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RISORSE
STORIE di ATTUALITÀ risorse
Crisi energetica: le d ifficoltà e le prospettive del florov ivaismo
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di Benedetta Minoliti
Il settore si ritrova ad affrontare rincari senza precedenti, con aumenti significativi che potrebbero portare molte aziende a chiudere. A raccontare il difficile momento e le prospettive per il futuro, sono gli esperti
La parola “crisi” è ormai entrata a far parte del nostro vocabolario quotidiano. Da quella idrica a quella energetica, fino alla mancanza di risorse e manodopera, ancora una volta l’Italia, e non solo, si trova a dover affrontare un momento critico. Non abbiamo la sfera di cristallo e nessuno può prevedere cosa riserverà il futuro. Quello che abbiamo, però, nero su bianco,sono i numeri della crisi che sta investendo il settore del florovivaismo. Secondo un comunicato pubblicato da Confagricoltura, gli aumenti previsti per la produzione di piante e fiori nel 2022 possono stimarsi almeno del 70% sul 2021. In alcuni casi, inoltre, potranno arrivare a toccare, o superare, il 100%. Non c’è da stupirsi quindi che, come sottolineato in un comunicato pubblicato da Assofloro, le aziende florovivaistiche italiane rischino di chiudere o di licenziare i propri dipendenti. Tutto questo anche perché i consumi sono in calo e come fa notare Luca De Michelis, presidente della Federazione nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura: «Parliamo di bene voluttuari. Se mancassero i soldi si preferirebbe comprare un chilo
Energia elettrica:
+35% da gennaio 2021 a gennaio 2022 +97% nel periodo luglio 2021 - luglio 2022
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le d ifficoltà florov ivaismo

Gasolio: +45% da gennaio 2021 - gennaio 2022 +80%
da marzo 2021 a marzo 2022 di pasta o mettere dei fiori sul tavolo?». Abbiamo raccolto alcune voci autorevoli del settore, per provare a raccontare in che modo la crisi energetica, e non solo, sta investendo il settore florovivaistico e quali potrebbero essere i risolti in un futuro non troppo lontano. «Il settore sta soffrendo in maniera particolare, perché oltre all’aumento dell’energia elettrica c’è stato anche quello dei costi di produzione di tutti i materiali» ha sottolineato De Michelis. «Fino ad oggi, inoltre, non siamo riusciti ad aumentare i prezzi dei prodotti in proporzione all’aumento degli altri costi, e questo è il problema principale». Una tendenza che non riguarda solo il nostro Paese, ma tutta l’Europa: «Il nostro florovivaismo è apprezzato in tutto il mondo. L’inflazione e il reddito procapite che va calando preoccupano, perché potrebbero incidere negativamente anche sull’esportazione» ha continuato De Michelis.
NON CRESCONO SOLO I COSTI DELL’ENERGIA ELETTRICA
«Gli aumenti significativi sono legati anche all’inflazione. Questo porta i clienti a visitare meno i garden center, e non solo, producendo così un calo di vendite che riguarda tutta Europa». A raccontarlo è Luca Magazzini, presidente Associazione Vivaisti Italiani. Nada Forbici, presidente di Assofloro, sottolinea ulteriormente come non siano stati i due anni pandemici a mettere davvero in crisi il settore: «Pensavamo che il Covid ci avrebbe dato il colpo di grazia, invece è adesso che stiamo vivendo il periodo più nero». Analizzando nello specifico l’aumento dei costi, Magazzini ha raccontato: «Il costo dell’energia elettrica in alcuni casi non è solo raddoppiato, ma tripli-
Nada Forbici, Presidente Assofloro
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Luca De Michelis, presidente della Federazione nazionale di Prodotto Florovivaismo di Confagricoltura
cato. Il gasolio agricolo da autotrazione da settembre 2021 a quello del 2022 è aumentato del 110/120%». E anche il presidente di Assofloro ha sottolineato il significativo aumento: «Da gennaio ad oggi l’incremento è stato del 35%, con un picco a luglio del 97%. E il periodo invernale sarà ancora più difficile». Il dato che fa più riflettere lo riporta Assofloro nel suo ultimo comunicato sul caro bollette riguarda il metano. Infatti, da gennaio 2021 a quello di quest’anno si è registrato un +653%, fino ad arrivare a +694% nel periodo giugno 2021/2022 e all’incredibile +1212% a luglio 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Numeri significativi, che sottolineano le difficoltà di un settore che si ritrova a dover affrontare anche la carenza di manodopera e i prezzi alle stelle dei materiali, dalla vasetteria ai sacchi, fino ai fertilizzanti. «L’aumento dei tassi, inoltre, ha anche inibito le aziende o, comunque, le ha portate a riflettere di più. Poi c’è anche il problema della logistica» ha spiegato Magazzini. «Il personale si reperisce più difficilmente, anche perché il mercato dell’Est Europa in questa situazione ha subito un


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tracollo che sicuramente non aiuta».
SNOBBATI DALLE ISTITUZIONI?
E impensabile, anche giunti a questo punto, ridurre la manodopera e bloccare la programmazione degli accrescimenti di piante. In una situazione non semplice servirebbero aiuti concreti, ad esempio in ambito contributivo, come sottolineato da Forbici, per evitare che le aziende rimangano ferme e non riescano ad uscire da questo momento di difficoltà. «In questa situazione abbiamo comunque deciso di rinnovare il contratto di lavoro nazionale» ha raccontato Magazzini. «Il nostro è un settore strategico, anche per la sensibilità dei cittadini verso il verde, che è aumentata negli ultimi anni». «Le istituzioni ci hanno messo da parte» ha spiegato Forbici. «Prendiamo il gasolio: perché non siamo considerati al pari delle aziende agricole? Il fiore non è considerato necessario, ma in un anno la floricoltura produce 600 milioni di fatturato».
UN CONTRIBUTO DA 25 MILIONI
Per contrastare gli effetti del rincaro dei prezzi energetici negli ultimi mesi, saranno stanziati 25 milioni a favore delle aziende del settore. Il contributo sarà concesso, a sovvenzione diretta, alle imprese florovivaistiche che abbiano sostenuto nel periodo marzo-agosto 2022 costi superiori di almeno il 30% rispetto a quelli sostenuti nello stesso periodo nel 2021. I fondi serviranno per la gestione delle attività produttive, svolte essenzialmente in serra, per l’acquisto di energia elettrica, gas, metano, GPL, gasolio e biomasse utilizzate per la combustione in azienda. Secondo le stime Istat, il provvedimento dovrebbe coinvolgere oltre 8mila imprese florovivaistiche.
SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE: QUALE SARÀ IL FUTURO?
A questo punto, quello che ci si domanda è non solo come si uscirà dalla crisi, ma anche se quanto accaduto porterà il settore a ridefinirsi, puntando ancora di
Metano:
+653% da gennaio 2021 a gennaio 2022 +694% nel periodo giugno 2021/2022 +1212% a luglio 2022 rispetto a luglio 2021
più su sostenibilità e attenzione all’ambiente. «La sperimentazione in questo settore serve anche per individuare delle varietà che abbiamo meno esigenze termiche» ha spiegato Michele Giannini, dirigente centri sperimentali di Veneto Agricoltura, parlando di come si potrebbe provare ad arginare la crisi in corso. «Da tempo il settore si dedica alla sostenibilità della produzione, con ad esempio la riduzione dell’utilizzo di antiparassitari, ormoni e fitormoni». E sul tema Magazzini ha raccontato quale dovrebbe essere la strada da percorrere in futuro: quella dell’innovazione. «Prevarrà l’utilizzo del fotovoltaico e di trazione elettrica quando possibile. Bisogna innovare dal punto di vista energetico sicuramente, ma non solo». Per Confagricoltura, invece, la floricoltura è già sostenibile. Anche se, ovviamente, si può sempre migliorare. «Ci siamo già adeguati a standard europei di certificazione da tanti anni. Il problema non è questo al momento, ma il potere d’acquisto». «Sicuramente tutto questo potrà portare ad un’evoluzione del settore, magari sulla scelta di produrre piante e fiori che non necessitano di temperature alte. Quello che bisogna chiedersi, sul tema della sostenibilità, è: il nostro diventa un mercato sostenibile se, a causa della crisi, vendiamo fiori esteri?».
STORIE di ATTUALITÀ prove in campo

Give yellow a chance
di Marta Meggiolaro
Uno sguardo alle prove varietali di dipladenia fa emergere, fra le più promettenti, alcune sfumature di giallo. La sferzata di energia che ci serve per la prossima stagione
Le aziende partecipanti
Le talee delle varietà in prova sono state fornite dalle seguenti ditte: Dummen, Selecta, Syngenta, Lazzeri (propria ibridazione), Sentier (materiale Syngenta), Graines Voltz (materiale Suntory e Lannes), Padana (materiale Suntory e Graff).
Anche quest’anno il pregevole lavoro del
Centro Sperimentale Ortofloricolo' Po di Tramontana di Veneto Agricoltura
sulle varietà di dipladenia in commercio o in sperimentazione, sotto la guida di Giovanna Pavarin, offre molto da pensare e da valutare ai floricoltori. Un lavoro da valorizzare ancora di più se consideriamo le avversità climatiche di questa estate, fra cui una forte grandinata che ha danneggiato le strutture Centro obbligando a sospendere temporaneamente le visite per consentire al team di rimettere in sesto le piante e gli ambienti.
Le varietà in prova sono state 145 con un buon coinvolgimento delle aziende di ibridazione e produttrici di giovani
piante. Quest’anno per il test estivo è stato scelto il vaso invece della ciotola degli anni passati. Scelta azzeccata: con un maggiore volume di terra, le piante hanno vegetato molto bene e i visitatori giunti a Rosolina hanno potuto vedere le varietà in condizioni di dare il meglio di sé anche in un’estate climaticamente difficile come quella passata. Ecco le varietà che, in collaborazione con Giovanna, vi vogliamo segnalare.
Per saperne di più
Le schede tecniche relative alle prove varietali saranno disponibili sul sito di Veneto Agricoltura: www.venetoagricoltura.org. È possibile contattare direttamente Giovanna Pavarin per ulteriori informazioni: giovanna.pavarin@venetoagricoltura.org
STORIE di ATTUALITÀ prove in campo

DIAMANTINA Opal Red: entra nella serie Opal, la ‘vecchia’ Topaze Vermillon, tuttora molto valida per il bel rosso brillante con buona resistenza al sole.
RIO Red imp.: la serie Rio di Syngenta presenta un interessante miglioramento della storica Red. Questa varietà potrebbe suscitare in fase di coltivazione qualche perplessità per il colore più scuro, ma presenta una fioritura molto più abbondante e resistente.

RIO Petite White: nuova introduzione nella serie, ha vigoria in fioriera un po’ più forte delle altre colorazioni. Ottima la fioritura. DIAMANTINA Tourmaline Pink: varietà robusta, a portamento eretto. Diversa dalla “solita” dipladenia, colpisce per l’abbondanza di grandi fiori rosa intenso.



RIO White imp.: un'altra novità nella serie Rio, un nuovo bianco più in linea come portamento con la serie standard e con ottima rifiorenza.
STORIE di ATTUALITÀ prove in campo



BRASILEIRA Dark Pink: in questa recente linea di Lazzeri, una bellissima pianta, a portamento eretto e con fiori di un bel rosa intenso.

BRASILEIRA Brilliant red: ottima varietà rossa, ha mostrato un’ottima tenuta del colore anche col vento secco e caldo dell’estate passata.
SUNDAVILLE Gold: un giallo che cattura in una pianta di tipo standard per la quale è facile prevedere ottime prospettive commerciali.

SUNDAVILLE Fashion Red e Pink: nuovo nome per due ottime varietà che si sono già fatte apprezzare col nome Mimi. Di questa serie resta solo Mimi Yellow, mentre rosa e rosso passano nella linea Fashion.
STORIE di ATTUALITÀ prove in campo

Marbella Red 17: il migliore tra i numerosi rossi in test presenti in questa serie compatta e fiorifera.

Malaga Pink 06: fioritura abbondante in un bel rosa chiaro per questa exp. della linea a vigoria intermedia. SUNDAVILLE Soft Peach: la citiamo perché poco diffusa in coltivazione, ma avrebbe i numeri per piacere molto ai consumatori. Il colore è molto particolare ed è molto fiorifera.

Miami White 45: una delle varietà con la migliore performance tra i numerosi test presentati da Dummen come miglioramenti delle serie commerciali.
