Greenup n. 212 Marzo

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SOCIAL MEDIA

“Mi piace raccontare il dietro alle quinte”. Parola di Michael Perry

FUTURO

Idee futuristiche per il Garden Center. Per creare un dialogo con i clienti

QUANDO IL CORE BUSINESS È LA PIANTA

Quarant’anni di attività hanno forgiato l’identità di Floricoltura Quaiato che, dalla produzione di verdura e ortaggi, si è trasformata, di generazione in generazione, in un Garden Center multisfaccettato

marzo 2024 n.212 Edizioni Laboratorio Verde srlsvia E. Cosenz 35 , 20158 Milano TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN E AGRARIE
in collaborazione con g
COVER STORY

Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria.

AGRARIE up TUTTO UN ALTRO MAGAZINE
laboratorioverde.net | info@laboratorioverde.net g n.209 g TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN AGRARIE greenup COVER STORY IL NOSTRO TRAGUARDO Inteso come momento professionale di crescita, ripensamento sul passato e naturalmente progettualità futura. Le storie di Floricoltura Roncador, Lavermicocca Gardening & Design Mondo Verde VOGLIA DI GIARDINO 19 EDIZIONE AGENDA DEL VERDE 2024 EDIZIONI LABORATORIO VERDE N. 7/2023 STORIE AGRICOLE DI IMPRESE FLORICOLE VIVAISTICHE INNOVIAMO IL FUTURO Mercato florovivaismo Come andato il 2023. Carmazzi (Floricoltura Carmazzi) AIPH Fiori Piante La cover story dell’ultimo numero del 2023 è dedicata alle nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale che sta cambiando il mondo del giornalismo alle storie del nostro settore All’interno approfondimenti soluzioni tecniche novità di prodotto

seminare e coltivare comunicazione greenup

laboratorioverde.net

La breve storia di Edizioni Laboratorio Verde

Editoriale

GARDEN = RELAX + BENESSERE

Instagram/ FRA_SETTE

ED.LAB.VERDE

In un’epoca in cui la ricerca di benessere occupa un posto sempre più centrale nelle nostre vite, le case italiane stanno subendo una trasformazione significativa. Oltre a essere luoghi in cui vivere, lavorare e riposare, stanno diventando “santuari” personali dedicati al relax e al tempo libero. È quanto emerge dall’ultimo report di Ikea Life at Home in cui si scorge una connessione sempre più concreta tra tecnologia e natura e, soprattutto, la necessità di trasformare

gli ambienti in luoghi di benessere, dove stare bene. E in questa evoluzione, il centro di giardinaggio emerge come protagonista indiscusso.

Il desiderio di creare spazi verdi rigogliosi e accoglienti è diventato una priorità per molte persone. I balconi e i terrazzi vengono trasformati in veri e propri giardini urbani, arricchiti da una vasta gamma di piante e fiori che non solo aggiungono colore e vitalità, ma offrono anche un rifugio rigenerante dal caos della vita quotidiana. Il contatto con la natura all’interno delle mura domestiche promuove un senso di calma e tranquillità, contribuendo così al benessere emotivo e mentale degli abitanti. Ma il benessere non si limita agli spazi esterni. Anche gli interni delle case stanno subendo una rivoluzione verde, con un’enfasi crescente sulle piante d’appartamento e gli elementi naturali nell’arredamento. Le piante non sono solo elementi decorativi, ma veri e propri alleati del nostro benessere. Oltre a migliorare la qualità dell’aria, contribuiscono a ridurre lo stress e l’ansia, creando un ambiente più rilassato e armonioso in cui vivere.

Inoltre, sempre più persone stanno investendo nella creazione di spazi dedicati al relax e al tempo libero all’interno delle proprie abitazioni. Le aree verdi domestiche non sono più solo un optional, ma diventano essenziali per il benessere complessivo. Creare uno spazio zen con piante aromatiche o un angolo lettura accogliente circondato da verde diventa una priorità.

Così, alla fine, il garden center non è più considerato solo un negozio dove comprare piante e fiori, ma si conferma così come un alleato prezioso nella ricerca di benessere e qualità della vita. Oltre a fornire una vasta gamma di piante e accessori, offre anche consulenza e supporto per aiutare a creare ambienti domestici che favoriscano il relax e la rigenerazione. Ormai non è più un trend, è una conferma: in un mondo sempre più frenetico e stressante, investire nel verde domestico diventa una scelta consapevole per migliorare la nostra salute e il nostro benessere generale. Ed è in questi termini che il garden moderno deve ragionare.

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016 Under Tutto iniziò con il mirtillo a cura del comitato di redazione Fondazione Minoprio

018 Cover story

Quando il core business è la pianta colloquio con Alessandro Quaiato di Alice Nicole Ginosa e Francesco Tozzi

Siamo artefici di Bellezza...

In copertina:

Quarant’anni di attività hanno forgiato l'identità di Floricoltura Quaiato che, dalla produzione di verdura e ortaggi, si è trasformata, di generazione in generazione, in un Garden Center multisfaccettato

022 Social media

“Mi piace raccontare il dietro alle quinte” colloquio con Michael Perry di Alice Nicole Ginosa, foto di Mauro Consilvio

027 Estero

Stiamo cambiando di Alice Nicole Ginosa

040 Futuro

Idee futuristiche per il Garden Center di Bianca Ferraris

044 Progetto

Lavorare insieme per il pianeta colloquio con Brenda Horstra di Benedetta Minoliti

047 Manifestazione

Un altro successo in archivio di Nicolò De Rossi

050 Persone

I volti di MyPlant & Garden testi di Alice Nicole Ginosa e Benedetta Minoliti, foto di Mauro Consilvio e Benedetta Minoliti

058 Anniversari

Tanti auguri greenup! di Alice Nicole Ginosa

062 Insight

Come abitiamo gli spazi di Alice Nicole Ginosa

064 Marketing

L’acquisto non è mai stato così libero! di Alice Nicole Ginosa

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MARZO 2024 8 greenup
Sommario /
PRIMO PIANO TENDENZE 040 n.212 Edizioni Laboratorio Verde srls via Cosenz 20158 Milano TRADE MAGAZINE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEL CANALE GARDEN AGRARIE greenup
...Custodi dell'Ambiente Segui tutte novità CIFO su Formulati universali specifici per la nutrizione e la cura delle piante. Prodotti naturali biologici, concepiti nel massimo rispetto dell’ambiente, della natura della salute. www.cifo.it SOCIAL MEDIA “Mi piace raccontare il dietro alle quinte”. Parola di Michael Perry FUTURO Idee futuristiche per il Garden Center. Per creare un dialogo con clienti g COVER STORY QUANDO IL CORE BUSINESS È LA PIANTA Quarant’anni di attività hanno forgiato l’identità di Floricoltura Quaiato che, dalla produzione di verdura e ortaggi, si è trasformata, di generazione in generazione, in un Garden Center multisfaccettato TUTTO UN ALTRO MAGAZINE Ogni numero è un nuovo numero, con la sua copertina, pagine di parole e foto che raccontano storie, fatti, ambizioni e speranze. Tutto su carta, perché solo così il pensiero si stampa nella memoria. laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net g greenup
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MERCATI

066 Eventi Fiera di primavera

068 Merceologie

Piccoli oggetti, grande potenziale colloquio con Stefania Podini di Alice Nicole Ginosa

070 Cooperative Eccellenza Ligure di Penelope Moran

071 L’anno che verrà

RUBRICHE

009 Editoriale di Francesco Tozzi

013 Greenshop

Il meglio in primo piano

030 Brevi dal mercato

034 Visual idea

Sensibilizziamo sulla connessione tra uomo e natura! di Erica Cherubini

072 Produzione

Giorgio Tesi Group: il partner ideale del tuo garden

074 Varietà

Ci vuole un crisantemo di Bianca Ferraris

076 Trend

Agricoltori under 30 in controtendenza di Penelope Moran

www.laboratorioverde.net / 212 marzo 2024

Direttore responsabile

Francesco Tozzi / direzione@laboratorioverde.net

In redazione

Alice Nicole Ginosa (responsabile), Benedetta Minoliti, Nicolò De Rossi / redazione@laboratorioverde.net

Grafica

Daniela Francescon / daniela.francescon@gmail.com

Collaboratori

Lucio Brioschi, Erica Cherubini, Mauro Consilvio (fotografo), Bianca Ferraris, Costanza di Matteo, Stefania Medetti, Marta Meggiolaro, Nicolò Pensa, Filippo Terragni, Filippo Tommaseo

Produzione e segreteria

Katiuscia Morello / k.morello@laboratorioverde.net

Promozione e sviluppo

Stefano Carlin / s.carlin@laboratorioverde.net

Stampa

Ciscra Spa

Unità operativa: Via Belvedere, 42 – Arcore (MB)

Tel . 0395968130

Sede: Via San Michele, 36 45020 Villanova del Ghebbo (RO)

Direzione, redazione e amministrazione

Via E. Cosenz 35, 20158 Milano, Tel. 02 42448445

www.laboratorioverde.net info@laboratorioverde.net

036 Aipsa Informa

Non solo semplici vasi in collaborazione con Aipsa

038 Alla voce…

Mille sfumature di nomi di Nicolò De Rossi

081 #sisboccia

Onora il tuo cliente di Alessandro Fornasaro

Greenup sostiene AICG

Casa editrice specializzata nei settori florovivaismo, garden e interior

Amministratore unico

Francesco Tozzi

Segreteria generale

Katiuscia Morello

Greenup è una rivista di Edizioni

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• Agriflortec

• Agenda del verde

• I Quaderni di greenup

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Rappresentante e collaborazioni:

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Abbonamento da 6+1 numeri: 25,00 Euro

Contiene 4 comode buste per un dosaggio ottimale

CARATTERISTICHE

NOVITÀ 2024

Riserva d’acqua

come riserva aggiuntiva d’acqua. Ideale per tutti tipi di piante sia in vaso, sia in terra. Aumenta la quantità d’acqua ritenuta e riduce il tutti tipi di piante edibili e ornamentali. Aumentando la porosità del terreno, le radici possono ingrandirsi facilmente.

DOSI

5 g ogni 15 cm di diametro di vaso.

Per rinvaso, miscelare 5 g di prodotto per litro di terriccio. Preparare una base di terriccio senza prodotto e su quella base piantare la pianta coprendo le radici con la miscela.

MODO D’IMPIEGO

1. praticare dei fori o dei solchi nel terriccio del vaso della pianta in prossimità delle radici

2.interrare i granuli all’incirca a metà vaso rispettando le dosi di impiego

3.ricoprire i fori o i solchi praticati nel terriccio

4.

1. miscelare il terriccio con i granuli di ANNAFFIO RISERVA D’ACQUA, rispettandone le dosi di impiego

2. procedere con il rinvaso come di consueto

3.

per assicurare una corretta idratazione dei granuli.

Riserva d’acqua cristalli a lento rilascio da inserire nel terreno

INDICAZIONI

Riduce il consumo di acqua

Aumenta la fertilità del terreno

COMPOSIZIONE

400 volte il loro peso in acqua

Polimero assorbente a base di poliacrilato di potassio

FORMULAZIONE

Polimero super assorbente

il settore agricolo, a base di poliacrilato di potassio, con una struttura assorbente a rete tridimensionale che sfrutta la capacità di associarsi ad una quantità di acqua pari a 400 volte il suo peso.

Quando il terreno diventa secco, il polimero rilascia nel terreno più dell’80% dell’umidità immagazzinata, per garantire che la pianta sia

ANNAFFIO RISERVA D’ACQUA è un potente alleato quando si prevede di lasciare le proprie piante in vaso incustodite per un lungo periodo.

E’ comunque importante utilizzare ANNAFFIO RISERVA D’ACQUA come pratica di cura per le proprie piante tutto l’anno:

1. Permette di ridurre la frequenza del’irrigazione

2.Migliora la capacità di conservazione dell’acqua e dei fertilizzanti nel suolo

3.Migliora l’assorbimento di acqua e fertilizzante da parte delle radici delle piante

4.Migliora le condizioni di porosità e areazione del terreno

5.Migliora il tasso di sopravvivenza delle piante

6.Promuove la crescita e lo sviluppo delle piante

7.Non tossico, innocuo e biodegradabile

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Istruzioni d’uso

ABRACADABRA!

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fino a 12 mesi senza concimazioni supplementari

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Un omaggio alla storia. Tassotti è l’erede dell’antica stamperia Remondini, attiva a Bassano del Grappa e la più grande d’Europa nel xviii secolo: un nome che porta con sé secoli di tradizione e artigianalità nel mondo della carta. Le fantasie “remondiniane” sono sempre state una parte fondamentale della proposta dell’Azienda e “Remondini tralcio in fiore” ne è un esempio. Un motivo floreale, copia di uno stilema del Settecento, capace di rispettare la tradizione e allo stesso tempo incarnare la modernità. I delicati fiori e i tralci sinuosi si intrecciano in una varietà di composizioni, rese ancora più raffinate dall’uso di colori tenui e luminosi. La scelta perfetta per dare un tocco di primavera alla scrivania, ai regali e ai progetti creativi. www.tassotti.it

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UMICO è il prodotto a base di acidi umici (estratti umici da leonardite), in formulazione solubile e consentito in agricoltura biologica de Il Paese Verde, divisione Home&Garden di Wefert. Una soluzione ideale ed efficace, in grado di aumentare la fertilità del suolo, di rendere più forte e verde il prato, e di donare vitalità alle piante. Gli acidi umici, che rappresentano la parte più nobile della sostanza organica, hanno infatti numerose caratteristiche in grado di dare beneficio a piante, prato e suolo: migliorano la struttura e l’attività biologica del terreno con conseguente aumento della fertilità del suolo, favoriscono l’assorbimento degli elementi nutritivi, fortificano la pianta e promuovono lo sviluppo di radici, foglie e germogli. Queste attività si manifestano con uno straordinario effetto rinverdente delle piante e dei tappeti erbosi, favorendo fioriture abbondanti e prolungate, e produzioni di qualità. Inoltre, migliorano la resistenza di piante e tappeti erbosi agli stress idrici e salini. Grazie a un’esperienza ormai decennale nel settore, Il Paese Verde mette a disposizione di green lovers e appassionati di orto e giardinaggio, un prodotto di grande qualità ed efficacia, sempre a favore delle piante e in difesa dell’ambiente. www.ilpaeseverde.it

g Prodotti / GREENSHOP greenup 13

ATTREZZI A BATTERIA PER GIARDINIERI ESIGENTI 

La Serie 300 di Stiga è la nuova famiglia di attrezzi multifunzione a batteria per la cura del proprio spazio verde. Più potenti grazie a 2 batterie ePower da 20V; sicuri e facili da utilizzare con manici regolabili e impugnature ergonomiche; sempre pronti all’uso e comodi da riporre ‒ attraverso la ricarica diretta on-board e il sistema di stoccaggio a parete –. Due sono le grandi novità di questa nuova gamma: le batterie STIGA ePower 20V che equipaggiano tutti i prodotti della Serie 300 ricaricabili direttamente on-board utilizzando l’innovativo e brevettato sistema di ricarica STIGA e il sistema di stoccaggio incluso che consente di appendere tutti gli attrezzi al muro, sia per riporli sia per ricaricarli. www.stiga.com

 STIGA HT 300e è il tagliasiepi ideale per affrontare senza sforzi i lavori di giardinaggio più impegnativi grazie alla potenza e alle prestazioni delle batterie ePower 2x20V (2Ah) con autonomia fino a 1 ora con una singola carica. L’assenza di cavi, la lama tagliata al laser in acciaio temperato da 54 cm e l’apertura dei denti fino a 23 mm assicurano un taglio semplice, efficiente e

residui senza alcuno sforzo. Una singola carica assicura un tempo di lavoro di 40 minuti a velocità normale e 25 minuti in modalità potenziata.

 Per dare il tocco finale al prato in poco tempo e con un risultato eccezionale, il decespugliatore GT 300e è la soluzione ideale. Il potente motore, le batterie ePower 2x20V (2Ah) che assicurano oltre 30 minuti di autonomia con una singola carica e l’impugnatura ergonomica, consentono a GT 300e di tagliare facilmente le erbacce e realizzare bordature perfette. Il filo in nylon ad alimentazione automatica garantisce rifiniture precise e senza interruzioni, l’impugnatura ad anello completamente regolabile permette di manovrare il tagliabordi senza sforzo e l’asta telescopica, regolabile in base alle proprie esigenze, ne migliora l’esperienza di utilizzo.

 Lo strumento ideale per potare rami o tagliare tronchi è CS 300e, la prima motosega STIGA con batterie ePower 2x20V (4Ah). La combinazione delle due batterie assicura una potenza maggiore e performance di taglio ottimali, consentendo di effettuarne più di 80 con una sola carica, anche nel caso di tronchi da 120 mm di diametro. Questo attrezzo offre una larghezza di taglio massima di 265 mm per tagli efficienti e ad elevata precisione.

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Tutto iniziò con il mirtillo

Un’esperienza in

Qlocale di Oliveto Lario, in provincia di Lecco, lingua di terra attraversata da una sorgente a cui attingeva la gente del paese e che terminava in una piccola fontana, chiamata in dialetto funtanin. Appare chiaro sin da subito quanto il giovane Matteo sia legato alle sue origini. Il sogno di Matteo di lavorare nel campo della produzione agricola si fa largo durante i primi anni di scuola superiore, quando acquista delle piante di mirtillo presso lo spaccio aziendale della

dianamente, ma è consapevole di quanto sia faticoso portare avanti l'attività, soprattutto per un ventenne già totalmente assorbito dal mondo del lavoro e dalla sua routine. “Quando si è sui banchi di scuola si è stanchi di studiare, si vuol lavorare, trarre profitto dalla propria attività e diventare indipendenti. Quando ci si scontra con la realtà, invece, ci si rende conto che il tempo passa velocemente e trascorrere l'età della giovinezza tra commercialisti e agli

sportelli delle banche”, dice sorridendo, “non è il massimo, soprattutto per un ragazzo che da giugno a luglio è preso dalla raccolta dei frutti e che, essendo alle prime armi, non è esperto di investimenti e bandi”. A tal proposito, la sua attenzione si rivolge alla formazione scolastica. È soddisfatto di quanto abbia appreso negli anni ma, soprattutto ora che si è trovato ad aprire un'azienda, gli sarebbe piaciuto essere maggiormente preparato al confronto con la documentazione necessaria per avviare l'impresa, avrebbe preferito che alcune materie, come Economia o Diritto, fossero più pratiche e andassero oltre la Legge per sviscerare la fattibilità della stessa.

DAL FRUTTO AL PRODOTTO Specializzata nella produzione di mirtilli giganti americani in vaso (Vaccinum corymbosum), con 300 delle 400 piante presenti destinate al commercio, l’azienda presenta una zona adibita alle orticole (zucchine e patate) e un'altra in cui produce miele di acacia, castagno e millefiori non ancora in vendita. La sua è una realtà in crescita

LA SUA È UNA REALTÀ IN CRESCITA CHE SI STA AVVIANDO, PIAN PIANO E CON MOLTI SACRIFICI, ALL'ESPANSIONE IN PIÙ SETTORI, COMPRESO QUELLO DELLA TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI, CHE LA PORTERÀ A PRODURRE SUCCHI E MARMELLATE

* Progetto che vede Edizioni Laboratorio Verde collaborare con la Fondazione Minoprio ITS. Un comitato di redazione composto da allievi e professori, per raccontare il mondo del verde là dove si formano i professionisti del settore. Cinque gli studenti-redattori coinvolti: Iris Cazzaniga, Alessia De Micheli, Alessandro Ferri, Giacomo Gatti e Maddalena Mercandalli. Quattro i professori: Daniela D’Alessandro, Barbara Fedrigo, Andrea Tomé e Debora Piccolo.

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Matteo Bonfatti.

che si sta avviando, pian piano e con molti sacrifici, all'espansione in più settori, compreso quello della trasformazione dei prodotti, che la porterà a produrre succhi e marmellate. Così come in espansione è la sua clientela che, per il momento, è composta da privati con cui Matteo si rapporta personalmente con la vendita a domicilio. Non manca, comunque, la vendita al pubblico, soprattutto a gelaterie che necessitano di frutta fresca e genuina e a ristoratori stellati che richiedono prodotti freschi a chilometro zero.

STRATEGIE CONTRO I PARASSITI E IL CLIMA AVVERSO

In un presente in cui la tutela dell'ambiente è la priorità dei singoli, ma soprattutto dei grandi imprenditori, è stato chiesto a Matteo quali precauzioni vengano prese in azienda per prevenire i lunghi periodi di siccità sempre

più frequenti o gli attacchi paras sitari. Al Funtanin si è scelto di conservare i mirtilli nel le classiche vaschette in plastica piuttosto che in quelle di cartone, che de teriorano i frutti durante il trasporto, ma si è optato per il riciclo delle stesse: ogni dieci vaschette che i clienti re stituiscono, hanno in regalo 250 gr di mirtilli. Ovviamente non si usano prodotti fitosanitari e, per proteggere i mirtilli dall'attacco della Drosophila, si ricorre a trappole con esca alimentare o, come spiega Matteo, ad “alcune pratiche agronomiche mirate, come una buona potatura che sia in grado di prevenire le problematiche causate

dal moscerino della frutta”. L'anno scorso si è trovato a fare i conti con l'emergenza idrica e la mancanza di acqua, sopperita con il recupero dell'acqua piovana in bidoni da 1000 L che, di fatto, bastavano a soddisfare il fabbisogno delle piante per un paio di settimaMatteo sta lavorando anche alla conversione biologica dell'impresa, che implica l'acquisto di piante e vasi certificati e la messa a dimora in terra con i vasi stessi, perché il pH del terreno su cui Matteo lavora non è idoneo alla tipologia di coltivazione, quindi bisognerebbe interrare le piante con i vasi e del substrato adatto. L’avventura è appena iniziata!

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Primo piano / g
La famiglia Quaiato.

AArrivare alla Floricoltura Quaiato significa immergersi in un luogo in cui lasciarsi abbagliare dalla quantità di colori, forme e varietà tra piante, oggettistica, vasi e arredi. Parliamo di un’azienda che dal 1983 ha fatto del lavoro della terra la sua missione. In un primo momento era stato l’orto a contraddistinguere l’attività di famiglia, tramandata dal padre Rugge-

ro al figlio Renzo (padre di Alessandro). Intorno al 1970, però, dai capannoni in nylon in cui venivano coltivati gli ortaggi, Renzo decide di trasformare quello spazio e dedicarlo alla coltivazione di funghi. Ma la storia di quella che sarebbe stata oggi Floricoltura Quaiato era appena iniziata. Poco dopo, infatti, su suggerimento di nonna Ines (madre di Renzo), si è cominciata una piccola produzione di piante per soddisfare la richiesta di una clientela locale, in una serra che oggi ospita gli uffici dell’azienda. Renzo assieme alla moglie Rina, inizia così a produrre quantità maggiori di gerani, petunie, begonie e tagete, e tante altre piante stagionali e i primi risultati positivi non si fanno attendere. Un primo passo che poi si è concretizzato anche nella vendita di piante da interno, per rispondere alle richieste crescenti della clientela, e nella costruzione della prima ser-

I NUMERI

• 35.000 mq di serre climatizzate computerizzate

• 15.000 mq di tunnel freddi coperti

• 20.000 mq di vivaio

ra vera e propria che oggi è l’ingresso del punto vendita.

La storia della vostra floricoltura ha le sue radici nella produzione, una caratteristica che avete mantenuto anche oggi.

«Oltre alla vendita diretta al consumatore, che sicuramente è fondamentale per la floricoltura oggi, abbiamo mantenuto e aumentato notevolmente la nostra produzione di piante. Questo ci rende orgogliosi. La nascita di questa azienda è stata favorita proprio da quel suggerimento di nonna Ines e, con i buoni risultati ottenuti negli anni, abbia-

“Tra area coperta e scoperta oggi arriviamo a sette ettari. Una produzione agricola sempre più green con trattamenti al 90% biologici”
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mo portato avanti la nostra realtà facendo sempre più attenzione alla salvaguardia dell'ambiente e rendendo la nostra produzione agricola sempre più green con trattamenti al 90% biologici».

Su quanta superficie vi estendete?

«Tra area coperta e scoperta arriviamo a sette ettari di produzione propria. C’è da tenere in considerazione che avendo molti terreni a disposizione, abbiamo possibilità di coltivare le piante con più spazio tra loro, ottenendo così una qualità migliore, più forte, più robusta e più sana».

Abbiamo parlato delle origini della Floricoltura, dei tuoi nonni e di tuo padre. Oggi come siete organizzati?

«Negli ultimi 10 anni la nostra famiglia si è allargata e insieme a me, mio papà e mia sorella, sono subentrati nella conduzione dell'azienda mia nipote Emily, mio cognato Federico e la mia compagna Francesca. Purtroppo anni fa è venuta a mancare nostra mamma Rina che oggi siamo certi, sarebbe orgogliosa di vedere

LA PRODUZIONE ANNUALE DI FLORICOLTURA QUAIATO

• 1,2 milioni di piante fiorite stagionali

• 1,5 milioni di piante da orto di oltre 400 varietà

• 15.000 piante aromatiche di oltre 250 varietà

• 45.000 piante da esterno (da siepe, bordure e giardino) di oltre 150 varietà

• 15.000 piante perenni di oltre 500 varietà

• 5.000 rose di oltre 400 varietà

la sua famiglia così unita e i risultati che l'azienda ha ottenuto negli ultimi anni».

Siete tra i Garden Center che possono vantare una caffetteria.

«L'abbiamo aperta nel 2015. È un buon servizio che soddisfa piacevolmente la nostra clientela».

La grande metratura del punto vendita vi permette di includere diverse

merceologie, tra cui il casalingo e l’arredo esterno.

«Sì, puntiamo su prodotti di un certo livello, non di certo sul primo prezzo. Abbiamo un'area di oltre 1000mq dedicata all'arredo da giardino che nel periodo invernale, viene allestita con il nostro villaggio di Natale. Inoltre, abbiamo un ampio reparto riservato al pet e all'emporio, un altro dedicato ad articoli di home decor e profumeria d'ambiente, e infine un'area interamente destinata al confezionamento di fiori e piante, la nostra fioreria».

A proposito di disposizione dello spazio all’interno del Garden. Non si può dire che passi inosservata la personalizzazione dell’azienda Vigorplant per l’area terricci.

Come è nata questa collaborazione?

«La nostra floricoltura era già cliente in passato e poi siamo tornati ad esserlo circa tre anni fa con una collaborazione più corposa. Ad oggi posso dire che il 50% del fatturato dei terricci è occupato proprio dai prodotti di Vigorplant».

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Alessandro Quaiato, amministratore di Floricoltura Quaiato.

Quali sono i terricci Vigorplant più richiesti?

«Il più venduto è sicuramente l’universale, ma devo dire che attira la clientela anche il completo. In stagione funziona tanto anche lo stallatico. Il momento chiave in cui si vende maggiormente è marzo, aprile, maggio, settembre e ottobre».

La personalizzazione ha un impatto sulla clientela?

«La personalizzazione è un bel lavoro, è bella da vedere e crea un forte impatto. Credo anche che aiuti a vendere, dal momento che è colorata e richiama l’attenzione. Non disponiamo di dati precisi ma è chiaro che avere una personalizzazione può aiutare a vendere di più e indirizzare l’acquisto».

Floricoltura Quaiato

Via Bosco 18

Castel d'Azzano 37060 Verona

Il video della personalizzazione Vigorplant

IL POTERE DELLA

PERSONALIZZAZIONE SUL PUNTO VENDITA

Tre domande a Elisa Goi, marketing manager di Vigorplant

Quali sono i vantaggi della personalizzazione per un punto vendita?

I vantaggi nella personalizzazione di un punto vendita sono molteplici e aiutano il Garden nel facilitare i processi di acquisto per aumentare le rotazioni dei prodotti. Si tratta infatti di offrire un servizio su misura al Garden Center, capace di organizzare meglio lo spazio espositivo delle vendite dedicato al terriccio. Questo allestimento personalizzato consente di velocizzare i processi di acquisto indicando direttamente nei bancali dei fiori il terriccio più adatto per quella determinata pianta o coltivazione e perché. Aiuta inoltre ad abbellire e migliorare l’esperienza di acquisto del consumatore in un luogo che di solito risulta spoglio e un po’ “ai margini” del Garden. La personalizzazione ci aiuta quindi a garantire dei materiali e degli strumenti di comunicazione capaci di orientare il consumatore e di agevolarlo nella comprensione di ciò che sta acquistando. È uno strumento importante anche per la marca, in grado di fornire visibilità nel punto vendita e di continuare a costruire sulla conoscenza e sulla formazione dei consumatori finali. Si tratta quindi di una partnership vincente tra Garden e azienda, capace di massimizzare le vendite della categoria dei terricci e di fidelizzare sempre più il rapporto con il consumatore finale.

Da dove nasce l'esigenza di offrire questo servizio?

Ricerche di mercato e approfondimenti sul territorio ci hanno sempre più dimostrato che le persone durante i loro processi di acquisto all’interno dei Centri di giardinaggio sono spesso disordinate e hanno sempre più bisogno di una guida per le loro scelte di consumo. Le domande e i dubbi sulle pratiche di giardinaggio sono sempre più frequenti e Vigorplant ha deciso così di affiancare i suoi clienti in questo importante ruolo formativo. Una filosofia, quella di informare per formare, volta ad agevolare i processi di vendita sgravando al contempo gli addetti ai lavori, ottimizzandone il tempo. Un supporto alle vendite funzionale sia al Trade che al consumatore. L’area del terriccio è infatti spesso relegata in luoghi nascosti e poco visibili per il consumatore finale. L’idea, pertanto, di abbellire e rendere più accogliente anche la parte dedicata ai terricci associando una cromia colorata ad ogni linea dei nostri prodotti è un’occasione ulteriore anche per Vigorplant per sopperire a una mancanza espositiva tipica della categoria.

In quanti punti vendita ne avete realizzate fino ad ora? Siamo partiti due anni fa con la realizzazione delle prime personalizzazioni. Ci siamo concentrati sui Garden principali per lo più del Nord e Centro Italia, e ad oggi siamo a più di 10 Garden allestiti con queste personalizzazioni.

greenup 21
“Mi piace raccontare il dietro le quinte”

Ci siamo lasciati travolgere dalla risata coinvolgente e dall’accento inglesissimo di Michael Perry (@Mr_plantgeek), nostro special guest per l’anniversario dei 25 anni di greenup. Ma oltre a condividere i suoi consigli per una comunicazione efficace, volevamo conoscere Mr plant geek oltre il suo ruolo da influencer

22 greenup g Primo piano / SOCIAL MEDIA
colloquio con MICHAEL PERRY di ALICE NICOLE GINOSA, foto di MAURO CONSILVIO Michael Perry, Mr plant geek.

Ci sentiamo via Whatsapp già dal giorno prima per accordarci sul nostro incontro per la mattina successiva a MyPlant & Garden. Mentre mi preparo al primo giorno di fiera, mi sento chiamare alle mie spalle: è lui, sorridente e già in posizione per un abbraccio super coinvolgente. Michael Perry mente dietro al profilo Instagram

Mr plant geek, non è nuovo su queste pagine: è stato il protagonista di copertina qualche anno fa.

In occasione di MyPlant però lo abbiamo invitato come guest speaker per l’evento in cui abbiamo festeggiato 25 anni di questa rivista. Oltre al suo intervento, di cui troverete una breve ma esaustiva guida, volevo andare oltre il suo ruolo di influencer e di conoscitore delle dinamiche dei social. Ero curiosa di capire che cosa si celava dietro al personaggio e soprattutto conoscere le origini del suo mestiere. Il risultato lo leggerete qualche riga più in basso, ma vi anticipo che trovere il racconto di una persona che emana passione per quello che fa e che ha la capacità reale di entrare in sintonia con il suo pubblico.

Come è iniziato il capitolo della tua vita “Mr plant geek”?

«La storia è lunga (ride). Ho iniziato a lavorare per la più grande azienda di sementi e piante per corrispondenza del Regno Unito, Thompson and Morgan, e così mi sono trovato a ricercare nuovi prodotti, quindi nuove piante, sempre diverse. Poi è arrivata la televisione, ho fatto qualche lavoretto televisivo, nel Regno Unito funziona bene il canale QVC, per esempio. Nel frattempo, Facebook stava diventando popolare: l’ho visto come un modo per spingere le persone a guardare la TV, ma anche per condividere il dietro le quinte del mio lavoro e lo sviluppo dei prodotti. Credo che questo sia un settore davvero poco visibile e la gente non si rende conto di quanto sia interessante. Il mio

obiettivo quindi era quello di mostrare quanto fosse bello. Dopo Facebook, ho iniziato a usare anche Twitter e, naturalmente, Instagram. Quando è nato, era solo un modo per rendere le foto più belle, ma ora si è trasformato in un’intera comunità e in una piattaforma. Sono stato presente fin dall’inizio, il che è stato molto utile per il mio lavoro».

Un modo per connettere le persone e mettere in mostra il dietro le quinte del settore.

«Sì, volevo mostrare a chi mi seguiva il dietro le quinte, anche per dare un’idea di cosa vuol dire lavorare con le piante e aiutare a giustificare il prezzo che si paga. Penso che sia bello dare questa visione e possibilità al consumatore. Allo stesso modo, anche il settore stesso ha l’opportunità di ottenere un feedback dal consumatore e scoprire cosa vuole, perché molto spesso nella filiera ci sono così tante persone coinvolte, come il fornitore, l’allevatore, l’intermediario e l'acquirente che è difficile avere le idee chiare».

Tu sei un tassello in più. «Io offro una sorta di passaggio tra le due cose. Uso i social media per mostrare al consumatore il dietro le quinte, ma anche per amplificare il messaggio all’interno del settore. Negli ultimi due anni, infatti, ho scoperto che i miei follower sono anche persone del settore, perché ovviamente anche i professionisti sono persone che guardano Instagram, sdraiate sul divano il lunedì sera, e sono consumatori di informazioni. In quest’ottica ho aiutato diverse aziende come Morel in Francia e Lazzeri in Italia».

Da quanto tempo ti dedichi unicamente alla tua attività di influencer?

«Credo che il termine sia arrivato solo negli ultimi cinque anni, ma già da prima usavo i social media. Ma forse non è stata una scelta

PRIMA REGOLA

Non pensateci troppo. A volte va bene programmare ma quando abbiamo un piano preciso non vediamo le altre opportunità. Per esempio, se il piano editoriale per i mesi estivi lo dedichiamo solo a contenuti inerenti a fiori o piante estive e poi però piove sempre, il nostro piano non funzionerà e dovremo correggere il tiro. Non dovete, per questo, essere troppo rigidi.

SECONDA REGOLA

Cercate di non essere troppo impostati: più un contenuto è corporate, aziendale e serio, meno sarà interessante per gli utenti. Provate a fare qualcosa di più informale e vedrete che le persone saranno più coinvolte.

TERZA REGOLA

Ricordatevi di mostrare il retroscena del vostro lavoro e di raccontare come funziona. Tutto ciò crea dipendenza per gli utenti. Inoltre non mostrate la negatività, cercate di non creare polemiche o litigi, siate sempre positivi e seguite le regole richieste dalle piattaforme in caso di advertisement.

REGOLA BONUS

Pensare oltre i social media

I social media non sono tutto, ci sono anche altri modi per farsi pubblicità.

IL PODCAST.

Un format fondamentale per presentare i retroscena e che si può usare in diversi modi: si può avviare un proprio podcast o si può sponsorizzarne uno esistente o che sta per iniziare. Allo stesso tempo, si può partecipare come ospite ai podcast di altri. Ma ricordate: se decidete di creare il vostro podcast, pensate di farlo su più serie e dategli una continuità.

SITO WEB.

Ha un forte potenziale per la fascia 50-70 anni, che preferisce contenuti più tradizionali e una fruizione più lenta. Allo stesso modo, il sito web è importante per essere trovati dai motori di ricerca e arrivare nei primi posti del ranking di Google. Il consiglio è di creare sempre titoli accattivanti che stimolino le persone a cliccarci sopra.

NEWSLETTER.

C’è una nuova piattaforma che si chiama Substack i cui contenuti arrivano direttamente all’utente tramite una mail, evitando così l’algoritmo. La newsletter può avere una versione free e una a pagamento, arrivando così a monetizzare su questo tipo di contenuto.

Dopo il Covid, le persone si sono appassionate alla natura ed è importante per i professionisti del settore saper cogliere questa opportunità. Alcuni piccoli accorgimenti, come quelli che trovate qui, possono fare una grande differenza in come il vostro pubblico può percepire il vostro lavoro.

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3 REGOLE D’ORO +1 per i vostri social media

NEGLI ULTIMI DUE ANNI HO

SCOPERTO CHE I MIEI FOLLOWER

SONO ANCHE PERSONE

DEL SETTORE, PERCHÉ ANCHE I PROFESSIONISTI SONO PERSONE

CHE GUARDANO INSTAGRAM, SDRAIATE SUL DIVANO IL LUNEDÌ

SERA, E SONO CONSUMATORI DI INFORMAZIONI

professionale fino a cinque anni fa e ora le aziende produttrici mi pagano per creare contenuti per loro e amplificare il messaggio. Quindi è diventato anche una fonte di reddito. Ho iniziato a lavorare nel settore a 18 anni, ho lavorato alla Thompson per 18 anni e ora sono freelance da otto anni, quindi credo che, rispetto ad alcuni influencer più recenti ‒ che sono noti dagli ultimi tre o quattro anni ‒ avrò sempre una conoscenza approfondita non solo di come sono le piante e di quali piante sono disponibili, ma anche di come funziona il settore. Ritengo che questo fattore mi renda piuttosto unico nel settore».

Il fatto di condividere la tua vita sul tuo profilo, oltre ad essere un lavoro sarà anche fonte di tante opportunità lavorative. «Uso i social media per comunicare con i miei follower, ma anche come vetrina: è così che vengo ingaggiato per altri lavori. Cerco di non essere timido nel mostrare ciò che sto facendo e nel mostrare che posso lavorare in contesti diversi, da quelli rivolti al pubblico a quelli trade. Ma ci vuole un sacco di energia per farlo. Mi spinge l’entusiasmo per i prodotti, la scoperta di cose nuove, come, ad esempio, camminare per la fiera e pensare: quali nuove aziende incontrerò? Quali piante non ho mai visto prima? Quali tendenze potrò conoscere

passeggiando per i padiglioni? Questo mi fa andare avanti. Ogni giorno può essere diverso».

E come riesci a stare dietro a tutto? Qual è la tua strategia?

«Ciò che mi aiuta davvero è avere to-do list complete ma uso anche molto i promemoria del mio iPhone. Detto questo, non penso mai troppo in anticipo. Credo che molte persone si portino dietro una grande lista di cose da fare nella loro testa e si stressino continuamente: io per esempio so che devo lavorare domenica perché ho delle scadenze, ma fino a quel momento non ci penso. E in questo modo

non perdo mai una scadenza ma naturalmente non arrivo mai in anticipo (ride)».

Come ti relazioni con la tua community?

«In genere non faccio molti video sul giardinaggio, quindi non mostro alle persone come rinvasare una felce o come potare il glicine, perché non è proprio il mio campo di lavoro. Sono più un creatore di prodotti e un promotore di piante. Questo è qualcosa che non crea molta interazione con l’utente, che si limita di più a digerire e a commentare, e di solito i commenti sono del tipo: “Che bello, è

g 24 greenup Primo piano / SOCIAL MEDIA

fantastico”. Trovo che il mio engagement non sia allo stesso livello di quello che sarebbe se pubblicassi contenuti di giardinaggio. La mia modalità di condividere e creare contenuti è più una vetrina che si limita a sollecitare le persone e a farle appassionare alle piante, ma non necessariamente chiede loro qualcosa. Non voglio neanche cadere nella trappola di dover creare contenuti e creare engagement solo per stare simpatico all’algoritmo. Non trovo che sia una strategia genuina. Per di più il mio modo è sicuramente più facile nella gestione».

Hai un team che ti aiuta nella tua attività?

«Ho un’assistente che mi aiuta a caricare gli articoli del blog e che mi dà una mano con il brainstorming delle idee, visto che ha circa venticinque anni, e ciò mi permette di avere un punto di vista diverso. Ma in generale penso che mi aiuti di più, tutto sommato, avere una buona to-dolist, sapere cosa fare, quando e vivere il momento senza portarmi sempre dietro l’ansia del “dover fare”».

Qual è la pianta più strana che hai visto fino ad ora?

«Non voglio dire la più strana, ma di certo la gamma più interessante è stata quella delle Gesneriaceae. Mi piacciono molto le violette africane e la scorsa settimana, al Northwest Flower Show di Seattle, c’era un vivaio molto bello che aveva alcune varietà davvero sorprendenti che non avevo mai visto prima».

La sostenibilità secondo te può giustificare un prezzo più alto? E soprattutto, le persone sono disposte a pagarlo?

«Sì, credo di sì, a patto che

il messaggio sia trasmesso in modo molto chiaro. Negli Stati Uniti, per esempio, non c’è la stessa consapevolezza che c’è nel Regno Unito, dove siamo via via più consapevoli e stiamo facendo scelte migliori. L’importante è anche spiegare alle persone perché dovrebbero fare determinate scelte, senza farle sentire in colpa se non lo fanno. Perché in alcuni casi i consumatori semplicemente non possono permettersi di pagare un prezzo più alto, e tenderanno verso la tipologia o il prodotto più economico e quindi meno ecosostenibile, magari».

E se potessi identificarti in una pianta o in un fiore: quale sarebbe?

«Sempre e solo l’iris, perché mi ricorda la mia infanzia con mia nonna. Ricordi bellissimi di come li allevavo, li dividevo, ne facevo di nuovi. Ovviamente è anche una pianta molto colorata, che rappresenta ogni colore dell’arcobaleno: c’è un iris per ogni stagione ».

Quali progetti hai in cantiere?

«Quando hai un piano preciso, ignori le opportunità che ti circondano. Quindi direi che non c'è nulla di definito. Mi piace il passaggio a un lavoro più legato al settore, che penso sia molto bello. Essere una sorta di voce influente nel settore sta funzionando molto bene, ma anche raggiungere i consumatori e sviluppare trial con i clienti, aiutando i coltivatori e gli ibridatori a testare i loro prodotti con i consumatori. Non si sa mai cosa ci aspetta. E questo è il bello. Finché i miei social sono efficienti e ho le mie to-do list pronte, sono sereno».

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Stiamo cambiando

Il monitoraggio dei Garden Center tedeschi da un lato, e il dialogo con i consumatori per le strade della città dall’altro, sono i due strumenti con cui Oliver Mathys, di professione consulente, ha delineato la status generale del settore, sollevando una questione interessante: le persone sanno cos’è un Centro di giardinaggio?

Oliver Mathys, consulente I Green You (www.oliver-m-consulting.com), già protagonista di una copertina di greenup nell’ormai lontanissimo febbraio 2021, torna a parlare su queste pagine di Garden Center, dati, tendenze e soprattutto avverte della possibilità che il vostro cliente non conosca la differenza tra voi, un’azienda di produzione e un’insegna della grande distribuzione. Il suo intervento, "Emozioni ambientali. Come affrontare in modo consapevole gli effetti del cambiamento", si è tenuto in occasione del 12° Con vegno Nazionale di AICG. Dalle preoccupazioni a livello internazio nale fino all’andamento del mercato per i Garden tedeschi, ecco cosa è emerso e su cosa è necessario riflet tere per arrivare preparati.

LA PRIORITÀ È IL PREZZO

Nella sua attività di consulente, Oli ver Mathys ha raccolto alcune tra le principali preoccupazioni dei pro prietari di Garden Center a livello internazionale. “Questo serve”, av verte, anzi per avere chiaro di fronte a noi il quadro della situazio ne”.

matori, infatti, ormai cambiano a cadenza settimanale e al contempo ci ritroviamo ad affrontare crisi internazionali, inflazione e un ge nerale sentimento di delusione nei confronti della politica. Il risultato è un’insoddisfazione dei cittadini, che si riflette nella loro volontà di scio perare ma anche ‒ in determinati

casi ‒ di assumere posizioni estreme nelle proprie scelte elettorali. In un contesto del genere, di incertezza e malcontento: “tra le priorità dei consumatori, il prezzo è sempre la numero uno”. Ma non solo, Mathys conferma che: “La sostenibilità sta gradualmente salendo nella classifica delle priorità ma ad oggi è prioritario solo per il 30% delle persone. Il trend di attenzione verso la sostenibilità in ogni caso è positivo e per chi lavora nel settore è importante avere questa consapevolezza, in modo da essere preparati in tempo”. Un’altra preoccupazione che l’esperto evidenzia è il personale. Una vera e propria sfida che riguarda sia come formarlo ma anche come trattenerlo all’interno dell’azienda. Il consiglio è quello di “coinvolgerlo, farlo sen-

OLIVER MATHYS

Da oltre trent’anni si occupa di consulenza per i garden center. Esperto di mercato nel settore del verde, fa incontrare fornitori, produttori e consumatori, identificando le tendenze e il potenziale di mercato e lavorando su concept di vendita su misura per piante e fiori.

tire parte di qualcosa e farlo divertire, e soprattutto investire su di esso”. Ultima ma non per questo meno importante, la preoccupazione nei confronti della situazione ambientale e climatica: se da un lato non si può ignorare la crisi climatica in atto, dall’altra è auspicabile “accettare questi cambiamenti, essere flessibili e adattarsi giorno per giorno”.

GERMANIA, BENE LE VENDITE 2023 MA…

Oltre ad analizzare i grandi cambiamenti in atto, Mathys ha deciso di approfondire l’andamento dei Garden Center in Germania. Secondo i dati, nel 2023 le vendite sono aumentate tra il 2 e il 10 per cento, e attualmente la percentuale di fatturato proveniente dalla vendita di piante

Primo piano / ESTERO g
greenup 27 IL 59% DELLE VENDITE NEL 2023 NEI GARDEN TEDESCHI È COMPOSTO DA PIANTE

varia tra il 59 e 79 per cento. Ma attenzione: in Germania esiste una distinzione precisa tra prodotti di qualità alta e la loro versione economica. Alla luce di questo, se prima si registrava circa un 70% di vendite di prodotti base e un 30% di vendita di prodotti di alta qualità, attualmente la percentuale di prodotti extra si è ridotta al 10%. “Le vendite hanno vissuto una crescita generale ma, se andiamo a guardarle da vicino, sono relative alle fasce prodotto più economiche. Al contrario, un netto calo di vendite si è notato nel reparto dell’arredo giardino, barbecue e vaseria di grandi dimensioni. Costante rimane la performance della ristorazione e del caffè: si confermano i valori di fatturato e presenze pre-Covid.

COME MONITORARE LA QUALITÀ DEL PUNTO VENDITA?

In Germania, come spiega Mathys, esiste un sistema di inspection: visite di verifica del livello qualitativo dei Centri di giardinaggio: “Da quest’anno è stato introdotto un sistema a semaforo per indicare il livello di qualità di ogni reparto, che funziona così: la luce verde identifica un punteggio dal 75% al 100% (quindi dal 7,5 al 10 su 10); luce gialla dal 7,5 al 5; l’arancione dal 5 al 2,5; e il rosso dal 2,5 allo 0. La luce blu, infine, segnala la mancanza del reparto all’interno del punto vendita”. Tra le evidenze principali si nota che:

1. Il 75% dei Garden Center tedeschi non ha più il reparto dei barbecue

Una scelta rischiosa, considerando che eliminare completamente l’area barbecue spinge quel tipo di clientela verso la grande distribuzione.

2. Per il reparto semi e bulbi,

circa metà dei Garden Center ottengono un voto tra il 7,5 e il 10

In generale si stima che per avere un ritorno economico è buono essere posizionati nella fascia alta: il 75% dei Garden è tra il 5 e il 10. Un buon risultato.

3. L’80% dei Garden Center tedeschi raggiungono un punteggio tra il 5 e il 10 per quanto riguarda il reparto terricci.

4. I vasi contenitori per le piante: il 35% ottiene un punteggio tra il 2,5 e lo 0

La motivazione è che tra gennaio e febbraio i Garden non si preparano per la primavera e quindi non c’è del personale dedicato per la preparazione di questo reparto.

5. Almeno il 59% delle vendite nei Garden tedeschi è composto da piante, e con il fatto che i reparti di arredo, barbecue e mobili in generale sono in calo, l’importanza delle piante è sempre più accentuata.

DOVE ACQUISTANO LE PIANTE I CONSUMATORI TEDESCHI?

Un altro spunto interessante emerso dall’intervento dell’esperto è relativo a un sondaggio che ha realizzato per comprendere il comportamento dei clienti: “Negli ultimi due anni ho svolto un’indagine per conto dell’Associazione dei Garden tedeschi, Verband Deutscher Garten Center (Vdg): andavo a fare domande alle persone in giro per la città riguardo a dove comprano le “piante”. L’associazione dei Garden tedeschi sapeva che dopo il coronavirus erano cambiate le tendenze di consumo ma non sapevano come. Da lì l'esigenza di sapere di più direttamente dai clienti. “Nello specifico, si chiedeva

ai clienti dove andassero a comprare le piante e tutti quanti rispondevano: in un Centro giardinaggio” racconta Mathys. Ma la risposta non era soddisfacente, era necessario andare più in profondità, tanto che quando ha chiesto maggiori delucidazioni sulla tipologia di Centro di giardinaggio, la risposta era: un negozio della grande distribuzione. “È stato scioccante per la Vdg ricevere questo feedback perché ritenevano di essere il canale preferito d’acquisto e invece hanno realizzato che il cliente finale confonde il garden center con la grande distribuzione specializzata”. La percezione del cliente, come specifica Mathys, era che il Garden Center fosse soprattutto un’azienda di produzione e vendesse i suoi prodotti alla GDO . Un dato interessante, però, era che il motivo per cui invece si prediligeva il Garden Center (quello che secondo loro era un’azienda di produzione) era perché in quel luogo trovavano alcune piante specifiche e potevano passare del tempo al bar. “Molte persone mi hanno raccontato che andare al Centro di giardinaggio è ideale perché si trovano le aree dedicate ai bambini, in cui lasciarli giocare mentre i genitori si rilassano bevendo un caffè”. Un bisogno a cui il 75% dei Garden tedeschi non può rispondere dal momento che non dispone di una zona dedicata a questo scopo.

TENDENZE COMUNI

Un ultimo punto su cui si è concentrato Mathys sono state le tendenze rilevate nei paesi in cui opera: l’aumento nella vendita di piante, l’utilizzo di materiali naturali (lana, cuoio, pelle, ferro), l’implementazione di azioni verso la sostenibilità, l’impiego di colori tenui, la creazione di angoli di ispirazione nei punti vendita e di ambienti domestici. Il tutto accompagnato da un nuovo spirito: quello di mostrare il valore aggiunto. Come? Per esempio: al posto di scrivere l’offerta “acquista tre piante, ne paghi due” perché non optare per “se prendi tre piante, risparmi 7 euro”?.

28 greenup g Primo piano / ESTERO
STATO SCIOCCANTE
LA VDG RICEVERE
FEEDBACK PERCHÉ RITENEVANO DI ESSERE IL CANALE PREFERITO D’ACQUISTO E INVECE HANNO REALIZZATO CHE IL CLIENTE FINALE CONFONDE IL GARDEN CENTER CON LA GRANDE DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA”.
“È
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I dati 2022 e 2023 a confronto.

Macchine per il garden: calo del 9% nel 2023

Inflazione e tensioni geopolitiche frenano nel 2023 le vendite di macchinari e attrezzature per il garden, condizionate da un surplus di scorte e anche da una minor propensione all’acquisto da parte degli utilizzatori finali e da condizioni climatiche sfavorevoli. Idatisull’andamentodelsettore,fornitidalgruppodirilevamento statisticoMorganedelaboratidall’associazionedeicostruttoriComagarden,che comprendelagranpartedellecasecostruttrici,indicanoperilsettoreunacontrazionecomplessivadel9% per un totale di 1.333.000 unità vendute nel 2023 (l’anno precedente erano state 1.470.000). Laflessionehainteressato: le motoseghe (-8% in ragione di 338 mila unità), i decespugliatoriascoppio (-16%, per 221 mila unità) e i rasaerba (-17%, per 210 mila unità), risultando più pronunciata per spazzaneve (-58%), e potatrici (-48%). Le sole tipologie di macchine che registrano incrementi dellevenditesonoibiotrituratorieletagliasiepi, che hanno archiviato il 2023 con una crescita pari – rispettivamente – a 18 e 14 punti percentuali. A queste si aggiungono i soffiatori (+11%) e i rasaerbarobot, che hanno visto incrementi più contenuti (+3%). Per il 2024 l’Associazione dei costruttori di macchine per il garden non prevede significative inversioni di tendenza.

TORNA IL CAMPO DI TULIPANI ALLA FLOVER FARM DI BUSSOLENGO

Campo

tulipani, ben 100mila in più rispetto all’anno scorso. Le varietà presenti si sveleranno pian piano, con una fioritura a scalare. Per questo il Campo di Tulipani manterrà la sua vivacità per un mese intero, condizioni meteo permettendo, con colori e forme sempre nuove. L’ingresso ha un costo di 5 euro per ospite e comprende la possibilità di cogliere 3 tulipani; gratuito per bambini sotto al metro di altezza. Ogni tulipano in più

raccolto avrà il costo di 1 euro.Il campo sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19; sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 19 (chiuso domenica di Pasqua). Gli ospiti della Farm potranno ammirare le diverse varietà e raccogliere i tulipani che preferiscono: simbolo di amore appassionato e amicizia sincera, sono tra i fiori più amati di sempre, dall’Olanda alla Turchia fino all’Italia. Conoscere i cicli della natura e il linguaggio dei fiori diventa

anche un’esperienza educativa e didattica alla Flover Farm di Bussolengo: novità di quest’anno, tour esperienziali aperti alle scuole. Studenti e studentesse delle Scuole Primarie, accompagnati dagli insegnanti, potranno assistere a una lezione alternativa all’aria aperta con la possibilità di prenotare momento didattico, laboratorio e merenda (sono a disposizione diversi pacchetti con prenotazione di classe obbligatorio).

Hortiflorexpo Cina e IPM ESSEN estendono la loro collaborazione

Hortiflorexpo China, la fiera per l’industria orticola in Cina, e IPM ESSEN, la fiera mondiale per l’orticoltura, continuano la loro partnership di successo. Le due fiere promuovono così lo scambio internazionale su tutti gli aspetti dell’industria orticola in Cina e aprono una nuova e proficua rete commerciale soprattutto per gli espositori tedeschi. Il prossimo evento, “Hortiflorexpo IPM Beijing”, si terrà come previsto dal 23 al 25 maggio 2024 presso il nuovo China International Exhibition Cen ter di Pechino. La firma del contratto è avvenuta durante la 40° IPM ESSEN (dal 23 al 26 gennaio 2024), durante la qua le il vice segretario generale della China Flower Association, Xuemei Liu, in rappresentanza di Hortiflorexpo, e Oliver P. Kuhrt, amministratore delegato di Messe Essen, hanno suggellato l’accordo di cooperazione. Hortiflorexpo IPM China è considerata la più importante piattaforma per le innovazioni, il networking e le opportunità commerciali per l’industria orticola dell’intera regione asiatica. Si tiene ogni anno, alternativamente a Shanghai e a Pechino. Alla prossima fiera, che si terrà a maggio a Pechino, sono attese più di 700 aziende provenienti da 20 nazioni, che occuperanno 40.000 metri quadrati di spazio espositivo.

La vice segretaria generale della China Flower Association, Xuemei Liu, in rappresentanza di Hortiflorexpo, e Oliver P. Kuhrt, amministratore delegato di Messe Essen.

30 greenup g News / BREVI DAL MERCATO

ITALIA, FILIERE FORESTALI RESPONSABILI E BOSCHI CERTIFICATI FSC CRESCIUTI DEL +4,4% NEL 2023

L’aumento della superficie boschiva italiana gestita secondo i criteri FSC è stato del 4,4% rispetto al 2022 e le realtà certificate sono passate da 26 a 28, con una straordinaria varietà sia per localizzazione che per tipologia. La prima novità del 2023 è stata la costituzione di un nuovo gruppo di certificazione, istituto che permette di riunire diversi proprietari in un Paese - l’Italia - con un'alta frammentazione delle aree boschive: Etifor s.r.l Società Benefit, che ha incrementato la sua area certificata da 100 a 2.800 ettari. La seconda, grande,

novità dell’anno appena concluso è poi la certificazione di 466 ettari di sugherete e macchia mediterranea del Comune di Alà dei Sardi (Sassari): si tratta del primo ente locale a certificare le proprie proprietà produttive. Inoltre, oggi sono ben 16 in Italia (per un totale di 60.500 ettari di boschi) le realtà coinvolte nella valorizzazione dei servizi ecosistemici, ossia quelle funzioni naturali svolte dai boschi a supporto alla vita nel nostro pianeta: dallo stoccaggio del carbonio alla regolazione del ciclo dell’acqua, dalla preservazione della

biodiversità e della fertilità del suolo ai servizi ricreativi. La verifica dei servizi ecosistemici si estende ad oggi sul 70% circa della superficie totale certificata in Italia e dimostra come questi benefici spontaneamente erogati dalla natura siano tenuti in grande considerazione dai gestori forestali e dalla società civile. Si è registrato anche un aumento del numero di certificati di Catena di Custodia (+6,5%): ora in Italia sono 3.515 e comprendono oltre 4.500 siti produttivi. Il tasso di crescita è quasi raddoppiato rispetto al 2022, tornando ad essere simile

a quelli registrati nel 2020 e nel 2021. La Catena di Custodia garantisce la rintracciabilità dei materiali provenienti da foreste ben gestite, da fonti controllate, da materiali di recupero o da un insieme di queste fonti. Il settore con l’incremento maggiore è quello del legno per costruzioni (361 certificazioni, +14% nel 2023), anche se l’aumento più rilevante per dimensioni riguarda il packaging (1.374 certificazioni, +8%), seguito dall’arredamento per interni ed esterni (690 certificazioni, +8,5%); 69 i nuovi certificati rilasciati in quest’ultimo settore produttivo.

ZOOMARK 2025 si preannuncia Bigger and Bolder

Zoomark 2025, in programma dal 5 al 7 maggio 2025 a BolognaFiere diventa sempre più ambiziosa nei progetti e nei traguardi, con l’obiettivo di superare i numeri eccezionali e da record del 2023: oltre 68.000 metri quadrati di area espositiva, 1.060 espositori, provenienti da 57 Paesi diversi e ben 27.950 visitatori, di cui il 62% provenienti dall’estero. A poco più di un anno dalla prossima edizione, i risultati finora registrati dalla campagna di adesioni sono decisamente promettenti e quello di maggio 2025 si preannuncia un evento BiggerandBolder, come recita il nuovo payoff. L’obiettivo primario di Zoomark 2025 è infatti quello di offrire una presenza sempre più innovativa e ricca di aziende dell’industria del pet e stimolare l’interesse dei sempre più numerosi operatori provenienti da tutto il mondo. Zoomark conferma di voler essere molto di più di una

semplice esposizione di prodotti. È il punto di riferimento internazionale che nel 2023 ha attratto 28mila visitatori da tutto il mondo, vero e proprio partner per gli operatori del settore, location ideale in cui stringere nuove alleanze per incrementare il proprio business. Gli organizzatori sono già al lavoro sui numerosi nuovi progetti: Pet Vision sarà ancora il cuore della manifestazione, con gli animali d’affezione al centro, luogo privilegiato dove osservare il presente e il futuro dell’industria del pet. Zoomark si fa audacemente portavoce delle più recenti tendenze, delle esigenze e delle visioni del settore, confermando il suo posizionamento da leader in Europa e ponte con il resto del mondo per ribadire la sua mission: la Pet Vision. Già confermate anche l’area Next 5.0, dedicata al mercato pet del futuro, all’innovazione e all’alta tecnologia, che ospiterà le start-up, ma anche aziende che si sono affermate tra le realtà più avanzate dal punto di vista tecnologico, e Factory, l’inedito progetto che coinvolgerà le aziende appartenenti alla filiera: fornitori di materie prime e semilavorati, di macchinari, packaging, servizi all’industria e alla distribuzione.

Orticolario “Terrae” 2024 torna dal 3 al 6 ottobre

Dal 3 al 6 ottobre 2024 a Villa Erba a Cernobbio, sul Lago di Como, Orticolario avrà come tema la terra e sarà dedicata alle piante per la fitodepurazione. Iltitolo,Orticolario“Terrae”,èevocativo.Dallatino,“allaterra”.Dopol’immersionetotalenell’acqua,principioguidadi Orticolario2023,l’edizione2024vuoleessereodeepreghieraalsuolo, vuole tornare all’essenza di tutto. Ed ecco il tema, la terra, quella con la t minuscola, che, pur nutrendo e donando vita, è tuttora una grande sconosciuta. Durante la quattordicesima edizione cisiavvicinaallepiante perlafitodepurazione: se ne conoscono le proprietà, le modalità di “azione” e le infinite possibilità di risanare ciò che è inquinato da noi umani. Tra queste, ce ne sono alcune molto comuni, usate anche negli orti casalinghi e in giardino. Inoltre, Orticolario è portatore di nuovo. Oltre ad aver rivisto, lo scorso novembre, le modalità di partecipazione con una open call rivolta a progettisti, artisti, designer, performer ed espositori, ha anche cambiato veste grafica al proprio sito web, orticolario.it, caratterizzato da una fruizione semplice e intuitiva, ad hoc dei visitatori.

g News / BREVI DAL MERCATO
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SENSIBILIZZIAMO SULLA CONNESSIONE TRA UOMO E NATURA!

Ecco come avvicinare le persone ai benefici che regala il giardinaggio e il prendersi cura delle piante attraverso l’integrazione di prodotto e visual merchandising

L'ultima edizione del Garden Center New Trend durante Myplant & Garden 2024, da me ideata e coordinata, in collaborazione con Edizioni Laboratorio Verde ha suscitato particolari apprezzamenti per le caratteristiche di uno spazio - definito dalla maggioranza dei visitatori - rilassante e piacevole. Questo conferma che il tema del benessere personale legato alla qualità del tempo e degli spazi che viviamo è più rilevante che mai! Eccomi allora con spunti riflessivo-operativi per stimolare l’impegno ad un modo di fare business che integri l’attenzione al sociale alla mission aziendale. Come collegare un prodotto o un servizio ai temi più sentiti Fai una piccola analisi dei potenziali prodotti e servizi benessere che hai già o che fornisci nel tuo centro di giardinaggio e immagina come collegarli con maggior chiarezza ad alcuni dei temi che stanno a cuore alle persone come: salute, forma fisica, nutrizione o sonno.

Accogli i tuoi clienti con un allestimen to o corner in cui metti in risalto un prodotto o servizio di cui sei entusiasta e con chiare caratteristiche legate al benesse re, e indirizzali alla loro posizione nel ne gozio. Ricorda che la curiosità vince sulla fretta.

 Coinvolgi i sensi: aiuta i tuoi clienti a interagire con i tuoi prodotti e assi curati che siano accessibili per le persone

“VESTI OGNUNA DI QUESTE

IDEE CON UN VISUAL EFFICACE

E ARMONIOSO E ASSOCIA

SAPIENTEMENTE I PRODOTTI

CHE HAI NEL TUO PUNTO

VENDITA E CHE HAI SCELTO

PERCHÉ HANNO UN VALORE

CHE VA OLTRE A QUELLO ECONOMICO”

che usano sedie a rotelle o che non possono piegarsi facilmente.

Incoraggia soste relax nei tuoi percorsi d’ acquisto. Chi visita un Centro di giardinaggio raramente è assalito dalla frenesia: a volte la visita al Garden center contrasta l’isolamento, in modo particolare per gli anziani.

 Ospita professionisti del benessere: non solo laboratori creativi, coinvolgi la tua rete di conoscenze, organizzazioni professionali, o chiedi ai tuoi fornitori raccomandazioni. Programma conferenze e workshop.

Comunica i benefici tangibili: spiega ai tuoi clienti i vantaggi fisici del giardinaggio, come il miglioramento della salute cardiovascolare e la riduzione dello stress.

Sottolinea l'importanza dell'ambiente: focalizza l'attenzione sul ruolo essenziale che le piante giocano nell'ecosistema. Illustra come il giardinaggio domestico possa contribuire a una maggiore biodiversità locale, alla riduzione dell'inquinamento dell'aria e all'assorbimento del biossido di carbonio, sensibilizzando così ai temi legati ai cambiamenti climatici.

Promuovi il benessere mentale: parla dei benefici emotivi e psicologici del giardinaggio.

Crea comunità e condivisione: incentiva la partecipazione a progetti di giardinaggio comunitario o l'organizzazione di eventi legati al verde.

Focalizzati sull'autosufficienza e sulla salute: metti in evidenza come il giardinaggio possa promuovere uno stile di vita sostenibile e alimentare una maggiore consapevolezza sulla provenienza e la qualità del cibo.

Vesti ognuna di queste idee con un visual efficace e armonioso e associa sapientemente i prodotti che hai nel tuo punto vendita e che hai scelto perché hanno un valore che va oltre a quello economico. Ogni buona idea ha un futuro se la realizzi, pensarla, raccontarla o scriverla non basta!

34 greenup g Visual idea / Erica Cherubini MERCHANDISING
ERICA CHERUBINI/ Consulente, professionista e creativa del verde e non solo. Allestimento, organizzazione e visual merchandising di showroom, stand fieristici e garden center, sono alcune delle sue attività. credits: Mauro Consilvio.

NON SOLO SEMPLICI VASI

L'edizione di Myplant & Garden 2024 è stata un successo non solo in termini di visitatori, ma rilevante anche per numeri ed eventi. Tra le tendenze principali non è passata inosservata quella relativa al nuovo ruolo dei contenitori per piante

L'edizione di Myplant & Garden 2024 ha superato ogni aspettativa in termini numerici e di innovazione. Anche Aipsa è stata presente e ha avuto occasione di fornire informazioni sulle sue attività presenti e future agli interessati, suscitando curiosità soprattutto sui progetti in corso e sulle attività di comunicazione. Inoltre, abbiamo partecipato ad eventi e incontri dedicati alla formazione tecnica e giovanile, che si sta dimostrando molto interessata al settore. Un'ottima premessa in apertura della stagione primaverile.

PICCOLE MISURE, DESIGN RAFFINATI E SOSTENIBILITÀ

Correlate al mondo dei substrati sono state tante le novità presentate in fiera, spaziando dall'innovazione nell’indoor farming, anche amatoriale, alle nuove tendenze nell'urban gardening e nel landscaping, offrendo una vasta gamma di prodotti e soluzioni. Anche il semplice vaso ha assunto un ruolo di rilievo, non solo come contenitore per le piante, ma anche come elemento di design e componente fondamentale per l'intera filiera. Le tendenze emergenti hanno evidenziato una preferenza per vasi più piccoli, riflettendo una sensibilità crescente verso l'ottimizzazione dello spazio e un'estetica più raffinata. Ma con una crescita di materiali riciclati a significare una maggiore attenzione verso la sostenibilità ambientale. L'impegno per la sostenibilità ambientale, infatti, è al centro dell'attenzione, con proposte eco-friendly volte a ridurre l'impatto della plastica sull'ambiente. Materia-

Correlate al mondo dei substrati sono state tante le novità presentate in fiera, spaziando dall'innovazione nell’indoor farming, anche amatoriale, alle nuove tendenze nell'urban gardening e nel landscaping, offrendo una vasta gamma di prodotti e soluzioni

li completamente costituiti da plastica riciclata, o addirittura privi di plastica, biodegradabili o compostabili, stanno gradualmente aprendo un nuovo mercato, soprattutto nel home & garden. Presenti oltre a una vasta gamma di vasi, imballaggi e supporti per la semina, ad esempio, tappetini realizzati in fibre naturali o carta compostabile, pensati per garantire un passaggio agevole dalla coltivazione al trapianto nel terreno, oppure adatti alla coltivazione in verticale.

UN VALORE TRAMANDATO NEL TEMPO

L'evoluzione della gestione professionale e amatoriale delle piante è supportata da tecnologie all'avanguardia, che integrano innovazione, rispetto per l'ambiente e anche estetica. Ma questa non è una novità: la coltivazione in vaso ha radici antiche, gli antichi Romani praticavano la coltivazione in vaso per le piante ornamentali e per quelle utilizzate per scopi culinari e medicinali. L'uso dei vasi consentiva loro di controllare meglio le condizioni di crescita, garantendo una migliore gestione dell'irrigazione e della qualità del terreno di coltura. Le piante in vaso sono state un elemento significativo anche nel giardino all'italiana, i giardinieri utilizzavano vasi di terracotta decorativi, spesso ornati con motivi classici o religiosi, per coltivare agrumi, piante aromatiche e floricole. Questi vasi venivano disposti sapientemente lungo viali, terrazze e cortili, contribuendo a creare un senso di ordine e bellezza. Le piante in vaso erano apprezzate non solo per la loro funzione ornamentale, ma anche per la loro portabilità. Nei giardini rinascimentali, venivano spostate stagionalmente per adattarsi alle condizioni climatiche mutevoli e per migliorare l'aspetto del giardino durante eventi e celebrazioni. Già allora, quindi, questa soluzione era una strategia per rendere possibile la crescita delle piante in condizioni climatiche non favorevoli e per gestire fenomeni ambientali avversi. Tornando ai giorni nostri, stiamo recuperando il bello e il benessere generato dalla presenza delle piante in casa. Ma il tema che più sta occupando la letteratura specifica rimane quello relativo all'impronta ambientale dei substrati di coltivazione, con una crescente ricerca di soluzioni sostenibili sia sulle matrici che sulla loro gestione in coltivazione.

DARIA ORFEO/ Agronomo e consulente per il settore dei fertilizzanti, substrati e ammendanti. Dal 2007 è segretaria di AIPSA, l'associazione italiana dei produttori di substrati di coltivazione e ammendanti.

36 greenup g Aipsa informa / di Daria Orfeo, ha collaborato Luisa Falcone SUBSTRATI
in collaborazione con

MILLE SFUMATURE DI… NOMI

Benvenuti e benvenute in questo nuovo spazio di riflessione sulle parole. Una rubrica che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sulla nostra lingua e – perché no? – accendere la curiosità dei lettori. Oggi parliamo di colori, di come categorizziamo la realtà e le diamo un nome: in una parola, di cromonimi.

Quanti colori esistono? Probabilmente infiniti, perché infinite sono le sfumature e le differenze di tonalità rilevabili dai nostri occhi. Con gli strumenti che la lingua ci fornisce potremmo, bene o male, nominare ogni colore. In questo senso i nomi dei colori sarebbero un po’ come i nomi dei numeri, una classe aperta che si autoalimenta dell’inventiva e della fantasia dei parlanti: il particolare giallo-delle-pagine-di-un-libro-antico oppure ottocentosessantacinquemilionieventidue. Certo è che per i colori non esiste un totale accordo tra i parlanti. Né possiamo pensare che qualsiasi (nome di) colore possa stabilirsi permanentemente nel nostro lessico, solo perché siamo in grado di nominarlo con una locuzione più o meno lunga e accurata. I nomi dei colori, infatti, sono relativamente pochi nelle lingue del mondo e dipendono in larga parte da aspetti culturali. In più, sono pochissimi i nomi che esprimono esclusivamente il colore, senza derivazioni da altri campi semantici:

rosso, giallo, verde, blu, azzurro, grigio, nero, bianco. In tutti gli altri casi ricorriamo agli oggetti del mondo, a ciò che è noto e a ciò che ci stupisce per il suo colore. Minerali, animali, ma soprattutto alberi, fiori e frutti. Eccone alcuni esempi.

→ Da fiori e foglie: azalea, eliotropo, foglia di tè, fucsia, glicine, lilla (dai fiori di lillà), magnolia, malva, orchidea, pervinca, rosa (con le sue gradazioni), solidago, (verde) menta, muschio, viola (con le sue gradazioni), (giallo) zafferano.

→ Da alberi: mogano.

→ Da frutti: albicocca, anguria, arancione (dal nome del frutto arancia), asparago (o grigio asparago), castagno (e castano), ciliegia, granata (dal colore dei semi della melagrana), lampone, lavanda, limone, lime, mandarino, marrone (dal frutto del castagno), (verde) oliva, papaia, pera, pesca, pistacchio, prugna, (rosso fragola, pomodoro ecc.), (verde) pisello.

Per metonimia, usiamo il nome dell’entità per intendere il suo colore. Alcune volte è più immediato, come per fucsia e rosa, altre volte meno. Ciò che è certo è che il mondo vegetale è il nostro più grande patrimonio visivo.

Il mondo vegetale è il nostro più grande patrimonio visivo

NICOLÒ DE ROSSI/ Nato e cresciuto a Venezia. La marea lo ha portato a Torino e a Pavia, dove si è laureato in Lingue e poi in Linguistica. Ama la scrittura in tutte le sue forme, e le lingue, di oggi e di ieri. Il suo profilo Instagram: @nico.teca

38 greenup g Alla voce / di Nicolò De Rossi
SIGNIFICATI

Idee futuristiche per il Garden Center

Presentate durante l'evento Garden Center New Trend a Myplant & Garden, questi cinque trend possono essere utili come spunto per creare un dialogo con ogni generazione di clientela e per scoprire le evoluzioni dei suoi gusti e desideri di BIANCA FERRARIS

Durante il Garden Center New Trend, evento organizzato in occasione di Myplant & garden, da Erika Cherubini in collaborazione con la rivista greenup (Edizioni Laboratorio Verde) e la stessa fiera, sono stati individuate le tendenze che quest'anno animeranno il green retail. Si tratta di trend destinati a durare e che puntano a prevedere il futuro, nati dal connubio tra la bellezza sostenibile degli spazi verdi e l'intelligenza artificiale emergono le tendenze cardine del Garden Center New Trend si tratta di idee futuristiche ma anche di una vera e propria tabella di marcia per il futuro.

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Eco-friendly All around

Perchi?

Le ricerche mostrano tra le nuove generazioni molta più sensibilità ai temi ambientali. Fornire accesso alle nuove generazioni a prodotti e informazioni di questo tipo è fondamentale.

Come?

Creando infografiche coinvolgenti per presentare le informazioni in modo accattivante. Si può utilizzare carta riciclata, legno di recupero, elementi vegetali o altre soluzioni eco friendly. Utilizzate queste infografiche per raccontare la storia di un prodotto: dal suo processo di creazione, alla sua provenienza fino alla sua evoluzione. In questo modo sarà possibile creare una connessione emotiva fra la persona e il prodotto e sarà possibile aumentare la fedeltà tra il consumatore e il punto vendita.

40 greenup Tendenze / FUTURO
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#cfe2ce #acadaf #f1edea #c4b3ab

Questa tendenza è multigenerazionale e nasce dall'idea di offrire spazi pensati per trascorrere il tempo di qualità incontrando le esigenze delle persone.

Come?

Creando spazi per lo studio, per il lavoro e soluzioni di ristorazione, il tutto circondato da piante e bellezza che trasformano in retail in un punto di riferimento non convenzionale. Un luogo dove le persone socializzano e si divertono.

Gioco Fest & Family

Perchi?

Pensato per la famiglia in ogni sua configurazione: adulti che si prendono cura dei più piccoli e per i giovanissimi che hanno diritto di crescere scoprendo tutti i vantaggi del contatto con la natura attraverso il gioco.

Come?

Con l'integrazione tra le nuove tecnologie e il gioco. Un esempio potrebbe essere un parco giochi all'aperto con giochi di legno, insetti giganti e percorsi di conoscenza interattive. Questo tipo di attrazione è adatta a persone di tutte le età ed è un'ottima idea per una giornata all'aperto in famiglia o con gli amici.

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Il divertimento a contatto con la natura Get together Tempo e spazi di qualità
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Palettecolori #709186 #fdc031 #fbe047
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Made by me

Irrinunciabile piacere del fare

Perchi?

Giovani e non solo, amanti della natura e del prendersi cura delle piante che spesso dispongono di poco spazio. Questo trend si rivolge alle persone che non vogliono rinunciare al piacere di rinvasare, potare e creare composizioni di piante.

Come?

Gli spazi made by me possono essere piccole aree accessibili per rinvaso e potatura che si trasformano in valore aggiunto per i clienti che vogliono prendersi cura delle proprie piante in modo autonomo senza sporcare piccoli appartamenti e affrontare complicati trasporti. Questi spazi dovrebbero essere forniti di tutti gli strumenti necessari per poter effettuare questa operazione in modo agevole e sicuro. Promuovere questi spazi come laboratorio dove svolgere corsi pratici può inoltre attirare una clientela interessata a imparare nuove tecniche di giardinaggio.

Digitalization

Informazioni coinvolgenti e facili da raggiungere

Perchi?

Il trend è pensato per giovani e giovanissimi e tutti coloro che fanno dello smartphone il principale strumento di ricerca.

Come?

Facilitare l'uso attraverso strumenti interattivi dislocati nel punto vendita e un uso dei social media accattivanti e ricco di contenuti di qualità. Una grande sfida creativa e operativa soprattutto per la dinamicità e la velocità di evoluzione degli strumenti.

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#c69f82 #1f520d #92beaf #f4f4f4 #dfb0aa #d7d3d2 #536b85 #6b3d23
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Lavorare insieme per il pianeta

Il progetto Green Climate Square, incentrato sulla lotta al cambiamento climatico partendo dal proprio giardino, è tra i protagonisti dell’ottava edizione di Myplant & Garden colloquio con BRENDA HORSTRA di BENEDETTA MINOLITI

Nel 2020 Tuinbranche Nederland, associazione di categoria per rivenditori di giardinaggio e dei loro fornitori, ha lanciato “Green Climate Square” con tre progetti pilota nei

Paesi Bassi. Nel 2023 è stata presentata, durante il Congresso Internazionale IGCA, la prima Piazza in Italia, presso il centro di giardinaggio Flover di Desio. Il progetto nasce con l’obiettivo di informare

I QUATTRO TEMI FONDAMENTALI DELLA GREEN CLIMATE SQUARE

La Green Climate Square inaugurata da Flover ad ottobre 2023 in occasione del Congresso Internazionale IGCA.

e far appassionare, a partire dal proprio giardino, i visitatori dei Garden Center. Il giardino, infatti, può essere il luogo perfetto per promuovere la biodiversità e per risolvere lo stress idrico e termico. In occasione dell’ottava edizione di Myplant & Garden Brenda Horstra, vice presidente di Tuinbranche Nederland, ha presentato il progetto.

Quali sono i vostri obiettivi per il progetto Green Climate Square? Vorrei che crescessero numericamente, ma gli obiettivi in generale sono tanti. Organizziamo

Le Green Climate Square si sviluppano su una piazzetta di circa 30 mq e una più compatta composta da circa 9 mq. Sono tutte fondate su quattro temi principali:

• Tetti verdi: qui le persone possono ottenere informazioni per sapere se il loro tetto è adatto

• Acqua in giardino: barili per la pioggia, stagni, tutti esempi di come conservare e drenare l’acqua in giardino

• Togli le piastrelle, metti le piante! Cosa c’è dentro? Esempi di combinazioni di piante e terriccio da utilizzare nel giardino

• Living Garden: più api, uccelli e farfalle nel giardino con tutti gli esempi di piante, cibo e alloggi

Tendenze / PROGETTO g 44 greenup

anche degli incontri nelle scuole elementari, di modo che i bambini capiscano che anche loro possono fare qualcosa per l’ambiente. Vogliamo anche creare dei momenti per parlare dell’utilizzo degli insetti utili al posto dei pesticidi. Inoltre, sensibilizziamo sul corretto utilizzo dell’acqua, perché non serve utilizzare quella potabile per innaffiare il proprio giardino, ma si può

benissimo usare anche quella riciclata.

Hai notato differenze importanti tra i Garden Center italiani e quelli olandesi?

Non è una domanda semplice a cui rispondere. In Olanda, però, si sta facendo davvero molto sul tema del cambiamento climatico, e lo si può vedere anche entrando

nei Garden Center. In Olanda, inoltre, si punta molto sul prodotto locale. Vengono vendute sempre più piante di origine olandese, ma non sono sufficienti per tutta la popolazione, quindi siamo costretti a importare da altri Paesi. I Garden Center, e di conseguenza le persone, sono sempre più coscienti del cambiamento climatico e personalmente consiglio sempre di aiutare i clienti a prendere le decisioni giuste per il loro giardino. Non sono sicura che in Italia e negli altri Paesi ci sia la consapevolezza del fatto che dobbiamo lavorare davvero tutti insieme, grandi organizzazioni comprese, nella lotta al cambiamento climatico. Abbiamo gli stessi obiettivi e dobbiamo guardare al futuro uniti. I Garden Center sono parte attiva in tutto questo percorso e devono essere sempre più sostenibili.

Brenda Horstra, vice presidente di Tuinbranche Nederland.

Un altro successo in archivio

L’VIII edizione della fiera internazionale del verde si chiude con un bilancio più che positivo. Ogni anno un MyPlant & Garden diverso, più ricco, innovativo e attento alle tematiche del settore di NICOLÒ DE ROSSI

Lo ha voluto ribadire così Valeria Randazzo, exhibition manager di MyPlant & Garden: «Ogni anno presentiamo un Myplant diverso dal precedente. Perché più ricco, interessante e variegato. È parte di un percorso di crescita che tutti insieme, come grande community del verde, stiamo percorrendo. Abbracciando nuove realtà, canali, settori e orizzonti. Abbiamo intenzione di ampliare ancora i nostri spazi e raggiungere nuovi traguardi, offrire opportunità sempre migliori e sempre più proficue alle aziende e agli operatori, garantire una formazione efficace, amplificare la voce degli addetti ai lavori e diffondere una sana cultura del verde». E così è stato, in effetti, anche per questa edizione della fiera, che ha richiamato professionisti dell’orto-florovivaismo, del Garden, del paesaggio e del verde sportivo da tutto il mondo. Luogo di incontro e di scambio di idee, di incubazione e promozione di una sana cultura del verde. Ecco tre punti chiave, tra i molti, per riassumere questa ottava edizione: le presenze, i temi, le innovazioni di Myplantech.

LE PRESENZE

Uno dei principali fattori in crescita nell’edizione 2024 sono state proprio le presenze. Presenze che si declinano in partecipazione dei

IN NUMERI

• 762 espositori (+15% dal 2023)

• 25.000 presenze (+8% dal 2023)

• 50.000 m2 di fiera (+10% dal 2023)

• 204 delegazioni di buyer internazionali (+27% dal 2023)

• 114 insegne estere d’acquisto accreditate (+26% dal 2023)

Tendenze / MANIFESTAZIONE g greenup 47
CHI ESPONE IL PROPRIO LAVORO E LE PROPRIE NOVITÀ VIENE, PER ORDINE DI PRESENZE, PER PRIMO DA LOMBARDIA, VENETO, TOSCANA E OLANDA
crediti
Mauro Consilvio.

PIÙ SOCIAL E ATTRATTIVO

Si parla, si osserva, si scatta e si condivide… in tutti i sensi. Ogni anno la fiera di MyPlant & Garden si fa sempre più social.

Quest’anno si è aggiunto alla festa anche Mr. Plant Geek, divulgatore del verde eletto dal Sunday Times tra i 20 personaggi più influenti dell’home gardening.

fruitori della fiera – 2mila in più rispetto all’anno scorso – ma anche nei numeri degli espositori, che aumentano di più di cento unità rispetto alla passata edizione. Chi espone il proprio lavoro e le proprie novità a MyPlant viene, per ordine di presenze, per primo da Lombardia, Veneto, Toscana e Olanda. Le delegazioni di compratori internazionali, aumentate del 27%, vengono, invece, da Europa (Germania, Francia, Romania, Polonia, Lituania, Spagna e Svizzera le più rappresentate) e Asia, con l’exploit del Giappone (e poi Cina e Armenia). Da notare anche l’aumento, costante negli anni, di rappresentanti e titolari afferenti a settori e categorie sempre più importanti: ville per accoglienza, eventi e cerimonie, dimore storiche, parchi archeologici, aziende agricole e vitivinicole, istituti di ricerca, università, complessi termali, outlet, grandi giardini, musei, castelli, parchi divertimento.

I TEMI

Le tematiche al centro degli incontri organizzati dalla manifesta -

zione sono state la transizione ecologica e la rigenerazione urbana, la sostenibilità delle infrastrutture, il legame tra verde e salute – con la presentazione delle piante mangia-smog per interni ed esterni – il potenziale del verde per la salute ambientale e per il benessere sociale, la necessità di inverdire le nostre città. Temi importanti, che ruotano intorno al concetto di sostenibilità – economica, ambientale, sociale, ecosistemica – il filo rosso della manifestazione. Spazi importanti anche ai temi sportivi, sviluppati e affrontati nell’area della Sport Arena, zona arricchita da due brani di campi pratica golf, un’area putting

green e un campo da pickleball nel padiglione. E ovviamente, tanto tanto altro.

LE INNOVAZIONI DI MYPLANTECH

Grande risonanza ha avuto il percorso Myplantech , che, come suggerisce il nome, ha individuato e dato rilievo ai prodotti e alle soluzioni innovative che stanno dando forma al futuro del comparto. Gemelli digitali degli alberi, serre hi-tech, risparmio energetico, circolarità, riciclo, coltivazioni fuori suolo, idroponica, acquaponica, mini-biofabbriche, nuove varietà di piante, fiori e sempreverdi, controllo fitopatologico, monitoraggio terreni e coltivazioni, illuminazione, sensoristica, controllo ambienti, pacciamature, eco-toilette, misurazione parametri fogliari, aspiratori di fogliame, innovazioni meccaniche. A proposito di nuove varietà di piante e fiori, tante sono state le nuove proposte, sia specie scomparse dall’Italia e recuperate, sia create ex novo. Qualche esempio? Gerbere dai colori incredibili, ciclamini anticaldo, di varie misure e nuove nuance persistenti, Absolu, il primo ciclamino profumato e dai fiori ondulati e bicolore, il pomodoro nero, la magnolia giapponese e tanto altro.

g 48 greenup Tendenze / MANIFESTAZIONE
PROPOSITO DI NUOVE VARIETÀ DI PIANTE E FIORI: GERBERE DAI COLORI INCREDIBILI, CICLAMINI ANTICALDO, DI VARIE MISURE E NUOVE NUANCE PERSISTENTI, ABSOLU, IL PRIMO CICLAMINO PROFUMATO E DAI FIORI ONDULATI E BICOLORE, IL POMODORO NERO, LA MAGNOLIA GIAPPONESE E TANTO ALTRO
A
crediti Mauro Consilvio.
GRAZIE A TUTTI PER LA VISITA PRESSO IL NOSTRO STAND AL MYPLANT&GARDEN

I volti di MyPlant & Garden

In questo speciale dedicato alla fiera, per quest’anno abbiamo deciso di far parlare chi lavora concretamente dentro alle aziende, crea, pensa e commercializza proprio quei prodotti che entrano ogni giorno nel vostro Centro di giardinaggio

LAVAVERDE

Jessica Evangelio, direttrice commerciale

Qual è il tuo ruolo in Lavaverde?

«Sono la direttrice commerciale e seguo la rete vendita sul territorio. Ci approcciamo ai rivenditori che possono proporre il nostro progetto nel loro punto vendita».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«Siamo un'azienda di persone e tra di noi c'è molta collaborazione. Siamo ancora un'azienda piccola ma in forte crescita e riusciamo a interagire molto bene sia con i nostri agenti sia con il cliente sul territorio Mi rende orgogliosa avere un rapporto diretto con chi ci segue con i nostri progetti».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Ho una serie di prodotti preferiti però, essendo Lavaverde molto brava e molto specifica nelle fragranze, la mia preferita è Rosae».

Quale azienda qui a MyPlant & Garden stimi e credi stia facendo un buon lavoro?

«Apprezzo quest’anno a MyPlant & Garden l’attenzione che si sta dando al verde sportivo e credo sia importante, soprattutto in un Paese come l’Italia».

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testi di ALICE NICOLE GINOSA e BENEDETTA MINOLITI, foto di MAURO CONSILVIO e BENEDETTA MINOLITI

NEWPHARM

Mariasole Schiavon, responsabile marketing coordinator

Qual è il tuo ruolo in Newpharm?

«Sono la responsabile marketing coordinator in Newpharm, un’azienda che ha al suo interno diverse divisioni. Qui a MyPlant & Garden stiamo esponendo con la divisione Home & Garden».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«Mi rende orgogliosa che ogni prodotto, dal catalogo al concime fino al merchandising, venga compreso e apprezzato nel punto vendita. Quello che mi da più soddisfazione è che la filosofia e i valori arrivino a cliente esattamente come l’azienda li intende».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Questa è una bella domanda! Sicuramente la linea Il mio orto bio è quella che sento più a cuore anche perché l’ho vista nascere e anche nella sua crescita la sto guardando sviluppars».

Quale azienda qui a MyPlant & Garden stimi e credi stia facendo un buon lavoro?

«Mi piace molto il brand di vasi Tera».

FLORICOLTURA VIGNUDELLI @Sfobbo (Fabio Chessa), content creator

Qual è il tuo ruolo nel Garden Center New Trend? «Ho iniziato a fare contenuti social su Instagram per divulgare consigli sulla cura delle piante da interno e lavoro attualmente in un vivaio. Grazie a questa possibilità di partecipare all’allestimento del Garden Center New Trend, ci tenevo a collaborare alla sezione Home & Decor perché sapevo che potevo metterci nel mio in un ambito che effettivamente mi piace molto, dato che ho la passione per le piante indoor».

Quale aspetto del tuo lavoro qui ti rende orgoglioso? «Essere riuscito a trasmettere un senso estetico di come la pianta può funzionare nella zona giorno e notte di una casa, da un lato, mentre dall’altro, con il progetto ESON (est, sud, ovest, nord) ho cercato di mostrare come si comportano le piante in base all’esposizione della casa. Mi piace il fatto di essere riuscito a parlare di un elemento fondamentale per la piante che è la luce e di aver portato delle varietà che qui, forse, non si erano mai viste».

Quale azienda qui a MyPlant & Garden ti ha colpito? «Sicuramente i coprivasi di Corino Bruna e Teraplast ma anche la linea Il mio orto bio di Newpharm».

ZAPI GARDEN

Enrico Cesarin, responsabile marketing

Qual è il tuo ruolo in Zapi Garden?

«Sono il responsabile marketing in Zapi Garden e mi occupo di comunicazione e promozione dei prodotti, e non da ultimo, anche di quelli che sono i materiali espositivi per il punto vendita e le iniziative speciali per i clienti, fiere, eventi, congressi. Un marketing operativo!».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgoglioso?

«Mi piace pensare di riuscire a portare del valore aggiunto al marchio, che è storico e che ha più di 50 anni. Zapi ha lanciato nel corso degli anni prodotti importanti e la sfida nuova che si trova ad affrontare è la distribuzione di Vape: da due anni facciamo parte del gruppo giapponese Fumakilla e sono orgoglioso di avere la possibilità di avere un progetto così importante nel settore dello specializzato».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Il prodotto a cui sono più affezionato è lo Zapi zanzare perché è mediatico e conosciuto nello specializzato. Altri prodotti sono Tetracip, un insetticida ambientale, Muskil, per i rodenticidi e l’ultimo nato è invece lo Zapi-Rat Matrix, davvero innovativo. Per quanto riguarda la difesa del verde invece la nuova linea Go natural!».

Quale azienda a MyPlant & Garden ti ha colpito?

«Mi piacciono Verdemax e Claber perché sono innovativi e li apprezzo con piacere».

SBM LIFE SCIENCE

Nicolò Peresson, marketing manager

Qual è il tuo ruolo in SBM Life Science?

«Sono marketing manager per il cluster del sud Europa: Italia, Spagna, Portogallo e Grecia. Sviluppo nuovi prodotti, gestisco il portafoglio, il lancio e la comunicazione relativa online e offline».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgoglioso?

«Il progetto che al momento mi stimola particolarmente è quello relativo al mondo delle zanzare. A MyPlant & Garden abbiamo realizzato l’evento Zero Zanzare con ospiti per l’intrattenimento, un buffet e un momento di incontro per spiegare ai clienti e alla stampa chi sono e cosa fanno le zanzare per sensibilizzare e anche fare divulgazione scientifica sul tema. Naturalmente presentando anche la nostra offerta per un approccio integrato: Biogents, che attrae le zanzare, e Thermacell, che le repelle. Mi rende fiero il fatto di occuparmi di tutto questo».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Abbiamo diversi prodotti per la difesa e la nutrizione delle piante nello specifico: Solabiol e Nutri One. Sono due marchi stimati sul mercato con un’efficacia visibile e una promessa bio».

Tendenze / PERSONE g

FLORAGARD

Abdelaziz Sassi, direttore commerciale

Italia-Africa-Medio Oriente

Qual è il tuo ruolo in Floragard?

«Sono direttore commerciale per l’Italia, l’Africa e il Medio Oriente. Mi occupo delle vendite e dello sviluppo delle stesse, guido e costruisco la rete vendita e gestisco la creazione di mercati e il marketing nei diversi paesi».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgoglioso?

«La capacità e possibilità di aprire nuovi mercati. Dietro di me c’è un’azienda storica e il marchio è conosciuto in 80 paesi. C’è scambio tra noi colleghi e soprattutto siamo stimolati a fare sempre di più».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«La nuova gamma bio che è senza torba e il packaging è privo di plastica».

ECOPARK GARDEN PRAVETTONI

Valentina Ceriani

Qual è il tuo ruolo nel Garden Center New Trend?

«Ho avuto la possibilità di collaborare al Garden Center New Trend per l’area Lab & Workshop. Mi sono occupata di definire i trend relativi ai laboratori, soprattutto in merito a come possono essere importanti per trasferire una cultura del verde alla clientela finale».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«La sua versatilità, il fatto che non è un lavoro statico ma dinamico e che occorre stare al passo con i trend. Si deve sempre studiare!».

Quale azienda a MyPlant & Garden ti ha colpito?

«Ho apprezzato tutti i prodotti dedicati ai bambini, forse perché sono diventata da poco mamma. Mi piace la linea di Verdemax dedicata all’orto per i bambini».

VIGORPLANT

Melissa Parente, marketing specialist di Vigorplant Italia

Qual è il tuo ruolo in Vigorplant?

«Mi occupo di marketing, in particolare della parte branding. Curo l’immagine dell’azienda in tutti i touch point che i vari player e interlocutori hanno a contatto con l’azienda. Curo la redazione dei cataloghi, i materiali per i punti vendita, della stampa di settore e dell’organizzazione di eventi, come possono essere le fiere».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«Sono orgogliosa di essere entrata a far parte concretamente di un progetto. Vigorplant mi ha dato la possibilità di testare e sviluppare le mie capacità, lavorando con passione».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Il terriccio professionale Completo, il nostro top di gamma della linea hobbistica che racchiude tutto il know-how e l’esperienza proveniente dal mondo professionale anche nel mercato hobbistico».

greenup 53

CRAMER

Andrea Galliadi, sales country manager Italia di Globe Technologies

Qual è il tuo ruolo in Cramer?

«Sono il sales country manager per l’Italia del gruppo Globe Technology e qui a MyPlant & Garden siamo presenti con il nostro marchio Cramer specializzato in macchine alimentate esclusivamente a batteria e dedicate al manutentore del verde».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgoglioso?

«La partecipazione all’evento MyPlant & Garden è soddisfacente e gratificante perché ci da feedback positivi su una serie di attività che abbiamo iniziato a presentare lo scorso novembre e che l’incontro diretto con il manutentore del verde ci ha permesso di capire che stiamo percorrendo la strada giusta».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Il trattorino a raggio zero Optimus, una novità, che ha una larghezza di taglio di 152 cm, un’autonomia fino a 8 ore con una sola carica».

Quale azienda a MyPlant & Garden ti ha colpito?

«Sbm Life Science presenta un progetto molto interessante per la difesa delle zanzare».

DECORUM

Joan Petermeijer, account manager

Italia di Decorum

Qual è il tuo ruolo in Decorum?

«Sono account manager con focus sull’Italia. Questo vuol dire che cerco di promuovere Decorum tra fioristi, garden center e grossisti italiani. Vogliamo veramente, tramite il branding, che tutti questi tre attori siano invogliati ad acquistare i nostri prodotti, che sono accuratamente selezionati per offrire un’altissima qualità».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«Anni fa il fiorista conosceva soprattutto le nostre orchidee. Oggi, invece, ci conoscono bene anche per i nostri fiori, che sono altrettanto importanti. È importante per noi essere riconosciuti per quello che offriamo e che ci riconoscano non più solo per le orchidee, ma anche per le tantissime varietà floreali che proponiamo».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«È difficile scegliere, perché sono tutte meravigliose, ma sono amante delle Cymbidium di Koningshof Nursery, perché sono eccezionali e il loro metodo di coltivazione è molto serio e con sistemi high tech per avere una pianta di grande qualità».

g 54 greenup

MODIFORM

Davide Cavallini, key account manager Spagna & Italia di Modiform

Qual è il tuo ruolo in Modiform?

KOPPERT ITALIA

Edda Romana Rigobello, tecnico commerciale di Koppert Italia

Qual è il tuo ruolo in Koppert Italia?

«Sono un tecnico commerciale e seguo il Trentino Alto Adige e Veneto. Vendo sì i prodotti, ma il grosso del lavoro è la parte tecnica in campo, seguendo ad esempio lo sviluppo degli insetti e l’impollinazione».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«La nostra sfida è quella di essere partecipi del cambiamento in agricoltura. Mi rende orgogliosa il fatto di poter dimostrare i risultati che si possono ottenere con i nostri prodotti, mostrando come in agricoltura è più che fattibile utilizzare le nostre soluzioni naturali».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Il fitoseide, un predatore estremamente specifico, resiliente e capace di risolvere il problema in breve tempo. Inoltre, è il più storico, perché è stato il primo ad essere prodotto».

«Sono un key account manager, lavoro in Modiform da 5 anni e mi occupo principalmente del mercato spagnolo e di quello italiano».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgoglioso?

«Creare collaborazioni con i clienti, studiando insieme a loro dei concept per presentare al meglio la pianta e offrire soluzioni che permettano ai clienti finali di percepire la pianta in un modo diverso, più elegante e anche in un’ottica legata al basso impatto ambientale. Tutto questo garantendo sempre la massima qualità».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«È una gamma di prodotti: la linea dei vasi a iniezione Thomsen. Questa linea fornisce alla pianta un aspetto totalmente diverso, con la possibilità di spaziare in un ampio range di colori».

GIAMBÒ

Daniela Giambò, vendita, logistica e ordini di Giambò Piante

Qual è il tuo ruolo in Giambò?

«Sono entrata da poco in azienda e mi occupo della vendita, logistica e ordini, ma non solo. Lavoro a 360 gradi all’interno di Giambò».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«L’azienda è cresciuta tantissimo negli anni e ha dato lavoro a tantissime persone in Sicilia. Inoltre, stiamo diventando sempre più sostenibili, attraverso ad esempio pratiche biologiche, come la lotta integrata, e speriamo di continuare sempre su questa strada».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Sono due: il calamondino e l’arancio arcobal. Il primo perché è resistente, riusciamo ad ottenere frutti tutto l’anno ed è uno dei nostri best seller, e il

IDEA VERDE MASCHI

Mara Maschi

Qual è il tuo ruolo nel Garden Center New Trend?

«Ho curato la realizzazione del Get Together Point, uno spazio allestito per raccontare come il garden possa diventare un luogo di persone, fatto per comunità, dove incontrarsi e passare del tempo».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgogliosa?

«Il fatto che nonostante sia una realtà che ha tanti anni stiamo continuando a viverla, cambiarla e movimentarla. Stiamo cercando di crescere, diventando una realtà sempre più moderna e sempre più attenta ai bisogni

Qual è il tuo prodotto preferito?

«I terrarium, soprattutto quelli con piante grasse, che hanno bisogno di una gestione semplice ma attenta. Mi piacciono perché riescono a creare un’area di design e d’impatto anche negli angoli più piccoli».

GARDEN ROAGNA VIVAI Matteo Roagna

Qual è il tuo ruolo nel Garden Center New Trend?

«Mi sono concentrato sul tema ambientale e della sostenibilità con la realizzazione dell’Eco-friendly district, un’area con soluzioni per la casa e per il giardino che puntano a sensibilizzare sul cambiamento climatico, promuovendo l’ecosostenibilità e la biodiversità».

Quale aspetto del tuo lavoro ti rende orgoglioso?

«Quello che sto facendo è la mia vera passione. Ogni volta che entro nel Garden è un’emozione unica. La passione profonda che provo per questo lavoro mi fa andare avanti per raggiungere degli obiettivi. Alcuni sono già arrivati, ma la strada è ancora molto lunga. Il nostro è un settore dove non si possono raccontare bugie: bisogna sapere per saper vendere».

Qual è il tuo prodotto preferito?

«Una cosa che adoro del nostro garden, più che un prodotto nello specifico, sono le persone. I ragazzi sono estremamente motivati e pronti a cullare il cliente e farlo sentire a casa. Si respira un’aria buona, genuina e familiare».

Tendenze / PERSONE g
BIO

Tanti auguri greenup!

Per i nostri 25 anni abbiamo fatto le cose in grande: raccontare tante storie di trade gardening dal vivo. Il tutto durante la fiera Myplant & garden in un pomeriggio tra amici, aziende e professionisti del settore. Un incontro in cui abbiamo voluto abbracciare e condividere tutti i punti di vista, dalla piccola floricoltura alla grande insegna di distribuzione specializzata

Quest’anno per greenup è speciale: compie venticinque anni. Per chi legge assiduamente il magazine questa non è una notizia nuova, dato che abbiamo dedicato il numero 210 proprio a questo compleanno. Vi ricordate la copertina coloratissima con un “25” contornato da foglie sinuose e variopinte? Dopo quel numero speciale, non volevamo che vi dimenticaste subito di noi e per questo abbiamo organizzato, in collaborazione con la direttrice di TEN diy&garden.com, Giulia Arrigoni, un convegno in cui ripercorrere l’evoluzione del trade gardening. La veste in cui lo abbiamo voluto fare è stata una chiacchierata, a mo’ di intervista, richiamando figure rappresentative del settore. In questo modo abbiamo potuto fotografare lo stato dell’arte del settore gar den, a partire dai Garden Center con Silvano Girelli, titolare del la catena Flover e presidente del consorzio Garden Team, fino alla floricoltura con Matteo Roncador di Floricoltura Roncador Valenti no. Poi ci siamo spinti un po’ più in profondità e abbiamo guardato al panorama più generale: la grande distribuzione specializzata. OBI da un lato, con Sergio Lancini sponsabile acquisti garden e Fran cesco Steca, product manager di piante, vasi e concimi; Leroy Merlin, dall’altra, con Gian Luca Car-

panesi, direttore Gruppo prodotto Edilizia-Giardino di Leroy Merlin Italia. Un quadro variegato che conferma il buono stato di salute del comparto e ci fa già proiettare sulle sue potenzialità future.

UN MERCATO IN BUONA SALUTE

Il mercato del garden è in salute. La conferma è arrivata direttamente da Silvano Girelli già in apertura del convegno. “Viviamo un periodo di grandi cambiamenti su tanti livelli e devo dire che tutte queste paure che ci vengono trasmesse hanno alla fine conferito un’influenza abbastanza positiva all’anno, perché si è chiuso con una crescita. Io mi soffermerei sul fatto che il mondo del garden è in salute, funziona e l’anno scorso lo ha dimostrato”. Certo,

“L’ELEMENTO DEL GARDEN È UN TRAIT D’UNION IN TUTTI I PAESI IN CUI OBI È PRESENTE”

Sergio Lancini,

Lancini,

si può dire che se la sia passata male, anzi. “Il periodo Covid ha portato tutti a stare in casa e in questa situazione siamo stati aiutati perché le persone che si sono appassionate al verde poi sono rimaste fedeli e non se ne sono andate. Questo non era scontato”, ha confermato Girelli. “Direi che, rispetto al passato, oggi le persone con la passione del verde non se la fanno mancare, non pensano che sia superflua, anche nei momenti di crisi. È un hobby consolidato che piace sempre di più. Perciò il garden è in una posizione privilegiata perché è il punto di aggregazione per gli appassionati del verde”. Tante volte è emersa la questione del ruolo e della funzione che il Centro di giardinaggio

Tendenze / ANNIVERSARI
g 58 greenup
responsabile acquisti garden di OBI Sergio responsabile acquisti garden di OBI.

può e deve avere all’interno della sua comunità. E su questo punto è stato interessante ascoltare come si sta comportando Matteo Roncador nella floricoltura di famiglia: “Da cinque anni organizziamo Effetto Serra, una serie di eventi ‘floroculturali’ in cui coinvolgiamo persone non totalmente relazionate nel nostro settore. Per esempio l’evento Limoniamo è un contest per illustratori”. Combinare un’arte visuale con un’arte “della terra” è la ricetta che Roncador ha pensato per aprire le porte della serra a una clientela più ampia e variegata. E gli eventi in questo senso si moltiplicano: “Un altro evento di punta è Gin e ginepri. Abbiamo associato dei produttori locali di gin a diverse tipologie di ginepri di nostra produzione. Presentando il nostro prodotto florovivaistico, possiamo raccontare i produttori locali. Lo scorso anno erano quattro realtà, mentre quest’anno ne abbiamo coinvol-

“LA GRANDE EVOLUZIONE NEGLI ULTIMI ANNI È STATA NEL COMPARTO GARDEN PERCHÉ SIAMO

RIUSCITI AD ENTRARE NEL GIARDINO DEL CLIENTE E NON SOLO NEL BALCONE O TERRAZZO”

Francesco Steca, product manager di piante, vasi e concimi di OBI

te una decina” ha raccontato alla platea. Il Garden Center o la piccola floricoltura dunque sembra che possano concorrere ad essere punto di riferimento, anche non unicamente commerciale. La strategia messa a punto da Roncador, per esempio, ha favorito l’abbassamento dell’età media del cliente, ora intorno ai 35-45 anni, e una maggiore fidelizzazione.

“IL GARDEN CENTER È IL TERMINALE

DEI CAMBIAMENTI SOCIALI”

Fenomeni globali siano essi positivi o negativi hanno necessariamente un impatto sulla vita delle persone: modificano le necessità, le modalità di acquisto ma anche, più in profondità, lo stile di vita. Come per tanti settori, anche il Garden Center è il terminale dei cambiamenti sociali. Sapersi muovere all’interno dei bisogni delle persone e della clientela è la chiave per sopravvivere. Un esempio che è la prova della capacità del punto vendita di studiare la situazione e di rispondere di conseguenza è l’e-commerce: “Noi, come molti altri, ci siamo dotati di un sito e-commerce, soprattutto durante il Covid perché dovevamo effettuare delle consegne e abbiamo accelerato la costruzione di shop di questo tipo” ha sottolineato il titolare dell’insegna Flover. Per non parlare di tutte quelle realtà che hanno iniziato a organizzare corsi e workshop, vendere tramite video chiamata o semplicemente a comunicare con i clienti tramite piattaforma social e strutturando una comunicazione efficace a 360 gradi. C’è chi poi si è spinto più in là e ha deciso di fornire un ulteriore servizio 24/7 grazie a un distributore automatico

esterno al punto vendita: “Volevo lasciare la domenica libera ai miei collaboratori ma essere a disposizione della clientela. Stiamo rodando questo distributore con sei scomparti dedicati al reciso e altrettanti per le piante del punto vendita. Al momento, devo dire, sta andando meglio il reciso”.

LA QUINTA STANZA ALLA CONQUISTA DELLA GDS

Servizi ad hoc, assortimento più profondo e metri quadrati ricavati o creati per ospitare merceologie che strizzano l’occhio ai clienti appassionati di verde e della vita all’aria aperta. Ormai la mania per piante da interno ed esterno, mobilio, barbecue e chi ne ha più ne metta è una certezza e anche le catene della grande distribuzione specializzata accolgono il trend che, se inizialmente poteva sembrare una moda passeggera, ora sembra sia qui per restare. “La grande evoluzione negli ultimi anni è stata nel comparto garden perché siamo riusciti ad entrare nel giardino del cliente e non solo nel balcone o terrazzo. Da lì, abbiamo

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Da sinistra Giulia Arrigoni, direttrice di TEN diy&garden.com e Silvano Girelli, titolare Flover e Francesco Steca, product manager di piante, vasi e concimi di OBI.
“TRE ANNI FA, ABBIAMO DECISO DI PROPORRE LA PROGETTAZIONE DEGLI ESTERNI, DANDO A NOI LA POSSIBILITÀ DI DESTAGIONALIZZARE IL GIARDINO E AI CLIENTI DI PREPARARSI PER TEMPO ALLA BELLA STAGIONE”

ampliato la possibilità di costruire un giardino o un angolo outdoor, inserendo gli altri prodotti che proponiamo: il barbecue, la piscina, il gazebo. Tutto questo ha permesso l’evoluzione degli assortimenti. Rispetto ai grandi Garden Center, naturalmente, manchiamo della superficie a disposizione e per questo dobbiamo avere la capacità di far ruotare velocemente ‒ compatibilmente con i tempi ‒ l’assortimento per avere un’ampia gamma, però, in tempi più limitati” ha spiegato Francesco Steca che in OBI è product manager di piante, vasi e concimi. Nonostante un ampliamento degli articoli e degli spazi a disposizione, il garden è da sempre nel dna dell’azienda: “L’elemento del garden è un trait d’union in tutti i paesi in cui OBI è presente” ‒ specifica Sergio Lancini, responsabile acquisti garden ‒ “basti pensare che la mission aziendale cita testualmente: to be number one destination in home and garden. L’evoluzione all’ennesima potenza dell’integrazione tra gds e garden è Leroy Merlin Garden, aperto lo scorso anno a Cagliari, a cui ha accennato Gian Luca Carpanesi, direttore gruppo Edilizia-Giardino: “Quello di Cagliari è un punto vendita laboratorio che ci

sta facendo imparare tanto, anche perché ci ha permesso di portare il marchio in Sardegna. Senza con tare che abbiamo avuto anche la possibilità di esplorare famiglie di prodotti che di solito nei nostri ne gozi fanno fatica ad essere esposti come i prodotti tecnici. L’esercizio procede bene, nonostante l’apertura sia avvenuta in un anno in cui la stagione non è stata clemente e non abbiamo potuto godere a pieno dell’investimento. Quest’anno ci aspettiamo di arrivare con più facilità ai nostri obiettivi dal momento che stiamo continuando a migliorare e perfezionare il format”. La direzione di Leroy Merlin è chiara: ampliare l’area dedicata al garden ‒ soprattutto nei punti vendita di grandi dimensioni ‒ non solo relativa al prodotto ma anche alla progettualità dell’esterno. “Per questo, tre anni

fa, abbiamo deciso di proporre la progettazione degli esterni, dando a noi la possibilità di destagionalizzare il giardino e ai clienti di prepararsi per tempo alla bella stagione” ha specificato Carpanesi. In questo modo l’azienda può diventare un punto di riferimento sia per i prodotti stagionali sia per l’arredo outdoor. A questo proposito, l’azienda sta investendo su showroom permanenti di arredo, all’interno dei punti vendita di metrature più grandi, per offrire una visione a 360 gradi per tutto l’anno delle merceologie per realizzare la quinta stanza. Insomma, questa febbre da giardino non sembra esaurirsi, anzi, sembra che il trend di crescita sia costante, tanto da stimolare investimenti e creazione di nuovi format. La nostra missione come testata di monitorare il settore, almeno per il 2024, ci sembra stia procedendo: il clima è fertile per un futuro tutto da scrivere, cambiare, modificare, abbellire o, magari, semplicemente da guardare ognuno di noi dal proprio giardino, circondati dal verde, mentre ci rilassiamo nella comodità della nostra quinta stanza.

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Francesco Tozzi, direttore editoriale di greenup e Giulia Arrigoni, direttrice di TEN diy&garden.com
Crediti foto: Mauro Consilvio.
Gian Luca Carpanesi, direttore Gruppo prodotto EdiliziaGiardino di Leroy Merlin Italia.

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Come abitiamo gli spazi

La relazione tra persone e casa si è evoluta, soprattutto dopo la pandemia. Il punto sulla situazione tra ieri, oggi e domani arriva grazie al report di Ikea Life at Home in cui si scorge una connessione sempre più concreta tra tecnologia e natura, e soprattutto la necessità di trasformare gli ambienti in luoghi di benessere, dove stare bene

Nel primo scenario la protagonista indiscussa è la tecnologia, che entra in casa e ne scandisce l’identità.

Da un po’ di tempo a questa parte nel settore si parla di come sia cambiato il nostro rapporto con la casa e con il giardino, e di come l’outdoor sia diventata una quinta stanza in cui vivere. Bene. Questo significa che le scosse che abbiamo vissuto in prima persona e come comparto ‒ inflazione, guerre, pandemia, incertezza sociale ‒ hanno inciso e influenzato la nostra quotidianità. E il risultato è stato un cambiamento nel nostro modo di concepire la casa come spazio ma anche come valore intrinseco. Ad approfondire la questione, ci ha pensato Ikea nel suo annuale Life at Home Report, giunto alla sua decima edizione. Uno spunto fondamentale per il centro

di giardinaggio per comprendere sempre di più il proprio cliente e per trovare soluzioni più efficaci e create su misura per i bisogni della società. I dati che andiamo a presentare sono stati elaborati partendo dalle interviste a un totale di 250.000 persone in 40 paesi (Italia compresa). Per comprendere meglio l’evoluzione del nostro abitare, il colosso svedese ha deciso di raccontarla suddividendo il percorso in tre fasi: passato, presente e futuro.

DA IERI A OGGI

Secondo il report sarebbero quattro le macro categorie principali in cui si sono notate le principali evoluzioni. In primis la tecnologia , che da “intrusa” è diventata essenziale per garantire l’efficienza in casa. Dal post-pandemia è diventata un’alleata della quotidianità: per studiare, lavorare e comunicare. Il secondo elemento è il benessere, che è entrato a tutti gli effetti nello spazio domestico: nel 2021, il 61% degli italiani ha ripensato le aree della casa per

Tendenze / INSIGHT
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NEL 2022 IL 28% DELLE PERSONE HA DICHIARATO CHE ABITARE IN MODO SOSTENIBILE È IL FATTORE PIÙ IMPORTANTE PER LA PROPRIA CASA IDEALE

NEL 2021, IL 61% DEGLI ITALIANI

HA RIPENSATO LE AREE DELLA CASA PER RENDERLE PIÙ FUNZIONALI PER REALIZZARE ATTIVITÀ PER IL TEMPO

LIBERO E IL RELAX

renderle più funzionali per realizzare attività per il tempo libero e il relax. Lo stesso discorso vale per la sostenibilità, che oggi è sempre più una questione di responsabilità individuale per tutte quelle persone che puntano a uno stile di vita a contatto con la natura. Non sorprende quindi che nel 2022 il 28% delle persone ha dichiarato che abitare in modo sostenibile è il fattore più importante per la propria casa ideale. A cambiare nel tempo però non è solo lo stile di vita ma anche la struttura interna all’abitazione: si è fatta strada la concezione di aree ibride che facilitano la multifunzionalità ed eliminano la separazione degli ambienti interni.

IL PRESENTE?

SI PUÒ FARE MEGLIO

Il Life at Home Report 2023 ha indagato anche la situazione attuale, evidenziando tre tensioni che nel 2023 hanno ostacolato la realizzazione di una vita domestica migliore.

FARE DI PIÙ VS FARE DI MENO

Qui si contrappone da una parte il desiderio di seguire le nostre passioni, essere produttivi e realizzarsi, e dall’altra la necessità di

Nel secondo scenario si fa spazio il concetto di comunità (popolate da persone con i medesimi stili di vita e ideali) in cui gli individui tornano a condividere le proprie abilità per sostenere l’intero gruppo.

coltivare la nostra dimensione interiore, facendo meno ed evitando lo stress.

CONDIVISIONE VS PRIVACY

La casa è un luogo dalla duplice valenza: se da un lato porta gli individui a voler difendere la propria privacy, dall’altra li spinge a voler condividere quello spazio

Nel terzo scenario vi è una sinergia tra la tecnologia e la natura. L’uomo dovrà convivere con gli effetti del cambiamento climatico e trovare strategie per evitare gli sprechi, per esempio, stampando in 3D mobili e utensili.

con amici e famiglia. Cercare un equilibrio tra queste due forze è fondamentale.

VIVERE BENE VS VIVERE

SECONDO LE PROPRIE

POSSIBILITÀ

Spesso alla base delle scelte, in termini di salute e benessere, il fattore economico ha l’ultima parola e può far propendere per soluzioni più economiche. Le preoccupazioni per il costo della vita incidono sulla qualità della vita.

POSSIBILI SCENARI FUTURI

L’ultima parte del report si è concentrata sul futuro, grazie all’intelligenza artificiale, che ha aiutato il team Ikea a elaborare scenari futuri sul nostro modo di abitare e lavorare negli spazi.

greenup 63

L’acquisto non è mai stato così libero!

Immaginate un garden center in cui la clientela può scegliere facilmente i prodotti sugli scaffali e nell'area terricci, con la consapevolezza di ciò che acquista e con le idee chiare. Ora, non resta che aprire gli occhi, perché non serve sognare. Ha pensato a tutto COMPO!

di ALICE NICOLE GINOSA

Uno dei temi a cui un punto vendita deve sempre prestare attenzione è il servizio alla clientela : deve curarne la qualità, innovarlo e soprattutto capire come può sorprendere i visitatori con una disposizione chiara ed efficace. Un progetto che COMPO ha sviluppato attraverso una gamma di planogrammi per lo scaffale e per i terricci. L’obiettivo? Facilitare la scelta autonoma del consumatore, soddisfacendone i bisogni, anche in assenza dell’addetto nel punto vendita. La verità è che questi planogrammi, se da un lato rendono l’acquisto autonomo, dall’altro diventano veri e propri alleati dell’addetto vendita sia quando è presente che quando è impegnato: l’allestimento è talmente organizzato da rispondere a colpo d’occhio a ogni richiesta, velocizzando la consulenza.

CINQUE PROFILI

DI CONSUMATORE, UN’UNICA OFFERTA

IL PLANOGRAMMA IN AZIONE!

Guarda il video dell’allestimento

sale che funzioni per entrambi gli scopi. A partire da questi profili, COMPO ha calibrato e segmentato la sua offerta di concimi e terricci, declinandola nei diversi planogrammi.

UN ALLESTIMENTO VERSATILE

Per arrivare a una progettazione di questo tipo, si è partiti da un quesito fondamentale: come sceglie la clientela nel punto vendita? Grazie all’analisi di Promogiardinaggio si è compreso, in primis, che i consumatori scelgono in base

alla destinazione d’uso del prodotto. Sono emersi pertanto cinque profili diversi di cliente: il principale e più corposo è quello degli esteti che sono appassionati di piante da interno ed esterno; il loro mondo è l’ornamentale - dal prato alle acidofile fino alle rose e piante verdi. Altri due gruppi evidenziati sono quelli dei tradizionalisti e naturalisti che prediligono le piante per l’autoconsumo: piante da orto e frutto. Nel planogramma si troverà quindi la categoria prodotti per piante alimentari suddivisa in due famiglie, quella degli ortaggi e quella degli agrumi. Infine i meditativi e i doveristi curano sia piante ornamentali sia piante per l’autoconsumo e ricercano un prodotto univer-

Esempio di segmentazione dei prodotti Compo a scaffale.

Esempio di segmentazione dei prodotti Compo nell’area terricci.

L’ultimo passaggio per mettere in moto il progetto è stato quello di sviluppare un catalogo di planogrammi in modo che ogni tipologia di consumatore, su qualunque punto vendita, dinanzi a qualunque dimensione di scaffale o di area terricci potesse ritrovare l’allestimento più vicino al suo “metodo di acquisto”. Sono state ideate infatti diverse metrature di scaffale, sia in ampiezza sia in altezza, per rispondere alle esigenze di spazio dei singoli punti vendita. Una soluzione versatile dunque che mette d’accordo tutti.

Tendenze / MARKETING
g 64 greenup

GLI ALLESTIMENTI A SCAFFALE

Allestimento Max di 6,5m x 1,8m.

Disponibile anche nelle versioni: 5m x 2,2m; 6m x 1,5 m.

Allestimento Min di 3m x 2,2 m.

Disponibile anche nella versione: 3m x 1,5 m.

GLI ALLESTIMENTI DELL’AREA TERRICCI

Allestimento max a parete e allestimento max a parete con isola.

Allestimento minimo a parete e allestimento minimo a isola.

Allestimento max a spina di pesce e allestimento max a isola.

I PROFILI DI CONSUMATORE DEL GIARDINAGGIO

• Esteta

• Meditativo

• Doverista

• Tradizionalista

• Naturalista

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FIERA DI PRIMAVERA

A Boskoop tante nuove proposte per PLANTARIUM | GROEN-Direkt. La coltivazione senza torba piace e l’elleboro Frostkiss è il preferito dei visitatori di NICOLÓ DE ROSSI

LScannerizza il QR-Code e rivedi il meglio della fiera.

COLTIVAZIONI A BASSO USO DI TORBA

NEL GREEN FUTURE HUB

L’ELLEBORO

a primavera di PLANTARIUM | GROEN-Direkt si chiude con successo. Lo scorso 6 e 7 febbraio la cittadina olandese di Boskoop è stata di nuovo sede della fiera olandese delle piante al dettaglio per giardino. Nella versione dedicata alla primavera – prima del prossimo appuntamento rivolto all’autunno (21-22 agosto) – un’atmosfera fresca e conviviale ha accolto le migliaia di visitatori. Ad attenderli, un’ampia e rinnovata gamma di esemplari per esterno, tutti direttamente disponibili, presentati nei più di 180 espositori delle aziende partecipanti. Un successo che ha colpito avventori e organizzatori, entrambi piacevolmente soddisfatti. “È stata una fiera attraente e rilassata, con un buon numero di visitatori. È stato bello anche il fatto che alcuni visitatori, come i rappresentanti delle catene di Centri di giardinaggio, siano venuti alla fiera in gruppo. Un gruppo di rappresentanti del famoso Centro di giardinaggio De Bosrand, ad esempio, ha visitato la fiera dopo aver preso un caffè insieme”, chiosa Marjolein Wieckardt, direttrice della fiera.

DI KWEKERIJ VERBOOM È IL PREFERITO DEI VISITATORI

Ogni visitatore, armato di una pallina verde da inserire in un recipiente, ha potuto votare la migliore nuova proposta primaverile. Tra le dodici piante in gara, il premio Visitors’ Favourite è andato, per distacco, all’affascinante elleboro Frostkiss Magico, della linea Winter Angel, pianta proposta dal Centro di giardinaggio olandese Kwekerij Verboom. Fiori rosa-bianco e un incredibile fogliame marmorizzato.

Il Green Future Hub dedicato alla coltivazione a basso uso di torba. Elleboro

È stata proprio la limitazione di torba nella coltivazione il focus della sezione dedicata al futuro sostenibile. Otto espositori hanno presentato prodotti coltivati in substrati contenenti poca o nessuna torba. Gli specialisti di Anthos, Delphy, dell’Associazione olandese dei vivai e delle piante perenni (LTO) e dell’Associazione olandese dei produttori di terricci e substrati hanno discusso questo tema con i visitatori e gli espositori. Emerge quindi la necessità di considerare le ricadute ambientali dell’uso della torba. Anche se questa continuerà a svolgere un ruolo importante nella coltivazione dei substrati, il consiglio dal Green Future Hub è di passare a coltivazioni prive o a basso contenuto di torba, oppure di utilizzare torba sostenibile certificata con il marchio di qualità Responsibly Produced Peat (RPP).

OTTO ESPOSITORI HANNO PRESENTATO PRODOTTI COLTIVATI IN SUBSTRATI CONTENENTI POCA O NESSUNA TORBA

66 greenup g Mercati / EVENTI
Winter Angel Frostkiss Magico, vincitore del premio Visitors’ Favourite.

Piccoli oggetti, grande potenziale

Dalla cucina alla cartoleria, passando per il tech e il benessere fino agli strumenti necessari per il giardinaggio domestico. Il garden center è il luogo perfetto per accogliere e tradurre in prodotti di design tutte le voglie di consumo del cliente. Siate creativi!

all’azienda, sia dal team di 15 designer che lavorano nelle diverse sedi, sia tramite la collaborazione con altri 70 designer in tutto il mondo, tra cui alcuni appartenenti a studi importanti come Goodlines a Londra. Solo una piccola parte del catalogo, un 8% circa, deriva da articoli a cui hanno accesso anche altre aziende, soprattutto quelli legati al mondo tech».

Quanti articoli compongono il vostro catalogo?

Kikkerland Design è un'azienda americana, di proprietà olandese, specializzata nella creazione di prodotti d’uso quotidiano dal design accattivante e divertente. Da 32 anni sostiene e rappresenta designer indipendenti di tutto il mondo e grazie al suo team di design interno - composto da 15 persone - crea e sviluppa ogni giorno nuovi prodotti. Il suo catalogo, composto da numerosi articoli giocosi e ingegnosi, trova spazio all’interno di diverse tipologie di punto vendita: dai musei ai concept store, dalle librerie fino alle catene di giardinaggio e giocattoli per bambini. Insomma, il Garden center è pronto ad accogliere queste nuove merceologie? E soprattutto: come? Lo abbiamo

chiesto a Stefania Podini , Key Account Manager di Kikkerland Design. Un consiglio: lasciatevi stupire!

Iniziamo con le dovute presentazioni. Cos’è Kikkerland?

«Kikkerland Design è un’azienda che nasce negli Stati Uniti ma di proprietà olandese, con altre due sedi dislocate a Hong Kong e Rotterdam, dove è presente il magazzino per le spedizioni. La sua mission è creare gadget d’uso quotidiano che abbiano un design divertente che possa piacere al pubblico.

«Il catalogo è ampio, conta circa 900 articoli, appartenenti a categorie completamente diverse una dall'altra. Dai giochi per bambini ai gadget per la cucina - sia preparazione sia mondo cocktail -, fino ai gadget legati al mondo della pulizia e gli oggetti per l'arredamento. Di recente è stata inserita anche una linea pet, in particolare dedicata al cane, ma nel corso di quest'anno verrà completato anche lo sviluppo della linea per il gatto. Questo catalogo vista la sua ampiezza e la sua diversità è facilmente declinabile in numerose tipologie di negozio. Può essere declinato nella sua totalità per dare idea di quelle che sono tutte le categorie che copriamo oppure, selezionando determinate linee, può essere inserito in ambienti specifici. Per questo i nostri clienti spaziano dai concept store, a librerie fino al garden center».

Che tipologia di articoli può funzionare in un garden center?

«Alcuni Garden center scelgono prodotti legati al mondo del giardinaggio, di cui abbiamo una rappresentanza, altri invece hanno scelto articoli che esulano completamente da quello che è il core business dell'azienda, per non andare a sovrapposizione con prodotti che già hanno in punto vendita e che sono più tecnici.

Kikkerland ha per quasi la totalità del suo catalogo prodotti di design che vengono creati internamente

“CREDIAMO NELL'EDUCAZIONE AMBIENTALE, ANCHE ATTRAVERSO GLI OGGETTI”
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colloquio con STEFANIA PODINI di ALICE NICOLE GINOSA La linea Huckleberry. Stefania Podini, Key Account Manager di Kikkerland Design.

In questo senso hanno preferito affiancare la vendita con prodotti che vanno a completare l’offerta del garden con oggetti “insoliti” per un centro di giardinaggio e che possono accompagnare una pianta, un mazzo di fiori o addirittura diventare il regalo per un bambino in visita al garden».

Un catalogo che si adatta facilmente. «Si e in tante realtà. Siamo presenti nei bookshop museali, in cui viene fatta una scelta dedicata sui prodotti iconici o, nella maggioranza dei casi, legati a quello che è il tema delle mostre in corso in quel periodo. Oppure negozi dedicati alla cucina, in cui la selezione è completamente basata su questo tema: preparazione e bar».

Tornando ai centri di giardinaggio: i vostri clienti in generale sono più predisposti verso prodotti legati al pet e garden o sono aperti a inserire articoli diversi che completano l’acquisto?

«È più frequente che optino per ampliare la gamma e generalmente scelgono la linea pet (visto il consueto affiancamento del prodotto verde a quello pet), ma ultimamente ci è capitato di avere una selezione che comprende sia articoli per la cucina sia alla cura della persona. Per esempio, ci sono dei piccoli specchietti colorati, che possono essere posizionati davanti alla cassa e che possono generare l'acquisto d'impulso. Le possibilità sono varie ed è a discrezione del singolo punto vendita. Detto questo, noi possiamo proporre un pacchetto di articoli strettamente relazionati al mondo del giardinaggio - non tecnici naturalmente - che sono però funzionali e funzionanti: cesoie e pinze sono gadget di design ma non sono da equiparare a un giocattolo, compiono perfettamente la propria funzione».

Tra i tanti articoli, ce ne sono alcuni anche relativi all’attenzione verso la sostenibilità, un tema cardine del centro di giardinaggio, tra l’altro.

«Negli ultimi anni abbiamo sviluppato alcuni prodotti che aiutino i giovani e gli adulti ad aumentare l'attenzione e il rispetto nei confronti della natura, tra cui piante e insetti: casette per le api, farfalle e coccinelle per esempio. Nella nuova collezione abbiamo inserito anche un impollinatore, un bastoncino in legno alla cui estremità c'è una piccola ape “pelosa”, con la quale i bambini vengono stimolati all'attenzione sul mondo delle api e sulla loro sopravvivenza e possono essere spinti ad aiutarle andando a impollinare loro stessi i fiori. Crediamo nell'educazione ambientale, anche attraverso gli oggetti. Un'altra linea che vendiamo e che è adatta in particolare al mondo dei Garden, è la linea Huckleberry, che è un marchio esclusivo Kikkerland. Parliamo di prodotti con packaging privo di plastica e fascette sostenibili, il cui scopo è far tornare a giocare i ragazzi all'aperto».

Quest’anno per la prima volta avete partecipato a MyPlant & Garden, all’interno dello spazio Garden Center New Trend. Com’è andata?

«Era la prima volta sì e devo dire siamo rimasti stupiti dalla vitalità e dalla quantità di persone presenti. Abbiamo anche avuto diversi contatti interessanti - ci stiamo lavorando - anche dall'estero. Grecia, Finlandia, Canada, per citarne alcuni. Come tipologia di punto vendita principalmente

vivai, qualche garden center, pet shop e alcuni piccoli concept store molto interessanti».

Quali possono essere i vantaggi per il garden center nell’ampliare la propria offerta?

«Oltre al vantaggio di stimolare acquisti d’impulso e aumentare le voci di spesa sullo scontrino, i prodotti Kikkerland sono ideali per rispondere alle nuove esigenze del consumatore che si aspetta di trovare diversi prodotti nel punto vendita rispetto a quelli tradizionali: decor per la casa, decor per il terrazzo, ma anche semplicemente un oggetto particolare che può diventare un pensiero o un regalo per se stessi o per qualcun’altro. A questo si aggiunge sicuramente il prezzo contenuto: il catalogo spazia dai 5 ai 20 euro, una somma che non distoglie l’attenzione verso il core business di un garden. Senza dimenticare la nostra velocità di consegna - cinque giorni lavorativi - e il nostro supporto ai negozi nel fornire soluzioni espositive funzionali alle esigenze del punto vendita, che consentano il massimo della flessibilità nel posizionamento e della redditività degli spazi».

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Alcuni prodotti della linea Garden. Un corner Kikkerland al Garden Center New Trend di MyPlant&Garden.

ECCELLENZA LIGURE

La Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga, nata nel 1941, è la più grande cooperativa agricola della Liguria, con un magazzino da cui ogni anno transitano 5 milioni di piante, dalle frutticole alle aromatiche, fino alle floreali

La più grande cooperativa agricola della Liguria, fondata nel 1941 e che oggi conta circa 600 aziende agricole associate e oltre il 60% di superficie coltivabile della Piana di Albenga. In poche parole, parliamo della Cooperativa L’Ortofrutticola di Al benga. La sede della Cooperativa, dislocata nelle vicinanze dell’uscita autostradale di Al benga, è disposta su una superficie totale di 30mila mq. Qui si trovano: uffici, una moderna area logistica di oltre 3mila mq con magazzino e un Ortoshop dove privati e professionisti possono trovare tutto per l’agricoltura, l’orto, il giardino, gli animali domestici e da cortile e molto altro. «La nostra missione è valorizzare attraverso un’attività commerciale che trova sbocco in Italia e in Europa le produzioni degli associati, aziende tipicamente di piccole dimensioni, quasi sempre a conduzione famigliare» ha affermato Emanuele Barbieri, presidente della Cooperativa. «Un impegno, il nostro, per fare sì che le eccellenze che qui vengono prodotte attraverso un lavoro quotidiano fatto di sacrifici,

passione ed esperienza, sia tutelato e riconosciuto, in Italia e all’estero».

DALLE PIANTE IN VASO ALL’ECCELLENZA

DEL TERRITORIO: LE ERBE AROMATICHE

Le piante in vaso, da quelle frutticole alle aromatiche, fino alle floreali, sono produzioni locali conferite alla Cooperativa dalle aziende associate della Piana di Albenga. Tutte le piante sono coltivate secondo le normative a basso impatto ambientale e sono certificate BIO e GlobalGap (Good Agricultural Practice). La vera eccellenza produttiva del territorio è rappresentata dalle erbe aromatiche, che grazie alla particolari condizioni ambientali favorevoli vengono coltivate con un minor utilizzo di fitofarmaci. Ogni anno la Cooperativa vede transitare all’interno del proprio magazzino circa 5 milioni di piante di varie tipologie, che vengono confezionate in funzione delle diverse richieste ed esigenze dei clienti.

LA PARTECIPAZIONE A IPM ESSEN

E MYPLANT & GARDEN

«Siamo consapevoli del ruolo che svolgiamo sin dalle nostre origini e siamo fortemente orientati a mantenerlo, aumentando la nostra presenza sui mercati internazionali, trasmettendo ovunque l’originalità e la qualità dei prodotti della Piana di Albenga e l’importanza del lavoro che i nostri soci svolgono da sempre» ha affermato Barbieri. «Per questo partecipiamo da tempo alle principali fiere dedicate ai prodotti floricoli e ortofrutticoli. Nel 2024 saremo presenti a IPM 2024 e Myplant & Garden».

LA NASCITA DELL’ECOMMERCE

Nel 2024 la Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga proporrà un’importante novità: il portale di eCommerce B2B. Questo sarà presto disponibile e consentirà ai clienti di poter gestire i propri approvvigionamenti con tempestività, flessibilità ed estrema semplicità.

70 greenup g Mercati / COOPERATIVE

L’ANNO CHE VERRÀ

Le novità di prodotto, le iniziative nel sociale e la divulgazione: nel tabloid realizzato assieme a Kollant c’è la visione di un grande brand

Comincia così, con una riflessione sull’anno che ci attende, l’allegato che presentiamo assieme a questo numero di greenup, il 212. Dopo gli scossoni assestati dai cambiamenti regolatori entrati in vigore nello scorso anno, il gruppo Kollant ha fatto tesoro di ogni istanza per rispondere positivamente alla domanda del mercato e sviluppare un assortimento di soluzioni efficaci e sostenibili. Traspare un rinnovato impegno nella ricerca e nell’innovazione, che si riflette in una proposta fatta di certezze e di alcune importanti novità:

gli insetti volanti e striscianti

• Nel campo dei topicidi, il racconto dell’attento restyling del packaging su tutta la linea di topicidi Kollant: semplificazioni e novità per rimanere vicini alle esigenze del cliente.

• Nell’universo del biologico VerdeVivo, ben cinque sono le novità di prodotto che abbiamo riportato

• Per il marchio ADAMA Home & Garden, invece, abbiamo puntato l’attenzione sul comodo espositore della gamma Foval CE, l’alleato perfetto contro

E di rimanere vicini al cliente se ne parla diffusamente in tutto il tabloid, una prerogativa di Kollant che si realizza attraverso interessanti progetti di comunicazione e di coinvolgimento del consumatore. Il blog di ADAMA Lifestyle, gli e-book scaricabili per la community, la newsletter mensile per restare sempre aggiornati, ed infine, lo splendido racconto dell’Orto di VerdeVivo. Quest’ultimo progetto ha meritato un approfondimento particolare. VerdeVivo e gli studenti di Fondazione Minoprio (CO), insieme per diffondere conoscenza sulla creazione e la manutenzione di un orto: nel diario online dell’orto di VerdeVivo, ogni settimana, spiegazioni e suggerimenti sull’uso dei prodotti VerdeVivo.

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g Kollant / VerdeVivo per greenup / Informazione pubbliredazionale
Il nuovo tabloid di Kollant / VerdeVivo dedicato alla lotta integrata è allegato a questo numero di greenup!

GIORGIO TESI GROUP:

IL PARTNER IDEALE DEL TUO GARDEN

Progetto Garden è l’esclusivo servizio pensato per fornire periodicamente con prodotti di alta qualità i Garden di tutta Italia. Il progetto prevede la formulazione periodica di specifiche offerte commerciali di piante su pallet o carrelli, con due partenze fisse a settimana in modo da garantire a tutti i clienti un veloce riassortimento di piante fresche senza stock di magazzino, e un ufficio grafico interno a disposizione per la personalizzazione del prodotto, seguendo le indicazioni e le esigenze di marketing fornite

UNA STORIA LUNGA 50 ANNI

Da azienda agricola familiare a moderna industria green. Un percorso lungo 50 anni che, senza allontanarsi dai valori familiari e dall’attaccamento al territorio, ha visto crescere l’azienda in maniera esponenziale, prima con il potenziamento della sede centrale di Pistoia, poi con l’acquisizione di quattro importanti centri di produzione: a Piadena (CR), San Benedetto del Tronto (AP), Orbetello e Roselle (GR). Programmazione, investimenti e grande attenzione alla sostenibilità l’hanno portata a diventare una delle aziende leader a livello europeo nel settore del vivaismo di piante ornamentali, con più di 500 ettari di produzione e oltre 250 tra dipendenti e collaboratori

LA SEDE CENTRALE E I CENTRI DI PRODUZIONE

Il cuore pulsante dell’azienda è a Pistoia, dove oltre alle aree destinate alla produzione si trovano gli spazi direzionali, amministrativi, commerciali e un moderno polo logistico da cui partono le piante che colorano di verde oltre 60 Paesi nel mondo. Accanto alla sede centrale ci sono poi i quattro centri di produzione, che consentono di diversificare le coltivazioni in diverse aree climatiche e quindi di produrre una vastissima gamma di piante. A Piadena e Canneto sull’Oglio, ci sono oltre 130 ettari coltivati ad alberature ornamentali; a San Benedetto del Tronto, 12 ettari adibiti a vasetteria e coltivazione in pieno campo di alcune delle migliori varietà di piante mediterranee; a Roselle, 100 ettari di terreno dove si coltivano piante di ogni dimensione tipiche della Maremma e della costa tirrenica; infine, a Orbetello vengono coltivate, in una sorta di moderno showroom all’aperto, le specie mediterranee più sensibili al freddo.

Mercati / PRODUZIONE g 72 greenup

VUOI SAPERNE DI PIÙ?

LOGISTICA, TRASPORTI E SERVIZI

Grazie a una logistica d’eccellenza, Giorgio Tesi Group è in grado di offrire ai clienti un servizio di consegna personalizzato in base alle esigenze del cliente. La logistica organizza spedizioni di qualsiasi tipo via aria, terra e mare, camion groupage con partenze fisse settimanali in ogni periodo dell’anno e spedizioni su carrelli e pallet. Inoltre, presso il centro di produzione di Piadena è attivo per tutti i clienti un cash&carry con un’area di carico al coperto, che viene rifornito quotidianamente con piante locali o provenienti dagli altri centri di produzione dell’azienda. Lo staff commerciale è in grado di rispondere in tempi brevissimi alle esigenze dei clienti inviando loro le disponibilità, i prezzi e le foto dei prodotti richiesti

GRAFICA SU MISURA

L’ufficio grafico interno di Giorgio Tesi Group mette a disposizione dei clienti la professionalità acquisita in tanti anni di lavoro, con l’obiettivo di valorizzare l’immagine delle piante attraverso lo studio e la realizzazione di packaging personalizzati che comprendono etichette ad hoc con logo aziendale, info sulla pianta, prezzo, bar code, vasi e cartellonistica personalizzata.

I referenti commerciali saranno a vostra disposizione per rispondere a ogni richiesta. Un lavoro di squadra a supporto del cliente, in grado di fornire una consulenza specifica personalizzata per sviluppare al meglio il vostro business.

Pablo Fedeli – Responsabile commerciale progetto Garden Italia / Tel.: 335 351070 / Mail: p.fedeli@giorgiotesigroup.it

Jodi Zinanni – Responsabile commerciale progetto Garden Italia / Tel.: 340 8268844 / Mail: j.zinanni@giorgiotesigroup.it

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Ci vuole un crisantemo

Per creare bouquet e decorazioni pronte per il cliente che ricerca qualcosa di colorato e ad effetto wow. Ecco tre idee semplici da cui prendere spunto

Del crisantemo si potrebbero dire tante cose. Si potrebbe dire che è noto per essere il fiore da regalare ai propri cari defunti, ma anche che questa etichetta gli si è appiccicata addosso unicamente per via del periodo della sua fioritura, fine ottobre-inizio novembre. La verità è che è una tipologia di fiore che contiene dentro a sé innumerevoli sfaccettature e altrettante sono le forme e i colori in cui è possibile trovarlo. Dal bianco al giallo, dal rosso al rosa, fino al viola, marrone e tanti altri. E non dimentichiamo le forme che può assumere: dalla tipica forma a margherita a quella più spensierata a pompom, fino a quella a mo’ di filamenti, lunghi, leggiadri e sottilissimi. Insomma, un fiore che sa stupire.

UNO DEI QUATTRO “SIGNORI”

Jacob Breynius fu il primo in Europa a descrivere i crisantemi coltivati come li conosciamo oggi, nel 1689. Tuttavia, il fiore divenne famoso grazie al medico e botanico Carolus Linnaeus, che diede al crisantemo il suo nome. khrysós in greco antico significa "oro" e si riferisce al colore originale del fiore. ánthemon invece significa "fiore". Il crisantemo inoltre è uno dei quattro Junzi, che tradotto liberamente (dal cinese) significa "signori". Il fiore di prugno, l'orchidea, il bambù e il crisantemo insieme formano infatti "i quattro signori". Ognuno di questi signori rappresenta una stagione diversa: il prugno sta per l'inverno, l'orchidea per la primavera, il bambù per l'estate e il crisantemo per l'autunno. Queste piante Junzi sono ancora utilizzati nei dipinti di tutta l'Asia.

Mercati / VARIETÀ g 74 greenup
KHRYSÓS IN GRECO ANTICO SIGNIFICA "ORO" E SI RIFERISCE AL COLORE ORIGINALE DEL FIORE. ÁNTHEMON INVECE SIGNIFICA "FIORE".

Un fiore, tre versioni

Bouquet luminoso

Bouquet verticale e trendy in una combinazione di materiali freschi e asciutti, allestito in una struttura

3D asimmetrica realizzata con aste Tonkin! Le foglie essiccate di Ruscus e le erbe essiccate sono accessori di tendenza indispensabili. Poiché qui i fiori sono disposti in modo sparso, il bouquet può essere finalizzato in pochi minuti. Evitando gli accessori verdi, i fiori sviluppano una luminosità ancora più forte. Dinamico, radioso e pieno di emozione!

Nella composizione: gerbera, tulipano, Lisianthus, Limonium, Anthurium.

Decorazione per la tavola

Colori polverosi, forme organiche, effetto femminile. Una decorazione da tavola sui toni nude, che comunica ottimismo, pensata per donne giovani e moderne, che amano la moda e lo stile. Perfetta per un aperitivo tra amiche!

Nella composizione: Lisianthus, limonium,

Bouquet asimmetrico

Bouquet asimmetrico in una nuvola di rafia con bordo decorativo negli attuali colori di tendenza rosé, albicocca e corallo. La nuvola di rafia è creata da una miscela di colla per legno e acqua. La rafia naturale tinta viene bagnata con essa e distesa su un telo ad asciugare. La struttura di rafia secca può quindi essere facilmente modellata manualmente in una struttura tridimensionale.

Nella composizione: olivo, Limonium, Thlaspi, garofano, Lisianthus, tulipano, gerbera, Anthurium.

Crediti foto: @justchrys.com

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Tra il 2014 e il 2023, secondo l’analisi di Coldiretti su dati di Infocamere e Unioncamere, sono aumentati i giovani imprenditori del settore. Un andamento che viaggia in senso inverso rispetto agli altri settori economici di PENELOPE MORAN

Agricoltori under incontrotendenza30

Mercati / TREND g 76 greenup

Itimi 10 anni, sono aumentati del 12,8% gli agricoltori under 30. Un dato, emerso dall’analisi della Coldiretti sui dati di Infocamere e Unioncamere relativi al periodo 2014 - 2023, che evidenzia un andamento in controtendenza rispetto agli altri settori economici, che hanno registrato un crollo medio del 25,2% dei giovani imprenditori. L’analisi, infatti, ha evidenziato come nei 10 anni presi in considerazione le imprese condotte dai giovani sono state 110mila in meno. Nel settore agricolo, invece, si è registrato un aumento di oltre 4mila imprese gestite da giovani sotto i 30 anni. Secondo l’analisi Coldiretti le imprese giovani hanno «rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore, impegnandosi soprattutto in attività multifunzionali». Tra queste: la trasformazione aziendale dei prodotti fattorie didattiche e agriasilo, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la cura del paesaggio e la produzione di energie rinnovabili. «Occorre sostenere il ritorno alla terra dei giovani e la capacità dell’agricoltura

portunità occupazionali e di crescita professionale superando gli ostacoli burocratici che si frappongono all’insediamento». A dichiararlo è Enrico Parisi, neo leader dei giovani imprenditori agricoli della Coldiretti, che ha poi sottolineato la necessità di «investire su un settore strategico per far ripartire l’Italia e l’Europa grazie anche a una nuova generazione di giovani attenti all’innovazione e alla sostenibilità».

APPROVATA LA PROPOSTA DI LEGGE

Lo scorso novembre la Camera ha approvato la Proposta di legge della Lega con disposizioni per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. «Il parlamento è intervenuto con una riforma strutturale a favore dei giovani agricoltori stanziando 156 milioni di euro dal 2024 al 2029 e 27,26 mln annui dal 2030, tra

I DATI IN BREVE

12,8% agricoltori under 30 negli ultimi 10 anni

agevolazioni e contributi diretti» ha dichiarato Mirco Carloni , presidente della Commissione Agricoltura della Camera. «È una legge molto importante perché inverte una tendenza, crea una riconoscibilità sociale per un’attività che è stata spesso vessata e considerata un ripiego per molti giovani». E ha aggiunto: «L’Italia, con questa pronuncia, che è la prima lettera di questa proposta di legge, ha invece deciso di riconoscere l’agricoltore come veicolo per il futuro del Paese». Tra gli elementi più importanti di questo provvedimento: le agevolazioni sull’ampliamento delle produzioni, il diritto di prelazione sui terreni confinanti e un contributo a fondo perduto per il primo insediamento. Previsto anche un credito d’imposta per le spese relative alla partecipazione a corsi di formazione e l’Istituzione dell’Osservatorio nazionale per l’imprenditoria e il lavoro giovanile nell’agricoltura.

-25,2% giovani imprenditori negli altri settori economici negli ultimi 10 anni

+ 4.000 imprese gestite da giovani under 30, sempre negli ultimi 10 anni

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Il primo progetto editoriale B2B pensato per creare uno spazio informativo e formativo per gli operatori del comparto del fiore reciso

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Substrati e terricci, come si sta evolvendo il settore?

Il sondaggio di AIPSA in collaborazione con agriflortec e greenup

AIPSA, Associazione Italiana Produttori Substrati di coltivazione e Ammendanti, sta realizzando un sondaggio, in collaborazione con le nostre riviste tecniche agriflortec e greenup, sui substrati e sui terricci. L’obiettivo del sondaggio, rivolto a coltivatori e rivenditori, è quello di realizzare una fotografia del mercato dei substrati e dei terricci creando, una volta raccolti i dati, uno strumento utile per la filiera e tutti gli operatori professionali.

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È

il primo comandamento di un’azienda che funziona: non ci sono strategie che tengano se il cliente esce dal nostro garden deluso dalla sua esperienza

Il florovivaismo è un settore in cui la custo mer experience gioca un ruolo cruciale nel plasmare la percezione del consumatore e, di conseguenza, il successo del busi ness. È un mondo fatto di passione, di attenzione per i dettagli e di amore per la natura. Eppure, tutto ciò rischia di essere offuscato se l'esperienza del cliente all'interno dei garden center non è all'altezza delle aspettative. provato in prima persona il valore della cu stomer experience proprio nel bar sotto casa. Decisamente un bel bar, anche se piccolo, carino, curato, in ordine. La dipendente, Serena, la prima volta che entrai mi accolse con un bel sorriso, dandomi il buongiorno. Mi fece il caffè e mi diede un biscottino omaggio. Pagai e salutai. Dopo qualche giorno, ritornai. Lei sempre con la solita cortesia mi chiese come mi chiamassi. Prima di andare via mi salutò con un “Ciao Alessandro, buon lavoro!”. Cominciai così a prendere il caffè tutte le mattine. Ora prima ancora di arrivare al bancone, trovo già il mio caffè pronto. E comincio la giornata sapendo che almeno un sorriso lo riceverò, fermandomi a bere un caffè in quel bar. Non ho mai avuto l’abitudine di far colazione fuori al mattino. Ma ho scoperto che non è tanto per il caffè in sé e per sé che mi fermo ogni mattina. Sono diventato un clien-

te abituale per merito di Serena. Anche se per pochissimi minuti prima di andare al lavoro, mi sento curato, accolto e benvoluto. Sembra davvero che la sua missione sia “farti star bene” per quel minimo tempo che può interagire col cliente. Ecco cosa rende questa esperienza così rilevante: non tanto il prodotto in sé, ma piuttosto l'atmosfera di accoglienza e cura che viene creata attorno ad esso. Lo stesso principio si applica ai garden center.

LA MIGLIOR PUBBLICITÀ È UN CLIENTE SODDISFATTO

Potremo avere le piante più belle e le novità più interessanti, ma se manca quel tocco umano, quell'attenzione personalizzata nei confronti del cliente, tutto il resto perde di valore. Immaginatevi voi titolari, di passare giornate intere alla ricerca delle migliori piante, dei fornitori più affidabili, delle soluzioni più innovative, solo per leggere di clienti del vostro garden center trascurati o peggio, trattati con sufficienza: quanto conta realmente ciò che avete trovato in quei giorni di ricerca se poi, una volta sul campo, il vostro cliente non si sente valorizzato e non lo si degna nemmeno di uno sguardo? In un settore così intriso di passione e dedizione come il nostro,

ALESSANDRO FORNASARO / È figlio di un floricoltore. Ex
in
ed
rugbista, oggi è agente di commercio
floricoltura
è innamorato del suo lavoro.
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©Vittoria N eto

la customer experience non è solo un dettaglio marginale, ma il fulcro intorno a cui ruota l'intero business. La percezione del cliente nei confronti del nostro garden center può determinare il destino del nostro lavoro.Mi piace pensare al nostro garden center come a un'oasi di verde, un luogo dove i nostri clienti possono immergersi nella bellezza della natura e lasciarsi trasportare dalla magia delle piante. Ma senza un'esperienza cliente impeccabile, tutto ciò rischia di essere vanificato. Come l'affettuosa accoglienza di Serena al bar, anche noi dobbiamo saper creare un'atmosfera di calore e attenzione nei confronti dei nostri visitatori. Ogni cliente che varca la soglia del nostro centro non è solo un acquirente, ma una persona che ha scelto di dedicare il suo tempo e non dimentichiamolo, i suoi soldi, a noi; e son convinto che a volte ci dimentichiamo che noi campiamo con i soldi che ci lasciano i clienti che escono dal nostro punto vendita. Non ci sono sponsorizzate, pubblicità, annunci radiofonici che tengano. La miglior pubblicità rimarrà sempre quella fatta da un cliente soddisfatto. Non intendo doversi prostrare a clienti oltremodo esigenti. Quelli comunque sono una piccola parte della clientela totale. Ma ricordiamoci più spesso di quanto fortunati siamo che quel cliente abbia scelto noi e non altri per spendere i suoi soldi. Consapevoli di questa scelta, dovremmo sempre onorarla creando per lui la miglior customer experience possibile.

LA CURA DEL CLIENTE È LA CURA DEL DETTAGLIO

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Importante diventerà quindi la formazione del nostro personale. Ogni membro del team sarà infatti un’estensione della nostra figura, la stessa attenzione che dedicheremmo noi al cliente, sarà la stessa che dovranno porre i nostri collaboratori. Ma l'esperienza del cliente non si limita alle interazioni faccia a faccia. Anche il nostro spazio online, dal sito web ai social media, deve riflettere l'atmosfera accogliente e appassionata del nostro garden center. Ogni post, ogni foto, ogni recensione deve trasmettere l'amore e la dedizione che mettiamo nel nostro lavoro, invitando i nostri clienti a condividere con noi la loro passione per il verde. In un mondo sempre più frenetico e impersonale, il nostro garden center può diventare un'oasi di serenità e bellezza, un luogo dove i nostri clienti possono staccare la spina e riconnettersi con la natura e con sé stessi.

IL VERO SEGRETO È…

Ogni aspetto, dal layout del centro alle interazioni con il personale, deve essere curato con la massima precisione per garantire che ogni visita sia un'esperienza indimenticabile. Dalla gentilezza di un saluto al consiglio esperto su come curare una pianta, ogni interazione con i nostri clienti deve essere permeata da un genuino desiderio di farli sentire a casa, ben voluti e curati.

Dovremmo utopicamente aspirare a creare un luogo in cui, il cliente, in cambio del suo denaro, vive un momento di relax, pace e distensione. Ma per farlo, dobbiamo andare oltre la semplice vendita di piante e accessori da giardino e offrire un'esperienza autentica e coinvolgente che tocchi il cuore e l'anima di chiunque varchi la nostra soglia. Quindi, mentre continuiamo a cercare le piante più belle e le soluzioni più innovative per arricchire il nostro assortimento, ricordiamoci sempre che il vero segreto del successo del nostro garden center risiede nell'arte di far sentire i nostri clienti amati e apprezzati, in ogni singola interazione, in ogni singola visita. Regaliamo a tutti un sorriso e un sincero grazie. E ripetiamo, così, all’infinito. Siate la gioiosa “Serena” che mi accoglie nel bar tutte le mattine col suo bel sorriso e che mi saluta dicendo “A domani Ale e vendi tanti fiori oggi!”. E magari potremo diventare anche noi il Roxy Bar di qualcuno.

82 greenup g #Sisboccia / Alessandro Fornasaro
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