Terzo quartetto d'archi / 3rd String Quartet "Casa al Dono" op. 203 (anteprima) by Edizioni Curci

Edizioni Curci, in collaborazione con il Cidim, Comitato nazionale italiano musica, è orgogliosa di presentare la Mario Castelnuovo-Tedesco Collection, la prima collana editoriale dedicata al compositore fiorentino (1895-1968), diventato negli Stati Uniti il “maestro dei maestri”. Il curatore è Angelo Gilardino (1941), compositore e studioso che gode della piena fiducia degli eredi di Castelnuovo-Tedesco. La collana prevede la pubblicazione di tutte le composizioni ancora inedite conservate presso la Library of Congress di Washington, conformemente ai manoscritti originali. Ogni volume è redatto in italiano e inglese. Edizioni Curci, in association with Cidim, Comitato nazionale italiano musica (Italian National Music Committee), is proud to present The Mario Castelnuovo-Tedesco Collection, the first series ever published entirely dedicated to the composer from Florence (1895-1968) who settled in the United States, where he became known as “the Maestros’ Maestro”. The collection is edited by Angelo Gilardino, composer and scholar, who enjoys the full confidence of the Castelnuovo-Tedesco’s estate. The collection will present all of the musician’s as yet unpublished works, which are housed at the Library of Congress in Washington DC, according to the original manuscripts. Each volume has both Italian and English commentaries.

Parti staccate disponibili su ordinazione scrivendo a ufficiovendite@edizionicurci.it e specificando i seguenti codici: / Individual parts available on request at ufficiovendite@edizionicurci.it, with the following codes: 12128PS1 – Violino I / Violin 1 12128PS2 – Violino II / Violin 2 12128PS3 – Viola / Viola 12128PS4 – Violoncello / Cello English text by Jeffrey Jennings Grafica musicale e impaginazione: Angelo Gilardino Revisione musica: Michela Podera, Giovanni Podera Artwork di copertina: Paolo Zeccara

Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2018 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati / All rights reserved EC 12128 / ISMN: 9790215913028 www.edizionicurci.it Prima stampa in Italia nel 2018 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano

PREFAZIONE

PREFACE

Composto nell’estate del 1964 a Beverly Hills e intitolato 3rd String Quartet (“Casa al Dono”) op. 203, è questo uno dei più importanti lavori di Mario Castelnuovo-Tedesco nel campo della musica da camera, ed è una delle sue opere in cui più direttamente si manifestano le radici biografiche.

Composed in the summer of 1964 in Beverly Hills and entitled 3rd String Quartet (“Casa al Dono”) op. 203, this is one of the most important chamber works by Mario Castelnuovo-Tedesco and, more generally, also one of his most autobiographical compositions.

Tra i molti amici che, nell’ambiente artistico e intellettuale di Firenze, egli frequentò durante il periodo tra le due guerre mondiali e prima del suo esilio negli USA, la figura dell’eminente storico dell’arte Bernard Berenson (Butrimonys, 1865 – Fiesole, 1959), lituano naturalizzato statunitense, assunse, agli occhi dell’allora giovane compositore, un ruolo di grande rilievo, tale da ispirargli un’ammirazione reverenziale e quasi timorosa. Castelnuovo-Tedesco soleva rendergli visita nella villa I Tatti oppure nell’altra sua residenza, a Vallombrosa, chiamata Casa al Dono, e immergersi con lui in lunghe conversazioni sull’arte del Rinascimento, nella cui conoscenza Berenson non aveva eguali.

Among the many friends he frequented in the artistic and intellectual milieu of Florence during the period between the two world wars and prior to his exile in the USA, the eminent art historian Bernard Berenson (Butrimonys, 1865 – Fiesole, 1959), a naturalized American from Lithuania, assumed a role of great significance for the young composer, to the extent of arousing an almost reverential awe. Castelnuovo-Tedesco used to visit Berenson at Villa I Tatti and his other residence in Vallombrosa, called Casa al Dono, where they would immerse themselves in long conversations on the art of the Renaissance, of which Berenson had an unrivaled knowledge.

Dopo la guerra, durante uno dei suoi viaggi in Italia negli anni Cinquanta, una delle passeggiate con Berenson intorno alla Casa al Dono fu tanto emozionante per il musicista (ormai cittadino americano, ma sempre fiorentino nell’anima) da indurlo a schizzare seduta stante i temi di un Quartetto. Il manoscritto della partitura (terminata a Beverly Hills il 17 settembre 1964) contiene infatti anche un foglio, datato 7 settembre 1952, con gli abbozzi tematici dei quattro movimenti (scritti su un solo pentagramma, i primi tre in chiave di Sol e il quarto in chiave di basso) di quello che diverrà poi il 3rd String Quartet. L’annotazione scritta di pugno dall’autore alla fine della pagina certifica l’origine dei pezzi:

After the Second World War, during a trip to Italy in the ’50s, one of his strolls with Berenson on the grounds of Casa al Dono was so stimulating for the musician (now an American citizen, but still Florentine in his soul) as to inspire him to sketch out the themes of a Quartet. The manuscript of the score (completed in Beverly Hills on 17th September 1964) also contains a page, dated 7th September 1952, with the thematic sketches of the four movements (written on a single staff, the first three on the G clef and the fourth on the bass clef ) of what would later become the 3rd String Quartet. The annotation at the bottom of the page certifies the origin of the pieces: (on a sheet of Berenson’s stationery)

(su un foglio di carta da lettere di Berenson)

I titoli dei quattro movimenti sembrano indicare un progetto di musica a programma, mentre la forma segue invece i modelli classici, rivelando tutta la maestria del compositore.

The titles of the four movements seem to indicate a project of program music, while the form instead follows the classical models, revealing the composer’s mastery at its fullest.

Il catalogo Westby1 riporta il titolo dell’opera in italiano, ma in questa edizione esso appare in inglese, come il compositore l’ha scritto.

The Westby catalogue 1 gives the title of the work in Italian, but in this edition it appears in English, as originally written.

Le sole modifiche apportate al testo originale riguardano aspetti della notazione resi conformi alle regole dell’incisoria musicale. Nulla, nella sostanza della scrittura, è stato cambiato.

The only changes made to the original text concern aspects of the notation that conform to the rules of music engraving. Nothing in the substance of the writing has been changed.

Angelo Gilardino Vercelli, novembre 2018

Angelo Gilardino Vercelli, November 2018

Mario Castelnuovo-Tedesco, Catalogo delle opere, a cura di James Westby, Cadmo, Firenze, 2005.

Mario Castelnuovo-Tedesco, Catalogo delle opere, edited by James Westby, Cadmo, Florence, 2005.

ÂŠ 2018 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.

To the memory of “B.B.” (Bernard Berenson) To the memory of “B.B.” (Bernard Berenson)

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MarioMario Castelnuovo-Tedesco Castelnuovo-Tedesco (1964) (1964)

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