4 minute read

Vigevano rinascimentale, la Città Ideale di Leonardo

Pietro Ricciardi

Visitare Vigevano è una grande emozione. La Piazza Ducale, cuore della città, è uno dei migliori esempi di architettura rinascimentale lombarda, evoca i disegni della “ Città Ideale” di Leonardo da Vinci. Itinerari per un fine settimana tra arte e natura nella biodiversità del Parco del Ticino

Advertisement

La prima volta che ho visitato Vigevano erano gli anni ’70. Arrivato in Piazza Ducale, cuore pulsante della città, sono rimasto incantato ed emozionato dallo spettacolo che si è mostrato ai miei occhi. Costruita tra il 1492 e il 1494, per volontà di Ludovico il Moro, Signore di Milano, è uno degli esempi migliori di architettura lombarda. La grande Piazza Ducale, circondata da portici e arcate sorretti da colonne e capitelli, e lì accanto il Castello Visconteo Sforzesco come a proteggerla.

Piazza e Castello evocano i disegni della “Città Ideale” di Leonardo da Vinci. Sempre nella piazza, oltre al Castello (con affreschi in tutte le stanze, la Torre del Bramante - simbolo della città – la Falconiera, la Loggia delle Dame, le Scuderie, la Pinacoteca), c’è il Duomo, dedicato a Sant’Ambrogio, Vescovo di Milano. La costruzione fu avviata nel 1532 dal Duca Francesco II Sforza su disegno di Antonio da Lonate e ultimata nel 1606.

La forma architettonica attuale della piazza, la si deve al Vescovo architetto Juan Caramuel y Lobkowitz che nel 1680 edificò la facciata del Duomo dandogli la forma concava. Vista dall’alto, la facciata della cattedrale ricurva sembra abbracciare la piazza. All’interno del Duomo si trovano importanti opere d’arte, tra cui i pregevoli dipinti di Bernardino Ferrari e Cesare Magni. Spostandoci di poco dalla Cattedrale di Sant’Ambrogio troviamo il Museo del Tesoro del Duomo che conserva oltre a preziosi corali e codici miniati, un preziosissimo reliquiario in argento cesellato d’oro di scuola lombarda, arazzi fiamminghi e un paramentale cinquecentesco utilizzato a Monza per l’incoronazione di Napoleone Bonaparte. Chi ama le città d’arte sa che Vigevano è un gioiello del rinascimento lombardo, ma occorre vederla per apprezzarla.

CONOSCIAMO VIGEVANO E IL SUO TERRITORIO

Vigevano è conosciuta in tutto il mondo per la tradizione manifatturiera legata alla calzatura e alla moda: qui fu inventato il tacco a spillo, come è scritto nei documenti presso il Museo della Calzatura “Pietro Bertolini”, e si continuano a produrre scarpe di alta qualità. Vigevano però non è solo la “città ideale” per Leonardo Da Vinci, è anche la città ideale per immergersi nella ricca biodiversità del Parco del Ticino, il più antico Parco Regionale d’Italia, vero “tempio” della flora e della fauna locali. Nato nel 1974 da una proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Giornale della Lombardia e a cui mi onoro di aver partecipato. Il Parco del Ticino si estende dal Lago Maggiore alla confluenza con il fiume Po. Ha una superficie di circa 92.000 ettari e ingloba 47 Comuni nelle Province di Varese, Milano e Pavia. Nel 2002 la Valle del Ticino per il suo patrimonio di natura, paesaggio, arte e storia, ottiene il riconoscimento dell'UNESCO, come Riserva della Biosfera (http://www.parcoticino.it/).

Uscendo dal centro storico della città si attraversa la zona agricola del Parco. Un paesaggio ricco di risaie, ottimo punto di avvistamento degli aironi. Qui si incontrano le caratteristiche cascine: tracce importanti della tradizione contadina e di storia del territorio. Giunti in località Ronchi si può accedere a piedi al Parco Naturale e qui, con una passeggiata di circa un’ora e mezza, accompagnati da guide naturalistiche, si percorrono habitat ricchi di biodiversità: il bosco mesofilo, le radure, le zone di canneto e di lanca fino a raggiungere le ampie spiagge affacciate sul fiume azzurro. Si tratta di un territorio interessante, da visitare in ogni stagione dell’anno.

ITINERARI NEL PARCO DA VIGEVANO A PAVIA

I sentieri che penetrano nel Parco congiungono Vigevano con Pavia attraverso un percorso naturalistico che fa parte di una delle riserve naturalistiche riconosciute dall’Unesco come una delle più importanti e pregiate al mondo. A piedi, in barca o in bicicletta, tanti sono i modi per andare alla scoperta dei tesori naturali di questo territorio. Il Parco è infatti visitato ogni anno da più di 800 mila persone, attirate dalla facilità di accesso e, soprattutto, dalla possibilità di trascorrere qualche ora in mezzo alla natura a pochi chilometri da Milano. I diversi percorsi si snodano in un paesaggio di pianura, fra le campagne del riso che si trasformano nel corso dell’anno: da lago immobile nella tarda primavera, diventano verdi praterie d’estate e, infine, dorate distese di spighe nei mesi autunnali. Alle porte di Vigevano, percorrendo la Strada provinciale 206 Vigevano-Pavia, si trova la frazione Sforzesca, un piccolo antico borgo ricco di storia e cultura. La “villa della Sforzesca” si compone di diversi complessi monumentali nati in successivi momenti storici. La sua origine è legata alla donazione di terreni da parte del Comune di Gambolò a Ludovico il Moro, estendendo così le proprietà della famiglia Sforza. Oggi la Sforzesca è ancora una frazione viva; attorno agli antichi edifici è sorto il “Centro Parco La Sforzesca”, punto di partenza per escursioni a piedi o in bicicletta lungo i numerosi percorsi che si snodano all’interno del Parco Ticino tra boschi di querce, ontani e carpini. Vale la pena fare una tappa anche all’Ecomuseo della Roggia Mora - Mulino di Mora Bassa, sulla strada Mora Bassa: mulino quattrocentesco con richiami di storia e leggenda che riportano alla figura di Leonardo da Vinci. L’Ecomuseo ospita una mostra permanente costituita da modelli in legno funzionanti e macchine leonardesche (www.lacittaideale.org). Le soste culturali, nei numerosi borghi sorti attorno ai castelli e alle pievi medievali, si possono intervallare con pause gastronomiche in tipiche trattorie o nelle numerose aziende agrituristiche.

This article is from: