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Stephen Hawking

Una in più Marcia

L’AUTOBIOGRAFIA è il racconto che una persona scrive della PROPRIA VITA o di parte di essa. Nell’autobiografia AUTORE e NARRATORE COINCIDONO.

OMPRENDOC

il testo

Hawking dice che il destino aveva già dei piani per lui: diventare scienziato. Perché?

A 21 anni qualcosa cambia la sua vita. Che cosa?

Hawking afferma: “la malattia divenne uno stimolo per me”. Che cosa significa?

NALIA ZZO

il testo

Indica con X. I fatti sono narrati: in prima persona. in terza persona. Questo testo è: un racconto autobiografico. un racconto biografico.

STEPHEN HAWKING

Mi chiamo Stephen Hawking, sono nato a Oxford, in Inghilterra, l’8 gennaio 1942, lo stesso giorno in cui si celebravano i 300 anni dalla morte di Galileo Galilei, il primo scienziato moderno e il più importante della sua epoca. Tutto sembrava indicare che il destino avesse già dei piani per me: scienza, università. A scuola mi appassionava la scienza, anche se non prendevo affatto dei bei voti. Nel 1959 entrai nella Facoltà di fisica, all’Università di Oxford. Nel 1962 realizzai i miei studi post laurea all’Università di Cambridge. Amavo tutto ciò che studiavo, avevo una fidanzata e la mia vita scorreva senza difficoltà. A 21 anni incominciai a soffrire di problemi di salute. Faticavo a camminare, perdevo l’equilibrio e mi sfuggivano le cose di mano. I medici scoprirono che avevo una malattia molto grave, chiamata SLA. Di lì a poco, la malattia avrebbe paralizzato il mio corpo. Mi dissero che sarei rimasto in vita per altri due anni al massimo. La malattia divenne uno stimolo per me. Non sapevo quanti anni ancora avrei vissuto davvero e dovevo approfittare del presente per godermi la vita e fare tutte le grandi cose che avevo in mente. Ebbi dei figli e il mio cervello funzionava perfettamente. Ho investigato sul Big Bang, la teoria secondo cui l’Universo ha avuto origine da una grande esplosione. Da lì è scaturita la materia, perciò è lì che potremmo trovare le risposte all’origine di tutto. Ho anche scoperto i buchi neri, quei luoghi dello spazio capaci di inghiottire ogni cosa. Nel 1979 ho ricevuto la medaglia Albert Einstein. La malattia continua ad avanzare, ma questo non mi ferma. Pubblico dei libri e lavoro con i miei studenti. Lavorate a ciò che vi piace e non smettete mai di sorridere!

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