Elitism Florence&Tuscany ::. issue 19

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issue n° 19 July - August - September 2022

www.readelitism.com

F L O R E N C E & T U S C A N Y

YOUR PERSONAL COPY




Welcome

TRANSLATIONS NTL traduzioni PRINTING IGV s.r.l. - Piazza Nasoni, 4 San Giovanni Valdarno (AR) PUBLISHER F Society SAS Via del Leone 37, Firenze p.iva 06722440481 Aut.Trib. - Firenze N. 6048 del 14 Aprile 2017 WRITE US AT General: info@readelitism.com Advertising: adv@readelitism.com ONLINE CONTENT www.readelitism.com

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PHOTO CREDITS Giulia Vezzosi

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CONTRIBUTORS Serena Becagli, Sabrina Carollo, Marta Matteini, Cristina Tedde, Rubina Tuliozi

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Cover by Alessandra Roccasalva | Donne, pesci, fiori, costellazioni, formule chimiche, geometrie vettoriali, sintagmi della mente e ontologie dell’inconscio. L'universo immaginifico di Alessandra è un misto di suggestioni, in cui l’autrice si nutre del passato per rivendicare un nuovo ordine dominato dalla sensibilità femminile e da una delicata bellezza senza tempo.

DESIGN + COVER Sally Studio + Alessandra Roccasalva

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In partnership with: Windows On Italy Doorways to Italy Apartments Florence Family Apartments Madeinitaly Holiday Home Dot Florence bb Charme Suite Florence FLOspirit Holiday Itaco Florence Concierge What about a house in Florence? Florence Luxury Rent Incredible Tuscany haloria.com Acacia Firenze www.torremannellisuites.it

VICE - EDITOR Francesca Cellini

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“Twenty years from now you will be more disappointed by the things you didn’t do than by the ones you did do. So throw off the bowlines, sail away from the safe harbor. Catch the trade winds in your sails” - Mark Twain –

EDITOR Francesca Querci

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ELITISM FLORENCE There’s beauty all around you Issue n° 19 July | August | September 2022 Quarterly ~ Florence ~ Italy

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Loved ones! Siamo tornate con l’uscita estiva di Elitism Florence&Tuscany e come sempre speriamo di aver fatto un bel lavoro per allietare le vostre menti ed i vostri occhi. Entriamo in Estate, con un sacco di idee per farvi passare il #tempobello che tanto vi meritate, con un pizzico di curiosità e sempre un pò più di consapevolezza. In questo numero, troverete spunti per visitare e godere di buona musica al Parco Mediceo di Pratolino, curiosare tra le creazioni meravigliose di Artigianato e Palazzo, e scoprire ancora un altro tesoro custodito agli Uffizi. Abbiamo una new entry, in versione fumetto: si chiama Keiko e non vede l’ora di raccontarvi le sue avventure. Una mostra di fotografia tutta al femminile a Villa Bardini e qualche indirizzo per imparare uno degli sport più adrenalinici del mondo, il surf. Avete mai assaggiato il Seitanotto di Gaetano Cerasuolo? No?? Strepitoso. Ve lo faremo conoscere noi in una super intervista della nostra Sabrina Carollo. Un bel giro in Val di Cornia ed un tour in Mugello, una passeggiata all’Oasi Lipu di Massaciuccoli e una giornata in compagnia di animali fantastici al rifugio Ohana di Empoli. Cosa vorreste di più in questa ardente Estate? ;)

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Souvenir Store Firenze - Via De’ Vecchietti 28R


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T U S C A N Y

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p. 8+9

PARCO MEDICEO di Pratolino

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IL MARTIRIO DI SANT'AGATA agli Uffizi

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p. 10+11

ARTIGIANATO E PALAZZO

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CATERINA ENNI MISSON alla Beast Gallery

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LA MOSTRA FOTOGRAFE a Villa Bardini e Forte Belvedere

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p. 17

KEIKO è arrivata!

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MATRIMONI DA FAVOLA nel Chianti

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MUGELLO terre da vivere e gustare

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SU PER LE RAMPE con la Tosconauta

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CASTELLO DI GARGONZA

Un'intervista alle nostre CRISTINA TEDDE E ISABELLA GIOMI

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SERENA BECAGLI ci racconta dei Guerriglia Spam

PABLO ATCHUGARRY a Lucca

con tents

p. 29

ADRENALINA PURA col surf in Versilia

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SEITANOTTO is the new Lampredotto

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Le creature belle del RIFUGIO OHANA di Empoli



Parco Mediceo di Pratolino


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tto concerti all’aria aperta nel Parco mediceo a pochi chilometri da Firenze. A cura di Città Metropolitana, Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra della Toscana e Music Pool. Una giornata al parco mediceo di Pratolino, polmone verde a due passi da Firenze, nel Comune di Vaglia, è sempre una buona idea. Ancora meglio se ad una escursione fuori porta si associa un tour a cura di una guida autorizzata alle meraviglie storiconaturalistiche del parco e un concerto en plein air. Tutto questo è “Un parco di musica”, rassegna musicale estiva anche organizzata grazie ai fondi che la Città Metropolitana ha investito per le attività culturali sul territorio. Nello specifico, nei fine settimana dal 25 giugno al 6 agosto a Pratolino si potranno ascoltare otto concerti di musica a cura di Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra della Toscana e Music Pool. Prima dei concerti, visite guidate al parco a cura della Pro Loco di Vaglia, anche queste offerte dalla Città Metropolitana di Firenze, per gruppi di 20 persone.

Sabato 9 luglio, ore 18 Diego Ceretta direttore Augusto Gasbarri violoncello Orchestra della Toscana

CALENDARIO:

Sabato 6 agosto, ore 18 Daniele Giorgi direttore Orchestra della Toscana

Sabato 25 giugno, ore 18 Le quattro stagioni spiegate al pubblico Orchestra da Camera Fiorentina Diretta da Giuseppe Lanzetta Domenica 26 giugno, ore 17.30 Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello “Tandem” a cura di Music Pool

Domenica 10 luglio, ore 17.30 Cristiano Godano a cura di Music Pool in collaborazione con La Chute Sabato 16 luglio, ore 17.30 Javier Girotto e Vince Abbracciante a cura di Music Pool Domenica 17 luglio, ore 18 Musica dal Grande schermo Orchestra da Camera Fiorentina Diretta da Giuseppe Lanzetta Sabato 30 luglio, ore 17.30 Flavio Giurato a cura di Music Pool, in collaborazione con La Chute

INFO VISITE GUIDATE: proloco.vaglia.mugello@gmail.com 393 8685826 (solo messaggi WhatsApp) Biglietti: www.eventimusicpool.it www.orchestradellatoscana.it www.orchestradacamerafiorentina.it

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Artigianato e Palazzo

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orna a settembre ARTIGIANATO E PALAZZO con una nuova selezione di oltre 90 testimoni della più alta tradizione artigiana, con un focus sulle generazioni emergenti, selezionate fra l’Italia e l’Europa. Un viaggio inedito tra i protagonisti della cultura artigiana di ieri e di oggi per: scoprire i capolavori dei maestri artigiani; incontrare i giovani di “Blogs&Crafts Europe”; comprendere la preziosità di una pelle lavorata in maniera sostenibile nella “Mostra Principe” dedicata al Consorzio Vera Pelle Italiana Conciata al Vegetale; assistere ai tanti incontri tra i quali la presentazione dei risultati del progetto “Gentilezza e Sostenibilità”; ascoltare i nuovi ospiti agli appuntamenti di “Ricette di Famiglia“ e assaggiare i piatti degli chef–docenti della Scuola di Arte Culinaria Cordon Bleu serviti sui piatti in porcellana decorata a mano di

Fornasetti; visitare nello Spazio Focus la mostra di Artex e l’allestimento video di Toscana Promozione nella “Biblioteca” di Palazzo Corsini; viaggiare con la fantasia tra gli espositori della Regione del Centro Valle della Loira; ammirare sotto la Loggia del Buontalenti la spettacolare installazione del laboratorio di falegnameria della Comunità di San Patrignano nell’inedito allestimento di Cosimo Bonciani; imparare nei laboratori gratuiti all’aperto tante tecniche artigianali per grandi e piccini. A R T I G I A N AT O E PA L A Z Z O X X V I I I e d i z i o n e 16/18 settembre 2022 Orario continuato 10/19 Firenze - Giardino Corsini Via della Scala, 115 - Via Il Prato, 58


FLORENCE Gli Uffizi www.uffizi.it > 1520 - Sebastianus Venetus faciebat Rome 1520 Museo Palazzo Pitti - Collezione Galleria Palatina Collocazione Sala di Giove Olio su tavola - Dimensioni 132 x 178 cm


E’ uno tra i maggiori esempi della pittura veneta del Cinquecento, firmato e datato Sebastianus Venetus faciebat Rome 1520 sul parapetto in primo piano dove è poggiato il coltello degli sgherri. In una lettera del 29 dicembre del 1519 indirizzata a Michelangelo Buonarroti, Sebastiano parla di questo dipinto come di un’opera appena finita e dice di averlo eseguito per il cardinal Rangone. La critica ha quindi ben messo in evidenza che il committente di quest’opera fu Ercole Rangone, nominato cardinale dal papa Leone X nel 1517 e titolare della chiesa di Sant’Agata a Roma. Per il suo formato particolare (rettangolare ma sviluppato in senso orizzontale) si ritiene che si tratti di un dipinto di devozione privata, un dipinto cioè che il cardinale non intendeva destinare all’altare della sua chiesa, ma piuttosto tenere presso di sé. Il dipinto raffigura il martirio subito da Agata, vergine siciliana, nata e vissuta a Catania nel III secolo d.C. Secondo la tradizione il proconsole di Catania Quinziano, invaghitosi di Agata, accusò la giovane di vilipendio della religione di Stato ordinando di catturarla. Per piegarla ai suoi desideri, la sottopose ad un crescendo di torture. Il supplizio che più impressionò la memoria popolare, diffondendosi poi largamente nelle immagini, fu il martirio delle sue mammelle, strappate con enormi tenaglie. Sullo sfondo il pittore inserì un edificio pericolante tra le fiamme, in riferimento al terremoto che si scatenò durante il martirio della Santa. Giorgio Vasari vide il dipinto durante il suo viaggio marchigiano del 1566 nella Guardaroba di Guidobaldo della Rovere nel Palazzo di Pesaro, dandone poi conto due anni dopo in un breve ragguaglio nella Vita di Sebastiano del Piombo; il quadro giunse a Firenze nel 1631 con l’eredità di Vittoria della Rovere, ultima della Casata e moglie del granduca di Toscana, Ferdinando II de’ Medici. Dal punto di vista stilistico la critica ha posto in rilievo come Sebastiano del Piombo abbia scelto per questa scena di violenza una soluzione formale caratterizzata dal forte accento orizzontale della composizione che veniva frequentemente adottata dai suoi compatrioti per temi di intonazione meditativa o domestica come le Eta’ dell’uomo (ad esempio nel dipinto di Giorgione) o le numerose Madonne e santi. Sono stati messi in luce altri elementi stilistici di origine veneta, come la figura a profilo perduto del governatore Quinziano all’estrema sinistra che si ritrova già in Giorgione.

Uffizi treasures M A R T I R I O D I S A N T ’A G ATA

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Fotografe DAGLI ARCHIVI ALINARI A OGGI

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illa Bardini e il Forte di Belvedere, a Firenze, dal 18 giugno al 2 ottobre 2022, ospitano la grande mostra FOTOGRAFE!, a cura di Emanuela Sesti e Walter Guadagnini, presentata e promossa dalla Fondazione Alinari per la Fotografia e dalla Fondazione CR Firenze, in collaborazione con il Comune di Firenze. Un nuovo e ambizioso progetto espositivo che ha per protagoniste assolute le fotografe di ieri e di oggi e che unisce le sale delle due sedi ospitanti in un unico itinerario, ricco e suggestivo, che affianca opere originali degli Archivi Alinari a produzioni contemporanee. L’esposizione si inserisce organicamente nell’offerta culturale estiva di Forte di Belvedere curata da Museo Novecento. Partendo dagli esiti della ricerca negli Archivi Alinari, il progetto espositivo crea un percorso che intreccia e ripropone in maniera sincronica una storia che dalla fotografia delle origini attraversa il Novecento e arriva ai nostri giorni, affiancando i primi procedimenti fotografici alle sperimentazioni contemporanee. 14 readelitism.com


La mostra non segue quindi un andamento cronologico, ma è costruita per analogie, differenze, suggestioni, per temi e generi, primo tra tutti il ritratto fotografico, mettendo insieme in un unico percorso fotografie e fotografe nate in epoche, luoghi e contesti sociali diversi: l’intento è non tanto e non solo la ricerca di uno specifico e quanto mai ipotetico ‘sguardo femminile’, quanto l’individuazione della centralità di alcune personalità – spesso sottostimate - nello sviluppo della ricerca fotografica sin dai suoi albori. La presenza delle autrici contemporanee costituisce un

ulteriore momento di riflessione che investe le pratiche artistiche odierne, a partire dal rapporto con il passato e con la memoria, siano esse individuali o collettive, all’interno di un mondo in continuo mutamento, dove anche i ruoli sociali e i paradigmi ad essi legati sono in costante divenire.

F i re n z e : V i l l a B a rd i n i , Fo r t e B e lv e d e re w w w. fo n d a z i o n e c r f i re n z e . i t w w w. a l i n a r i . i t

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Inscape L A M O S T R A P E R S O N A L E D I C AT E R I N A E N N I M I S S O N ALLA B.EAST GALLERY DI FIRENZE

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aterina Enni Misson ha lavorato per vent’anni con il pittore inglese Alexander J. Hamilton nella decorazione pittorica. Oltre ad aver sviluppato la tecnica della decorazione, un buon senso del colore e della composizione ha anche conosciuto le finiture a calce e la maestria del marmorino con il pittore e designer Maurizio Pettini ed è quest’ultima tecnica che l’ha ispirata a un suo lavoro personale. I suoi lavori sono realizzati a spatola su legno e la materia è tale che i suoi quadri sono quasi una forma di scultura bidimensionale. La pastosità del marmorino rendono i suoi quadri particolarmente materici. Oltre che affascinata dalla bellezza della calce, Enni Misson è stimolata nel suo lavoro dalla rigidità dello strumento, la spatola, e al tempo stesso della non controllabilità dello stesso. Maria Antonia Rinaldi, nell’introduzione al catalogo della mostra, identifica uno specifico modus operandi in cui l’artista si lascia condurre senza “disegno” dalle forme e i colori che vanno

applicandosi sulla tavola: “Caterina Enni Misson si concentra nell’osservare quello che accade sulla superficie e quando appare una forma che sembra interessante, come lei mi ha raccontato, “... cerco di proteggerla ... a volte è come se non si trattasse di un mio lavoro, ma mie sono le scelte di come proseguire”. Produce principalmente paesaggi astratti in cui, talvolta, sembrano emergere elementi figurativi. Molto raramente l’artista si ispira a vedute dal vero. Questi paesaggi non sono l’impressione restituita della realtà, ma l’espressione di un paesaggio interiore a cui si è dato sembianza di paesaggio reale. Più che landscapes, e giochiamo con l’inglese data l’origine in parte britannica dell’artista, che letteralmente si traduce con “parte visibile di una regione, di un territorio”, i paesaggi di Caterina Enni Misson somigliano a degli inscapes, degli scenari interni, dei paesaggi potenziali.

La B.east Gallery è uno spazio espositivo di 200mq nel centro storico di Firenze fondato nel 2019 da Yan Blusseau, storico dell’arte e collezionista. Espone e promuove artisti fiorentini e internazionali attivi nel campo dell’arte urbana e della figurazione contemporanea.Beast Gallery Via di Mezzo, 40/a Firenze - www.beastgallery.com

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Mugello

TERRA DA VIVERE E GUSTARE

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embo di Toscana autentica, tra Firenze e Bologna, destinazione ideale per una vacanza all’insegna della ricarica in natura, buon cibo e tante occasioni da vivere all’aria aperta. Qui è possibile praticare trekking e meditazione, correre in mountain bike o su bici da strada lungo magnifiche salite e scorci mozzafiato. Oppure si può scegliere il relax all’ombra di meravigliose faggete o nelle limpide acque dei torrenti dell’Alto Mugello. Tante le eccellenze gastronomiche

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come i tipici e deliziosi tortelli di patate, i ravioli, le tagliatelle, il tutto accompagnato da del buon vino. Qui si può intraprendere un viaggio alla scoperta del passato sulle tracce delle origini della famiglia Medici, Giotto, Beato Angelico, Andrea del Castagno, Monsignor della Casa e Dino Campana, oltre che della presenza di personaggi illustri come Dante Alighieri. Il sistema museale racchiude tutte le peculiarità di un territorio ricco di storia, tradizioni, arte e cultura.

Per gli eventi, l’ospitalità, le soste gastronomiche, i prodotti tipici consulta il sito: www.mugellotoscana.it Unione Montana dei Comuni del Mugello Ufficio Turismo Via P. Togliatti, 45 50032 Borgo San Lorenzo (Fi) Tel. 055 84527185/86 turismo@uc-mugello.fi.it


Su per le Rampe SCOPRI LE MERAVIGLIE D E L L A TO S CA N A C O N L A TO S C O N A U TA


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iuseppe Poggi, chi era costui? Firenze ha troppi geni perché ci si ricordi subito di lui. Ma al Poggi si deve il nuovo assetto urbanistico della città cui mise mano nel 1864 nel momento che Firenze veniva eletta Capitale del Regno d’Italia. I suoi servigi meritarono l’onore di una piazza a lui dedicata dal Comune di Firenze nel 1911. E proprio da Piazza Poggi si dipana questa passeggiata della Tosconauta, che prova a raccontare qualcosa delle grandi trasformazioni messe in atto in questa zona. La piazza guarda l’Arno, avendo alle spalle il MonsFlorentino, poi Monte San Miniato da quando lì venne a morire decapitato Miniato, primo evangelizzatore, martire, di Firenze. Il cambiamento radicale dell’area affacciata al fiume non fu operazione particolarmente difficile. Ci volle un attimo a buttar giù quell’ammasso ormai instabile di degradate rovine, mulini, pescaie, gualchiere che da sempre costituivano la linea di confine tra Firenze e il minaccioso contado. Al suo posto venne costruita la Centrale dell’Acqua. Tecnicamente si trattava della Centrale di sollevamento dell’acqua, sollevare l’acqua, quasi un miracolo! Non ne resta niente, se non, un passaggio “segreto” sotto l’Arno che va da San Niccolò alla Torre della Zecca, sulla sponda opposta: opera misteriosa destinata a suscitare chiacchiere e ipotesi strampalate, tra queste anche quella sulla presenza dei Templari. L’ingegner Giuseppe Poggi non fu felice dell’impresa. La Fabbrica di San Niccolò si poteva fare con maggior decoro e a ornamento di quei luoghi, il risultato fu invece uno stabilimento brutto assai. La riscossa del Poggi prende campo sull’altro lato della Piazza, in quel sistema di giardini e vialetti

ombrosi, conosciuti da sempre come Le Rampe, cerniera verde tra il fiume e il Piazzale Michelangelo. Un’esplorazione di questa zona parte dalla solitaria torre di San Niccolò, antico cimelio della Firenze trecentesca, unica tra le porte turrite di Firenze ad aver mantenuto la sua altezza originaria e il suo sistema difensivo “a vista”. Dalla torre si sale alle vasche e alle fontane, concepite come omaggio e aperto confronto con il Rinascimento fiorentino e con le grotte di Boboli e il suo continuo rifarsi al rapporto tra natura e artificio. Ma il Poggi era anche un capace urbanista e suo primo interesse era la salvaguardia della collina dal dissesto idrogeologico. Ecco allora nascere un complesso progetto di riqualificazione del monte, un progetto di grande bellezza fatto di grotte, vasche e cascatelle che scendono a gradoni dalla sommità del colle. Un’incessante ed eclettica caduta d’acqua. Quasi a rivaleggiare apertamente per vincere in bellezza con l’aborrita Centrale dell’Acqua. Alla sua idea di bellezza il Poggi credeva davvero e pure che quella bellezza potesse cambiare, se non proprio salvare, il mondo; un po’ come il giovane Ippolit nell’Idiota di Fiodor Dostoevskij (libro che lo scrittore portò a termine a poche centinaia di metri da qui) quando chiede a Miškin: «È vero principe che una volta avete detto che la “bellezza salverà il mondo”?». Certo Dostoevskij non pensava ai dissesti idrogeologici e in ogni caso, come voi, forse avrebbe finito per chiedere “Poggi chi?”. Ma ora voi ne sapete qualcosa in più e dunque: «Buona passeggiata su per le Rampe!» @scoprilatoscanaconrubina readelitism.com 21


Matrimoni da favola NEI TERRITORI DEL CHIANTI

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uci e forme dei paesaggi collinari, addobbi e bouquet multicolori annunciano una storia d’amore tutta da condividere. Sorrisi, sguardi, mani si apprestano a vivere l’emozione del fatidico sì. Nella tradizione dell’evento nuziale, che richiama la semplicità e il gusto di una volta, si incardina il sogno contemporaneo, dolcemente appeso al filo della memoria, di cittadini e turisti italiani e stranieri che scelgono il Chianti per il giorno più bello. I Comuni dell’Ambito Turistico Chianti (Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano in Val di Pesa) scommettono sulla valorizzazione culturale e turistica del territorio attraverso la promozione legata al wedding tourism. Sposarsi tra le colline della Toscana piace, il territorio con le sue eccellenze culturali e architettoniche, disseminate tra borghi, castelli e pievi, attrae come un museo a cielo aperto. Sono centinaia le coppie italiane e straniere che negli ultimi anni, nonostante l’emergenza sanitaria, hanno scelto di sposarsi nei comuni del Chianti. Le amministrazioni comunali rilanciano il territorio offrendo la possibilità di sposarsi, nella forma del rito civile, in un territorio ricco di dimore, torri, casolari, cantine storiche e strutture tipiche che riconducono alle radici della cultura rurale. L’obiettivo è quello di promuovere l’identità del Chianti nella sua essenza più vera intrecciando risorse agricole e tipicità enogastronomiche, tradizioni, eventi culturali, arte e paesaggio. Alle coppie che decidono di pronunciare il fatidico sì il Chianti mette a disposizione ville, dimore storiche, palazzi, castelli, terrazze, cappelle e chiostri, torri, punti panoramici, persino teatri. I comuni

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investono sulla possibilità di celebrare il rito in questi luoghi trasformati in uffici di stato civile decentrati in collaborazione con le aziende del territorio. Il turismo matrimoniale è uno strumento che ci permette di valorizzare le risorse e le eccellenze dell’Ambito turistico Chianti, come territorio unitario caratterizzato da strategie comuni di promozione turistica. L'estensione dei luoghi di particolare pregio storico-artistico dove celebrare il rito civile accoglie una richiesta sempre più diffusa da parte di coppie, soprattutto straniere. I comuni si propongono di realizzare i loro sogni offrendo uno dei palcoscenici naturali più belli al mondo.


Castello di Gargonza BORGO MEDIEVALE E RESIDENZA D’EPOCA

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ituato sulle colline della Toscana, il Castello di Gargonza è un borgo fortificato risalente al 1200. Le prime notizie risalgono al 1150 ed il Castello, situato sulla strada che da Arezzo porta a Siena, è lo stesso dove Dante Alighieri, trascorse alcuni giorni del suo esilio sotto il Governo di Firenze. Il Castello di Gargonza è conosciutao inizialmente come borgo di una Comunità dedita alla cura dei boschi ed alla produzione di lana, solo nella metà del XVII secolo nasce una fattoria organizzata con terreni condotti a mezzadria su una superficie di ca, 900 ettari. Nel 1907, alla morte del Marchese Bardo Corsi Salviati, i suoi beni passarono al nipote Conte Giulio Guicciardini che aggiunse così i cognomi del nonno materno al proprio. Con l’esodo rurale e l’abbandono dell’agricoltura collinare, anche Gargonza fu presto abbandonata. Uno degli 8 figli del Conte Giulio, Roberto Guicciardini Corsi Salviati, iniziò un’opera di restauro conservativo che ha portato questo piccolo borgo a nuova vita. Nel 1972, con un articolo sul Sunday Times, vennero proposte le prime Case restaurate per affitti per lo più settimanali. Già dagli anni Settanta, con il restauro dell’antico Frantoio, la vocazione culturale di Gargonza si manifestò con corsi di perfezionamento musicale e teatrale. Oggi, oltre a concerti ed eventi, la sala del Frantoio è usata

anche per riunioni e per attività di team building. La prima fase di restauro si concluse nel 1979 e, a partire dal 1986, vennero restaurate le prime camere della “Foresteria” situate all’ingresso del borgo lungo la cinta muraria. Nacque così uno dei primi Bed & Breakfast in Toscana. Oggi, le abitazioni rispecchiano la genuinità della gente di Gorgonza che vi abito’, legando ad esse il proprio nome e gli appartamenti, racchiusi nelle antiche mura hanno anch’essi mantenuto le caratteristiche di un tempo con scale ripide di legno, camere scavate nella pietra e piccole finestre affacciate sul bosco circostante. Questo Borgo è méta ideale per scoprire questa parte di Toscana ricca di città d’arte come Siena ed Arezzo ma anche centri minori come Monte San Savino, Civitella in Val di Chiana e Lucignano. La “vecchia” Comunità agricola, è stata sostituita da una Comunità non più’ permanente ma da persone che cercano in Gargonza il luogo da ricrearsi in una forma comunitaria per uno scopo preciso: la condivisione di obiettivi, l’aggregazione per conoscersi meglio. E’ un luogo incredibile , dove si respirano atmosfere antiche, che non ti aspetteresti mai di trovare in questo angolo della Toscana, un ritaglio di terra, rimasto medievale, ma vicinissimo alla realtà moderna..senza alcun contrasto. Marta Matteini



>>>> I I ppoosstteerri inni i ddi i EEl li itti issm m, , ssttaaccccaal li i ee ccoonnsseerrvvaal li i



Suggested by CRISTINA TEDDE & ISABELLA GIOMI Un presentazione di chi sei e di cosa ti occupi Cristina::. Nasco come giornalista di politica per passare all’ambito cultura ed attualità. Collaboro per diverse riviste e blog, spaziando generi ed argomenti. Per Elitism Florence, che è un po’ la mia famiglia adottiva, scrivo di vari argomenti, adattando di volta in volta il mio personale punto di vista. Sono anche poeta, avendo all’ attivo una raccolta pubblicata con l’ Erudita, del gruppo Giulio Perrone Editore. Isabella::. Sono toscana d’origine e fiorentina d’adozione, lavoro nella comunicazione digitale con un approccio ibrido e analogico: spazio dalla fotografia al digital PR, passando per il copywriting. Mezzi creativi diversi che diventano vasi comunicanti, per mettere in luce le peculiarità più sottili di quelle realtà professionali e aziendali di cui racconto storie, principalmente attraverso i social media. _____ Cosa ti piace più di Firenze? Cristina::. Vivere a Firenze, è dar vita ad una cartolina. Scrissi tempo fa che:” le cartoline servono per ricordarci dove siamo stati ed a chi abbiamo pensato mentre eravamo lontani.” Il suo bello, è che sia a misura d’uomo. Ma da sarda e surfista, spesso mi manca il mare. Isabella::. Firenze è tra le poche città a poter ancora vantare di una dimensione intima e autentica, al riparo dai ritmi frenetici del quotidiano che nelle metropoli rischiano spesso di diventare performativi. È una sorta di creatura mitologica con la testa di città e il corpo di paese, che si lascia cavalcare senza fretta, concedendo un passo che permette di guardarsi intorno per il tempo necessario a cambiare la prospettiva di quello che ci circonda. _____ I ristoranti preferiti Cristina::. In assoluto “ Burro e acciughe” in via dell’Orto. Un pezzetto di mare in Oltrarno, quartiere dove vivo da anni. Il “Magazzino” in piazza della Passera, per le migliori polpette di trippa della città. “ Pine&apple” in via dei Vecchietti, come esperienza orientale da non perdere in centro con un bellissimo locale interno. Isabella::. In primis l’Atelier dei Nerli, wunderkammer dell’artigianato d’Oltrarno, nata dalla sinergia tra due anime speciali a me molto care:

Potete trovare Cristina ed Isabella su

Daniele Cavalli e lo chef Gianluca Camilotto. Spostandosi verso il centro storico, il comfort food della Trattoria Sostanza, con una menzione d’onore per il tortino ai carciofi. _____ Un locale carino (anche due) per andare a bere la sera dopo cena e uno per l’aperitivo Cristina ::. La sera dopo cena, l’ Oltrarno ed il quartiere di Sant’ Ambrogio, brulicano di localini dove far una bevuta in compagnia. Io prediligo i classici del quartiere, dal Santino, al Volume o al Pittamingolli dove sorseggiare seduto in piazza un calice o drink. In piazza della Passera, “ Bulli e Balene” con le rivisitazioni degli spritz. “Le volpi e l’uva” per il simpaticissimo Leonardo ed i suoi crostoni. Il terrazzo di qualsiasi amico /a che ti rende privilegiata e felice del tuo personale scorcio cittadino lontano dalla folla. Isabella :: L’aperitivo scenografico nella terrazza dell’Hotel Palazzo Guadagni. A seguire, un Gin Basil al Gosh. Per il dopo cena, l’Hangar: uno spazio libero, vivo e olistico, dove trovare il giusto spazio per far vibrare le energie sottili alla giusta frequenza. _____ La tua piazza preferita Cristina ::. Santo Spirito e Piazza della Passera. Isabella :: Piazza Santa Croce. Non una semplice parentesi tra i palazzi del centro, ma il perimetro in cui la città sembra fermarsi per prendere un lungo e profondo respiro, sotto la protezione delll sguardo immortale dei Grandi sepolti nella Basilica. Ho poi un debole per lo scorcio di Piazza del Cestello che si vede da lungarno Vespucci, con la cupola della chiesa di San Frediano in Cestello che si tinge di sfumature sempre nuove col passare delle ore e delle stagioni, diventando particolarmente magica nei lenti crepuscoli estivi. _____ Il negozio preferito Cristina ::. Bjork in via dello Sprone per la selezione di riviste e marchi provenienti dal Nord Europa. Giulia Materia in via dello Sdrucciolo de’ Pitti per la simpatia e la cura nella creazione degli abiti e non solo. Isabella ::. La Galleria Romanelli, un atelier di scultura infuso di fascino e bellezza senza tempo. Il laboratorio alchemico del maestro profumiere Sileno Cheloni, con la sua olfattoteca di essenze rare e preziose, un angolo di Eden per gli adepti della misteriosa e seducente arte della profumeria.

@cri.ted e @isabellagiomi


Feel the vibe... IN VERSILIA

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n viaggio dentro di sé, la ricerca dell’equilibrio, tentare di migliorarsi continuamente e attesa, resistenza, forza. La forza dell’onda che ti spinge da dietro è un delirio di emozioni e adrenalina, qualcosa che non si può dimenticare. Scivolare sull’infinito. Uno dei posti da “frequentare” per imparare questo meraviglioso sport è sicuramente la Versilia, che ormai dagli anni ’80 è famosissima per le scuole di riferimento e per la possibilità di surfare con una frequenza maggiore grazie ai venti di Libeccio e Maestrale. A Lido di Camaiore vi segnaliamo la Aloha Caffè Beach Scuola di Surf ed il Bagno La Vela, con la sua Water Academy, scuola di surf con lezioni, noleggio tavole e camp per bambini, anche organizzata con sup. A Marina di Pietrasanta potete provare il Nimbus Surfing Club, l’associazione sportiva aperta nel 1993 da un gruppo di surfisti amanti della Versilia che ha aperto la prima scuola di surf su onda in Italia. A Viareggio la BACKDOOR che sta per Board Sport Academy. Nasce nel 2019 da tre appassionati e professionisti del mondo dei board sport, dal surf allo skateboard: Vittorio, Lorenzo e Simone. Tre anime libere, legate dallo spirito del mare.


Pablo Atchugarry “ I L R I S V E G L I O D E L L A N AT U R A” La prima grande mostra pubblica a Lucca

P

ablo Atchugarry, uno dei più importanti esponenti della scena artistica coantemporanea internazionale, a Lucca per la prima grande mostra pubblica: dal 4 giugno al 4 settembre la città ospita “Il risveglio della Natura”, allestimento diffuso lungo un percorso che si snoda all’interno della cerchia muraria cinquecentesca, le vie del centro, i sagrati delle chiese più importanti della città e due sedi espositive indoor. Marmi che sembrano librarsi verso il cielo, bronzi e opere lignee, per la prima volta esposte in una mostra pubblica, dialogano con la tradizione culturale, storica e artistica della città di origini preromane: la mostra, a cura di GianGuido Grassi, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, dalla Fondazione Lucca Sviluppo e dall’Associazione

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Start – Open your eyes, con il contributo del Comune di Lucca, raccoglie complessivamente 45 sculture. Dieci opere lignee troveranno spazio nella Chiesa dei Servi, costruita alla fine del 1300, mentre le spettacolari opere in marmo bianco di Carrara, nero del Belgio e rosa del Portogallo saranno ospitate dal Palazzo delle Esposizioni, insieme ad alcuni bronzi. Cinque le opere collocate all’aperto, nei principali luoghi d’interesse del centro storico: piazza San Martino, l’Agorà, piazza San Michele (l’antico foro), Porta San Pietro, sulle mura in corrispondenza del baluardo di San Frediano. L’allestimento in esterno proseguirà fino al 30 settembre. “In questo momento storico – dichiara il curatore della mostra GianGuido Grassi - abbiamo bisogno di ritrovare valori e speranza e la bellezza sembra offrire all’umanità un’ancora di salvezza: l’artista con la sua creatività è vicino al Principio primordiale da cui scaturisce l’universo; lo scultore libera la materia per farne opera nuova: da qui il titolo della mostra appunto, ‘Il Risveglio della Natura’. Davanti alle sculture di Pablo, siano esse radici di olivo, in marmo statuario di Carrara, fusioni in bronzo, avvertiamo un’emozione particolare, intuiamo un mistero, una sorta di preghiera. Per dirla con Platone: la potenza del Bene si è rifugiata nella natura del Bello”. Le due sedi espositive indoor saranno aperte a ingresso libero tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 20, escluso il lunedì. Info: Palazzo delle Esposizioni Piazza San Martino 7, 55100 Lucca T. +39 0583 464062

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SALIRE SULLE PAGINE DI UN LIBRO FINO ALLA LUNA

Un nuovo muro di Guerrilla SPAM a Pontassieve di Serena Becagli


“Per chi voglia raffigurare simbolicamente il divenire, le salite e le discese della natura, gradini e scale rappresentano l’esperienza primigenia dell’umanità. Sono il simbolo della conquista dello spazio verso l’alto o verso il basso, così come il cerchio – il serpente attorcigliato – è il simbolo del ritmo del tempo. (…) Salire è l’excelsior dell’uomo, il quale dalla terra tende al cielo: è l’atto simbolico per eccellenza che conferisce all’uomo deambulante la nobiltà del capo levato, rivolto verso l’alto. Osservare il cielo è la grazia e la maledizione dell’umanità.” Aby Warburg, Il rituale del serpente. Siamo nella piazza principale del paese – Piazza Vittorio Emanuele II – dove si affacciano il Palazzo Comunale e la chiesa di San Michele Arcangelo. Si tratta di un muro complesso, che non ha una vista completa frontale. La stradina su cui si affaccia porta al cortile delle Muratine, un’estensione all’aperto della biblioteca, un tempo luogo in cui i carcerati passavano la loro ora d’aria, quando le Muratine erano un carcere. Il nostro muro, entrando dalla piazza, precede una scala antincendio dove spesso i ragazzi che frequentano la biblioteca se ne stanno seduti in pausa o a ripetere qualche esame. Una scala viva e vissuta. Un lato del nostro palazzo e della nostra biblioteca ha una panca di via, elemento architettonico inclusivo e accogliente, che invita alla sosta e alla condivisione. Immaginiamo le voci e i suoni che arrivano in biblioteca, da una piazza che a volte è mercato, che vede matrimoni e funerali, che è un via vai di persone che vivono il paese. L’elemento iconografico su cui gli artisti hanno lavorato è la scala, e comunque sull’idea di un’ascesa. In biblioteca la scala è uno strumento indispensabile per arrivare a prendere i volumi e i materiali collocati più in alto, un dispositivo che consente di superare un dislivello. La lettura e la cultura ci aiutano in questo: a superare dei divari, ad accedere a qualcosa posto più in alto di noi. Ecco che sul muro di Guerrilla SPAM la pagina di un libro stilizzato si trasforma in un elemento che sale, che ci porta a toccare la luna, a salire verso una stella seguendo l’ascesa di una colonna infinta, che è un chiaro riferimento all’opera di Brancusi. Il simbolo dell’infinito contiene il ciclo delle fasi lunari. Un curioso personaggio sale (o scende) questa scala/ salita/pagina di libro, rincorrendo la spinta dello spirito e della materia, entrambi indispensabili per la crescita dell’essere umano. Si avverte la necessità di trovare un equilibrio con tutto, di andare sempre avanti, procedere dritti, restando però sempre con uno sguardo rivolto verso l’alto, in un necessario equilibrio, in modo che l’andare avanti non sia mai un

lasciare indietro qualcuno, o qualcosa. Siamo corpi e materia abitati da mente e spirito. Guerilla Spam nasce nel novembre 2010 a Firenze come spontanea azione non autorizzata di attacchinaggio negli spazi urbani. Oggi alterna la pratica di affissione non autorizzata agli interventi di muralismo pubblico in Italia e all’estero. Lavora quotidianamente nelle scuole, comunità minorili, centri di accoglienza e carceri; i progetti didattici si concentrano sul tema delle migrazioni e sull’incontro “dell’altro”, tramite laboratori con italiani e stranieri volti a conoscere differenti culture. Ha esposto in Italia in musei archeologici nazionali e musei d’arte moderna e contemporanea. Hanno parlato di Guerrilla Spam giornali nazionali come “La Repubblica”, “La Stampa”, “Il Corriere della Sera” e internazionali come “The Economist”. www.guerrillaspam.it Chi scrive questo pezzo ha collaborato alla realizzazione di questo progetto.

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S.M. Novella Central Train Station Piazza dell’Unità

Mercato Centrale

Piazza S. Maria Novella

Arn o

Palazzo Strozzi

Piazza Goldoni Ponte Alla Carraia

Piazza della Repubblica

Piazza S. Trinita Mercato Nuovo

Ponte S. Trinita

Galleria degli Uf

Ponte Vecchio

Piazza Santo Spirito

Piazza Dei Pitti

Piazza della S

Giardino di Boboli

Palazzo Pitti


Piazza San Marco

Giardino dei Semplici

Piazza della S.S. Annunziata

Galleria Dell’ Accademia

Get lost in Florence Perdetevi a Firenze >> SA NTA C RO C E >> SA NTO S P I RI TO A N D S AN F RE DI A N O >> D U OM O AN D S AN LO RE N Z O >> SA NT ’AM B RO G I O >> SA N N I C C O LÒ

Cathedral of Santa Maria Del Fiore

>> SA N M I N I ATO AL M O N T E A ND P I AZ Z AL E M I C H E L A N G E LO

Piazza a San Firenze Signoria

a ffizi

Piazza Santa Croce

Piazza Mentana

Arn o

Ponte Alle Grazie


La tradizione in versione

vegan


U

n omaggio a Firenze e alla sua tradizione culinaria. Seitanotto è il panino ideato da Gaetano Cerasuolo, chef e autentico cultore della materia, per chi, come lui, non consuma carne animale ma adora l’esperienza dello street food fiorentino. Non è una sostituzione né un’imitazione: è un panino dedicato a chi ha fatto precise scelte di vita attraverso l’alimentazione e che vuole comunque provare un’esperienza molto vicina a quella del lampredotto. La ricerca di Gaetano nasce proprio dall’amore che prova per un cibo che conosce molto bene e che consumava in continuazione, prima di diventare vegetariano, sette anni fa, e poi vegano. Ha dedicato anni allo studio dei prodotti, elaborando gusti e consistenze con tecniche speciali. Da innamorato della cucina fiorentina e di Firenze - di quell’amore appassionato proprio di chi non è nato in questa città ma che qui si sente accolto, a casa - Gaetano ha studiato con l’unico chef stellato italiano che fa cucina vegetariana per impararne i segreti e trovare una possibile strada per chi ama i piatti locali ma non se la sente di consumare carne. Con una cura e un’attenzione straordinari a prodotti a chilometro zero, origine controllata e sostenibilità, Cerasuolo ha svolto una ricerca quasi filologica sulle farine per produrre un pane davvero rispettoso della tradizione e allo stesso tempo sano, e ha elaborato una ricetta in cui seitan e un fungo della famiglia dei Plerotus convivono per regalare la sensazione quanto più possibile vicina a quella dell’originale. La filiera è

cortissima, i funghi sono prodotti su richiesta espressa e per coltivarli vengono utilizzati, tra le altre, i fondi di caffè dei bar locali, in un’ottica di economia circolare. Sano, proteico, etico ed ecologico, Seitanotto è in vendita da quattro mesi ed è già un caso, Gaetano fatica a stare dietro alle richieste, ma non cede sulla qualità: usa solo pane realizzato in casa con i suoi collaboratori di fiducia, e calibra perfettamente ogni ingrediente secondo una formula ormai sperimentata e certificata. Il delizioso pasto viene venduto su ordinazione via whatsapp (il primo ordine deve essere telefonico però) e ritirato sul posto dove viene calato con un cestino. L’idea promette di fare faville per lungo tempo, perché la piccola impresa si sta organizzando per riuscire a produrre di più con la certezza di non scadere mai nel dozzinale; in programma ci sono dei franchising e soprattutto un “Seitanotto box” in cui gli elementi del panino, confezionati in atmosfera modificata, possono essere inviati ovunque accompagnati da un video di spiegazione sull’assemblaggio delle parti per essere consumati con piacere in qualunque momento, sicuri che l’esperienza rimanga intatta. Birra e vino vegani certificati affiancheranno il kefir d’acqua per completare l’ordine, che verrà recapitato in confezioni totalmente riciclabili e a basso impatto ambientale eventualmente da rider della società. Per maggiori informazioni: www.seitanotto.com

di Sabrina Carollo readelitism.com 37


Ohana

Animal Rescue family


O

hana è un Rifugio per Animali, con la R maiuscola. Pecore, maiali, mucche, il toro Vittorio, capre, capre tibetane, galli e galline, le oche Roy e Melany, anatre vitelli, 2 gatti e 1 cane per un totale di 80 creature. Ognuno di loro ha un nome, ha un carattere ben definito, necessità diverse. Ohana, in hawaiano, (chi di voi non ha visto il film Disney Lilo & Stitch?) significa famiglia“..e famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato “e il nome per questo rifugio non poteva essere più azzeccato. Gli abbiamo fatto visita in una calda Domenica mattina di Giugno e l’atmosfera di amore e pace è stata percepibile sin dal primo istante in cui siamo scese dalla macchina. Luigi e Letizia, i fondatori dell’associazione, con dedizione e sacrificio stanno vivendo quello che è sempre stato il loro sogno: salvare gli animali e far sì che possano avere una vita in libertà, accuditi con passione, rispettati, amati. La routine quotidiana al rifugio si svolge con le colazioni per tutti gli ospiti, un pò di coccole e

pulizie e poi via tutti liberi al pascolo fino a sera, nei 5 ettari che circondano “il campo base”. Luigi bacia e accarezza il toro Vittorio come fosse un gatto gigante e Letizia accudisce il soffice agnellino come fosse un figlio parlandoci della miriade di compiti da svolgere in 12 ore..che è infinita. Letizia ci spiega che ci sono volontari bravissimi che gli danno una mano ma le necessità sono tante e servirebbe sempre un aiuto in più. Un luogo magico, dove la parola sofferenza, per questi splendidi animali, non esiste più.

Info utili: Se volete saperne di più su di loro potete visitare la pagina ig @ohanaanimalrescuefamily. Se avete voglia di far parte della community che dona loro 1€ al mese, potete cercarli sul sito www.teaming.net. Se avete tempo e un pò di costanza ma soprattutto voglia di fare un’esperienza che vi cambierà l’anima, contattateli per diventare volontari. O H A N A A N I M A L R E S C U E FA M I LY Via Poggio Piedi Empoli FI - cell :: +39 320 058 3314 readelitism.com 39



Venti anni di

corri la vita! IL 25 SETTEMBRE SI TORNA A CORRERE PER LE STRADE DI FIRENZE P E R F E S T E G G I A R E L A X X E D I Z I O N E T R A S P O R T E C U LT U R A . A P P U N TA M E N TO I N V I A L E L I N CO L N A L PA R CO D E L L E C A S C I N E

Obiettivi: sostenere i progetti dedicati alle donne colpite dal tumore al seno e battere il record delle 37.200 iscrizioni

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ORRI LA VITA compie VENTI ANNI e celebra questo traguardo tornando a correre per le strade di Firenze domenica 25 settembre. Tante le sorprese attese per questa XX edizione della manifestazione che unisce port, cultura e solidarietà, che ha sempre come obiettivo promuovere la raccolta fondi destinata a progetti dedicati alla cura del tumore al seno per aiutare le donne attraverso la prevenzione, la diminuzione delle liste di attesa e il sostegno psicologico, e che quest’anno aspira a battere il record delle 37.200 iscrizioni. Testimonial grafico di questa edizione sarà il dipinto di Lucas Cranach il Vecchio “Adamo ed Eva”, conservato alla Galleria degli Uffizi Per partecipare alla manifestazione è necessario registrarsi dal 1° settembre sul sito www.corrilavita.it e fare una donazione minima di 10 euro: solo così sarà così possibile sostenere la raccolta fondi e assicurarsi una delle ambite magliette firmate da Salvatore Ferragamo, tra i più grandi supporter dell’iniziativa. I partecipanti potranno scegliere tra due percorsi - uno di circa 11 km dedicato a chi vorrà correre e un secondo di 6 km per chi camminerà – che si

snodano tra scenari inediti e scorci mozzafiato studiati ad hoc per godere delle bellezze uniche di Firenze. Come da tradizione, tutti avranno la possibilità di visitare gratuitamente nel pomeriggio tantissime mete culturali disseminate in città e nei dintorni, inclusi musei e mostre, semplicemente indossando la maglia di CORRI LA VITA 2022 o esibendo la ricevuta della avvenuta donazione. Tutti i partecipanti sono invitati a condividere foto e stories sui canali social utilizzando gli hashtag ufficiali #corrilavita2022, #clv2022 e #corrilavita20 taggando @corrilavita. Per chi vorrà aiutare il progetto CORRI LA VITA ma non potrà parteciparvi di persona, la t-shirt ufficiale verrà recapitata gratuitamente in tutta Italia grazie a BRT corriere internazionale (l’hashtag di questa specifica iniziativa è #corrilavitainitalia). Nato nel 2003 per iniziativa della presidente Bona Frescobaldi e organizzato da Associazione CORRI LA VITA Onlus, l’appuntamento sportivo non competitivo ha raccolto e distribuito nelle precedenti 19 edizioni oltre 7.010.000 euro, riunendo quasi 398.000 partecipanti e consentendo un’assistenza di qualità ad oltre 500.000 donne colpite dal tumore al seno.

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INSALATA ESTIVA DI ORZO CON PESTO DI ZUCCHINE E PECORINO

PORZIONI

4

COTTURA

IN PENTOLA

MINUTI

30

DIFFICOLTÀ

1/5

INGREDIENTI PER 4 PERSONE > 350 g di orzo perlato

PREPARAZIONE

> 20 pomodorini colorati

Cuocete in acqua salata l’orzo seguendo le indicazioni sulla confezione. Scolate, condite con un filo di olio e fate raffreddare. Tagliate la zucchina a cubetti e fatela saltare in padella con l’olio, il sale ed il pepe per 4-5 minuti. Tagliate a piacere i pomodorini e la cipolla sottilmente. Ricavate qualche scaglia di pecorino e tagliate il resto a dadini. Tagliate a metà le olive e tritate grossolanamente le mandorle.

> 1 zucchina > 1/2 cipolla di Tropea > 2-3 cucchiai di olive taggiasche > 1 vasetto di pesto di zucchine > 60 g di pecorino fresco > foglie di basilico > 1 cucchiaio di aceto di vino bianco > 2 cucchiai di mandorle > olio extravergine di oliva > sale e pepe

Trasferite l’orzo in una ciotola capiente e condite con il pesto. Aggiungete gli altri ingredienti tranne le scaglie di pecorino, le mandorle e qualche foglia di basilico, mescolate, coprite e fate raffreddare in frigorifero. Ultimate con una macinata di pepe, le scaglie di pecorino, le mandorle e il basilico.

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Where to eat

RAW #RAW è un locale totalmente naturale nel cuore di Firenze. Nel menù di #RAW c’è una gran varietà di piatti della cucina vegana e crudista, e molte bevande e dolci per soddisfare ogni palato. Tutto quello che faNNO è senza glutine, senza zuccheri raffinati, senza lattosio e senza conservanti o additivi. Da #RAW si trova una cucina leggera, poco elaborata, fatta per esaltare gusti e sapori e realizzata con prodotti totalmente vegetali. > > V i a S a n t ’A g o s t i n o 1 1 / r - F i r e n z e


L E FAT E A pochi passi dal mercato Centrale di Firenze, un vegano DOC. Nessun derivato animale viene utilizzato in cucina, i vini sono biologici e le materie prime selezionate e di qualità. Tutti i prodotti scelti provengono infatti da piccole realtà site sul territorio, coltivate in difesa della biodiversità. Il sapore, il gusto, i nutrimenti per il nostro corpo: tutto questo è alla base della filosofia del ristorante. >>Via S. Zanobi 126r Firenze

LA DISPENSA DI AMELIA Cucina naturale, contemporanea e totalmente cruelty free. La Dispensa di Amelia è un progetto che nasce da lontano. Nel nome del ristorante, un ricordo e un’emozione. Dalla nonna Amelia nasce l’idea di aprire un ristorante dove la tradizione viene reinterpretata in chiave contemporanea. Una cucina naturale, raffinata, delicata. Plant based food di alta qualità in un luogo dove condividere, rilassarsi e trascorrere del tempo di qualità. >>Via Isonzo 42 - Arezzo


I N

L O V E

W I T H

Val di Cornia


P

opulonia è un’esperienza indimenticabile, la meta ideale per una vacanza culturale immersi nella natura e nella storia. Esteso tra le pendici del promontorio di Piombino e il Golfo di Baratti, il Parco Archeologico di Baratti e Populonia comprende l’area dove sorgeva la città etrusca e romana di Populonia, nota fin dall’antichità per l’intensa attività metallurgica legata alla produzione del ferro. Dal mare del golfo di Baratti, su cui si affacciano le sepolture dei princìpi guerrieri, alla macchia mediterranea che nasconde incredibili tombe etrusche scavate nella roccia, fino a giungere sull’acropoli, con i suoi edifici sacri affacciati

sulle isole dell’arcipelago toscano. Articolato in due aree di visita che permettono di cogliere la trasformazione del paesaggio e della città nel corso dei secoli: nella parte bassa è possibile vedere le due necropoli etrusche, le cave di calcarenite e i quartieri industriali, dove si lavorava il minerale di ematite, proveniente dai giacimenti dell’isola d’Elba, per ricavare lingotti di ferro; nella parte alta è possibile visitare l’acropoli di Populonia, con i templi, gli edifici, i mosaici e le strade della fase romana, e i resti delle capanne del primo insediamento etrusco con le mura che cingevano la città sul lato a mare del golfo di Baratti.

Per saperne di più potete visitare il sito www.parchivaldicornia.it

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Oasi Lipu Massaciucco U

n uccellino trovato sul ciglio della strada, moribondo e senza forze. Una giornata passata a nutrirlo con pappe a base di cocomero e albicocca somministrate ogni mezz’ora senza nemmeno sapere “di che razza” fosse. Un fringuello? Un passerotto? Un cardellino? Maschio o femmina poi, impossibile da decifrare: una zampetta poco funzionante e una fame pari a quella di un alano. La nostra zero esperienza era inversamente proporzionale alla voglia di salvarlo e riportarlo nel suo ambiente, ma come fare? Idea: ho sentito parlare dell’Oasi Lipu di Massaciuccoli, proviamo a chiamare. Luca, un volontario gentilissimo ci invita a portare il volatile da loro per curarlo a dovere e quello che ci si para davanti una volta arrivate lì, è un posto..FANTASTICO. Siamo nella Riserva Naturale del Chiarone che fu istituita nel 1979 con la nascita del Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Nel 1985 ne fu affidata la gestione alla Lega Italiana

48 readelitism.com Gianni Moretti, Studio per Anna monumento all’attenzione, 2017

Protezione Uccelli/BirdLife Italia, così nacque l’Oasi Lipu Massaciuccoli. Le prime attività dell’Oasi si concentrarono sull’educazione ambientale (rivolta ai visitatori ed alle scolaresche), sulla sensibilizzazione della popolazione locale ed in piccola parte, a causa delle scarse risorse economiche, alla gestione ambientale. Grazie ai risultati ottenuti e dall’impegno dei volontari che allora frequentavano l’Oasi, a partire dal 1998 fu istituita una vera e propria convenzione con l’Ente Parco. Da allora le attività svolte e i progetti realizzati sono tanti, innumerevoli. La Lipu si occupa della pianificazione e gestione ambientale della Riserva, della manutenzione delle strutture per la visita e del monitoraggio di flora e fauna. Gestisce inoltre la fruizione turistica e si occupa di educazione ambientale attraverso l’organizzazione di eventi, di campi estivi e di attuazione di progetti educativi nelle scuole presenti sul territorio. Volontari con un cuore


oli

grande così, innamorati degli animali e della Natura che li circonda. Gentili, disponibili e con tanto da fare. Sostenete la LIPU di Massaciuccoli, sono davvero speciali. Ps: la meraviglia che abbiamo trovato sul ciglio della strada, era un cardellino. E si, è vivo ed in riabilitazione. Grazie a loro (e un pò anche a noi!) “Dedicare il proprio tempo e le proprie energie a migliorare l’ambiente, a renderlo fruibile alle persone e preservarlo per le generazioni future, e’ un modo per affermare che un mondo diverso e’ possibile.”

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Arrivederci!


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