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Mariagrazia Bertarini • Valentina Falanga

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Classici Classici

Mariagrazia Bertarini • Valentina Falanga

Il lupo e i sette capretti, Il meraviglioso mago di Oz, Aladino e la lampada magica, Il brutto anatroccolo, Alice nel Paese delle Meraviglie, Jack e i fagioli magici, raccontano le storie di protagonisti che, a volte non si sa perché, finiscono in un mare di guai. Ma accipicchia, anche contro perfidi nemici o fortissimi poteri magici alla fine… Beh no, non si racconta mai la fine di una storia, forse di alcune la puoi indovinare, ma chissà… Sei storie intramontabili, sei testi narrativi fantastici con eroi che si trovano alle prese con un mondo misterioso e a volte incomprensibile. Ma proprio come i bambini, i protagonisti dei racconti hanno la grande capacità di adattarsi alle situazioni e alla fine, di avere la meglio diventando così grandi esempi di coraggio e di tenacia.

MARIAGRAZIA BERTARINI • VALENTINA FALANGA STORIE CLASSICHE

Storie Classiche

ISBN 978-88-468-3726-4

Per tutti i titoli della collana vai al sito: www.alberodeilibri.com cover Storie classiche.indd 1

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Storia 1

– Certo mammina, non preoccuparti, staremo in guardia – risposero i capretti in coro. Mamma capra uscì di casa e i capretti cominciarono a giocare tutti insieme, nella loro casetta. All’improvviso, però, qualcuno bussò alla porta, gridando: – Aprite cari capretti, sono la vostra mamma e ho un sacco di regali per voi.

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Storia 2

– Perché? Noi tutti ci vediamo benissimo! – disse Dorothy. – Senza gli occhiali, lo splendore della Città di Smeraldo vi accecherebbe. L’omino aprì lo scatolone pieno di occhiali di tutte le forme e dimensioni e con le lenti verdi. Il Guardiano della Porta ne trovò un paio che andavano bene a Dorothy e glieli pose sul naso. Poi trovò occhiali giusti per lo Spaventapasseri, per l’Uomo di latta e per il Leone. Infine, ne inforcò un paio anche lui e disse: – Bene, adesso possiamo andare alla reggia.

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Prese una grossa chiave d’oro che stava appesa a un gancio e aprĂŹ una porta. Dorothy e i suoi amici la superarono con un gran batticuore. Il grande mago però non era quello che si aspettavano: era un omino piccolo piccolo.

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Storia 3

al genio: – Prendi il figlio del Gran Visir e portalo così lontano da qui che non possa tornare prima di un mese. Poi fammi incontrare la Principessa. Il genio ubbidì. Aladino andò dalla Principessa e le disse: – Tuo padre non ha mantenuto la parola data, i nostri accordi erano ben diversi. La ragazza era molto imbarazzata, all’inizio non sapeva che cosa dire, ma poi i due iniziarono a parlare e a parlare e si innamorarono profondamente.

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Aladino e la lampada magica

Badr-al-Budur non ne voleva sapere di sposare il figlio del Gran Visir e cosÏ i due ragazzi organizzarono un piano. Il giorno seguente, con l’aiuto del genio, ottennero due magnifici cavalli e uno stuolo di servitori e, lanciando monete d’oro alla gente che li ammirava, si diressero a palazzo.

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Storia 4

muove bene le zampe, come si tiene ben dritto! È proprio mio! – esclamò l’anatra. – In fondo è anche carino a guardarlo bene. QUA, QUA! venite con me, vi presenterò agli altri abitanti del pollaio, ma state sempre vicino a me e fate attenzione al gatto! Entrarono nel pollaio.

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Il brutto anatroccolo

– Adesso salutate e inchinatevi – disse l’anatra ai suoi piccoli. – Muovetevi! Non tenete i piedi in dentro! Ecco! Adesso chinate il collo e dite QUA! E così fecero, ma le altre anatre lì intorno li guardarono e esclamarono: – Mamma mia com’è brutto quell’anatroccolo! Lui non lo vogliamo! – e subito un’anatra gli volò vicino e lo beccò sulla testa.

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Storia 5

stavano tutti in un angolo: – Non c’è posto! Non c’è posto! – gridarono, vedendo Alice. – C’è tanto posto! – disse Alice, e si sedette su una grande poltrona.

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Alice nel Paese delle Meraviglie

La Lepre e il Cappellaio stavano facendo festa perché quel giorno nessuno compiva gli anni. Sì, era una festa di non compleanno!!! Alice, però, non si stava divertendo, i loro erano discorsi assurdi e se ne andò.

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Storia 6

Il mattino dopo, quando il ragazzo si svegliò, come al solito guardò fuori dalla finestra e... non riusciva a credere ai suoi occhi! I fagioli che la madre aveva gettato dalla finestra erano germogliati e le piantine erano cresciute fino a perdersi tra le nuvole. – Chissà fin dove arrivano? – sussurrò Jack e, senza pensarci due volte, vi si arrampicò. Salì e salì fino alle nuvole e ancora più su. Poi, all’improvviso, vide una strada e lontano lontano un grande castello. Sperando di trovare qualcosa di buono da mangiare, il ragazzo camminò fino al castello e bussò. Il portone si aprì e Jack si trovò di fronte una donna gigantesca.

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