Il Nuovo Club 150 digitale

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ISSN 1120-4931

bimestrale anno XXVII editrice il campo bologna In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

150 marzo aprile 2016

www.fitnesstrend.com

focus: il futuro dei “mid-market” club speciale: tutte le novità per l’allenamento fitness: i trend del settore crosswell: il nuovo functional training

2016 l’anno delle Olimpiadi...

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marzo aprile 2016

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sommario 150 marzo - aprile 2016

150 marzo aprile 2016

ISSN 1120-4931

150

In caso di mancato recapito, rinviare all’Uff. CMP di Bologna, detentore del conto, per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa

ommario

IL NUOVO CLUB

Strumenti di Management per Centri Sportivi e Fitness Club

focus: il futuro dei “mid-market” club

speciale: tutte le novità per l’allenamento fitness: i trend del settore

crosswell: il nuovo functional training

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il punto

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In copertina: una lezione di Piloxing, in primo piano l’ideatrice Viveca Jensen

la rivista esce a metà del secondo mese indicato

21/04/16 10:35

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editoriale

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anche il 2016 inizia con i problemi del lavoro sportivo L’inquadramento fiscale, previdenziale e assicurativo inerente le prestazioni d’opera in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche continua a essere problematico. Vediamo perché di Guido Martinelli

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In un mercato sempre più concorrenziale, i club del segmento “mid-market” sono quelli che rischiano di soffrire di più e per difendersi devono proporre esperienze che lascino il segno (a pag. 26)

il solito dilemma: impresa o società sportiva dilettantistica?

Chiariamo ancora una volta i requisiti normativi della società a responsabilità limitata sportiva dilettantistica senza scopo di lucro e i rischi che si corrono non rispettandoli di Guido Martinelli

gestione

primo piano italia

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piccolo grande club

focus

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il futuro dei “mid-market” club

speciale

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150 di questi numeri!

FitforLife di Conegliano, nominato “Club dell’Anno 2016” all’ultima edizione del Club Award, è un club votato all’innovazione. Il fondatore Maurizio Magagnin e suo figlio Cesare ci raccontano una realtà fuori dal comune di Davide Venturi

di Ray Algar

a cura della redazione

Il Nuovo Club taglia il prestigioso traguardo dei 150 numeri e lo celebra con una parentesi di riflessione intervistando il cofondatore e direttore Roberto Maestrami (a pag. 32)

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ommario

gestione

forum

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forumclub gallery: buona la prima

marketing

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dal logo al luogo

strumenti

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la pozione magica

a cura della redazione

di Sonia Mercolino

Tutti i dettagli per sfruttare le potenzialità dell’iniziativa attuata da Il Nuovo per aiutare i club ad acquisire nuovi iscritti e fidelizzare i soci a cura della redazione

rubriche

area training

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fitness: le tendenze del mercato

speciale

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un mercato sempre in fermento

area training

a cura della redazione

Il mercato del fitness si rinnova continuamente proponendo nuovi attrezzi e nuove soluzioni per l’allenamento, per tutti i gusti e tutte le esigenze.

Riflettori puntati sulle ultime novità a cura della redazione

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crosswell, il volto nuovo dell’allenamento funzionale

CrossWell è cross training funzionale, gioioso e salutare, un approccio al functional fitness ideale per tutti, privo di esasperazioni a cura della redazione Il racconto della

novità e tecnologie

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fiere e convegni

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le notizie

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i corsi

La diciassettesima edizione di ForumClub, la prima nell’inedita versione Gallery, si è conclusa lo scorso 20 febbraio ottenendo molti consensi (a pag. 36)

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nascita di Glicini Sport, di ogni fase del fondamentale lavoro di marketing e comunicazione che ha preceduto e affiancato il lancio di una realtà partita con il piede giusto (a pag. 42)

Il settore fitness continua a proporre nuovi modi e strumenti per raggiungere e mantenere la forma fisica per soddisfare il suo “popolo” e conquistare nuove fasce di consumatori (a pag. 56)

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150 volte con voi

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con piacere che mi accingo a scrivere queste poche righe per celebrare l’uscita del numero 150 della nostra rivista. 150 numeri in un mondo in continuo cambiamento, in cui non vi è più certezza di nulla, sono indubbiamente un bel traguardo.

Qualcuno potrebbe dire che dopo 27 anni di attività, scrivere sempre dello stesso settore rischia di diventare monotono. Ma non è così. Il fitness/wellness è un mondo in continuo cambiamento e, in particolare in questi ultimi anni, si è rinnovato moltissimo e ancora si rinnoverà. Inoltre, è un settore appassionante, pieno di sfaccettature, novità, opportunità, ma anche imprevisti.

Il Nuovo Club cerca, da sempre, di osservare questi cambiamenti, talvolta di anticiparli, con l’obiettivo di raccontarveli e tenervi così aggiornati per aiutarvi a svolgere al meglio la vostra attività. Si rivolge a voi, che siate proprietari/gestori di un club o professionisti dell’attività fisica che intendono essere, o diventare, imprenditori in un settore che sempre di più – ed è ormai cosa riconosciuta in tutto il mondo – ha a che fare con la salute delle persone.

Noi parliamo e scriviamo di salute attraverso l’attività fisica e l’esercizio fisico da molti anni (anche in questo caso anticipando un po’ i tempi) ma è solo ora che il concetto muoversi = più salute sta veramente prendendo piede ovunque. Televisione, giornali, istituzioni, associazioni, congressi etc. non perdono occasione per sottolineare i benefici ottenibili con uno stile di vita sano e attivo.

Ovviamente il settore ha responsabilità nei confronti di quei milioni di persone che frequentano i club e che si affidano a loro; ma ha anche ottime prospettive di crescita offerte da un grande bacino di potenziali utenti costituito dagli inattivi: milioni di persone che, per svariate ragioni, non svolgono alcun tipo di attività motoria e il cui stile di vita andrebbe modificato radicalmente.

Tutti gli attori che a vario titolo operano nel nostro settore – titolari, club manager, personal trainer, istruttori – hanno il compito, ma anche l’opportunità, di far sapere a questo potenziale bacino di utenti che il luogo migliore in cui potersi muovere, allenarsi e divertirsi in sicurezza è proprio il fitness/wellness club, in tutte le sue declinazioni.

Naturalmente dirigere una struttura sportiva, piccola o grande che sia, non è solo questo, significa avere un’azienda e come tale gestirla, con tutte le problematiche del caso: fatturato, costi, ricavi, tasse, normative, acquisti, vendite eccetera eccetera. Ed è per questa ragione che Il Nuovo Club esiste e continuerà a esistere: per fornirvi tutte quelle informazioni, idee e strumenti per portare avanti con successo questa bellissima attività.

State certi che la passione che ci ha animati fino ad oggi è intatta, così come è intatta la volontà di proseguire nella nostra missione con entusiasmo, professionalità e curiosità.

Un grazie sincero a tutti coloro che fino ad oggi ci hanno sostenuto: le aziende inserzioniste, i nostri lettori e i collaboratori che da sempre partecipano a questo nostro progetto.

Roberto Maestrami

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anche il 2016 inizia con i

problemi del lavoro sportivo

L’inquadramento fiscale, previdenziale e assicurativo inerente le prestazioni d’opera in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche continua a essere problematico. Vediamo perché

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e qualcuno avesse mai pensato che il tema delle prestazioni d’opera in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche e il loro inquadramento sotto il profilo fiscale, previdenziale e assicurativo potesse essere giunto a conclusione, errava nella sua previsione. Infatti, sono stati numerosi i “fatti nuovi” accaduti in questi primi mesi del nuovo anno.

il riconoscimento europeo delle professioni

L’aspetto che potrebbe avere il maggior effetto impattante sui comportamenti tenuti fino ad oggi è dato dall’entrata in vigore

di Guido Martinelli

del Decreto Legislativo 28 gennaio 2016 n.15. È la disposizione che recepisce, all’interno del nostro ordinamento, la direttiva 2013/55/UE (che ha modificato la direttiva 2005/36/CE), in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali. Infatti l’art. 5, andando a modificare il medesimo articolo del D.Lgs. 09.11.2007 n. 206, nell’individuare le Autorità competenti al riconoscimento delle qualifiche professionali per l’esercizio della libera prestazione di servizi attribuisce al Comitato Olimpico nazionale italiano la competenza per il riconoscimento delle “professioni di maestro di scherma, allenatore, preparatore atletico, direttore tecnico sportivo, dirigente sportivo e ufficiale di gara”. Nonché al Ministero delle Infrastrutture la competenza per quella di “assistente bagnante”.

A prescindere dalla figura del maestro di scherma, la cui presenza è data essenzialmente dall’esistenza di detta figura nel mondo cinematografico, l’aver catalogato le rimanenti attività come “professioni” (ivi compresa quella dell’ufficiale di gara, sic!), le equipara, sotto il profilo giuridico, al maestro di sci e alla guida alpina, uniche figure fino ad oggi esistenti nel mondo dello sport, la cui attività è espressamente riconosciuta con una legge dello Stato (la legge 81 del 1991). È chiaro che sarà fondamentale verificare quali “contenuti” il Coni darà ai termini, ad esempio a “dirigente sportivo” che oggi sicuramente equipara persone che professionalmente si dedicano a questa attività a persone che invece la svolgono esclusivamente per mero diletto.

Questo comporterà che se detti professionisti intenderanno fornire i propri servizi in un altro paese dell’Unione, rispetto a quello di residenza, in modo temporaneo, potranno farlo in base a come sono costituiti (ossia il loro diritto di esercizio) nel loro paese di origine.

Ciò avrà delle indubbie ripercussioni anche nel mondo dei “lavoratori dello sport”. Ben sappiamo come in Italia la legge 91/81, preposta alla definizione del professionismo sportivo

Come sappiamo, attualmente alle collaborazioni sportive e al jobs act trova applicazione il disposto della lettera d) del secondo comma dell’art. 2 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 sul riordino della disciplina organica dei contratti di lavoro entrato in vigore lo scorso primo gennaio.

Tale disposizione esclude le collaborazioni rese ai fini istituzionali in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche dalla applicazione della disciplina del rapporto di lavoro subordinato se svolte in maniera personale, continuativa e “le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente

ancora sulle collaborazioni sportive e il jobs act

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anche in riferimento ai tempi e ai luoghi di lavoro”, esclusione che, visto il tenore della norma, non troverebbe applicazione in favore delle collaborazioni poste in essere in favore dei comitati del Coni, delle Federazioni e degli enti di promozione sportiva.

Con l’interpello n. 6/2016 del 27 gennaio 2016 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha preso posizione sull’ambito di applicazione di tale norma chiarendo, dopo una breve rassegna della disciplina legislativa vigente, che il legislatore aveva “l’obiettivo di favorire lo svolgimento di tutte le attività sportive dilettantistiche” intendendovi, quindi, ricomprendere il Coni, le Federazioni e gli enti di promozione sportiva, in considerazione “della valenza delle funzioni sociali dagli stessi svolte connesse al benessere psicofisico della persona” citando, a tal fine, anche la sentenza della Corte di Appello di Firenze n. 683/2014.

Pertanto, conclude il Ministero, “in forza di una lettura in chiave sistematica delle norme sopra riportate, nonché in ragione delle motivazioni che hanno indotto il legislatore del tempo a riconoscere tale regime agevolato, si ritiene che nell’ambito di applicazione dell’art. 2 comma 2 lett. d) D. Lgs. n. 81/2015 debbano essere ricomprese non solo le collaborazioni coordinate e continuative rese in favore delle associazioni sportive e delle società sportive dilettantistiche, ma anche quelle rese in favore del Coni, delle Federazioni sportive nazionali, delle discipline associate e degli enti di promozione sportiva”. Non vi è dubbio che il Ministero si inserisce in un filone interpretativo (vedi sul punto anche la circolare del Ministero del lavoro 21.02.2014) secondo il quale per la specificità

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ha trovato applicazione solo in quattro discipline (calcio, pallacanestro, golf e motociclismo). Ne dovrà derivare, a seguito dell’iniziativa di ispirazione comunitaria, che la platea dei “professionisti dello sport” si dovrà necessariamente allargare.

Quindi la distinzione tra professionismo e non professionismo (o dilettantismo che dir si voglia) non potrà più essere legata, come accade invece ora, alla valutazione di ogni singola Federazione sportiva riconosciuta dal Coni quanto alle modalità attraverso le quali si svolge concretamente l’attività.

Con conseguente necessità, “finalmente”, di fare chiarezza sulla disciplina dei rapporti di lavoro nei settori ad oggi non professionistici (o come si dice in maniera imperfetta, dilettantistici) dello sport italiano. Ne deriverà, come non auspicata conseguenza, il rimettere in discussione la disciplina vigente dei compensi sportivi.

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anche l’art. 38 secondo comma della Costituzione), nonché sulla possibilità che un documento di prassi possa estendere l’applicazione di una norma a carattere eccezionale quale quella in esame (in palese spregio del contenuto dell’art. 14 delle preleggi al codice civile) non vi è dubbio che la presa di posizione Ministeriale in commento conduce ad un’ulteriore riflessione importante. Crea un collegamento che, ad onor del vero, il testo della norma non sembra esprimere in maniera così decisa, tra la disciplina delle “collaborazioni” di cui all’art.

2 comma due lett. d) del decreto legislativo 81/2015 e quelle di cui all’art. 67 primo comma lett. m) del Tuir. Pertanto, sembra dirci il Ministero che la disciplina fiscale dei compensi agli sportivi abbia trovato inquadramento “lavoristico” nella norma di deroga appena citata. Ne deriva che ove si sia, nello sport, nell’ambito delle collaborazioni a carattere continuativo, a titolo esclusivamente personale, queste “necessariamente” ricadono nella applicazione della norma fiscale sui redditi diversi che porta, come tale, l’esonero dalla contribuzione previdenziale e assistenziale.

Se questa, a prima vista, sembra una notizia lieta per il mondo dello sport, non possiamo dimenticare che la portata di questa norma, nell’interpretazione che ne offre il Ministero (che, ricordiamo, vede comunque di segno contrario diverse sentenze di legittimità tra le quali Cass. Sez. Lavoro n. 21245/2014, nonché Cass. Sez. terza n. 31840/2014) è comunque di non pacifica applicazione. Infatti, contrariamente a quello che accade, invece, nel lavoro sportivo professionistico dove l’inquadramento è ex lege (vedi l. 91/81), la collocazione tra i redditi diversi per quello dilettantistico si ha solo quando non si ricada nei redditi di lavoro subordinato o nell’esercizio di arti e professioni.

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La già ricordata competenza del Ministero delle infrastrutture, prevista dal nuovo decreto di recepimento delle direttive comunitarie in materia di professioni, ci induce ad una ulteriore riflessione sulla figura e l’inquadramento dell’assistente bagnante.

Proviamo a delineare il quadro normativo di riferimento ad oggi esistente; la prima norma che prende in considerazione l’obbligatorietà della presenza di tale figura in una piscina pubblica è la Circolare del Ministero dell’Interno n. 16 del 15.02.1951, successivamente modificata dal Decreto Ministeriale del 1989 sulla Sicurezza negli Impianti Sportivi, che all’art. 110 recita quanto segue: “Il servizio di salvataggio deve essere disimpegnato da almeno due bagnini all’uopo abilitati dalla sezione salvamento della Federazione Italiana Nuoto, ovvero muniti di brevetti di idoneità per i salvataggi a mare rilasciati da società autorizzata dal Ministero della marina mercantile” (così sostituito da D.M. 25-8-1989).

La prima modifica fu introdotta dal Decreto del Ministero della Sanità del 11.07.1991. Questo articolo introduceva la necessità della sorveglianza con un numero di assistenti ai bagnanti in relazione alle misure della vasca e non imponeva la necessità della presenza degli stessi quando la piscina non era aperta al nuoto libero, sempreché gli istruttori fossero abilitati alle operazioni di salvataggio e primo soccorso e fossero almeno uno per vasche di superficie inferiore ai 100 metri quadrati, almeno due per superfici fino a 600 metri quadrati, uno in più ogni ulteriori 600 metri quadrati di superficie. La disciplina attuale è recata dal Decreto del Ministero dell’Interno del 18.03.1996

sulla figura dell’assistente bagnante

dell’attività svolta nel settore sportivo, il Legislatore abbia previsto la creazione di una nuova area lavorativa non soggetta a contribuzione previdenziale.

A sostegno di tale ipotesi, oltre ai documenti di prassi amministrativa già ricordati e la sentenza della Corte d’Appello di Firenze citata dal Ministero, si possono aggiungere le decisioni della Corte d’Appello di Milano Sez. lav. n. 1172/2014 e la successiva decisione del Tribunale dello stesso foro (Trib.

Milano sez. lavoro 30.11.2015 – “Nel caso in esame, infatti, la norma concerne i compensi sportivi erogati dalle associazioni e società sportive dilettantistiche che il vigente ordinamento assoggetta ad un regime agevolato derivante dalla tradizionale distinzione tra attività sportiva professionistica, nella quale è riconosciuta una prestazione di lavoro, e attività sportiva dilettantistica”) e quella del Trib. di Modena, sent. 2276 del 09.12.2015.

Sicuramente questa presa di posizione consente al Coni, alle Federazioni e agli enti di promozione sportiva di poter ritenere che anche nei loro confronti non scatti l’applicazione delle norme del lavoro subordinato in presenza di collaborazione eteroorganizzate per quanto riguarda i temi e i luoghi di lavoro.

Ma, ferme restando le note riserve, già più volte manifestate da chi scrive, circa la compatibilità di questa tesi con il sistema costituzionale di welfare esistente nel nostro Paese (vedi

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Alla luce della riconosciuta qualificazione professionale sotto il profilo normativo, l’obbligatorietà della presenza di questa figura in ogni struttura di balneazione aperta al pubblico (in quanto, a prescindere dalle dimensioni, non appare preventivabile il numero di persone che accederanno all’impianto) e, pertanto, l’obbligo di garantire la propria presenza in orari definiti, il riconoscimento di un compenso fisso predeterminato non legato alla concreta attività svolta, la distinzione operata rispetto alla figura dell’istruttore o dell’allenatore, la competenza acquisita sulla professione dal Ministero delle infrastrutture porta a ritenere che siano tutti elementi non riconducibili a un rapporto di prestazione autonoma non professionale avente per oggetto l’esercizio diretto di attività sportiva dilettantistica.

In presenza, poi, della previsione del secondo comma dell’art. 2 del decreto legislativo 81/2015 trattandosi sempre di: “collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro” non vi è ombra di dubbio che alla prestazione di lavoro dell’assistente bagnante si debba applicare la disciplina del rapporto di lavoro subordinato.

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“Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi”, che all’art. 14 recita: “Il servizio di salvataggio deve essere disimpegnato da un assistente bagnante quando il numero di persone contemporaneamente presenti nello spazio di attività è superiore alle 20 unità o in vasche con specchi d’acqua di superficie superiore a 50 metri quadrati. Detto servizio deve essere disimpegnato da almeno due assistenti bagnanti per vasche con specchi d’acqua di superficie superiore a 400 metri quadrati.

Nel caso di vasche adiacenti e ben visibili tra loro il numero degli assistenti bagnanti va calcolato sommando le superfici delle vasche e applicando successivamente il rapporto assistenti bagnanti/superfici d’acqua in ragione di 1 ogni 500 metri quadrati.

Per vasche oltre 1.000 metri quadrati dovrà essere aggiunto un assistente bagnante ogni 500 metri quadrati. Per assistente bagnante si intende una persona addetta al servizio di salvataggio e primo soccorso abilitata dalla sezione salvamento della Federazione Italiana Nuoto, ovvero munita di brevetto di idoneità per i salvataggi in mare rilasciato da società autorizzata dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione. Durante l’addestramento di nuotatori il servizio di assistenza agli stessi può essere svolto dall’istruttore o allenatore in possesso di detta abilitazione della Federazione Italiana Nuoto”.

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il solito dilemma: impresa o società sportiva dilettantistica?

È bene chiarire, ancora una volta, i requisiti dal punto di vista normativo della società a responsabilità limitata sportiva dilettantistica senza scopo di lucro e i rischi che si corrono non rispettandoli

di Guido Martinelli

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a domanda, negli incontri con i gestori di fitness club e centri sportivi, continua a porsi: “mi conviene diventare SSD?”, intendendosi come tale una società a responsabilità limitata sportiva dilettantistica senza scopo di lucro (soluzione che nell’immaginario dei soggetti che appartengono al nostro mondo ha soppiantato la vecchia associazione sportiva).

Diventa dura spiegare che sì, forse potrebbe anche convenire ma che “non si può fare”. Ma loro a spiegarmi che il divieto di assenza di scopo di lucro lo avrebbero aggirato costituendo una società commerciale che acquista le attrezzature

e affitta l’azienda alla sportiva. In questo modo, una parte sarebbe uscito dalla sportiva come affitto delle attrezzature e una parte come compenso per la loro attività di istruttori. Questi non avrebbero, anche nella migliore delle loro ipotesi di gestione, superato – inquadrandoli come compensi sportivi, per ognuno di loro – di oltre il 20% i compensi previsti dai contratti collettivi di lavoro sullo sport, ai sensi di quanto previsto dall’art. 10 del D.Lgs. 460/97 e, pertanto, non avrebbero rischiato l’accusa di lucro indiretto e, contrariamente a quanto sarebbe accaduto in qualsiasi altra società commerciale, detti compensi non sarebbero rientrati nella base imponibile ai fini dell’Irap (art. 90 legge 289/02).

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Ribatto chiedendo come sarebbero state inquadrate le altre persone che lavoravano nell’impianto (custodia, pulizie, bar, ecc.). Mi rispondono che anche da questo punto la soluzione della sportiva è molto più conveniente della società commerciale. Infatti il decreto legislativo 81/15, entrato in vigore il primo gennaio di quest’anno, ha previsto che il limite dei compensi che possono essere riconosciuti per le prestazioni accessorie è pari ad euro 7.000 salvo che: “nei confronti dei committenti imprenditori o professionisti, le attività lavorative possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a 2.000 euro …”.

Si poneva il problema di quale fosse l’ampiezza del concetto di imprenditore introdotto dalla norma al fine di valutare se, nell’ambito dello sport, il limite delle prestazioni accessorie si ponesse a settemila o a duemila euro annui. Anche qui, ponendo un ulteriore discrimine a sfavore di chi gestisce i centri in forma imprenditoriale, il messaggio Inps 02.02.2016 n. 8628 ha chiarito che: “è possibile individuare una serie di soggetti che, pur operando con partita Iva e/o codice fiscale numerico non sono da considerare imprenditori e, dunque, non sono soggetti alle limitazioni suddette. A titolo non esaustivo si indicano i seguenti soggetti: … Associazioni e società sportive dilettantistiche”.

Pertanto, se gestissimo come società commerciale ci saremmo dovuti limitare a duemila euro l’anno, risolvendo così solo parzialmente il problema, o ad assumere queste risorse umane, mentre il limite per i sodalizi riconosciuti ai fini sportivi dal Coni sarà comunque sempre, per le prestazioni accessorie di euro settemila. Pertanto vi potranno rientrare la quasi totalità delle prestazioni non riconducibili ai compensi sportivi.

Insisto: ma non avete paura dell’ispettorato del lavoro? I compensi sportivi, privi di aggravio previdenziale e assicurativo, sono riservati ai dilettanti, voi non lo siete? Mi rispondono: probabilmente non hai letto la circolare del febbraio 2014 del Ministero del lavoro che chiarisce che i compensi sportivi costituiscono un’area di prestazione lavorativa nell’ambito della quale, ad oggi, non viene previsto aggravio previdenziale e assicurativo. Inoltre, con l’interpello n. 6/2016 del 27 gennaio 2016 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha preso posizione sull’ambito di applicazione dell’art. 2 comma 2 lett. d) del D.Lgs. n. 81/2015. Pertanto, per i compensi sportivi che non ricadano in una prestazione di lavoro subordinato non troveranno applicazione le norme di lavoro subordinato previste per le prestazioni etero organizzate quanto a tempi e luoghi di lavoro, presunzione che, invece, ci sarebbe stata se avessero costituito la società commerciale da me suggerita.

A sostegno di tale ipotesi, oltre ai documenti di prassi amministrativa già ricordati e la sentenza della Corte d’Appello di Firenze citata dal Ministero nell’interpello in esame, si possono aggiungere le decisioni della Corte d’Appello di Milano Sez. lav. n. 1172/2014 e la successiva decisione del Tribunale dello stesso foro (Trib. Milano sez. lavoro 30.11.2015 – “Nel caso in esame, infatti, la norma concerne i compensi sportivi erogati dalle associazioni e società sportive dilettantistiche che il vigente ordinamento assoggetta a un regime agevolato derivante dalla tradizionale distinzione tra attività sportiva professionistica, nella quale è riconosciuta una prestazione di lavoro, e attività sportiva dilettantistica”) e quella analoga del Trib. di Modena, sent. 2276 del 09.12.2015.

… e l’inquadramento del personale?

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E proseguono dicendomi che non vanno dimenticate la riduzione delle accise sul gas metano e il risparmio Iva facendo risultare l’attività riservata ai tesserati dell’ente di promozione sportiva affiliata.

Provo un ultimo affondo: ma nel caso in cui saltasse, in caso di verifica, il contenitore sportivo, il recupero integrale dell’Iva, delle ritenute non operate e dei contributi previdenziali rischia di affondare l’impresa.

La loro risposta: questo è il motivo per cui facciamo la srl con responsabilità limitata.

A questo punto, cocciutamente ribadisco: non si può fare, questo è un contratto simulato, è interposizione fittizia di persona, è abuso del diritto ai sensi di quanto previsto dal nuovo art. 10-bis L. n. 212/2000 che ha sostituito l’art. 37-bis del d.p.r. n. 600/1973: “1. Configurano abuso del diritto una o più operazioni prive di sostanza economica che, pur nel rispetto formale delle norme fiscali, realizzano essenzialmente vantaggi fiscali indebiti. Tali operazioni non sono opponibili all’amministrazione finanziaria, che ne disconosce i vantaggi determinando i tributi sulla base delle norme e dei principi

la riduzione delle accise sul gas metano e il risparmio iva

elusi e tenuto conto di quanto versato dal contribuente per effetto di dette operazioni.

2. Ai fini del comma 1 si considerano: • operazioni prive di sostanza economica i fatti, gli atti e i contratti, anche tra loro collegati, inidonei a produrre effetti significativi diversi dai vantaggi fiscali. Sono indici di mancanza di sostanza economica, in particolare, la non coerenza della qualificazione delle singole operazioni con il fondamento giuridico del loro insieme e la non conformità dell’utilizzo degli strumenti giuridici a normali logiche di mercato; • vantaggi fiscali indebiti i benefici, anche non immediati, realizzati in contrasto con le finalità delle norme fiscali o con i principi dell’ordinamento tributario”.

Probabilmente è questo il motivo per cui perdo tanti clienti…

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Siamo andati a Conegliano per conoscere da vicino un club fuori dal comune come FitforLife, insignito del titolo di Club dell’Anno 2016 all’ultima edizione del Club Award, premio istituito da questa testata. Il fondatore, Maurizio Magagnin, e suo figlio Cesare raccontano una realtà improntata all’innovazione

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l club FitforLife di Conegliano si rivolge, dal 2001, esclusivamente al pubblico femminile, distinguendosi innanzitutto per la sua concezione del fitness e del wellness, intesi come qualità del vivere raggiungibile tramite la giusta attività motoria, la sana alimentazione, la conoscenza di se stessi e persino la qualità del sonno. Un concept frutto di un lungo percorso il cui inizio coincide con il debutto di Maurizio Magagnin, ancora giovanissimo, in questo settore, alla

di Davide Venturi

fine degli anni Ottanta, con l’apertura, a Vittorio Veneto, del club Gym&Tonik, una realtà a dir poco innovativa per quei tempi, riservata alle donne con un format costruito intorno alle loro esigenze, molto diverse rispetto a quelle maschili.

Non è dunque un caso che si sia aggiudicato il prestigioso titolo di Club dell’Anno 2016 assegnato dal Club Award, premio istituito da Il Nuovo Club giunto alla decima edizione, della quale diamo notizia in altra parte della rivista.

Questo approccio mirato ha saputo raffinarsi ed evolversi nel corso degli anni. Innanzitutto con la “scoperta dell’acqua”, elemento imprescindibile per il benessere a tutto tondo, bellezza compresa, della donna. «Nel 2002 – racconta sorridendo l’imprenditore trevigiano –, ho posizionando una bike da indoor cycling sul fondo della piscina per testare, empiricamente, le sensazioni e gli effetti di questa attività svolta in acqua. Mi sono così reso conto degli straordinari benefici, anche antalgici, di un certo tipo di fitness svolto in acqua calda, decidendo di “immergere” gran parte delle nostre attività nelle nostre due piscine. Due vasche – precisa – realizzate ad hoc per le attività che abbiamo scelto di proporre, optando, ad esempio, per una ben precisa profondità variabile, una temperatura dell’acqua a 33,5 gradi e un impianto illuminotecnico che massimizza l’effetto rilassante e to-

La sala cardio-isotonica del club FitforLife e, in alto, il suo ingresso

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la scoperta dell’acqua

nificante dell’abluzione». L’acqua è così diventata uno dei punti di forza dei due club veneti, decretandone l’ingresso nell’interessante “mercato antalgico”, anche e soprattutto grazie ai medici di base che prescrivono questa attività ai pazienti senior (50-80 anni) affetti da artriti e reumatismi, come post terapia e post intervento. Questo nuovo bacino di utenza ha prodotto numerosi nuovi soci, massimizzando il successo ottenuto dalle attività acquatiche. Un successo in gran parte imputabile al fatto che il lavoro svolto in acqua (calda) produce effetti benefici significativi dopo appena 2-3 settimane.

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«Il mio appassionante “viaggio” nel settore fitness è iniziato nel 1989 – racconta Maurizio Magagnin –, avevo 23 anni, ero un istruttore di karate e il centro in cui lavoravo chiuse. Decisi così di aprirne uno tutto mio chiamandolo Gym&Tonik, con “la k” finale a indicare appunto il karate, abbinato al fitness e allo yoga. L’idea di creare una realtà dedicata alle donne mi venne tenendo, a Jesolo, un corso di difesa personale rivolto proprio a loro. L’iniziativa ebbe una risonanza mediatica sorprendente poiché la notizia venne diffusa dall’ANSA, finendo sui giornali e in televisione. Al di là della soddisfazione – precisa Maganin – mi resi conto che le esigenze del pubblico femminile, anche nell’ambito del fitness e del benessere, sono profondamente diverse da quelle maschili e necessitano di risposte specifiche». È nato così il format, decisamente unico, del Gym&Tonik: 600 metri quadrati ad alto tasso di professionalità e specializzazione al servizio del gentil sesso. Un modello replicato nel 2001 con l’apertura del

club gemello Fit for Life, stesse dimensioni, stessa specializzazione e personalizzazione dei percorsi proposti, stessa filosofia gestionale.

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la parola al fondatore

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Un altro scorcio dell’area cardio-isotonica del club di Conegliano

L’intraprendente Magagnin ha trovato anche il tempo e le energie per laurearsi in psicologia (nel 2008, con una tesi sul Life Fit Coach), approfondendo così la sua conoscenza di una materia strategicamente fondamentale nel settore fitness. Un concetto innovativo, quello del Life Fit Coach, nato dall’esperienza e a cui l’imprenditore veneto ha voluto dare un apporto scientifico basato sui suoi studi. E anche il brevetto di una bike da indoor cycling per l’utilizzo in acqua dotata di volano e, come tale, unica nel suo genere, è frutto della sua pluriennale esperienza nel settore fitness.

reagire alle difficoltà innovando Per i due club trevigiani tutto è andato a gonfie vele fino al 2011. Gli effetti negativi della crisi iniziata nel 2008 fino a quel momento non si erano minimamente fatti sentire.

Ma l’incantesimo non è durato: la recessione si è abbattuta anche su di loro causando un cambiamento nella tipologia di iscrizioni e di rinnovi, con una tendenza alla rinuncia alle attività complementari

alla sola palestra che generavano un valore aggiunto significativo.

Cambiamento spiegabile con il fatto che molti clienti si sono trovati, come tanti, a fronteggiare difficoltà fino a quel momento sconosciute. Il nuovo difficile scenario non ha mandato KO il sodalizio veneto che ha reagito rimboccandosi le maniche, puntando ancora una volta sull’innovazione. Ha così introdotto la figura del Life Fit Coach, profilo professionale che riqualifica la figura del trainer, ampliandone il raggio d’azione. «Basandomi sulla mia conoscenza dell’odierno mercato del fitness – spiega Maurizio – ritengo che il “tecnico” non possa più essere semplicemente un esperto di esercizio fisico che si limita a configurare e gestire gli allenamenti dei clienti. Deve necessariamente essere un professionista le cui competenze consentano di occuparsi a 360 gradi della vita delle persone perché, come enuncia un nostro slogan, “3 ore di palestra alla settimana non possono sostituire le restanti 165 ore della settimana”».

Magagnin ha configurato un nuovo percorso formativo che allarga le competenze e potenzia la profes-

sionalità dei trainer, con l’ambizione dichiarata di dar vita a una vera e propria rivoluzione educativa che ruota intorno a un nuovo approccio al cliente.

«Per attuare quella che definisco “wellness revolution” – aggiunge –, ritengo che sia indispensabile uscire dai format tradizionali che reputo superati rispetto ai modelli di business che oggi possono funzionare.

L’istruttore di oggi, al di là delle conoscenze tecniche che vanno date per scontate, deve essere in grado di instaurare e gestire in modo proficuo un rapporto con le persone.

E l’utilizzo degli attuali strumenti web è una condicio sine qua non per una figura professionale che deve necessariamente avere un sito personale, il proprio blog e la propria pagina Facebook per relazionarsi con i clienti e, non meno importante, costruire il proprio personal branding. Questi mezzi di comunicazione sono oggi di vitale importanza per far capire ai clienti, sempre più informati e giustamente esigenti, il contenuto e il valore del servizio che si offre loro, fungendo in questo modo anche da consulenti».

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largo ai giovani e all’innovazione

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Nel 2015 “entra in campo” Cesare Magnin, il figlio ventenne di Maurizio: si chiude un’epoca e se ne apre un’altra, ricca di evoluzioni e innovazioni. Terminati i sei anni di studio in grafica e pubblicità, e dopo essersi tolto la soddisfazione di essere finalista di una start-up competition promossa dalla Banca della Marca di Treviso, mette a disposizione dell’azienda di famiglia tutto il suo entusiasmo giovanile e le sue competenze, aprendo un nuovo corso che assegna un ruolo importante alla tecnologia di ultima generazione. Questo nuovo modus operandi consente ai club di Conegliano e Vittorio Veneto di compiere un salto paradigmatico, ovvero di seguire le proprie clienti anche quando non sono nel club, monitorandone, grazie a smart band di ultima generazione, la quantità e l’intensità del movimento svolto, l’alimentazione, il sonno e i livelli di stress a cui le donne sono sempre più soggette.

Un approccio coerente con la convinzione che il mercato del futuro sia soprattutto fuori dal club che diventa la “torre di controllo” dello stile di vita che, inevitabilmente, ha I club trevigiani sono anche dotati di area relax

a che fare con i comportamenti e le attività che hanno luogo in ogni momento.

«Per prima cosa – racconta Cesare – ho testato il bracciale su me stesso, quindi abbiamo lavorato alla costruzione di un modello di business e di riorganizzazione aziendale, avviando, nel 2015, il progetto My360LIFE che dà il nome all’omonimo spin off aziendale, ossia la società My360life, appositamente costituita». Un progetto coerente con la mission dichiarata da FitforLife: attuare la “wellness revolution” tramite progetti che i clienti percepiscano come futuristici.

Entrando nel dettaglio, si tratta di un programma trimestrale proposto a 110 euro al mese che, anche grazie all’impiego delle bio-tecnologie, assicura risultati importanti e duraturi. La sua realizzazione è stata possibile grazie a un importante lavoro di sensibilizzazione e formazione dello staff, chiamato a svolgere un complesso lavoro di squadra che coinvolge figure professionali diverse e sinergiche tra loro: coach, trainer e nutrizionista. Il conseguimento dei risultati – la linfa vitale della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti – è assicurato anche da alcune valutazioni preliminari, come

il test del DNA e il test bioimpedenziometrico – oggi proponibili a un costo accessibile e addirittura effettuabili all’interno del club –, e da valutazioni periodiche, indispensabili per la massima personalizzazione della “prescrizione”, massimizzandone e velocizzandone gli effetti.

Attualmente l’intraprendente impresa trevigiana sta sviluppando un software gestionale, dotato di app per i frequentatori, che i club possono adeguare alle proprie specifiche esigenze e impiegare per integrare le nuove bio-tecnologie nella loro offerta. «Uno strumento in più – spiega Cesare Magagnin – anche per quelle realtà che magari non dispongono di un nutrizionista e che desiderano velocizzare e standardizzare la compilazione delle schede d’allenamento e al tempo stesso fidelizzare maggiormente la clientela. Riteniamo che tutti i club possano essere protagonisti della Wellness Revolution e per questa ragione mettiamo a disposizione di tutti la nostra filosofia e gli strumenti per attuarla. Tutti gli operatori del settore – conclude Cesare – possono concretamente aiutare i clienti a raggiungere i propri obbiettivi». www.lifefitcoach.it/fitforlife www.my360life.it

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il futuro dei “mid-market” club

La maturità ormai raggiunta dal settore fitness ha inasprito la concorrenza e i club generalisti del segmento “midmarket” sono quelli che rischiano di subire i danni maggiori. Per sopravvivere e prosperare in un contesto simile, bisogna riscoprire e valorizzare l’essenziale, proponendo ai clienti esperienze che lascino il segno. Questo primo articolo è tratto da un recente studio condotto da Algar sui mercati britannico, tedesco e statunitense

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ll’inizio del 2008, prima che scoppiasse la grande crisi finanziaria globale, pubblicai su una rivista inglese un articolo intitolato La guerra dei prezzi nel settore fitness. In quello scritto il mio obiettivo era analizzare la progressiva affermazione dei primi club low cost e l’impatto da essa prodotto sul segmento intermedio della clientela (mid-market), valutando più in generale il modo in cui i consumatori britannici stavano rispondendo all’offerta del modello low cost nei più diversi settori (dal trasporto aereo ai supermercati).

In quel periodo il pubblico stava cominciando a capire che “low cost” non è necessariamente sinonimo di bassa qualità, così decisi di approfondire l’argomento per capire quali conseguenze si sarebbero potute osservare nel mondo

di Ray Algar

del fitness/wellness in generale.

Formulando una previsione a cinque anni, osservai che il segmento intermedio – secondo alcuni destinato persino a scomparire – avrebbe risentito di un progressivo “schiacciamento” tanto dall’alto (dai cosiddetti club premium) quanto dal basso (dai cosiddetti budget club, ovvero i centri low cost) e che, in un modo o nell’altro, avrebbe dovuto rispondere a queste tensioni. A distanza di otto anni, mi sono proposto di capire quali sono i problemi che si sono effettivamente presentati e il modo in cui i club hanno scelto (o meno) di affrontarli.

mosse strategiche Partiamo da una domanda importante: quando un nuovo operatore si affaccia sul mercato, si rivolge a coloro che già usufruiscono dei servizi/prodotti proposti dalla concorrenza o mira piuttosto a conquistare un pubblico completamente nuovo?

Nel prendere in esame lo sviluppo del settore fitness/wellness nel Regno Unito nell’arco di un decennio (2005-2015) ho scoperto quasi settanta eventi che hanno catturato l’attenzione degli operatori. Di seguito, ne indicherò soltanto otto: PruHealth (oggi VitalityHealth) si allea con Holmes Place per offrire una abbonamento scontato ai clienti che acquistano l’assicurazione medica privata (2005);

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concorrenti diretti, sostituti, alternativi

I centri Soulcycle offrono esperienze che “lasciano un segno”

BC Partners acquisisce Fitness First (2005); FitSpace lancia la prima catena low-cost della Gran Bretagna (2006); Nuffield Hospitals rileva i club Cannons (2007); Anytime Fitness inaugura il primo club del Regno Unito (2010); PayasUgym lancia una piattaforma online che permette di localizzare un club e di pagare un singolo ingresso (2011); Sports Direct PLC lancia una nuova divisione Health Club (2014); NorthEdge Capital acquisisce Total Fitness (2015).

Gli eventi elencati sono stati tutti rilevanti, ma quelli che hanno realmente cambiato le regole del gioco rivolgendosi a un pubblico nuovo sono soltanto due: la nascita di FitSpace e il lancio della piattaforma PayasUgym. Se il primo proponeva abbonamenti a prezzi inferiori fino al 70% rispetto alla media della concorrenza, la seconda dava accesso a un ampio network di club con la formula pay-per-visit.

Si tratta di eventi che trasformano il mercato in profondità, rari come gli imprenditori con idee così innovative da ridefinire i confini di un mercato. Nella maggior parte

dei casi, invece, l’unico risultato di lungo termine che si ottiene è l’intensificazione della concorrenza.

mercati sempre più maturi I più grandi mercati del settore fitness a livello mondiale (come USA, Regno Unito e Germania) mostrano chiari segni di maturità: il numero di fusioni e acquisizioni è in aumento; le “ristrutturazioni” di attività imprenditoriali già in essere si fanno più frequenti; per gli operatori diventa sempre più difficile crescere in modo organico; la concorrenza si intensifica e, di conseguenza, i prezzi tendono a stabilizzarsi. In Gran Bretagna, ad esempio, negli anni compresi fra il 2010 e il 2014, le tariffe medie nel settore privato sono cresciute a un tasso inferiore allo 0,5% (molto meno del Pil nazionale). Negli Stati Uniti, nello stesso periodo, l’aumento dell’1,9% registrato nel numero di iscritti non ha tenuto il passo con l’apertura di nuovi centri (5,2%), determinando così un calo del numero medio di soci per singolo club.

La struttura e la composizione del mercato stanno insomma cambiando, e gli operatori sono

Quando si considera l’intensificazione della concorrenza, non va dimenticato che, oltre ai competitor diretti (stessa forma, stessa funzione), ci sono anche i “sostituti” (diversa forma, stessa funzione) e gli “alternativi” (forma e funzione diverse, ma stesso obiettivo generale).

I concorrenti diretti sono ovviamente facili da identificare – basti pensare a Virgin Active e Fitness First nel Regno Unito e a 24 Hour Fitness e Planet Fitness negli Stati Uniti – e rientrano più o meno in tutte le indagini di settore.

Nel caso dei sostituti e delle alternative il discorso si fa più sfumato e complesso: dal momento che la forma adottata da questi operatori può talvolta essere poco “convenzionale”, i marchi più affermati tendono spesso a sottovalutarne le possibilità di successo. È il caso di British Military Fitness: lanciato nel 1999 per conquistare chiunque desideri allenarsi all’aperto in modo “seriamente divertente” (serious fun, questo lo slogan adottato), il marchio ha un duplice punto di forza. Da un lato si avvale dell’esperienza di veri militari (il fondatore è il Maggiore Robin Cope), dall’altro non ha bisogno di appoggiarsi ad alcuna infrastruttura perché le lezioni si svolgono nei parchi. Alcuni club avranno forse guardato dall’alto in basso questa idea imprenditoriale, magari non considerandola neppure come un modello realmente concorrenziale. Ma i numeri parlano chiaro: sono stati raggiunti i 56mila partecipanti al mese in 140 parchi del Regno Unito. Forse qualche centro ha perso clienti (o ha chiuso i battenti) senza neppure capire il perché…

Un altro esempio molto interessante è costituito da Zumba, che oggi rivendica di essere il brand del settore di maggior successo nel mondo con 15 milioni di partecipanti e 200mila location in 180 paesi. Il se-

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ovviamente in cerca di nuove idee per differenziarsi rispetto ai competitor. I quali, è bene sottolinearlo, non includono soltanto gli “altri club”.

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Il military fitness è una forma di allenamento outdoor potenzialmente concorrente al fitness offerto dai club tradizionali

greto del suo successo risiede probabilmente nella capacità di fondere fitness e divertimento in modo molto efficace. Eppure i rapporti tra Zumba e il settore non sono stati dei più felici: al momento del suo lancio, l’attività fu in generale rifiutata dai club, che si dissero non interessati. L’amministratore delegato Alberto Perlman e il suo staff decisero così di rivolgersi altrove – dalle chiese alle scuole fino ai nightclub – per trovare ospitalità. Oggi che il successo ottenuto è planetario, i ruoli si sono rovesciati: Zumba può fare a meno dei club molto più di quanto questi ultimi possano fare a meno di Zumba.

In generale, il numero dei potenziali sostituti è più ampio di quanto si possa immaginare e va dagli sport club ai personal trainer mobile, dalle app per smartphone al Nordic walking, fino ai servizi digitali forniti direttamente a casa in streaming. In altri termini, le opzioni che si hanno attualmente a disposizione per mantenersi fisicamente attivi sono tantissime e non dovrebbero essere sottovalutate poiché costituiscono, in termini

di potenziale concorrenza, una minaccia reale. Quanta attenzione state prestando a questo pericolo?

effetto “fette di salame” Un altro aspetto di cui mi sono già occupato in precedenti indagini e che dovrebbe essere al centro dell’attenzione del gestore del club è l’effetto salami slicer: con l’affermarsi sul mercato di numerosi operatori di nicchia (si pensi agli studio), il club generalista che riunisce sotto lo stesso tetto molteplici attività rischia di essere “fatto a fettine” – ovvero gradualmente soppiantato – da operatori altamente focalizzati a meno che non sia in grado di rispondere in modo tempestivo e adeguato alla concorrenza.

L’attenzione dovrebbe essere alta, perché il fenomeno può cominciare come uno stillicidio e diventare rapidamente una valanga. Ipotizziamo che esistano anche soltanto cinque di questi salami slicer (tra i quali, ad esempio, indoor cycle studio, outdoor boot camp e centri dedicati a Zumba) e che ciascuno di essi,

nell’arco di un anno, sottragga a un club generalista una percentuale di soci variabile fra l’1,5 e il 2,5%: basandosi sui dati IHRSA inerenti il numero medio di soci per club (1.568) e sul prezzo medio dell’abbonamento mensile (76 dollari), il fatturato che si può perdere in dodici mesi a causa di questo “stillicidio” è di quasi 136mila dollari. Se considerate che si tratta di una stima per difetto, che tiene conto di soli cinque “sostituti” e non considera gli operatori low cost, potete farvi un’idea abbastanza chiara della situazione.

lasciare il segno Se consideriamo il mercato britannico del fitness, abbiamo fortunatamente a disposizione informazioni alquanto dettagliate sui club che falliscono. Nell’ultimo quinquennio, il fenomeno ha riguardato ogni anno circa il 2% degli operatori privati (uno su cinquanta), il 75% dei quali (nel biennio 2014-15) erano club piccoli e indipendenti.

La prima cosa che un centro di piccole dimensioni dovrebbe tenere

biforcazione di mercato Ho sempre seguito con grande attenzione il fenomeno dei club low cost, ma solo recentemente, guar-

dando le cose da una certa distanza, mi sono reso conto che il mercato del fitness/wellness si è ormai biforcato lungo due direzioni.

La prima è quella “self-service”, che sfrutta un fenomeno affermatosi già in molti altri settori grazie alla diffusione di internet e all’introduzione di altre innovazioni tecnologiche: la possibilità per il singolo di gestirsi autonomamente in molti ambiti della propria esistenza (dalla prenotazione di un viaggio agli acquisti nei supermercati). Il modello budget ha ovviamente cavalcato con successo questa tendenza, rivolgendosi a chi, avendo già l’esperienza sufficiente per allenarsi in autonomia, desidera solo un luogo ben attrezzato al quale accedere a prezzi vantaggiosi.

La seconda direzione è quella “supported”: a fronte di un prezzo più alto, si offre al cliente un’esperienza di allenamento guidata e supportata dallo staff del club. In questo ambito, a far la

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diventano immediatamente comparabili. Con un vantaggio aggiuntivo, sottolineato dalla Rice: “Quando si pagano 34 dollari per ogni lezione, ci si aspetta ogni volta un’esperienza che valga realmente 34 dollari”.

I club odierni devono accettare il fatto che il monopolio di conoscenze su cui il settore poteva fare affidamento fino a 15 anni fa ormai non esiste più, se non altro perché diversi fattori – il web primo fra tutti – hanno gradualmente portato moltissime esperienze e competenze al di fuori dei club.

Le regole del gioco, insomma, sono cambiate: piaccia o meno, oggi la competizione si gioca soprattutto sulla capacità di offrire esperienze (all’aperto o fra quattro mura poco importa) che lascino il segno.

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presente è che non può misurarsi con i concorrenti puntando sulle attrezzature o facendo la guerra sui prezzi: perderà sicuramente.

Ciò che invece deve fare è mettere a frutto le limitate risorse a disposizione per offrire un’esperienza alla quale i clienti possano dare un valore significativo. Se ci riesce, allora può anche permettersi di proporre tariffe elevate. È il caso di SoulCycle: in un’intervista del 2013 alla co-fondatrice Julie Rice, il Wall Street Journal chiese perché le classi di attività fossero così care (34 dollari per 45 minuti). La Rice rispose che quello era il prezzo che si potrebbe pagare a New York per due cocktail, portando così il ragionamento su un altro livello: se l’obiettivo ultimo non è “come mi posso allenare?” ma “come posso passare una serata per divertirmi e stare bene?”, allora l’alternativa a prendere due cocktail in un bar esclusivo può veramente essere quella di fare indoor ciclyng per tre quarti d’ora. E i relativi prezzi

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parte del leone sono stati soprattutto gli studio e i microclub come SoulCycle: posizionamento nella fascia medio-alta del mercato, allenamento coinvolgente ed efficace.

Se il modello self-service punta sui prodotti (impianti, attrezzature, programmi), quello “supported” investe sulla dimensione esperienziale e sui risultati.

La biforcazione appena descritta è di grande importanza perché diversi club, se non imboccano con decisione una delle due direzioni, corrono il rischio di rimanere bloccati a metà strada. Fitness First ha almeno in parte commesso proprio questo errore quando, ancor prima dell’affermazione del low cost, fece la scelta di eliminare dallo staff gli istruttori affidandosi a personal trainer freelance. Nel breve periodo ci furono dei benefici legati all’abbattimento dei costi fissi, ma quando i budget club cominciarono a prendere piede la catena inglese – che aveva ridotto il supporto ai clienti senza abbassare i prezzi degli abbonamenti – si espose a una facile critica: “Perché pagare il doppio per avere lo stesso servizio?”. Un posizionamento poco chiaro sul mercato è dannoso.

Tanto più se la fedeltà dei soci è sempre più volatile.

“promiscuità” in aumento Un trend che si sta facendo particolarmente accentuato negli Stati Uniti (come documentato dall’IHRSA) è rappresentato da coloro che si iscrivono in più club allo stesso tempo oppure optano per una soluzione pay-asyou-train.

Il fenomeno suggerisce che – a fronte di clienti che non desiderano legarsi a uno specifico marchio – sta perdendo forza l’idea che il singolo operatore possa in qualche modo “monopolizzare” ciò che ruota intorno alla forma fisica e alla salute di una persona. Si sta insomma diffondendo un atteggiamento, fino a poco tempo fa peculiare del settore retail, che rischia di demolire il modello dell’iscrizione a lungo termine sul quale il settore si è basato per lungo tempo.

Per il gestore del club si delinea così una domanda alquanto insidiosa: “Perché mai dovrei iscrivermi nel tuo centro quando ho la possibilità di fare una esperienza diversa

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e gratificante ogni sera della settimana?”. Personalmente, ritengo che questo scollamento fra club e clienti continuerà a rafforzarsi a meno che i primi non riescano a offrire una ragione più che solida per acquistare un abbonamento. Il problema è che, in un settore maturo come questo, un club generalista deve impegnarsi non poco per non assomigliare a mille altri concorrenti.

Molto ha a che fare con il focus: se prendiamo in considerazione i principali fattori sui quali un tradizionale centro multipurpose si trova a competere (come design e arredo, tecnologie impiegate e politica dei prezzi), possiamo facilmente constatare come l’enfasi strategica sia massima su due soli elementi (il modello di membership proposto e il numero/varietà di strutture offerte). Su tutti gli altri fattori l’attenzione è media o bassa.

Gli studio fanno l’esatto contrario: poca enfasi su membership e strutture, massimo investimento su tutto il resto. In particolare, hanno capito che la figura dell’istruttore è determinante per garantire al cliente un’esperienza indimenticabile, e hanno fatto del reclutamento di professionisti di grande talento un nuovo vantaggio competitivo essenziale.

Senza questi talenti, del resto, non sarebbe possibile offrire ai clienti un’esperienza così al di sopra delle loro aspettative “da far sentire loro il bisogno di parlarne con gli amici”. A sottolineare questo aspetto è sempre Julie Rice di SoulCycle, secondo la quale bisogna creare e migliorare costantemente un prodotto che non deve essere semplicemente “buono”: deve essere degno di una conversazione a cena il sabato sera.

la giusta domanda Negli Stati Uniti ci sono oggi più di 35mila club, e in molti casi sarebbe indubbiamente difficile individuare le reali differenze tra gli uni e gli altri. Il fatto che il mercato sia maturo e altamente competitivo non deve farci comunque dimenticare che non bisogna essere “diversi” a tutti i costi. La giusta domanda da porsi è: il posizionamento scelto

Il presente articolo, tradotto dall’inglese di Andrea Muzzarelli, è tratto dall’Health Club Industry Mid-Market Report (dicembre 2015), che può essere scaricato, gratuitamente, nel sito www. oxygen-consulting.co.uk.

ci consente di offrire un’esperienza gratificante e indimenticabile?

Al riguardo, penso ci sia molto da imparare da chi offre sessioni di

Ray Algar

park fitness: eliminata la struttura, la cornice, svolgere l’attività fisica in un parco è un’ottima soluzione per focalizzarsi sull’essenziale – vale a

È amministratore delegato di Oxygen Consulting, società di consulenza britannica che si rivolge alle organizzazioni del settore “fitness e salute”, offrendo soluzioni strategiche mirate. È autore di approfonditi studi e articoli, nonché apprezzato relatore in ambito internazionale. Per maggiori informazioni: www.oxygen-consulting.co.uk ray@oxygen-consulting.co.uk

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In Italia il fenomeno CrossFit si sta diffondendo rapidamente. Sono già 330 nel nostro paese i box (come vengono definiti questi centri specializzati in questa forma di functional training) e potrebbero crescere ulteriormente nell’immediato futuro.

Si sta inoltre diffondendo l’EMS Training, l’allenamento che sfrutta i benefici dell’elettrostimolazione. Hanno già aperto i battenti diversi centri specializzati e le prime catene identificate da un brand, anche con la formula del franchising.

Da alcuni anni a questa parte sono stati aperti numerosi centri di Personal Training, a conferma di una crescente domanda di personalizzazione del servizio.

dire, sulle persone e sul modo in cui interagiscono fra di loro.

Se qualcuno può testimoniare di avere vissuto un’esperienza che gli ha cambiato la vita in un parco (magari durante una serata buia, fredda e umida), immaginate cosa si potrebbe ottenere fra le mura di un club orientato al massimo risultato.

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150 di questi 150

numeri!

Quello che state leggendo è il numero 150 de Il Nuovo Club. Un traguardo significativo che merita di essere celebrato con una parentesi di riflessione su una rivista che ha raccontato, e in parte fatto, la storia di questo settore. La parola al co-fondatore e direttore Roberto Maestrami per ripercorrere idealmente le 150 “tappe” di questo ormai lungo, e appassionante, viaggio

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uello che state leggendo è il numero 150 de Il Nuovo Club. Ebbene sì, dalla prima edizione, uscita nell’ormai lontano 1990, sono passati 26 anni nel corso dei quali questa rivista ha accompagnato, e crediamo stimolato, la crescita e l’evoluzione del settore fitness nel nostro Paese, diventandone un punto di riferimento. Una longevità frutto di una passione che ci anima sin dalla preparazione del numero zero con il quale, nel 1989 – un’altra epoca, non solo per il mondo del fitness –, presentammo quello che era un ardito progetto. La nostra passione è cresciuta con il passare degli anni e con il progressivo sviluppo del settore, alimentata dal

a cura della redazione

riconoscimento di tanti lettori che, da sempre, ci ripagano con attestati di stima, continuando a leggerci con interesse, rinnovandoci la disponibilità a collaborare condividendo testimonianze, opinioni e sapere.

Ai nostri lettori, alle aziende che continuano a sostenerci, ai numerosi collaboratori, italiani e non, la cui firme sono comparse, e in molti casi continuano a comparire, su queste pagine, vogliamo dire 150 volte grazie perché senza di loro, senza il loro contributo ora non saremmo qui. La rivista è anche loro, dunque possono idealmente soffiare su queste 150 candeline.

Per festeggiare questo significativo traguardo, ci siamo fermati un attimo per riflettere a voce alta sull’essenza di una pubblicazione che, insieme ai suoi corollari, ha raccontato, e in parte fatto, la storia del settore. Abbiamo intervistato il co-fondatore e direttore Roberto Maestrami per ripercorrere queste 150 “tappe” di un ormai lungo viaggio, sfogliando vecchi numeri, scorrendone i sommari, indugiando su titoli e fotografie con un po’ di nostalgia. Una riunione di redazione “fuori ordinanza” nel corso della quale abbiamo rivissuto alcuni “fotogrammi” di un lungometraggio suddiviso in 150 “puntate” che ci sono valse una reputazione di tutto rispetto, in Italia e all’estero. Una reputazione che ci rende orgogliosi e che ci spinge, ogni giorno, a lavorare con la stessa passione, curiosità e voglia di crescere del primo giorno.

qualcosa è cambiato… inchiesta

inchiesta

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Negli ultimi anni il mondo in cui viviamo ha subito significative trasformazioni che, ovviamente, si riflettono sul settore fitness. Quali sono, dunque, le nuove sfide che i club stanno raccogliendo? E quali le opportunità da cogliere? Lo abbiamo chiesto ad alcuni operatori ed esperti del settore le cui testimonianze fotografano un quadro decisamente incoraggiante che offre interessanti spunti su cui riflettere

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di Davide Venturi

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l momento, come ci diciamo ormai da qualche anno, è delicato, non lascia spazio alle certezze e la diffusa preoccupazione è più che giustificata. L’economia continua ad arrancare e i club, inevitabilmente, ne risentono. Ma al di là della sfera prettamente economica, qualcosa è cambiato, e forse per sempre, innanzitutto nelle persone. L’atteggiamento migliore per fronteggiare il “nuovo” presente e guardare al futuro con fiducia è la concretezza, il realismo e, soprattutto, la voglia di fare, di cambiare, di adattarsi. Crogiolarsi nel rimpianto nostalgico dei tempi d’oro oltre a non servire a nulla è addirittura deleterio perché non consente di cogliere le opportunità che la trasformazione in atto offre a chi sa vederle e coglierle. E molti operatori di club, in ambito internazionale, l’hanno capito e stanno reagendo nel modo giusto.

Non si sono scoraggiati, si sono rimboccati le maniche e adattati al nuovo scenario, facendo di necessità virtù.

Questo apparente ottimismo ha il sostegno delle incoraggianti notizie sul mercato del fitness italiano recente-

mente diffuse, secondo le quali nel 2011 il giro d’affari avrebbe superato i 3 miliardi di euro, facendo registrare una crescita di circa 800 milioni rispetto all’anno precedente. E a ciò va aggiunto che uno dei maggiori operatori presenti in Italia – Virgin Active – ha reso noto di aver chiuso lo scorso anno con un fatturato di 90 milioni di euro, del 14 per cento superiore a quello del 2010.

Partendo da questi presupposti, Il Nuovo Club ha deciso, come sua consuetudine, di tastare il polso al settore interpellando alcuni operatori ed esperti, italiani e stranieri. Abbiamo chiesto loro quali sono le maggiori difficoltà che i club, dal loro punto di osservazione, si trovano ad affrontare negli ultimi anni e come hanno reagito, con quali strategie. Abbiamo inoltre cercato di capire se il consumatore è cambiato e come i club si sono eventualmente adeguati. Le loro risposte, come scoprirete in seguito, fotografano una realtà sotto molti punti di vista omogenea e, sostanzialmente, di segno positivo. Dalle sette testimonianze che seguono emergono

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salute

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nostra filosofia e rivolgendosi all’utente finale diffonde un messaggio che trasmettiamo da sempre, con certosina costanza, a costo di diventare ripetitivi: i Il medical wellness, ovvero l’integrazione sinegica e fitness club possiearmonica tra esercizio fisico, benessere e medicina, offre agli dono un prodotto operatori di club una grande opportunità per conquistare ampie fasce di una popolazione straordinario che sedentaria e “acciaccata”. Per approfondire un argomento può migliorare e ampio e articolato, abbiamo interpellato alcuni operatori che allungare la vita di “cavalcano”, con convinzione e coerenza, questo nuovo qualsiasi persona: approccio. I loro case history offrono diversi spunti interessanti a chi intende imboccare la l’esercizio fisico, strada che porta al futuro una vera “pozione magica” alla porparole, parole, parole… tata di tutti. Come molti ricorderanno, Il Nuovo Club, sin dai Come si comportano i club italiani suoi albori, riporta i risulal telefono? Come utilizzano questo S strumento che continua a giocare tati degli studi scientifici, un ruolo essenziale? A distanza di quasi nove anni dal nostro condotti a livello mondiaultimo mistery shopping abbiamo messo ancora una volta alla prova centralinisti, receptionist e addetti le, dai quali emerge un daalla vendita. Scoprendo che… to inconfutabile: il fitness, e più in generale l’attività motoria, sono una componete essenziale, e insostituibile, di uno stile di vita sano che implica anche una sana alimentazione, un atteggiamento mentale positivo e relazioni sociali significative. Da sempre siamo convinti che questo settore abbia una valenza sociale straordinaria e facciamo del nostro meglio per incoraggiare gli operatori a valorizzare il proprio “prodotto” per moltiplicare le possibilità di conquistare almeno una di Davide Venturi

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Uscire dai confini nazionali è davvero stato importante? Perché?

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numero crescente di operatori, in Italia e nel mondo, abbia fatto suo l’approccio che mette la salute – e più in generale la qualità della vita – al centro dell’attenzione. Come? Collaborando e dialogando con il comparto medico e sanitario, offrendo servizi e attività che rispondono in modo concreto alla grande domanda, fin’ora soddisfatta solo in minima parte, di benessere accessibile.

Nei numeri scorsi abbiamo presentato alcuni interessanti case history di club specializzati nel medical wellness, tra i quali figurano un mostro sacro statunitense come il Centro realizzato dal Dottor Cooper (cfr. Il Nuovo Club n. 95), il club Lifesmart di Londra (n.

115), L’Alexa Wellness Club di Salerno e il Centro Cuore & Salute di Reggio Emilia (n. 118) e più recentemente la Bowskill Clinic, ancora una volta nella capitale britannica. In queste pagine presentiamo altri case history che forniscono interessanti spunti che possono fungere da modello, indicando diverse strade percorribili per aggiornare la propria offerta e conquistare nuove fasce di clientela.

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«La prima cosa che mi viene in mente è il primo numero – risponde Roberto Maestrami guardando lontano –. Era il 1990, mi sembra ieri, ma mi rendo conto che era un altro mondo. Sono passati quasi tre decenni e non nascondo che oggi ci sentiamo parte della nascita e dello sviluppo del settore in Italia. Mettendo da parte la falsa modestia, credo di poter dire che abbiamo contribuito alla sua crescita culturale, accompagnandolo nella sua costante trasformazione e maturazione. Lo abbiamo fatto cercando sempre di allargare il più possibile la nostra visuale, innanzitutto con un approccio internazionale, partecipando a eventi all’estero, stringendo rapporti, in molti casi di amicizia, con tanti operatori ed esperti non solo italiani».

«Come mi è capitato di dire in diverse occasioni, dalla nostra prima partecipazione all’evento che l’IHRSA organizza annualmente negli Stati Uniti è nata l’idea di realizzare il ForumClub, così come di portare in Italia pubblicazioni ed esperti appartenenti a un mercato più maturo del nostro che da sempre ne anticipa le tendenze e ne influenza lo sviluppo. La visione internazionale, l’apertura ad altri ambiti, il cui insegnamento può aiutare il nostro mondo a crescere, è un po’ il nostro marchio di fabbrica. Amo viaggiare, in primo luogo a livello personale, e credo che allargare i propri orizzonti sia essenziale, anche e soprattutto per una casa editrice specializzata come la nostra. Uscendo dai confini nazionali siamo venuti a conoscenza di veri e propri best seller del settore come Selling Fitness e Selling Personal Training che abbiamo tradotto facendoli diventare dei “classici” anche in Italia. Anche il nostro ultimo volume, La Pozione Magica, racchiude l’essenza della

al telefono

mistery shopping

Che cosa si prova a vedere stampato il centocinquantesimo numero de Il Nuovo Club?

gni giorno, da un po’ di tempo a questa parte, si sente parlare di medical wellness, medical fitness, fitness e benessere olistico, attività fisica come farmaco… tutte espressioni che esprimono il legame sempre più stretto, per non dire inscindibile, tra esercizio e salute. È la scoperta dell’acqua calda o, se preferite, dell’uovo di Colombo, ma indica, a livello mondiale, un’importante presa di coscienza di un settore, quello dei fitness club, che si è finalmente reso conto di avere un prodotto straordinario al quale nessuno dovrebbe rinunciare.

Da tempo Il Nuovo Club affronta questo argomento da diverse angolazioni e con la consueta visuale internazionale per una ragione molto semplice: il futuro passa in gran parte attraverso la capacità di associare le attività e i servizi offerti dal club alla salute e al benessere di fasce di popolazione sempre più ampie e variegate. È questa la grande sfida da raccogliere e vincere per sopravvivere e prosperare. Non è dunque un caso che un

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di Silvia Bianchini e Davide Venturi

iamo nell’era di Internet, dei social network, degli smart phone… e di tante altre “diavolerie” tecnologiche che, volenti o nolenti, hanno modificato e sicuramente ampliato il nostro modo di comunicare. Ma il caro vecchio telefono, inventato da Antonio Meucci nella seconda metà dell’Ottocento, continua a essere un importante strumento di comunicazione, ancora oggi imprescindibile in ambito aziendale.

Oggi la quasi totalità dei club italiani è

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dotata di sito internet e utilizza i social media, ma non può rinunciare alla linea telefonica, indispensabile soprattutto per consentire ai clienti, reali e potenziali, di chiedere informazioni.

La conversazione a distanza è in molti casi il primo contatto tra club e potenziale frequentatore. Ed è risaputo che la prima impressione è fondamentale in quanto può decretare l’esito della vendita di un servizio o di un prodotto, così come di una relazione. Tutti ricordiamo qualche “fatidica prima impressione” che ci ha disposto

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inchiesta: il mercato dell’usato retention sotto la lente misurare la customer satisfaction alimentazione e salute nel club è arrivato l’air training 110 copertina OK 1

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forumclub 2013: novità e anticipazioni

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hard candy fitness, i club di madonna

piscina rinnovabile: un po’ di conti

defibrillatori obbligatori: istruzioni per l’uso

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inchiesta: il punto sul settore la nuova era del marketing 15/10/12 18:17

fetta di un potenziale mercato gigantesco».

Dunque Il Nuovo Club ha una “missione”?

«Il nostro principale obiettivo, sin

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dal primo numero, è fornire agli operatori strumenti che li aiutino concretamente a orientarsi, a fare scelte ponderate in diversi ambiti, da quello giuridico-fiscale al marketing, dalle novità proposte dal mercato alle nuove attività, proponendo al tempo stesso case history di eccellenza che possono ispirare e addirittura fungere da modello,

così come testimonianze di altri settori in chiave benchmarking… e molto altro ancora. Abbiamo sempre cercato di anticipare tendenze, intercettare fenomeni significativi, prevedere sviluppi futuri e mettere a fuoco le sfide da raccogliere e le opportunità da cogliere. E spesso, credo, ci siamo riusciti.

Talvolta addirittura precorrendo i tempi.

Riprendendo in mamo vecchi numeri che non guardavo da anni, mi sono reso conto che parlavamo di web nel 1999, che trattavamo il complesso tema del “medical fitness” già diversi anni fa, con grande anticipo rispetto alla maturità raggiunta dal settore. Mi sono inoltre “ricordato” che abbiamo affrontato ogni argomento legato alla gestione, professionale e redditizia, dell’azienda club. Abbiamo pubblicato tante inchieste, approfondite e imparziali, su un ampio spettro di tematiche, dando sempre la parola agli operatori di club, facendo della rivista un’utile piattaforma di dialogo e confronto, dando voce ai protagonisti del settore. E tutto questo – puntualizza il direttore con una punta di orgoglio deontologico – cercando sempre di verificare la veridicità e la fondatezza delle informazioni diffuse, sia sulla rivista sia sulla sua emanazione web Fitness Trend, online da quasi vent’anni. Come si suol dire, siamo sempre stati “sul pezzo” con tanta passione e altrettanta professionalità, con un rigore che ci ha talvolta esposto a critiche. Ma se dopo tanti anni siamo ancora un punto di riferimento per questo settore è anche grazie al nostro approccio super partes, alla nostra indipendenza».

L’anima di questa ormai storica rivista non è cambiata con gli anni…

«Ripensando al passato mi rivedo a 23 anni quando uscì il primo numero, così come la nostra partecipazione alla prima edizione di

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Sport Show, primo evento dedicato al settore che andò in scena a Bologna per poi cedere il testimone al Festival del Fitness di Rimini dove, come mosche bianche, ci presentammo in giacca e cravatta in quanto scegliemmo, sin dall’inizio, di rivolgerci a imprenditori, manager e professionisti, proponendo loro uno strumento di lavoro che aiutasse a uscire dalla fase della semplice passione, basata spesso sull’improvvisazione, e a far proprio un nuovo approccio imprenditoriale e altamente professionale. Da allora non abbiamo mai abbandonato questo approccio, rinnovandoci insieme al settore, cercando di fornire strumenti utili a un “mondo” che ha sempre dimostrato il coraggio di cavalcare le onde e affrontare le tempeste e che, nonostante la sua giovane età e i grandi margini di crescita che ha davanti a sé, ha già dimostrato capacità di resilienza non comuni».

E Il Nuovo Club, che rapporto ha con le sfide?

«Le sfide ci piacciono, così come ci piacciono gli imprenditori di questo coraggioso settore, molto più complesso e difficile di quanto la maggior parte dei non addetti ai lavori credano. Nel 2000 ci siamo

messi nuovamente in gioco creando il nostro “numero dal vivo”, proponendo un evento formativo – chiamato Forum Il Nuovo Club e in seguito rinominato ForumClub – che in Italia non c’era e che ancora oggi, a distanza di 17 anni, è una gemma addirittura nel panorama europeo. E l’ultima edizione, conclusasi lo scorso 20 febbraio, è andata in scena nell’inedita versione Gallery che ha rinnovato un evento che, dopo quasi vent’anni, continua a essere per tanti operatori un’imperdibile numero “live” de Il Nuovo Club.

Ritornando alle sfide, credo in un’epoca come quella odierna nella quale, grazie al web, siamo tutti bombardati da informazioni, talvolta incomplete, frammentarie e contraddittorie, orientarsi, informarsi, scegliere è, paradossalmente, più difficile che in passato. La sfida che la nostra redazione raccoglie ogni giorno è la responsabilità di selezionare notizie e informazioni, valutandone, nei limiti del possibile, la fondatezza e la serietà. E devo dire, a tale proposito, che il networking internazionale fatto di eccellenti professionisti e importanti realtà associative e formative e costruito in tanti anni “in prima linea” rende questo compito più facile e, al tempo stesso, il nostro

lavoro più piacevole e soddisfacente».

Per concludere, quale futuro ci aspetta?

«Ritengo che quello del fitness e del wellness sia un settore straordinario sotto molti punti di vista, innanzitutto, come ho già detto, per il prodotto che offre, un portentoso farmaco naturale alla portata di tutti, un vero elisir di lunga e sana vita. C’è un grande mercato potenziale da conquistare e grandi opportunità aperte a tutti, ma non per tutti. Potrà coglierle solo chi opera con professionalità e rigore aziendale, curando i dettagli, innovando, aggiornandosi costantemente, valorizzando le risorse umane, mostrando un vero spirito imprenditoriale. Chi non sa adattarsi a uno scenario che è drasticamente cambiato in un lasso di tempo molto breve, mostrando doti di flessibilità e la capacità di innovare, è destinato a incontrare grandi difficoltà.

In ogni caso credo nel futuro e, dopo quasi trent’anni di attività in questo settore, sono ancora felice e orgoglioso di farne parte. L’unico aspetto negativo è che non ho più vent’anni. Ma in compenso mi alleno più di allora»

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forumclub gallery:

buona la prima

La diciassettesima edizione di ForumClub, la prima nell’inedita versione Gallery, caratterizzata dalla sinergia tra cultura, business e networking, si è conclusa lo scorso 20 febbraio ottenendo molti consensi

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ormazione, aggiornamento, business e networking: la cultura, di settore, e il mercato si sono incontrati e hanno interagito in modo sinergico nell’ambito di un evento ricco di stimoli e opportunità per congressisti, espositori e visitatori.

In una parola ForumClub, la cui edizione 2016 è andata in scena, per la prima volta, nell’inedita versione Gallery, all’interno della Sala Maggiore dell’ex Galleria d’Arte Moderna (GAM) e dell’attiguo Palazzo dei Congressi, nell’ambito del quartiere fieristico di Bologna.

La diciassettesima edizione dell’evento, tenutasi in concomitanza con l’ottava di ForumPiscine, ha proposto agli operatori di fitnesswellness club, strutture ricettive, piscine e spa un percorso guidato che si è snodato tra sessioni con-

gressuali e spazi espositivi, incontri dedicati a tematiche calde e a novità del mercato.

Lo spazio espositivo disponibile è stato completamente occupato dagli stand delle tante aziende che hanno partecipato, proponendo agli oltre 6.000 visitatori una varietà merceologica e una completezza di prodotto e di servizio paragonabile a quella di manifestazioni di dimensioni molto maggiori. Numeri positivi anche sul fronte estero che ha fatto registrare una crescita del 15% degli espositori stranieri, europei ed extraeuropei – da Austria, Cina, Germania, Olanda, Slovenia, Spagna, Stati Uniti e Svizzera, solo per citarne alcuni –, rafforzando la vocazione internazionale dell’evento.

«È un evento fondamentale per gli operatori del mondo del fitness e del benessere perché è un momento di scambio di idee».

Roberto Tiby un congresso da applausi Le sessioni del Congresso hanno riempito le sale e ottenuto gli applausi dei tanti imprenditori e professionisti presenti, operatori di alto profilo che, come tali, hanno aspettative elevate.

Il vasto programma congressuale ha affrontato numerose tematiche, spaziando dalla progettazione al marketing, dai social media ai modelli gestionali, dalle normative al customer care, coinvolgendo anche nomi importanti di altri settori. Ogni intervento ha offerto spunti di riflessione e momenti di approfondimento molto utili per la crescita e la formazione dei circa 800 operatori iscritti alle tre giornate di congresso.

La versione Gallery di ForumClub 2016 è stata caratterizzata dalla sinergia tra cultura di settore e mercato

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ForumClub in un ciak

Guarda i filmati del ForumClub 2016 nel canale YouTube di Editrice Il Campo: www.youtube.com/editriceIlCampo

Particolarmente applauditi il seminario intensivo dedicato alla vendita tenuto da Fabrizio Cotza, che ha richiamato 82 partecipanti, e le tre general session.

La sessione plenaria d’apertura – da molti giudicata una delle migliori in assoluto delle tante svoltesi in diciassette anni di Forum – ha avuto come protagonista Fabio Zaffagnini, creatore di Rockin’1000, performance da Guinnes dei primati che ha visto 1.000 musicisti suonare all’unisono, dal vivo a Cesena, un brano del gruppo alternative rock statunitense Foo Fighters. Un’iniziativa senza precedente che è stata filmata, quindi

diffusa sul web grazie al quale è diventata un fenomeno virale (più di 26 milioni di visualizzazioni), in grado di convincere la nota band a recarsi a Cesena per tenere un concerto, gratuito, per i suoi intraprendenti fan.

Insieme a Edoardo Cognonato, Zaffagnini – cofondatore di Trail Me Up, start up che crea sistemi di realtà aumentata virtuale applicata al rilevamento di sentieri – ha consegnato al folto pubblico una testimonianza da brividi, spiegando come un sogno, un’idea apparentemente folle può trasformarsi in realtà, superando persino i limiti dell’immaginazione e dell’ottimi-

smo più sfrenato.

Giuseppe Vercelli, il maggiore esperto italiano nel campo della psicologia della prestazione, responsabile dell’area psicologica di Juventus FC, ha tenuto la general session del venerdì, nel corso della quale ha illustrato i concetti fondamentali che stanno alla base del modello SFERA, approccio finalizzato allo sviluppo della propria leadership tramite la massimizzazione dell’efficacia delle risorse di cui si dispone. Un metodo applicabile sia in campo sportivo-agonistico, sia in ambito manageriale, professionale e personale. La relazione è stato particolarmente apprezzata

un expo completo

«ForumClub è ossitocina pura, il neurotrasmettitore di chi ama ciò che fa».

Edoardo Cognonato dai tanti operatori che hanno riempito la suggestiva Sala Italia, sia per la chiarezza espositiva di Vercelli sia per i concetti espressi.

Matteo Belli, attore, mimo, “giullare”, nonché autore e regista teatrale di grande spessore, ha tenuto

l’ultima general session, andata in scena, è proprio il caso di dirlo, nel pomeriggio di sabato. Si è trattato si un’inedita lezione-spettacolo che ha affrontato un tema apparentemente controverso dal quale è emerso un messaggio tanto sem-

Circa 130 aziende hanno animato l’evento, rappresentando tutti i comparti merceologici legati alla gestione di fitness-wellness club e impianti acquatici, dalle attrezzature per l’allenamento ai software gestionali, dalle saune, bagno turchi e vasche idromassaggio ai dispositivi per il risparmio energetico, dal merchandising ai complementi d’arredo, dalle pavimentazioni all’illuminazione alle attività di gruppo... e molto altro ancora.

Grazie al percorso guidato, i visitatori non si sono persi nemmeno uno stand, avendo l’opportunità di toccare con mano prodotti e soluzioni non visibili in altri eventi espositivi.

incontri ad alto gradimento e nuovi target L’edizione 2016 di ForumClub ha proposto anche un interessante

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plice quanto chiaro: la sconfitta, il fallimento, le difficoltà che inevitabilmente chiunque incontra, se gestiti con intelligenza possono trasformarsi in opportunità, renderci migliori e più forti, maggiormehte consapevoli di noi stessi e delle straordinarie risorse di cui disponiamo.

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«È una grande vetrina in cui molti professionisti, molti operatori si confrontano. È un modo per generare crescita in se stessi e nel proprio staff» Gerardo Ruberto

Un momento della cerimonia di premiazione del Club Award 2016

programma open animato dagli incontri proposti dalle associazioni e federazioni partner che hanno richiamato un pubblico folto e qualificato. Ricordiamo le sessioni organizzate da Acquanetwork e ANIF-Eurowellness, così come quelle frutto delle relazioni avviate – per questa edizione e destinate a ulteriori sviluppi – con Parchi Permanenti Italiani e Federterme la cui partecipazione ha ampliato il target di riferimento del Forum avvicinandolo ai comparti terme e parchi acquatici. Meritano una menzione anche i seminari e gli incontri coordinati da FIN, Assopiscine, UISP e PoliDesign - Consorzio del Politecnico di Milano, così come la collaborazione con gli Ordini professionali degli Architetti e Progettisti delle province di Bologna e Modena.

Altrettanto importante il ruolo delle aziende partner, alle quali ForumClub-ForumPiscine Gallery ha affidato un ruolo di primo piano per quanto attiene all’aggiornamento in merito a tecnologie e

novità del mercato. Nel corso delle tre giornate, si sono svolte più di 60 speed presentation che hanno abbracciato tutte le tematiche di maggiore interesse e attualità per gli operatori del comparto, dal wellness al boutique fitness, dall’illuminazione alle nuove attività acquatiche, al risparmio energetico.

premiazione del decimo club award Come vuole una ormai consolidata tradizione, nel corso di ForumClubsi è tenuta la premiazione del Club Award – premio istituito da Il Nuovo Club come riconoscimento agli operatori di fitness-wellness club e centri sportivi che con impegno, professionalità e passione favoriscono la crescita del settore.

Nel corso della cerimonia, svoltasi nel tardo pomeriggio di venerdì 19 febbraio, sono stati assegnati i trofei delle tre categorie in cui è suddiviso il Club Award, giunto alla decima edizione. Forum Sport Center di Roma e Forum

Wellness Club di Padova si sono rispettivamente aggiudicati i premi nelle categorie Speciale e Innovazione, mentre il club Fit for Life di Conegliano, in provincia di Treviso, è stato nominato Club dell’Anno (in altra parte della rivista dedichiamo diverse pagine a questo intraprendente club riservato alle sole donne).

Per il Forum Sport Center ha ritirato il premio Giampaolo Duregon, presidente di A.N.I.F.- Eurowellness e titolare, insieme a Walter Casenghi, di diversi prestigiosi centri sportivi di Roma. Il riconoscimento assegnato dalla giuria intende essere un “oscar alla carriera” a due imprenditori che da tanti lavorano con grande passione e altrettanto impegno per favorire lo sviluppo di un settore dalle grandi potenzialità e dallo straordinario valore sociale.

La sezione Club Award del sito fitnesstrend.com riporta tutte le motivazioni dei premi, nonché immagini riguardanti l’iniziativa.

Un grazie speciale a‌ espositori premium partner

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Arrivederci al 18° ForumClub, 16-17-18 febbraio 2017

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dal logo

al luogo “Q

L’apertura di un nuovo club è l’inizio di una storia e ogni storia ha dei protagonisti, una prefazione e una trama. Sonia Marcolino ci racconta la nascita di Glicini Sport, illustrando ogni fase del fondamentale lavoro di marketing e comunicazione che ha preceduto e affiancato il lancio di una realtà partita, non a caso, con il piede giusto

uesto è un territorio particolare”. Quante volte lo abbiamo sentito dire? Tante. Ogni idea imprenditoriale, ogni nuovo progetto, ogni luogo che accoglie persone o racconta esperienze non può prescindere da una valutazione importante: le peculiarità e le leggi di comunicazione del territorio su cui andrà a innestarsi.

Non esiste una formula magica per configurare la strategia di lancio di un nuovo club, ma esistono attività che possono accompagnarla e, soprattutto, incrementarne l’efficacia tramite test e feedback, anche con largo anticipo rispetto all’apertura.

Il mondo dei fitness-wellness club offre non solo infrastruttura e tecnologia, ma anche emozione ed

di Sonia Mercolino

energia condivisibile, una grande opportunità per chi si trova a svolgere attività di marketing e comunicazione.

In queste pagine ripercorreremo il modo in cui una determinata vision imprenditoriale è stata declinata, adattata e raccontata a un territorio specifico, definendo le varie fasi, correggendo la strategia e la modulistica di registrazione dei risultati. Il lancio di un nuovo centro è di fatto una storia, una storia con dei protagonisti, una prefazione e una trama.

il progetto commissionato e la storia Il progetto imprenditoriale che ci accingiamo a raccontare prevedeva, per il mese di settembre 2015, la nascita di un nuovo centro fitness come “costola” di un complesso storico, esistente da anni a San Secondo di Pinerolo, comune in provincia di Torino di circa 3.600 abitanti, appartenente alla Comunità Montana Pinerolose Pedemontano.

Il nuovo polo dedicato al servizio fitness e ricreativo sarebbe nato all’interno di un complesso ricettivo molto noto sul territorio: l’Hotel Villa Glicini, nato dalla ristrutturazione di una bellissima villa del ‘700 appartenuta ai marchesi Maffei di Boglio, per tanti anni salotto della nobiltà dell’epoca.

Questo affascinante contesto storico si sviluppa su una superficie di

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il naming

Il marchio “ombrello” Glicini Village è stato declinato in diverse forme per indicare le varie aeree che caratterizzano questa poliedrieca realtà

16.000 metri quadrati che nel corso degli anni è cresciuto dotandosi di una piscina scoperta, una laguna, una zona ricettiva estiva (denominata Glicini Swim) e un campo da beach volley. Il nuovo centro fitness andava inserito con coerenza in modo che costituisse un valore aggiunto. Un club di ultima generazione, a livello sia tecnologico-impiantistico sia organizzativo, da innestare in una struttura preesistente senza generare una rottura. Alla comunicazione è stato affidato l’arduo compito di evidenziare, rafforzare e valorizzare la naturale armonia, fornendo all’intera area una nuova chiave di lettura. L’obiettivo era appropriarsi dei valori e della notorietà di Villa Glicini per plasmare la sua evoluzione verso il futuro, in modo armonioso, coerentemente con i regimi stilistici che storicamente la contraddistinguono.

il logo

Sono quindi stati valutati i seguenti fattori specifici: • una zona identificata come Villa che aveva ospitato nella precedente gestione campi da tennis e attività di aggregazione; • un hotel storicamente identificato dal nome e dal logo Hotel Villa Glicini, dotato di un sito web ottimamente indicizzato grazie alle scelte e agli investimenti specifici della direzione;

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accenta.it

Il nostro progetto di marketing e comunicazione ha preso il via nel

gennaio 2015. Per creare il nuovo logo, e le sue declinazioni, abbiamo innanzitutto valutato i seguenti aspetti fondamentali: • naming, inteso come etimologia e suono collegati al logo stesso; • lettering, inteso come tipo di font (carattere) da impiegare; • cromia: intesa come colorazioni e contrasti tra gli elementi componenti il logo; • pay off: la chiave di lettura del logo che esplicita i valori da condividere; • versioni.

Dopo un profondo confronto con la direzione e un’attenta analisi del legame, anche affettivo, con le denominazioni susseguitesi nel tempo, abbiamo deciso di partire dall’eredità, interrogandoci innanzitutto sulla simbologia e sulla valenza del termine Glicini. Il glicine è una pianta caratterizzata da una crescita molto particolare che simboleggia lo sviluppo della coscienza umana. In Giappone rappresenta avventura, gioco e moto, valori che si sposavano perfettamente con la filosofia del nuovo progetto. Un termine che potevamo dunque sfruttare a nostro vantaggio grazie alla sua connessione storica con il territorio.

Altra parola, di settecentesca memoria, sulla quale abbiamo riflettuto è Villa. La villa, ossia l’edificio nel quale è sorto l’hotel, identifica il concetto di salvaguardia e presidio di una zona più ampia tutt’intorno, i 16.000 metri quadrati di parco sui quali sarebbe sorto il centro fitness/sportivo. Abbiamo deciso di sostituirla con il termine inglese Village. Il villaggio del Glicine è il concetto che logicamente, e strategicamente, si è voluto sottolineare per non rinunciare al passato (la parola Village può anche essere letta come evoluzione di Villa, appunto Villa-ge) continuando a scrivere il futuro. Da Villa Glicini

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• un parco estivo denominato Glicini Swim, che nel corso dell’ultima stagione che ha preceduto il lancio del nuovo progetto commissionatoci è cresciuto con interventi progressivi, a livello sia di servizi sia organizzativo.

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L’area cardio del neonato centro fitness Glicini Sport

e Hotel Villa Glicini è nato così il Glicini Village, un concetto che ingloba la storia e si presta alla declinazione delle unità che all’interno vi sorgevano o sorgeranno.

Ci siamo inoltre interrogati sul valore del termine in relazione alla sua registrazione come dominio internet e, più in generale, al suo ruolo all’interno di una strategia web.

Nel caso specifico, si è deciso che Glicini Village inglobasse Villa Glicini: la ricercabilità e la navigazione di questo web place si basa così su una scelta intelligente per quanto concerne il naming.

Partendo dall’iniziale ricerca di un nome per un centro fitness/sportivo, sono nati: • Glicini Village, il marchio ombrello identificante un complesso di servizi; • Glicini Hotel, a sostituzione dell’insegna Hotel Villa Glicini; • Glicini Summer, che identifica le attività svolte nell’area piscina e parco estivo, da maggio a settembre; • Glicini Sport, il centro fitness intorno al quale è nato tutto il ragionamento e che ha guidato la riorganizzazione logica dell’impianto di comunicazione (apertura avvenuta a settembre 2015);

• Glicini Spa, il centro Beauty & SPA aperto dopo il vernissage di Glicini Sport (inaugurato nel dicembre 2015); • Glicini Food, un servizio ristorativo in via di definizione che aprirà nel corso del 2016.

il lettering e la cromia La scelta del font (il tipo di carattere tipografico caratterizzato da un determinato stile grafico) è legata all’equilibrio e all’estetica. In questo caso la scelta è ricaduta su un Harabara dal tratto non sottile e nemmeno eccessivamente squadrato. La lettera “g” è stata elaborata con il richiamo al simbolo stilizzato di una pianta di glicine: un equilibrio tra elementi decorativi e digitati. La possibilità di isolare la sola lettera “g” per impiegarla nella realizzazione di gadget e materiali istituzionali si è rivelata una scelta vincente sia per la comunicazione di un simbolo semplificato sia per l’ottimizzazione dei costi.

L’obiettivo, nella scelta del colore del marchio, è stata la salvaguardia della sua riconoscibilità e, al tempo stesso, il conferimento di una connotazione a ogni singola area.

La tecnica utilizzata si basa sull’u-

tilizzo della radice come valore cromatico fisso (un tono di grigio) variando la cromia della lettera G e del termine identificante la zona. La scelta dei colori è avvenuta attraverso l’affiancamento di varie tonalità e pantoni fino a identificare quelli più coerenti con ogni categoria di servizi e con una comunicazione complessiva in stile “villaggio” (coerenza cromatica e di tonalità).

il payoff Affinché un logo diventi brand deve guadagnarsi un posto nella memoria e, nella maggior parte dei casi, da solo non basta. È necessario prevedere un payoff. La definizione di questo termine a volte può causare confusione: viene spesso erroneamente equiparato al claim.

Il claim, o slogan, indica la frase accattivante utilizzata per la promozione di un determinato prodotto/ spot. Il payoff, invece, consiste in una frase molto più breve il cui senso racchiude l’identità e i valori dell’azienda/prodotto a cui è abbinato e spesso accompagna il logo per sempre. Wikipedia lo definisce come “l’elaborazione verbale che sintetizza il posizionamento

le versioni Come potremo usare il logo e i loghi nel tempo? In caso di stampa a un solo colore? In caso di applicazione su un fondo scuro? In caso di un utilizzo in negativo?

Ci siamo posti anche queste domande e non per eccesso di zelo, bensì per ottimizzare il tempo e le risorse future. Abbiamo messo la ciliegina sulla torta o gettato le fondamenta del progetto? È paradossale, ma la prima fase, sin qui descritta, aiuta a spianare la strada alla strategia di comunicazione e marketing per il lancio di un nuovo concept. Aiuta a visualizzare il centro che verrà, come verrà identificato, come le persone lo citeranno per condividere le loro esperienze.

l’immagine coordinata

alcuni esempi

Dopo aver identificato il concetto da raccontare, dato spessore al logo con un payoff, applicata la logica della comunicazione visiva per una corretta organizzazione del messaggio, si è studiato il progetto di promozione territoriale, l’iter da seguire per rendere nota la nuova organizzazione e per introdurre Glicini Sport e raccontare la nuova storia del Village.

Si è scelto, per ragioni contingenti, di anticipare la prevendita degli abbonamenti con una strategia teaser: l’attività di outreach (po-

La fase 1, corrispondente al mese di maggio 2015, è stata caratterizzata dalla presenza alle sagre di paese con giochi e interazioni per omaggiare l’ingresso agevolato in piscina e comunicare il lancio del Village. Un’attività preceduta dalla selezione e formazione dello staff che ha visionato il materiali da utilizzare, si è cimentato nel role play, ha condiviso gli obiettivi e preso confidenza con la modulistica di lavoro.

La fase di comunicazione e promozione di Glicini Summer, come primo concept di Glicini Village,

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la promozione territoriale

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stazioni promozionali esterne e organizzate) è iniziata sotto il marchio Glicini Village che, con il passare del tempo, ha ceduto il passo alle differenti attività proposte, da Glicini Summer al nascente Glicini Sport.

A partire da maggio 2015 è stato definito un fitto calendario di presenza itinerante nei paesi e negli eventi dei comuni limitrofi in un raggio di 15 chilometri, impiegando uno staff di promoter dedicato, formato e brieffato sugli obiettivi e sullo spirito da comunicare.

Glicini Village: dove tu ti vuoi divertire, conoscere, sfidare, emozionare. Ogni uscita ha interpretato un leitmotiv e ha creato un gancio comunicativo con la storia del Village e i servizi promossi in quel momento. Ha inoltre definito una meccanica per la creazione del database, un database di contatti da indirizzare dapprima verso il concept estivo, quindi verso il progetto fitness/sport e in futuro verso le nuove attivazioni, diventando di fatto un’eredità di persone.

accenta.it

La locuzione “immagine coordinata” appartiene al mondo della comunicazione visiva. L’immagine diventa coordinata quando tutti i modi con cui un’azienda comunica

risultano coerenti tra loro. Questa coerenza si riferisce tradizionalmente a loghi, colori, impaginazione, presentazione grafica dei documenti, impostazione delle applicazioni promozionali e commerciali: l’immagine è coordinata se percepita come proveniente dalla stessa entità (coerenza semiotica, secondo la definizione di Wikipedia).

Nel caso del progetto Glicini Village e del nascente centro Glicini Sport, le applicazioni sono state studiate sia per il contenitore (Glicini Village) sia per le sotto aree (tra le quali anche Glicini Sport).

L’elemento di forza risiede nel coordinamento stilistico ricercato sin dal principio insieme allo studio di architettura incaricato del progetto: lettering, colori strutturali e ambientali, posizionamento degli ingombri e degli elementi di decorazione. La creatività di un luogo di aggregazione si deve respirare anche negli spazi, la coerenza e le applicazioni devono riguardare anche gli ambienti fisici dove la storia si svolgerà.

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dell’azienda o del prodotto a cui si riferisce”.

In questo caso abbiamo scelto un payoff che aiutasse la strategia teaser (la campagna pubblicitaria preliminare, di forte impatto, il cui fine è incuriosire il più possibile, senza tuttavia rivelare la natura, il nome o la marca del prodotto/ servizio oggetto della pubblicità. È sempre seguita da una seconda campagna, detta follow up, che svela il mistero e pubblicizza esplicitamente il prodotto/servizio) e di lancio a livello social e visual, che stressasse il concetto di possibilità in modo volutamente ridondante: Glicini Village, dove tu ti vuoi (o meglio, #dovetutivuoi).

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Il lancio di Glicini Sport ha impiegato diversi mezzi di comunicazione che comprendono anche la cartellonistica stradale

iscritti a fare un passo verso Glicini Village, più esattamente verso il Glicini Summer.

La fase 3, corrispondente al successivo mese di agosto, è stata caratterizzata dalla combinazione di promozioni settimanali nell’area estiva e dalla presenza sempre più massiva in eventi, manifestazioni e nei locali della zona.

La comunicazione promozionale si è spostata dall’estivo (Glicini Summer) totalmente verso Glicini Sport con logiche di database building e obiettivi crescenti.

Il coordinamento tra reparto marketing e reparto consulenza/vendita ha consentito di monitorare l’attività svolta tramite statistiche di controllo con l’impiego di indicatori di conversione delle vendite derivanti dall’ outreach.

Ognuna delle oltre 20 tappe estive è stata gestita su due livelli: promozionale ed emozionale. È stato

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è durata 1 mese e ha anticipato il lavoro del reparto consulenza, preparando il terreno a una strategia di temporary shop per Glicini Sport, allestito all’interno del parco estivo La fase 2, corrispondente ai mesi di giugno e luglio 2015, si è concretizzata nella presenza nelle piazze e sotto i portici con occupazione del suolo pubblico. Si è così realizzata la progressiva commistione promozionale tra attività estive e attività fitness, proposte in anteprima. Abbiamo proposto giochi di contatto e impiegato, come gancio promozionale, prove – svolte sul prato o nella piscina estiva – delle attività che si sarebbero svolte al chiuso, all’interno di Glicini Sport, a partire da settembre.

Per avviare ufficialmente la prevendita degli abbonamenti, secondo la logica del “taste before & after”, abbiamo invitato i potenziali

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attuato un marketing operativo al servizio del commerciale, con un occhio rivolto alla storia da raccontare: veicoli brandizzati, affissioni a supporto di alcuni momenti stagionali, uscite stampa in affiancamento ad alcune fasi chiave dell’outreach esperienziale.

dal sociale al social web Nel corso della fase 1 della promozione territoriale è stata attuata una strategia web teaser: creazione e aggiornamento delle fan page già esistenti; nascita della pagina principale Glicini Village che fungesse da dashboard e collettore di contenuti; aggiornamento dei siti esistenti per la zona estiva, registrazione dei domini glicinivillage.com, glicinsport. com e, in prospettiva, della nascente glicinispa.com; L’avvio del countdown sui siti

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La piscina coperta del nuovo e polivalente centro fitness piemontese

con connessione alle fan page e il ricorso al reportage fotografico e all’anticipazione delle iniziative su Facebook hanno premiato anche in una realtà definita “provinciale” e forse non pronta al digitale.

Nei 4 mesi di promozione, la presenza sul web è stata la voce e l’occhio di quanto accadeva nelle varie tappe, testimonianza dell’estate, anticipazione e cronaca del cantiere e del progetto Glicini Sport.

A settembre 2015, dopo l’evento di apertura, sono nati i siti ufficiali e le fan page sono entrate nella gestione ordinaria con piani editoriali definiti e sempre coordinati, per ogni marchio, in base alle esigenze di stagionalità.

le collaborazioni Prevedere una storia significa conoscerla. Conoscere una storia vuol dire saperla raccontare e poter coinvolgere, sin dal principio del progetto, altri compagni di viaggio. Il piano di ricerca di sponsor e partner, d’immagine e tecnici, per Glicini Village e Glicini Sport è coinciso con l’avvio dell’outreach. Grazie al buon potenziale di visibilità e flussi assicurati ai partner, è stato possibile inaugurare Glicini Sport con 2 main partner (del settore ristorativo e automobilistico) e un part-

ner tecnico che ha sponsorizzato l’abbigliamento dello staff. È stato importante raccontare una storia che si è trasformata in realtà, una realtà numericamente rilevante, dunque non solo una favola fine a se stessa.

l’inaugurazione del centro Happy ending o happy beginning? Dopo mesi trascorsi a raccontare il futuro, è stato scelto il weekend nel quale mettere finalmente in moto la “macchina”, ovvero inaugurare il centro fitness.

Nel fine settimana del 18,19 e 20 settembre 2015 ha aperto i battenti Glicini Sport, all’interno di Glicini Village, per offrire un nuovo livello di wellness. L’accoglienza nel corso dell’inaugurazione è stata gestita impiegando la tecnica della visita museale, dando la priorità a chi aveva già “acquistato il progetto” rispetto al resto dei visitatori. Una soluzione organizzativa dimostratasi vincente, amplificata dalla strategia comunicativa dell’attesa e da un attento piano editoriale, rafforzato nei 30 giorni che hanno preceduto l’apertura.

la quotidianità Glicini Sport ha preso forma dopo un confronto preliminare con

l’imprenditore per conoscerne le aspettative, quindi in nove mesi dedicati all’attuazione della strategia, all’operatività e a costanti correzioni di rotta. È stato così realizzato un progetto, passando da un logo a un luogo, ai luoghi. Tutto ciò non poteva prescindere dal lavoro “di ordinaria amministrazione” del reparto comunicazione, fatto di master class, open day dedicati, azioni di fidelizzazione, mailing list dedicata agli iscritti e costante verifica del database.

Dopo appena due mesi dall’inaugurazione di Glicini Sport, è stato presentato Glicini SPA, centro beauty & SPA realizzato all’interno del complesso, uno spazio di 250 metri quadrati al servizio degli abbonati e degli ospiti di Glicini Hotel. Lo sforzo e l’investimento iniziali e la ricerca di una logica di coerenza hanno reso possibile un facile proseguimento della storia, nonché la velocizzazione delle procedure e la replica dei modelli.

il fondamentale fattore u Dal logo al luogo, ma passando per il fattore U, ovvero la ricerca di Unicità della storia e l’Umanità delle persone coinvolte, fattori chiave per concretizzare ogni singola fase di un progetto di marketing e comunicazione, soprattutto nella filiera del wellness. Senza un investimento sul piano umano, difficilmente si assiste a case history di successo.

Sonia Mercolino Laureata in marketing e comunicazione, ha collaborato con aziende B2B del settore profumeria e design. Dal 2013 opera nel campo della consulenza, con specializzazione nel campo del web-marketing e della promozione operativa. Dal 2014 è responsabile marketing e comunicazione della società di consulenza Wellink.

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Acquistando un certo quantitativo del manuale La Pozione Magica, è possibile scegliere qualsiasi colore per la copertina, potendo così optare per la tonalità che meglio si sposa al marchio del club e/o al target al quale si rivolge.

C’è un grande mercato da conquistare!

L’esercizio fisico è un portentoso farmaco naturale, una vera “pozione magica” che migliora e allunga la vita. Partendo da questi presupposti, Il Nuovo Club ha realizzato un progetto incentrato su un manuale davvero unico e rivolto all’utente finale, contenente la “Pozione Magica” che può motivare chiunque a svolgere esercizio fisico frequentando regolarmente un club. Uno strumento per diventare gli alfieri di una vera e propria campagna di sensibilizzazione culturale. Un modo prestigioso per accrescere la credibilità del club dando smalto alla sua immagine e a quella dell’intero settore.

Motiva chiunque a svolgere esercizio fisico!

Questo manuale trasmette un messaggio semplice e chiaro, spiegando che allenarsi regolarmente è molto più facile e piacevole di quanto molti pensino. In special modo se ci si affida ai professionisti in materia, ovvero ai fitness club. Fornisce indicazioni facili per auto-motivarsi, per superare l’innata pigrizia e neutralizzare le scuse con le quali si mente persino a se stessi, riportando anche i risultati di alcuni dei tantissimi studi condotti in ambito internazionale che dimostrano, scientificamente, i benefici dell’esercizio fisico.

Fidelizza i tuoi soci!

Questo manuale è stato costruito anche per alimentare la motivazione dei soci maggiormente esposti al rischio di abbandono e aiutarli a rendere l’esercizio fisico un vero e proprio stile di vita associato ad altri comportamenti virtuosi.

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I video-corsi per staff, neo e potenziali iscritti Il marketing kit a corredo de La Pozione Magica comprende 2 video-corsi: quello realizzato da Edoardo Cognonato che insegna a promuovere la filosofia alla base di questo manuale, coinvolgendo a 360 gradi tutto lo staff, insegnando a trasmettere un messaggio non solo cognitivo, ma anche e soprattutto esperienziale ed emozionale. Una vera e propria sessione di teambuilding che fornisce indicazioni chiare e precise per costruire e mettere in pratica una vera e propria strategia; quello realizzato da Paolo Grosso, rivolto a potenziali clienti e neo iscritti che sintetizza e rafforza il messaggio trasmesso dal libro, ideale per motivare i nuovi soci, catturare l’attenzione dei potenziali iscritti e, più in generale, alimentare in ogni occasione la volontà a prendersi cura di se stessi allenandosi con regolarità. azione

Come utilizzare La Pozione Magica: alcuni esempi Inserirlo come omaggio nel kit di benvenuto, regalarlo ai soci in occasione di eventi e ricorrenze speciali e a potenziali iscritti in occasione di incontri gratuiti aperti a tutti e dedicati agli straordinari benefici dell’esercizio fisico illustrati nel manuale Utilizzarlo per sensibilizzare aziende e organizzazioni circa il valore del fitness, dando lustro e credibilità alla propria immagine e al proprio “prodotto” in chiave corporate Utilizzarlo come coupon valido per una giornata di prova gratuita, una lezione di personal training o uno sconto sulla sottoscrizione dell’abbonamento pari al prezzo di copertina Metterlo in vendita in esercizi-partner (ad esempio farmacie e negozi sportivi) impiegando il manuale come leva promozionale per attrarre nuovi potenziali iscritti Utilizzarlo come “libro di testo” della lezione settimanale denominata “La Pozione

Magica” nel corso della quale si ribadisce che l’esercizio fisico è un portentoso farmaco naturale, alimentando così la motivazione ad allenarsi dei soci, in special modo i neo iscritti Impiegarlo nel corso di eventi sportivi/ricreativi/culturali/scientifici per valorizzare i contenuti del volume, sottolineando che i club offrono un prodotto imprescindibile per la salute Utilizzarlo per sensibilizzare il mondo medico circa l’importanza dell’esercizio fisico per la salute, conferendo credibilità al proprio club e al proprio staff Come “libro di testo” a uso di tutto lo staff per trasmettere ai propri collaboratori un nuovo linguaggio e argomentazioni chiare e convincenti sul valore del “prodotto” fitness Venderlo nel club nel quale può essere costantemente diffuso un jingle dedicato a La Pozione Magica per generare l’effetto “tormentone” u

Come sfruttare le potenzialità de La Pozione Magica Personalizza le tue copie!

Il manuale La Pozione Magica è stato concepito per essere acquistato in certi quantitativi (vedi tabella riportata in questa pagina) che possono essere personalizzati e utilizzati per diverse iniziative di sensibilizzazione, fidelizzazione e soprattutto acquisizione di nuovi soci. La personalizzazione gratuita delle copie prevede l’inserimento del marchio del club in copertina e la prefazione del club che può anche contenere uno spazio per specifiche promozioni.

Il gestore del club può acquistare anche copie da consegnare a ogni membro del proprio staff affinché faccia proprio il messaggio contenuto nel manuale in modo da poterlo trasferire ai soci, reali e potenziali, incoraggiandoli a leggerlo a loro volta e a farne proprio il contenuto. È addirittura possibile scegliere il colore della copertina affinché risulti coerente con il proprio marchio e/o con il target al quale ci si rivolge.

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Per massimizzare l’efficacia del manuale, Il Nuovo Club suggerIsce l’organizzazione di incontri gratuiti aperti a tutti – di durata non superiore all’ora, anche nell’ambito di open day – nel corso dei quali illustrare i sorprendenti benefici dell’esercizio fisico, sottolineando il grande valore aggiunto costituito dalla professionalità dello staff e dalla qualità del club.

Il titolo La Pozione Magica, marchio depositato, è stato scelto poiché, oltre a esprimere in modo sintetico il valore straordinario dell’esercizio fisico, risulta ideale per suscitare curiosità nei confronti degli incontri gratuiti e di altre iniziative di sensibilizzazione riconducibili al manuale.

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Per vivere una vita lunga, sana e piena di energia devi muoverti regolarmente, mangiare correttamente e avere un atteggiamento mentale positivo. L’esercizio fisico è un portentoso farmaco naturale (privo di effetti collaterali) che previene la maggior parte delle malattie croniche, anche letali, e contrasta il deterioramento fisico e l’invecchiamento. Per 2,4 milioni di anni la biologia del corpo umano si è adattata per poter svolgere attività fisica energica e costante, imprescindibile per affrontare la quotidiana sfida della sopravvivenza.

Dal punto di vista biologico non esiste né pensionamento né invecchiamento, solo crescita o decadimento e il modo che scegli di vivere quotidianamente determina il tuo stato di salute e la qualità della tua vita, da ogni punto di vista. Sei progettato per muoverti! L’esercizio fisico è una vera pozione magica e questo manuale ti spiega come assumerla.

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capitolo 1

Benvenuto alla Medical Sport,

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è dal 1990 che siamo mossi costantemente dal desiderio di “aiutare più persone possibili ad avere un corpo più sano per una vita più felice”.

Cerchiamo di raggiungere questa nostra Vision alzandoci ogni mattina con la voglia di trovare sempre nuovi e migliori modi d’ispirare la nostra comunità locale a rendere l’Esercizio Fisico una sana Abitudine di Vita, tanto quanto il lavarsi i denti. Perché crediamo fortemente che prevenire è sempre molto meglio che curare. Ma dato che la salute dipende anche da altri importanti fattori, noi ci impegniamo nel rendere il nostro fitness club molto più che una semplice palestra: un vero e proprio Perno Centrale di Positivi Stili di Vita. Un luogo dove più professionisti, uniti in team, si impegnano nel diffondere una Cultura Wellness basata su altri 6 importanti principi in aggiunta all’Esercizio Fisico: attività fisica, alimentazione sana, pensiero positivo, amicizie divertenti, rispetto del pianeta e città sicure.

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molto semplice: muoversi regolarmente, mangiare in modo sano, avere un atteggiamento mentale positivo e relazioni sociali significative. E questi

quattro elementi dello star bene, essendo sinergici tra loro, danno vita a un circolo virtuoso. L’attività motoria – sia essa attività fisica spontanea come camminare o salire le scale, l’esercizio fisico svolto in un fitness club o in una piscina e lo sport in tutte le sue declinazioni – gioca un ruolo importantissimo, per non dire vitale.

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tendenze del mercato I

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a cura della redazione

Il settore fitness non si ferma mai, continua a proporre nuovi modi e strumenti per raggiungere e mantenere la forma fisica con un duplice obiettivo: soddisfare il suo “popolo” e conquistare nuove fasce di consumatori

l settore del fitness, coerentemente con il dinamismo che è nel suo DNA, non si ferma mai, continua a sperimentare, a reinventarsi, a proporre nuovi modi per raggiungere e mantenere la forma fisica, socializzando e restando in salute, anche dal punto di vista mentale.

Per farlo, attinge anche dal suo passato, ritornando alle origini del movimento, dando vita a miscele di diverse discipline per rinnovare la propria offerta. Tutto questo con due finalità ben precise: continuare a soddisfare, e quindi fidelizzare, il suo “popolo” e al tempo stesso conquistare nuove fasce di consumatori per allargare il mercato e creare nuove opportunità di business. Nascono così nuove attività che in certi casi diventano fenomeni planetari o quantomeno tendenze degne di nota, nuovi attrezzi, nuovi concept di club e di

fruizione degli stessi.

Come di consueto, gli eventi espositivi e congressuali dei primi mesi dell’anno – in ordine cronologico ForumClub, IHRSA International Convention and Trade Show e FIBO e, a seguire, RiminiWellness – presentano anteprime e fungono da vetrina delle tendenze in atto.

ritorno alle origini nel segno del functional fitness Il fitness funzionale è il protagonista indiscusso del fitness odierno e si presenta sotto diverse forme che, in modi diversi, costituiscono un ritorno alle origini del movimento, ovvero agli esercizi fondamentali, svolti a corpo libero o con attrezzi classici, come nel caso del CrossFit, del Calisthenis e del boot camp (o military fitness che dir si voglia). Attività che hanno riscoperto, e riportato in voga persino tra le donne, i piegamenti sulle braccia, le trazioni alla sbarra e l’utilizzo di attrezzature che non tanto tempo fa sembravano il ricordo sbiadito di un’epoca che fu. Lo stesso TRX, inventore del fitness in sospensione, esprime un concept che si è affermato in un lasso di tempo molto breve grazie anche e soprattutto alla sua semplicità disarmante, ideale per lo svolgimento di esercizi efficaci e sicuri, in grado di stimolare tutti i distretti muscolari, adattabili alle esigenze e alle condizioni fisiche di ogni utente. Lo stesso discorso vale per gli esercizi finalizzati al miglioramento dell’equilibrio, della postura e della simmetria corporea che i club più scrupolo-

La tecnologia ha oggi un ruolo significativo anche nel mondo dell’esercizio fisico

si abbinano ad attente valutazioni impiegando strumenti diagnostici ad hoc e professionisti adeguatamente preparati.

E ritornando al CrossFit, a metà aprile si è svolta a Malpensa Fiera (Busto Arsizio) la prima edizione di Show Down, competizione internazionale rivolta ai centri dedicati a questa disciplina (detti box) che hanno aderito con entusiasmo, dall’Italia e da diversi paesi europei, iscrivendo alla gara qualcosa come 1.000 atleti.

E sempre nell’ambito del functional fitness, hanno fatto la loro comparsa nuovi attrezzi più “strutturati”, ma pur sempre spartani, per lo svolgimento di un’ampia gamma di esercizi per lo sviluppo della resistenza aerobica e muscolare, nonché della potenza, risultando ideali per la preparazione atletica, anche di alto livello, il personal training, il group training e l’utilizzo individuale. In questa “categoria” rientra anche una nuovissima linea di attrezzi che sfrutta il principio dell’instabilità, costringendo il corpo a reagire all’interferenza motoria imprevista per migliorare la reattività neuromuscolare e, di conseguenza, le prestazioni e la forma fisica.

il ruolo crescente della tecnologia La tecnologia, nelle sue diverse espressioni, si è ritagliata un ruolo significativo anche nel mondo

dell’esercizio fisico. Il virtual fitness, ovvero le lezioni tenute da istruttori virtuali – filmati o sotto forma di “avatar” – sono ormai diffuse a livello internazionale e il fenomeno sta prendendo piede anche in Italia. Una soluzione che, eccezion fatta per i centri low cost, non sostituisce gli insegnanti in carne e ossa che continuano ad avere un peso strategico importante per la maggioranza dei club.

Attualmente si limitano a rendere il palinsesto orario dei corsi più completo, consentendo agli operatori di soddisfare i clienti in tutte le fasce orarie e tutti i giorni, andando così incontro alle esigenze di un più ampio spettro di utenti.

Discorso un po’ diverso per la realtà virtuale impiegata pe rendere l’allenamento più coinvolgente e suggestivo, addirittura surreale grazie a scenari che portano l’utente in mondi paralleli, distraendolo dalla fatica, motivandolo nel corso della sessione, facendolo divertire ed emozionare. Il mercato offre già interessanti prodotti di questo tipo e c’è da aspettarsi che questo comparto cresca velocemente negli anni a venire.

Sono inoltre sempre più diffusi, sul web e su altri supporti, i filmati che mostrano l’esecuzione degli esercizi, così come le lezioni tenute da istruttori reali trasmesse in streaming, in diretta o differita a seconda della finalità.

Una realtà che sta facendo il suo ingresso in Italia proprio ora.

ems training, nuovi format di club e di fruizione FIBO ha confermato che l’EMS training, l’allenamento svolto con l’ausilio di dispositivi indossabili per l’elettrostimolazione muscolare che massimizza gli effetti degli esercizi svolti, è un fenomeno di grande portata in Germania – che conta già tante “boutique” specializzate e corner all’interno dei fitness club – che si sta diffondendo anche in Italia.

Le cosiddette boutique fitness, i club specializzati, dedicati a una specifica attività e di piccole dimensioni, stanno facendo il loro ingresso nel mercato italiano nel quale si potrebbe assistere a una frammentazione dell’offerta che è già realtà in altri mercati più maturi del nostro come gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania.

Queste realtà, come i box dedicati al CrossFit, in genere optano per il pay per use, ovvero vendono le singole lezioni/ingressi e pacchetti anziché l’abbonamento temporale, a un prezzo decisamente più elevato. Un fenomeno, questo, che in alcuni mercati sta già modificando lo stile di consumo degli utenti del fitness che scelgono il club in cui allenarsi esattamente come scelgono il ristorante per la cena o il bar per l’aperitivo, ad esempio frequentando una boutique fitness dedicata all’indoor cycling il lunedì, un box CrossFit il mercoledì e un centro Pilates o una piscina il venerdì.

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I dispositivi indossabili, come smart watch e smart band che consentono di monitorare l’allenamento e addirittura tenere sotto controllo i comportamenti quotidiani 24 ore su 24, dunque lo stile di vita, hanno recentemente fatto il loro ingresso nei club che hanno scelto di occuparsi dei propri clienti anche quando sono lontani, offrendo loro un servizio più completo e più personalizzato, coerente con il coaching, sempre più diffuso e che potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista in un futuro prossimo, affiancando il personal training, ampliandone il raggio d’azione.

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tecnolgia da indossare

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un mercato

speciale a cura della redazione

sempre in fermento Per avere informazioni più dettagliate su aziende e prodotti collegatevi a Sportindustry.com. Il portale specia-

lizzato dell’industria italiana dello sport, del fitness e della piscina permette di consultare un ricco database merceologico che conta più di 3.900 aziende.

Il mercato del fitness è più che mai attivo, si rinnova continuamente proponendo nuove soluzioni per l’allenamento, per tutti i gusti e tutte le esigenze. Riflettori puntati sulle ultime novità Neurodyn Aussie Sport 3B Scientific propone, all’interno della sua gamma di prodotti dedicati alla terapia, Neurodyn Aussie Sport, apparecchio per l’applicazione di corrente elettrica tramite elettrodi a contatto diretto con il paziente. Questo stimolatore neuromuscolare transcutaneo è dotato di tecnologia micro computeristica, ovvero è controllato da un computer e il suo utilizzo av-

Core Stix CoreStix Europe presenta Core Stix, l’innovativo sistema per l’allenamento impiegabile per svolgere, con un unico e versatile attrezzo, i gesti che caratterizzano diverse discipline quali, solo per citarne alcune, ginnastica posturale, yoga, Pilates, functional fitness e military fitness, assicurandone i benefici. Un polivalente attrezzo che risulta ideale anche per la riabilitazione motoria, non a caso già utilizzato anche all’interno di prestigiose cliniche statunitensi.

Risulta ideale per qualsiasi tipologia di utenza, per il personal training (anche a domicilio grazie al suo peso e alle sue dimensioni contenuti), per lo small group training e come stazione all’interno di un circuito funzionale svolto con diversi dispositivi.

CORESTIX EUROPE www.corestix.it

viene per mezzo di uno schermo tattile. Tutte le informazioni relative ai parametri selezionati dal fisioterapista vengono visualizzati sul display alfanumerico a cristalli liquidi. Lo stimolatore Neurodyn Aussie Sport produce corrente AUSSIE (detta anche “corrente australiana”), la “nuova generazione” di corrente elettrica per la stimolazione che, diversamente dai metodi tradizionali (corrente russa, interferenziale, TENS e FES), non è invasiva, non provoca assuefazione e non presenta effetti collaterali indesiderati.

3B SCIENTIFIC www.3bscientific.it

The Cruisin’ Experience A RiminiWellness Cruisin’ presenta numerosi nuovi progetti volti a rivitalizzare i centri fitness puntando su qualità tecnica e innovazione. Tra questi figura il sistema di allenamento XTempo, composto da 6 programmi precoreografati che spaziano dalla tonificazione al body&mind, consentendo alla palestra certificata XTempo Club di proporre lezioni altamente efficaci e coinvolgenti, in grado di attrarre e soddisfare ogni tipologie di utenza (www.xtempo.org).

InterActive, il virtual fitness dedicato ai

fitness club, è la soluzione ideale per potenziare il palinsesto soddisfacendo le esigenze dei soci in tutte le fasce orarie, occupando gli spazi liberi della struttura.

Grazie a un virtual coach, attentamente supervisionato dall’ActiveTutor, gli utenti hanno sempre la libertà di allenarsi.

Altra importante novità è Crosswell, che presentiamo in altra parte della rivista.

CRUISIN’ www.cruisin.it

OpenHub Core Health & Fitness lancia anche in Italia la sua nuova linea di console per le macchine cardio Star Trac® e StairMaster®, coerenti con la sua filosofia: una piattaforma aperta per collegare e collegarsi a ogni tipologia di supporto, che fornisce la giusta soluzione per ogni cliente, anche futuro, migliorando l’esperienza degli utenti e dei gestori di club con una vasta gamma di funzioni per l’intrattenimento, il monitoraggio e la gestione delle risorse in ambito fitness.

OpenHub™, questo il nome della nuova consolle, è disponibile in tre configurazioni: due versioni con schermo touchscreen integrato da 15 e 10 pollici e una versione con solo il display LCD. Lo

sviluppo di queste nuove console è frutto della collaborazione con Wahoo ed Ecofit Networks. L’interfaccia di Wahoo è compatibile con oltre 100 app di fitness per tablet e smartphone e per gli utenti è immediato e facilissimo integrare i loro allenamenti in palestra con quelli che registreranno outdoor nella loro app preferita. Allo stesso modo, incorporando la piattaforma di Ecofit Networks, OpenHub™ consente ai proprietari di club di gestire efficacemente le attrezzature, trasmettendo informazioni dettagliate su ogni macchina cardio, leggibili e gestibili da vari sistemi gestionali compatibili in un sistema centralizzato nel quale è possibile, ad esempio, sapere quali macchi-

EMS Full Body Miha Bodytec Il dispositivo EMS Full Body Miha Bodytec è dotato della nuova tecnologia per l’allenamento di tutto il corpo che impiega l’EMS (ElettroMioStimolazione) a bassa frequenza che attiva contemporaneamente più di 300 muscoli, raggiungendo anche le fibre più profonde che, intenzionalmente, non possono essere stimolate. Consente di svolgere allenamenti più rapidi (appena 20 minuti) e più efficaci rispetto a quelli convenzionali, senza l’utilizzo di sovraccarichi. In occasione di FIBO 2016, che ha dedicato un intero padiglione all’EMS training, Miha Bodytec ha presentato alcune importanti novità, come gli elettrodi di nuova generazione e i nuovi sistemi di gestione informatizzata della clientela degli EMS Studio.

INTERFIT www.interfit.it www.miha-bodytec.com

ne vengono utilizzate di più, in quali orari e da quale tipologia di utente. Fitness Profile presenterà anche questa novità a RiminiWellness, nel Padiglione C1, Stand 156-195.

FITNESS PROFILE www.fitnessprofile.it

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Pedana Lacertosus Lacertosus® presenta un’innovativa soluzione che coniuga la qualità all’efficacia e al contenimento dei costi: la pedana (2,5 x 0,5 metri) studiata, testata e prodotta per soddisfare appieno le esigenze di un pubblico sempre più esigente, ideale per l’utilizzo di bilancieri e dischi olimpionici, per creare un’area riservata a una tipologia d’allenamento sempre più diffusa nell’ambito del fitness.

Grazie alla supervisione di una delle più prestigiose e vincenti squadre di powerlifting italiane, i Toplifters Milano, la peda-

na rispetta ogni dettame per un allenamento ottimale sotto ogni profilo, dalla sicurezza alla salvaguardia dei materiali.

Questo pavimento gommato trauma-assorbente, rigorosamente made in Italy, è la novità della linea dedicata alla pesistica, composta da bilancieri, bumper plates, microcarichi e collari. Lo spessore di 2 centimetri riduce al minimo rimbalzi e vibrazioni, mentre il telaio realizzato in lamiera è resistente e leggero, facile da assemblare e da spostare.

Immersive Fitness A RiminiWellness 2016 Les Mills presenta una novità che molti hanno già definito “rivoluzionaria” e grazie alla quale “si entra nella nuova dimensione dell’esercizio fisico”: si tratta dell’Immersive Fitness, box con schermo a 180 gradi sul quale vengono proiettate immagini che immergono i partecipanti in un nuovo universo. Il corso che verrà presentato si chiama The Trip e durante il suo svolgimento si pedala al ritmo dettato dal trainer in un’atmosfera da brividi, scalando il lato di un ghiacciaio, compiendo uno sprint in mezzo a colate di lava o cimentandosi in una prova a cronometro in una città futuristica. Diversi paesaggi si alternano e i partecipanti provano la sensazione, unica, di trovarsi in un universo parallelo durante tutta la durata della lezione, non accorgendosi quasi di allenarsi.

LES MILLS www.lesmills.it

Power Rack HD Athletic Life Fitness presenta i nuovi Power Rack HD Athletic, ovvero la versione più leggera dei noti Rack HD Elite. Questa nuova soluzione polivalente risulta ideale per l’allenamento svolto in piccoli gruppi e per coinvolgere tutte le tipologie di utenza, dal neofita all’atleta di alto profilo che hanno la possibilità di svolgere sedute total body ad alta intensità. I nuovi Power Rack HD Athletic, perfetti anche per sessioni di personal training one to one, sono modulari e proposti nelle versioni Power Rack, Half Rack e Rigs in modo da offrire molteplici esperienze d’allenamento.

LIFE FITNESS ITALIA – SI LINE www.lifefitness.it

LACERTOSUS www.lacertosus.com

a tensione uniforme e di una gear bar a 4 marce di resistenza. Il nuovo tower system consente di svolgere numerosi esercizi, integrando il repertorio del Reformer con quello del Cadillac tradizionale. La tower permette inoltre un uso simultaneo sia della parte anteriore sia di quella posteriore dell’attrezzo, consentendo di svolgere gli esercizi di un Cadillac occupando lo spazio di un Reformer.

MAD DOGG ATHLETICS www.peakpilates.com

Double Mega Racks Magnum - Matrix Rower Matrix presenta Double Mega Racks Magnum, progettato per ottimizzare lo sfruttamento dello spazio di cui il club dispone combinando due Mega Power Racks e impiegando elementi di collegamento personalizzati. Ogni club può così configurare la propria offerta in termini di attrezzatura in base alle proprie esigenze e a quelle dei suoi clienti, massimizzando varietà, flessibilità ed efficacia dell’allenamento. Grazie ai montanti in acciaio calibro 7 e ai telai pesanti, il Double Mega Rack soddisfa anche gli atleti più esigenti, risultando ideali anche per gli allenamenti più rigorosi. È inoltre dotato di molteplici accessori che rendono possibili numerose combinazioni per una molteplicità di esercizi.

Matrix Rower è di dimensioni ridotte, ideale per elevate prestazioni e caratterizzato da un design versatile che massimizza la comodità e semplifica i passaggi tra sprint, vogata sulla distanza e interval training ad alta intensità. Il monitoraggio e la visualizzazione dei

dati (tramite la console regolabile e retroilluminata) consentono agli utenti di tenere sotto controllo i progressi compiuti.

Ideale per le affollate aree dedicate ad allenamento a circuito, si distingue inoltre per la robustezza strutturale e funzionale, la vogata fluida, i tasti rapidi e un sellino confortevoli anche durante le più intense sessioni di allenamento.

MATRIX www.matrixfitness.it

C1 Reformer NRG, distributore dei prodotti Align-Pilates, presenta la terza generazione di attrezzi Pilates che coniugano la comprovata affidabilità dell’azienda statunitense con l’innovazione, attuata tenendo in considerazione anche i suggerimenti e gli input dei clienti, progettando un nuovo design e introducendo importanti miglioramenti tecnici. Tra le maggiori novità

del nuovo catalogo figura il C1 Reformer caratterizzato da un eccellente rapporto tra qualità, completezza ed elevata funzionalità, assicurata dai componenti di alta qualità impiegati per il Reformer A2R.

NRG www.ennerregi.com

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Elegante, di ottima qualità e dal design innovativo, Afina™ Reformer, evoluzione di un reformer classico firmata Peak Pilates®, coniuga le migliori caratteristiche degli attrezzi in legno che hanno reso nota l’azienda statunitense con l’innovativa linea in metallo che ne ha decretato il successo anche all’interno dei centri fitness. Realizzato con materiali solidi e pregiati quali legno, bambù e metalli di ultima generazione, è fedele alle specifiche originali e dotato di cinghie e maniglie in pelle, di 4 o 5 molle tradizionali

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Afina Reformer

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Piloxing Il marchio Piloxing® identifica gli allenamenti di gruppo di qualità liberi da licenze, ovvero Piloxing SSP, Piloxing Barre e Piloxing Knockout, configurati per conquistare tutti i frequentatori di fitness club, fondendo l’esperienza e i benefici dello standing Pilates con quelli della boxe per dar vita ad allenamenti full-body completi e coinvolgenti. Piloxing SSP e Piloxing Knockout non richiedono alcuna attrezzatura, risultando facilissimi da introdurre nel palinsesto del group fitness di qualsiasi club.

Nel 2016 Piloxing espanderà la propria offerta facendo il suo ingresso nell’ambito del fitness basato sull’esperienza sensoriale, proponendo allenamenti virtuali e app studiati per massimizzare il coinvolgimento degli utenti e al tempo stesso ottimizzare il monitoraggio dei progressi compiuti e del raggiungimento degli obiettivi fissati.

PILOXING www.piloxing.com

Trekkmill TR 20.16 Pro - WD Functional A RiminiWellness Sellfit sarà, come di consueto, nel padiglione D2 per presentare le sue novità tra le quali spicca il nuovo tappeto a trascinamento con rulli Trekkmill TR 20.16 PRO e W.O.W (World of Workouts), un progetto dedicato a tutti coloro che intendono aprire un nuovo centro che presentiamo nella rubrica novità e tecnologie.

Presenterà inoltre la nuova attività denominata WD® Functional, che sta riscuotendo un grande successo nei centri fitness, nonché tutti i suoi prodotti storici

come SWAT, Energy Bag, Bk Pro 20.10, X-Ground e le varie pavimentazioni. L’azienda piemontese consentirà a tutti di provare, insieme a un gruppo di istruttori qualificati, le strutture funzionali e i prodotti dei suoi partner Apus e Sveltus.

E nell’area esterna al padiglione D2 proporrà i corsi di AAS (Aerobic Accelerator System) svolti con i trampolini e i Thunderbell, gestiti, come sempre con grande energia, da Jill Cooper e dal suo team.

SELLFIT www.sellfit.com

Skillmill Technogym presenta Skillmill, attrezzo privo di motore ideale per allenamenti mirati allo sviluppo di potenza, velocità, resistenza e agilità del quale diamo approfondita notizia nella rubrica novità e tecnologie. Attivato e controllato esclusivamente dalla forza esercitata dall’utente, per accelerare basta spostarsi in avanti, per rallentare verso la parte posteriore. Grazie alla funzione brevettata Multidrive Technology, sono possibili tutte le combinazioni velocità-resistenza e la funzione Multidrive rende il passaggio da una corsa senza resistenza esterna a un movimento di spinta massimale in posizione slitta facile e rapido.

TECHNOGYM www.technogym.com

Sopri il segreto del successo di oltre 900 centri in tutta Europa.

Ti garantiamo almeno 50 nuovi interessati !

Curioso?

Vieni a visitarci al padiglione C1 alla fiera Rimini Wellness dal 2 al 5 giugno 2016 o contattaci allo 0586 405433 per informazioni.

E-mail: amministrazione@greinwalder.com

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Health Fitness Sport Line Tecnobody presenta la nuova Health Fitness - Sport Line – che illustriamo in modo approfondito nella rubrica novità e tecnologie –, basata su tre sistemi dedicati a equilibrio, forza e cardio per consentire un approccio completo al modello di prestazione sportiva ottimale, prestando attenzione più che alla quantità dei movimenti alla loro qualità. Sono stati creati, e integrati tra loro, alcuni test che mediano tre parametri distinti, determinati da una prova di equilibrio su

pedana instabile, da una prova di salto su pedana statica (SJ) e dalla qualità della corsa in termini di simmetrie di articolazioni e ciclo del passo (su Walker View).

TECNOBODY www.tecnobody.com

Triform Station Triform, specializzata nella produzione, rigorosamente made in Italy, e commercializzazione di strutture modulabili per allenamento funzionale e calistenico, propone un’ampia gamma di stazioni di alta qualità funzionale e strutturale, molto curate anche dal punto di vista estetico. Una qualità basata su un’esperienza quasi centenaria nel campo della carpenteria.

Le Triform Station consentono di proporre soluzioni d’allenamento complete ed efficaci tramite aree dal look sobrio e grintoso che ottimizzano lo spazio disponibile, soddisfacendo appieno le esigenze degli odierni utenti del wellness. Si tratta di strutture modulari, in grado di adattarsi ad ogni esigenza e di evolversi nel tempo, il cui valore in termini d’immagine costituisce una leva in più per il

marketing.

Il supporto assicurato dall’azienda lombarda comprende seminari e corsi di formazione gratuiti rivolti al management e allo staff tecnico, diverse formule di pagamento, progettazione personalizzata gratuita…. e molto altro ancora.

Wave-e Il sistema d’allenamento Wav-e, progettato per chiunque desideri mantenersi in forma, è ideale per svolgere un allenamento completo, altamente efficace e mirato che rafforza, scolpisce e tonifica con una seduta alla settimana della durata di appena 15 minuti. Assicura tutti i vantaggi dell’High Intensity Interval Training tramite un avanzato e unico sistema di elettrostimolazione muscolare (EMS). Grazie agli impulsi, consente di coinvolgere simultaneamente i muscoli del dorso, delle braccia, del petto, degli addominali, dei glutei e delle gambe, in

fase sia agonista sia antagonista, risultando ideale per tonificare, rassodare, potenziare la muscolatura, risolvere i più comuni problemi a carico della schiena, ridurre la massa grassa, aumentare il metabolismo, ridurre la cellulite e migliorare migliorare la flessibilità e la coordinazione motoria, la percezione muscolare.

WAVE-E www.wav-e.training

TRIFORM FUNCTIONAL STATIONS www.triform.it

bubble la doccia che non c’era

NOVITÀ 2016

RiminiWellness pad.D3 stand 049

www.uniontechsrl.it

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crosswell, il volto nuovo dell’allenamento funzionale

CrossWell è cross training funzionale, gioioso e salutare, basato su specifiche sessioni di forza, resistenza e agilità alternate a circuiti. Un approccio al fitness ideale per chi intende sfidare se stesso e gli altri, ma senza esasperazioni, con l’intento di migliorare sul piano sia fisico sia mentale

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n progetto ideato e sviluppato per riportare in primo piano i dettami dell’allenamento all’interno dei centri fitness, per consentire agli utenti di ottenere risultati tangibili e duraturi, di raggiungere gli obiettivi desiderati tramite allenamenti sicuri che, preservando la salute, migliorino lo stato di forma. In una parola CrossWell, il nuovo approccio al fitness lanciato da Cruisin’ partendo dalla consapevolezza che la maggioranza delle persone che frequentano le palestre non ha una

a cura della redazione

preparazione atletica di base e non è costante nell’applicarsi nell’attività motoria.

Da un approfondita analisi e dalla solida conoscenza del settore maturata sul campo, è scaturito il desiderio di chiarire alcuni concetti fondamentali e mettere a fuoco piccole verità non scontate come potrebbero apparire. L’obiettivo di CrossWell è mantenere le proprietà allenanti, e quindi atletiche, dell’esercizio fisico, depurandolo però da tutto ciò che, anche se appariscente, è inutile (e talvolta

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CrossWell si adatta a qualsiasi persona, così come alle attrezzature di cui il centro fitness dispone

pericoloso per la salute) per consentire ai praticanti di ottenere risultati certi minimizzando i rischi, restando nell’ambito di un atletismo giocoso e disciplinato.

Si tratta di un vero e proprio percorso d’allenamento funzionale e salutistico che comprende esercizi specialistici di forza, resistenza e agilità, alternati a circuiti adatti a coloro che desiderano sfidare se stessi e gli altri, ma senza esasperazioni, nell’ottica del miglioramento fisico e psicologico.

Questo nuovo protocollo d’allenamento è stato sviluppato intorno a un’idea molto chiara: rendere possibile il raggiungimento di un soddisfacente stato di forma attra-

verso la suggestione positiva del divertimento, dunque prendendo le distanze dai concetti di sacrificio e abnegazione. Un protocollo ideato per consentire agli utenti di conseguire gli obiettivi desiderati e raggiungere un livello di preparazione fisica tale da evitare lesioni (più o meno gravi) e mortificazioni psicologiche.

CrossWell si adatta a qualsiasi persona, così come alle attrezzature di cui il centro fitness dispone (ad esempio manubri, dischi, bilancieri, kettlebell, fitball, palla medica, TRX e palco di salita), mantenendo al contempo saldi i principi dell’efficacia didattica e della progressione dell’allenamento. Consente

workshop

inoltre di impostare lezioni (rivolte sia al singolo individuo sia a piccoli gruppi) svolte a circuito con l’impiego di stazioni, svolte con o senza sottofondo musicale o con guida ritmica musicale.

Il progetto CrossWell, elaborato dal professor Luca Perini coadiuvato da un team nazionale di istruttori Cruisin’ – prevede un percorso formativo rivolto allo staff di istruttori del club che, nel corso dell’anno, ricevono supporti didattici e video tutorial che li guidano nella realizzazione delle lezioni CrossWell. www.cruisin.it

per titolari, istruttori e personal trainer relatore: Fausto Di Giulio

Come aiutare le persone a costruire l’abitudine ad allenarsi con costanza: un metodo pratico Giovedì 2 giugno 2016, ore 14.30, Sala Diotallevi 2, Hall Sud (primo piano) Le abitudini sono l’architettura invisibile della vita quotidiana ed è possibile applicare la scienza della costruzione delle abitudini anche al fitness. Questo workshop fornirà ai professionisti del settore strumenti pratici, di immediata applicazione, per aiutare le persone a far propria l’abitudine ad allenarsi con costanza per tutta la vita.

Il workshop risponderà a 3 domande fondamentali:

1. Perché le persone trovano difficile trasformare in abitudini azioni palesemente salutari?

2. Come possiamo aiutarle a mantenere l’abitudine a muoversi quando la sedentarietà le tenta continuamente?

3. Come possiamo aiutare gli altri a cambiare abitudini?

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a cura della redazione

Per avere informazioni più dettagliate su aziende e prodotti collegatevi a Sportindustry.com. Il portale specializzato dell’industria italiana dello sport, del fitness, della piscina e del wellness permette di consultare un ricco database merceologico che conta più di 3.900 aziende.

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lo smartphone come estensione del club

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yteWare presenta la nuova versione 2.0 di My iClub mobile, l’APP per dispositivi android ed Apple utilizzabile dagli iscritti, dal personale e dal management di centri fitness, impianti sportivi e natatori. My iClub è un’estensione del software gestio-

nale TO.M.M.YS. da cui attinge i dati in tempo reale, e nella nuova versione 2.0 incorpora una serie di importanti funzioni in grado di farne l’unico canale di comunicazione e marketing con i propri iscritti, in totale mobilità. Oggi è scontato, per gli impianti fitness e sportivi,

Nuove funzionalità introdotte da My iClub 2.0 • Scheda amministrativa: visualizzazione giorni e orari di frequenza di ciascuna attività inclusa nell’abbonamento; • Visualizzazione del residuo borsellino elettronico; • Gestione sospensione abbonamento; • Gestione promozioni e offerte riservate, anche last minute; • Gestione video di presentazione (YouTube, Vimeo, ecc.) di attività, corsi, servizi e prodotti; • Area “I nostri video” per gestione video YouTube, Vimeo informativi (alimentazione, salute, regolamenti, ecc.), di comunicazione e presentazione di attività e del personale con rilevazione nome e numero di visualizzazioni; • Gestione video della scheda d’allenamento basata su video (YouTube e Vimeo) degli esercizi con partecipazione dello staff tecnico del club; • Area “I nostri sponsor” che consente di informare l’iscritto circa offerte e promozioni di sponsor e partner commerciali, rilevando il numero di “click” registrati per ciascuna offerta; • Gestione questionari e sondaggi di rilevazione soddisfazione; • Istruttori: gestione promozioni da liste di attesa.

la necessità di avere un proprio sito web (con eventuale gestione delle prenotazioni on line) e di comunicare attraverso la posta elettronica e i canali social (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram). Ma è tutta da verificare l’efficacia che l’uso di tali strumenti è in grado di garantire. Se sono eccessivamente frammentati, per l’iscritto diventa difficile seguirli tutti e non solo: trattandosi di canali di comunicazione “one to many”, non possono essere utilizzati per proposte e offerte commerciali mirate, riservate, ossia rivolte esclusivamente ad alcune categorie di iscritti.

My iClub, nella versione 2.0, risolve alla radice il problema della frammentazione di tali strumenti di comunicazione e diventa un vero e proprio “aggregatore di informazioni” per l’iscritto, un punto di riferimento a disposizione 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

Per informazioni: ByteWare tel. 0743.22.48.28 www.bytewarenet.com info@bytewarenet.com

Per informazioni: Technogym tel. 0547.56.047 numero verde 800.70.70.70 www.technogym.com

accelerare è sufficiente muoversi verso la parte anteriore della pedana, per rallentare verso la parte posteriore, inoltre accelera rapidamente da fermo e asseconda il ritmo di chi si sta allenando.

Essendo privo di motore, non richiede l’alimentazione elettrica, risultando la soluzione ideale per i fitness club attenti alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente.

Grazie alla Multidrive Technology (brevetto depositato), questo innovativo attrezzo permette agli utenti di sperimentare lo spettro completo delle combinazioni velocitàresistenza. Azionando la funzione Multidrive, è possibile passare rapidamente da una corsa senza resistenza esterna a un movimento di spinta massimale in posizione slitta.

Incrementando la resistenza, il consumo di ossigeno aumenta: una camminata vigorosa con resistenza eseguita su Skillmill eleva il consumo energetico in modo significativo rispetto a una camminata, svolta alla stessa velocità, su un tapis roulant tradizionale.

Specifici studi elettromiografici hanno inoltre dimostrano una maggiore attivazione della catena muscolare posteriore, in particolare dei glutei, confermando che l’esercizio di spinta in posizione slitta genera livelli di attivazione analoghi a quelli degli esercizi per i glutei come il kneeling squat e gli stacchi da terra.

Skillmill, perfettamente integrato all’interno di mywellness, la piattaforma cloud di Technogym, comprende molti programmi e strumenti di allenamento, garantendo la supervisione, il monitoraggio e il tracciamento dei risultati conseguiti tramite le sedute d’allenamento. Gli utenti possono accedere a programmi personalizzati scansionando il QR Code Skillmill o scaricando la app mywellness, così come monitorare i parametri dell’allenamento in tempo reale tramite la console di bordo.

Skillmill mette a disposizione programmi appositamente creati e risulta ideale anche per corsi e/o sessioni di Athletic Performance Training rivolti a piccoli gruppi.

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echnogym ha recentemente presentato, in anteprima mondiale all’edizione 2016 dell’annuale IHRSA Convention & Trade Show, svoltasi a Orlando lo scorso marzo, Skillmill, attrezzo non motorizzato impiegabile per svolgere allenamenti finalizzati allo sviluppo di potenza, velocità, resistenza e agilità, ideato per creare una nuova categoria di prodotto.

Come fornitori ufficiale di 5 Olimpiadi e dei Giochi di Rio 2016 e al tempo stesso partner di team e atleti di fama mondiale, l’azienda di Cesena ha acquisito una solida esperienza per quanto concerne la preparazione atletica di migliaia di sportivi nell’ambito di oltre 100 discipline. Un know-how che ha giocato un ruolo fondamentale nella realizzazione di soluzioni efficaci nell’ambito dell’Athletic Performance Training, il metodo di allenamento completo creato da Technogym in oltre 30 anni di attività nel settore.

Skillmill è attivato e controllato esclusivamente dalla forza esercitata dall’utente: per

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potenza, resistenza, agilità, velocità… con un unico attrezzo

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una nuova porta per entrare nel mondo del fitness

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Per informazioni: Sellfit tel. 0174.56.37.82 www.sellfit.com

lasciati travolgere dal mondo speffy

nche il settore dei centri fitness, da un po’ di anni a questa parte, è diventato più difficile da affrontare, specialmente per chi vi entra in qualità di gestore. La mancanza di tempo e l’inesperienza sono spesso responsabili di lacune inerenti la disposizione dei locali, la tipologia di società da costituire e il business plan da prevedere. Sellfit, in collaborazione con un gruppo di esperti del settore, è in grado di fornire una risposta a questa esigenza con un progetto ad hoc denominato World of Workouts.

L’idea di base è tanto semplice quanto efficace: mettere a disposizione dei clienti che entrano nel complesso mondo del fitness professionale la solida esperienza maturata da Sellfit in tanti anni di attività nel settore per aiutarli concretamente a fare scelte mirate ed evitare scelte strategiche sbagliate che potrebbero minare le fondamenta del neonato progetto imprenditoriale.

Nella prima fase il cliente si limita a fornire la planimetria del/ dei locale/i che intende adibire a centro fitness, indicare il budget di cui dispone e quantificare

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peffy, il motore di ricerca per palestre, centri sportivi e spa sarà presente al RiminiWellness 2016.

All’edizione 2015 aveva incu-

il bacino di utenza potenziale di riferimento. Una volta analizzati e valutati i competitor presenti sul territorio viene valutata la fattibilità del progetto. A questo punto può essere avviato il programma W.O.W. vero e proprio.

Nella seconda fase, Sellfit fornisce tutta la documentazione necessaria per la realizzazione della nuova palestra (statuti e traccia dell’atto costitutivo, business plan dei 4/6 mesi precedenti l’apertura e del primo anno di attività); inoltre, avvalendosi di personale competente, affianca il cliente per tutte le pratiche amministrative (sportello unico, autorizzazioni comunali, sanitarie, agenzia delle entrate, vv.f, ecc.), propone la sistemazione ottimale dei locali, degli accessi, delle attrezzature con layout planimetrico e prospettico tridimensionale, studiato insieme al cliente in base alle sue specifiche esigenze e predispone il preventivo per la start up e per la fornitura completa della palestra (attrezzature, arredi, pavimenti, ecc). Le attrezzature potranno essere acquistate o noleggiate per 12, 24 o 36 mesi, con molteplici tipologie di allestimento.

Il neo titolare del club potrà inoltre contare su consulenze mirate per quanto attiene a marketing, fisco, aspetti commerciali e legali, questioni tecniche, avendo sempre a disposizione questo servizio chiamando il numero telefonico dedicato. E a tutto ciò vanno aggiunte le convenzioni stipulate da Sellfit con CSAIN. La terza fase ha a che fare con gli aspetti operativi quali software gestionale adatto al club ed eventuale collaborazioni con un consulente in materia che vanta un’esperienza decennale. E grazie poi alla partnership con Jill Cooper è anche possibile predisporre un corner dedicato – il Jill Cooper Superjump Be Studios – e potendo contare sulla straordinaria energia della presenter e conduttrice televisiva statunitense durante l’inaugurazione del centro. È inoltre possibile stipulare una convenzione per l’utilizzo del marchio W.O.W. affidandosi a esperti di marketing che si occupano del lancio pubblicitario per l’apertura del centro e ulteriori attività nel campo promozionale e della comunicazione.

riosito il mondo del fitness e del wellness presentando la sua “rivoluzione”, quest’anno presenta importanti novità, prima fra tutte il fatto di essere online.

Nel corso dell’evento il Team dell’azienda campana illustrerà il Portale in tutte le sue parti e tutti potranno entrare nel coinvolgente mondo di Speffy la cui mappa dei club incomincia a popolarsi.

Dalla data di lancio a oggi sono più di 200 i centri associati e l’obiettivo è riempire questo database con il maggior numero possibile di club. Inoltre,

questo innovativo motore di ricerca ha ora un nuovo aspetto, funzioni aggiornate e tantissime altre novità che verranno svelate allo Stand 169, nel Padiglione D.

Per informazioni: Dasir Tech tel. 081.198.115.80 www.dasir.it www.speffy.com

s-drive amplifica gli spazi

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novità e tecnologie

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e attività sport performance si stanno ritagliando un ruolo sempre più importante all’interno dei fitness club in quanto soddisfano le esigenze di nuove tipologie di clientela, offrendo agli operatori nuove opportunità di business. Oggi tante persone desiderano allenarsi in modo efficace e completo, ad esempio svolgendo circuiti ad alta intensità e cimentandosi nel CrossFit, attività che regalano le sensazioni forti di un “vero allenamento” . Un target emergente e trasversale, che va dai giovanissimi ai trentenni e quarantenni di entrambi i sessi.

Partendo da questi presupposti, Matrix ha deciso di entrare in questo nuovo mercato mettendo a frutto la sua solida esperienza maturata realizzando prodotti innovativi, ideali per la preparazione di atleti di alto livello, creando piattaforme compatibili tra loro, ovvero una linea di attrezzi completa e “componibile”, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

S-Drive Performance Trainer è qualcosa che prima non c’era e che ha l’ambizione di diventare uno standard di riferimento per tutto il mercato.

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Potenza, velocità, agilità e resistenza sono le quattro qualità prestazionali che ogni buon atleta intende sviluppare e mantenere ed S-Drive è l’attrezzo ideale per raggiungere questo obiettivo con la massima sicurezza, compiendo spinte di potenza, allunghi massimali e cambi di direzione, svolgendo un efficace allenamento della resistenza caratterizzato dal massimo controllo e privo di rischi.

Questo innovativo tappeto, la cui inclinazione è pari a 7 gradi, monta un nastro della massima larghezza per coniugare le elevate performance alla sicurezza e grazie al sistema a bassa inerzia rende possibili accelerazioni e decelerazioni realistiche. È dotato di due sistemi di regolazione: il “freno slitta”, che simula le spinte sulle slitte grazie a un freno a frizione dotato di 8 livelli di resistenza; il “freno paracadute”, impiegabile per simulare gli scatti effettuati con il paracadute grazie a un freno magnetico con 11 livelli di resistenza.

La possibilità di combinare i due freni rende i livelli e le regolazioni pressoché infiniti. Il sistema di imbracatura regolabile assicura la massima sicurezza ed è personalizzabile per ogni utente e per ogni tipologia di esercizio, liberando l’utilizzatore da ogni condizionamento, consentendogli di pensare esclusivamente all’esecuzione dell’esercizio. Grazie a questo

attrezzo, in uno spazio minimo è possibile svolgere allenamenti che richiederebbero una grande palestra o un campo di atletica.

S-Drive Performance Trainer risulta ideale per essere inserito nell’allenamento a circuito svolto sia da piccoli sia da grandi gruppi, integrandosi perfettamente con altri attrezzi e soluzioni Matrix, consentendo a istruttori e personal trainer di proporre un ampio spettro di esercizi full body in modo da alternare efficacemente il lavoro di resistenza cardiovascolare a quello anaerobico e muscolare, velocizzando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. E tutto ciò può essere gestito e monitorato dal sistema MyZone che fornisce, in tempo reale, riferimenti chiari relativi alla corretta intensità dell’allenamento di ogni utente, memorizzandone i risultati. E sono inoltre disponibili tutorial per l’allenamento in piccoli gruppi, ossia protocolli, pronti all’uso, della durata di 4, 8 e 12 settimane, ideali per l’avviamento al fitness e la gestione dei soci.

S-Drive Performance Trainer è inoltre caratterizzato da un design unico nel suo genere, valore aggiunto sotto diversi punti di vista.

Per informazioni: Matrix tel. 0736.22.69 www.jht.it www.matrixfitness.it

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grandi novità firmate tecnobody

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esercizio fisico programmato, gestito da professionisti, finalizzato alla salute e al benessere generale della persona, anche in chiave preventiva, è un’esigenza della stragrande maggioranza della popolazione. Mai come oggi è diffuso il bisogno di medical fitness, o health fitness che dir si voglia, espressioni entrate di diritto nel vocabolario quotidiano degli operatori del fitness e del mondo sanitario. L’endemica

sedentarietà, lo stress e più in generale la diffusione di stili di vita non salutari hanno moltiplicato la diffusione di numerose patologie, molte delle quali letali. E tutto ciò è aggravato all’invecchiamento della popolazione mondiale.

Partendo da questi presupposti, Tecnobody ha creato veri e propri sistemi (circuito di attrezzi, anche stand alone) in grado di attuare realmente il fitness innanzitutto finalizzato alla salute.

Lo ha fatto integrando armoniosamente tra loro l’espressione motoria nella sua complessità, la forza funzionale e l’attività cardiovascolare. Nel 2013 ha presentato Postural Line, il circuito composto da quattro macchine dotate di pedane stabilometriche, dinamiche, per la pelvi e per le catene muscolari posteriori che permettono di valutare il soggetto nella sua globalità e al tempo stesso di migliorarne, tramite diversi protocolli d’allenamento, le capacità motorie e la propriocettività. Nel 2014 ha quindi lanciato la Functional Line, composta da attrezzi impiegabili per svolgere test ed esercizi di natura funzionale, in chiave sia riabilitativa sia pre-

ventiva, così come per cimentarsi in un allenamento isotonico classico. Questi due sistemi sono quindi stati affiancati da un altro dispositivo esclusivo: Walker View, il treadmill che, oltre alle classiche funzioni di un tradizionale tapis roulant, è in grado, grazie a celle di carico e telecamere, di effettuare, in modo semplice e veloce, l’analisi del della camminata (gait analysis). Si tratta di un attrezzo realmente unico, dotato di otto sistemi, tutti connessi tra loro attraverso una rete internet, che permettono di valutare lo status fisico dell’utente attraverso diversi test, in modo da poter configurare programmi d’allenamento su misura per le specifiche esigenze soggettive.

Per celebrare le Olimpiadi di Rio de Janerio, Tecnobody ha conferito ai suoi prodotti un nuovo taglio sportivo e ha creato una nuova linea dedicata: la Health Fitness - Sport Line, basata anch’essa su tre sistemi dedicati a equilibrio, forza e cardio per offrire all’utente sportivo un approccio completo a quello che dovrebbe essere il modello di prestazione sportiva ottimale.

Coerentemente con la filosofia di Tecnobody, ancora una volta l’attenzione si concentra non sulla quantità dei movimenti, bensì sulla loro qualità. Un principio semplice da enunciare dietro al quale, tuttavia, si cela un elevato grado di complessità.

Sono stati creati, e integrati tra loro, alcuni test che mediano tre parametri distinti, determinati da una prova di equilibrio su pedana instabile, da una prova di salto su pedana statica (SJ) e dalla qualità della corsa in termini di simmetrie di articolazioni e ciclo del passo (su Walker View). L’insieme di questi dati genera un indice di prestazione finale che funge da standard di qualità del movimento con cui tutti gli sportivi possono misurarsi per valutare la qualità della propria prestazione generale, ancor prima della quantità.

Entrando più nel dettaglio, la

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Italia 3B Scientific Srl Via Progresso • 46-40064 Ozzano dell’Emilia (BO) • Italy Tel: 051 790505 • Fax: 051 4695098 • E-Mail: vendite.italia@3bscientific.com

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quanto riguarda l’analisi della camminata e l’analisi della corsa in termini di simmetria per gli arti inferiori e per il controllo del corpo nello spazio.

Nel corso di RiminiWellness si terrà la prima gara Challenger aperta a tutti coloro che si iscriveranno (prima dell’evento scrivendo a challenge@tecnobody.it o durante il suo svolgimento presso lo stand Tecnobody), concorrendo alla vincita dei premi finali. Il primo classificato assoluto (uomo e donna) delle quattro giornate riceverà il premio Un Giorno da Campione che prevede la visita e il soggiorno nel centro FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera) di preparazione olimpica di Formia accanto agli atleti pronti per la spedizione Brasile 2016. Tecnobody ha infatti recentemente siglato un contratto ufficiale con la FIDAL diventandone sponsor tecnico per i suoi centri di preparazione olimpica.

Infine, per l’azienda bergamasca è imminente il lancio della nuova linea Performance.

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View, che nella nuova versione Sport si distingue anche per la linea più accattivante rispetto a quella che caratterizza la gamma Rehab. La linea Functional si compone invece di tre sistemi che differiscono tra loro solo per la meccanica: Isofree, Isolift e Isoshift (queste ultime due sono dotate di cavi che forniscono resistenze variabili). Si tratta di pedane stabilometriche dotate di un pc posto di fronte all’utente, creando uno “specchio” interattivo grazie al quale è possibile controllare la propria postura durante lo svolgimento di qualsiasi esercizio. Inoltre, visualizzano i dati rilevati da numerosi test, tra i quali quelli inerenti il salto e, in particolare, lo SJ, il CMJ e lo Stiffness, eseguiti in posizione sia bipodalica sia monopodalica.

Tutti questi dispositivi risultano ideali sia per l’utente comune sia per lo sportivo professionista in quanto si distinguono per la facilità di utilizzo e per l’immediatezza della lettura dei dati, in special modo per

novità e tecnologie

Per informazioni: Tecnobody tel. 035.59.43.63 www.tecnobody.it

nuova gamma Health Fitness - Sport Line è costituita dalla pedana Prokin – settabile su diversi gradi di instabilità, dotata di celle di carico e di un di PC che fornisce, in tempo reale, un feedback dei movimenti e della pressione espressa in chilogrammi –, da una pedana functional e dal nuovo Walker

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l’armadio portaoggetti che ricarica il tuo cellulare

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avasi, azienda lombarda specializzata nella progettazione e produzione di armadi per spogliatoi, casellari portaoggetti e portavalori per fitness club, centri sportivi e piscine, presenta PowerStation, la stazione di ricarica per dispositivi elettronici quali smartphone e tablet, ideata per le strutture dedicate al fitness, allo sport e al wellness con l’intento di valorizzarne il servizio erogato. È un prodotto artigianale,

completamente realizzato su misura e personalizzabile in base alle specifiche necessità dell’acquirente per quanto concerne numero di scomparti (a partire da 4), colorazioni, finiture e tipologie di serrature. Può essere appeso al muro, così come appoggiato a terra su di un basamento, anch’esso personalizzabile con il logo dell’azienda, tramite incisione con retroilluminazione o pellicola adesiva.

PowerStation è un mobile por-

tavalori a tutti gli effetti per la custodia temporanea dei tuoi oggetti personali che permette anche la ricarica dei tuoi dispositivi elettronici. All’ interno di ogni scomparto sono previsti dei cavi adibiti alla ricarica della quasi totalità degli smartphone/tablet attualmente in commercio, in modo da ritrovarli carichi e in sicurezza al termine dell’allenamento. Dispone di una vasta gamma di serrature che assicurano comodità ed efficienza, soprattutto perché alcune non necessitano della chiave, divenuta ormai fastidiosa ed obsoleta nel mondo del fitness.

La struttura portante è in legno melaminico, mentre il rivestimento è in alluminio anodizzato che garantisce la massima robustezza e può essere verniciato in qualsiasi colorazione RAL. Come tutti i prodotti firmati Ravasi, azienda attiva dal 1957, PowerStation è frutto di una ricerca costante e della selezione di materiali di alta qualità.

Lo fa basandosi sulla solida esperienza maturata collaborando con diversi professionisti e strutture partner, dopo aver testato configurazioni specifiche per l’allenamento

funzionale, così come per la preparazione atletica, ambito in cui può vantare interessanti collaborazioni legate al mondo del rugby, dello sci, del running e del ciclismo.

Per informazioni: Ravasi Srl tel. 039.32.02.84 info@silvanoravasi.it www.silvanoravasi.it/ power-station

fit training zone, la nuova dimensione dell’allenamento

Per informazioni: MeteM tel. 0422.26.70.10 fit@dotile.it www.dotile.it

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eteM presenta la superficie tecnica DoTile® Fit Training Zone che consente di allestire un’area dedicata all’allenamento in grado di soddisfare le specifiche esigenza soggettive, risultando perfetta per configurare diverse soluzioni nell’ambito del personal training e del group training, così come per creare circuiti personalizzati.

Valutando le dimensioni dell’area di cui il club dispone e del numero di soci ai quali intende dare la possibilità di allenarsi contemporaneamente, il team DoTile Fit studia, insieme al cliente, la configurazione ideale per trasformare la superficie tecnica in un vero e proprio attrezzo, efficace e redditizio.

POTENZA VELOCITÀ AGILITÀ RESISTENZA CON S-DRIVE PERFORMANCE TRAINER Scoprite la versatilità senza pari dell’ S-Drive Performance Trainer per aiutare i vostri atleti ad aumentare la loro esplosività e resistenza, mentre perfezionano la forma. Solo l’S-Drive Performance Trainer vi permette, in poco spazio, di poter simulare allenamenti che richiederebbero una grande palestra o un campo di atletica.

Abbiamo anche creato protocolli di allenamento per aiutarvi a ottenere il massimo dall’S-Drive Performance Trainer, e di conseguenza il massimo dai vostri atleti.

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la soluzione completa per gli operatori del fitness

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irtuagym, specializzata nella realizzazione di software per il fitness, presenta la sua soluzione all-inone per i professionisti dell’esercizio fisico, ovvero fitness club, centri sportivi e personal trainer. Una soluzione completa che comprende una app

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brandizzata (personalizzata), programmi nutrizionali, protocolli d’allenamento, il coaching online, la programmazione di lezioni e corsi, la prenotazione basata sul credito, i pagamenti online, la gestione dei soci e… molto altro ancora.

Attualmente Virtuagym supporta

più di 2.500 aziende e 7 milioni di consumatori in oltre 20 paesi del mondo e rispetto allo scorso anno ha registrato una crescita del 900%. Ora è presente anche in Italia, guidata da Veronica Saporoso e Walter Morana, rispettivamente responsabile delle vendite e dell’assistenza ai clienti.

mercato italiano. Dopo 4 anni di gestazione, presenterà, a RiminiWellness, la prima piattaforma che permette ai club di trasmettere le proprie attività live e on demand, consentendo così ai clienti di mantenersi in contatto con i propri istruttori e con i corsi preferiti anche quando non hanno la possibilità di recarsi in palestra.

Ma non è tutto. Oltre ad attuare una nuova forma di social marketing, FlitFit è pronto a trasmettere, in streaming, grandi eventi, proposti con modalità simili a quelle impiegate per le App, sugli store online di Microsoft, Apple o Google. Una nuova opportunità per i club che si annuncia come una delle principali novità della prossima stagione.

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Today’s intake I can still eat 1815 calories 687 calories eaten

2157 kcal + 345 burned

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Coffee 125 ml

1 calorie

Wholemeal Bread 2 slice(s)

164 calories

Cheese 30+ 4 slice(s)

224 calories

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Apple (Pink Lady) 1 piece(s)

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Lunch

36 %

Low Fat Quark 1 portion

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Butter Croissant 1 piece(s)

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il fitness online entra… anzi esce dai club

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nternet ha indubbiamente stravolto quasi tutti i processi produttivi e molto nelle relazioni sociali, ma sorprendentemente ha ancora inciso poco sulle proposte dei fitness club e sulla fruizione dei servizi che offrono.

Qualcosa, però, sta cambiando: la startup tecnologica FlitFit sta per fare il suo ingresso nel

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RIMINIWELLNESS Dopo il grande successo di FIBO 2016 con un grande padiglione interamente dedicato all’ EMS Training, ci vediamo a Riminiwellness 2016, padiglione C3, stand 156.

Potrai provare e conoscere Miha Bodytec da vicino. E saremo lieti di condividere con te le opportunità che Miha Bodytec offre. Non puoi mancare!

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Miha Bodytec fornisce inoltre un pacchetto servizi completo che aiuta tutti i clienti commerciali, incluso chi si affaccia a questo mercato, a raggiungere il successo posizionandosi nel mercato EMS globale del futuro.

La tecnologia e il programma di supporto di Miha Bodytec offrono a singoli operatori e a imprenditori che gestiscono un’attività o che intendono avviare un nuovo business nel mercato fitness/wellness/beauty/fisio, un pacchetto prodotto ideale per un successo aziendale veloce e sostenibile.

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novità e tecnologie

re? Siamo veramente pronti a cambiare?

Se esistesse una tecnologia in grado di attivare l’intera muscolatura del corpo simultaneamente – la cui validità fosse scientificamente comprovata a livello internazionale –, che con una seduta di semplici esercizi a corpo libero, personalizzata da un trainer, garantisse risultati, valuteresti la possibilità di interessartene? Vorresti capirne di più?

Se questa tecnologia fosse in grado di raggiungere la muscolatura profonda, e di allenare efficacemente, senza stress articolare, più di 300 muscoli contemporaneamente, potrebbe essere interessante per tutte quelle persone che con pesi e ore di allenamento non possono o non vogliono avere a che fare?

Immagina: come sarebbe rompere la barriera dei 2/3 allenamenti a settimana e poter offrire un programma da svolgere 1 volta alla settimana,

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i sei mai chiesto quali sono i desideri e le aspettative di chi si rivolge al tuo centro? Quanto è importante la soddisfazione del cliente per te? E per il tuo business? Le abitudini umane, i luoghi comuni, gli schemi in cui viviamo… vogliamo veramente cambia-

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miha bodytec: il programma 1 allenamento a settimana

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consulenza e marketing per i clienti slim belly

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azienda tedesca Greinwalder & Partner con sede a Monaco di Baviera e presente in Italia grazie alla cooperazione con l´azienda toscana Violet Consulting, licenziataria del marchio Slim Belly, propone nuovi servizi di consulenza e marketing anche per il mercato italiano.

I 35 centri licenziatari attualmente presenti sul territorio nazionale possono ora fare affidamento sull’attenta guida dei consulenti Violet che oltre a un’accurata analisi aziendale, mettono a punto strategie di vendita e una mirata pianificazione marketing, in modo da aiutare concretamente i club a conseguire buoni risultati economici.

buoni motivi per proporre realvt ai soci del club

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okepo ha recentemente lanciato RealVT (cfr.

Il Nuovo Club n. 147), la soluzione hi-tech che dà accesso a un centro fitness esclusivo, sempre aperto e mai affollato, nel quale è possibile svolgere un allenamento coinvolgente ed efficace. Tutto questo grazie alla video proiezione dell’istruttore virtuale in Full HD e a un eccellente sistema audio.

Perché un club dovrebbe decidere di introdurre questa innovativa soluzione? Lo abbiamo

Le campagne marketing hanno consentito ai primi centri di conseguire ottimi risultati; la campagna Kalo (il mangiacalorie impersonificato dal mostriciattolo in foto ) sta riscuotendo grande curiosità ed è diventata virale su Facebook).

Le due aziende hanno aperto nuove prospettive per le pale-

stre e i centri wellness affiliati che fanno parte del gruppo e che vorranno partecipare al successo.

Per informazioni: Slim Belly Greinwalder & Partner Violet srl www.slim-belly.com/it facebook: Slim Belly Italia

chiesto a Nicola Diano, direttore generale degli Sport Club 12 di Ispra e Induno Olona, in provincia di Varese, che hanno recentemente ampliato la loro offerta con RealVT: «Abbiamo acquistato RealVT per 3 motivi: consentire ai nostri tesserati di fare corsi a qualsiasi ora, alle 7.30 della mattina come alle 9 di sera e alla domenica pomeriggio; sostituire gli istruttori quando si ammalano, sono a riposo o in ferie; per innovare il settore del wellness con prodotti intelligenti che costituiscano per gli iscritti un valore aggiunto».

E come sta rispondendo la clientela all’offerta di questo nuovo servizio? «Bene anche perché abbiamo inserito il RealVT in modo strategico, senza eliminare nessun corso live, facendo sì che i soci lo percepiscano come un servizio aggiuntivo di qualità. Ammetto che non ci aspettavamo che alcune persone frequentassero

solo i corsi RealVt. È stata una sorpresa e, comunque, i nostri corsi tenuti da istruttori in carne e ossa continuano a riscuote il consenso della maggior parte della nostra clientela».

Per concludere, quali sono i maggiori vantaggi di questo prodotto? «Dà al club un’immagine innovativa e fresca, ottimizza l’utilizzo della sala corsi, stimola lo staff in modo positivo, dà “più respiro” agli istruttori e, non meno importante, allarga la base di clientela avvicinando più persone ai nostri club, come ad esempio coloro che lavorano fino a tardi, che amano allenarsi alle 7 di mattina o la domenica pomeriggio…».

Per informazioni: Rokepo tel. 051 6167254 www.rokepo.it

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fisici ottenuti. Eurofit, l’azienda italiana che commercializza il prodotto, pensa già a nuove soluzioni per migliorare ulteriormente questa tecnologia, nell’ottica di un chiaro e sempre più marcato posizionamento sul mercato, all’insegna della massima professionalità.

MET è un progetto interamente italiano, realizzato da un’azienda italiana che vanta un’esperienza ventennale nel settore del fitness e del wellness. Tutti i componenti, i materiali tecnici e di consumo sono progettati e prodotti in Italia. Inoltre, può abbinarsi a qualsiasi attrezzo da palestra e a qualsiasi tecnica di allenamento: l’istruttore impiega i programmi contenuti nell’acceleratore metabolico tenendo in considerazione le specifiche esigenze del cliente.

Svolto in gruppo, o in circuito con l’ausilio di piccoli attrezzi

per il condizionamento isotonico, l’allenamento MET risulta divertente e coinvolgente, assicurando risultati eccellenti in termini di dimagrimento localizzato, incremento del tono muscolare, eliminazione della cellulite e miglioramento della prestazione sportiva.

MET offre agli operatori del settore fitness un’interessante opportunità per diversificare e arricchire la propria offerta dal punto di vista dell’allenamento, mettendo a disposizione degli istruttori un metodo duraturo e dai contenuti tecnici di alta qualità. E a tutto ciò si aggiunge il supporto professionale garantito da Eurofit e un altro valore aggiunto essenziale: per aprire un centro MET, o per inserire questo sistema d’allenamento in un centro fitness, è sufficiente un piccolo investimento, recuperabile in un solo giorno di attivazione del servizio.

SOFTWARE & CONTROLLO ACCESSI PER PALESTRE E CENTRI SPORTIVI

Soluzioni informatiche

www.softwarepalestre.it info@xeniasoft.it

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novità e tecnologie

Per informazioni: Eurofit tel. 0735.75.33.06 cell. 335.657.03.62 www.metbodyzone.com Facebook: MET by VIP Center

pochi mesi dal lancio di MET, l’acceleratore metabolico per l’allenamento di elettromiostimolazione dinamica in palestra, sono già tanti i club italiani che hanno adottato questo innovativo sistema di lavoro e tantissimi i clienti soddisfatti dei risultati

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met: la differenza si vede, si sente, si tocca

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fiere e convegni

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a cura della redazione

fiere e convegni

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riminiwellness 2016: l’energia scalda i muscoli

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Per informazioni: www.riminiwellness.com

undicesima edizione di RiminiWellness si terrà nei padiglioni di Rimini Fiera, e sulla Riviera romagnola, dal 2 al 5 giugno prossimo per proporre tante novità dal mondo e dedicare un grande spazio all’alimentazione sana. La kermesse riminese, che sarà ancora una volta un travolgente mix di

divertimento, sport, fitness e benessere, riparte dal successo dell’edizione 2015 che ha registrato 260.000 visitatori e una visibilità mediatica stimata intorno a 233 milioni di contatti. RiminiWellness 2016 occuperà tutti e 16 i padiglioni del distretto fieristico del capoluogo malatestiano che ospiterà 50 palchi e più di 400

aziende (marchi rappresentati) dei settori fitness, benessere, danza, sport fashion, turismo wellness, contract & design.

Sarà un’edizione ancor più internazionale delle precedenti che presterà particolare attenzione al rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico che si concretizzerà nell’area Food Well Expo, nata due edizioni fa con il coinvolgimento di noti nutrizionisti, food blogger e professionisti del vivere e mangiare bene per mantenersi in forma.

Non mancheranno, come di consueto, presenter, italiani e stranieri, di fama internazionale che saliranno sui tanti palchi per mettere in moto il popolo del fitness diffondendo energia positiva. E saranno presenti, ancora una volta, le sezioni Riabilitec, dedicata alla riabilitazione, e Rimini Steel, incentrata su arti marziali e discipline da combattimento. Ed è stato confermato il format basato sulla suddivisione nelle due aree W-PRO, dedicata al pubblico professionale, e WFUN, rivolta agli appassionati.

L’orario d’apertura, durante le quattro giornate, sarà dalle 9.30 alle 19.00 e sarà operativa la stazione ferroviaria Rimini Fiera, con 16 treni speciali ogni giorno.

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iunta alla trentacinquesima edizione, l’Annual International Convention and Trade Show organizzato dall’IHRSA si è svolta, dal 21 al 24 marzo scorso, per la prima volta a Orlando, in Florida, città gradevole dal clima mite e dotata di un gigantesco convention center.

Come di consueto, la quattro giorni statunitense ha attratto diverse migliaia di operatori del settore (6.500 congressisti/visitatori, complessivamente 10.700 visitatori, stando ai dati diffusi dall’IHRSA) provenienti da più di 80 paesi del mondo. Quest’anno, grazie alla nuova location che per la prima volta ha spostato l’evento dal “lontano” West, il congresso ha registrato l’iscrizione di numerosi operatori provenienti dagli Stati Uniti sudoccidentali e dall’America Latina.

415 aziende hanno partecipato come espositori presentando le loro novità per l’allenamento e tutto ciò che ruota intorno al funzionamento del fitness-wellness club, attuando alcuni lanci in anteprima mondiale, anticipando la grande vetrina allestita a Colonia da FIBO due settimane più tardi.

Technogym ha tenuto a battesimo il suo nuovo attrezzo per l’allenamento funzionale Skillmill, che presentiamo in altra parte della rivista, orga-

Per informazioni: www.ihrsa.org

nizzando un evento in grande stile all’hotel Ritz Carlton.

Nel corso dell’apertura dei lavori, il presidente e CEO IHRSA, Joe Moore, ha dato il benvenuto a tutti sottolineando che il numero dei fitness club in Nord America ha ripreso a crescere, un ottimo trend al quale – ha testualmente detto – «tutti voi, che siate operatori di club o aziende espositrici del Trade Show, avete dato il vostro contributo. Tutti voi state aiutando un numero crescente di persone a diventare fisicamente attive».

Ogni giornata congressuale è stata caratterizzata da una general session che, per lo spessore dei relatori e gli stimolanti contenuti, ha catalizzato l’attenzione dei tanti presenti. Lo stratega di business Jay Baer nel suo intervento di lunedì mattina ha illustrato le sfide nell’ambito del marketing che le piccole imprese devono necessariamente affrontare nell’odierna società digitale e iper connessa, chiarendo il concetto di Youtility, spiegando che il marketing che funziona oggi aiuta i consumatori anziché pubblicizzare il prodotto.

Il giorno seguente è stata la volta dell’esperto di leadership Greg McKeown che ha svelato l’essenza della leadership che implica la “disciplinata

ricerca dell’essenziale” anziché la “indisciplinata ricerca dell’eccesso”. Il key-note speaker di mercoledì è invece stata Randi Zuckerberg, protagonista di una presentazione multimediale nel corso della quale ha fornito importanti suggerimenti sull’utilizzo dei social media e sulla creazione di un ambiente lavorativo incentrato sulla cultura creativa. Infine, l’ingenegnere comportamentalista Nir Eyal è stato il protagonista dell’ultima general session di giovedì nel corso della quale ha affrontato un tema ad alto tasso di attualità e concretezza: partendo dall’analisi del comportamento degli odierni consumatori, ha svelato le caratteristiche fondamentali dei prodotti capaci di creare nuove abitudini, se non addirittura dipendenze, spiegando come la tecnologia sta profondamente influenzando i nostri comportamenti quotidiani, sottolineando l’importanza di averne coscienza.

E ancora una volta l’evento statunitense, grazie anche e soprattutto all’international room e alle international reception riservate ai partecipanti provenienti dall’estero, è stata l’occasione per incontrare numerosi operatori da tutto il mondo, in un contesto ideale per allargare i propri orizzonti facendo networking.

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ihrsa: un ottimo debutto a orlando

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fibo 2016: un’edizione da record

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Per informazioni: www.fibo.de

edizione 2016 di FIBO si è conclusa lo scorso 10 aprile a Colonia, confermandosi l’evento espositivo di riferimento per il settore fitness a livello mondiale, registrando nelle quattro giornate (le prime due delle quali esclusivamente riservate agli operatori) 153.000 visitatori, 83.000 dei quali professionali, provenienti da più di100 nazioni. Lo spazio espositivo, cresciuto del 32 per cento rispetto al 2015, ha ospitato 960 aziende (725 lo scorso ano). Nell’arco di quattro anni, ovvero da quando l’evento si è spostato da Essen a Colonia, il numero di visitatori

Reaxing, novità tutta italiana Tra le nuove soluzioni per l’allenamento presentate a FIBO 2016 ha destato curiosità e interesse un nuovo concept, unico nel suo genere e made in Italy: Reaxing, declinato in diversi attrezzi, ossia Reax Run, Board, Board Mini, Balance, Buddy, Lights, Strength, Lift e Floor. Si tratta di un approccio nuovo all’allenamento che, in buona sostanza, insegna al corpo a reagire all’interferenza motoria imprevista generata da diverse tipologie di attrezzi, migliorando così la reattività neuromuscolare, dunque le prestazioni e la forma fisica. Sviluppato da Luciano Gemello, Reaxing è in linea con il principio che sta alla base del fitness funzionale: utilizzare simultaneamente più muscoli per ottenere risultati migliori.

e dello spazio espositivo è raddoppiato, così come il numero di espositori (+ 57% rispetto all’edizione 2012).

Anche quest’anno la manifestazione, organizzata in modo impeccabile, ha mostrato le tendenze e le novità di un mercato del fitness che continua a evolversi e che, come comunicato da EuropeActive nel corso della terza edizione dello European Health & Fitness Forum svoltasi il giorno prima dell’inizio di FIBO, oggi conta 51.200 centri fitness che lo scorso anno ha generato un giro d’affari complessivo pari a 26,7 miliardi di euro e servito 52,4 milioni di iscritti. Il numero di centri dedicati all’EMS training sta crescendo velocemente anche al di fuori della Germania, con la comparsa di franchising e nuovi marchi pronti a conquistare il mercato.

Uno dei maggiori trend “in vetrina” a Colonia ha a che fare con le innovazioni tecnologiche, le soluzioni digitali, i dispositivi per l’allenamento personalizzato e per il monitoraggio dell’attività. Un intero padiglione, per la prima volta, è stato dedicato all’EMS training (elettrostimola-

zione muscolare) nel quale era presente Miha Bodytec, con uno stand di 1.000 metri quadrati, e l’italiana Wave-e. Altro trend che si è confermato in costante e rapida ascesa è il functional fitness nelle sue diverse declinazioni e, di conseguenza, degli attrezzi e accessori che utilizza, come le stazioni polifunzionali detta anche “gabbie”, kettlebell, sacchi, corde e nuovi attrezzi più “strtturati”.

Numerosi palchi, come vuole un’ormai consolidata tradizione, hanno animato l’evento mandando in scena numerose dimostrazioni e lezioni di group fitness che hanno richiamato folle di appassionati la cui energia positiva ha inondato i padiglioni del quartiere fieristico di Colonia.

L’edizione 2016 di FIBO è stata l’occasione per presentare in Europa, dopo il lancio mondiale avvenuto in marzo a Orlando, all’International Convention and Trade Show dell’IHRSA, attrezzi “functional” per allenamenti finalizzati allo sviluppo di potenza, velocità, resistenza e agilità che presentiamo in modo approfondito nella rubrica novità e tecnologie.

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linee guida oms 2016-2020: l’attività fisica è essenziale per la salute

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Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente svelato le linee guida per godere di una buona salute contenute nel suo documento intitolato Strategia per l’attività fisica OMS-2016-2020. Gli esperti dell’OMS raccomandano 150 minuti alla settimana di attività aerobica per gli adulti e almeno 60 minuti al giorno per giovani e bambini. Entrando più nel dettaglio, il documento fissa i livelli di attività fisica per tre gruppi di età: giovani (5-17 anni), adulti (18-64) e anziani (dai 65 anni in su).

Di converso, il documento sotto-

linea la pericolosità della sedentarietà, indicata come il principale fattore di rischio per la salute che sarebbe responsabile di un milione di decessi all’anno (circa il 10% del totale) e di 8,3 milioni di anni persi, senza contare la

disabilità. Inoltre, l’inattività fisica provocherebbe il 5% delle affezioni coronariche, il 7% dei diabeti di tipo 2, il 9% dei tumori al seno e il 10% dei tumori del colon.

In Italia l’obesità ha fatto regi-

Linee guida OMS per la salute Attività fisica raccomandata: 150 minuti alla settimana di attività aerobica per gli adulti e almeno 60 minuti al giorno per giovani e bambini.

La sedentarietà è il principale fattore di rischio per la salute (1milione di decessi all’anno) e causa il 5% delle affezioni coronariche, il 7% dei diabeti di tipo 2, il 9% dei tumori al seno, il 10% dei tumori del colon. strare un significativo aumento negli ultimi dieci anni – segnala il documento –, mentre in 46 paesi del mondo più della metà degli adulti sono sovrappeso o addirittura obesi e in diversi casi si sfiora il 70% della popolazione adulta. E i più pigri sono le giovani di età compresa tra gli 11 e i 15 anni.

L’American Heart Association, dal canto suo, ha dettato sette regole d’oro salva-cuore che, tra l’altro, possono mettere al riparo dalle malattie croniche a carico dei reni. Ecco in estrema sintesi le raccomandazioni: astenersi dal fumo; mantenere i valori relativi a pressione sanguigna, colesterolo e glicemia nella norma; mantenere il giusto peso corporeo; rispettare una dieta sana; svolgere attività fisica.

progettate in gran bretagna le “città della salute” Un progetto molto ambizioso e al tempo stesso affascinante: realizzare dieci “quartieri della salute”. In tre parole Healthy New Towns, nome conferito al programma recentemente presentato dal sistema sanitario britannico, che prevede la progettazione e la costruzione di dieci nuovi insediamenti residenziali in grado di incoraggiare gli abitanti a svolgere più attività fisica, alimentarsi correttamente e più in generale vivere in modo più sano e rispettoso dell’ambiente.

Il piano prevede la realizzazione di “cittadelle del benessere” immerse nel verde, servite da trasporti pubblici a impatto zero e da piste ciclabili, dotate di zone pedonali e prive di fast food nelle vicinanze delle scuole, caratterizzate da strade con

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marciapiedi più ampi e segnaletiche ipertecnologiche. Un approccio olistico per migliorare lo stile di vita degli abitanti, prevenire gravi patologie croniche come tumori, demenza e obesità e, al tempo stesso, favorire la socializzazione.

Queste oasi della salute e del benessere, che ospiteranno più di 76.000 nuovi edifici destinati a circa 176.000 residenti, dovrebbe sorgere entro il 2030.

Il National Health Service, sinteticamente NHS, ovvero il sistema sanitario pubblico britannico, sta lavorando a questo progetto coinvolgendo rinomati medici, progettisti ed esperti in nuove tecnologie per configurare un modo diverso di erogare l’assistenza sanitaria all’interno di questi avveniristici insediamenti urbani.

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l Progetto “Healthy New Towns”, recentemente presentato dal sistema sanitario pubblico britannico, prevede, entro il 2030, la realizzazione di nuovi insediamenti urbani progettati per favorire uno stile di vita fisicamente più attivo, più sano ed ecosostenibile

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technogym acquisisce la maggioranza di exerp

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echnogym ha recentemente annunciato l’acquisizione di una quota di maggioranza di Exerp, azienda digital specializzata nello sviluppo e nella commercializzazione di software gestionali per i fitness club, con sede centrale in Danimarca e operativa a livello internazionale. Una partnership con

anytime fitness sbarca in italia

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nytime Fitness – la catena statunitense di club aperti 24 su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni all’anno – oggi conta più di 3.100 club (2.300 dei quali negli Stati Uniti e i restanti in diverse nazioni) e punta a raggiungere quota 5mila location a livello globale entro il 2021. Per tagliare que-

la quale l’azienda romagnola rafforza il proprio ecosistema digitale per offrire una soluzione ancor più completa agli operatori di settore e migliorare la wellness experience degli utenti finali. Dall’integrazione tra il mywellness cloud di Technogym – il CRM del wellness – con la piattaforma Exerp – uno dei migliori ERP

per i centri fitness – nasce la prima piattaforma aperta dedicata alla gestione dello stile di vita, tramite l’integrazione di app proprie e di terzi, dei principali wearable device e dei dispositivi di misurazione dei vari parametri biometrici. Tutto ciò si traduce nella possibilità per gli operatori del settore di configurare nuovi modelli di business offrendo agli utenti nuovi servizi, anche outdoor grazie all’interfaccia seamless, facile e coinvolgente.

Lo scorso 8 aprile Technogym (nella foto una visione area della sede aziendale di Cesena) ha acquisito il 50,01% delle quote di Exerp e sottoscritto un patto parasociale con il management della società (che manterrà una quota del 30%) e con i fondatori e collaboratori della stessa, detentori del residuo 19,99%.

sto impressionante traguardo, porta avanti con decisone la sua espansione con la formula del franchising sul proscenio internazionale.

Ha recentemente fatto il suo ingresso nel mercato Italiano, aprendo a Roma, in Viale Libia, il suo primo club del Belpaese.

Per acquisire l’indispensabile

base d’iscritti, ha attuato una campagna di prevendita proponendo l’abbonamento mensile a 50 euro, comprensivo di “pacchetto di avviamento al fitness”, e l’abbonamento annuale, prepagato, a 550 euro. La tessera in possesso di ogni socio dà accesso a tutti i club del network, un plus sicuramente apprezzato da chi, per lavoro o altre ragioni, viaggia molto. Il neonato club capitolino, come tutti i suoi “fratelli”, mette a disposizione degli iscritti spogliatoi e docce privati, il servizio di personal training, attrezzi isotonici, cardio (con schermi televisivi) e pesi liberi.

Fondato nel 2002 da Chuck Runyon (attuale CEO), Dave Mortensen e Jeff Klinger, Anytime Fitness è l’operatore di club il cui sviluppo, in termini numerici e temporali, non ha eguali a livello planetario.

ihrsa: nuovo direttore europeo con ufficio a bruxelles

è nato planet fitness italia

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Continente. Importante novità che coincide con la nomina del nuovo direttore europeo Jeroen van Liempd (nella foto) che, coadiuvato da Angela Meurer, Europe General Manager, succede ad Hans

Muench che ha rassegnato le sue dimissioni alla fine del 2015 per intraprendere un nuovo percorso professionale.

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trainer e gli utenti finali. Nasce così un’unica realtà di riferimento per i marchi TRX, Dyna-

max, Trigger Point, Rocktape, ViPR, Disq, Les Mills, Reebok e HBX (HumanBodyExercise).

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IHRSA ha recentemente annunciato l’apertura del suo nuovo ufficio europeo a Buxelles con l’obiettivo di coinvolgere, servire meglio e far crescere i propri associati del Vecchio

ransatlantic Fitness e Planet Fitness, due importanti realtà aziendali del settore del fitness a livello europeo, hanno recentemente siglato un accordo di partnership per l’Italia in virtù del quale esiste ora un unico referente per il mercato italiano: Planet Fitness Italia, il nuovo punto di riferimento per il mondo del fitness, ovvero i club, i personal

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il terzo congresso europeactive

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a terza edizione dello European Health and Fitness Forum, convegno organizzato da EuropeActive e rivolto agli operatori del settore fitness, si è svolto lo scorso 5 aprile nel quartiere fieristico di Colonia, il giorno prima che iniziasse l’edizione 2016 di FIBO. È stata l’occasione per mettere a fuoco, tramite sessioni e tavole rotonde, le innovazioni possibili, le sfide e le opportunità di fronte alle quali si trova il settore fitness europeo. I 400 partecipanti hanno riempito la grande sala e seguito con interesse gli interventi degli esperti relatori che hanno affrontato diversi temi tra i quali figurano marketing, strategie imprendi-

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il primo campionato italiano runcard di tapis roulant

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ife Fitness è partner di Runcard, la prima community di runner creata da FIDAL - Federazione Italiana Atletica Leggera.

Nell’ambito di tale collaborazione è nato il primo campionato italiano Runcard di tapis roulant che prevede una fase di selezione a livello locale e una finale nazionale che verrà disputata in occasione della Runfest, il villaggio che la FIDAL organizzerà al Foro Italico di Roma a margine del prossimo Golden Gala.

toriali e tecnologia.

L’evento si è aperto con la presentazione dei dati emersi dall’approfondito studio condotto dall’associazione europea con Deloitte e intitolato EuropeActive Health & Fitness Market Report 2016, un’istantanea del settore nel Vecchio Continente.

Karsten Hollasch, corporate finance partner di Deloitte, presentando il rapporto ha detto, tra le altre cose: «La digitalizzazione sta avendo un enorme impatto sul nostro settore. Lo sviluppo tecnologico è una delle maggiori forze che stanno dando forma al settore del fitness e della salute del futuro».

Tony Davila, docente alla IESE Business School di Barcellona, ha analizzato gli ambienti

maggiormente “conduttivi” per la creatività umana, spiegando che questa facoltà può essere trasformata in successo aziendale misurabile. Ha inoltre chiarito che l’innovazione è un processo, un gioco di squadra e che si trova ovunque, avvertendo che il cambiamento potrà solo accelerare.

Carl Rohde, professore, in Olanda e in Cina, di scienze applicate, ha tenuto la sessione intitolata Previsioni Future & Innovazioni nel Fitness nel corso della quale ha sottolineato che oggi le persone sono disposte a pagare per acquistare esperienze memorabili e vogliono essere realmente coinvolte. Un monito rivolto agli operatori di club la cui offerta deve necessariamente adeguarsi a questa nuova diffusa esigenza.

Nel corso della giornata è inoltre stato presentato il libro intitolato Growing the Fitness Sector through Innovation in presenza di Tibor Navracsics Commissario europeo istruzione, cultura, gioventù e sport che ha ribadito quanto sia importante promuovere, con ogni mezzo, uno stile di vita fisicamente più attivo.

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due prestigiosi premi per matrix

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n occasione dell’ultima edizione di ISPO Monaco – salone internazionale del settore sport e fitness – InTrinity Board di Matrix si è aggiudicata, nella sezione

Health and Fitness, il premio Prodotto dell’anno, assegnato da una giuria internazionale di esperti del settore che ha riconosciuto l’ingegno che si cela dietro un’apparenza semplice

di questa piattaforma rialzata, ideata da Johnny G e impiegabile per svolgere esercizi in spazi ristretti che, sfruttando la forza di gravità e rispettando la biomeccanica, migliorano flessibilità, equilibrio e tono muscolare.

E a Monaco di Baviera è stato premiato, con il Gold Winner nella categoria Prodotti- Hardware-Performance-StrengthCa rd i o - M a c h i n es - I n d o o r Cycling Professional, anche S-Drive Performance Trainer, il polivalente tapis roulant progettato per gli high-intensity sprint intervals e altre tipologie di esercizi che presentiamo in modo approfondito nella rubrica novità e tecnologie.

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Annesi continua a svolgere ricerche nel campo della gestione dello stress, dell’autoregolazione, del supporto sociale dei processi di modifica del comportamento nei confronti dello sport e dell’esercizio fisico non agonistico.

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a cura della redazione

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In queste pagine, una panoramica sui corsi di formazione e di aggiornamento in programma per i prossimi mesi. Distinti nelle due aree gestionale e tecnica, questi corsi si rivolgono a manager, preparatori, istruttori e, in generale, a tutti gli operatori del settore fitness, sport e benessere. Per conoscere con esattezza date e sedi, e avere l’elenco completo dei corsi offerti, contattare gli enti organizzatori agli indirizzi indicati.

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Sede: Technogym Village, Cesena (FC) Docenti: vari Contatti: Wellness Institute, numero verde 800.777.666, www.technogym.com

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Seminari gratuiti Technogym-Wellink

area tecnica

Back to the future - la formazione in tour

CORSI CRUISIN’

Corsi di XTempo

Corsi tecnici Fispin Academy asd

Formazione

XTEMPO SCULPT e XTEMPO ENERGY, 30 aprile, Bergamo alla INFIT CONVENTIONI. XTEMPO PILATES&MORE, 1 maggio, Bergamo alla INFIT CONVENTIONI. XTEMPO PILATES&MORE e XTEMPO DANCE, 7 maggio, Mea Wellness Area di Bari. XTEMPO ENERGY e XTEMPO SCULPT, 8 maggio, Mea Wellness Area di Bari. XTEMPO PILATES&MORE, 2 giugno a RiminiWellness, palco Cruisin’ D5, Rimini. XTEMPO ENERGY e XTEMPO SCULPT, 5 giugno, a RiminiWellness, palco Cruisin’ D5, Rimini.

CLUB CONFERENZE Incontro sulle tematiche gestionali e presentazione dei nuovi progetti CRUISIN’ XTempo – Crosswellinteractive, ingresso gratuito - iscrizione a info@ cruisin.it.

Sabato 30 aprile, ore 13.30 @ Infit Convention Bergamo; sabato 7 maggio, ore 11-13.30 @ Mea Wellness Area di Bari; sabato 21 maggio, ore 11-13.30 @ Universo, Prato; dal 2 al 5 giugno a RiminiWellness, pad.

CRUISIN’ D5.

Sede: tutta Italia Docenti: vari Contatti: CRUISIN’ tel. 059.22.59.40 www.xtempo.org info@xtempo.org

Technogym in collaborazione con Wellink propone due moduli formative gratuiti, indipendenti tra loro. È possibile frequentare entrambi i moduli oppure partecipare in forma libera al seminario che più si avvicina alle vostre esigenze.

Modulo 1 (dalle ore 10.30 alle 12.30): “Innovare l’esperienza di allenamento dei soci sfruttando la tecnologia”, tenuto da Denis Bettini (Technogym) e con contenuti più tecnici, rivolto a fitness manager, master trainer, personal trainer e titolari.

Modulo 2 (dalle ore 14.30 alle 17.30): “Interpretare in chiave innovativa i settori marketing e commerciale del centro fitness”, tenuto da Paolo Grosso (Wellink) e con contenuti più gestionali, rivolto a titolari, responsabili commerciali e marketing manager.

Prossime date e sedi: 12 maggio, Cagliari.

Per informazioni e iscrizioni (GRATUITE e obbligatorie): contattare il commerciale Technogym di zona o chiamare il numero verde: 800.70.70.70

Corsi Medical Fitness e SlowFIT per istruttori FIT Federation organizza corsi di formazione per imparare a utilizzare e applicare il rivoluzionario metodo SlowFIT nei corsi, nella fisioterapia, nel Personal Training, nella ginnastica preventiva, personalizzata di gruppo. Il percorso di certificazione permette di entrare subito in contatto e collaborare con medici e farmacie.

Tra i corsi offerti: SlowFIT Medical Fitness e GroupX, 11,12 giugno, Milano.

Sedi: Milano Docenti: Fausto Di Giulio Contatti: Slow Fit, tel.

0861.78.92.39, www.slowfit. com

Les Mills Academy Les Mills Academy forma sui metodi Les Mills il maggior numero possibile di persone motivate, rilasciando a tutti gli istruttori partecipanti una certificazione internazionale.

Calendario prossimi corsi: BODYATTACK, 29-30 aprile, Roma; GRIT, 30 aprile e 1 maggio, Genova; BODYVIVE, 7-8 maggio, Pisa; BODYBALANCE, 7-8 maggio, Varese; GRIT, 7-8 maggio, Roma; BODYSTEP, 14-15 maggio, Pisa.

Calendario prossimi corsi: Heart Rate: 14 maggio, Lombardia; 21 maggio, Lazio; 28 maggio, Puglia.

Creative: 15 maggio, Lombardia; 22 maggio, Lazio; 29 maggio, Puglia.

Periodizzazione: 15 maggio, Campania; 18 giugno, Lazio. Mental: 14 maggio, Campania; 19 giugno, Lazio. Sit Spinning® Instructor Training: 21-22 maggio, Campania.

Sede: Tutta Italia Docenti: vari Contatti: Fispin Academy asd, tel. 050.31.46.414, www.fispinacademy.it info@fispinacademy.it

Sede: tutta Italia Docenti: vari Contatti: Les Mills Academy, www.lesmills.it

Corsi Fit One Promotion Da sabato 14 maggio 2016 avrà inizio la sessione primaverile di attività formative con corsi di formazione, master di specializzazione e stage d’aggiornamento nelle cinque aree tematiche previste: fitness & body building, discipline musicali & indoor cycling, Pilates mat work, attività acquatiche, riabilitazione sportiva & massaggio.

Tra i corsi offerti: Corso di formazione per istruttori di fitness e body building; Corso di formazione per personal trainer; Corso di formazione per istruttori di discipline musicali e tonificazione; Corso di formazione per istruttori di indoor cycling.

Docenti: vari Sede: Milano Contatti: tel.02.34.93.43.35, info@ fitpromos.it, www.fitpromos.it

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Corsi Pilates Italia

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Corso intensivo Matwork Plus™: 20-21-22-27-2829 maggio, Milano; 1314-15-20-21-22 maggio, Roma;10-11-12-17-18-19 giugno, Bologna. Corso Intensivo Reformer™: 10-11-12-18-19-24-2526 giugno, Milano. Corso Intensivo Barrels: 7-8 maggio, Milano. Corso Total Barre™ Foundation: 21 maggio, Roma. Workshop Total Barre™ Endurance L.1: 22 maggio, Roma.

Workshop Total Barre™ Endurance L.2: 22 maggio, Roma. Corso Anatomia: 16-17 Aprile e 7-8-28-29 maggio, Milano. Corso Pink Ribbon®: 14-15 maggio, Milano. Workshop Crossover Reformer™: 14 maggio, Milano.

Sedi: Bologna, Milano, Roma Docenti: vari Contatti: Pilates Italia, w w w. p i l a t e s i t a l i a . c o m , info@pilatesitalia.com, 02.894.513.69

Corsi European Aquatic Association (EAA) Tra i corsi offerti: Corso Acquaticità Neonatale 0-3 anni - Basic: 7-8 maggio, Latina.

Master Aqua Circuit - Small Equipment, 8 maggio, Aci Castello.

Aquafitness: Master Aqua Fighting, 8 maggio,Vicenza.

Corso Aguamovida Fitness® - Basic, 8 maggio, Ancona. Corso Aquafitness Instructor – Basic, 14-15 maggio, Genova. Master Aqua Bike - Advanced, 15 maggio, Milano. Corso Aquafitness Instructor – Advanced, 21-22 maggio, Lucca. Corso Aguamovida Fitness® - Basic, 12 giugno, Milano. Master Aguamovida Fitness® Jump, 26 giugno, Parma. Aqua Educational: Corso Acquaticità Neonatale 0-3 anni Advanced, 21-22 maggio, Bresso. Corso Acqua e Disabilità - Advanced, 29 maggio, Pavia. Aqua Health & Wellness: Corso Attività in Acqua per Gestanti advanced, 29 maggio, Bresso.

Sedi: tutta Italia Docenti: vari Contatti: tel. 049.960.09.38, www. euroaquatic.it, eaa@ euroaquatic.it

Corsi Striding®

L’Accademia Striding mette a disposizione degli allievi insegnanti altamente professionali, certificati e costantemente aggiornati.

L’Accademia intende garantire opportunità di carriera attraverso adeguati percorsi di crescita e sviluppo professionale.

Corso di certificazione Striding®: 21-22 maggio, Biella Chiavazza; 28-29 maggio, Roma; 28-29 maggio, Acireale (CT).

Sedi: Acireale (CT), Biella, Roma Docenti: vari Contatti: Striding Italia, tel. 06.43.68.01.59, cell. 340.71.20.023, segreterianazionale@ stridingsystem.com info@ stridingsystem.com, www. stridingsystem.com

Corsi CovaTech Pilates School Tra i corsi offerti: Workshop Anatomia del movimento: addominali (aperto a tutti gli insegnanti di Pilates per un massimo di 12 partecipanti), 30 aprile, 1 maggio, 21 maggio, 22 maggio. Workshop Ripasso Touch for Health 1 - Introduzione alla Kinesiologia e applicazione pratica al Metodo CovaTech® Pilates® (aperto a tutti gli insegnanti Pilates, gyrotonic, naturopati, osteopati, fisioterapisti), 11 giugno. Corso introduttivo prima del corso formazione completa CovaTech® Pilates® Teacher ‘full immersion’, 18 giugno.

Sedi: CovaTech Pilates Studio di Milano Docenti: Florence Martin, Caterina Sisca Contatti: www.studio-pilates. it, info@studio-pilates.it, tel.

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Si invitano tutti gli enti di formazione interessati a segnalarci le loro iniziative, inviando il proprio calendario all’indirizzo di posta elettronica dventuri@ilcampo.it

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Bimestrale di Attualità e Management dei Centri Sportivi e Fitness Club IL NUOVO CLUB Anno XXVII - n. 150/2 marzo - aprile 2016 Direttore responsabile: Roberto Maestrami Responsabile di redazione: Davide Venturi Redazione: Davide Venturi Alice Spiga per contattare la redazione: ilnuovoclub@ilcampo.it ufficio traffico: Maurizia Manici mmanici@ilcampo.it Comitato tecnico-scientifico: Responsabile: Avv. Guido Martinelli - Docente alla Scuola Centrale dello Sport - CONI - Roma Componenti: Avv. Marilisa Rogolino, Avv. Ernesto Russo, Avv. Carmen Musuraca Hanno collaborato: Ray Algar, Sonia Mercolino Impaginazione: Sergio Melani, Sabrina Paoletti Immagini: archivio Editrice Il Campo, Shutterstock, Fotolia Premedia: Stampa: MIG Moderna Industrie Grafiche - Bologna Editrice Il Campo Srl fondata da Franco Maestrami Direzione editoriale: Federico Maestrami, Roberto Maestrami Direzione, Redazione, Amministrazione, Pubblicità: Editrice il Campo Via G. Amendola, 11 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44 - 25.58.14 Fax 051.25.53.60 info@ilcampo.it www.fitnesstrend.com www.sportindustry.com www.ilnuovoclub.it www.piscineoggi.it www.forumclub.it www.forumpiscine.it Web manager: Claudia Gamberini

Registrazione presso il Tribunale di Bologna n. 5796 del 16-10-1989.

Sped. abb. pt. comma 26-art. 2 L. 549-28/12/1995

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