3 minute read

GRILLI IN LETTURA!

AA.VV., Filidifiaba, Comune di Milano

Ai limiti di una grande foresta viveva, insieme agli altri animali, una giraffa bellissima, agile e snella, più alta di qualunque altra. Sapendo di essere ammirata non solo dalle sue compagne, ma da tutti gli animali, era diventata superba, non aveva più rispetto per nessuno, né dava aiuto a chi glielo chiedeva. Anzi se ne andava in giro tutto il giorno a mostrare la sua bellezza agli uni e agli altri, dicendo: – Guardatemi, io sono la più bella! Gli altri animali, stufi di sentire le sue vanterie, la prendevano in giro, ma la giraffa vanitosa era troppo occupata a rimirarsi per dare loro retta. Un giorno la scimmia decise di darle una lezione. Si mise ad adularla con parole che accarezzavano le orecchie della giraffa: – Ma come sei bella! Ma come sei alta! La tua testa arriva dove nessun altro animale può giungere! E così dicendo, la condusse verso la palma più alta della foresta. Quando arrivarono ai piedi della palma, la scimmia chiese alla giraffa di prendere i datteri che stavano in alto e che erano i più dolci e maturi. Il collo della giraffa era lunghissimo, ma per quanto si sforzasse, non riusciva a raggiungere i frutti. Allora la scimmia, con un balzo, saltò sulla schiena della giraffa, poi sul suo collo e da qui si issò fin sulla testa e così riuscì ad afferrare i frutti desiderati. Una volta tornata a terra, la scimmia disse alla giraffa: – Vedi, mia cara, sei la più alta, la più bella, però non puoi vivere senza gli altri, non puoi fare a meno degli altri animali. La giraffa imparò la lezione e da quel giorno cominciò a collaborare con gli altri e a rispettarli.

Prego, non disturbare !

In questa favola quale personaggio ti è risultato più simpatico? Perché? Racconta.

imparare a imparare VORREI

SAPERE

Un bambino o una bambina, quando sono piccoli, chiedono sempre “Perché? Perché?”… Perché lo chiedono? Perché vogliono imparare! Ecco, lo stesso deve accadere nella tua mente… Chiedersi perché vuol dire aver voglia di sapere, di conoscere!

IMPARARE = PUNTI INTERROGATIVI NELLA TESTA

Ottavia era una bambina con la mano alzata. A scuola, quando la maestra faceva una domanda, la sua mano scattava in su come se fosse uno di quei pupazzi chiusi in una scatola che schizzano fuori se uno alza il coperchio. Ma succedeva anche quando non c’erano domande della maestra. Allora Ottavia alzava la mano perché la domanda da fare ce l’aveva lei: le era venuto un dubbio, c’era una cosa che la confondeva e aveva bisogno di saperne di più. A casa non alzava la mano, parlava e basta, e parlava moltissimo, sia per dire quello che pensava sia per chiedere quello che non sapeva. Ottavia era una bambina che leggeva moltissimo, e quando uno legge di solito gli si formano nella testa un sacco di interrogativi.

B. Masini, Bambine, Edizioni EL

METACOGNIZIONE

IMPARO DA SOLO/SOLA

Quante cose hai imparato anche fuori dalla scuola! Hai imparato guardando gli altri “fare qualcosa”. Scrivi una “cosa” che hai imparato in questo modo.

Hai imparato ascoltando gli altri. Scrivi una “cosa” che hai imparato in questo modo.

Hai imparato osservando la realtà intorno a te. Scrivi una “cosa” che hai imparato in questo modo.

.................................................................................................................................................................................................................... Gli amici, le amiche, le persone adulte, tutto ciò che è intorno a te ti insegnano e tu impari.

Lo scoprirai ascoltando il brano letto dall’insegnante o sul CD-Audio e leggendo i racconti che troverai in questo capitolo.

Imparare a imparare vuol dire imparare a riempire il proprio baule delle conoscenze utilizzando tutto ciò che hai vicino a te.

MA SARÀ VERO?

LIFE SKILLS

Imparare a imparare

This article is from: