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L’alfabeto

Se stai leggendo questo libro e, soprattutto, capisci quello che c’è scritto, è perché conosci l’alfabeto e sai che ogni lettera ha un suo suono distintivo.

Ecco, assegnare un simbolo a un suono e un significato ai simboli messi insieme è stata un’idea che ha davvero cambiato il mondo.

Tanto che di alfabeti e di stili di scrittura ce ne sono davvero tanti. Prova a leggere un libro in cinese o in giapponese… o in arabo! Oltre al nostro ci sono, per esempio, l’alfabeto cirillico, quello ebraico e quello greco, da cui deriva la parola stessa, che unisce la lettera alfa e la lettera beta. Ma c’è anche l’alfabeto armeno, quello tibetano, quello tuareg e quello thai, ma non sono ancora tutti…

E vogliamo parlare dell’alfabeto morse, con i suoi punti e le sue linee? O l’alfabeto muto, o il braille, la scrittura per i non vedenti!

Il primo alfabeto di cui si ha notizia risale a tre o quattromila anni fa: è quello fenicio. I suoi simboli erano ben diversi da quelli che usiamo oggi e c’erano solo le consonanti, senza vocali, né puntini sulle i.

A. Valente, Un’idea tira l’altra, Lapis Edizioni

COMPRENDERE

“Capisci quello che c’è scritto perché conosci l’alfabeto e sai che ogni lettera ha un suo suono distintivo”. Ma comprendere un testo è solo questo? Ricordi?

Comprendere significa anche individuare: • l’argomento; • i personaggi, il luogo e il tempo; • lo scopo dell’autore; • la trama, cioè le informazioni principali; • le inferenze, cioè le informazioni implicite.