Elitism Florence&Tuscany ::. issue 23

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YOUR PERSONAL COPY FLORENCE & TUSCANY www.readelitism.com issue n° 23 JulyAugustSeptember 2023

Welcome

Skythoughts: una copertina di cielo e nuvole, luce e raggi di sole, colori in armonia e niente a caso. Chi di voi non rimarrebbe a fissare il blu, estasiato, almeno una volta al giorno? Se poteste farlo. Se non perdeste continuamente l’ordine reale delle cose e della vita. Se riusciste a mettere al primo posto IL TEMPO DELLA VOSTRA VITA. Quante volte rimarreste a fissare i movimenti delle nuvole di cotone o panna, l’azzurro che prende fuoco al tramonto, le peripezie di qualche uccello libero da tutto. Capire se quella nuvola è a forma di giraffa o se sembra un cane che abbaia. Sentendo la testa che si apre, che si libera, che lascia spazio. Drogarsi della propria dose quotidiana di cielo. E spegnere i social. Assistere alla magia del tramonto. E mettere in modalità aerea il telefono. Sentirsi pronti a volare, perché avete appena mandato aff***o il vostro capo e avete deciso di fare quello che vi piace di più nella vita. Respirare diversamente.

L’Estate 2023 è iniziata e sarebbe davvero bello vedere tutti e tutte a testa in su e i telefoni in tasca. Vi immaginate la bellezza?

ELITISM FLORENCE

There’s beauty all around you

Issue n° 23

July | August | September 2023

Quarterly ~ Florence ~ Italy

EDITOR

Francesca Querci

VICE - EDITOR

Francesca Cellini

DESIGN + COVER

Sally Studio + Giulia Vezzosi

CONTRIBUTORS

Serena Becagli, Sabrina Carollo, Marta Matteini, Cristina Tedde,

PHOTO CREDITS

Giulia Vezzosi

TRANSLATIONS

NTL traduzioni

PRINTING

IGV s.r.l. - Piazza Nasoni, 4 San Giovanni Valdarno (AR)

PUBLISHER

“Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn’t do than by the ones you did do. So throw off the bowlines, sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails”

F Society SAS Via del Leone 37, Firenze p.iva 06722440481

Aut.Trib. - Firenze N. 6048 del 14 Aprile 2017

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4 readelitism.com

FLORENCE & TUSCANY

0 WELCOME p. 4

1

p. 8 + 9

YANG PEI MING A PALAZZO STROZZI

3

I BORGHI DEL CHIANTI p. 14 + 15

7

p. 22 + 23 + 24 + 25

10

p. 29

NASCE OCA

5 MUSICA A PRATOLINO

p. 18 + 19

NICO VASCELLARI A FIRENZE

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LORO CIUFFENNA p. 30 + 31

p. 12 + 13

2 MUGELLO, DA SCEGLIERE PER UNA GITA FUORIPORTA!

4 LA FIORITURA DEL LOTO

p. 16 + 17

8 I POSTERINI DI ELITISM p. 26 + 27

p. 20 + 21

6 PETS OF FLORENCE

12 SURF IN TOSCANA

p. 32 + 33

14

p. 36 + 37

IL GIARDINO DEI TAROCCHI IN MAREMMA

16

con tents

15

p. 42 + 43

LA RISERVA DELLA DUNA FENIGLIA

18

p. 48 + 49

VALDARNO BIKE ROAD

9 GO VEGAN CON KEIKO

p. 28

13 A PROPOSITO DI CIELI..

p. 38 + 39

p. 34 + 35

VERSO IL MIDA 2024

p. 46 + 47

17 LA CARBONARA DI CARCIOFI

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Yan Pei-Ming

A PALAZZO STROZZI

Les Funérailles de Monna Lisa - 2009 - Polyptych oil on canvas, (canvas n. 3) 280 × 280 cm - Private collection Photography: André Morin - © Yan Pei-Ming, ADAGP, Paris, 2023

Dal 7 luglio al 3 settembre 2023 Palazzo Strozzi presenta Yan Pei-Ming. Pittore di storie, la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista francocinese, parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati. Celebre per una profonda e appassionata riflessione sulla pittura nell’arte di oggi, nelle sue tele monumentali Yan Pei-Ming unisce storia e contemporaneità, celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi.

A cura di Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione propone un percorso di oltre trenta opere che permettono di esplorare la potente e originale ricerca dell’artista sulla relazione tra immagine e realtà, in un cortocircuito tra vita personale e storia collettiva, simboli e icone della cultura e della storia dell’arte tra Oriente e Occidente.

Esplorando generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia, i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate da fonti diverse, come immagini personali, copertine di giornali, still cinematografici o celebri opere della storia dell’arte

Yan Pei-Ming nasce a Shangai nel 1960 in una famiglia di operai e cresce durante la Rivoluzione culturale (1966-1976). Le sue doti artistiche lo fanno ben presto notare, ma viene respinto alla Shanghai Art & Design School e, ventenne, emigra in Francia iscrivendosi all’École des Beaux-Arts di Digione nel 1981 e frequentando in seguito l’Institut des Hautes études en Arts plastiques a Parigi. Lavora principalmente nel suo studio in un’ex fabbrica di Ivry-sur-Seine e vive tra Digione, Parigi e Shanghai.

Tutte le info su palazzostrozzi.org

Scegli il Mugello

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UNA GITA FUORI PORTA!
PER

La stagione calda sta arrivando, la voglia di stare all’aria aperta e di socializzare ti spingono a cercare la meta ideale dove staccare la spina?

Vieni a trascorrere un’esperienza, una giornata, un weekend gustando appieno la natura del Mugello, i suoi ritmi lenti, la sua bontà gastronomica come i tortelli di patate ed il vino biologico.

Qui troverai una terra autentica che preserva con orgoglio le sue origini contadine, dove la ruralità ancora fa da padrona, dove il cibo è genuino e la gente ti accoglie con calore.

In Mugello puoi scegliere di rilassarti attraverso

le esperienze originali come yoga al tramonto sulle sponde del lago, degustazioni in vigna, pause relax in natura, oppure potrai dedicarti a sport outdoor come trekking, mountain bike, golf o volo in aliante.

Anche per le famiglie non mancano esperienze di attività divertenti come pic-nic in luoghi insoliti, pesca, rafting o passeggiate a cavallo.

Per chi è in cerca di cultura qui potrà stupirsi e perdersi nell’affascinate storia di questa terra, da cui ha avuto origine la famiglia Medici, Giotto, Dino Campana, l’arte liberty .. e tanto altro!

Tieniti informato su www.mugellotoscana.it per conoscere eventi, esperienze, ospitalità e per tutte le possibilità che il Mugello sa offrirti.

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Bellezza e sostenibilità

NEI BORGHI DEL CHIANTI

Tornare a vivere nei piccoli centri storici, conoscere le atmosfere, le luci, i colori, gli odori, i sapori di quel modello di vita sostenibile e autentico che rende unico il nostro paese nel mondo, valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni dei borghi che si attestano al di fuori dei circuiti tradizionali. Un viaggio in Toscana vale sicuramente la pena per esplorare le colline del Chianti Classico e spingersi fino ai borghi di Montefioralle, nel comune di Greve in Chianti, e San Donato in Poggio, nel comune di Barberino Tavarnelle, al confine tra l'area fiorentina e quella senese, per ammirare alcuni dei più preziosi tesori del patrimonio architettonico, storico, paesaggistico della regione.

Montefioralle e San Donato in Poggio sono saliti sull'olimpo de “I Borghi più belli d'Italia” entrando a far parte della rete nazionale che conta 350 comuni riconosciuti come gemme di un'Italia nascosta, tutta da scoprire. Dopo attente valutazioni i borghi sono stati insigniti del marchio di qualità, consegnato dall'Associazione “I borghi più belli d'Italia”, perché ritenuti in possesso di tutti quei requisiti che valorizzano l'autenticità dei luoghi, la bellezza delle architetture, l'accoglienza, la tipicità delle risorse storico-artistiche ed enogastronomiche.

Montefioralle e San Donato in Poggio sono un omaggio all’armonia, alla qualità del vivere in

campagna e al percorso di collaborazione che ha coinvolto le rispettive comunità. I borghi chiantigiani, distanti pochi chilometri l’uno dell’altro, sono all’interno di un circuito selettivo di respiro nazionale che mira alla valorizzazione dei borghi italiani che rappresentano le qualità e le peculiarità dell’Italia nel mondo.

Panorami mozzafiato, edifici storici, vicoli, piazze, chiese monumentali costituiscono il pregio del mondo antico di Montefioralle e San Donato in Poggio, i cui castelli dominano la campagna chiantigiana. A far trionfare i borghi sono le radici millenarie e la genuinità della cucina locale, ispirata alla tradizione, alle ricette di una volta custodite gelosamente dalle famiglie residenti. I piccoli centri chiantigiani hanno conquistato il club dei Borghi più belli d'Italia per la qualità urbanistica e architettonica, l'attività di valorizzazione e promozione del proprio patrimonio, la presenza di un'offerta turistica e culturale, la rete urbana e l'accessibilità, l'omogeneità delle strutture e la vitalità della comunità

I borghi di Montefioralle e San Donato in Poggio sono situati nei territori dell'Ambito Turistico Chianti, costituito dai Comuni di Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Radda in Chianti e San Casciano in Val di Pesa. Informazioni: visitchianti.net

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Montefioralle
San Donato in Poggio, scorcio

La fioritura del loto

Fra fine giugno e la metà di luglio, quando le altre piante hanno terminato le fioriture primaverili, il bacino davanti all’Appennino del Giambologna si colora di rosa, bianco e giallo per la comparsa dei grandi fiori di loto.

La pianta del loto proviene dall’Asia e vive in acque ferme o stagnanti; si diffonde grazie ai semi contenuti nei frutti a forma di annaffiatoio che,

Tradizionalmente è considerata una pianta sacra per l'Induismo e il Buddhismo, per il quale è simbolo dell'essenza della vita umana, perché il fiore rimane asciutto ed emerge dall'acqua, sebbene le sue radici affondino nel fango. Il fiore non può quindi esistere senza il fango, così come il Buddha, che si manifesta nelle difficoltà della vita quotidiana.

La fioritura del loto crea una cornice particolarmente affascinante ai piedi del capolavoro del Giambologna e attrae moltissimi visitatori nel Parco.

NEL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO

Quando arriva l’autunno gli alberi del Parco, in particolare i grandi platani, come l’esemplare monumentale che si trova nel prato davanti alla Paggeria, e lo spettacolare ginko biloba vicino alla Locanda, iniziano a cambiare colore: si tratta del “foliage”, un fenomeno naturale che segna l’approssimarsi dell’inverno ed è dovuto, a seconda delle specie, alla diminuzione delle temperature e della durata del giorno. La clorofilla, che dà il colore verde alle foglie (prodotta in abbondanza nella fase vegetativa primaverile ed estiva grazie alla luce ed al calore), diminuisce progressivamente fino a scomparire, ed ecco che gli altri pigmenti presenti nelle foglie, come le xantofille, di colore giallo, e i caroteni, di colore arancione, normalmente nascosti, si rendono visibili. Oltre al giallo e all’arancione, le foglie possono anche assumere colori che vanno dal rosso, al viola, al grigio, grazie alla presenza di antociani, responsabili del colore blu di molti frutti, come i mirtilli, e utili a proteggere da alcuni raggi ultravioletti. Il cambio di colorazione precede, ovviamente, il distacco delle foglie stesse (fenomeno dell'abscissione), dovuto alla progressiva ostruzione delle nervature in cui avviene il trasporto di fluidi in ingresso ed in uscita. È l’inizio della fase di riposo, necessaria alle nostre latitudini nelle stagioni autunnali ed invernali, durante le quali gli alberi interrompono la crescita.

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Un Parco di Musica

CONCERTI A PRATOLINO

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Dal 17 giugno al al 23 luglio 2023 il Parco di Pratolino ospiterà una serie di concerti posti sotto il programma di "Un Parco di Musica", a cura di Metrocittà, Ort, Music Pool e Orchestra da Camera Fiorentina, che è stato presentato martedì 13 giugno 2023, in Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze, dagli organizzatori e dalla la consigliera delegata alla Cultura e ai Parchi Letizia Perini.

Prima dei concerti si terranno visite guidate gratuite al Parco Mediceo, offerte dalla Città Metropolitana, a cura della Pro Loco di Vaglia.

“La musica si unisce al paesaggio del Parco di Pratolino, favorendone anche la scoperta grazie al percorso di visite guidate – dichiara Letizia Perini –consigliera delegata alla Cultura e ai Parchi della Città Metropolitana di Firenze – La valorizzazione di questo gioiello verde è al centro delle azioni di promozione della Metrocittà, sia sotto il profilo del recupero degli ambienti e del complesso monumentale che di quello degli eventi culturali, di aggregazione e di spettacolo. ‘Un Parco di Musica’ porta un po’ sul pentagramma tutto questo”.

Informazioni: proloco.vaglia.mugello@gmail.com 393 8685826

Il Parco Mediceo di Pratolino è un complesso monumentale di proprietà della Città Metropolitana di Firenze, che vanta dal 2013 anche il riconoscimento UNESCO insieme alle altre Ville e Giardini Medicei.

Molte sono le attrattive che il Parco può offrire al visitatore: oltre ad ospitare il Colosso dell’Appennino (opera del Giambologna per la quale il Parco è forse maggiormente conosciuto), custodisce le opere e manufatti del genio buontalentiano di impianto originale mediceo (Cappella, grotta di Cupido, Scuderie, Villa Paggeria, Gamberaie), ospita due giardini all’italiana nella parte medicea e allo stesso tempo è circondato da un giardinopaesaggio in stile romantico (frutto degli interventi ottocenteschi, quando la proprietà è passata prima ai Lorena e poi ai Demidoff), offre percorsi in bosco per gli appassionati di trekking o nordic walking, o semplicemente….per rigenerarsi nella natura. Infine il Parco è anche meta ideale per gli appassionati di fauna (99 sono le differenti specie che abitano nel parco) e flora, con specie arboree di pregio quali l’abete bianco, grandi querce e altri alberi monumentali.

Il Parco è aperto al pubblico dal 1 aprile al 29 ottobre 2023, dal venerdì alla domenica e i giorni festivi (con le aperture straordinarie di lunedì 24 aprile e lunedì 14 agosto). L’orario di apertura è 10-20 da aprile a settembre, 10-18 per il mese di ottobre. L’ingresso è gratuito senza prenotazione Dal lunedì al giovedi il parco è visitabile dalle 9 alle 14, solo su PRENOTAZIONE scrivendo a parcomediceodipratolino@cittametropolitana.fi.it

Per informazioni dal venerdì alla domenica e festivi contattare il 0554080741 oppure 055409427

Cell 337684085 parcomediceodipratolino@cittametropolitana.fi.it

Facebook https:

//www.facebook.com/parcodipratolino/

FeelFlorence https:

//www.feelflorence.it/it/node/12081

Sito seriale UNESCO https://villegiardinimedicei.it/

Ufficio tecnico: per informazioni 3357305896 email matteo.vannella@cittametropolitana.fi.it

Per aggiornamento sulle attività del Laboratorio Didattico Ambientale cell 3371538118 email lda@cittametropolitana.fi.it

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OWNER: LAURA

BORDER COLLIE: AKIRA

Pets of Florence A

kira è una femmina di Border Collie, la vedi correre come fosse un velocista dietro ai rametti accuratamente scelti e lanciati a ripetizione da Laura, la sua padrona. Laura è studentessa di psicologia diventata educatrice cinofila per amore degli animali e soprattutto per amore di Akira: “..dovevo capire come approcciarmi con lei per farla stare bene e per conviverci in armonia”. Ma il feeling che Laura ha con gli animali non ha bisogno di istruzioni o di regole, perché è innato. Laura ride un sacco e gratta la schiena di tutti i cani che le si avvicinano. Lo fa con sicurezza, rispetto e gentilezza. Un occhio marrone ed uno azzurro, Akira ha il mantello “blue merle” e una coda che svolazza nell’aria come fosse un timone tra le mille peripezie che compie, pur di riportare con puntualità svizzera rametti e palline alla sua padrona. E la simbiosi tra loro due è visibile a chilometri di distanza, come se fossero dentro ad una bolla luminosa, le si vedono arrivare al parco al ritrovo serale con gli altri cani e padroni..e sembra che niente e nessuno le turbi. Akira corre, corre, corre un sacco..ma torna sempre e soltanto dalla sua Laura.

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Melma di Nico Vascellari

DALLA TERRA ALL’ALDILÀ

L’Aldilà è il ticchettio di un orologio amplificato da un microfono e una cassa. L’aldilà è una luce sopra la testa dopo un passaggio attraverso il buio e il vuoto. È l’amplificazione della presunzione dell’essere umano di fermare e misurare la vita, scandirla sovrapponendo il tempo umano al tempo della natura.

Nico Vascellari (1976, Vittorio Veneto) porta avanti una ricerca che affronta, sin dagli esordi, pratiche

diverse, dalla performance alla scultura, dall’installazione al disegno, dal video all’esplorazione del suono. Attraverso un approccio e uno sguardo antropologico, le sue opere analizzano la relazione tra uomo e natura, intrecciando la dimensione personale a quella collettiva.

Da Buio Primario – la prima personale dell’artista veneto a Firenze nel 2003 – a Melma, la mostra a cura di Sergio Risaliti inaugurata il 24 giugno al

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Falena, 2022. Alluminio, foglia d’ottone, oro, 250 x 250 x 50 cm. Courtesy l’artista. Installation view della mostra, Forte Belvedere Firenze, 2023 Ph. Ela Bialkowska OKNO studio - Courtesy of Museo Novecento Firenze

Forte Belvedere, a cui seguiranno diversi interventi in alcuni dei luoghi più prestigiosi del patrimonio storico-artistico della città. Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e il Museo Novecento ospiteranno a ottobre una serie di opere, tra cui una nuova installazione per l’Arengario, una performance site-specific ideata dall’artista per il Salone dei Cinquecento e una serie di lavori nella sede delle ex-Leopoldine. Un legame con Firenze che ritorna.

Durante Buio Primario Vascellari si chiuse per una settimana in una struttura di legno provando a rivivere l’esperienza sensoriale della talpa, portando con sé delle scorte di cibo e grandi vasi in terracotta progettati dallo stesso artista per raccogliere i bisogni fisici. Insieme a queste scorte anche del materiale per disegnare, delle macchinette fotografiche usa e getta e una videocamera. L’idea era quella di rivivere la sensazione di buio, di costrizione e isolamento dentro alla tana di una talpa. Chi entrava in galleria poteva sentire l’artista strisciare dentro all’installazione, oppure il rumore dei segni che lasciava sul legno. È capitato anche che qualcuno passasse di notte a “controllare” che l’artista fosse davvero lì e di ricevere delle conferme attraverso dei flash.

“Vedere al buio per l’uomo significa soprattutto non vedere o, perlomeno, vedere solo cose che la mente proietta sullo sfondo nero dalla retina, immagini rilasciate e proiettate dalla memoria.”

La natura e il mondo animale sono elementi con cui Vascellari si è sempre misurato e per i quali ha sempre portato un enorme rispetto, essendo anche vegetariano da quando aveva 15 anni.

L’artista definisce la Melma un portale magico e magma primordiale e mentre l’uomo guarda al cielo esplorando nuovi mondi ci si scorda che sta rovinando il pianeta su cui viviamo.

Horse Power, 2019. HD Video, 37’36’’. Courtesy l’artista. Installation view della mostra, Forte Belvedere Firenze, 2023 Ph. Ela Bialkowska OKNO studio - Courtesy of Museo Novecento Firenze

Ecco quindi che le nove opere scultoree in alluminio della serie Horse Power (2023) sono il frutto della fusione tra macchina e animale. In realtà ognuno di questi animali è utilizzato come logo da una diversa casa automobilistica. Le sculture prima di essere fuse in alluminio sono state realizzate in cera e lasciate modellare dal calore dei motori su cui sono state appoggiate.

Animali contaminati dalla mano dell’uomo, alcuni di essi ridotti a carcasse, anzi carcasse di animali che inglobano carcasse di automobili ed esposte sul bastione della Fortezza, quasi in contrasto con la bellezza del panorama della città. Apparizioni issate su piedistalli, o meglio palcoscenici portatili per concerti, proprio come quelli usati da Nico Vascellari durante le sue esibizioni, essendo anche front man dei Ninos du Brasil. Basamenti ricoperti di terra, pronti ad accogliere gli agenti atmosferici che bagneranno, asciugheranno e modificheranno le zolle: forse si depositerà un seme e germoglierà nuova vita ai piedi delle sculture, sicuramente insetti e altri animaletti cammineranno e strisceranno indisturbati quasi come fossero loro stessi delle opere d’arte.

“Ho sempre parlato dell’arte come una pesca a mani nude nel fango, dove è possibile trovare ciò che non

conosci ma che tenti di riconoscere. A livello sensoriale, ricorda uno stato prenatale, perché è dalla terra, dall’humus, che viene plasmato l’umano. Melma come condizione esistenziale.”

Il percorso esterno della mostra è scandito anche da suoni che sembrano provenire dal sottosuolo, in realtà sono gli audio di due video esposti all’interno delle cannoniere, Fossil of Experience (2023) e Horse Power (2019). Ed è un muro di suono quello che ci accoglie nella prima sala al piano interrato e ci conduce tra sculture, collage e il video Visita Interiora Terrae (2020), in cui Vascellari si fa sedare, imbracare e poi sollevare con una fune da un elicottero per sorvolare un paesaggio montano tra nebbia e foreste. Visivamente una citazione dell’inizio della Dolce Vita di Fellini in cui un elicottero traporta in cielo una scultura di Cristo benedicente, e a livello sensoriale una perdita di coscienza come quella subita ad esempio dai grandi pachidermi che vengono soccorsi, sedati e poi trasportati in elicottero. L’artista che si abbandona, che si immerge nel paesaggio con tutto il corpo, a occhi chiusi come uno sciamano. E poi una costellazione di occhi di animali che appaiono dal buio di una foresta.

Buio e luce. Per accedere alla seconda parte del percorso espositivo – con oltre trenta opere, molte di queste inedite all’interno della Palazzina rinascimentale – è necessario percorre delle scale e uscire all’esterno per trovarsi di fronte alla facciata su cui è installata Falena (2022), una scultura che richiama la forma del sole e composta da più di cento falci placcate in oro. La falce simbolo del lavoro e delle lotte operaie ma anche simbolo che unisce vita e morte; la falena animale notturno costantemente alla ricerca di luce. Un percorso tra luce e buio, tra sotto e sopra, che come una talpa scava e solleva la terra, esce dal buco per trovare la luce. Alziamo gli occhi, cercando di capire cosa ci sia sopra la nostra testa, in cielo e oltre; troviamo quei raggi di falce che brillano al sole, collocati proprio sotto l’orologio del Forte Belvedere. Luce e tempo, elementi che da sempre l’essere umano cerca di controllare e riprodurre.

“La presunzione umana è la nostra malattia naturale e originale. Tra tutte le creature l’uomo è la più fragile e la più soggetta alle calamità; nello stesso tempo, è la più meravigliosa. Egli si sente e si vede situato qui, tra la melma e lo sterco del mondo, legato e inchiodato alla parte peggiore, più morta e stagnante dell’universo, all’ultimo livello del creato, il più lontano dalla volta celeste, con gli animali della peggior condizione; e va con l’immaginazione a piantarsi al di sopra del cerchio della luna; a mettere il cielo sotto i propri piedi.” Michel De Montaigne, Saggi, 1580

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Serena Becagli (Serie) Horse Power, 2019-2023. Alluminio, basamenti in aquapanel, alluminio, terra. 9 elementi. Courtesy l’artista. Installation view della mostra, Forte Belvedere Firenze, 2023 Ph. Ela Bialkowska OKNO studio - Courtesy of Museo Novecento Firenze
>> I posterini di Elitism, staccali e conservali GIANNUTRI

Nasce OCA

Sull’Appennino Pistoiese, all’interno della splendida Oasi Dynamo, nasce OCA Oasy Contemporary Art, un luogo che racchiude appieno, nel nome che porta, entrambe le sue anime: quella di oasi naturalistica e quella di spazio per l’arte contemporanea. Ma OCA, il nuovo progetto di Oasi Dynamo, con la direzione artistica di Emanuele Montibeller, non è uno spazio come gli altri. Ci si arriva percorrendo un sentiero nel bosco, dopo aver parcheggiato la macchina in località Piteglio ed aver camminato per circa 45 minuti. L’esperienza, ovviamente, comincia con il cammino, non con l’arrivo a destinazione.

Oasi Dynamo, che si estende per circa mille ettari, arrivando sino a 1100 metri di altitudine, era un tempo la riserva di caccia della famiglia Orlando, che sulla montagna pistoiese, nel 1911, aveva fondato lo stabilimento della SMI, la Società Metallurgica Italiana. Recuperata nel

2006, la riserva è oggi un territorio prevalentemente boschivo, dove vivono specie di piante rare ed una grande varietà di animali selvatici. In parte dedicata alle tradizionali attività dell’agricoltura e dell’allevamento, l’oasi si è aperta negli anni anche all’ospitalità, all’eco turismo, alla divulgazione di una cultura sostenibile dell’ambiente. Ed oggi, con OCA Oasy Contemporary Art, arriva in alta quota anche l’arte, sempre nel rispetto più totale del luogo.

In armonia con il territorio della riserva, infatti, Emanuele Montibeller propone un percorso esperienziale nella natura, che arricchirà la fruizione del paesaggio grazie a mostre e ad installazioni ambientali, che dialogheranno con la natura stessa.

Per saperne di più > www.oasycontemporaryart.com

OASY CONTEMPORARY
ART
Oasi Dynamo - ©Mattia Marasco
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Massimo Vitali_Lucchio Fontana_2023

Loro Ciuffenna

DEL PRATOMAGNO
GIOIELLO

Il borgo di Loro Ciuffenna, è un vero e proprio gioiello incastonato ai piedi del monte Pratomagno (altitudine 1.592 metri).

Case in pietra a strapiombo sulle gole del fiume, viuzze lastricate ed il vecchio ponte ci immergono profondamente in un affascinante Medioevo. Non mancano Chiese e Santuari, osservabili dall’ imponente Torre Campanaria che ci accoglie all'interno del borgo. Negozi tipici, ristoranti e piccole osterie dove poter assaporare

le prelibatezze della zona con prodotti di alta qualità autoctoni, fra i quali i fantastici fagioli zolfini, la ribollita, farine macinate a pietra, vino, olio e molto altro ancora.

Camminando per l'antico ponte vi salterà subito all'occhio l'antica dogana e il vecchio mulino, uno tra i più antichi della Toscana.

E adesso che aspettate? Tuffatevi nel Medioevo per scoprire le bellezze storiche e artistiche di uno dei Borghi più belli d'Italia

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Only locals in Tuscany

Il Mar Mediterraneo, non è Oceano, ma regala in varie regioni onde e spot degni di nota. In una Toscana sempre più meta di americani , australiani e non solo, l’idea di calvalcare qualche onda, potrebbe non essere da buttar via. Certo non abbiamo una frequenza e condizioni sempre favorevoli e costanti, ma in giornate di libeccio o maestrale, spingersi verso gli spot più conosciuti, dà uno spaccato di vacanza, diverso dal solito. In Italia, le comunità surfistiche di spessore, nascono a partire dagli anni ’80, spinte dall’entusiasmo di documentari e film di culto. La presenza di venti di Libeccio e Maestrale e la particolare morfologia delle coste e dei suoi fondali, rendono la Toscana, un luogo ideale per questo sport. Autunno e primavera, sino sicuramente le stagioni che regalano condizioni migliori, ma bene è conoscere gli spot e farsi trovare pronti anche in estate.

La Versilia, è indubbiamente la parte della regione più gettonata. La sua estensione con 20 km di spiagge, offre non solo spot dove esibirsi, ma anche

un’infinità di strutture adeguate per principianti e non. Lungo la Costa Apuana, in provincia di Massa Carrara, si trova uno degli spot più amati : l’Idrovora, a nord del porto di Marina di Massa. Fondale sabbioso, mareggiate spesso intense con vento da sud /ovest ed il brivido dato dal divieto di balneazione.

Beach break, si fanno sulle spiagge di Marina dei Ronchi, anche qui fondale sabbioso ed arenile sottile e morbido, rendono il posto ideale per i neofiti. A sud, vicino al Ristorante il Trabucco, si trova lo spot Cinqueale, dove le onde diventano leggermente più grosse poiché in presenza di scogli.

Nel cuore della Versilia, è forse il pontile di Forte dei Marmi, il punto di ritrovo più famoso tra i locals. Anche solo per ammirare il mare infrangersi sul litorale sabbioso con alle spalle imponenti montagne, numerosi riders, si spingono anche da altre regioni fino a questo spot.

Marina di Pietrasanta con la scuola surf “ Aloha Caffe Beach Scuola di Surf”, sotto la guida di istruttori esperti e con tutto il materiale in affitto

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a disposizione, anche i bimbi, possono prendere familiarità con la tavola.

A Viareggio, i riders più esperti, si danno appuntamento a Piazzale Mazzini, dove la secca artificiale, riserva sempre piacevoli sorprese. Alla Darsena o Fosso dell’ Abate, sono tutt’ora beach break poco frequentati.

Spostandoci verso Pisa e Livorno, gli spot più adatti a far surf, si trovano alla foce del fiume Serchio e dell’ Arno. Scendendo sulla costa, arriviamo in provincia di Livorno, dove sono presenti angoli naturali veramente suggestivi, come quelli di fronte all ‘Ippodromo e a fianco dell’Accademia Navale, i cosidetti Bagni Fiume e Biscottino. Ma per i più temerari ed amanti dei fondali rocciosi, a qualche km di distanza, vi sono Maroccone e Sale, considerati i luoghi più impegnativi della costa Ovest.

Da qui, fino ad Ansedonia, la forza dell’onda, si intensifica proporzionalmente al rischio che si corre nel cavalcarla. Dagli spot per principianti come Bagno Delfino a San Vincenzo e Caletta a Castiglioncello, si passa al Lillatro di Rosignano Solvey alla Perla di Baratti. Anche qui, sono presenti molte scuole surfistiche che offrono alloggi, attrezzatura ed istruttori qualificati

Arrivando al Grossetano, sicuramente per difficoltà e bellezza della location merita una menzione, Le Rocchette a Castiglione della Pescaia, col suo fondale roccioso e vista mozzafiato sulla baia È solo un piccolo assaggio ovviamente e soprattutto molti luoghi sono solo ad appannaggio dei locali. I surfisti come la natura, hanno le loro personalissime regole non scritte, che vanno oltremodo rispettate. Certo é che vi è posto per tutti e per tutti i livelli. Il resto, lo fa il surf stesso. E come citava Sergio Bambaren nel libro “L’onda perfetta”, il motto di ogni surfista è: “Credi nella forza dei tuoi sogni e loro, diventeranno realtà”.

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Cristina Tedde

I migliori spot a Firenze

PER
INDIMENTICABILI
TRAMONTI

Firenze è una delle città più romantiche al mondo. La culla del Rinascimento italiano è il posto migliore per godersi questo momento della giornata.

1. San Miniato al Monte 2. Piazzale Michelangelo 3. Gli Orti del Parnaso 4. La torre di Giotto 5. Giardino di Boboli

Il giardino dei Tarocchi

IN MAREMMA

Il Giardino dei Tarocchi nasce da un progetto della scultrice francese Niki de Saint Phalle, immerso tra le colline di Capalbio e il mare il Giardino raccoglie le sue statue, alte dai dodici ai quindici metri e realizzate con tondini di ferro di vario spessore ricoperte poi di cemento e rivestite con mosaici a specchio e vetro di Murano. Ispirate alle figure degli arcani maggiori del mazzo dei tarocchi danno vita a un percorso esoterico, ricordano il meraviglioso Parc Güell di Gaudì a Barcellona.

La collaborazione di Niki de Saint Phalle con altri artisti, rendono questo parco unico al mondo: ci sono le panche in ceramica all’esterno del giardino, le sedie in ferro e ceramica dentro l’imperatrice, e l’arredamento della biglietteria di Pierre Marie Lejeune, alcuni affreschi del pittore Alan Davie, la scultura posta dentro la sacerdotessa di Marina Karella, e la costruzione della biglietteria dell’architetto Mario Botta.

Per saperne di più >> ilgiardinodeitarocchi.it

La Fortezza da Basso di Firenze e l’artigianato

UN LEGAME INDISSOLUBILE CHE LANCIA NUOVE SFIDE PER MIDA 2024

Archiviata con un’affluenza record MIDA 2023, l’87sima Mostra Internazionale dell’Artigianato con circa 70mila visitatori fra buyer provenienti da tutto il mondo e pubblico generico, l’attenzione adesso è rivolta alla programmazione della prossima edizione, che si svolgerà dal 25 aprile al primo maggio 2024.

Con 450 espositori, 28 paesi esteri rappresentati su 34mila metri quadri di superficie espositiva, l’edizione 2023 ha trasmesso nuova energia ed ottimismo tracciando un percorso di ripresa del settore artigiano.

L’obiettivo è quello di proseguire sulla strada intrapresa per una fiera 2024 ancora più accogliente

e di caratura internazionale che metta al centro l’eccellenza del ‘saper fare’ in un contesto unico ed esclusivo come la Fortezza ‘medicea’ grazie ad una accurata selezione di espositori e scouting di nuove leve artigiane e con il supporto di istituzioni, associazioni di categoria e realtà culturali, da sempre al fianco di Firenze Fiera per la messa in scena di eventi collaterali, workshop, laboratori didattici e convegni.

Parole d’ordine sarà ancora una volta la creatività, la bellezza, la voglia di innovarsi puntando sulla tradizione e sull’entusiasmo delle nuove generazioni, capofila dell’artigianato del futuro.

INFO: www.mostrartigianato.it

La Riserva

DELLA DUNA FENIGLIA

Una Riserva naturale, quella della Duna Feniglia in prossimità di Porto Ercole, che è un’oasi ideale per chi ama la natura. Lunga 6 km la si può visitare a piedi o in bicicletta, e rimanere incantati dalla Natura tra le dune sabbiose, la pineta produttiva di pino domestico, e la laguna. Vi abitano indisturbati daini, cinghiali, volpi, tassi e piccoli roditori. Tra gli uccelli le tortore, i picchi, le upupe ed i rapaci notturni. Ad ogni chilometro, un sentiero che vi condurrà direttamente in spiaggia: un mare meraviglioso e

una sabbia finissima faranno venir voglia di un tuffo rigenerante.

All’interno, un sentiero Natura anche per i non vedenti, progettato per entrare il contatto diretto con l'ambiente: quindici postazioni con tabelle in Braille, dove trovare dettagli e spiegazioni della riserva naturale e bacheche tattili per conoscerne ogni caratteristica. Il personale del Corpo forestale dello Stato effettua visite guidate per comitive (prenotazione presso l'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Follonica, tel. +39 0566 40019)

Arno

S.M. Novella

Central Train Station

Piazza dell’Unità

Piazza S. Maria Novella

Mercato Centrale

Piazza Goldoni

Ponte Alla Carraia

Palazzo Strozzi

Piazza S. Trinita

Piazza della Repubblica

Mercato Nuovo

Piazza della Sig

Piazza Santo Spirito

Ponte S. Trinita

Ponte Vecchio

Galleria degli Uffizi

Piazza Dei Pitti

Palazzo Pitti

Giardino di Boboli

Piazza San Marco

Giardino dei Semplici

Piazza della

S.S. Annunziata

Galleria

Dell’ Accademia

Get lost in Florence Perdetevi a Firenze

>> SANTA CROCE

>> SANTO SPIRITO AND SAN FREDIANO

>> DUOMO AND SAN LORENZO

>> SANT’AMBROGIO

>> SAN NICCOLÒ

>> SAN MINIATO AL MONTE AND PIAZZALE MICHELANGELO

Cathedral of Santa Maria Del Fiore a Signoria Galleria Uffizi

Piazza San Firenze

Piazza

Santa Croce

Piazza Mentana

Ponte Alle Grazie

Arno

INGREDIENTI

LA CARBONARA DI CARCIOFI

PORZIONI 4 COTTURA PENTOLA MINUTI 30 DIFFICOLTÀ 2/5

PREPARAZIONE

1. Pulisci i carciofi come di consueto, immergendoli poi in acqua acidulata con il succo di limone per non farli annerire.

• 250 g di tacconi Antichi Poderi Toscani

• 100 gr di guanciale

• 4 uova bio vivi verde Coop

• 4 carciofi

• 80 g di formaggio grattugiato Origine Coop

• 1 spicchio di aglio

• nepitella (mentuccia) qb

• olio extravergine di oliva toscano igp

• sale fine e pepe creolo

• sale grosso qb

• 1 limone bio

2. Scolali, tamponali con un asciughino e tagliali a spicchi (12 a carciofo).

3. Versa l’olio in una padella antiaderente e, insieme allo spicchio di aglio schiacciato, fai rosolare e colorire i carciofi, aggiustando a fine cottura con sale e pepe e un po’ di buccina di limone grattugiata. Una metà riducili a crema con il frullatore a immersione.

4. Metti sul fuoco una pentola di acqua, aggiungi un pugnello di sale grosso, porta ad ebollizione e cala la pasta.

5. Nel frattempo con un coltello ben affilato (guai alle lame poco affilate, ci si taglia...) fai a fettine fini fini il guanciale; prendi una padella di alluminio e, senza alcun condimento, mettila sul fuoco bello allegro, rosolando e rendendo croccante il tuo guanciale saporito e sottile. Togli metà del guanciale per decorare il piatto.

6. Rompi le uova, usando solo il tuorlo e in una ciotola mescola leggermente unendo metà parmigiano.

7. Appena la pasta è cotta, (mi raccomando, al dente!), versala nella padella con il guanciale, la crema di carciofi e il formaggio rimanente; saltala per un paio di minuti unendo a questo punto le foglie di nepitella.

8. Spengi il fuoco, unisci velocemente i tuorli e una tazzina di acqua di cottura della pasta, mescolando brevemente.

9. Servi nei piatti decorando con i carciofi e il guanciale croccante, un’ultima foglia di mentuccia e una spolverata di pepe.

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Valdarno Bike Road

Una grande area ciclabile che valorizza il Valdarno Aretino e Fiorentino e dà nuova vita a strade secondarie dal grande fascino che attraversano borghi e paesaggi suggestivi del nostro territorio, creando positive ricadute economiche per tutte le attività bike-friendly e non solo. Il progetto nasce con l’idea di realizzare una serie di ciclo percorsi permanenti su “strade bianche e non” grazie all’esperienza di successo acquisita in molti anni di organizzazione di eventi cicloturistici sul territorio.Il progetto portato avanti dall'Associazione Valdarno Bike Road, con il patrocinio di Regione Toscana e Toscana Promozione Turistica e il contributo di Confcommercio e Camera di Commercio di Arezzo - Siena prevede il coinvolgimento dei comuni dell'ATO Valdarno firmatari del protocollo d'intesa: Bucine, Cavriglia, Castelfranco Piandiscò, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Reggello, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini. Rendere il Valdarno Aretino e Fiorentino un luogo “Impatto Zero” rappresenta una delle principali sfide del progetto.

Per saperne di più >> valdarnobikeroad.it

Le copertine di

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