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Daniele Groff e la musica

I nostri artisti di Gabriele Biancardi

DANIELE GROFF E LA MUSICA IL SOGNO CHE CONTINUA

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Sono legato a Daniele Groff, tanto, fu grazie alla mia complicità che ebbi modo di fargli consegnare brevi manus Gianni Morandi la sua “cassetta”. Morandi, che è tutto tranne che impreparato, capì che il ragazzo aveva enormi potenzialità. Ma Daniele è stato artefice del suo successo. Effimero? Breve? Dipende da quale chiave di lettura si preferisce aprire il fascicolo che lo riguarda. Oramai il ragazzino si è fatto uomo e anche padre. A pensare che è vicino ai cinquanta anni, fa un pochino impressione. A Daniele non è mai mancato il coraggio, lo stesso che lo portò a girare prima Parigi e poi Londra, forte di un diploma al conservatorio in pianoforte, sì sa suonare, senza contare che suona abilmente chitarra, oboe e violoncello. La sua preparazione gli è servita nel comporre e nello stare a proprio agio su un palco suonando. Erano gli anni 90, dove il brit pop la faceva da padrone. Oasis in testa e lui non ha mai nascosto questa sua inclinazione. Daniele è una bella persona, lo dico sinceramente e credo che abbia avuto meno di quanto lui abbia dato a questo lavoro che può regalare momenti meravigliosi e crisi depressive subito dopo. Ricordo come un vecchio alpino, l'emozione di trovarmelo davanti al festival di Sanremo nel 1999 con “Adesso”, sembravamo due italiani che si trovano all'altro capo del mondo. Se andate a sbirciare sulla sua storia wikipediana, vi accorgerete che i nomi che hanno collaborato alla sua carriera sono tanti e importanti. Ma allora, cosa è successo? Perché non lo vediamo più in televisione? Non gli è mai mancato nemmeno il fisique du role per poter apparire. Lo spessore dei suoi testi è innegabile. Magari non ha la voce di Bocelli, ma questo è un altro discorso che magari affronteremo. Daniele semplicemente ha perso qualche treno. Magari non ha saputo approfittare del momento magico, magari non voleva scendere a compromessi (come i Bastard, altri trentini doc), o semplicemente hanno deciso che non era più “spendibile”. Vuoi che non ha mai attizzato la voyeristica nazionale che vede Barbara D'Urso fiera conduttrice di polemiche e scandali, vuoi che magari ha attraversato un periodo di appannamento artistico. Fare un brano che scali le classifiche, magari non è nemmeno difficile, continuare a inanellare successi, è davvero una impresa, che spesso non è nemmeno collegata alle doti e capacità dell'artista. Oggi un cantautore, categoria vilipesa a quanto pare dalle nuove generazioni, ha vita difficile. Forse Daniele è apparso in un periodo storico artistico sbagliato, non si può nemmeno dire che le sue canzoni siano calate di intensità, anzi, gli ultimi due singoli del 2015 “Bellissima la verità” e del 2016 “Sempre nella mia testa”, sono di ottima fattura. Ricordo che pure Lucio Dalla ha lavorato con lui. Daniele suona ancora ovviamente, serate, convention, ma credo che non sia facile per lui. Fortunatamente ha la pelle spessa e disincantata. Ma se vostro figlio venisse a dirvi che da grande vuole fare l'artista. Come la prendereste? Io credo che i sogni vadano seguiti, sarebbe orrendo perdere le emozioni di un artista, solo perché gli è stato impedito di esprimersi. Non avendo figli non posso capire la grande responsabilità di essere padre e quindi di offrire il meglio per la progenie. Chiaro che è un cammino erto e veramente difficile da fare. Oggi le meteore da classifica sono più numerose delle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo. Ma non perdiamoci d'animo! Non possiamo fare a meno di arte, di poesia, di musica. Senza saremmo tutti più poveri. Daniele ha scelto di continuare sui palchi di tutta Italia. Esiste un posto dove bluffare non si può, dove se non sei preparato fai figure meschine. Il palco. E su questo, Daniele non è secondo a nessuno tant'è che se segui i suoi social, ti accorgi che ha date, certo, non lo vediamo all'arena, ma nemmeno al “grande fratello vip”. Per lui la musica è una cosa seria, da trattare con rispetto e amore, oggi le teenager che sognavano con “Daisy” sono grandicelle, ma se ascoltano ancora questa canzone, è perché evidentemente ha saputo entrare nei cuori. Io aspetto sempre suo materiale nuovo, non sono schiavo delle mode, sono schiavo delle produzioni oneste. In questo, e non solo, Daniele è in testa.