ieri, forse dovrei mangiare ancora meno. E allenarmi di più. Si domani corro e mi alleno per 2 ore! Devo assolutamente bruciare minimo 400 calorie! Vabe ci penso domani, devo solo pensare alla colazione che farò, preparata alla perfezione, cosi la fame che ho ora se ne va. Ho il corpo quasi perfetto ora, devo solo dimagrire ancora un po’ le gambe, le mie cosce si toccano ancora

Pero almeno gli addominali si vedono e non ho il seno. Bene. Non mi è mai piaciuto avere il seno, mi sento troppo sensuale e donna con quello, mentre io vorrei sembrare una bambina.

L’anoressia attacca duramente il corpo nelle sue funzioni vitali fino a causare gravissime conseguenze come insufficienza renale, osteoporosi, amenorrea, alterazioni cardiovascolari, perdita dei denti e dei capelli. Se tale condizione persiste a lungo l’orologio interno ne esce scombussolato e la condizione diventa veramente grave: purtroppo di anoressia si può morire.

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a un certo punto tutto ruota intorno al cibo

BINGE A T I N G

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Chi soffre di questo disturbo alimentare, proprio come nel caso della bulimia, consuma grandissime quantità di cibo.

A differenza di una persona bulimica, chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating) non espelle quanto ingerito. A causa di tali abbuffate la persona può essere in sovrappeso grave.

Una variante di questo disturbo alimentare, chiamata night-eating sindrome, si caratterizza per anoressia diurna ed insonnia notturna che può essere sconfitta soltanto assumendo grosse quantità di cibo (bulimia notturna).

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Ha sviluppato la convinzione che “si ha bisogno di essere malati per ottenere attenzione” e attraverso il cibo cerca di essere vista. È la parte dominante nel mondo interno di chi soffre di bulimia. Ha appreso che il cibo è il miglior modo per compensare rabbia, tristezza e frustrazione col cibo. La vita emotiva è disregolata e spesso si riscontrano comportamenti impulsivi. 19
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pesantezza leggera

Se non viene curato un disturbo alimentare come l’anoressia, esso non scompare ma si trasforma, e diventa un altro disturbo. Poiche le emozioni da evitare sono le stesse, ma cambia soltanto il comportamento sviluppato

BULIMIA

Questo disturbo alimentare (bulimia=”fame da bue”) si caratterizza per un’esasperata assunzione di cibo (una personal bulimica arriva ad ingerire migliaia di calorie in poche ore). A tali abbuffate si susseguono disperati tentativi di sbarazzarsi degli alimenti ingeriti, solitamente tramite vomito autoindotto o attraverso l’uso massiccio di lassativi o diuretici.

Dopo questi attacchi di fame incontrollata, durante cui nulla è più importante del cibo, insorgono infatti profondi sensi di colpa che fanno sprofondare il soggetto nella depressione.

Si tratta purtroppo di una vera e propria dipendenza paragonabile a quella che lega un tossicodipendente alla droga con conseguenze altrettanto devastanti sulla vita, sulla psiche e sulla salute di chi ne soffre.

Se la perdita di peso, oltre a un certo limite, non può passare inosservata, non altrettanto accade nei casi di bulimia nervosa, soprattutto se il peso è nella norma. Le abbuffate vengono tipicamente pianificate in modo da passare inosservate e il solo comportamento rivelatore può essere rappresentato dal ritirarsi nel bagno per vomitare dopo i pasti. Questo segnale può però essere ignorato in molti casi, data la frequenza crescente con cui, per motivi diversi, i membri di molte famiglie oggi consumano i pasti in tempi o luoghi diversi.

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Ma cosa c’è dietro a tutto ricerca di controllo ansia

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tutto questo?

insicurezza

vuoto da riempire

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Fiocchetto lilla

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è dedicata all’ ano- ressia, alla bulimia e agli altri disturbi della nu- trizione e dell’alimentazione. dalla Presidenza del Consiglio e celebrata ogni

Il simbolo del Fiocchetto Lilla ha origine in America e presenta da più di 30 anni la lotta contro i

origine

portamento Alimentare.

la Giornata è stata promossa per la prima volta nel 2012, dall’Associazione “Mi ed è nata per volontà di un padre, Stefano Tavilla, in onore e ricordo della figlia Giulia, affetta da Bulimia Nervosa. Si è scelto come data il 15 mar- zo, proprio il giorno della scomparsa di Giulia.

Lilla è

Il Fiocchetto Lilla è simbo- lo di speranza perché i DCA meritano attenzione, rispetto e cura da parte delle persone, della società e del siste- ma sanitario in generale.

Per questo motivo occorre ac- crescere la consapevolezza, a livello individuale ed istituzionale, bisogna scoraggiare il distacco e il disinteresse così da evitare l’indifferenza di fronte a problematiche di questo tipo e favorire, al contrario, la cre- scita di una cultura fondata sull’ascoto.

Bisogna inoltre creare una rete di supporto e di cura rivolta ne è direttamente colpito ed alla sua famicosì da contrastare il disagio relazionale, senso di abbandono e l’omertà che spesso rizzano queste problematiche.

a chi glia, il spesso caratteTutti e

insieme si deve restituire voce e dignità a chi pensava di averle perdute e per evitare che questi temi vengano sottostimati generando poi tante altre complicazioni personali, cliniche e sociali.

NEDA symbol

The logo of the National Eating Disorders Association (NEDA) is easily recognizable as a stylized heart which can also be interpreted as the outline of a female body. The heart demonstrates loving concern for those suffering from eating disorders and the female body represents diversity and acceptance of all body shapes and sizes. The fluid lines of the logo also symbolize curves and motion; both are symbols of a heal-

motion; thy body image.

These eating disorder symbols do not distinguish between the different types of eating disorders.

In each instance, the emblem implies awareness, support, self-acceptance, and recovery; important elements in the prevention and treatment of all eating disorders.

symbol as a combination of two lines which combine to represent strength and recovery. Individual interpretation may vary, although a popular explanation has the smaller line representing the eating disorder, and the larger line standing for the strength and courage displayed by those in recovery. The heart may also symbolize self-respect, acceptance, and

Some people view the NEDA eating disorder symbol may has representing disorder, larger courage displayed by recovery. love.

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Interviews

Myriam

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Credo fortemente che la vita sia un dono prezioso. Spesso, però, ci poniamo dei limiti. Dentro di noi si costruiscono delle barriere, dei comportamenti sbagliati per affrontare una data situazione. Spesso tali comportamenti sembrano innocui finchè non diventano pervasivi. Liberiamoci da tutte quelle trappole mentali che non ci rendono liberi e cerchiamo il posto, il modo e le persone giuste che ci aiutino ad esprimere la nostra personalità. Troviamo una connessione con tutto ciò che ci circonda sentendoci una parte fondamentale dell’universo. Il cibo è energia, fonte di vita e muove tutto il nostro organismo. Parliamo a noi stessi e cerchiamo di mantenere un equilibrio, il nostro corpo è un tempio e va rispettato! Sara

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Free University of Bozen - Bolzano

Faculty of Design and Art Major in Design WUP 22/23 - 1st semester foundation course

Supervision:

Credits
Project Modul: Editorial Design Designed and edited by: Emma Boaro Magazine: You see what you don’t see
Project
Fonts
Fonts Sizes & Leading Body Text: 15 pt Minion Variable Concept Title Text: 66 pt Monotype corsiva Subtitle text: 17 pt Minion Variable Concept
Adobe
Illustrator,
leader: Prof. Antonino Benincasa Project assistants: Rocco Modugno, Amedeo Bonini Format: A4
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Programmes:
Indesign,
Photoshop

Binding: Glue binding

Paper: Munchen Links

Satin translucent 82 grams

Printed:

Bozen - Bolzano, January 2023

Inside pages - digital print

Cover - digital printing Photography

Emma Boaro

Shuttershock

Mafalda Rakos

Lene Marie Fossen

Lee Price

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