Meeting e Congressi - Mag Giu Lug 2012

Rivista mensile - n° 4 maggio-giugno 2012 € 5,16 - Poste Italiane SpA - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n.46) - Art. 1, comma 1, DCB Milano. In caso di mancato recapito si restituisca al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa

MAGGIU | 2012

numero

04

CONGRESSI MEDICI

Nostalgia del passato?

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sommario 04 2012 editoriale

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Ecm, un iter ancora lungo

cover story congressi medici Nostalgia del passato?

La dura vita di sponsor e provider

HOT TOPICS

Congressi con il bollino blu

meeting comment L’acme dell’assurdo – Mauro Zaniboni

Un evento al Museo della Scienza e della Tecnica Grand Hotel di Como: se Grand non è per dire

incentive comment Finché insoddisfazione non ci separi - Luca Corsi breaking news

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Sem2000: Ecm, da problema a opportunità My Meeting: Cronaca di un successo annunciato Tecnoconference - TC Group: tecnologia innovativa

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location del mese

Borgo Lanciano: il facino del borgo diffuso Santo Spirito in Sassia, ispirazione scientifica Park Hotel Villa Grazioli: inaspettati silenzi

All’Hotel Corte Valier per gli eventi

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Meeting Planner: professionisti in Ecm

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Doubletree by Hilton Acaya: fra i preferiti di Ippocrate! 90

Corte Bracco: tra passato e futuro la storia si rinnova 94

under the spotlight

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Pv Agency, l’incentive fa olé Travel Trend: che successo a Roma! in my opinion

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aghi di pini – Alan Pini

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speaker’s corner – Emma Aru ex libris – Ugo Canonici

cronache marziane – Margherita Ruggiero incentive talking – Rodolfo Musco

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Congressi al Grand Hotel Terme Palazzo San Giorgio: un meeting di suggestioni report Team building: dopo il disgelo Hollywood meeting

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Meglio lobby che male accompagnati

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dossier location

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web & co. – Riccardo Pistoia

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Da qui al 2013

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Convegni all inclusive

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sommario 04 2012

SITE INSPECTION news location

chains & club As Hotel Limbiate Fiera: eventi di stile in Brianza Best Western: la consapevolezza prima di tutto Sava Hotels & Resorts: la perla del centro Europa hotel Incontrarsi a Villa Necchi

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news destinazioni

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PARTNER congressi Carey Italy – Mattiazzo: coordinare... È tutto!

Merlo: motivazione ed emozione

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Hotel Savoy Palace: stile Liberty sul lago

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BHR Treviso Hotel:per congressi, ma non solo

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Hotel Bramante: congresso o festa?

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Winter Garden Hotel: il giardino d’inverno tutto l’anno 136 Hotel Giò Wine: team building a tema, jazz, vino e cioccolato 140

L’eleganza del Patria Palace Hotel Borgo Egnazia: esclusivamente per tradizione Mercure Madrid Santo Domingo: l’albergo? A la carte! location per eventi Porto Antico di Genova: vent’anni di successo!

Arezzo, prospettiva congressuale Auditorium Conciliazione: congressi pontifici Fiera del Levante: la smart city del futuro Masseria Traetta Exclusive: incontri tra gli ulivi

incentive resort Una Hotel Regina: progetti per il futuro Nova Yardinia: squadra che vince Verdissima Tenuta Moreno Relais Histò: il lusso profuma di storia Colonna Resort: lusso in Sardegna

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NETWORKING notiziari e associazioni Federcongressi Site Italy

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TRAVEL TREND MILANO 4 Ottobre 2012 Palazzo del Ghiaccio – Milano

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colophon Presidente: Marco Biamonti Direttore operativo: Lucia Rancati Direttore editoriale: Marco Garavaglia Direttore PR: Nino Vermicelli Resp. comunicazione e marketing: Lorenzo Bini Ediman Srl Via Ripamonti, 89 - 20141 Milano Telefono 02.57.31.15.11 (r.a.)

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editoriale La nostra è un’industria flessibile, capace di rispondere alle mutate esigenze del mercato.

Tuttavia, l’affaire Ecm non si è ancora concluso, e la flessibilità messa in opera fin qui potrebbe non essere sufficiente ad assorbire i mutamenti che ci attendono

MARCO BIAMONTI Direttore responsabile marco.biamonti@ediman.it

Ecm, un iter ancora lungo al 2003 – anno in cui iniziò il lungo iter dell’Ecm – a oggi, i convegni medici sono profondamente cambiati, come riepiloghiamo nella cover story di questo numero di «Meeting e Congressi».

Eppure il nostro mercato, che proveniva da uno scenario con meno restrizioni e più soldi da investire, ha saputo adeguarsi e stare al passo.

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Qualcuno di noi forse ricorda con nostalgia gli anni d’oro, ma tutti hanno comunque collaborato con il ministero della Salute e con la Commissione Ecm alla realizzazione di norme sì corrette, sì etiche, sì utili alla formazione della classe medica, ma al contempo non eccessivamente onerose per gli operatori della meeting industry. È, questa, la dimostrazione fattiva che la nostra è un’industria flessibile, capace di rispondere alle mutate esigenze del mercato.

Tuttavia, temo che la flessibilità messa in opera fin qui potrebbe non essere sufficiente ad assorbire i mutamenti che ci attendono.

passato, questa capacità di innovare l’offerta ancora non si è vista.

In secondo luogo, non dobbiamo dimenticarci che l’educazione continua della classe medica è un sistema di mutua convenienza: medici e paramedici si aggiornano, gli sponsor si promuovono, i pco organizzano e il sistema Sanitario non tira fuori un euro. Se vogliamo che questo meccanismo non si inceppi dopo le bordate degli ultimi tre-quattro anni, occorrono misure di maggiore efficacia a sostegno di quei soggetti (provider e sponsor) che l’Ecm la rendono possibile.

Terzo: a un governo europeista com’è il nostro dovrebbe sembrare perlomeno illogico che i congressi medici accreditati dalla Eacme non siano riconosciuti nel sistema Ecm del nostro Paese (voltate pagina e leggete l’elzeviro di Mauro Zaniboni se volete saperne di più su questo paradosso).

E questo soltanto per cominciare. Perché la strada, amici miei, è ancora lunga.

Tre le riflessioni su cui meditare da subito. La prima è che adeguarsi non significa soltanto piegarsi a un nuovo sistema, ma anche riuscire a innovare e innovarsi, incardinando il proprio business su basi reinventate. E, come ho già scritto in

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21 DICEMBRE 2012.

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HOT TOPICS TOPICS HOT meeting comment

L’acme dell’assurdo i racconto una storia. Nel 1958 venne fondata la Uems (EuroV pean Union of Medical Specialists), primo esemplare tentativo di dare ai professionisti della sanità una rappresentanza a livelli internazionali. La Uems si è via via accresciuta sino a contare, oggi, soci in 35 Paesi, 39 sezioni di specialità e un bacino di riferimento di circa 1,4 milioni di professionisti.

Nel gennaio del 2000 questa meritoria organizzazione varò il progetto Eaccme: European Accreditation Council for Continuing Medical Education. Funziona un po’ come la nostra Ecm: gli eventi Uems vengono accreditati e ai frequentanti, a fine convegno, è riconosciuto un certo numero di crediti Cme. Nei suoi primi dieci anni questo sistema ha funzionato al ritmo di 1.400 eventi all’anno e, a partire dal 2009, si è esteso anche all’e-learning. Numerose le partnership di mutuo riconoscimento, tra cui spicca quella con l’American Medical Association e col Royal College of Physicians and Surgeons of Canada.

Sino al 2011 i crediti Cme erano convertibili nei nostri crediti Ecm in funzione del 50 per cento del totale. Per fare un esempio, un evento che valeva 20 crediti Cme era convertibile in 10 crediti Ecm. Questa misura era ritenuta il giusto equilibrio tra la necessità di riconoscere eventi seri come quelli Uems e un sistema di attribuzione di crediti che, in quanto riferito al mero monte-ore (un’ora Uems equivale a un credito Cme),

non era del tutto compatibile col nostro. Ma naturalmente a noi italiani neppure la quadratura del cerchio basta. Le rare volte che la troviamo ci diamo da fare per distruggerla. Morale: dal 2011 gli eventi Uems non sono più riconosciuti ai fini della Ecm. A quanto pare, il nostro ministero della Salute preferisce l’onesta lezione del professionista “della porta accanto”piuttosto che il simposio del luminare straniero a Ottawa – e lo dico col massimo rispetto per i professionisti della porta accanto, alcuni dei quali sono di grande valore, però spero che capiate il paradosso in cui ci siamo cacciati. È vero che la “nuova” Ecm ha contorni più complessi della vecchia, e che ciò che una volta era sufficiente a bilanciare gli opposti oggi non basta più. Ma da qui a cancellare tutto con un colpo di spugna ce ne corre. Anche perché il sistema Eaccme, pur se molto meno burocratico del nostro, è stato di recente riformulato proprio per tener conto delle istanze provenienti dalle sue varie “isole” locali, tra cui la nostra. Ecco quindi che sono aumentati i vincoli. Per esempio, in ossequio a una direttiva del Parlamento europeo del ‘98 sulla formazione professionale “libera e indipendente”, anche la Uems ha introdotto una normativa sul conflitto d’interesse, per cui neppure lì può comparire il nome di un prodotto nei titoli delle relazioni, gli aspetti commerciali sono esclusi dal programma scientifico e formativo, e,

L’Eaccme è l’equivalente della nostra Ecm, ma a livello europeo. E secondo voi, i crediti formativi erogati in Europa, hanno un valore anche in Italia? Macché! prima di decidere l’accreditamento, la commissione valuta anche l’elenco degli sponsor e non soltanto il programma.

In un contesto del genere, il minor aggravio di burocrazia non è affatto indice di minor serietà. È solo il riflesso della mentalità anglosassone, portata a concepire norme nella fiducia che la gente le rispetti e che non ci siano (come da noi) furbetti da cui guardarsi. Pazienza, direte. Vorrà dire che, come permette espressamente la nostra normativa, produrremo di volta in volta la documentazione per farci riconoscere crediti Ecm in seguito a eventi all’estero. E qui casca l’asino. Sapete perché? Perché in Italia, per essere riconosciuto, un evento dev’essere organizzato da un provider accreditato. Come si possono, dunque, attribuire crediti Ecm a convegni organizzati da società straniere? Come possiamo avere i contratti con gli sponsor e le dichiarazioni dei relatori? Purtroppo la norma che regola gli eventi formativi Ecm all’estero non ne parla e lascia la responsabilità al buon senso del Provider nostrano. Un brutto circolo vizioso. L’acme, anzi… l’Eaccme dell’assurdo.

MAURO ZANIBONI presidente di Emmezeta Congressi mauro.zaniboni@mzcongressi.com

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Finché insoddisfazione non ci separi

biettivo: centralità della persona. L’abbiamo sentita O tante volte questa formula, scandita da pulpiti più o meno prestigiosi, da oratori più o meno convinti; ma la verità è che nessuno può costruire alcunché di duraturo se non riconosce al fattore umano l’importanza che gli è dovuta. Lo dimostrano i risultati di una recente ricerca dal titolo: “Benessere in azienda e motivazione dei dipendenti”. Questa indagine ha messo a confronto il livello di soddisfazione dei lavoratori di sei Paesi europei, fra i quali l’Italia. Ebbene meno della metà dei nostri connazionali intervistati si è dichiarata soddisfatta della situazione lavorativa; una percentuale di gran lunga inferiore rispetto a Regno Unito, Spagna, Francia, Germania e Belgio. Tra i fattori che determinano l’ultima posizione anche la scarsa motivazione sul posto di lavoro. Non è difficile concludere che meno i dipendenti sono “engaged”, minore sarà il loro contributo all’azienda.

Un’altra indagine, condotta dall’Università Liuc con la London School of Business, ha invece definito il concetto di “engaged”: lo si dice di dipendenti e collaboratori quando risultano «fisicamente, intellettualmente ed emotivamente attaccati al proprio lavoro e all’azienda per cui lavorano». Sono indicazioni cui il nostro mondo, quello degli even-

ti, dovrebbe prestare la massima attenzione perché l’evento costituisce una straordinaria occasione per motivare le persone. Lo dico sulla base della recente esperienza fatta per la presentazione di un nuovo prodotto nella mia azienda; un evento in grande stile, progettato con grande attenzione e destinato soltanto a chi lavora in azienda e che di questo prodotto farà il proprio business nei mesi a venire. Fra gli invitati esterni qualcuno mi ha fatto notare questa particolarità: oggi gli eventi puntano quasi esclusivamente sul pubblico, sul consumatore finale, senza passaggi intermedi rivolti all’interno dell’azienda. Si considera strategico soltanto andare all’esterno e meramente tattico curare un evento per i propri uomini. Detto altrimenti: grandi risorse e dispiegamento di forze soltanto per gli eventi wow, quelli rivolti urbi et orbi, quelli che possono arrivare a tutti; sugli altri grande cautela.

E dove finisce l’attenzione ai propri dipendenti in questo modo?

Non si perde una grande occasione per motivare le persone, escludendo gli eventi wow per chi sta in azienda?

Nessuno può negarlo. Il punto è che questi eventi devono essere costruiti con lo stesso impegno e con risorse adeguate, proprio come accade per gli eventi pubblici. Non basta mettere in piedi qualcosa per dimostrare di non

Perché dipendenti e collaboratori siano performanti devono essere “engaged”, ovvero fisicamente, intellettualmente ed emotivamente attaccati all’azienda essersi dimenticati dei dipendenti: i dipendenti devono comprendere che quell’evento è per loro e ha l’obiettivo di rendere più efficace il loro lavoro in azienda. Il fine è proprio quello di motivare il collaboratore, fidelizzarlo, accorciare le distanze con l’azienda, renderlo, appunto, “engaged”.

Il risultato è ancora più apprezzabile se i collaboratori sono la forza vendita, perché tanto più efficace sarà il messaggio loro trasmesso dall’azienda, tanto più forte sarà quello che la forza vendita, a sua volta, trasmetterà ai consumatori.

Consideriamo che oggi i canali per veicolare messaggi ai dipendenti sono più numerosi di un tempo e amplificati nella loro efficacia dall’evoluzione tecnologica, fattore sempre di grande presa emozionale. È inutile parlare di comunicazione aziendale se non riflettiamo seriamente su questa necessità. La prima pubblicità è la condivisione di informazioni e di un sentiment in azienda; a quel punto, e con più probabilità di successo, potremo proiettarci all’esterno. Ma che il primo wow sia un evento per le persone che lavorano con noi.

LUCA CORSI Responsabile Comunicazione & Eventi Vorwerk Folletto luca.corsi@folletto.it

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HOT TOPICS TOPICS HOT breaking news

ASSUNTA CORBO

EXPO VERSO IL 2015, DEFINITO IL CDA L'assemblea dei soci della società Expo 2015 ha confermato Diana Bracco alla presidenza del consiglio di amministrazione appena rinnovato e in carica fino al 2015. Nel corso della seduta sono stati confermati i consiglieri Giuseppe Sala per il Comune di Milano, Fabio Marazzi per la Regione Lombardia, Carlo Secchi per la Provincia di Milano. Alessandra Dal Verme è stata invece nominata in rappresentanza del Ministero dell'Economia e della Finanza. Per quanto riguarda i Paesi partecipanti, nelle ultime settimane sono state confermate diverse altre presenze tra cui quelle di Eritrea, Costa Rica, Austria, Arabia Saudita e Kenya. Salgono così a 84 i partecipanti ufficiali che saranno riuniti per l’International Meetings Participants previsto a Cernobbio il prossimo ottobre. Secondo quanto dichiarato da Hilary Clinton, responsabile della diplomazia americana, gli Stati Uniti dovrebbero confermare la propria presenza.

La notizia ufficiale arriverà dopo le elezioni statunitensi che si terranno a novembre 2012.

CWT MEETING & EVENTS, NUOVA ORGANIZZAZIONE A LIVELLO GLOBALE Due novità in casa CWT Meetings & Events: la nomina dei suoi nuovi leader a livello globale ed Emea e la definizione di una struttura organizzativa a supporto delle aziende per la gestione dei loro programmi M&E (Meetings & Events) su scala internazionale. CWT Meetings & Events ha infatti riunito le competenze e il knowhow dei suoi team sotto la guida di Floyd Widener, creando una nuova organizzazione che offre una gamma più ampia di servizi globali alle aziende. Floyd Widener opera con la carica di nuovo senior vice president global di CWT Meetings & Events e nel suo ruolo guida il business M&E a livello strategico e operativo in tutte le aree geografiche, continuando a introdurre le più avanzate tecnologie e innovazioni.

Thierry Duguet, director France C WT Meetings & Events è stato invece nominato vice preseident Emea CWT Meetings & Events.

Floyd Widener e Thierry Duguet

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LA DESTINAZIONE MICE ITALIA ALL’IMEX DI FRANCORTE Uno stand unificato e un incontro dal titolo “Unlock Italy for your next event”. Queste le iniziative messe a punto dal Convention Bureau Italia che ha partecipato alla decima edizione di Imex Francoforte svoltasi dal 22 al 24 maggio 2012.

Uno dei più significativi appuntamenti europei dedicati al turismo congressuale, l’Imex ha rappresentato anche per Cbi un importante momento di incontro tra domanda e offerta a livello internazionale. Lo stand, che ha coinvolto 54 espositori italiani, ha ospitato al suo interno due grandi corner dedicati rispettivamente all’offerta di Roma Capitale e Milano Congressi – MiCo e uno spazio riservato a Fiera del Levante. La conferenza di presentazione dell’offerta nazionale, che si è svolta il giorno di apertura della manifestazione, ha visto protagonista il top management del bureau che ha ribadito nuovamente i concetti chiave del progetto di promozione del brand Italia. «In questo momento di congiuntura economica, è necessario puntare su quegli asset che possono rivelarsi una fonte di business e di indotto – ha dichiarato Mario Resca, presidente del Convention Bureau Italia – I recenti studi, da poco pervenuti, dimostrano che il turismo per motivi di lavoro genera un fatturato di 6.321 milioni di Euro, rappresentando il 20,5 per cento della spesa del turismo internazionale in Italia. Questo significa che il settore è da considerarsi prioritario per il futuro dell’Italia perché si rivela una leva strategica per la crescita e la competitività del nostro Paese».

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INSIEME PER IL MICE Liguria meta amata dalla meeting industry. Un’affermazione, questa, avvalorata dai numeri. Il comparto Mice costituisce una componente fondamentale e ad alto valore aggiunto nel complesso dell’industria turistica. Secondo una ricerca di FederCongressi&Eventi, essa rappresenta, infatti, il 21 per cento del fatturato turistico italiano per un giro d’affari di 23 miliardi di euro. A livello ligure come ha osservato Guido Conforti, responsabile del Centro Studi di Confindustria Genova si registra un calo degli eventi occasionali di dieci punti percentuali a favore di quelli a cadenza annuale (+34 per cento), con una netta prevalenza delle iniziative culturali e business. Per quanto riguarda le ricadute sulle strutture alberghiere, nel corso del 2010 risulta in aumento il numero dei pernottamenti di nove punti percentuali, concentrati soprat-

tutto nei mesi primaverili. Con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente la meeting industry locale, Meet in Liguria ha messo a punto sinergie con le aziende locali che prevedono diverse attività promozionali tra cui figura la partecipazione all’Imex di Francoforte dal 22 al 24 maggio.

ETNAFIERE: NUOVA VESTE E NUOVI PIANI DI SVILUPPO Nuova vita per il centro fieristico siciliano Etnafiere, inaugurato lo scorso 15 maggio. La nuova struttura nasce da una sinergia tra il Gruppo Alis Immobiliare Cta Spa della famiglia Abate e lo staff di Expo, società leader nell’organizzazione di fiere e grandi eventi guidata dalla manager Barbara Mirabella. Con i suoi settemila metri quadrati di superficie coperta – quattromila dei quali in area libera – e duemila esterna, il centro si ispira a criteri di flessibilità e fruibilità a tutto vantaggio della logistica e coniuga estetica e tecnologia. Il padiglione espositivo da tremila metri quadrati è infatti un'area totalmente attrezzata e climatizzata. Allestita per 365 giorni l'anno, lo spazio è dotato di cento stand e spazi espositivi, un bar, sale riunioni e uffici per gli organizzatori. Al suo interno anche una sala convegni da trecento posti.

Etnafiere si trova infatti nell’area che comprende Etnapolis, il principale centro commerciale della Sicilia.

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IL POST CONGRESS? CELEBRA L’ARTE

Posizionato a ridosso di Villa Borghese, il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa si propone come location raffinata per meeting, congressi, cocktail e cene di gala. Le 18 sale del centro congressi possono ospitare fino a novecento persone inserite in un’atmosfera molto raffinata che ricorda quella delle ville patrizie dell’antica nobiltà romana di fine Seicento anche il post congress ha una sua personalità: ci si può concedere un momento di relax nella spa di duemila metri quadrati dotata di una maestosa piscina sovrastata da un soffitto tempestato di Swarovski oppure lasciarsi guidare in un viaggio nell’arte nella Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Riaperta da poco dopo un attento restyling, la galleria ha inaugurato un nuovo percorso che si apre sulla Sala delle Colonne. Qui si può ammirare l’opera “Passi” di Alfredo Pirri che rappresenta un pavimento di specchi rotti sul quale sono appoggiate alcune sculture neoclassiche. Le opere più sorprendenti e discusse del ventesimo secolo sono custodite nel Salone Centrale il cui nome – Scusi ma è arte questa? – è molto esplicativo.

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ROME CAVALIERI: CRESCITA A DOPPIA CIFRA PER IL MICE L’anno in corso conferma l’anima Mice del Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotels & Resorts. La struttura ha infatti chiuso il primo trimestre con una crescita a doppia cifra proprio negli eventi e nel numero di pernottamenti.

Hotel che garantisce un servizio di alta qualità degno di uno dei brand più illustri – che, non a caso, conta solo 23 strutture in tutto il mondo – l’albergo rispetta perfettamente il claim della catena “Better than Home”. Situato all’interno di un bellissimo parco dal carattere mediterraneo, il Rome Cavalieri è considerato un’oasi nel cuore della capitale. Esclusivo il panorama sui tetti di Roma che si può godere da più punti. Le sue 370 camere sono tutte dotate di balcone privato e arredate con massima cura. Ai meeting l’hotel dedica circa novemila metri quadrati di spazi in grado di ospitare fino a 5.500 delegati. Il suo Salone - spesso definito come “la location più sorprendente della Capitale” - è tra gli spazi più richiesti per eventi aziendali

d’alta risonanza, sfilate di moda, serate di gala e matrimoni del jet set italiano e internazionale. Esclusivo e unico nel suo genere, l’hotel ospita anche la più prestigiosa collezione d’arte privata a livello mondiale, presente in una struttura alberghiera, che include tre capolavori di Giambattista Tiepolo esposti nella lobby.

Il Cavalieri Grand Spa Club dotato di tre piscine esterne e una interna e La Pergola - celebre ristorante insignito di tre stelle Michelin® e diretto dal celebre Chef Heinz Beck – sono complici perfetti per un servizio di alta qualità.

NUOVO PANORAMA SU BRASILIA La capitale del Brasile ha una nuova attrazione turistica: la torre della tv digitale. Progettata dal famoso architetto Oscar Niemeyer, la torre offre uno spettacolare panorama della città a 120 metri di altezza e può ricevere cinquecento persone al giorno alle quali viene offerta una visita gratuita con accompagnatore. Ai piedi della costruzione è possibile visitare gli archivi pubblici del Distretto Federale sulla costruzione della città di Brasilia e della torre stessa. Inoltre sarà possibile gustare prelibatezze tipiche del territorio circostante e acquistare prodotti artigianali. Il nuovo monumento della città, soprannominato Flor Do Cerrado perché sembra essere costituito da due petali aperti, è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17. Ogni visita dura circa trenta minuti e vi si accede tramite ascensore. La torre può essere un’idea nuova e affascinante per organizzare piccoli meeting o attività post congress.

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IL PREMIO PANDOLFO-ROSCIOLI ALLE NUOVE LEVE DEL TURISMO ITALIANO Il magnifico Palazzo del Bò, sede dell’Università di Padova, è stato il teatro della decima edizione del premio PandolfoRoscioli, riconoscimento conferito lo scorso marzo ai migliori studenti del quinto anno degli Istituti tecnici per il Turismo e degli Istituti professionali per i Servizi commerciali, turistici e alberghieri. In palio, uno stage in una struttura alberghiera, oltre al soggiorno gratuito a Padova. Organizzato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione e intitolato a due personalità che si sono distinte nel mondo del turismo – l’avvocato Michele Pandolfo, ex presidente dell’Enit, e il dottor Livio Roscioli, noto albergatore romano –, il premio PandolfoRoscioli è promosso ogni anno dall’Associazione Internazionale Cavalieri del Turismo, che ha come scopo quello di promuovere l’Italia all’estero e di migliorare la qualità dell’ospitalità turistica nel nostro Paese. A curare dalla a alla zeta la cerimonia di premiazione di quest’anno, è stato l’attuale presidente dell’Aict, Nino Vermicelli, il quale si è distinto anche come moderatore del convegno che si è svolto a latere dell’evento. Alla tavola rotonda, dedicata alle problematiche turistiche e all’importanza di preparare i giovani a un’alta qualificazione professionale, hanno partecipato numerose autorità del mondo poli-

tico e scolastico: la senatrice MariaPia Garavaglia; il direttore generale degli Ordinamenti scolastici del Miur, Carmela Palumbo; il dirigente del Miur, Antonio Lo Bello; il provveditore agli Studi di Padova, Paolo Jacolino, l’assessore al Turismo del Comune di Padova, Marta Dalla Vecchia, e il direttore di Turismo Padova Terme Euganee, Stefan Marchioro. A conclusione dell’evento, un fantasioso buffet nello storico caffè Pedrocchi.

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Location del mese: Hotel Corte Valier

Alla Corte degli eventi LUCIANA FRANCESCA REBONATO

Hotel Corte Valier è incastonato nella Riviera degli Ulivi, nello spaccato scaL’ ligero del Lago di Garda: cinquanta chilometri di uliveti che scintillano al sole, un paesaggio permeato da luce e clima mediterranei, un susseguirsi di paesi e di borghi, piccole rocche, insenature e, nella parte settentrionale, strapiombi vertiginosi. Un trionfo naturale nel quale spicca Lazise, località che ha fatto regi-

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strare negli ultimi anni il maggior numero di presenze nell’area nel contesto del turismo leisure. E anche in quello business, con l’ausilio di una nuova struttura ricettiva presente nel territorio, l’Hotel Corte Valier, quattro stelle affacciato sulle acque del Benaco e lungo la passeggiata che in pochi minuti conduce al centro storico di Lazise.

Inaugurato nel 2010 a seguito di un inve-

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Hotel Corte Valier: quattro nuove stelle nel firmamento della sponda veronese del Garda, a Lazise. Una location nella quale tutto è possibile, on demand e tailor made, complici l’atmosfera e la perfetta concertazione degli eventi a opera di un esperto team dedicato

L’Hotel Corte Valier accoglie la meeting industry in un’area di 11.500 metri quadrati nei quali spicca il design originale e innovativo, espressamente concepito per realizzare una struttura d’élite

stimento pari a 25 milioni di euro, l’Hotel Corte Valier accoglie la meeting industry in un’area di 11.500 metri quadrati nei quali spicca con il suo design originale e innovativo, espressamente concepito per realizzare una struttura d’élite nella quale è l’attenzione ai dettagli a fare la differenza. Il dialogo tra i volumi leggeri e l’ambiente circostante ne contraddistingue lo stile, sottolineato da un interior design che declina, accostandoli, legno – in particolare di ciliegio – e graniti, che originano un risultato di grande leggerezza con evidenze cromatiche incentrate su pennellate color crema, bianco, giallo e tortora. Su tutto domina la luce, che si diffonde negli ambienti prestigiosi della location, definita “Una goccia di classe sulle rive di uno splendido lago”: parole che sottolineano il calibro dell’Hotel Corte Valier che si delinea perfetto per incentive ad alto potere emozionale e per piccoli meeting. In ogni stagione dell’anno, con i colori e lo sciabordio del lago in sottofondo: una quinta da set cinematografico per eventi memorabili

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con la regia di Domenico Esposito, general manager del Corte Valier, figura di grande spessore – proveniente dal Mice e dal marketing –, scelto anche e soprattutto come motivatore e team builder.

Lazise (Vr)

L’Hotel Corte Valier si delinea perfetto per incentive ad alto potere emozionale e per piccoli meeting.

In ogni stagione dell’anno, con i colori e lo sciabordio del lago in sottofondo: una quinta per eventi memorabili

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VERSATILITÀ E CREATIVITÀ Lo stemma dei Valier è presente sulla facciata del duomo di Verona. Una storia antica, quella della location, che si intreccia con l’avanguardia del presente nel centro congressi articolato in quattro sale meeting – polifunzionali e modulabili –, in grado di accogliere complessivamente 190 persone in una superificie pari a seicento metri quadrati. Luminose e provviste di tecnologia di ultima generazione, le sale sono la cornice ideale di eventi di alto profilo all’insegna del successo, a cui si affiancano i versatili spazi dell’intera location, perfetti per qualsiasi tipologia di evento. Al Corte Valier, infatti, la creatività corre in staffetta con gli spazi – approntabili per ogni esigenza –, anche indoor: le terrazze fiorite, per esempio, così come la piscina immersa nel verde, cornice di aperitivi “a bordo acqua”.

Il bar della struttura, situato al primo piano con un’ampia terrazza, è ideale per sfiziosi cocktail o soft drink sulla quinta scenica di un tramonto sul lago e sulle note di un pianoforte. È nel Dna

della struttura toccare le corde dell’emozionalità e, garantisce Domenico Esposito, a «consentire di vivere vere e proprie esperienze sensoriali», a iniziare dai percorsi del gusto con una carta gourmet con menu firmati da Fabrizio Cattaino, chef d’esperienza internazionale che coordina tutta la ristorazione di alto livello del Corte Valier. Nel ristorante panoramico Dome il Mice trova due linee: una à la carte per ospiti gourmet curiosi, l’altra classica che interpreta con fantasia e maestria la cucina tradizionale e anche quella del lago, che nella bella stagione si può catturare con lo sguardo dalla terrazza esterna del ristorante. Un tempio

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Al Corte Valier la creatività corre in staffetta con gli spazi, anche indoor: le terrazze fiorite, per esempio, così come la piscina immersa nel verde, cornice di aperitivi “a bordo acqua”

gastronomico, il Dome, con la luce della grande cupola che “scende dal cielo come una goccia” e colora di sfumature diverse la location a seconda del momento della giornata. E sempre diversa è la luce del lago sul quale prospettano le 84 fra camere e suite del Corte Valier, di cui sei attrezzate per disabili, provviste di ogni comfort e – fra le facility – con telo-piscina per far sentire il Mice coccolato a tutto tondo.

BENESSERE PER IL BUSINESS L’Hotel Corte Valier è la location ideale per attuare strategie di comunicazione incentrate sulla coesione e in un conte-

sto di assoluta esclusività e destagionalizzazione. A questo concorrono oltre 1.300 metri quadrati nei quali il Mice può prendersi cura di sé: piscine esterne e indoor con aree idromassaggio e una modernissima area wellness, la Spa Laguna, un tempio della remise en forme nel quale ripristinare l’equilibrio psicofisico.

Nei suoi 450 metri quadrati di superficie è possibile rinnovare grinta ed energia attingendo benessere dai migliori trattamenti worldwide: dalla tradizione nordica della sauna finlandese con vasca di reazione al caldo mediorientale del bagno turco o del bagno di vapo-

HOTEL CORTE VALIER Un indirizzo esclusivo dove viziare tutti i cinque sensi, tra cucina gourmet, spa e design raffinato re mediterraneo passando per il calidarium e il percorso Kneipp. Ampie le zone di relax nelle quali domina la filosofia orientale e dove è possibile assaporare ricercate tisane che profumano di spezie esotiche mentre per una sferzata adrenalinica di impronta occidentale via libera allo sport nell’area fitness.

Attrezzata con macchinari di ultima generazione, l’area fitness vanta anche un solarium e un beauty center perfetto per rivitalizzare corpo e anima con trattamenti personalizzati. Da non perdere è la cabina Rasul, conosciuta come la “regina dei bagni orientali”, un antico rituale di purificazione che prevede

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Hotel Corte Valier Lazise (Vr)

È nel Dna della struttura toccare le corde dell’emozionalità e, garantisce Domenico Esposito, il general manager (nella foto sotto) a “consentire di vivere vere e proprie esperienze sensoriali”, a iniziare dai percorsi del gusto per proseguire con le seduzioni wellness

l’applicazione di argille, fanghi o sale su tutto il corpo. Deve il suo segreto all’azione dei quattro elementi: acqua – il bagno di vapore, il fuoco – il calore, l’aria – le essenze e la terra, i fanghi e le argille. Un’esperienza che genera benefici non solo sul corpo – che riacquista vigore – ma anche e soprattutto sulla mente, che risulta libera e distesa, pronta per nuove sfide professionali.

UN LAGO… DI INCENTIVE! L’Hotel Corte Valier si propone come peculiare meta per incentive, unendo un valore ambientale d’insieme al valore di un’efficiente struttura alberghiera in grado di accogliere meeting e congressi e di fornire servizi di qualità agli organizzatori e operatori del settore.

SPAZI PER OGNI ESIGENZA Il resort garantisce il perfetto mix tra spazi dedicati agli eventi e ambienti dedicati al relax e la sua posizione strategica lo configura punto di partenza ideale per incentive e post congress ad alto potere emozionale Responsabile congressi: Diana Walter ¢ SALE CONGRESSI

¢ SERVIZI TECNICI E AUDIOVISIVI

¢ SALA PLENARIA

¢ ALTRE INFORMAZIONI

Numero sale: 4 Capacità totale: 190 posti Capacità a teatro: 102 posti

¢ CAMERE

Numero totale camere: 84

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Sistemi audio-video di ultima generazione Team esperto in eventi di alto livello Ristorante Dome: 200 posti, 100 in terrazza Hall Bar con vista panoramica Pool Bar per cocktail open air

Oltre ai piaceri della spa e della ristorazione, c’è un intero territorio tutto da scoprire in occasione di percorsi post congressuali e di incentivazione. A iniziare da Lazise, dominata dalle mura merlate del castello scaligero che con le sue alte torri e il possente mastio si rivela uno dei manieri più imponenti del lago. Il suo centro storico è di impronta medievale – così come le mura merlate che la cingono – e con un gomitolo di vicoli nei quali il tempo sembra essersi fermato.

Per irrinunciabili itinerari del gusto il Mice può scoprire Cisano, che oltre a uno sfizioso Museo dell’Olio – nel quale sono esposti attrezzature e strumenti antichi come un frantoio ottocentesco perfettamente funzionante – custodisce i resti della romanica pieve di Santa Maria. Stesse caratteristiche per Bardolino, nota per la produzione di olio di oliva extravergine e per i vini fra i quali eccelle, appunto, il Bardolino. Fra la località e Garda vi sono una trentina di frantoi e oltre sessanta cantine nelle quali, oltre a degustazioni e assaggi, è possibile acquistare i prodotti tipici.

Superata Rocca di Garda si trova la località eponima del lago, Garda, intessuta da architetture veneziane e dominata dal colle della Rocca. Da Garda inizia uno dei tratti più panoramici dell’intero lago, un’ampia baia chiusa dal promontorio della Punta di San Vigilio che, verde di olivi e cipressi secolari, si protende nelle acque fiancheggiata da due insenature, la baia delle Sirene e il golfo del porticciolo.

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TEAM BUILDING: SPORT & FUN Dopo Punta San Vigilio il Mice può visitare Torri del Benaco, così denominata per le numerose torri che un tempo ne difendevano la posizione strategica.

Oggi ne sono rimaste due, una a nord dell’abitato, l’altra nei pressi del castello scaligero appoggiato su uno sperone roccioso e al cui interno è allestito un piccolo ma interessante museo dedicato alle tradizioni locali: la sua Sala della pesca è la più antica in Italia dedicata alla cattura di pesci nelle acque interne.

Nello spaccato settentrionale del bacino si arriva a Brenzone, che si affaccia su onde perfette per team building all’insegna della vela e del windsurf e anche Malcesine è scenario indiscusso di gare, regate e di spettacolari esibizioni di sci

nautico mentre dal centro della località una funivia conduce al Monte Baldo, a 1.800 metri d’altezza. Il monte è noto anche come “giardino botanico d’Europa” per la straordinaria varietà della sua flora. All’esuberanza della natura corrisponde un patrimonio artistico racchiuso nei paesini sparsi alle sue pendici seguito da un Eldorado sportivo: qui il Mice più sportivo può sbizzarrirsi sciando o divertirsi in squadre in occasione di divertenti ciaspolate, per giungere a degustare i canederli e i piatti tipici trentini alla Malga Dossioli. Tra novembre e dicembre, infatti, il Garda si anima di mercatini, sagre ed eventi: un lago perfetto per ogni stagione.

Oltre ai piaceri della spa e della ristorazione del Corte Valier, c’è un intero territorio tutto da scoprire in occasione di percorsi post congressuali, di incentivazione e di avvincenti team building

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Pv Agency, l’incentive fa olé Un viaggio incentive itinerante di ben otto giorni ha messo in campo tutte le skill dell’agenzia milanese, per un risultato tailor-made in tutti i suoi aspetti A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

a lasciato tutti soddisfatti l’incentive che, ad aprile, ha portato duecento H persone in Spagna per ben otto giorni. Si trattava di private banker della società Sanpaolo Invest e dei loro accompagnatori, che hanno potuto sperimentare un

viaggio itinerante per alcune delle più belle città spagnole. Tantissimi i dettagli che hanno reso questo incentive un’esperienza unica, grazie soprattutto all’expertise e alla professionalità dell’agenzia organizzatrice, la milanese Pv Agency. Sua l’ideazione e l’organizzazione dell’intero soggiorno e della convention finale, con un programma di viaggio articolato in otto giorni, con spostamenti pressoché quotidiani, esperienze uniche, e la classica convention finale.

Tutto perfettamente tailor-made, come spiega Luca Aquilino, manager di Pv Agency: «A fronte di una scelta, da parte del cliente, di virare per la convention di quest’anno su una destinazione di breve raggio – sensibile alla linea aziendale orientata al “low profile” – ci siamo concentrati sul programma, impreziosendolo con particolari esclusivi».

LA LOGISTICA CHE FA LA DIFFERENZA Come il buongiorno si vede dal mattino, così un incentive si vede dalla partenza.

Una considerazione azzeccata per il viaggio di Sanpaolo Invest. «Abbiamo voluto

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Otto giorni itineranti in Andalusia, con la partecipazione “da Vip” alla Feria de Abril di Siviglia: questo il viaggio incentive studiato da Pv Agency per San Paolo Invest

dare il massimo del comfort ai partecipanti – sottolinea Luca Aquilino – utilizzando un volo diretto speciale e in esclusiva da Milano Malpensa a Granada.

Anche il ritorno è stato organizzato secondo lo stesso principio, con un volo Neos in partenza per l’Italia da Malaga, che ha permesso di evitare il rientro su Granada.

Considerando i diversi spostamenti e il numero dei partecipanti, abbiamo organizzato per le due tappe più impegnative anche un servizio di facchinaggio: dalle camere le valigie, viaggiando separatamente in van riservati, venivano trasferite direttamente alle camere dell’albergo nella meta successiva, una comodità non indifferente che non solo ha facilitato la logistica degli spostamenti – pensate a cosa significa mobilitare giorno dopo giorno duecento persone con i bagagli – ma anche fatto sentire agli ospiti il privilegio di un trattamento decisamente vip».

FARE FESTA, MA IN ESCLUSIVA È stato all’insegna del prestigio anche una delle attività “clou” del viaggio incentive: la partecipazione alla Feria de Abril di Siviglia, un evento particolarissimo con balli, musica e gastronomia che coinvolge per una intera settimana tutta la città , che letteralmente si trasferisce in più di mille casetas (casette fieristiche).

«L’accesso alle casetas è solo su invito – specifica Luca Aquilino – e noi siamo riusciti a fare invitare duecento persone, che hanno vissuto un’esperienza vera, lontana dal solito turismo, prendendo parte ai momenti più ludici e divertenti,

conoscendo da vicino la cultura andalusa, ma avendo anche la possibilità di fare business. Volevamo dare infatti ai partecipanti qualcosa di veramente unico, un’esperienza altrimenti non possibile.

Non è stato facile ottenere tutti i permessi necessari, ma ne è valsa la pena. Con lo stesso principio abbiamo scelto gli hotel e i ristoranti, tutti di altissima qualità, con menu concordati in precedenza che hanno sempre stupito e soddisfatto tutti i partecipanti. E, infine, sempre a nostra cura sono state la progettazione e la scenografia della convention, il momento più istituzionale, che si è tenuto presso il Palacio de Congresos di Marbella. Abbiamo puntato sulla tecnologia e sull’effetto scenografico». indirizzi a fine rivista

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Travel Trend: che successo a Roma!

Il 9 maggio scorso, dopo due anni di assenza, il grande ritorno di Travel Trend nella capitale. Un appuntamento che si è dimostrato immancabile per tutta la meeting e incentive industry romana ALESSANDRA BOIARDI

stato un grande successo quello di Travel Trend nella capitale. Il worÈ kshop dedicato alla meeting e incentive industry – dopo aver raccolto un consenso incredibile nella sua edizione milanese dello scorso anno – duplica infatti nel 2012, imponendosi anche nella capitale come il place-to-be del congressuale.

Una graditissima novità, che in realtà è un ritorno a grande richiesta: Travel Trend si è ripresentato così a Roma con un'edizione tutta rinnovata. Il 9 maggio scorso tutto il settore era nella bellissima sede di Spazio Novecento, la location scelta da Ediman per l’evento.

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Fare networking in un clima rilassato e friendly: è quanto è successo allo scorso Travel Trend, ritornato in forma smagliante nell’edizione romana

Oltre cinquecento sono stati i visitatori, key buyer del settore che di anno in anno apprezzano il marketplace di Travel Trend (e l’edizione romana non è stata certo un’eccezione).

Ogni Travel Trend attrae infatti una domanda molto ampia e di elevata qualità professionale, che per le specifiche esigenze di lavoro è interessata a conoscere nuove strutture, destinazioni e servizi per meeting, congressi, incentive e viaggi d’affari. Tra di loro, vi sono i responsabili eventi e incentive aziendali, i responsabili marketing, commerciali, comunicazione, relazioni esterne, formazione, servizi di marketing e di supporto commerciale. Ma anche i meeting planner di associazioni, enti pubblici e non profit, i travel manager aziendali, le agenzie di comunicazione e di relazioni pubbliche, le agenzie di incentive e di viaggi incentive, le agenzie di viaggi con reparti congressuali, incentive e di business travel, le agenzie di organizzazione congressuale.

WORKSHOP FRIENDLY L’accogliente sede di Spazio Novecento ha innanzitutto facilitato la cosiddetta logistica: in zona Eur, semplicissimo da raggiungere.

Ma sarebbe riduttivo fermarsi alla posizione: la location ha infatti permesso un allestimento che ha saputo esaltare l’altissimo potere di networking di Travel Trend Roma, dove i contatti sono stati facilitati anche dalla bella atmosfera friendly di questo evento, iniziato nel pomeriggio e proseguito fino a sera, con un impegno temporale relativo ad altissima resa.

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Villa Claudia dei Marchesi Dal Pozzo BELGIRATE, VERBANIA - LAGO MAGGIORE

Location per Eventi & Meeting sulle rive del Lago Maggiore

Eventi in generale, cene di gala e piccoli meeting. Lavilla dispone di 6 suite. All'interno del parco secolare di Villa Claudia sorge una una piccola struttura ricettiva con altre 12 camere arredate con mobili di pregio, di diversa tipologia, denominata Casali della Cisterna. La struttura è dotata di una cucina indipendente, un bistrot e una piccola sala riunioni.

Strada Statale del Sempione, 5 - 28832 Belgirate(VB) - Tel. +39 0322 772011 - Fax +39 0322.292754 Cell. +39 349.5269554 - e-mail: dalpozzo.claudia@gmail.com - www.villaclaudiadalpozzo.com

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La versione romana ha infatti mutuato la formula già collaudata a Milano, con un servizio di open bar e catering lungo tutta la durata del workshop.

A TUTTO NETWORKING Neanche un minuto “rubato” dunque al networking: una soluzione di sicuro apprezzata anche dagli espositori (potete consultarne l’elenco completo nella tabella sottostante), che hanno così potuto essere “parte attiva” anche dei momenti più “informali”.

Succede spesso, infatti, che in contesti simili i momenti più “leggeri” si concentrino lontano dagli stand, penalizzando e non di poco il networking.

La formula di Travel Trend con open bar e catering propone invece un ambiente amichevole e tranquillo, dove “vecchi amici” e nuovi partner professionali possono fare business, ma anche un aperitivo in compagnia. www.traveltrendroma.it

¢ Albergo Centrale ¢ Antico Casale la Carovana ¢ As Hotels Group ¢ Auditorium Conciliazione ¢ Auditorium via Veneto ¢ Barceló Aran Hotels ¢ Best Western Golf Hotel Quattrotorri ¢ Best Western Palace Hotel ¢ Best Western Plus Art Hotel Noba ¢ Borgo di Torre Guidaccia Parco delle Nazioni ¢ Catering Enoteca La Torre ¢ Chateauform’ La Casa del Seminario ¢ Choice Hotels Italia ¢ Colasanti Catering ¢ Colonna Resort 5***** ¢ Concerto Fine Italian Hotels ¢ Convention Bureau Piceno ¢ Corte Bracco dei Germani ¢ Cp Centro Pilota Servizi Tecnici Congressuali ¢ Demidoff Country Resort ¢ Devero Hotel & Spa ¢ Dogana Veneta ¢ Domina Home Zagarella ¢ Federcongressi & Eventi ¢ Fh Hotels ¢ Fondazione Pro Musica e Arte Sacra ¢ Fortyseven Hotel ¢ GHS Hotels – Sicily ¢ Galleria del Cardinale di Palazzo Colonna

GLI ESPOSITORI ¢ Grand Hotel Baglioni Firenze ¢ Grand Hotel di Como ¢ Grand Hotel Excelsior Vittoria ¢ Grand Hotel Masseria Santa Lucia ¢ Grand Hotel Poltu Quatu ¢ Grand Hotel Tremezzo ¢ Grand Visconti Palace Milano ¢ Holiday Inn Rome Eur Parco dei Medici ¢ Hotel Como ¢ Hotel Cruise ¢ Hotel Milano Scala ¢ Hotel Monaco & Grand Canal ¢ Hotel Monte Sarago ¢ Hotel Oasi di Kufra ¢ Hotel Parchi del Garda ¢ Hotel Parco Torre Chia ¢ Hotel Reservation Service ¢ Hotel Romanico Palace ¢ Hotel Santa Tecla Palace ¢ Hotel Sporting Rimini ¢ Hotel Veneto Palace ¢ Hotel Villa D’Este ¢ Hotel Villa La Massa ¢ International Catering Eventi ¢ Jet Events ¢ La Corte di Arenaro ¢ Mattiazzo – Carey Italy ¢ Mpi Italia Chapter ¢ Mulino di Firenze ¢ Nbl Vitolo Srl ¢ Nicolaus Hotels ¢ Palazzo Cardinal Cesi ¢ Palazzo Santa Chiara ¢ Palazzo Velli

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HOT TOPICS in my opinion

aghi di pini

I tecnici al governo (del budget) Perché si cerca sempre di risparmiare sui tecnici? Come se la tecnologia potesse fare a meno della competenza degli esseri umani che la governano ALAN PINI Chief executive officer Teknocongress www.teknocongress.it alan.pini@teknocongress.it

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pesso valutiamo un’attività semplicemente in base al Stempo che occorre per realizzarla.

E in tal modo sviliamo la prestazione d’opera. Avete mai sentito il cosiddetto “aneddoto della prestazione del tecnico”? Un giorno un tecnico viene chiamato dal presidente di una grossa società per aggiustare un computer molto grande, costoso e complesso. Costui arriva e, sedutosi di fronte allo schermo, preme un paio di tasti, mormora qualcosa a se stesso e spegne il computer. A quel punto estrae un piccolo cacciavite dalla tasca e dà un giro e mezzo a una minuscola vite. Poi accende il computer e verifica che funziona alla grande. Il presidente dell’azienda è felicissimo e si offre di pagare il conto immediatamente.

«Quanto le devo?», chiede. «Sono mille euro, grazie», risponde il tecnico. «Mille euro?», sbotta il presidente. «Mille euro per pochi minuti di lavoro? Mille euro per stringere una vitina? Mi rendo conto che il computer ne vale 50mila, di euro, ma mille mi sembrano veramente troppi. Pagherò solamente se mi manderà una fattura dettagliata che giustifichi una cifra del genere».

Il tecnico acconsente con un cenno e se ne va. Il mattino dopo il presidente riceve la fattura, la legge attentamente, approva annuendo con la testa e la paga subito, senza una lamentela. La fattura diceva: «Avvitamento di una vitina: euro 1; sapere quale vitina avvitare: euro 999».

Ecco, contestualizzando l’esempio nella nostra quotidianità di esperti nella gestione dei meeting, ci sarebbe da chiedersi per quale motivo i clienti, quando si discute il costo di un servizio, cerchino sempre (proprio sempre) di risparmiare sui tecnici, come se il loro costo fosse esiziale per il budget, quando invece non è che un’inezia rispetto a quello che si spende per il noleggio delle attrezzature o per altri costi che riguardano l’evento in generale, quali le camere di albergo per i partecipanti o le visite turistiche o più semplicemente i transfer. E, al contrario di un’attrezzatura – che per rendere ha bisogno di qualcuno capace di installarla e farla funzionare, cioè appunto di un tecnico –, il tecnico si giustifica da sé, col proprio sapere e la propria esperienza, la quale spesso, consentendogli di valutare e risolvere al volo situazioni e imprevisti (questi ultimi – mi tocca dire – spesso causati dalla scarsa attenzione ad alcuni importanti aspetti organizzativi), fa la differenza. Una differenza impagabile.

E invece, eccoci sempre a dover fare i conti su di loro, sui tecnici.

Con esiti a volte avvilenti. I com-

mittenti ci fanno le pulci per la pausa pranzo, come se un tecnico non avesse diritto a un panino con tutti i crismi. Ci fanno pesare il fatto che la benzina è volata alle stelle e i costi dei trasporti sono lievitati di conseguenza (e questo, vabbé, è un dato oggettivo, ma non possiamo farci nulla, e poi, come dicono altri tecnici più famosi di noi, ai sacrifici siamo chiamati tutti, anche chi si lamenta senza rinunciare a uno-chefosse-uno dei privilegi che ha). E per carità, di pernottare a evento concluso manco a parlarne, come fosse cosa scandalosa, pure quando il convegno si chiude alle 18 e tocca sorbirsi sei ore di viaggio in autostrada dopo avere lavorato tutto il giorno e avere smontato le attrezzature per altre due ore. Pernotto? Ma quando mai!

Ci chiedono di ridurre il prezzo, ma al punto a cui siamo arrivati ciò equivale a erodere i già scarsi margini. Per cui, francamente, non è cosa. Proposta: e se usassimo la tecnologia a favore del budget? Non si tratta di andare a scapito della qualità, bensì di ottimizzare l’investimento. Sforziamoci con la fantasia, usiamo il pensiero laterale, impegniamoci per immaginare soluzioni nuove. I banner su pvc, per esempio. Sono un bel costo. Ma siamo sicuri siano indispensabili?

Nell’epoca dell’eco-sostenibile, perché nessuno ha mai pensato, semplicemente, di… proiettarli?

I monitor li abbiamo, le luci pure, e anche i tecnici.

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HOT TOPICS in my opinion

speaker’s corner

Il nostro fiore all’occhiello È il territorio il punto di forza del Mice italiano. Abbiamo infatti sedi congressuali di assoluta eccellenza, ma bisogna saperle coordinare in linea con le esigenze di oggi EMMA ARU President & Partner ega earu@ega.it

iusto un anno fa, la cover story sui congressi medici G pubblicata da questo magazine ospitava alcune mie considerazioni sull’avvenire dei convegni, che allora io legavo alle tecnologie e alla loro utilità gestionale e strumentale. Un anno più tardi, i mutamenti sociopolitici, dell’economia, del marketing e della comunicazione di aziende, enti e organizzazioni intervenuti hanno inciso significativamente sulle attività del congressuale, in Italia e all’estero. La domanda Mice si è ri-tarata, e l’offerta ha assunto di conseguenza contorni decisamente più coerenti con i tempi attuali.

Se un paio di lustri fa riponevamo nell’auspicato Cb nazionale tutte le nostre speranze di operatori del settore per un’azione promozionale della destinazione Italia (e noi con essa) di respiro internazionale, oggi che il Convention Bureau Italia è realtà mi pare di poter dire che questa organizzazione non abbia cambiato affatto la sua missione, ma dovendosi confrontare con i competitor degli altri Paesi, deve giocoforza tener conto

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che i suoi obiettivi debbono essere riconfigurati alla luce delle esigenze e delle possibilità pratiche dei giorni nostri. Mi spiego: è oggi possibile prevedere (e già le esperienze come Imex, per esempio, lo dimostrano) che il Cb incontrerà difficoltà a vendere una destinazione unitaria (l’Italia) composta di territori e grandi città che, singolarmente, costituiscono a loro volta brand e offerte forti sul mercato internazionale del Mice. Se prima (un prima che si è protratto fin quasi a noi, ma ora è superato) il Cb nazionale aveva logica e sensibilità specifiche per i vari territori riuniti in un unicum, oggi la stessa organizzazione centrale dovrà promuovere – e sostenerne l’autopromozione – le singole eccellenze territoriali di cui l’Italia è mercato ricco: regioni aree e città “uniche” per tipologia di offerta congressuale.

L’Italia, cioè, è destinazione appetibile sia per i convegni piccoli sia per i grandi eventi congressuali. Per questi ultimi, per cui stiamo già lavorando a livello internazionale con l’occhio al 2013 e al 2014, siamo in grado di disporre di recenti valide strutture congressuali, vero fiore all’occhiello di alcune città e dei territori di competenza.

Penso per esempio, senza voler ignorare altre sedi altrettanto attraenti e fungibili, al Mi-Co di

Fiera Milano Congressi, che oggi può vantare due centri congressi e un meeting centre per un totale di oltre 20mila posti a sedere; ma penso anche al centro polifunzionale congressuale della Fiera del Levante, con i suoi due nuovi padiglioni, edificio 1 e 2, adatti ai grandi eventi aggregativi e congressuali: le numerose sale della struttura pugliese, di varie capacità e dimensioni, ospitano regolarmente oltre 120 convegni l’anno, dai meeting di poche persone ai congressi da migliaia di partecipanti. E penso a Roma, città la cui attrattività congressuale aumenta di anno in anno, che dal 2013 metterà sul mercato del Mice il Nuovo Centro Congressi “Nuvola” all’Eur, progettato da Fuksas, risultato dell’interazione di tre elementi: la teca, la “nuvola” per i congressi e l’albergo, pensato – come recita il sito online di Eur S.p.A. – «per attrarre la domanda turistico-congressuale nazionale e internazionale, in grado di superare lo spontaneismo e attribuire maggiore sistematicità alle attività degli operatori italiani coinvolti nel settore della meeting industry». Scelte che confermano le mie considerazioni e le valutazioni sopra accennate, e che mi piace legare al concetto di “e pluribus unum”. Anche nella nostra offerta congressuale.

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HOT TOPICS ex libris

in my opinion

La Cina è vicina egli Stati Uniti l’hanno chiamata “meeting industry” a N sottolineare come tutto il mondo che fa riferimento all’organizzazione di congressi, convegni, eccetera costituisca una vera e propria industria.

Ed è vero. E quindi, se di industria stiamo parlando, necessariamente è logico aspettarsi che segua le regole, gli sviluppi e le problematiche di tutto quel mondo industriale.

Qui da noi, in Italia, stiamo sentendo da parecchio tempo che vari settori dell’industria nostrana sono inferociti a causa della marcia di “occupazione” da parte dei prodotti cinesi.

La Cina è vicina, loro se ne sono accorti prima di noi, e hanno pensato bene di venire a portarci i loro prodotti. E come sempre quando si vuol conquistare un mercato hanno scelto delle politiche ben precise (non tutti evidentemente, ma molti sì) e tra tutte la più facile: prezzi stracciati – peccato che poi anche i prodotti (non tutti e bla bla, non lo ripeto più) si sono dimostrati “stracciati” anche nella qualità...

Gli oggetti più disparati a prezzi impensabili. Che cuccagna, specie in un momento in cui il denaro scarseggia! Se poi la qualità difetta, se la durata nel tempo vacilla, se non si è così sicuri che la salute non ne risenta un po’, vabbè, sta’ a guardà er capello?

Ognuno si faccia le sue riflessioni su questa situazione.

La mia riflessione è invece su quanto sta succedendo nella nostra meeting industry.

Non mi sembra che ci siano arrivi dalla Cina, ma molto spesso si incontrano situazioni che ci appalesano gli stessi risultati.

La provenienza è il sottobosco che ogni attività ha e che viene alla luce, in periodi come quello attuale, con la strategia del prezzo stracciato.

Che cuccagna poter fare un evento spendendo poco!

Allora, ragioniamo. So che quei quattro amici fraterni che mi stanno leggendo sanno perfettamente cosa sia un evento, in cosa consista la ragione del suo essere, quale deve essere il valore aggiunto rispetto ad altri strumenti della comunicazione.

Per cui non mi ripeto.

Ma non posso esimermi dal dire che organizzare un incontro con un target ben preciso deve rispondere a ben precisi requisiti. La saggezza dei popoli suggerisce che non si possono fare le nozze con i fichi secchi, anche se ci potrebbe essere qualcuno pronto a ribattere che è “meglio con i fichi secchi che non sposarsi”.

Come risolvere la cosa? Forse con un gesto di buon senso: rivolgersi al professionista serio. Il quale, avendogli spiegato quali risultati si desidera

L’Italia è invasa da prodotti made in China, venduti a prezzi stracciati. E l’Italia del comparto Mice? Anche. Ma non sono i cinesi a farci concorrenza sul prezzo... raggiungere e allo stesso tempo quali sono i vincoli del budget, saprà consigliare e suggerire e proporre quel che serve a fare un buon investimento. E un buon investimento è pure non buttar via (anche) pochi soldi, se questi pochi soldi non possono far raggiungere il risultato che è necessario raggiungere.

Insomma “l’offerta cinese” può forse far spendere meno. Quanto all’ottenere i risultati…

Anzi, di più. In questo campo non raggiungere i risultati positivi non vuol dire fermarsi allo zero. Si va direttamente nel negativo.

Sembrano soltanto discorsi di buon senso e qualcuno li potrebbe ritenere superflui. Ma visto che stiamo parlando di un fenomeno che non solo si è presentato prepotentemente, ma che sembra anche in via di espansione, be’ allora forse val la pena di parlarne.

Con la speranza che qualcuno ci faccia su un pensierino nel momento in cui gli venisse qualche tentazione.

UGO CANONICI Presidente di Cleis ugo_canonici@cleis.it

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HOT TOPICS in my opinion

web & co.

Ed è qui che “casca”l’App...

Oggi una buona App non basta: occorre abbinare alla tecnologia un approccio esperienziale rigoroso ed efficace. È solo da questo binomio che arrivano i risultati RICCARDO PISTOIA Owner di RPConsulting info@riccardopistoia.it

ggi, nel mondo della comunicazione, abbiamo a dispoO sizione veri e propri “arsenali digitali”, eppure ancora non riusciamo a ottimizzare le tecnologie social nel b2b. Perché?

Recentemente abbiamo avuto l’opportunità di confrontarci con professionisti che da più di dieci anni studiano psicologie, risorse e dinamiche del mondo social. E siamo giunti a questa considerazione, non solo verosimile, ma soprattutto efficace nella sua interpretazione: il social media come strumento di marketing relazionale è senza dubbio funzionale, dato che il suo modello ha dimostrato di essere efficace e soprattutto fruibile “sempre e ovunque”, anche grazie a nuove piattaforme e a protocolli sempre più incisivi. Tuttavia dobbiamo porci una domanda (retorica): «Ma allora fa tutto da solo?».

Ed ecco che qui casca l’App. Siamo d’accordo che il cambio dei paradigmi comunicazionali dell’era multicanale debba essere governato non dal “cosa” faccio, ma dal “come”? Allora bisogna considerare la preparazione e la formazione del pensiero strategico dei manager come un fattore indispensabile all’interno di

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un modello di business efficace.

Ecco dunque che resta da definire chi debba e come debba gestire i device e le applicazioni interattive che appaiono sul mercato quasi ogni giorno, regalandoci (in teoria) forme sempre più innovative di comunicazione low cost e di amplificazione delle attività relazionali.

La continua genesi mediatica, infatti, ha dato vita a un certo disorientamento nelle aziende.

Ed è proprio per questo che casca l’app: perché grazie ai mille tool oggi a disposizione, abbiamo l’opportunità di sintetizzare il nostro pensiero creativo, di declinarlo in strumento di marketing e di creare l’ancoraggio con un semplice clic, ma non sappiamo “chi” e “come” debba farlo.

Disponiamo insomma di una macchina di interazione efficace e proattiva, capace di raccontarci tutto quello che vogliamo sapere sul nostro “cliente” (età, abitudini o addirittura la sua propensione al consumo anche in base ai giorni della settimana... un mucchio di formidabili notizie per le aziende decise a costruire una buona proposta interessante e sempre su misura!), ma il macchinista non sa guidare.

L’ambiente è rapidamente cambiato, navighiamo nel web 2.0, e il vecchio utente è diventato un prosumer (producer+consumer) che interagisce direttamente con gli altri utenti scambiandosi contenuti. Questa modalità partecipativa è la caratteristica più

impattante che distingue i social media, ma ha rivoluzionato ogni conoscenza precedente.

Torniamo alla nostra App e immaginiamone una dedicata alla meeting industry, grazie alla quale trovare informazioni, statistiche ma soprattutto contenuti da leggere, da scrivere e da condividere: opinioni, esperienze, recensioni, suggerimenti, idee...

Il tutto da luoghi “mappabili”, dato che le informazioni sulla geolocalizzazione sono parte stessa del messaggio e possono essere utilizzate dalle aziende come strumenti di marketing.

Di una App così, sapremmo cosa farcene?

La comprensione del mondo digitale è delegata alla disponibilità di ogni singolo individuo – sia esso imprenditore o manager – a confrontarsi con esso, creando un rapporto attivo certamente differente da quello instaurato con i media usuali (ovviamente, anche in azienda è necessario ripensare alla comunicazione funzionale che deve diventare necessariamente partecipativa e distribuita).

In conclusione, ne consegue che un’importante criticità di oggi è determinata dalla carenza di figure professionali adeguatamente formate. Il che si traduce in un vuoto nei ruoli di presidio della comunicazione e del marketing digitale. Qui l’App non casca più, ma casca invece il proverbiale asino. Per il quale servirebbe un’app di “coaching tecnology “.

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Oltre

Oltre ogni standard.

Oltre il desiderio.

Oltre l’immaginazione e l’aspettativa.

Diamo ai nostri progetti personalità e unicità perché diventino emozionanti e memorabili nel tempo.

Trasformare un congresso, una convention, un incentive in un’esperienza da ricordare: questo è il nostro obiettivo.

Un obiettivo antico come la nostra passione.

Nuovo come le nostre idee.

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HOT TOPICS in my opinion

cronache marziane

Sinfonia del Nuovo Mondo Anche nel mercato Mice, la clientela delle economie emergenti ha il potere d’acquisto giusto, ma è lontana dall’italica concezione di eleganza. Prendere o lasciare MARGHERITA RUGGIERO Co-proprietaria e direttore marketing strategico di Motivation m.i.c.e. margherita.ruggiero@motivation.it

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e l’hanno la giacca?», ecco Luca che ricomincia «C con la solita solfa. Tanto io non mi sbilancio: «L’ho scritto sul programma e l’ho ripetuto stamattina: dress code formale. Vedrai che saranno vestiti bene, insomma questi sono imprenditori».

Luca ha l’aria scettica; io pure non sono mica troppo sicura, perciò vado a sfiorare i tasti sensibili: «Pensa che raggiungono fatturati così alti che noi qui ormai ce li sogniamo!». Luca annuisce con espressione cupa.

Intanto, nell’attesa di aprire il ristorante, se ne sta in piedi al centro del tappeto persiano che decora il parquet scuro e dirige i camerieri come se fosse il direttore di un’orchestra sinfonica.

«Tu sai bene che io la saletta coi soffitti affrescati la riempio senza problemi, è far funzionare quest’altra qui che è diventato difficile», e con gli occhi indica la sala grande, quella dedicata agli eventi. «Comunque per me va bene, non è che voglio fare così e così dev’essere, parliamo tra noi. Basta che tu me lo dica, una volta tu, una volta io… capisci? ».

No, praticamente nulla. Provo ad andare sul pratico: «Controlliamo il menù?». Luca si avvicina al tavolo apparecchiato con cristal-

li, argenti e tovagliato in lino di Fiandra, sfila dal tovagliolo il cartoncino color crema e legge a voce alta il menù che ha fatto stampare in caratteri goticobizantini. Le portate son giuste.

«Tutto esatto Luca!». Però è arrivato il momento di dirglielo: «Solo che io qui ho altri menù stampati con la linea grafica scelta dai clienti per tutte le comunicazioni». Tiro fuori un pacchetto fresco di tipografia e gli mostro un mucchio di foglietti lucidi e colorati, in stile volantino promozionale del supermercato. Luca ha un brivido. Tenta invano una mediazione: «Quindi li mettiamo all’interno dei cartoncini che ho stampato io?».

Niente da fare, deve arrendersi all’evidenza dei fatti: la clientela delle economie emergenti ha il potere d’acquisto giusto, ma è lontana dall’italica concezione di eleganza. Prendere o lasciare.

Luca decide di prendere e batte le mani: «È ora di aprire», dice ruotando la chiave d’ottone nella toppa della porta in cristallo. Ognuno raggiunge il proprio posto. Due dei camerieri si dispongono davanti all’ingresso, la guardarobiera s’infila dietro al suo banchetto, una giovane assistente si posiziona alla cassa, io aspetto accanto a Luca.

Dopo pochi minuti entrano i primi clienti, tutti uomini, tutti in completo scuro. Sono quelli che hanno prenotato il priveè per discutere di accordi strategici lontano da occhi indiscreti. A seguire, in una nuvola scintillan-

te di chiffon e brillanti, entrano due coppie di clienti abituali e raggiungono il “solito tavolo” nella saletta affrescata lasciando nell’aria una scia satura di profumi francesi. Starnutisco. Dal portoncino ancora aperto vedo fermarsi cinque auto blu. Da una scende un noto politico europeo con sua moglie; Luca va ad accoglierlo con un inchino e intanto gli uomini della scorta si dispongono ad ala proprio fuori dall’ingresso.

E giusto in quel momento ecco sopraggiungere i “miei” imprenditori milionari del Sud America.

Seguono disciplinatamente l’assistente che li accompagna, varcano la soglia sorridendo. Sono abbigliati in jeans e giacchette di velluto a coste; qualcuno ha le toppe ai gomiti, tutti hanno una camicia a quadri e uno zainetto in tela rossa. Luca mi guarda sbigottito. «Be’, in realtà la giacca ce l’hanno», dico a bassa voce. Loro intanto avanzano tra le statue e gli stucchi dorati, tra le guardie del corpo e i camerieri, si fermano tutti insieme al guardaroba.

Buona idea quella di lasciare gli zaini alla signorina, eppure il viso di Luca mi dice che qualcosa non va: lì al guardaroba i “miei” si stanno sfilando le giacche per consegnarle, come fossero soprabiti.

Così, ormai in maniche di camicia, si accomodano al tavolo apparecchiato con cristalli e argenti, agganciano le sacche alle sedioline habillé e attaccano allegramente il cestino del pane.

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HOT TOPICS in my opinion

incentive talking

Quando i Berberi battono le Maldive Mettere a fuoco gli obiettivi del convegno e progettare l’evento in maniera scientifica è più importante, ai fini del risultato, che scegliere una destinazione d’eccezione RODOLFO MUSCO CMM, CMP Emeritus Presidente Motivation and Events musco@motivationandevents.com

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a responsabile delle risorse umane di una importante Lazienda tedesca mi chiamò per tenere assieme a lei un seminario alle Maldive. Per quanto entusiasta al pensiero di un atollo in mezzo al mare, posi subito due domande fondamentali: chi erano i partecipanti e qual era l’obiettivo principale dell’evento.

«Sono ventiquattro ingegneri elettronici, dodici italiani e dodici fra tedeschi e austriaci – mi rispose– , i quali dovrebbero collaborare su progetti comuni ma non lo fanno per problemi interculturali, non legati alla lingua. Ho tentato di risolvere con seminari in Germania e in Italia, ma non ho ottenuto un risultato positivo. Probabilmente se interveniamo insieme possiamo essere più efficaci».

Chiesi quanto tempo contava di dedicare a questo “seminario”, e seppi che c’erano a disposizione cinque giorni, viaggio compreso.

Il mio “no, grazie” fu inequivocabile. E spiegai subito il perché: «Gli adulti non imparano per sentito dire. Il solo seminario non può dare risultati in questo caso. E un resort, sia pure su uno stupendo atollo maldiviano, non consente di far interagire i partecipanti con elementi culturali diversi dai loro per imparare dal vivo la necessità

di abbandonare preconcetti e aprirsi positivamente a modalità comportamentali diverse. E poi cinque giorni sono appena lo stretto necessario per un viaggio così lungo con cinque fusi orari».

«Che cosa mi consigli?», chiese.

«Ti consiglio di prendere in considerazione il Sud del Marocco. La cultura prevalente è quella Berbera, diversa da quella germanica e da quella mediterranea».

Era la metà di gennaio. Chiamai subito la direzione di un resort di Agadir. Avevano disponibili dodici appartamenti, ciascuno con due camere da letto, più le due stanze per i “formatori”. Le tariffe erano interessanti, trattandosi di bassa stagione. Era disponibile anche una sala riunioni, che avevo chiesto per soltanto un’ora, per due sere consecutive. Perché?

Perché l’obiettivo del convegno poteva raggiungersi meglio con esperienze pratiche, anche legate ad attività ludiche. Nella sala riunioni, quindi, ci sarebbero stati soltanto due interventi: il primo avrebbe dimostrato come in ogni gruppo ci siano individui con dominanze psicologiche diverse, che determinano diverse sfumature interpretative di ogni messaggio, indipendentemente dalle culture. Il secondo sarebbe stato una presentazione binaria di concetti identici, espressi in maniera diversa a seconda delle diverse culture. Il resto del programma prevedeva delle gare a squadre.

Le squadre erano costituite ciascuna da tre partecipanti. Quindi, quattro squadre di italiani e quat-

tro di germanici. Ma ogni squadra avrebbe gareggiato accoppiata a un’altra, contro le altre tre coppie di squadre. Logica volle che l’abbinamento delle squadre germaniche e di quelle italiane variasse per ciascuna gara, in modo che al termine del programma ogni team fosse stato alleato di tutti gli altri team almeno una volta.

Essendo bassa stagione non ci fu alcun problema a chiedere l’assistenza in loco di un destination manager e a fiondarsi ad Agadir per fare un sopralluogo.

Le informazioni inviate prima dell’evento furono complete e la sera prima della partenza, ogni partecipante ricevette via email la parola “tagine”. Trattandosi di ingegneri elettronici, impiegarono pochissimo a scoprire che la tajine è una pentola speciale che consente la cottura col metodo della conservazione del vapore.

PRIMO GIORNO I tedeschi dovevano volare da Monaco di Baviera a Milano-Malpensa. Un’ora di viaggio circa.

Ebbene, anche gli italiani furono invitati a raggiungere Malpensa un’ora prima del necessario. L’ora fu impegnata perché ciascuno scrivesse una domanda sulla cultura altrui. Gli scritti furono ritirati prima di imbarcarsi sul volo per Agadir. Una volta imbarcati, i partecipanti ricevettero il briefing per la prima parte della prima gara: concordare su tre stereotipi positivi e tre negativi della cultura germanica, e su altrettanti stereotipi positivi e negativi della cultura

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HOT TOPICS incentive talking

mediterranea. Il lavoro doveva essere svolto durante il volo, e i posti erano stati assegnati in modo che i sei componenti di ogni coppia di squadre – tre italiani e tre tedeschi – fossero seduti gli uni dietro agli altri.

Si raggiunse il resort in tempo per la cena. Era stata allestita una tavolata unica, sulla quale si alternavano un italiano e un germanico. Durante la cena fu rivolto l’invito, fuori gara, che ciascuno preparasse una breve presentazione del collega alla propria destra.

Dopo cena ci si mise in tondo sulla terrazza, per assistere alle presentazioni finalizzate non solo al conoscersi, ma anche al giudicare le presentazioni più efficaci e brillanti. I più acclamati furono due italiani e due tedeschi. Il debriefing permise di appurare che la brillantezza nell’esposizione non è legata alla cultura, ma alle caratteristiche personali.

SECONDO GIORNO La mattina del secondo giorno fu cambiata la composizione delle squadre. In pullman ci si recò al souk, il mercato locale. Ogni squadra ricevette denaro per comprare l’occorrente per cucinare la tagine per sei persone. «Non ci sono guide, né interpreti», dissi.

«Ci vediamo qui tra un’ora».

Dopo un’ora i partecipanti erano felici della loro esperienza. Alcune squadre avevano deciso di muoversi in gruppo, altre di suddividersi i compiti. Tutte avevano raggiunto l’obiettivo, chi badando a economizzare sul budget, chi utilizzando tutta la cifra a disposizione. Il de-briefing di questa esperienza diretta ricevette una risposta univoca: se vuoi davvero comunicare, non è importante conoscere la lingua dell’interlocu-

tore. Mimica, gestualità e collegamento mentale con l’interlocutore permettono di raggiungere obiettivi non complicati.

«E ora andiamo verso l’Anti Atlante. Lungo la strada vedremo delle capre sugli alberi». Impossibile?

Per nulla. Alle capre di quella zona, infatti, piacciono molto i frutti dell’olivera. Loro non sanno che le loro zampe non sono state fatte per arrampicarsi. Quindi a forza di tentativi sono riuscite a trovare il modo di avere successo.

Altro de-briefing e altra “scoperta”: la parola “impossibile” dovrebbe essere usata meno spesso...

Raggiungemmo un villaggio disabitato alle pendici dei Monti dell’Anti Atlante. Quattro tagine, quattro tavolini, posate e carbone erano già pronti al nostro arrivo.

«Ora cucinate. Se ci riuscite, mangiate. Altrimenti... ramadan».

I tedeschi si misero d’impegno per attizzare i carboni, ma con risultati deludenti. Allora chiesi alla guida locale di spiegare come si attizza il carbone da quelle parti: «Accendiamo una candela, la mettiamo tra i carboni e dopo pochi minuti la brace è pronta». Il de-briefing sottolineò la nuova esperienza: non pensare di sapere tutto, anche se sei laureato. Certe competenze risiedono in altri.

Chiedi, senza sentirti sminuito.

TERZO GIORNO Il terzo giorno fu dedicato alle competizioni sportive. Si cominciò con una gara di pallavolo.

Appena conclusa, l’immancabile e utile de-brifieng. Chiesi a un partecipante: «Perché hai deciso di perdere? Ho notato che a un certo punto della gara hai smesso di impegnarti come avevi fatto fino ad allora».

«La colpa è di quel mio compagno di squadra. Gli ho detto più volte cosa dovesse fare, e invece continuava a fare di testa sua».

«Quindi, per punire un compagno, hai smesso di dare il meglio, facendo perdere la partita». «È vero, sono stato sciocco. Avrei dovuto valutare che il team è più importante del singolo».

Altra gara: nuoto in piscina. Ma i partecipanti dovevano nuotare bendati. Facile immaginare la confusione e lo schiamazzo a bordo piscina. Un concorrente raggiunse il suo punto d’arrivo, e, inutile dirlo, gli fu subito fatta la domanda più logica: «Come hai fatto a nuotare in linea retta»?

in my opinion

«Tutti urlavano, vai a destra, vai a sinistra. Non si capiva se le voci appartenevano a concorrenti o a colleghi di squadra. Ero confuso e quasi del tutto fermo in acqua.

Allora ho scelto una voce e ho deciso di seguire le sue indicazioni, sperando ardentemente che fosse quella di uno del mio team.

Ci avevo azzeccato». Subito il debriefing: quando tutto ti sembra confuso, abbi fiducia in qualcuno, e segui i suoi consigli.

Naturalmente ci furono altre gare, con altre riflessioni. La stessa sera, però, si riprese anche la gara iniziata sul volo per Agadir: alle squadre fu chiesto di scegliere uno stereotipo positivo e uno negativo di ciascuna cultura, e di preparare pantomime per ironizzarci su. Si rise per tutta la sera.

QUARTO GIORNO Quarto giorno, ci spostiamo in un villaggio di pescatori. La gara consiste nella semplice messa in acqua di un barcone da pesca nel minor tempo possibile. Ma spesso in un gruppo ci sono persone che non possono fare sforzi... Perciò il compito di mettere i barconi in acqua doveva essere svolto da quattro componenti, mentre gli altri due dovevano preparare “il ritorno di Ulisse”, ovvero l’occorrente per cucinare il pesce sulla spiaggia. Tuttavia, i baldi partecipanti incaricati di mettere in acqua il barcone, non riuscivano a spostarlo. Allora arrivò un pescatore anziano, col viso pieno delle rughe. Si espresse in dialetto locale, ma si fece capire: «Mettete i remi tra gli scalpi, piagatevi in avanti tenendo i lati dei remi sulle spalle dietro la nuca. Al mio via sollevatevi in questo modo. Pronti? Via”. E il barcone fu sollevato senza particolare fatica.

Avevo comprato pesce in abbondanza, prevedendo la partecipazione degli abitanti. Fu una grande festa.

Il de-briefing su questa ultima esperienza dette un altro risultato abbastanza importante: spesso la competenza è a un livello basso nella gerarchia. Fidati degli esperti, anche se umili.

Il risultato di questo evento del tutto particolare? Risolutivo! Da allora gli ingegneri continuano a collaborare attivamente tra di loro, in barba ai problemi dell’interculturalità.

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Nostalgia del passato?

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Quindici anni fa importavamo in Italia il sistema anglosassone dell’Educazione continua in medicina.

Oggi, col nuovo regolamento 2011-2013, quell’idea è a regime. A giochi fatti la domanda nasce spontanea: non si stava meglio senza tutte queste regole?

STEFANO FERRI

tempi in cui i congressi medico-scientifici erano un’area franca, priva di regolaImentazioni, territorio di conquista per i creativi dei format didattici – talora improbabili ma comunque sempre godibili dal lato estetico – sono definitivamente tramontati. Scriviamo a poche settimane dall’approvazione, da parte della conferenza StatoRegioni, del regolamento 20112013, che disciplinerà la raccolta dei crediti per il triennio in corso e che è un po’ l’atto finale di questi quindici anni di costruzione normativa.

Molto è cambiato, e gran parte di questo cambiamento è andato in una direzione positiva. Grazie al sistema di Educazione continua in medicina, nato nel 2002, medici e paramedici hanno l’obbligo, e quindi l’opportunità, di frequentare un certo numero di congressi e di seminari

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l’anno, con l’obiettivo di aggiornarsi costantemente, per rispondere meglio alle richieste dei pazienti, alle esigenze organizzative e operative del Sistema sanitario nazionale e della propria crescita professionale. In poche parole, cioè, grazie all’Ecm abbiamo oggi – o almeno dovremmo avercela – una classe medica più aggiornata, quindi anche più preparata, più efficiente, migliore.

Non che fino al 2001 i congressi medici non esistessero, anzi! Ma mancavano regole precise su chi dovesse parteciparvi e sulla determinazione di criteri qualitativi idonei a stabilire quali convegni meritassero più attenzione di altri. L’Ecm aveva e ha il preciso obiettivo di stabilire questi parametri, per dare vista a un sistema “scolastico” efficace ed etico (aspetto, quest’ultimo, che non si voleva rimanesse alla mercé delle coscienze individuali).

Tuttavia, per chi si occupava di congressi medico-scientifici dall’altro lato della barricata (quella organizzativa), l’introduzione del programma Ecm ha radicalmente stravolto l’esistenza, generando implicazioni mai affrontate prima, spesso difficili da conciliare con le esigenze di sponsor e committenti, che hanno complicato non poco la vita a un mercato già di per sé in flessione. E oggi, con la crisi che stringe sempre più, qualcuno forse rim-

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piange i bei vecchi tempi, quando il business girava bene e non c’erano “lacci e lacciuoli” a frenarne la corsa. O no?

Atteso che la storia dell’Ecm in Italia e tutto sommato anche la sua logica essenziale (etica e scientifica) ci sono ben chiare, vediamo di affrontare il problema più a fondo e guardiamolo dai due punti di vista: quello dello Stato e quello degli organizzatori.

AGOSTO 2012: DURA LEX SED LEX Cominciamo da uno sguardo in superficie. Oggi, con la nuova regolamentazione, le aree in cui si articolano gli obiettivi formativi dei corsi sono ben 29.

Vanno a comporre il dossier formativo individuale di ciascun professionista, che dovrà bilanciare obiettivi formativi di sistema (con tematiche valide per tutti), obiettivi formativi di processo (con tematiche legate al miglioramento della qualità dei processi nella specifica area sanitaria in cui si opera) e obiettivi formativi tecnico-professionali (rivolti all’acquisizione di conoscenze e competenze

nel settore di attività). Il nuovo regolamento indica come “di particolare rilievo per il Servizio sanitario nazionale e i Servizi sanitari regionali” le tematiche legate all’umanizzazione delle cure e terapia del dolore e alla qualità dei sistemi e dei processi clinico assistenziali.

Sono esclusi dal sistema Ecm i corsi di formazione sulle medicine non convenzionali, che potranno essere oggetto di attività formative soltanto se il programma prevede prove di efficacia e un confronto con la medicina tradizionale. Le medicine non convenzionali, limitatamente a fitoterapia, omeopatia, omotossicologia, agopuntura, ayurvedica e medicina antroposofica, potranno rientrare solo nei corsi rivolti a medici, odontoiatri, veterinari e farmacisti.

E a completamento di questo nuovo corso, senza dubbio ancor meno permissivo dei precedenti, il ministero vuole rendere più stringente il sistema di formazione continua dei professionisti sanitari, introducendo sanzioni per chi non si aggiorna. D’altra parte la misura era esplicitamente prevista già nel decreto Tremonti dell’estate 2011. «La violazione dell’obbligo di formazione continua – recita infatti l’articolo 3 del provvedimento – determina un illecito disciplinare e come tale è sanzionato sulla base di quanto stabilito d a l l ’o r d i n a mento professionale che dovrà integrare tale

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MAURO ZANIBONI, titolare di MZ Congressi: «Il mercato della formazione, complice la crisi, è ben più ristretto di quanto si pensava quindici anni fa, e in quest’ottica mi sembra davvero paradossale colpire in maniera eccessiva proprio gli sponsor»

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previsione». In sostanza: nella riforma degli ordinamenti professionali, che lo stesso decreto impone venga attuata entro l’estate 2012, dovranno rientrare anche sanzioni per i professionisti sanitari che non conseguono i crediti Ecm previsti dalle norme. Tutte misure confermate, anche nella prescrizione dei tempi, dalla manovra “salva Italia” del Governo Monti. Nella legge 214 del 22 dicembre 2011, articolo 33, si introduce un dispositivo che interviene in maniera decisa sulle responsabilità dei professionisti, prevedendo l’obbligo dei corsi Ecm e le sanzioni. In particolare si prevede che, entro il 13 agosto 2012, tutti gli ordini professionali interessati, e quindi gli ordini dei medici chirurghi e quelli delle professioni sanitarie, dovranno stabilire le sanzioni da applicare a chi non acquisisce ogni anno i crediti Ecm necessari per soddisfare l’obbligo formativo. Le sanzioni prevedono non soltanto l’impossibilità della progressione di carriera per i professionisti in servizio ma anche

IL PASSATO NON TORNA. MA L’ECM NON C’ENTRA L’Ecm non se la piglia né coi cinque stelle né con le località turistiche. A mettere i paletti in questo senso – rispetto al glorioso passato dei convegni medici “vacanzieri” – sono i codici etici di Assobiomedica e di Farmindustria. Il primo esclude che i soci possano sponsorizzare congressi tra il 15 giugno e il 30 settembre in località di mare e tra il 15 dicembre e il 30 marzo nonché tra il 15 giugno e il 15 settembre in montagna (e in linea generale pretende che il luogo scelto non sia mai “l’attrazione principa-

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le”, perciò le città d’arte vengono messe sullo stesso piano delle altre). Vietate anche le strutture a cinque stelle.

Farmindustria, dal canto suo, vincola i propri soci a finanziare le manifestazioni che si svolgono in località scelte per ragioni logistiche, scientifiche e organizzative (mai turistiche insomma, città d’arte incluse). Esclude poi location a carattere “esclusivamente turistico” nel periodo tra l’1 giugno e il 30 settembre al mare e tra l’1 dicembre e il 31 marzo e tra l’1 luglio e il 31 agosto in montagna.

multe pecuniarie. Il tema verrà probabilmente discusso nel prossimo ufficio di presidenza della Commissione nazionale Ecm, ma c’è da dire che se la legge individua un dovere e prevede di sanzionarne l’eventuale inadempienza, deve però fare in modo che sia concretamente possibile adempiere a quel dovere. L’offerta formativa pubblica, e dunque gratuita, oggi non corrisponde al fabbisogno: le Regioni più virtuose arrivano a stento a garantire la metà dei crediti necessari. Questa carenza è particolarmente evidente per le professioni sanitarie non mediche, come gli infermieri, che potrebbero essere costretti a seguire corsi Ecm a pagamento. Un’eventualità allarmante, visto il blocco dei contratti e la crisi economica generale.

Giusto dunque sanzionare chi si sottrae al sacrosanto obbligo di aggiornarsi. Ma est modus in rebus: le “sanzioni subito” possono essere tutt’al più introdotte per i casi estremi, come per chi non ha mai seguito neanche un corso Ecm. Ma per gli altri?

Come si può far quadrare il cerchio s e n z a cadere nella trappola del giustizialismo? È il caso forse di dare un valore premiale ai crediti Ecm, rendendoli titoli valutati per concorsi, convenzioni, avanzamenti di carriera e coinvolgendo nel confronto le organizzazioni sindacali, com’è stato autorevolmente proposto? Alla politica – e ai suoi tempi – l’ardua sentenza.

MAI FARSENE UN’OSSESSIONE A questo scenario, costruito (non senza qualche ragione) sulle regole e sui divieti, gli organizzatori-provider rispondono perplessi. Lamentano come prima cosa l’eccessivo carico di norme da interpretare e rispettare. «Il ministero della Salute ci dice che dobbiamo essere autonomi – considera Mauro Zaniboni, titolare di MZ Congressi – ma la certezza della norma non c’è. Secondo il regolamento il provider deve decidere come interpretare ogni dispositivo e poi ne risponde. Ebbene, allora come mai qualche giorno fa hanno tolto dal sito tutte le Faq (Frequently asked questions, ndr)? Sono il principale strumento di consultazione e

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PATRIZIA SEMPREBENE BUONGIORNO, managing director di AIM Group International: «Sino a quindici anni fa c’era il rischio di improvvisazioni, chiunque poteva spacciarsi per grande esperto in tecniche didattiche, con i rischi che ciò comportava. Oggi, proprio grazie alla Ecm, di sperimentazioni se ne fanno eccome, tutte serie e certificate»

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di aggiornamento per noi organizzatori provider. D’accordo che le stanno reinserendo a poco a poco, ma si può immaginare quale sia stato il nostro sconcerto».

Insomma, il buonsenso può non bastare all’orientamento se dall’altra parte c’è un eccesso di burocrazia. «E non è solo questione di regole», continua Zaniboni. «Il mercato della formazione, complice la crisi, è ben più ristretto di quanto si pensava quindici anni fa, e in quest’ottica mi sembra davvero paradossale colpire in maniera eccessiva proprio gli sponsor. Sono loro che finanziano il sistema, e nonostante tutto è a loro che, in nome del conflitto d’interessi, vengono date le bastonate (v. box “Conflitti di interesse”, ndr). Capisco e condivido l’esigenza di tutelare l’etica, ma qualcosa mi sembra non quadrare. E poi, d’accordo che la classe medica va formata, ma non dimentichiamoci che la nostra è di gran livello.

Il nostro Servizio sanitario nazionale è fra i primi tre al mondo e la qualità professionale dei nostri medici è mediamente buona. Per cui sarebbe bene non farsene un’ossessione».

CONFLITTI DI INTERESSE Il provider può accreditare eventi e programmi Ecm solo se in grado di garantire che l’informazione e l’attività educazionale sia obiettiva e non influenzata da interessi diretti o indiretti che ne possano pregiudicare la finalità esclusiva di educazione/formazione dei professionisti della Sanità, al fine di ottenere una migliore pratica clinica-tecnicaassistenziale, basata sulle più moderne conoscenze scientifiche ed evitando l’influenza di interessi commerciali nel campo della Sanità. Tutte le informazioni, indicazioni, linee guida e quant’altro costituisce il contenuto di un programma Ecm deve essere basato sull’evidenza scientifica comunemente accettata e deve essere presentato in modo equilibrato.

Nessun soggetto che produca, distribuisca, commercializzi e pubblicizzi prodotti farmaceutici, omeopatici, fitoterapici, dietetici, dispositivi e strumenti

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medici può organizzare e gestire, direttamente o indirettamente, eventi e programmi Ecm. Per relatori e moderatori è richiesta la trasparenza delle fonti di finanziamento e dei rapporti con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario (dichiarazione esplicita dell’interessato relativa agli ultimi due anni).

Rimborsi spese e compensi per relatori e moderatori devono essere pagati dal provider (secondo formale regolamento interno).

METE TURISTICHE PENALIZZATE: MISURA INGIUSTA? È dunque il caso di chiedersi quale futuro aspetta i pco. Ora che eventuali sogni di maggiore autonomia sono stati tacitati una volta per sempre dalle settanta-pagine-settanta del regolamento di fine aprile, è almeno lecito lamentare il prezzo che si è pagato, in termini di efficacia didattica, sull’altare del rigore? Le opinioni non sono concordi. «Io sono convinta che l’Ecm non abbia cambiato molto, quanto a contenuti formativi», considera Patrizia Semprebene Buongiorno managing director di AIM Group International. «È anzi aumentata la centralità degli aspetti scientifici. E sono state create linee-guida che hanno il loro valore. Questo credo sia un bel passo in avanti rispetto alla deregulation di una volta. Sino a quindici anni fa c’era il rischio di improvvisazioni, chiunque poteva spacciarsi per innovatore, per grande esperto in tecniche didattiche, con i rischi che ciò comportava. Oggi, proprio grazie alla Ecm (non “nonostante” la Ecm), di sperimentazioni se ne fanno eccome, tutte serie e certificate. La tradizionale forma congressuale per esempio si sta riducendo sempre più a beneficio di modalità interattive: su tutte direi gli workshop tecnologici e la formazione a distanza pre e post evento. Siamo passati dall’intrattenimento formativo, la cui efficacia non era sempre adeguata, alla formazione vera e propria. Altro che piattume!».

E il divieto di tenere congressi Ecm in posti di vacanza o in alberghi a cinque stelle, non sancito dal regolamento e tuttavia imposto dai codici etici di

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Farmindustria e Assobiomedica? Toglie qualcosa in termini di efficacia di comunicazione?

«Non c’è una risposta univoca», continua Semprebene. «L’ambiente agisce sempre sull’apprendimento, ma non per questo dev’esserci il mare o la montagna. Se si tiene un evento in un albergo che, pur se lontano da località turistiche, è confortevole, elegante, con sale a illuminazione naturale, un bel banqueting e la possibilità di momenti piacevoli per le ore libere dallo studio, ecco che l’apprendimento è bell’e agevolato. D’altro canto è sbagliato demonizzare le località turistiche, mentre il discorso dei cinque stelle è diverso, deriva da regole internazionali di compliance ed è anche un fatto di auto-percezione del discente. Non tutti riescono a sentirsi “studenti” se entrano in un posto da sogno, in una sorta di reggia milionaria».

Patrizia Semprebene così sintetizza, infine, le richieste al ministero della Salute: «A noi operatori servono più snellezza burocratica e una maggior chiarezza e definizione di alcuni punti oscuri. È vero che c’è un call center che fornisce risposte verbali, ma a volte, quando si va a controllarne la compatibilità col testo scritto della normativa, non ci si ritrova.

Ecco, queste, non altre, sono le aree di miglioramento oggettivamente da coprire».

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La dura vita di sponsor e provider

l recente accordo Stato-Regioni ribadisce il ruolo del Comitato di Garanzia Iistituito nel 2011 in seno alla Commissio-

ne Ecm. A quest’ultimo l’incarico di verificare le inclinazioni dei soggetti privati non erogatori di prestazioni sanitarie che si avvalgono di sponsor per l’attività di formazione continua: dovranno subire controlli ravvicinati per verificare che gli interessi commerciali non prevalgano rispetto a quelli del Sistema sanitario. Chi supera gli esami del caso sarà incluso nell’albo nazionale dei provider curato dalla Commissione Ecm, che annoterà le eventuali criticità segnalate dagli organismi di controllo e monitoraggio ai fini del mantenimento del patentino. Gli enti accreditanti dovranno avviare tutte le procedure entro un anno dalla data di sottoscrizione dell’accordo.

Nel frattempo, però, per non interrompere l’ingranaggio della formazione continua,

Regole ferree per i provider accreditati, con pesanti sanzioni per chi sgarra. Inderogabili anche le norme che riguardano gli sponsor.

Una soltanto l’area di incertezza: cosa accade se uno sponsor aggiunge una postilla a proprio vantaggio?

proseguiranno anche gli accreditamenti degli eventi e dei progetti formativi aziendali, ma solo per i provider che hanno validato la domanda di accreditamento e solo per i primi sei mesi dalla presentazione della documentazione richiesta.

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PROVIDER: OCCHIO AGLI ERRORI In sintesi, ecco i tre livelli in cui sono state distinte le possibili violazioni in cui un provider potrebbe incorrere e le altrettante sanzioni.

Lieve. È violazione “lieve” una dichiarazione non corrispondente alle attività effettivamente realizzate, rilasciata dal legale rappresentante in merito alla tipologia di professionisti a cui intende rivolgersi; idem per i documenti su procedure o valutazioni dei risultati non corrispondenti al vero, nonché l’atto di nomina e il curriculum del responsabile (anche esterno); e lo stesso vale per una dichiarazione mendace sulle metodologie Ecm che il provider intende utilizzare. Lieve infine anche un’incongrua rilevazione o analisi dei fabbisogni formativi.

Grave. Costituiscono violazioni “gravi” il non adempimento all’obbligo delle dichiarazioni formali e la produzione di documenti irregolari o non attuali (attestati, autocertificazioni, certificazioni, altro) in riferimento a ciascuno dei requisiti. Ove nella documentazione prodotta si rilevino falsità le violazioni costituiscono, invece, violazione molto grave.

Molto grave. Violazioni “molto gravi” sono le infrazioni del regolamento relative alle norme che regolano la pubblicità, la sponsorizzazione e il conflitto di interessi.

VIOLAZIONI

MARIO BUSCEMA, responsabile Federcongressi&eventi per le attività Ecm: «Il provider può accreditare eventi Ecm solo se è in grado di garantire che l’attività educazionale non sarà influenzata da interessi esterni»

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Ammonizione. In caso di violazione “lieve” scatta una semplice ammonizione, accompagnata dalla richiesta delle correzioni da attuare e dai limiti di tempo entro cui provvedere.

Revoca temporanea. Scatta già alla prima violazione “grave” oppure alla seconda violazione “lieve” (la revoca temporanea dell’accreditamento dura al massimo dodici mesi e se entro questo periodo non viene rilevato il superamento della violazione, l’accreditamento decade automaticamente).

Revoca definitiva dell’accreditamento.

Scatta per i comportamenti che danno luogo a una violazione “molto grave” o in caso di seconda violazione “grave”.

SANZIONI

È TEMPO DI CONTROLLI È da circa un anno che il Comitato di Garanzia sta procedendo a questi controlli. A tal fine i provider interessati stanno rendendo disponibile, presso la propria sede legale e presso le sedi di svolgimento dei singoli eventi, la documentazione e gli atti. Ma quali sanzioni sono previste per chi sgarra? «Le ha decretate la Commissione nel 2010», afferma Mario Buscema, titolare dell’agenzia-provider Planning e responsabile Federcongressi&eventi per le attività Ecm e i congressi medico-scientifici. «Sono costruite in previsione di tre tipologie di violazioni: le “molto gravi”, le “gravi” e le “lievi”. C’è la revoca definitiva dell’accreditamento per i comportamenti che danno luogo a una violazione molto grave e per quelli che danno luogo a una seconda violazione grave; c’è invece la revoca temporanea dell’accreditamento

per le violazioni gravi e per una seconda violazione lieve (la revoca temporanea dell’accreditamento dura al massimo dodici mesi e se entro questo periodo non viene rilevato il superamento della violazione, l’accreditamento decade automaticamente, ndr); infine è prevista un’ammonizione da parte dell’ente accreditante, con richiesta delle correzioni da attuare e i limiti di tempo entro cui provvedere, per i comportamenti che danno luogo a violazione lieve».

Violazioni “molto gravi” sono le infrazioni del regolamento relative alle norme che regolano la pubblicità, la sponsorizzazione e il conflitto di interessi. Costituiscono violazioni “gravi” il non adempimento all’obbligo delle dichiarazioni formali e la produzione di documenti irregolari o non attuali (attestati, autocertificazioni, certificazioni, altro) in riferimento a ciascuno dei requisiti.

Ove nella documentazione prodotta si rilevino falsità le violazioni costituiscono, invece, violazione molto grave. È violazione “lieve”: una dichiarazione del legale rappresentante relativa alla tipologia di professionisti della Sanità cui intende rivolgersi (target utenza) con l’indicazione delle discipline e/o delle professioni destinatarie degli eventi formativi non corrispondente alle attività effettivamente realizzate; i documenti sulle procedure di rilevazione delle esigenze, di valutazione dei risultati e di implementazione della qualità non corrispondenti a quanto effettivamente riscontrato, nonché l’atto di nomina e il curriculum del responsabile (anche esterno); una dichiarazione del legale rappresentante relativa all’indicazione delle metodologie Ecm che il provider intende utilizzare non corrispondente a quelle effettivamente realizzate in riferimento alla relazione finale che, in tal

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CONGRESSI MEDICI caso, non è debitamente motivata; un’incongrua rilevazione e analisi dei fabbisogni formativi.

LORENA BOSSOLESI, titolare dell’agenzia-provider TMT di Milano: «Alcune aziende sponsor, al momento della firma, tendono ad aggiungere postille che, pur senza violare la regola nella sostanza, certamente le mettono al riparo da ogni rischio, gettando su noi provider ogni responsabilità, anche non di nostra stretta pertinenza»

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REGOLE DEONTOLOGICHE GENERALI «Il provider – prosegue Buscema – può accreditare eventi e programmi Ecm solo se è in grado di garantire che l’informazione e l’attività educazionale sia obiettiva e non influenzata da interessi diretti o indiretti che ne possano pregiudicare la finalità di formazione dei professionisti della Sanità, al fine di ottenere una migliore pratica clinica-tecnica-assistenziale, basata sulle più moderne conoscenze scientifiche ed evitando l’influenza di interessi commerciali nel campo della Sanità. Tutte le informazioni, indicazioni, linee guida e quant’altro costituisce il contenuto di un programma Ecm deve essere basato sull’evidenza scientifica comunemente accettata e deve essere presentato in modo equilibrato».

Nessun soggetto che produca, distribuisca, commercializzi e pubblicizzi prodotti farmaceutici, omeopatici, fitoterapici, dietetici, dispositivi e strumenti medici può organizzare e gestire, direttamente o indirettamente, eventi e programmi Ecm. Per relatori e moderatori è richiesta la trasparenza delle fonti di finanziamento e dei rapporti con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario (dichiarazione esplicita dell’interessato relativa agli ultimi due anni). Rimborsi spese e compensi per relatori e moderatori devono essere pagati dal provider (secondo regolamento interno).

Ricordiamo che ogni operatore sanitario è tenuto ad acquisire un totale di 150 crediti Ecm in un periodo di tre anni (dal 2012 al ritmo di 50 all’anno). Un terzo di questi 150 crediti (cioè 50) è acquisibile partecipando a eventi medico-scientifici come ospiti di sponsor farmaceutici e/o elettromedicali. Spetterà ai provider notificare di volta in volta al Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie) gli elenchi delle aziende sponsor ospitanti e dei medici ospiti. In tal modo sia l’operatore sanitario sia il Cogeaps sapranno sempre in tempo reale quando il limite critico dei 50 crediti sarà stato raggiunto. L’eventuale superamento del tetto dei 50 crediti ottenuti tramite reclutamento diretto non comporta sanzioni particolari, ma i crediti ottenuti non verranno conteggiati per il raggiungimento del debito formativo dell’operatore sanitario.

I CONTRATTI PROVIDER-SPONSOR Particolare importanza, riguardo questo tema, assumono le modalità di stesura dei contratti di sponsorizzazione fra provider e sponsor. Gli operatori (Farmindustria e Assobiomedica da un lato, Federcongressi&eventi dall’altro) concordano che quando la società medico-scientifica è un provider accreditato si delineano tre fattispecie. La prima: la società medicoscientifica segue tutti gli aspetti dell’evento, sia quelli di natura didatticoscientifica sia quelli amministrativi, ed è dunque essa stessa a fatturare allo sponsor. Caso nemuro due: la società medicoscientifica ha una controllata al 100 per cento, un braccio operativo cui delega gli aspetti amministrativi dei propri rapporti con gli sponsor. Terza ipotesi: la società medico-scientifica non si occupa né della parte organizzativa né di quella amministrativa dei propri eventi, appoggiandosi per questo a un pco, e in tal caso è appunto il pco a gestire i rapporti economici con le aziende sponsor. Ciascuna di queste fattispecie, secondo Farmindustria, meriterebbe un tipo di contratto. Federcongressi&eventi, dal canto suo, ha da tempo proposto di aggiungere a queste fattispecie altre due. Quarta possibilità: la società medico-scientifica, in fase di accreditamento come Provider, presenta come partner organizzativo e amministrativo un pco con cui ha stipu-

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CONGRESSI MEDIC

lato un accordo-quadro prima di accreditarsi, e a esso si appoggia per le questioni economiche e organizzative. Cinque: la società medico-scientifica decide di non richiedere l’accreditamento ma si rivolge a un Provider accreditato per realizzare la propria attività formativa, assumendo il ruolo di responsabile scientifico di questo Provider per le attività di propria competenza.

«A oggi esistono tre fonti a cui fare riferimento per la stipula dei contratti», dice Lorena Bossolesi, titolare dell’agenziaprovider TMT di Milano. «Esse sono l’Agenas, Federcongressi&eventi e le singole aziende farmaceutiche o biomedicali.

Agenas e Federcongressi&eventi presentano una certa affinità nelle loro proposte-standard, e anche le aziende mostrano di adeguarsi, nello spirito, anche se ogni tanto cercano di salvaguardarsi con un’“abbondanza” di clausole e codicilli ad hoc».

Secondo i modelli disponibili sul sito dell’Agenas il provider, nell’ambito dell’organizzazione dell’evento, è titolato a pubblicizzare l’evento stesso, stabilire autonomamente i

contenuti formativi, individuare e nominare i docenti e raccogliere le richieste di adesione da parte dei partecipanti, obbligandosi d’altro canto a rendere noto, in fase di inserimento nel piano formativo e sul materiale informativo dell’evento il nome e il marchio dello sponsor, dal quale si impegna a non subire interferenze. Lo sponsor s’impegna invece a fornire al provider le indicazioni necessarie alla realizzazione della sponsorizzazione e, in caso di reclutamento diretto dei partecipanti, si obbliga a inviare al provider l’elenco definitivo dei partecipanti coinvolti almeno 15/20 giorni prima dell’evento. Quanto al conflitto d’interessi, Agenas è chiara nell’affermare che la progettazione e l’erogazione delle attività formative, nonché la produzione del materiale educativo, sono gestite unicamente dal provider. Lo sponsor non deve e non può in alcun modo influenzare la pianificazione dei contenuti o lo svolgimento dell’attività che sponsorizza.

Similmente, secondo il contratto-standard di Federcongressi&eventi, il provider si impegna a organizzare l’evento, adottando le regole di correttezza e trasparenza, senza subire interferenze da parte dello sponsor, e a dichiarare di svolgere la propria attività in assenza di conflitto di interessi. Si pone l’accento sul fatto che il provider è l’unico responsabile dell’organizzazione dell’evento e del contenuto formativo (che determina autonomamente), della qualità scientifica e didattica, così come dell’integrità etica di tutte le attività educative e formative che verranno svolte in occasione dell’evento, e a tal fine individua un responsabile scientifico, di cui dichiara la piena autonomia. Su questi ultimi punti, così come sui successivi (obblighi dello sponsor e gestione del conflitto d’interessi) i modelli dell’Agenas e di Federcongressi&eventi sono sostanzialmente identici.

«Qui subentra l’ulteriore area di migliorabilità di cui parlavo», conclude Bossolesi.

«Al di là di questi standard, sicuramente garantiti e condivisibili, talune aziende sponsor, al momento della firma, tendono ad aggiungere postille che, pur senza violare la regola nella sostanza, certamente le mettono al riparo da ogni rischio, gettando su noi provider ogni responsabilità, anche non di nostra stretta pertinenza.

Bisognerebbe arrivare a un modello condiviso al cento per cento, e visti i presupposti di omogenea adozione degli standard Agenas credo proprio che non sia un’utopia».

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CONGRESSI MEDICI

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Congressi col bollino blu dell’assistenza». A questo fine è previsto un percorso dinamico che integra le fasi dall’accreditamento del provider e del suo mantenimento, ottenuti sulla base dei requisiti definiti nel Regolamento Cnfc, con la valutazione e la valorizzazione della qualità del provider e della sua offerta formativa reale.

VERSO LA QUALITÀ IN TAPPE Ma come si realizza questo percorso?

«Occorre innanzitutto che il provider fornisca dati e informazioni – spiega Mala-

STEFANO FERRI

hot topics

con cui viene avviata la procedura per l’accreditamento dei provider rappresenta l’elemento base con cui definire i requisiti minimi e i relativi standard ritenuti necessari. Esiste però una categoria di ispettori auditor, chiamati “osservatori della qualità Ecm”, che vanno oltre quei requisiti minimi e rischiano di mettere i bastoni fra le ruote ai provider che non puntano all’eccellenza. «Il loro modello di valutazione – afferma Chiara Malacrida, responsabile gestione qualità di T&C – mira al miglioramento delle attività formative attraverso l’instaurarsi, su scala nazionale, di procedure virtuose e armonizzate. Esse devono portare non solo alla semplice offerta di programmi educativi, bensì anche alla creazione di condizioni favorevoli a un apprendimento utile allo sviluppo delle professionalità e

Andare a scuola per il 6 può non bastare nel mondo Ecm. Oggi, infatti, adeguarsi ai requisiti minimi non è sufficiente: occorre puntare all’accreditamento “di qualità”. Per il quale è stato creato uno speciale team di ispettori, veri garanti dell’eccellenza formativa

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opo l’approvazione da parte della Commissione nazionale per la forD mazione continua (Cnfc), il regolamento

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CONGRESSI MEDIC

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crida – per poi sottoporsi a visite sul campo e osservazioni dirette che potranno avere una duplice finalità: di verifica dei requisiti per l’accreditamento e di supporto al processo di valutazione e miglioramento dell’organizzazione». L’attenzione della valutazione è rivolta in particolare alle seguenti cinque dimensioni: ➦ coerenza tra quanto dichiarato dai provider relativamente ai requisiti richiesti per l’accreditamento e la loro effettiva esistenza – che è la condizione minima indispensabile perché un provider rientri nel sistema Ecm ➦ qualità del processo formativo – dato solo apparentemente soggettivo, perché basato su una griglia apposita, e che mira a valorizzare le capacità di carattere metodologico e organizzativo dei provider ➦ uso della valutazione dell’intervento formativo, di gradimento, di apprendimento e di impatto che viene effettuato dal provider – che è un indicatore significativo

CHIARA MALACRIDA, responsabile gestione qualità di T&C: «L’obiettivo di oggi è l’instaurarsi di procedure virtuose che devono portare a un apprendimento utile allo sviluppo delle professionalità e dell’assistenza»

della capacità di migliorarsi facendo tesoro dell’esperienza ➦ il giudizio dei partecipanti sull'esperienza formativa – che è un indicatore attendibile della qualità, soprattutto in funzione della trasferibilità ➦ la presenza di situazioni con conflitto di interessi – che condizionano l’indipendenza dell’attività formativa.

«Operativamente invece – continua Malacrida – il sistema di valutazione si fonda su quattro cardini: osservatori indipendenti e competenti che abbiano condiviso i criteri e le modalità di osservazione; visite di osservazione al provider, possibilmente durante lo svolgimento di eventi formativi; criteri e strumenti di osservazione standardizzati; e modalità condivise di elaborazione dei risultati delle osservazioni e delle analisi».

LASSÙ QUALCUNO CI OSSERVA Gli osservatori, cioè i soggetti che effettuano le visite, sono selezionati dagli Enti accreditanti, devono avere un’esperienza di lavoro generica e competenze nel campo della formazione continua del personale sanitario e dei sistemi di gestione della qualità (a vario titolo e in vari contesti), devono aver superato un corso introduttivo presso il ministero della Salute e, in particolare, essere in grado di effettuare visite ai provider, esaminare la documentazione, fare interviste, ispezionare gli ambienti e le attrezzature e collaborare alla stesura del rapporto conclusivo.

Gli osservatori devono garantire l’indipendenza e l’assenza di conflitto di interessi relativamente ai provider e agli eventi che saranno chiamati a valutare. A questo fine sono tenuti a compilare per ogni visita una dichiarazione specifica di assenza di conflitto di interessi. Nello svolgimento della loro attività debbono attenersi a principi di

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CONGRESSI MEDICI

STANDARD DI ACCREDITAMENTO E DI QUALITÀ: TUTTE LE DIFFERENZE In che cosa si distingue il percorso di chi chiede l’accreditamento tradizionale e quello di chi, avendolo già ottenuto, punta a “fare il salto” e giungere al riconoscimento di “provider di qualità”?

In questa tabella comparativa riportiamo, per ciascun requisito, i principali standard e differenze.

etica, imparzialità, professionalità (devono cioè esibire l’adeguatezza e il discernimento che provengono dalla competenza), indipendenza e obiettività. «Una visita – racconta Malacrida – viene di solito effettuata da un team che è costituito da due o tre osservatori. Il team è diretto da un team leader che, oltre alle competenze e all’esperienza di osservatore, ha anche esperienze di progettazione e conduzione di audit di parte terza e di formazione degli osservatori. In situazioni particolari potrebbe essere utile integrare esperti con altre competenze specifiche».

LA VISITA DI CONTROLLO Quanto alle visite di controllo, a costo di scrivere in arabo per qualche riga, è bene precisare che ogni visita al provider deve seguire le regole di un audit di parte terza, secondo le linee guida per gli audit dei sistemi Sgq e Sga contenute nella norma Uni En Iso 19011:2012. Il controllo, quindi, va considerato come un processo sistematico all’interno di un sistema di gestione, e non va ridotto alle sole verifiche sul posto. Impostata secondo il ciclo plan-do-check-act (che prevede l’identificazione del soggetto autorizzato), la programmazione della valutazione delle sue modalità operative e la valutazione medesima, è un processo documentato perché ogni elemento di cui si compone è debitamente registrato in modo che possa essere verificato in qualunque momento e da chiunque ne abbia inte-

REQUISITO

ACCREDITAMENTO STANDARD

Esperienza in attività formativa in campo sanitario

Almeno tre anni

Competenze scientifiche

Comitato scientifico di almeno tre componenti compreso il coordinatore

Rilevazione e analisi dei fabbisogni normativi

Effettuata relativamente alle attese dell’organizzazione dei professionisti sanitari e dell’evoluzione dei bisogni di salute

Implementazione del miglioramento della qualità

Il provider dispone di un manuale della qualità.

Per ogni evento viene creato e conservato un fascicolo con tutti i documenti relativi all’attività

Pianificazione

Entro il 31 ottobre il provider trasmette all’ente accreditante il piano formativo per l’anno successivo e ha realizzato almeno il 50% delle attività programmate

Progettazione

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Per ogni progetto esiste un programma in cui sono riportati argomento, obiettivi, contenuti, tipologia formativa e numerose altre caratteristiche costitutive

Erogazione

Sito web con informazioni dettagliate sul provider. Dichiarazioni sottoscritte dai dirigenti sull’assenza di interessi o cariche in aziende commercianti in sanità. Per ogni evento, dichiarazione di assenza di conflitto d’interessi

Valutazione

Effettuata con almeno quattro quesiti a risposta multipla o con domande a risposta aperta o con esame orale/pratico o con la realizzazione di un documento

Relazione sull’attività annuale

Indica gli eventi formativi realizzati rispetto a quelli programmati

Valutazione dell’impatto

–

Innovazione e capacità di riprogettazione

–

CONGRESSI MEDIC resse (al pari, appunto, di una visita di certificazione di un sistema qualità).

La visita si propone di osservare la documentazione disponibile e la situazione concreta. Devono essere valutati gli aspetti organizzativo-gestionali e la qualità degli eventi e dei programmi educativi erogati.

In particolare deve essere posta specifica attenzione all’esistenza di un sistema di gestione della qualità e, per i provider che sono anche organizzazioni sanitarie, delle procedure per il governo della formazione, che qualifichino il processo di progettazione ed erogazione degli eventi formativi.

Vanno anche esaminate le modalità dell’erogazione degli eventi formativi.

Al termine, il team leader invia una puntuale rendicontazione sia al provider sia all’Ente accreditante. Questi, in seguito, comunica a sua volta i risultati della visita al provider e prende gli eventuali

provvedimenti del caso: attribuzione dell’accreditamento di qualità, oppure conferma, revoca o sospensione dell’accreditamento standard.

STANDARD DI QUALITÀ Almeno cinque anni e differenziata per settori e metodologie didattiche Comitato scientifico composto da esperti di più professioni sanitarie e da un responsabile della formazione con oltre tre anni di esperienza di formazione in sanità Pianificata avvalendosi degli strumenti quantitativi e qualitativi propri della ricerca sociale

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Il provider è in possesso di un sistema di gestione della qualità per la formazione certificato attraverso validazione di parte terza.

Un report riporta le risultanze dei questionari di qualità percepita e di apprendimento Sono evidenziate le procedure di rilevazione dei fabbisogni formativi, le modalità di analisi dei problemi sanitari e delle innovazioni nell’assistenza e definiti i criteri e le strategie per la selezione dei docenti

È prevista una procedura per il monitoraggio del progetto in corso e per il suo adeguamento durante lo svolgimento. È prevista la raccolta di una documentazione utile per divulgare il progetto o farlo valutare da esterni

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Rilevamento presenze partecipanti a ogni evento.

Sito web con curricula docenti attivi nell’ultimo anno.

Materiale didattico fornito in formato digitale.

Collegamento on line con le principali banche dati scientifiche I quesiti a risposta multipla sono valutati con sistemi di televotazione individuale e i risultati sono commentati dal docente. È prevista una modalità di valutazione in ingresso dei partecipanti, da confrontare con la situazione al termine dell’evento Contiene una epicrisi con le considerazioni di qualità, le aree che necessitano di innovazione e sviluppo e i cambiamenti introdotti o proposti In almeno il 10% degli eventi viene effettuata una valutazione di impatto tra i partecipanti, a distanza di almeno 6-12 mesi dalla fine dell’evento, sulla percezione dei cambiamenti determinati dall’evento Almeno il 10 % degli eventi nell’anno è rappresentato da progetti innovativi relativamente ai metodi formativi e alla tecnologia in campo sanitario Fonte: Manuale qualità ECM

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Da qui al 2013 ronte le regole per rendere omogenea, dal Nord al Sud Italia, l’offerta forP mativa continua destinata ai medici e al

personale sanitario. La conferenza StatoRegioni ha infatti licenziato a fine aprile il relativo decreto, che disciplina la raccolta dei 150 crediti previsti per il triennio 2011-2013. Validità: fino al primo gennaio 2014, poi si vedrà...

Intanto, lo schema reca i documenti approvati a fine gennaio di quest’anno dalla commissione nazionale Ecm tenendo conto delle osservazioni del comitato tecnico delle Regioni per allineare le attività territoriali, a partire dai criteri guida per l’accreditamento dei provider che dovranno essere utilizzati da tutti gli enti accreditanti (nazionali, regionali e provinciali). Tra i requisiti figurano puntigliose indicazioni sulle caratteristiche del soggetto richiedente, l’organizzazione generale e le risorse, la qualità dell’offerta formativa e la gestione del miglioramento continuo della qualità. E ovviamente si pretende la massima chiarezza su sponsorizzazioni e patrocini dell’attività svolta. Il percorso è complesso e prevede due fasi: l’accreditamento provvisorio, concesso entro sei mesi dopo la verifica dei requisiti e valido due anni, e l’accreditamento standard, che può essere richiesto dopo i primi 12 mesi se il provider vanta un’esperienza almeno triennale in materia; dopo 18 per i neo-provider.

Ma il patentino non varrà sine die: l’ente accreditante dovrà visitare ogni anno almeno il 10 per cento dei soggetti selezionati, verificando il permanere dei requisiti richiesti.

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L’universo dei congressi medici è in continua espansione. E il “cielo stellato” che conosciamo oggi potrebbe apparire diverso tra appena un anno e mezzo, ovvero quando il nuovo decreto verrà (forse) aggiornato. Vediamo assieme com’è oggi STEFANO FERRI

L’ACCREDITAMENTO NEL DETTAGLIO Le aziende sanitarie e gli altri soggetti pubblici o privati erogatori di prestazioni sanitarie e socio-sanitarie ed eventuali enti di formazione a partecipazione prevalentemente pubblica regionale o provinciale sono accreditati dalle Regioni del territorio di riferimento. Una volta accreditati, ove essi svolgano uno o più eventi residenziali in una Regione diversa da quella in cui sono accredita-

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CONGRESSI MEDICI

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affidare l’accreditamento dei provider alla Commissione nazionale. Può inoltre affidare all’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari) in tutto o in parte il compito di svolgere le attività operative procedurali e informatiche per l’accreditamento al sistema regionale di riferimento degli aspiranti provider regionali. Questo affidamento è previsto attraverso la stipula di un accordo convenzionale tra le parti. È confermato l’albo nazionale dei provider, che include sia i provider accreditati a livello nazionale sia quelli accreditati a livello regionale e provinciale. Lo predispone la Commissione di concerto con gli altri enti accreditanti e ne cura l’aggiornamento sistematico, rendendolo pubblicamente consultabile con il rilievo delle eventuali sanzioni ricevute.

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ti, sottopongono l’accreditamento dell’evento formativo alla commissione nazionale per la formazione continua.

Se svolgono formazione a distanza con accesso limitato ai propri dipendenti e agli operatori sanitari della regione di riferimento sottopongono l’accreditamento alle Regioni. Viceversa, se svolgono formazione a distanza con accesso libero a tutti i professionisti indipendentemente dalla loro sede operativa, sottopongono la richiesta di accreditamento dell’evento formativo alla Commissione nazionale per la formazione continua. A essa sottopongono altresì la propria richiesta di accreditamento le università, gli ordini, i collegi, le associazioni professionali nonché le rispettive federazioni nazionali e gli enti di diritto pubblico di rilevanza nazionale o sovraregionale.

La Regione che, pur avendo attivato il relativo sistema, non ritiene di procedere all’accreditamento di tutte o di parte delle società scientifiche, delle agenzie formative, degli enti di formazione, delle fondazioni o di ordini, colleghi, associazioni, enti pubblici o privati, può

I CREDITI PER IL TRIENNIO 2011-2013 Per quanto riguarda il debito formativo, l’accordo prevede accanto ai 150 crediti obbligatori (50 annui, minimo 25 massimo 75) la possibilità per tutti i professionisti di riportare fino a 45 crediti dal triennio precedente. Per i professionisti sanitari operanti o residenti nel territorio abruzzese colpito dal terremoto del 2009, il debito formativo per il 2011 è di 30 crediti, di cui obbligatori 15.

Da segnalare che i liberi professionisti possono acquisire i crediti formativi attraverso modalità flessibili per crediti/anno. Sono valorizzati i crediti formativi acquisiti con autoformazione o attraverso il riconoscimento di attività tutoriali gestiti da ordini, collegi, associazioni e federazioni.

I criteri Ecm acquisiti per la formazione individuale all’estero e per l’autoformazione (rilasciabili a patto che tra la regione di residenza del provider e lo Stato in cui si tiene l’evento ci siano accordi bilaterali di cooperazione in sanità) devono sottostare a una procedura particolarmente rigorosa. Il professionista, ultimata la frequenza, dovrà consegnare la documentazione relativa all’evento (programma, contenuti, docenti, ore, modalità di verifica dell’apprendimento e così via) e quella che dimostri la sua frequenza e il superamento della prova di apprendimento all’ente accreditante o al soggetto da esso indicato.

I criteri per l’attribuzione dei crediti formativi saranno compresi tra quelli stabiliti nel documento che verrà adottato a cura della Commissione.

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CONGRESSI MEDICI

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Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Milano Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 50 posti| Saletta segreteria | mq di aree espositive: 600 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 500 posti | Pranzo seduti: 300 posti | Possibilità organizzazione post congress

Un evento al museo al genio di Leonardo e situato all’interno di un monastero olivetano Idelntitolato Cinquecento, proprio nel cuore di Milano, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, oltre a essere il maggiore museo tecnico-scientifico d’Italia – con cinquantamila metri quadrati di aree espositive, percorsi interattivi, laboratori e quattrocentomila visitatori all’anno –, si è affermato come una delle location più originali per ideare e ambientare eventi aziendali (e non solo) di sicuro effetto.

Questa interessante vocazione ha registrato negli ultimi anni una crescita continua, che nel 2011 si è attestata sui 250 eventi ospitati. Si tratta – come sottolinea Mauro Bonazzoli, responsabile del settore Eventi – di un ottimo risultato. Gli spazi del museo, dall’Auditorium alla prestigiosa Sala delle Colonne, dai meravigliosi Chiostri al moderno open space del Padiglione Olona, fino al celebre sottomarino Toti (ideale per visite in esclusiva), ospitano regolarmente convegni nonché presentazioni e lanci di prodotto, cene di gala, mostre, eventi di moda e di design.

Il Museo è anche location di forte richiamo in occasione di grandi eventi.

L’ultimo in ordine di tempo è stato Most, l’evento che, organizzato da Tom Dixon in occasione del Fuori Salone 2012, ha dato vita a un nuovo epicentro legato al design.

La molteplicità e diversità degli spazi permette di realizzare sia iniziative riservate ed esclusive sia eventi con ampia partecipazione di pubblico che si unisce ai visitatori del Museo.

«Ma la crescita numerica – riprende Bonazzoli – non è certo casuale, in quanto si è accompagnata sia a una crescita qualitativa degli eventi sia a una elevata

Una location unica, ricca di spunti originali per convegni e cene di gala. Dalla storia al design, alla tecnologia, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia stupisce sempre specializzazione dello staff appositamente dedicato». Così oggi il museo dispone di professionisti in grado non solo di progettare e seguire l’organizzazione di un evento dall’inizio alla fine, ma anche di proporre spettacoli, concerti e performance artistiche ideate in proprio attraverso una contaminazione di linguaggi e arti visive, capaci di valorizzare le collezioni stesse del Museo. «Il committente – conclude Bonazzoli – può rivolgersi a noi confidando in un partner qualificato ed efficiente che opera davvero a 360 gradi. Il tutto approfittando del valore aggiunto di un’ambientazione unica e di sicuro effetto, in grado di imprimersi nella memoria dei partecipanti».

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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CONGRESSI MEDICI

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Grand Hotel di Como HHHH Como Numero totale camere: 153 | Ristoranti: 3 | Posti: 180 totali | Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 350 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 | Possibilità organizzazione post congress

Se Grand non è per dire… n resort in città, un punto di riferimento per scoprire – anche in occasione U di un post congress – le bellezze del Lago di Como, potendo contare su una struttura esclusiva. È il Grand Hotel di Como, grande non per modo di dire, se si considera che all’interno del suo complesso trovano posto 153 camere, tre ristoranti, due bar, undicimila metri quadrati di verde, piscina con area idromassaggio, palestra, sauna, parcheggio sotterraneo direttamente collegato all’hotel e un attrezzatissimo centro congressi. L’offerta alla meeting industry si compone di due strutture, direttamente collegate tra loro: il centro congressi e Spazio Como, capaci di accomodare complessivamente fino a mille persone. Il primo si compone di dieci sale luminose e modulari che accomodano complessivamente fino a mille persone in ambienti che portano i nomi delle ville più belle del Lago di Como e accolgono – anche nel giardino – esclusivi eventi, coffee break e piccoli rinfreschi.

Spazio Como è invece un auditorium dal futuristico design, letteralmente immerso nel verde del parco dell’hotel: progettato dall’architetto Attilio Terragni accoglie dal 2007 eventi magicamente “sospesi sull’acqua”. Grazie alla peculiarità della sua struttura, regala particolarissimi tagli di luce in un ambiente che è tra i più grandi della provincia, con i suoi quattrocento metri quadrati di superficie, per un totale di 350 persone (fino a mille se abbinato al centro congressi). Il tutto a una manciata di minuti dal centro storico di Como e Cernobbio, dal lago e dalla sua natura:

Location esclusiva, strutture polifunzionali dal design unico, ristorazione curata e tanto verde: il Grand Hotel di Como è una location inimitabile dove “vivere”un congresso una posizione strategicamente unica ed esclusiva – amata non per nulla dal jet set internazionale – raggiungibile in circa 45 minuti da Milano e dai suoi aeroporti e in pochi minuti di automobile dalla Svizzera.

Fiore all’occhiello del Grand Hotel di Como è la ristorazione: a partire dal best breakfast – una colazione speciale con isole a tema – fino ai pranzi e le cene di lavoro, serviti nell’ambiente classico del Ristorante Gusto, nella churrascheria immersa nel parco Kincho, di ispirazione sudamericana, e nell’innovativo e intimissimo ristorante Kitchen.

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Esclusività e raffinatezza sono le note distintive dello splendido Grand Hotel di Como, un vero resort in città

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ECM, da problema a opportunità Una serie di servizi informatici innovativi, pensati ad hoc per i professionisti impegnati nell’insidioso mondo degli eventi Ecm. È quanto offre Sem2000 A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

hi per professione si occupa di organizzare eventi Ecm, non solo deve C coordinare e monitorare le diverse attività, ma anche preoccuparsi di essere sempre aggiornato sui regolamenti di una burocrazia in costante mutamento… una vera giungla!

In questo ambiente insidioso, il professionista è obbligato a muoversi con ritmi

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e tempi sempre più serrati per non rischiare di diventare facile preda. Per sopravvivere con serenità, al riparo dalle insidie, offrendo anche ai propri clienti servizi sempre più innovativi, è fondamentale usare strumenti e soluzioni informatiche a supporto delle attività.

In quest’ottica Sem2000 ha sviluppato e proposto già da tempo il servizio EcmOnline, che consente di pubblicare i certificati Ecm sul web in formato pdf, per i partecipanti all’evento formativo.

Efficace e semplice la procedura: il partecipante accede tramite autenticazione alla propria pagina personale, dove gli attestati, ordinati per anno e per evento, possono essere visualizzati, stampati o consultati. Tutte le attività di produzione, spedizione e archiviazione dei certificati sono così sostituite dal servizio online, con notevole risparmio di costi e tempi per la segreteria organizzativa.

Un po’di cifre: da quando è stato attivato il servizio, fino a oggi sono stati pubblicati oltre 21mila attestati Ecm, per oltre quattrocento eventi con un totale di 14.137 tra medici e infermieri utenti del servizio.

Numeri alla mano ed esperienza pluriennale maturata, Sem2000 è oggi sempre più partner e meno fornitore: insieme al

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CONG

cliente si analizzano esigenze, si studiano ed elaborano soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, trasformando problematiche in opportunità, senza tralasciare la semplicità di fruizione degli strumenti realizzati.

Negli ultimi tre anni i servizi online proposti da Sem2000, tra cui la raccolta delle iscrizioni agli eventi e la pubblicazione di documentazione per i partecipanti, hanno registrato un incremento vertiginoso. Nati con l'obiettivo di fornire alla meeting industry una soluzione web per gestire diversi aspetti organizzativi, tali servizi consentono la standardizzazione delle procedure e il miglioramento dei flussi comunicativi fra i partecipanti e gli organizzatori dei servizi, garantendo un notevole risparmio di tempo e di denaro, delegando parte delle attività agli stessi iscritti. Sempre accessibili per l’utente con assoluta facilità tramite qualsiasi strumento, cellulare, smart phone, pc, e così via, che consenta il collegamento a Internet, le iscrizioni e la consultazione delle proprie pagine sono possibili 24 ore su 24, ovunque nel mondo.

Efficaci soluzioni volte al miglioramento del servizio e alla velocità di fruizione, insomma una liana sicura a cui affidarsi nella giungla degli Ecm. indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI

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Cronaca di un successo annunciato ono state oltre novecento le presenze confermate per il Congresso nazionale S della società italiana di chirurgia vertebrale G.I.S., appuntamento annuale dell’omonima società scientifica, organizzato da My Meeting, agenzia bolognese che ha conquistato l’incarico per il biennio 2012-2013, tra i leader del mercato nazionale per l’organizzazione dei congressi di chirurgia vertebrale. L’evento si è svolto dal 17 al 19 maggio 2012 presso l’Ergife Palace Hotel di Roma. Giunto alla sua 35esima edizione, questo congresso è uno dei più importanti eventi del settore “spine” che si tiene in Italia. Il ricco programma affrontato da medici chirurghi ortopedici, neurochirurghi e altri professionisti del settore è stato suddiviso nei tre giorni e ha visto l’alternarsi di momenti di presentazione e discussione dei risultati raggiunti in merito alle patologie vertebrali.

I lavori congressuali sono stati aperti nel primo pomeriggio di giovedì 17 dal presidente del congresso, il professor Giuseppe Costanzo, chirurgo ortopedico, docente ordinario di malattie dell’apparato locomotore all’Università Sapienza di Roma (Polo Pontino) e dal presidente della Società italiana di chirurgia verte-

Sono stati 450 i medici chirurghi riuniti a Roma per il XXXV Congresso nazionale della società italiana di chirurgia vertebrale G.I.S. Alla regia, la bolognese My Meeting brale G.I.S. (Gruppo Italiano Scoliosi) professor Franco Postacchini, docente ordinario di Ortopedia e Traumatologia all’Università Sapienza di Roma. Le patologie della colonna vertebrale sono molto diffuse nei Paesi industrializzati e impongono ai pazienti notevoli limitazioni e un importante calo della qualità

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CONGRESSI MEDICI

Numeri importanti per il XXXV congresso nazionale di chirurgia vertebrale G.I.S. a cui hanno preso parte circa 450 medici

di vita: purtroppo per le persone con problemi di questo tipo anche le comuni attività quotidiane possono diventare motivo di sofferenza. La chirurgia vertebrale cerca quotidianamente di trovare soluzioni innovative realizzando interventi sempre più brevi e meno invasivi, anche per i non più giovani. È una disciplina in rapida evoluzione, grazie anche alla disponibilità di tecnologie sofisticate e di materiali altamente biocompatibili.

La grande ricchezza della manifestazione deriva dai contenuti scientifici: tutti gli abstract delle relazioni, infatti, sono stati pubblicati sulla rinomata rivista European Spine Journal; la dispensa è stata distribuita a tutti i partecipanti del congresso.

Oltre alla chirurgia rilevante anche il tema sull’assistenza al paziente, in particolare nelle giornate di venerdì 18 e Sabato 19, durante le quali hanno avuto luogo il terzo corso congiunto A.N.I.N.G.I.S. per infermieri professionisti e altri corsi satellite dedicati a fisioterapisti, tecnici ortopedici e specialisti in scienze moto-

rie. Gli argomenti trattati spaziano dall’assistenza pre- e post-operatoria alle metodologie di trattamento e prevenzione delle patologie alla colonna vertebrale.

«L’innovazione e la comunicazione hanno avuto un ruolo fondamentale per il successo dell’evento» commenta Cristina Federici, amministratore unico di My Meeting, «manifestatosi con un notevole aumento delle presenze rispetto agli anni precedenti. Lo staff di My Meeting ha gestito con grande impegno l’organizzazione di ogni dettaglio, affidandosi all’esperienza e all’entusiasmo che lo contraddistingue».

IL CONGRESSO SU IPAD Novità assoluta per un congresso medicoscientifico è infatti la mobile application G.I.S., realizzata dall’agenzia di comunicazione bolognese Life, Longari & Loman.

Sviluppata per iPhone e iPad, l’app permette a tutti i Soci di mettersi direttamente in contatto con i colleghi, consultare gli abstract delle relazioni presentate e il programma scientifico aggiornato, conoscere le aziende sponsor del congresso e visualizzare le informazioni tecnico scientifiche di prodotto legate all’attività professionale dei chirurghi. L’evento ha senz’altro riscosso molto successo anche tra gli addetti ai lavori e testimoni sono i numeri stessi: 485 metri quadrati di mostra espositiva per un totale di 37 stand principalmente curati da Contest, l’azienda modenese allestitrice ufficiale del congresso; 237 gli espositori pre-registrati e oltre trecento gli effettivi presenti al congresso. Le numerose sale congressuali hanno lavorato contemporaneamente a pieno ritmo supportate dal prezioso contributo dei tecnici delle attrezzature audio-video Ocsa Service e TecnoConference.

La sfida continua… XXXVI Congresso Nazionale G.I.S. Bologna 2013! indirizzi a fine rivista

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Tecnologia innovativa ome ben sanno gli operatori del settore, sempre alla ricerca di partner C affidabili e soluzioni al passo con i tempi, i congressi medico-scientifici a carattere nazionale e internazionale sono il core business di Tecnoconference - TC Group, con all’attivo 1.450 eventi l’anno, oltre sessanta collaboratori interni e una crescita dimensionale costante.

«Nella nostra esperienza professionale» spiega Lisa Grotti, marketing & sales manager «abbiamo compreso che l’innovazione e la qualità tecnologica non può essere la condizione sufficiente di distinzione, sono le persone e la valorizzazione del capitale umano a fare la differenza, per questo motivo, da oltre cinque anni la nostra azienda investe periodicamente nell’aggiornamento professionale delle risorse umane, ovvero dei nostri sessanta collaboratori interni, con corsi di formazione multidisciplinare, organizzati nel primo trimestre dell’anno».

Un patrimonio di conoscenze da valorizzare anche nel lungo periodo. Tecnoconference - TC Group, con questa mission, contribuisce al successo di ogni nuovo congresso ché permette di velocizzare il processo di realizzazione degli atti congressuali, rendendoli disponibili a fine sessione.

Ecco, quindi, che diventa fondamentale l’archiviazione dei documenti in formato digitale, operazione che troverà poi un naturale utilizzo nella divulgazione (su web ma non solo) e nella formazione professionale a distanza. In altre parole,

A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

IL FUTURO PARTE DA QUI «Grazie alla nostra Software Suite di prodotti unici e in continua evoluzione» spiega Jacopo Tagliabue, senior business manager di Tecnoconference «è possibile valorizzare al meglio qualsiasi evento formativo, sia residenziale sia a distanza.

Durante l’evento residenziale, infatti, la Suite di software congressuali, complementari tra loro, garantisce massima efficacia nella gestione e nella visualizzazione delle informazioni congressuali, non-

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LA CASE HISTORY DI SUCCESSO XLVIII Congresso Nazionale della Società Italiana di Reumatologia.

Data: 23-26 novembre 2011 Committente: Aim Group International Location: PalaCongressi di Rimini Numero di partecipanti: 1.400 Info: 16 tecnici coinvolti, 8 sale congressuali gestite da TecnoSlide, 237 atti congressuali realizzati in tempo reale da EasyRec, sette postazioni informative TecnoDisplay con planning sale in aggiornamento automatico. Realizzazione App iSir per la visualizzazione delle informa-

Sono circa 1.450 all’anno gli eventi all’attivo nel nutrito portfolio di Tecnoconference – TC Group, che registra una crescita continua

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zioni evento (programma, punti di interesse geolocalizzati e mappa espositori) e la fruizione dei contenuti dinamici (planning sale e relazioni congressuali) che ha raggiunto i 320 download.

L’acquisizione delle relazioni congressuali tramite EasyRec durante l’evento residenziale ha consentito la selezione e la costruzione di un percorso formativo online da parte del Provider Aim Education riservato ai partecipanti del Congresso su piattaforma e-learning brandizzata per evento: Sir.Tecnofad.it.

bisogna sempre tener presente che i lavori di un’assise medica rappresentano un ingente patrimonio scientifico-culturale, un capitale di conoscenze che non può andare “perduto”, ma che deve essere valorizzato e reso disponibile anche dopo il termine dell’evento residenziale».

Ma quali sono in concreto i possibili utilizzi a posteriori delle relazioni congressuali?

«Anzitutto, come accennato, gli atti archiviati possono diventare oggetto di lezioni multimediali all’interno della piattaforma di e-learning TecnoFad, rispondente ai requisiti ministeriali Ecm, abbattendo i costi della didattica e innalzando l’efficacia formativa. La piattaforma è inoltre dotata di servizi avanzati, quali: Webinar per videoconferenze, Studio di casi clinici e TecnoFadProvider Plus, sistema che consente la completa gestione di un progetto formativo dalla sua ideazione alla consuntivazione finale. Nel solo 2011 TecnoFad ha registrato l’accesso di oltre 22mila utenti, per un totale di 450 corsi attivati e circa ottomila attestati Ecm rilasciati. Non solo, le relazioni multimediali possono essere divulgate già al termine della stessa sessione residenziale, attra-

verso la sezione evento dedicata del portale TuttoCongressi.it, che ad oggi ha reso accessibili online gratuitamente oltre 16mila atti scientifici e fatto registrare mensilmente una media di quattromila unici accessi. Infine, iTCongress è l’innovativa applicazione congressuale per iPhone e iPad integrata con la Software Suite e scaricabile gratuitamente dall’Apple Store che ha registrato da febbraio 2011 oltre duemila download: uno strumento in più (che può essere anche brandizzato per evento o azienda) attraverso il quale navigare i contenuti di un congresso, effettuare ricerche in tempo reale su sessioni, relazioni e relatori, usufruendo anche di tutte le informazioni aggiuntive e logistiche legate al convegno e/o alla città ospitante». indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI Borgo Lanciano HHHH Castelraimondo (Mc) Numero totale camere: 49 | Ristoranti: Ristorante I due Angeli, con due cucine, 3 sale ristorante | Posti: da 20 a 300 | Sale meeting: 7 | Capienza sala maggiore: 300 posti a platea | Capienza sala minore: 20 posti a platea | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 sia interni sia esterni sotto il portico | Possibilità organizzazione post congress: per esempio spettacoli di danza (tango argentino, gruppo folk marchigiano), musica, opera, piano bar, team building legati all’enogastronomia e alla natura

Il fascino del Borgo diffuso Nel cuore delle Marche, vicino a Loreto e Recanati, uno splendido borgo di lusso, con le travi di legno, la pietra, la buona cucina e un esclusivo centro benessere A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

osì benedetta da Dio di bellezza di varietà di ubertà, tra questo digra“C dare di monti che difendono, questo distendersi di mari che abbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano, questa apertura di valli che arridono…”.

Così la descriveva Giosuè Carducci a Recanati nel 1898 – al primo centenario di un paesano Doc come Giacomo Leopardi – così è, ancora oggi, la regione Marche: 180 chilometri di coste, spiagge bellissime sul Mar Adriatico, nove porti turistici, cinquecento piazze e più di mille monumenti in cento città d’arte, distribuite tra superbe colline di natura incontaminata. Qui sorge Borgo Lanciano, un hotel benessere quattro stelle immerso in un ampio parco, protetto dal castello da un lato e riparato dagli imponenti Monti Sibillini che lo scrutano dall’altro.

Borgo Lanciano è un albergo diffuso, un grazioso nucleo di antichi casali ristrutturati, travi in legno, muri di pietra e suggestivi caminetti dove regalarsi totale relax.

QUELL’ANTICO CHARME L’ambizioso progetto architettonico ha portato alla realizzazione di una struttura

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ricettiva di pregio, un relais di charme con cinquanta camere e suite tutte diverse tra loro ma ognuna dotata di ogni comfort. Arredi eleganti, tinte calde e accoglienti, pavimenti in cotto antico e parquet e ampie vetrate sulla rigogliosa natura circostante.

In parte distribuite nel Borgo Antico e in parte nel Borgo Benessere con accesso diretto alla spa, le camere si suddividono in superior, executive, junior suite e kimben suite, differenziate per dimensioni e arredi ma tutte pronte ad assecondare le esigenze di ogni ospite.

100% BENESSERE Fiore all’occhiello del Borgo è senza dubbio il Centro Benessere Kimben. Un esclusivo paradiso di salute e relax con tutto quanto serve per ritrovare equilibrio, forza e buonumore. Sauna, hammam, piscina esterna e una coperta riscaldata con nuoto controcorrente e idromassaggi, la Diamond Shower, il bagno di fanghi, l’angolo tisane e la sapiente e professionale esperienza dello staff, che offre trattamenti viso e corpo con prodotti studiati ad hoc dal Centro Ricerca Kimben, al quale partecipano importanti università italiane.

Via allora con massaggi rilassanti, rassodanti, drenanti, oppure con bagni, fanghi, docce, idromassaggi e saune per regalare a corpo e anima la vacanza che merita.

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BENVENUTI TURISTI D’AFFARI Natura, relax, paesaggi incantati, atmosfere calde e accoglienti, la privacy di un piccolo borgo antico tutto per sé. Quale location migliore per portare la propria azienda in vacanza?

Borgo Lanciano ci ha naturalmente pensato e si è dotato di sale meeting e personale esperto per anticipare ogni evenienza in fatto di congressi, banchetti e ricevimenti.

Nei più ampi casali ristrutturati, infatti, gli antichi arredi e i suggestivi scorci sul meraviglioso parco si fondono con strutture e strumenti all’avanguardia pronti a ospitare riunioni d’affari nelle migliori condizioni.

Sette sale congressi con una capienza complessiva da venti a trecento persone coniugano efficienza, stile e benessere in uno spazio funzionale e polivalente. Le sale, dotate di connessione wireless, sono di diversa planimetria e capienza, godono di luce naturale e possono essere disposte con allestimenti diversi a seconda dell’esigenza e dell’evento.

Il contesto perfetto per unire lavoro, produttività e piacere, aiutati anche e soprattutto dalle raffinate peculiarità locali, prime fra tutte, quelle culinarie.

LE MARCHE NEL PIATTO Strigoli al tartufo, ragù di cinghiale, conigli in porchetta, pomodori e melanzane in graticola, buon olio e buon vino. Dopo una rigenerante sauna, una ricetta di cucina marchigiana è quello che ci vuole per riacquistare il sorriso e il ristorante I Due Angeli ne offre di prelibati. Elegante, accogliente, il ristorante di Borgo Lanciano propone degustazioni della tradizionale cucina locale e offre un menu alla carta ricco di fresche e stagionali materie prime del territorio lavorate con le tecniche di cucina più moderne. Un’ottima occasione per organizzare anche un gustoso team building “Chef & Maitre”, o un originale e apprezzatissimo “tecniche di degustazione del vino”che accompagna i classici outdoor come il tiro con l’arco e l’orienteering.

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Un intero borgo per rigenerarsi lavorando: a Borgo Lanciano, infatti, anche le riunioni di lavoro sono avvolte dal relax e da una natura incontaminata

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Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia Roma Sale meeting: 10 | Capienza sala maggiore: 900 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 4.000 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.200 posti| Pranzo seduti: 1.000 posti | Possibilità organizzazione post congress

Santo Spirito in Sassia, La connotazione medico-scientifica fa parte di questa dimora storica che propone spazi unici originari del Quattrocento a pochi passi da San Pietro A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ituato nel cuore di Roma a pochi passi dalla basilica di San Pietro, il complesS so Santo Spirito in Sassia è una dimora storica del Quattrocento e rappresenta una tra le sedi espositive più cariche d’atmosfera della capitale, grazie ai suoi preziosi spazi arricchiti da affreschi e opere d’arte. Al suo interno, infatti, racchiude la più alta concentrazione di affreschi di epoca rinascimentale, insieme, tra gli altri monumenti di pregio, a un altare del Palladio, unica opera realizzata da quest’ultimo a Roma, e a un portale marmoreo detto “del Paradiso”, opera di Andrea Bregno risalente al XV secolo e oggetto di un recente restauro interamente sponsorizzato da Giubilarte, la società che gestisce il complesso. Grazie a un attento studio di rivalutazione artistica e di marketing operato da Giubilarte, che si occupa proprio di gestire, rivalutare e mettere a reddito complessi museali e dimore storiche, il Santo Spirito in Sassia rappresenta il modello vincente di come una dimora storica unica per le sue numerose sale, ampie capienze e versatilità dei suoi spazi possa competere con le più moderne strutture congressuali e alberghiere. Infat-

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ti, oggi è possibile realizzare presso il Santo Spirito ogni genere di evento, dai convegni ai congressi internazionali, dalle mostre ai concerti, dai festival alle sfilate di moda e serate di gala.

ACCESSIBILITÀ NEL CUORE DI ROMA Il complesso offre dieci sale di cui fanno parte la Corsia Sistina, composta dalle sale monumentali Lancisi e Balgivi unite da un Tiburio centrale con una superficie complessiva di oltre 1.500 metri quadrati, e altre sei sale già allestite per incontri da cinquanta a 350 partecipanti; due chiostri all’aperto e varie break out room per una capienza complessiva di circa tremila persone. Gli ambienti messi a disposizione della clientela sono di prestigio e dal fascino unico e la struttura offre le più recenti innovazioni tecnologiche. Tra le sue dotazioni, un sistema avanzato wi-fi, un impianto di illuminazione rinnovato, possibilità di disporre di potenze elettriche fino a duecento kilowatt, aria climatizzata e un business center. Tra i tanti vantaggi della location, il fatto che è ubicata al centro di Roma a pochi passi da San Pietro; non presenta barriere architettoniche e dispone di spazi versatili e facilmente accessibili per gli allestimenti.

Data la connotazione medico-scientifica che fa parte della storia di questo spazio unico, molti sono gli eventi a carattere medico che si sono svolti con grande suc-

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ispirazione scientifica cesso, confermando il Santo Spirito quale uno tra i più importanti poli congressuali medico-scientifici della capitale. In particolare, lo scorso febbraio si è svolto per tre giorni il primo Roma focus meeting: ginecologia, medicina della riproduzione e ostetricia ambulatoriale dove sono intervenuti circa 1.500 partecipanti. Oltre alla plenaria organizzata nella Sala Lancisi e lo spazio espositivo con la presenza di numerosi sponsor ubicati nella sala Baglivi, sono state organizzate presso le altre sale numerose sessioni interattive tra i partecipanti e i più accreditati opinion leader del settore. Inoltre, lo scorso marzo il Santo Spirito è stato scelto quale sede per ospitare il primo corso internazionale di chirurgia otorinolaringoiatrica in diretta.

Infatti, tre importanti istituzioni ospedaliere romane hanno collaborato per la realizzazione di questo evento altamente innovativo per la volontà di offrire una panoramica di tutti gli aspetti preminenti di tecnica chirurgica nei vari ambiti Orl; per la tecnologia messa a disposizione dal Santo Spirito quale collegamenti in diretta con fibra ottica in modo che tutti gli interventi chirurgici erano proiettati live e contemporaneamente su tre grandi schermi, consentendo così ai partecipanti al corso di seguire l’intervento che ritenevano più interessante.

Infine, il Complesso Monumentale Santo Spirito è diventato supporting member

dell’Healthcare Convention & Exhibitors Association (Hcea) associazione internazionale di cui fanno parte le organizzazioni mediche e le più importanti aziende farmaceutiche indicate nel Fortune cinquecento. Per accedere a tale associazione è obbligatorio svolgere un’attività legata esclusivamente al mondo medico/scientifico e per tali ragioni, oltre alle qualità e all’elevato know-how dello staff dirigenziale della Giubilarte, il complesso Santo Spirito in Sassia ha avuto la possibilità di entrare a far parte di questo prestigioso network e al tempo stesso importante piattaforma marketing.

Il Santo Spirito in Sassia è una dimora storica unica per ospitare eventi e convegni medico/scientifici anche di rilievo internazionale a pochi passi da San Pietro

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CONGRESSI MEDICI Park Hotel Villa Grazioli HHHH Grottaferrata (Roma) Numero totale camere: 62 | Ristoranti: quanti 1 | Posti: fino a 200 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 120 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 4.000 | Possibilità organizzazione post congress

Inaspettati silenzi Fra i colli del vino, le ville patrizie e il litorale tirrenico, un glorioso passato si arricchisce con la modernità in una località ideale per meeting medici e farmaceutici A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

illa Grazioli è un sodalizio perfetto fra l’eleganza e l’armonia di un’antica V dimora aristocratica e il comfort tecnologico che caratterizza un’ospitalità alberghiera al passo con i tempi. Dietro a una facciata imponente e austera si spalancano contesti superbi e raffinate architetture: quinta scenica ideale dove organizzare meeting, incentive o special event, attività di formazione o team building, anche in totale esclusiva. Autentico museo con splendidi saloni affrescati del 1500 e 1700, tra cui la meravigliosa Galleria del Pannini, la Villa è oggi un raffinato albergo da poco entrato a fare parte della prestigiosa catena internazionale Small Luxury Hotels of the World, marchio sinonimo di qualità ed eccellenza che garantisce al cliente un servizio e un’accoglienza personalizzata e dedicata.

Incastonato nell’aerea dei Castelli Romani, da sempre luogo di riposo e di tranquillità, l’hotel offre una spettacolare vista panoramica sulla capitale, raggiungibile in soli trenta minuti.

Negli anni il restauro dell’edificio, condotto nel rispetto assoluto del patrimonio storico-artistico e delle bellezze natu-

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rali presenti, ha permesso di mantenere inalterati tutti quei tratti di storia che la struttura porta con sé.

Sobrietà e raffinatezza si insinuano fluidamente nelle 62 camere di cui due suite; 14 sono state appena completamente ristrutturate secondo un piano di rinnovamento che la proprietà ha intrapreso nell’ultimo anno. Nel verde di un parco con maestosi alberi secolari si possono organizzare attività di team building, aperitivi, coffe-break e cene di gala.

ITINERARI SPECIALI La proposta ricettiva permette di andare alla scoperta di un’Italia intima, che esula dai grandi e riconosciuti itinerari del turismo di massa; è un vero e proprio viaggio all’interno del territorio e della sua storia: ci si immerge nell’atmosfera di un tempo, assaporandone il gusto nei dettagli, nelle tradizioni folcloristiche, nel contatto con la natura e nelle prelibatezze enogastronomiche.

Il Ristorante Acquaviva, con il suo incantevole giardino pensile affacciato su Roma, offre ai propri ospiti piatti di raffinata cucina mediterranea e può ospitare fino a duecento persone. In estate viene allestito come ristorante all’aperto. Uno chef, che vanta un’ esperienza anche in ristoranti stellati, propone una cucina tipica romana e dei Castelli, rivisitata secondo il suo estro e la sua fantasia,

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CONGRESSI MEDICI

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Nella quiete affascinante dei Castelli Romani, Villa Grazioli vanta saloni cinquecenteschi e settecenteschi riccamente affrescati

sempre nel rispetto dei sapori tradizionali. L’hotel si trova in una posizione logisticamente ideale poiché è a 12 chilometri dall’aeroporto di Ciampino e a quaranta da Fiumicino, per cui é facilmente raggiungibile, ma al contempo distante dal caos e dalla confusione della città. Questo permette ai partecipanti di un meeting di lavorare in un’atmosfera rilassante e silenziosa, grazie anche agli spazi verdi circostanti. Inoltre è ideale per eventi riservati, di grande privacy, sicurezza e tranquillità. L’offerta congressuale mette a disposizione cinque sale meeting dotate di luce naturale, con capienza massima di 120 persone a platea (sala plenaria). Un management specializzato consente soluzioni su misura per garantire il successo di qualsiasi tipologia di evento. Competenze specialistiche in vari ambiti vengono coinvolte per un servizio puntuale ed esclusivo.

Costi vantaggiosi soddisfano anche le richieste più semplici. Su richiesta si organizzano varie attività di team building come corsi di cucina, di pittura o attività outdoor. L’hotel è anche punto di partenza ideale per escursioni e itinerari in luoghi di grande interesse storico e culturale. Si possono organizzare wine tasting in aziende vinicole Doc di Frascati e prenotare visite guidate a Roma, Tivoli, Ostia Antica e nella zona dei Castelli Romani. indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI

Professionisti in Ecm Diretta da Maddalena Milone, Meeting Planner è una realtà consolidata nell’organizzazione di eventi nazionali e internazionali. Convegni scientifici in primis A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

eeting Planner, forte di una professionalità riconosciuta nell’organizM zazione “chiavi in mano” di meeting, fiere ed eventi di varie tipologie, da quelli più mirati ed esclusivi a quelli di respiro istituzionale e internazionale, può vantare una particolare specializzazione nel comparto medico-scientifico.

L’agenzia pugliese diretta con successo da Maddalena Milone, infatti, oltre a gestire regolarmente appuntamenti come Dentalevante, la più importante kermesse del settore dentale del Sud Italia (ospitata ogni anno negli spazi della Fiera del Levante di Bari), si è accreditata presso il ministero della Salute come provider autorizzato per il programma di Educazione continua in medicina (Ecm). Anche in campo sanitario quindi, così

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come in qualsiasi altro ambito pubblico e corporate, Meeting Planner offre ai diversi committenti un servizio completo e studiato su misura, che spazia dalla ricerca degli sponsor all’individuazione della sede più adatta, dall’attività di comunicazione e promozione fino all’organizzazione del programma scientifico, compresi il disbrigo delle pratiche per la richiesta di contributi, l’organizzazione dei servizi logistici, la scelta dei fornitori e la selezione di personale di supporto altamente qualificato. Del resto, la stessa Maddalena Milone – docente accreditata Federcongressi&Eventi – sottolinea come «le regole da seguire per affermarsi su un mercato globale in continua trasformazione sono quelle dell’efficienza e della competitività. Bisogna evolversi, diversificare l’offerta e puntare sull’innovazione tecnologica e sull’aggiornamento professionale. È l’unico modo per cogliere le nuove opportunità». Ecco perché, facendo un rapido bilancio relativo all’ultimo anno di attività, la direttrice di Meeting Planner conclude: «Con l’entrata in vigore della nuova normativa sulla formazione continua in medicina sono cambiate regole, attori e scenari e noi, che organizziamo convegni ed eroghiamo corsi di qualità, guardiamo al futuro con ottimismo». indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort HHHH Acaya (Le) Numero totale camere: 97 | Ristoranti: 2 | Posti: Ristorante Gian Giacomo dell’Acaya 160 – Ristorante Carlo V 250 | Sale meeting: 9 di cui 5 utilizzabili in contemporanea | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria: foyer | mq di aree espositive: 400 | Possibilità organizzazione post congress

Fra i preferiti di Ippocrate!

Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce: l’indirizzo perfetto per i congressi medici, le convention aziendali e gli incentive ad alto potere emozionale A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

due anni dalla sua inaugurazione, il Doubletree by Hilton Acaya Golf A Resort Lecce è in pole position fra le location di alto profilo nelle quali ambientare convegni, congressi e convention. E incentive, uno diverso dall’altro, con una pluralità di team building da realizzare per condividere obiettivi e successo. Al Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce la creatività corre in

staffetta con la fantasia e appassiona il Mice che dal resort può partire alla scoperta del territorio e delle sue peculiarità, intraprendere veri e propri viaggi del gusto, curiosare fra i prodotti tipici locali e, soprattutto, emozionarsi. Il Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce è anche e soprattutto “emozione”, complice la sua ubicazione, i 120 ettari di vegetazione mediterranea in cui è incastonato, uno spaccato di Salento a una manciata di chilometri dai ricami di pietra di Lecce. Le seduzioni downtown echeggiano a una decina di minuti di macchina dal Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce, collocato nel fulcro dell’oasi del Wwf Le Cesine – Riserva Naturale dello Stato – e tra le campagne di Vernole e Acaya, di fronte alla cintura marina che ruota intorno alla Penisola.

CIRCUITI SUL GREEN Si avvista il mare, dall’ampia terrazza degli eventi della Club House – ottenuta da una masseria del diciottesimo secolo – così come la distesa di verde della macchia e dell’esclusivo campo da golf a diciotto buche par 71 progettato da Hurdzan-Fry. La Masseria San Pietro dispone di una sala per sessanta ospiti e si configura

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Le solite location non ti emozionano piĂš?

Scegli Mantova e il suo nuovo

Centro Congressi Un Auditorium da 400 posti 12 sale attrezzate ad alta tecnologia Capienza complessiva di oltre 800 posti Impianto wireless per traduzione simultanea in 4 lingue Emissione e registrazione integrale audio e video PossibilitĂ di videoconferenze e streaming audio

www.mantovamulticentre.com 0132MC_Mantova

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HOTEL MGALLERY

Una cornice d’eccezione per meeting ed eventi indimenticabili.

MGallery è una collezione esclusiva di hotel unici, in cui ogni soggiorno è ricco di emozione e scoperta.

Un network internazionale di hotel d’alta gamma, dall’inimitabile personalità, dislocati nel cuore delle città d’arte o nelle più esclusive località resort.

Palazzi ammantati di storia o oasi di benessere immerse nella Natura, centri congressi modulari con tecnologie all’avanguardia, soluzioni personalizzate e cura del design: il denominatore comune di MGallery è l’amore per il Bello che, fuso con le più moderne esigenze di ospitalità e assistenza, ne fa il setting ideale per esaudire le vostre esigenze MICE e per offrirvi esperienze di soggiorno memorabili.

MGallery in Italia: Capovaticano (VV), Castellaneta Marina (TA), Firenze, Lecce, Milano, Napoli, Venezia.

mgallery.com

KALIDRIA

THALASSO SPA RESORT

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CONGRESSI MEDICI

sede ideale per serate a tema e cene di gala mentre a giocare la parte del leone è il centro congressi, complesso versatile che si snoda su una superficie di duemila metri quadrati. Ocra, marrone, ruggine, sabbia caratterizzano le nove sale modulabili concepite per ospitare sino a ottocento persone, illuminate con luce naturale e approntate con tecnologia di ultima generazione. Nel contesto dell’accomodation emergono due stili dislocati sui due piani del resort e che generano un senso di compiutezza: al primo piano le camere sono un compendio mediterraneo che avvolge e infonde energia mentre la dimensione ultramoderna del secondo livello rimanda a suggestioni Japan. Una fusione con l’oriente che culmina nelle suite dominate da colori neutri, contraddistinte da materiali pregiati, da ampie porte scorrevoli affacciate sulla tenuta e da lussuosi bagni, pensati con le stesse funzioni rilassanti della spa del resort.

A TUTTO WELLNESS È rigenerante, il Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce. L’atmosfera che lo permea rimanda agli arcani ritmi della natura e invoglia la meeting industry, dopo le sessioni di lavoro, a una mirata remise en forme. C’è solo l’imbarazzo

della scelta, basta recarsi nella Spa Acaya e sottoporsi a veri e propri rituali che si snodano nei milleduecento metri quadrati del centro articolato in cabine per i trattamenti, piscine coperte con idromassaggio, saune, docce emozionali, grotta di ghiaccio, calidarium e frigidarium. Alla meeting industry instancabile, inoltre, è dedicato il percorso Precor Fitness Centre, indicato per l’allenamento cardiovascolare. Total relax, invece, a bordo delle due piscine open air cui una nel patio del complesso sul quale prospettano, grazie a un susseguirsi di vetrate, gli ingressi delle camere. Un percorso all’insegna del bien vivre, quello del Doubletree by Hilton Acaya Golf Resort Lecce, che prosegue nel contesto della ristorazione che consente di apprezzare prelibatezze della gastronomia salentina e nazionale affiancate dalla rivisitazione di proposte internazionali, tutte à la carte. Il Carlo V Breakfast Restaurant offre una vista panoramica sul campo da golf, mentre la Meeting Terrace Restaurant – situata nella terrazza adiacente al Ristorante Gian Giacomo dell’Acaya – si configura cornice d’elezione per ricevimenti e cene di gala a lume di candela durante la bella stagione.

HOT TOPICS cover story

Non manca nulla per coccolare il Mice all’Acaya Golf Resort, dalla spa al green, ai ristoranti gourmet

indirizzi a fine rivista

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HOT TOPICS cover story

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CONGRESSI MEDICI

Corte Bracco dei Germani Corato (Ba) Numero totale camere: 5 | Ristoranti: 2 | Posti: fino a 1.000 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 500 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.000 | Possibilità organizzazione post congress

Tra passato e futuro: la storia si rinnova Un antico Monastero e un moderno Resort formano il complesso pugliese di Corte Bracco dei Germani, in grado di accogliere eventi fino a mille partecipanti A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

leganza, classe, professionalità, ricerca costante della qualità, studio dell'evoE luzione del gusto, passione per la cucina e per l’estetica, cura del dettaglio: le linee guida su cui si è costruito il prestigio di Corte Bracco dei Germani. Il bello, il gusto, l’atmosfera: i must di Corte Bracco per offrire con naturalezza personalizzazione e comfort, e per trasmettere agli ospiti intense emozioni.

UN’ANIMA DIVISA IN DUE L’elegante e suggestivo complesso è sorto dal recupero di un antico Monastero del XVIII secolo già sede dei Padri Minori Osservanti, divenuto nel 1870 dimora privata della famiglia Grilli Sbisà.

Un attento lavoro di restyling, con giochi di luce e toni chiari che ne fanno risaltare gli angoli più suggestivi, nel rispetto dell’architettura originaria, ricca di suggestioni del passato, ha reso Corte Bracco dei Germani un punto d’incontro tra tradizione e innovazione. Tutto suggerisce contemporaneità senza intaccare l’architettura monumentale dell’antico Monastero. La cornice di assoluto pregio, la ricerca continua della qualità, unita alla creatività e alla raffinatezza del servizio, hanno reso Corte Bracco una delle più importanti strutture pugliesi per il congressuale e il banqueting, portavoce a livello nazionale e internazionale della cucina mediterranea. Il Resort, completato quattro anni fa, si affianca alla struttura originale del Monastero e ne costituisce il prolungamento ideale. In un’atmosfera di luci e di giochi d’acqua, il Resort è dedicato ai grandi numeri: complesso multifunzionale, sintesi di tecnologie innovative e gusto raffinato, congiunzione tra passato e futuro. Ambienti diversi e ricchi di charme, giardini per ricevi-

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CONGRESSI MEDICI

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Due anime, antica e moderna, si fondono a Corte Bracco dei Germani, trovando nella cucina di altissima qualità il comune denominatore

menti all’aperto, Monastero e Resort possono essere resi comunicanti per grandi eventi e accogliere fino a mille ospiti.

Sono disponibili ampi parcheggi interni e sei sale di dimensioni flessibili e modulari dalle venti alle cinquecento persone, attrezzate con tecnologie avanzate che si adattano alle diverse esigenze e soddisfano tutte le richieste di comunicazione e connessione.

CREATIVITÀ E ARTIGIANALITÀ IN CUCINA Fiore all’occhiello di Corte Bracco dei Germani la cucina di eccellente livello: creativa, raffinata, stagionale, innovativa nella tradizione. Distinguendosi negli anni per creatività e ricercatezza, coniugando ricette della tradizione regionale italiana con accenti di gusto etnico in un mix di sapori fusion, attenta all’evoluzione del gusto, e alla ricerca di nuovi prodotti, Corte Bracco ha mantenuto ferma l’attenzione verso la qualità e l’artigianalità della propria cucina. Vietato l’uso di prodotti lavorati o semilavorati: tutto è fatto in casa e della casa ne ricorda i sapori. L’eccellenza è data dall’uso di materie prime di assoluta qualità selezionate con amore e professionalità, per consentire una cucina dai gusti semplici e immediati, e dagli accostamenti insoli-

ti. I menu seguono le stagioni, e delle stagioni ricordano i profumi e i sapori. Molteplici soluzioni per le diverse necessità degli eventi: dalla cena business a quella di gala, dal buffet al cocktail party al brunch, dal coffe break al light lunch.

Insolite soluzioni per eventi particolari: contenitori per cibi di grande impatto visivo che sostituiscono gli scomodi piatti, una nuova moda di servire quando l’informalità del luogo o dell’evento lo prevedono; il finger food, bello da vedere, comodo da mangiare. Artigianalità ed estetica: in un solo boccone tutta la passione di Corte Bracco per la cucina mediterranea, creativa, raffinata. Sempre adeguati alla situazione e al contesto, aggiornati sulle novità e sui trend di mercato, in grado di recepire richieste e sviluppare proposte menu e allestimenti adeguati, attenti a creare atmosfere particolari e suggestive, riuscire con originalità e buon gusto a rispettare il budget stabilito. La massima cura dei dettagli e la grande preparazione logistica permettono di servire anche in tempi brevissimi grandi numeri di ospiti, garantendo qualità e servizio superiore. I clienti di Corte Bracco: chiunque ami lo stile, l’originalità del bello in arte e in natura. indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI Grand Hotel Terme HHHH Margherita di Savoia, (BT) Numero totale camere: 70 | Ristoranti: 1 | Posti: 250 | Sale meeting: 1 | Capienza: 250 posti | Saletta segreteria: spazio esterno alla sala per segreteria | mq di aree espositive: 200 | Possibilità organizzazione post congressi

Congressi alle Terme In uno degli angoli più affascinanti della Puglia, un mix perfetto di natura, eleganza, benessere e cultura in un'unica location, il Grand Hotel Terme A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Alla sala meeting con terrazza panoramica, il Grand Hotel Terme affianca altri spazi per gli eventi, come la coreografica spiaggia e i rinomati ristoranti Galeone e Aqua

spiagge sono di quelle meraviglioattraenti, con un mare limpiLdo esamente e trasparente, i paesaggi sono di quelli destinati a non essere dimenticati. Così, tra Bari e Foggia, direttamente sul mare, sorge il Grand Hotel Terme, a Margherita di Savoia, un centro già amatissimo e un luogo pregiato di cura, che si propone anche come destinazione congressuale ad alto valore aggiunto. Il Grand Hotel Terme, un albergo funzionale e accogliente, offre camere eleganti e luminose, dotate di ogni comfort e mette a disposizione dei congressisti uno staff altamente pro-

fessionale. Ma soprattutto, dedica all’event industry un’attrezzata sala meeting con terrazza panoramica privata per coffee break, capace di ospitare fino a duecento persone. Anche la spiaggia privata può fare da scenario a eventi informali presso il ristorante Aqua, mentre il ristorante panoramico Il Galeone è rinomato per la sua qualità e offre le migliori specialità regionali, piatti tipici nazionali e un’ampia varietà di scelte gastronomiche per colazioni di lavoro, rinfreschi, e cocktail party. Valore aggiunto del Grand Hotel Terme sono naturalmente le terme, che propongo un’esclusiva di grandissimo pregio per attività post congress prestigiose: un reparto è infatti completamente riservato ai clienti dell’albergo, con accesso diretto, e permette di usufruire dei numerosi servizi offerti (cure inalatorie, fanghi, bagni tonificanti e idromassaggi in acqua termale, cure estetiche) nel massimo comfort (la struttura termale è convenzionata con il sistema sanitario nazionale). Inoltre, il Centro Benessere Spa Club offre un ventaglio di proposte allettanti per dedicare un po’ di tempo a se stessi, con trattamenti estetici e pacchetti benessere personalizzati. E oltre al wellness, la cultura: a pochi chilometri da Margherita di Savoia, cattedrali e castelli – splendidi gioielli di architettura, eretti da papi e principi a conferma del loro potere – e santuari religiosi. Infine, la generosissima natura del Gargano. indirizzi a fine rivista

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CONGRESSI MEDICI Palazzo San Giorgio Trani (Bt) Sale meeting: 2 | Capienza sala maggiore: 300 posti | Capienza sala minore: 100 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 80 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 350 posti | Pranzo seduti: 250 posti | Possibilità organizzazione post congress

Un meeting di suggestioni Palazzo San Giorgio si affaccia su piazza Quercia, in posizione dominante sul porto turistico di Trani.

Una location prestigiosa ideale per eventi di successo A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

Una splendida terrazza a mare è tra i plus di Palazzo San Giorgio, nel centro storico di Trani

à, dove il sole splende tutto l’anno, si trova Palazzo San Giorgio. Situata in Lposizione dominante sul porto turistico di Trani, la location è a soli venti minuti dall’aeroporto di Bari. Peculiarità, questa, che la rende una venue ideale per eventi aziendali che intendano coinvolgere i propri ospiti in un’esperienza stimolante ed emozionante. L’ampia superficie di 2.300 metri quadrati del palazzo si sviluppa su due livelli con sale capaci di acco-

gliere fino a quattrocento ospiti. Tutte sono supportate da attrezzature professionali d’avanguardia, da un’assistenza tecnica per qualsiasi esigenza, da uno staff diligente e preparato e da un preciso know-how. Ai meeting Palazzo San Giorgio dedica numerosi spazi, ognuno con una propria personalità. L'area accoglienza è organizzata in una spaziosa hall in cui sono situate la segreteria, l'area stampa e il bar che accompagna all'ingresso della sala Trani. Quest’ultima può ospitare fino a 150 posti disposti a platea, mentre la sala San Giorgio ha una capacità massima di 250 posti. Per aperitivi, welcome coffee e buffet, al terzo piano è situata l’incantevole Terrazza mare, un luogo in cui ci si può ritagliare una sosta meritata in una giornata di lavoro dedicata a un convegno. Arredi caldi e ambienti accoglienti, legni e ottoni, tessuti, dipinti e marmi pregiati impreziosiscono il palazzo che si presenta come location prestigiosa ed estremamente versatile per gli eventi. Intrigante è notare la ricercatezza dei materiali utilizzati e scoprire i differenti modi in cui è stata lavorata la Pietra di Trani. Il tutto in un gioco di eleganza e prestigio che rendono Palazzo San Giorgio il partner ideale per meeting di successo ed eventi unici e irripetibili. A meno che non si decida di tornare in questo meraviglioso palazzo. indirizzi a fine rivista

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HOT TOPICS TOPICS HOT

Dopo il disgelo report

Iceberg alla deriva, isole di banchisa galleggianti, picchi innevati, fiordi e ghiacciai... Neve e freddo come metafora delle difficoltà dei mercati. Ecco perché un’attività di team building in un ambiente così ostile può fare miracoli con un gruppo di partecipanti “mediterranei” TERESA CHIODO

oi la temperatura comincia a calare. A un certo punto la superficie «P del mare raggiunge 1,8 gradi Celsius sotto zero e si formano i primi cristalli, una membrana di breve durata che il vento e le onde rompono in ghiaccio frazil, che si trasforma poi nella saponosa poltiglia chiamata grease ice; questa a poco a poco forma lastroni che galleggiano liberamente, il pancake ice, quello che in una fredda domenica a mezzogiorno si congela trasformandosi in un unico strato compatto. E fa più freddo, e io sono contenta perché so che ora il gelo ha preso slancio, ora il ghiaccio rimarrà, ora i cristalli hanno formato ponti e incapsulato l’acqua salata in sacche

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che hanno la struttura delle vene di un albero, attraverso le quali il liquido filtra lentamente; non molti di quelli che guardano verso Holmen ci pensano, ma è un buon motivo per convincersi che il ghiaccio e la vita, da molti punti di vista, sono in relazione». È un passo tratto dalle prime pagine del romanzo “Il senso di Smilla per la neve”, scritto dal danese Peter Høeg. Partiamo da questo affascinante scenario per parlare di ghiaccio. Siamo a Copenaghen. In un caseggiato popolare, tra la neve, viene trovato morto un bambino di nome Esajas. Apparentemente è caduto dal tetto durante un gioco, ma la sua vicina di casa, una groenlandese di nome Smilla Jaspersen, una brillante glaciologa, sospetta che si sia trattato di un omicidio e inizia un'indagine parallela che la porterà a scoprire un’altra verità, costruita sulla base appunto delle sue profonde conoscenze della neve. Frazil, grease ice, pancake ice, hiku, hikuaq, puktaaq, ivuniq, maniilaq, apuhiniq, agiuppiniq, killaq; ghiaccio permanente, acqua di fusione,

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banchi blu e neri: per gli abitanti dell'estremo nord sono tanti i nomi del ghiaccio, tanti i suoi colori. Il particolare senso di Smilla per la neve è rappresentato proprio dalla conoscenza di molti termini diversi che le permettono di descrivere in modo esatto lo stato del ghiaccio e della neve. La sensibilità della protagonista è quasi un virtuosismo percettivo, ma per noi nativi della macchia mediterranea questa empatia in termini fisici e psicologici, quasi morali, è inimmaginabile. Però possiamo provare. Le proposte ci sono: spedizioni nel grande freddo artico, a bordo di una nave roimpighiaccio o su di una slitta trainata da cani o renne, per poi dormire in suggestivi igloo. Che effetto fa agire e operare in un elemento così esotico per noi?

ATTENZIONE A NON SCIVOLARE In che modo un team building in cui i partecipanti abbiano l’opportunità di sperimentare un’esperienza fra i ghiacci, in uno scenario affascinante sì, ma con coefficienti di difficoltà del tutto nuovi (anche solo la bassa temperatura), può essere funzionale nell’ambito di un contesto aziendale?

Paola Varinelli, account manager di Wish Days, ritiene che il ghiaccio possa costituire la metafora ideale per rappresentare un ambiente di lavoro, ricco di stimoli, ma allo stesso tempo insidioso. Un team building fra i ghiacci è propedeutico per il superamento degli ostacoli aziendali: conoscere le caratteristiche del ghiaccio equivale a imparare a sviluppare skill e attitudini che permettano di capire le dinamiche degli ambienti di lavoro in cui ci si muove. «Il ghiaccio – sostiene la Varinelli – è una barriera interposta tra stadi diversi: l’acqua (elemento naturale) e l’attività di ingresso

in acqua. Il ghiaccio, inoltre, è un elemento naturale rappresentante la difficoltà da superare per imparare a muovesi a proprio agio nell’elemento acqua. Infine, il ghiaccio rappresenta l’elemento ostile (freddo, scivoloso, duro) ma allo stesso tempo risulta affascinante».

«La neve e il ghiaccio, infatti – interviene Antonio Fazio, Ceo di Baum –, rappresentano degli elementi extra-ordinari, che aumentano il coefficiente di difficoltà e obbligano i partecipanti a uscire dalla loro “zona di comfort”, a far affidamento sulle proprie capacità di adattamento, a collaborare e a impegnarsi al massimo per raggiungere con successo un determinato risultato».

Roberto Bassi, responsabile commerciale di Nitefly, condivide il fatto che situazioni impreviste, oppure previste, ma fuori dal contesto quotidiano aziendale, certamente vanno a generare un comportamento emotivo e meno calcolato.

L’individuo diventa più trasparente, almeno nell’approccio. Ma sono proprio questi frangenti che funzionano come una cartina di tornasole destinata a visualizzare il valore di chi va poi a ricoprire un ruolo in azienda. «Coloro che facilmente si adeguano alle situazioni nuove, – dice Bassi – sono per natura persone che accettano il cambiamento, lo gestiscono, talvolta influenzandolo. Al contrario coloro che facilmente non si adeguano, resistono ai cambiamenti, talvolta criticandoli o prendendoli semplicemente come estemporaneamente poco seri.

In un’esperienza sui ghiacci, in igloo, il punto di vista del critico indisposto sarà di ritenere quanto accade una stupidaggine senza senso, inutile e costosa, fine a se stessa».

PAOLA VARINELLI, account manager di Wish Days: «Il ghiaccio è un elemento naturale rappresentante la difficoltà da superare per imparare a muovesi a proprio agio nell’elemento acqua. E poi, il ghiaccio rappresenta l’elemento ostile (freddo, scivoloso, duro), ma allo stesso tempo risulta affascinante»

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ANTONIO FAZIO, Ceo di Baum: «La neve e il ghiaccio rappresentano degli elementi extra-ordinari, che aumentano il coefficiente di difficoltà e obbligano i partecipanti a uscire dalla loro “zona di comfort”, a far affidamento sulle proprie capacità di adattamento, a collaborare e a impegnarsi al massimo per raggiungere il successo»

LEADER ROMPI GHIACCIO “Rompere il ghiaccio” è un modo di dire decisamente consolidato nel parlare comune e si trova già in latino: scindere glaciem. La locuzione è una metafora presa dall’antica usanza della marineria.

Quando i marinai, navigando in un fiume, trovavano chiuso un braccio dello stesso perché ghiacciato, mandavano avanti alcuni uomini, armati di aste e picconi, a rompere il ghiaccio per liberare il cammino.

Se il team building in generale è un’opportunità utile per “rompere il ghiaccio” e un’occasione per superare le eventuali barriere fra colleghi, avvicinando i partecipanti in modo naturale e rispettoso del contesto, a maggior ragione quando questo avviene nel freddo di una cellula bianca. «Si impara a superare situazioni “omertose” – commenta la Varinelli – come ad esempio il classico “non detto”. Non ci si può permettere il lusso di pensare senza dire, di covare rancori o di reprimere esigenze: è necessario fare un gioco di squadra puntuale e attento, muoversi con cautela, collaborare con i compagni di avventura condividendo dubbi e necessità».

«I format come la guida su ghiaccio – interviene Fazio – o lo sleddog si fondano sull’impatto emotivo che le attività outdoor possono generare nell’individuo sia sulla coesione del gruppo, per questo risultano particolarmente strategici per trasmettere specifici messaggi aziendali, quali il commitment, il belonging, le attitudini di leadership, la mentalità vincente e l’importanza di fare team all’interno dell’azienda». Se torniamo quindi al concetto originario latino di “rompere il ghiaccio” ecco allora che lo scenario diventa terreno fertile per il

SULLE TRACCE DELLE GRANDI SPEDIZIONI POLARI Esiste un format per un evento di team building esclusivo, basato su un viaggio avventuroso alla riconquista del Polo Nord Geografico o del Polo Sud Geografico. I partecipanti saranno impegnati a ripercorrere gli itinerari degli esploratori utilizzando mezzi diversi: auto, moto, motoslitte, slitte con cani o altro. I pernottamenti sono previsti in tende riscaldate. Il viaggio al Polo Nord Geografico (90°N) avviene via Spitsbergen per arrivare a fare base sulla calotta polare artica (Isole Svalbard – Norvegia).

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Con partenza da Punta Arenas (Cile), si giunge a un Campo Base attrezzato, in piena Antartide, a circa mille chilometri dal Polo Sud Geografico.

Nella zona intorno alla base si effettuano numerose escursioni, a piedi, con gli sci e in motoslitta sul plateau glaciale antartico.

Si raggiunge infine il punto dove si congiungono i 360 meridiani terrestri: il Polo Sud Geografico, a 90° di latitudine Sud. (Il progetto nasce da un’idea di Antonio Fazio, presidente di Baum e di Fabio Chisari fondatore e Ceo del tour operator Azonzo Travel).

potenziale leader che va a staccare per poi fare strada agli altri. «Questo fornisce all’azienda – spiega Bassi – un modo per individuare i potenziali nuovi influenzatori dei risultati, i critici poco motivati e quelli motivanti per gli altri, lo spirito di iniziativa di chi gestisce la funzione della leadership in maniera ottimale e il profilo di chi subisce passivamente, chi critica senza agire, chi si ritrae, chi prende tutto come un gioco senza senso».

BRIVIDI CHE SCALDANO Le attività di team building fra i ghiacci, rispetto a quelle più tradizionali, sono di grande impatto emotivo e richiedono un dispendio di energie fisiche e mentali notevole; per questa ragione si rivelano particolarmente utili al fine di implementare le strategie aziendali quando il management prende decisioni che rivoluzionano fortemente l’organigramma aziendale: in caso di fusioni, acquisizioni, ristrutturazioni o riorganizzazioni interne. «Le associazioni mentali generate dal ghiaccio – precisa la Varinelli – sono generalmente molto forti ed emozionali; il ghiaccio ci fa pensare a una bibita fresca e coloratissima durante la calura estiva, ci riporta alla scena indelebile del Titanic che si scontra contro l’iceberg, viene associato ai brividi lungo la schiena, a distese cristalline e infinite, che incutono timore ma che ci attirano irresistibilmente.

Il ghiaccio, al pari del fuoco, è l’elemento che forse più di tutti associamo alla difficoltà, ma che allo stesso tempo inconsciamente desideriamo affrontare».

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«Un team building sui ghiacci – interviene Fazio – è di per sé un’emozione assolutamente unica: le location naturali e suggestive delle Alpi Occidentali e delle Dolomiti creano un forte impatto emotivo, così le attività originali proposte determinano un coinvolgimento maggiore e una positiva scarica adrenalinica negli ospiti.

L’emozione è una risposta dell’organismo a situazioni o contesti specifici costituita da diversi processi organizzati gerarchicamente e operanti indipendentemente.

Per dar vita a questa piacevole sensazione è necessario condurre tutti i partecipanti al di là della loro “zona di comfort”, e in questo senso i power camp e i team building su ghiaccio sono perfetti per creare spirito di gruppo, nuove relazioni, riconoscere gli atteggiamenti, le attitudini dei singoli e le capacità di reazione di un team work».

basa su prove e tecniche riguardanti l'ambiente nevoso, con le relative difficoltà e differenze rispetto al classico ambiente boschivo. L'ostilità del freddo, il recupero dell'acqua dal ghiaccio, la difficoltà negli spostamenti su neve e ghiaccio sono alcune delle caratteristiche tipiche di questa attività. Il corso prevede una spedizione in motoslitta della durata di due giorni, con pernottamento in campo base mobile. Durante la spedizione verranno sviluppati a livello pratico i seguenti temi: l'ambiente e il clima, il freddo e i problemi di sopravvivenza, le attrezzature da campo, le protezioni e i ripari da campo moderni, le tecniche di approntamento dei campi base, l’addestramento psichico, tecnico e fisico, la gestione e selezione del personale e la catena delle responsabilità, la pianificazione e gestione dei gas e della logistica, il come e dove trovare l'acqua, trattarla e immagazzinarla, i pericoli montani e relativi alla neve e il loro superamento. Due piccozze, un paio di ramponi, una cascata d'acqua gelata: è quanto basta per provare un’esperienza di ice climbing, ma con la corda sempre tesa e la garanzia di sicurezza data dalla presenza costante di una guida alpina. Altri format prevedono la divisione in squadre cui viene consegnato il materiale necessario per la costruzione di un igloo, destinato a rifugio per la notte. Poi c’è la guida su ghiaccio, con piloti esperti che insegnano specifiche tecniche di guida e offrono la possibilità di cimentarsi in piccole competizioni, ancora lo sleddog, una divertente sfida fra i boschi a bordo di slitte trainate da cani; non mancano le escursioni con le ciaspole e l’orienteering a bordo di motoslitte.

Su richiesta specifica del cliente si possono creare progetti personalizzati.

ROBERTO BASSI, responsabile commerciale di Nitefly: «Coloro che per indole resistono ai cambiamenti, in un’esperienza tra i ghiacci, in igloo, riterranno quello che accade una stupidaggine senza senso, inutile e costosa, fine a se stessa. Ma quelli che sanno adeguarsi alle situazioni nuove, riescono anche a gestirle»

I FORMAT I team building fra i ghiacci possono durare, a seconda del format scelto, qualche ora oppure un intero fine settimana.

L’immersione fra i ghiacci è ideale per piccoli gruppi fino a dieci persone; prevede un fine settimana durante il quale ci si immergerà sotto la superficie ghiacciata di un lago alpino. È possibile scegliere fra due programmi: uno più semplice che si svolge durante il giorno e uno più impegnativo che si svolge in notturna, adatto a chi ha già esperienza di immersioni. Il corso di sopravvivenza “white” si

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Hollywood meeting I film di successo portano da sempre qualche vantaggio turistico alle località in cui sono stati girati.

Ovviamente ne beneficiano anche i meeting, soprattutto se le amministrazioni locali si strutturano “all’americana”: con tempestività e obiettivi specifici dal nostro corrispondente negli Usa DOMENICO MATARAZZO

ella cittadina di Charlotte, nella Carolina del Nord, si terrà il prossimo giugno N la 44esima Convention della Wocn Society, un’associazione medica a cui aderiscono specialisti nell’ambito della terza età.

Ma alla chiusura dei lavori i delegati che visiteranno i negozi e i ristoranti dell’attraente cittadina americana si troveranno a sgomitare con un target decisamente più giovane di quello con cui sono abituati a trattare: nei dintorni di Charlotte, infatti, è stato girato “Hunger Games”, il film diretto da Gary Ross, che sta spopolando a livello

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internazionale (è la storia di un gruppo di giovani “gladiatori” che, in un ipotetico futuro post-atomico, è costretto a battersi all’ultimo sangue in un’arena televisiva).

Grazie al cinema, insomma, la città di Charlotte è stata riscoperta come meta ideale per chi ama camminare, visitare musei, parchi e, soprattutto, zone di battaglia della guerra civile.

Poco distante da Charlotte si trova anche la città di Brattonsville, nella Carolina del Sud, che diversi anni fa ha fatto da sfondo al film “Il patriota”, diretto da Roland Emmerich e interpretato da Mel Gibson. Prima della sua uscita nelle sale, il museo della cittadina era una sonnolente istituzione gestita da personale part-time. Dopo il film, la Columbia Pictures lasciò in città alcuni costumi e strutture del set: tanto è bastato per moltiplicare gli ingressi e far sì che il museo fosse preso d’assalto da curiosi di ogni angolo degli Stati Uniti.

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collaborare con the Chamber and Golf Holiday, per portare nuovi visitatori ampliando i servizi. A questo proposito abbiamo appena annunciato una partnership con Vision Air per far conoscere Myrtle Beach a un’audience ancora più ampia».

Questo negli Usa. Sul fronte italiano un fenomeno simile si è avuto di recente in Campania con Castellabate, cittadina mediavale nel cuore del Parco del Cilento, diventata una popolare destinazione turistica dopo esser stata la location del film campione di incassi “Benvenuti al Sud”, con Claudio Bisio e Alessandro Siani. Il successo della pellicola ha portato un ininterrotto flusso di turisti a visitare la destinazione. E poco importa se l’ufficio postale protagonista della finzione cinematografica non esiste e al suo posto c’è invece un bar.

L’impatto sul comparto meeting ed eventi non è stimabile, ma è certo che il Comune e l’Ente Parco Nazionale del Cilento abbiano aumentato la loro partecipazione alle fiere del turismo leisure e business per approfittare di questo momento magico.

L’ESEMPIO ORGANIZZATIVO DI SALISBURGO Un altro esempio di come ci si possa strutturare per sfruttare la scia di un film in ambito turistico e congressuale ce lo offre da decenni Salisburgo. Nei palazzi della cittadina austriaca, infatti, sono state filmate quasi cinquant’anni fa alcune scene di “The Sound of Music” (distribuito in Italia con il titolo: “Tutti insieme appassionatamente”, interpretato dalla indimenticabile Julie Andrews), il musical popolarissimo su scala internazionale ma che in Austria è stato quasi sempre ignorato, nonostante circa il 40 per cento dei turisti stranieri, soprattutto americani, vengano proprio per visitare le zone del film. Quest’anno

In Campania, la città di Castellabate sta vivendo una stagione turistica d’oro grazie al film “Benvenuti al Sud”. E il Comune sta investendo in fiere e in visibilità, seguendo i modelli organizzativi americani e austriaci (sotto, una scena di “Tutti insieme appassionatamente”, girato a Salisburgo)

DALLA CELLULOIDE AL BOOM DI VISITATORI Sull’onda del successo di questi film, per favorire l’afflusso di turisti e di business traveller, il Myrtle Beach International Airport – il principale aeroporto della Carolina del Sud – l’anno prossimo completerà un piano di investimenti pari a 130 milioni di dollari, che quasi raddoppierà il numero di gate della struttura. Le stesse autorità aeroportuali effettuano promozioni con le strutture locali. Nel caso delle Carolinas (Carolina del Sud e del Nord assieme), il paesaggio, le coste, gli edifici caratteristici fanno da sfondo alle strutture congressuali presenti a Charlotte, Myrtle Beach, Hilton Head (ovvero alcune delle principali mete per conferenze di alto livello).

«Il nostro obiettivo – ha dichiarato recentemente Mike La Pier, direttore del Myrtle Beach International Airport – è quello di

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illustrazione e copyright di Andrea Scoppetta

Rispettiamo R Ri Ris isp spetti spet ttiam a oe am Salvaguardiamo l’Ambiente

Il Royal Continental, hotel leader delL’ospitalità made in Naples, si rende promotore di un’iniziativa importante al fine di salvaguardare, protegGere e migliorare l’ambiente.

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però per la prima volta il musical verrà proposto a Salisburgo e, contemporanemente, si avranno mostre e musei dedicati al film. La scenografia, abbinata al fatto che Strasburgo è patrimonio universale Unesco nonché la città natale di Mozart, viene ora usata per attirare attenzione su una città che ha anche una posizione strategica per eventi internazionali. Salisburgo infatti, così come Vienna, è un importante crocevia tra l’Europa occidentale e le emergenti economie dell’est. Non a caso proprio quest’estate il Salzburg Exhibition Center (Messezentrum Salzburg) completerà lavori per 34 milioni di euro che porteranno da 10 a 15 il numero di padiglioni espositivi rendendolo di fatto il centro espositivo più grande in Austria.

«In futuro – ha dichiarato Henrik Häcker, manager del Messezentrum Salzburg –, Salisburgo sarà una destinazione ideale per fiere e congressi di grandi dimensioni.

Considerando che le fiere sono un importante motore economico, l’investimento nelle strutture in questo settore porta benefici sia al centro sia alla città». Di fatto uno studio della Camera di commercio stima in 113 milioni di euro il fatturato generato da fiere nella città austriaca.

Uno dei fattori unici di Salisburgo è che in alternativa al convention center, i planner possono selezionare le venue non solo in base a criteri tradizionali come posti, pranzo, servizi... ma anche in base all’esperienza che si vuole offrire ai delegati: camminare lungo le rive di un lago, fare escursioni in una zona alpina, immergersi nella storia medievale o immergersi in uno scenario musicale che comprende classica, musical ma anche jazz, contemporary, teatro e danza.

PERÒ OCCORRE ANCHE INVESTIRE Anche se le bellezze naturali e la visione di un regista contribuiscono alla scelta di una location, non è detto che la scelta sia dettata sempre da esigenze di copione.

L’impatto sull’economia è tale che i governi locali, tramite apposite commissioni cinematografiche (o “film commis-

sion”), si fanno in quattro per corteggiare i produttori cinematografici cercando anche di fare concorrenza ai mitici studi di Hollywood o ai set urbani di New York, San Francisco, Chicago o Londra.

La film commission della Carolina del Sud ad esempio si è fisicamente recata a Los Angeles per studiare cosa attira i produttori ed ha scoperto che la parola chiave è “contanti”. Anziché sgravi fiscali, che comportano procedure e tempi lunghi, i produttori preferiscono rimborsi sulle spese sostenute. Per ogni film che investe più di un milione di dollari in particolare, lo Stato della Carolina del Sud offre rimborsi pari al 20 per cento del costo della forza lavoro locale e pari al 30 per cento per i costi di produzione sostenuti nello Stato.

I risultati sembrano positivi dato che prima di “The Hunger Games” la Carolina del Sud ha fatto da sfondo a film con star del calibro di George Clooney, Brad Pitt, Renee Zellweger, Kevin Bacon, Kelly Preston, Danny Glover e Angela Bassett.

La lezione è stata appresa anche da altre città che ora competono per i budget cinematografici. Fino a pochi anni fa Los Angeles era la sede principale in cui venivano filmate soprattutto serie per la televisione. La prossima stagione televisiva invece secondo la testata Hollywood Reporter, Los Angeles fara da background solo nel 55 per cento delle serie tv, mentre le rimanenti avranno lo sfondo di città in Illinois, Florida, North Carolina, Oregon e Texas e Georgia. Le location di queste città osservando le casistiche, offriranno nuove opzioni ai planner.

Dopo il successo del film “Il patriota” ad esempio alcune delle case coloniali usate nel film sono state trasformate in sedi per congressi. A Castellabate, il castello che domina il comune ospita eventi locali ma anche nazionali data la costante presenza di troupe televisive di Rai ed altre emittenti. E a Salisburgo infine si parla di convertire la casa della famiglia Von Trapp (protagonisti del musical) in un albergo a tema con annesso spazio congressi.

Abbiamo anche in Italia esempi di location congressuali più volte immortalate al cinema. È il caso della Rocca di Soncino, vicino Cremona (sopra), che possiamo ammirare in fiction come “La freccia nera”, “Il mestiere delle armi” e “Lady Hawk”

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Meglio lobby... che male accompagnati report

Breve manuale d’uso per le attività di “procurement”.

Perché le azioni di lobby, oggigiorno, non servono soltanto a guadagnarsi l’attenzione delle istituzioni, ma anche – più pragmaticamente – ad aggiudicarsi gli appalti per i servizi di un congresso internazionale PIER GIORGIO COZZI

l procurement, chi era costui? Nel gergo del business si definisce procureIment (in italiano: approvvigionamento) l’insieme di attività che concorrono a dotarsi di strumenti di conoscenza e di informazione preventivi, necessari a un certo gruppo privato per poter partecipare, “ad armi pari”, alle gare di appalto pubbliche.

Il ricorso al procurement, infatti, nasce dalle normative in materia di appalti pubblici, varate nel 1994, e da altre leggi collegate di finanza pubblica, che pongono un freno alla licitazione privata e al rischio di corruzione implicito in questo tipo di business, obbligando gli enti pubblici a procedere a gare per l’approvvigionamento di beni e servizi.

IL PROCUREMENT CONGRESSUALE Questa attività ha assunto via via caratteristiche sempre più delicate. E del resto la mancanza in Italia di norme specifiche sull’attività di lobbying (di cui abbiamo già accennato sul numero di marzo di «Meeting e Congressi») fa correre a quest’ultima – esercitata nell’ambito del procurement nel congressuale, per esempio – il rischio di essere individuata come pratica ai limiti della legge. Rischi come la turbativa d’asta, o episodi di possibile corruzione, sono sempre dietro l’angolo. In sé, però, l’intervento del lobbista, non è criticabile: il suo committente infatti gli ha affidato il ruolo di consulente impegnato a verificare l’oggetto, le finalità, le specifiche normative e quelle tecniche e tutti quegli altri elementi che concorrono a

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determinare “il clima” della gara e a delineare il profilo dei concorrenti.

Una funzione, questa sua, che si sviluppa in diverse fasi.

La prima, quella del pre-bid (che precede l’offerta), è assai delicata; in questa fase il lobbista è chiamato a identificare il target (i decisori chiave) e a strutturare di conseguenza un programma di contatti perché la redazione dell’offerta sia accompagnata da quante più informazioni possibili. Allo stesso tempo, il lobbista procede all’analisi della concorrenza, pone le premesse per eventuali partenariati e offerte multidisciplinari (i cosiddetti global service), predispone il piano di comunicazione di supporto all’offerta.

Una volta acquisito il bando, si passa alla fase successiva: si esaminano le condizioni tecniche richieste affinché esse non

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siano pregiudizievoli; si assiste alla definizione della strategia di offerta; si “controllano” le attività della concorrenza e si forniscono al committente informazioni preziose sugli orientamenti dei decisori.

Una attività di “analisi”, nel suo complesso, che ha notevoli punti di somiglianza a quella del marketing intelligence.

LOBBYING E TRASPARENZA Ricordate Sherlock Holmes, il detective creato da Sir Arthur Conan Doyle che faceva sfoggio di capacità di analisi e sintesi fuori del comune? Anche il procurement richiede al lobbista ragguardevoli doti di professionalità: egli deve conoscere infatti i meccanismi delle gare e padroneggiare i rudimenti del diritto pubblico e di quello amministrativo, regole e norme che sovrintendono lo specifico settore inerente l’oggetto della gara. Soprattutto però deve potere agire in totale trasparenza e rispetto delle regole, evitando cioè qualunque pressione indebita nei confronti degli estensori del bando. Tanto più che oggi tutti i governi, in Europa così come negli Usa – qui il lobbismo è regolamentato da oltre mezzo secolo! – hanno instaurato precise barriere legislative contro la corruzione (Bribery Act in Uk, le norme Ue stesse e, per quanto riguarda noi, le “Responsabilità di Impresa, Codice Etico e Responsabilità delle persone Giuridiche”, ex D.Lgs 231/01). Naturalmente, di queste barriere legislative anti-corruzione, i gruppi di pressione e il singolo consulente devono tenere conto nell’espletazione delle loro funzioni.

Il legislatore, peraltro, ammette che l’attività di lobbying – per la consistenza dei vantaggi e per i molteplici interessi coinvolti presente in tutte le società politiche dei Paesi industrializzati – sia di grande complessità e che gli interessi perseguiti attraverso di essa, ancorché leciti, possano configurare comunque il rischio di un possibile conflitto tra l’interesse di una parte e quello generale, che possa cioè nascondere un occulto condizionamento del decisore pubblico. L’intenzione del legislatore ha, in questo caso, lo scopo di portare alla luce il contenuto dell’attività di lobbying, nella convinzione che la sua trasparenza costituisca un deterrente per le attività illecite.

Per concludere, si pensi, per esempio, all’intensa attività di lobby internazionale sottesa all’aggiudicazione di Expo 2015 alla città di Milano, o a quella per l’assegnazione ancora in corso dei Giochi olimpici del 2020 (se la giocano Istanbul, Tokyo, Baku, Doha e Madrid). O anche agli innumerevoli problemi di relazioni connessi, che il lobbismo organizzato ha fronteggiato padroneggiandoli.

E infine, su scala minore ma tecnicamente complessa per la sua parte, alla “conquista” (absit iniuria verbis) di un appalto per la fornitura di servizi congressuali di un convegno internazionale, operazione in cui tutti gli skill professionali e le peculiarità dell’attività di lobbying descritti sono ormai condizione indispensabile per condurre business con successo.

In Italia, il ricorso al procurement nasce dalle normative in materia di appalti pubblici, varate nel 1994, e da altre leggi collegate di finanza pubblica, che pongono un freno alla licitazione privata e al rischio di corruzione

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Convegni all inclusive 1

Efficienza, comodità e – perché no – anche qualche agio vacanziero: le grandi strutture offrono sempre più spesso eventi a tutto tondo, prendendosi cura sia del lato Mice sia del tempo libero, e accorciando la distanza tra soggiorni business e leisure MATTEO ROCCA

lingua inglese ha un modo particoefficace per designare un’ofLfertaalarmente di servizi completa, finalizzata ad assicurare l’espletamento di tutte le fasi di un qualsiasi procedimento complesso: one-stop. Una “one-stop solution” è un’offerta che si fonda sull’analisi, la cura e l’esecuzione di un intero flusso di lavoro: l’espressione, mutuata dal gergo aziendale, è ampiamente presente anche nell’ambito burocratico anglosassone, che definisce “one-stop service center” oppure “one-stop shop” tutte quelle utilità

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pubbliche che garantiscono al cittadino di ottenere ciò di cui ha bisogno senza doversi rivolgere a uffici differenti.

Dal punto di vista del business si tratta, con ogni evidenza, di una promessa di semplificazione, convenienza e risparmio: l’offerta di un trattamento completo è uno dei principali – e forse il più importante – punto di forza di qualunque attività commerciale; il cosiddetto “one-stop approach” si è talmente diffuso, nel corso degli anni, da entrare a far parte delle attese di partner e consumatori (del loro mindset, per restare in tema anglofono), sempre più spesso inclini a orientarsi verso chi sa mostrarsi davvero in grado di far fronte a tutte le loro necessità.

Nella frenesia che caratterizza l’economia odierna, la possibilità di ottimizzare tempo e denaro avvalendosi di più servizi simultanei radunati nello stesso luogo è un traguardo ambito sia sul lato della

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1 / L’Hotel Parchi del Garda, una nuova struttura dotata di sei grandi sale per eventi congressuali ed espositivi fino a 1.500 partecipanti 2 / La molteplicità delle attrattive del Tanka Village lo hanno reso una destinazione di forte richiamo per il turismo leisure e Mice

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domanda sia su quello dell’offerta: sinergia e diversificazione sono plus a cui nessuno può davvero permettersi di rinunciare. Per questo motivo, come ben sappiamo, la tendenza al one-stop è oramai consolidata anche nell’industria degli eventi, sia sul lato del planning sia su quello destination.

VITTO, ALLOGGIO E CONGRESSO Facile a dirsi; ma in ambito Mice, la possibilità di offrire un servizio a trecentosessanta gradi “chiavi in mano” richiede strumenti e competenze davvero poliedriche. E se per i pco, e in generale per tutti i professionisti dell’organizzazione di eventi, il multitasking è da sempre uno dei requisiti di base, per le strutture ricettive e per gli esperti di destination marketing la sfida del “tutto compreso” si gioca tutta sulla capacità di mettere in campo grandi numeri, in termini di spazi, capienze, management e risorse.

In quest’ottica sono le grandi sedi congressuali a godere di un vantaggio importante, potendo permettersi di abbinare con facilità un’offerta alberghiera di alto livello con il know-how necessario a ospitare eventi lunghi e con numerosi partecipanti, o comunque a garantire un trattamento il più possibile completo anche sul fronte leisure, prendendosi carico anche dei momenti che intercorrono tra una sessione di lavoro e l’altra, e incidendo favorevolmente sul vissuto di ospiti e delegati, liberati da altre incombenze oltre a quella di scegliere l’opzione post congress o il diversivo più adatto a loro.

Ci sono poi delle valide ragioni di ordine pratico, come ci illustra Stefania Trallori, director meetings & events di CWT Italia: «Strutture come gli hotel e i resort con centri congressi offrono indubbi vantaggi in termini di saving, riduzione dei costi di trasporto e possibilità di gestire al meglio gli invitati; spesso rappresentano anche la soluzione ideale per il cliente alla ricerca di una location con molte camere, ampi spazi per il catering, sala plenaria e una molteplicità di salette per le sottocommissioni e il team building.

Molto dipende dalla tipologia e dagli

obiettivi dell’evento: nel caso di convention e training della forza vendita tale soluzione è sicuramente preferibile ad altre, in quanto permette il consolidamento del gruppo di ospiti e un maggior controllo di ogni singola attività, mentre si adatta difficilmente a un evento di carattere medico-scientifico, che per sua natura richiede invece una venue più istituzionale.

Dobbiamo purtroppo registrare che le strutture alberghiere, anche se nuovissime e con vocazione Mice, non sempre rispondono a tutti i requisiti necessari per ospitare un convegno: per esempio, può capitare che lo spazio per il coffee break debba essere ricavato a spese di qualche meeting room, o che la sala plenaria si presenti con qualche tara architettonica; ecco perché è sempre fondamentale una site inspection. Forse sarebbe opportuno anche che i nuovi committenti ricercassero il parere di meeting planner e pco in fase di progettazione, in modo da ottimizzare i loro investimenti grazie a qualche piccolo accorgimento professionale».

I vantaggi dell’alloggiare direttamente presso la sede congressuale sono messi in evidenza anche da Anna Rita Bonamici, presidente di O IC Meeting solutions che precisa: «Le strutture all inclusive sono in genere preferite per gli eventi con uno sponsor o per le convention aziendali, in questo modo non si fanno differenze fra i partecipanti, tutti ricevono lo stesso tipo di servizio e questo è molto importante per uno sponsor. Lo svantaggio invece è che a volte le strutture alberghiere praticano prezzi più alti per quanto riguarda i servizi catering, anche del 30-40 per cento, il che in un evento di grandi dimensioni comporta un impatto sul budget non indifferente».

OPZIONE FULL COMFORT Fronte mare, fronte lago, o immersi nella campagna? Hotel congressuale o resort vacanziero? E dopo la riunione, sauna o gita in barca? In tutti i casi seguenti, la prospettiva è quella di un soggiorno di lavoro con il relax a portata di mano.

STEFANIA TRALLORI, Director meetings & events di CWT Italia: «Hotel e resort con centri congressi offrono indubbi vantaggi in termini di saving, riduzione dei costi di trasporto e possibilità di gestire al meglio gli invitati»

ANNA RITA BONAMICI, presidente di OIC Meeting solutions: «Le strutture all inclusive sono in genere preferite per gli eventi con uno sponsor o per le convention aziendali, in questo modo non si fanno differenze fra i partecipanti, tutti ricevono lo stesso tipo di servizio»

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Ecco allora qualche spunto interessante.

¢ Tanka Village - Villasimius (CA)

3 / Nominato per quattordici anni consecutivi World’s Leading Resort, il Forte Village è stabilmente presente nell’olimpo internazionale dei resort di lusso 4 / I tre principali spazi congressuali e il foyer del Cruiser Hotel, dispongono di una capienza complessiva di oltre mille partecipanti 5 / Al Nova Yardinia, un apposito event department interno si pone come interlocutore diretto per planner e pco per ottimizzare risorse ed esigenze

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www.atahotels.it/tanka È una delle strutture più grandi e conosciute della Sardegna, nonché uno dei fiori all’occhiello del gruppo Atahotels.

L’estensione del complesso – oltre quaranta ettari, con vista sulla riserva marina di Capo Carbonara e accesso diretto al litorale di Simius – e la molteplicità delle sue attrattive lo hanno reso una destinazione di forte richiamo per il turismo leisure e Mice. Il centro congressi, strutturato in cinque sale, e la tensostruttura per grandi eventi, capace di ospitare fino a 1.800 persone in versione plenaria, consentono una progettazione completa e funzionale di qualsiasi tipologia di convention. Gli esterni, i giardini, il rinomato circuito di golf e la spa con annesso hammam offrono infinite possibilità ricreative e di relax nelle pause dei lavori. Da segnalare anche il Tankaland, un’ampia area di intrattenimento dedicata a bambini e giovani ospiti.

Cinque ristoranti e sette lounge bar completano l’offerta con la possibilità di organizzare cocktail e banchetti in spazi sobri ed eleganti, circondati da uno dei più affascinanti contesti naturali dell’isola.

¢ Forte Village – Pula (CA) www.fortevillageresort.com Ecco un’altra location che non ha bisogno di grandi presentazioni: nominato per quattordici anni consecutivi World’s Leading Resort, il Forte Village è stabilmente presente nell’olimpo internazionale dei resort di lusso. Per questo motivo, nel corso degli anni, si è affermato come una vetrina prestigiosa per gli eventi corporate di numerose realtà aziendali. Gli spazi congressuali comprendono una sala plenaria da mille posti, tre ampie sale con capienze variabili fino a 450 posti e ben 14 syndacate room, ideali per meeting e riunioni a porte chiuse. Il banqueting può contare su otto ristoranti gourmet – tra cui quelli firmati dai celebri chef Gordon Ramsey e Rocco Iannone – e sull’abbondanza di spazi verdi, in riva al mare o a bordo piscina. ¢ Hotel Parchi del Garda - Lazise (VR)

www.hotelparchidelgarda.it L’area del Garda è da sempre ricca di spunti e opportunità in chiave Mice; da un paio d’anni a queste si è aggiunta quella rappresentata da questa nuova struttura, dotata di ben sei grandi sale per eventi congressuali ed espositivi fino a 1.500 partecipanti, ma anche per workshop, training forza vendite e serate di gala. Notevole la scelta di attrezzare un’ampia area (1.700 metri quadrati) interamente dedicata all’industria degli eventi, priva di colonne e dotata di illuminazione naturale. L’hotel gode di una buona posizione fronte lago e di un’originale e pratica disposizione architettonica a quadrilatero, che ritaglia un’ampia area interna all’aperto. Sono previste inoltre numerose opzioni per l’intrattenimento postcongress per attività di team building, sia all’interno della struttura che nei diversi e circostanti parchi tematici del Garda.

¢ Cruiser Hotel - Pesaro

www.cruiser.it Moderno hotel quattro stelle, centro congressi e spazio eventi, il Cruiser è

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6 / Sede congressuale ampia e versatile, l’Hotel Santa Tecla dispone di sala plenaria da cinquecento persone e di altre dieci meeting room per un totale di oltre mille posti 7 / Il centro congressi del Palace Hotel Como è dotato di otto ampie sale, per un totale di oltre cinquecento posti a sedere, tutte con luce naturale e con vista sul lago

situato sul lungomare del capoluogo marchigiano, con un’invidiabile vista sulle onde dell’Adriatico fruibile da camere, spazi di lavoro e terrazze ristorante. I tre principali spazi congressuali e il foyer, interamente modulabili, dispongono di una capienza complessiva di oltre mille partecipanti e sono allestibili anche per ospitare banchetti e buffet; a questi si aggiungono cinque piccole business room, ideali per piccoli incontri, briefing e sessioni di lavoro parallele. Per il relax nel tempo libero, la struttura dispone di due ampie piscine private e di un accesso diretto alla spiaggia. Oltre ai due ristoranti dell’hotel, è da segnalare il Tormentina sky lounge, una suggestiva location al settimo piano, sede di riferimento per diversi appuntamenti del Mice cittadino, eventi mondani e serate danzanti.

¢ Nova Yardinia Resort

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Castellaneta Marina (TA) www.novayardinia.it Posto appena oltre i confini della riserva naturale Starnara, direttamente sulla costa jonica e a circa un’ora dagli aeroporti internazionali di Bari e Brindisi, questo resort comprende quattro differenti possibilità di accomodation a quattro e cinque stelle (l’hotel spa Kalidria, gli eco-lodge Alborea e i due hotel village Calanè e Valentino), per un totale di circa 800 camere, 30 meeting room e quasi 8.000 metri quadrati di aree espositive e spazi non convenzionali progettati appositamente per il Mice, tra cui il suggestivo “Teatro dei colori”, una sala plenaria ad anfiteatro dotata di tetto apribile e di pareti-schermo su cui proiettare immagini a 360 gradi. Un apposito event department interno si pone come interlocutore diretto per planner e pco, allo scopo di ottimizzare risorse ed esigenze. Le infrastrutture del resort, così come la vicinissima spiaggia, sono inoltre disponibili come location per dinamici intermezzi e attività di team building a tema sportivo, ludico o culinario.

¢ Palace Hotel - Como

www.palacehotel.it La posizione fronte lago è certamente uno dei punti di forza di questo hotel, composto dall’ottocentesco palazzo Plinius, circondato da un ampio giardino privato, e da una più moderna dépandance, che ospita il centro congressi.

Quest’ultimo è dotato di otto ampie sale, per un totale di oltre cinquecento posti a sedere, tutte con luce naturale e con vista sul lago o sull’adiacente duomo cittadino, e tutte predisposte per multiproiezioni, videoconferenze e servizio di traduzione simultanea. La struttura comprende un centinaio di camere, il ristorante – affacciato direttamente sull’antica darsena – e tre sale per ricevimenti, decorate con raffinati lampadari di cristallo e altri arredi di gusto neoclassico.

¢ Hotel Santa Tecla Palace

Acireale (CT) www.hotelsantatecla.it Ai piedi dell’altopiano lavico della Timpa, da cui l’Etna si fa da sempre ammirare in tutta la sua possente bellezza, il Santa Tecla è circondato da una lussureggiante macchia mediterranea digradante verso il mare. Sede congressuale ampia e versatile, dispone di sala plenaria da cinquecento posti e di altre dieci meeting room di varia metratura, per un totale di oltre mille posti. Il foyer, decorato con particolari finiture color oro e argento, conferisce all’ambiente una luce suggestiva e rilassante. L’elegante roof garden all’ultimo piano è un’ottima cornice per rinfreschi e momenti informali, mentre l’ampia piscina di acqua salata, che un gioco prospettico trasforma in un prolungamento diretto delle onde del mare, fa bella mostra di sé al centro della struttura.

I dintorni, con la loro conformazione naturale e selvaggia, si prestano a numerose attività ricreative come escursioni a cavallo, quad o fuoristrada; la costa joni-

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HOT TOPICS report

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ca è inoltre un’ottima location per gli appassionati di diving.

¢ Hotel Atlantic - Riccione (RN)

www.hotel-atlantic.com Con le sue dodici sale meeting, tutte rigorosamente modulari e riadattabili per alternare sessioni plenarie e gruppi di lavoro paralleli, il centro congressi dell’Hotel Atlantic è un consolidato punto di riferimento per il Mice della riviera romagnola, meta abituale di eventi fino a oltre un migliaio di partecipanti. Un elemento distintivo è rappresentato dalla spettacolare Atlantide, un’area polivalente di circa 500 metri quadrati, costituita da una piscina di acqua salata trasformabile in padiglione per eventi grazie a una copertura mobile in cristallo, ideale per allestimenti scenografici, cene di gala e suggestive esposizioni e vernissage. A pochi passi dall’hotel, inoltre, il Palazzo dei congressi di Riccione offre l’ulteriore possibilità di progettare e gestire manifestazioni con un numero ancora più grande di delegati, mantenendo il raggio dell’evento all’interno di una comoda walking distance.

¢ Tenuta Moreno - Mesagne (BR)

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L’area wellness, particolarmente attrezzata, è composta da diversi ambienti tradizionali – sauna, hammam, thalasso – con l’aggiunta di aroma e musico terapia, per un totale effetto rigenerante. I due ristoranti del resort offrono un’ampia selezione di piatti e vini legati al territorio e alla tradizione mediterranea.

¢ Schloss Seggau - Leibnitz (Graz)

www.seggau.com www.steiermark-convention.com Concludiamo la nostra breve rassegna con una breve puntata oltre confine, e precisamente in Stiria, Austria meridionale, regione particolarmente attiva sul fronte del turismo congressuale. Tra le numerose strutture Mice-oriented del territorio è possibile imbattersi in realtà di notevoli dimensioni, come il castello di Seggau, una dimora secolare immersa nel verde, divenuta oggi un efficiente centro congressi, con dodici meeting room e oltre settanta camere. La proprietà mette a disposizione dei planner i diversi spazi dell’antica dimora, come le ampie cantine settecentesche, le terrazze e il vasto prato immediatamente circostante il castello.

8 / Elemento distintivo dell’Hotel Atlantic è la spettacolare Atlantide, un’area polivalente di circa 500 metri quadrati, costituita da una piscina di acqua salata trasformabile in padiglione per eventi 9 / Tenuta Moreno ospita una spa, un hotel quattro stelle con oltre ottanta camere, e un centro congressi notevolmente flessibile, adatto per convegni dai venti agli oltre quattrocento partecipanti 10 / Il castello di Seggau è una dimora secolare immersa nel verde, divenuta oggi un efficiente centro congressi, con dodici meeting room e oltre settanta camere

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www.tenutamoreno.it Il complesso sorge intorno a un’autentica masseria del XVIII secolo, circondata dai colori e dai profumi della campagna nell’entroterra brindisino, e ospita una spa, un hotel quattro stelle con oltre ottanta camere, e un centro congressi notevolmente flessibile, adatto per convegni dai venti agli oltre quattrocento partecipanti; a questo vanno aggiunti gli spazi delle meeting room secondarie, con capacità variabile dai 50 ai 250 posti a sedere. La tranquillità e l’atmosfera della tenuta la rendono inoltre un ottimo spazio espositivo, sede frequente di mostre e retrospettive di arte figurativa.

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MICE ON STAGE

A ridosso delle placide colline romagnole, nel centro della città malatestiana di Cesena, la meeting industry trova nella versatilità del teatro Verdi l'ambiente ideale per eventi di successo. Antico teatro convertito in uno spazio polifunzionale, teatro Verdi ha conservato immutato il suo fascino adattandosi anche a eventi glamour. Professionalità, gusto, eleganza, idee nuove e accattivanti completano le caratteristiche della location che, grazie ai consigli dello staff dedicato, può ospitare lanci di prodotto, cene di gala, convention e importanti eventi contemporanei. Il teatro, che ha una capienza massima di seicento posti per i meeting e di quattrocento posti per le cene di gala, mette a disposizione gli incantevoli palchetti, gli spazi riservati del loggione, la welcome room del foyer, gli spazi della platea e il suggestivo palcoscenico che può anche trasformare un evento business in un eccitante dinner-show.

La qualità della cucina interna, inoltre, offre un percorso del gusto sia in occasione di business lunch sia durante una cena di gala. La vicinanza del mare e della collina consente l’organizzazione di numerose attività post-congress.

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ASSUNTA CORBO

MEETING NEL CUORE DI MILANO Nuovo e prestigioso spazio per la comunicazione e gli eventi nel capoluogo lombardo, Edit è una location di riferimento per idee autorevoli e progetti selezionati in tutti i settori, dalla moda al design, dal food al beauty. Lo spazio è un progetto di architettura contemporanea, felicemente nato dalla mano dell’architetto Antonio Citterio, che recupera gli imponenti spazi di una struttura industriale per creare un elegante ambiente di design, puro e raffinato. La location si sviluppa su oltre 1.200 metri quadrati e comprende numerosi spazi modulari e flessibili, due cortili a verde, due grandi openspace a doppia altezza, doppi affacci, spazi espositivi, spazi uso ufficio, cucina, depositi e

servizi. Il contesto esclusivo – tra Corso Como e Porta Garibaldi - la bellezza degli spazi e le dotazioni d'avanguardia fanno di Edit la location per ogni genere di evento. Lo spazio è visitabile anche sul nuovo sito Editmilan.com, al cui interno si trovano le news, gli eventi e la possibilità di organizzare il proprio progetto.

EVENTI DI PRESTIGIO IN RIVA AL LAGO DI GARDA Entrando in Lazise, passando dall’antica porta del Castello, si arriva in un delizioso borgo del 1300, affacciato sulle rive del Lago di Garda.

In questa suggestiva cornice sorge dal 1300 l’antica Dogana Veneta, situata a ridosso del porticciolo, direttamente in riva al lago, e a soli venti minuti da Verona.

All’inizio del XIV secolo l’edificio ospitava la dogana della Repubblica di Venezia, col compito di controllare e far pagare il dazio per le merci che entravano ed uscivano nei territori governati dalla Serenissima dalle vicine terre di Lombardia. Prima di accedere nel porto, le barche dovevano passare sotto i grandi archi della facciata, per poi attraversare il possente edificio. Protagonista di un restauro nel 2003, oggi l’edificio si propone come location esclusiva destinata a ospitare prestigiosi eventi culturali e mondani, mostre d'arte, sfilate di moda, convention. Lo spazio, considerato uno dei più eleganti ed esclusivi della provincia di Verona, mette a disposizione diverse soluzioni per realizzare meeting, congressi, cene di gala ed eventi fino a 400 persone, con la possibilità di allestire aperitivi e cocktail sulla terrazza in riva al lago. Grazie alla vicinanza del molo di attracco, Dogana Veneta può essere raggiunta anche in barca. Di seguito vengono segnalate alcune aziende che hanno scelto Dogana Veneta come location per i loro eventi: Dell, Technogym, Motorola Solutions, Unicredit, Banca Intesa San Paolo, Ferretti Yacht, Fiera dell’oro di Vicenza, Johnson&Johnson, Siemens e HP .

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UN CENTRO CONGRESSI ALL’OMBRA DELLA TORRE PENDENTE

Il Golden Tulip Galilei vanta 153 camere e una sala convegni da seicento posti: un bel biglietto da visita per un hotel che si propone come ottima location per convegni, presentazioni ed eventi in genere.

Completano l’offerta cinque sale più piccole per sessioni parallele, ristorante con ampia sala per banchetti, fitness room, bar caffetteria al piano terra e ampio parcheggio. L’area congressi include anche un ampio foyer su cui si affacciamo tutte

le sale e uno spazio attiguo alla hall ideale per esposizioni. Situato in posizione strategica a soli due chilometri dall’aeroporto e in pieno centro cittadino, l’hotel vanta uno staff fortemente specializzato che da anni cura eventi di qualunque genere e tipologia. La giusta spalla per l’Hotel Galilei è l’altra struttura di Sogeico spa: Hotel Euro. Questo dispone di 68 camere, ristorante e cinque sale meeting con capienza massima di 350 posti.

SEMPLICEMENTE SUGGESTIVO Un parco che ogni anno affascina centinaia di migliaia di visitatori, un tesoro naturalistico apprezzato da botanici di fama internazionale, ma anche una prestigiosa location per gli eventi aziendali: Parco Giardino Sigurtà è un vero e proprio eden che sorge a due passi dal lago di Garda.

Meeting di ogni personalità possono trovare la propria location ideale in questa oasi dotata di spazi versatili e panorami molto vari tra loro.

Un’elegante tensostruttura, posizio-

CAMPLUS CITY HEART TURRO: NUOVA DIMENSIONE DEL MICE Dall'esperienza nel campo dell'ospitalità e dell’organizzazione di eventi è nato a Milano Camplus City Heart Turro. Una sala plenaria dotata delle più complete soluzioni tecnologiche, tre differenti meeting room per eventi in contemporanea, un giardino esterno per momenti open air sono solo alcuni dei punti di forza della location situata a pochi passi dalla metropolitana linea rossa e a poche fermate dalla Stazione Centrale. Tra le altre caratteristiche dello spazio figurano ottanta camere accoglienti, spazi confortevoli dedicati al relax, una versatile proposta di catering e banqueting e uno staff dedicato, attento e sempre disponibile. La location si presta a ospitare eventi di diversa tipologia e incontri di lavoro. Camplus City Heart rappresenta un format presente in diverse città italiane e in continua evoluzione. La prossima apertura è prevista a Bologna il prossimo settembre con il Camplus City Heart Bononia. Tutte le informazioni sono recuperabili sul sito www.campluscityheart.it.

nata lungo l’incantevole Viale delle Rose, è l’ambiente ideale per un meeting di successo: la pavimentazione in parquet dorato e i morbidi tendaggi della controsoffittatura conferiscono classe all’ambiente che, grazie ai 550 metri quadrati di superficie, può ospitare comodamente fino a 420 persone sedute.

Per eventi destinati a piccoli gruppi, invece, il Castelletto è una location suggestiva e raccolta. Incorniciato da un romantico laghetto, questa antica Sala d’Armi si presta perfettamente a iniziative riservate e d’atmosfera come seminari, conferenze stampa ed incontri formativi. Lo staff attento e professionale sa sempre come prendersi cura di ogni dettaglio logistico e organizzativo.

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TRA NATURA, CULTURA E BENESSERE

QUANDO IL MICE CONVIVE CON LA CULTURA

Situato nel cuore del Montefeltro, ai piedi di Urbino, città ideale del Rinascimento, Urbino Resort Santi Giacomo e Filippo è una location esclusiva che si racconta attraverso le sue antiche case coloniche.

Il complesso si inserisce nel dolce contesto naturalistico di trecentosessanta ettari a coltivazione biologica nell’Oasi Faunistica de La Badia. che testimoniano un vera e propria arte del paesaggio. Nella sua vasta estensione, la tenuta comprende due grandi strutture che verranno aperte nel corso dell’anno: Urbino dei Laghi, già luogo ideale per ospitare eventi e cerimonie - che verrà rinnovato e adibito a ristorante con peculiarità tutte da

scoprire - e Urbino Horses, nuovissimo maneggio attrezzato dove si potrà anche alloggiare. Il resort dispone di 32 unità abitative fra camere e suite, piscina, giardino botanico, organic bar, centro benessere e il ristorante La Canonica. Da quest’anno a disposizione degli ospiti anche l’esclusivo Ecospaccio, realizzato nell’antico frantoio, dove si possono trovare vino, olio e miele provenienti da Urbino Agricola e da aziende locali. La struttura si presta all’organizzazione di meeting grazie alle sue sale modernamente attrezzate e alla possibilità di offrire attività outdoor come ippoturismo, pesca, bird watching e raccolta funghi.

ELEGANZA TRA CLASSICO E MODERNO

Nato nel 1992, il Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino è subito diventato un punto di riferimento sui temi di maggiore attenzione sociale, culturale e d’attualità. Oggi presenta due anime: congressuale e culturale; è strutturato per assicurare tutti i servizi necessari nelle diverse fasi: dalla creazione-progettazione alla gestione, fino al post evento.

Situato in posizione centrale, nel cuore storico di Torino,è raggiungibile dalle principali stazioni ferroviarie, ben servito dalla rete urbana ed extraurbana dei trasporti e vanta parcheggi con una disponibilità di circa 1500 posti auto. Il centro congressi ha spazi che possono accogliere complessivamente da 15 a ottocento persone, hall e aree espositive, una sala stampa e sale di rappresentanza in una prestigiosa dimora storica del XVIII secolo, con ampio giardino. Le sale sono dotate della più alta tecnologia: sistemi audiovisivi professionali, televoto, realizzazione di web conference, dirette audio/video tra le sale, traduzione simultanea, servizio Wi Fi e digital signage su tutto il centro.

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Classe, armonia, eleganza, privacy, benessere e un servizio discreto caratterizzano il Grand Hotel Villa Castagnola. In un contesto naturale sorprendente, immerso nel verde di un parco subtropicale, è l'unico cinque stelle superior di Lugano. Dai clienti d'affari repeater l'hotel è considerato una location ideale per seminari, conferenze ed eventi privati. L’area dell’hotel dedicata al business è molto diversificata e si presta per eventi fino a 120 partecipanti. Comprende otto sale di diversa ampiezza, tutte con luce naturale e vista sul parco, attrezzate con un impianto tecnico all'avanguardia ed elegantemente arredate. ll Grand Hotel offre 78 camere tutte diverse l’una dall’altra, con un design unico, colori diversi e arredamenti realizzati da artigiani con opere d’arte classica e contemporanea. In riva al lago, all'interno del Ristorante Galleria Arté guidato dall'unico chef stellato di Lugano - sono ospitate rassegne di arte contemporanea. Per il tempo libero Villa Castagnola offre un’area wellness con piscina coperta, area fitness, un grande campo da tennis e un lido privato. (l.r.)

UN AC HOTELS ALLE CANARIE Gran Canaria ha accolto il nuovo Ac Hotel Iberia Las Palmas. Aperto agli inizi di maggio, l’hotel si posiziona vicino al centro culturale e commerciale della città e vanta una splendida vista sul lungomare di Las Palmas. Dotata di 281 camere, la struttura è posizionata vicino al porto e alla spiaggia di Las

Canteras e a pochi chilometri dal Golf Club di El Cortijo e dal Golf Club di Bandama. L’aeroporto Gran Canaria, invece, si trova a 21 chilometri. L’hotel dispone di una piscina all’aperto con solarium all’ultimo piano e di una palestra. Ai meeting dedica sei sale riunioni ed eventi. In questa prima fase, l’ho-

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TORINO INCONTRA: VENT’ANNI DI ATTIVITÀ Una serata di teatro e intrattenimento ha celebrato il ventennale di Torino Incontra, realtà piemontese nata nel marzo del 1992 per volontà di Enrico Salza, l’allora presidente della Camera di commercio. Durante il suo percorso la location ha ospitato più di 7.500 convegni con un passaggio di 850mila persone. L’attività congressuale di Torino Incontra è oggi coperta sia dalle iniziative della Camera di commercio e di tutto il sistema camerale sia da quelle di soggetti esterni. Le prenotazioni, previste fino al 2014, evidenziano le caratteristiche positive di questo centro: comodo, vicino a numerosi alberghi, musei e negozi e con un ampio parcheggio adiacente. Presto verrà restaurato il salone delle Grida, in passato animato dagli operatori di borsa, che si trasformerà in una sala da ottocento posti. La sala avrà una superficie di 1200 metri quadrati, completamente liberi e senza colonne. Sarà uno spazio polivalente, destinato ad ospitare mostre, eventi, convention e convegni. Il collegamento con il centro congressi attraverserà il giardino esterno, totalmente riprogettato e risistemato.

VERONA ACCOGLIE PALAZZO VICTORIA Dimora di grande charme, Palazzo Victoria è il nuovo luxury hotel firmato Salviatino Collection che si inserisce nella città di Verona.

Affacciato sul Corso di Porta Borsari, la più prestigiosa via dello shopping della città, e a pochi passi dall’Arena di Verona, Palazzo Victoria è un edificio di particolare valore storico che, con settanta ampie camere, si propone di offrire una nuova tipologia di lusso. Realizzato intorno alle rovine romane e ai reperti storici medievali e classici attentamente preservati, mira a diventare uno dei più significativi punti di riferimento di Verona. I divani del designer cosmopolita Gaetano Pesce e le poltroncine dello storico brand italiano Gavina contribuiscono a rendere la vibrante e dinamica Lobby Lounge un insieme di più spazi multifunzionali: il Bar e Cafè, il Wine Bar e Champagnerie e l’area relax sono il perfetto luogo di incontro in cui poter prendere un caffè, un aperitivo oppure ascoltare rilassante musica jazz a qualsiasi ora del giorno. Palazzo Victoria ospita inoltre una fitness room, una sala meeting e un giardino interno che illumina i preziosi interni dell’hotel di luce naturale.

tel ha aperto le porte con un servizio di ristorazione Eat & Drink nella Sala Ac. L’hotel offrirà, inoltre, un’ampia selezione di servizi comuni, come quotidiani gratuiti, sala televisione, connessione Wi-Fi gratuita, bar, servizio bagagli, lavanderia, colazione a buffet e alla carta, room service 24 ore, cassaforte e parcheggio.

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MANDARIN ORIENTAL CONQUISTA ATLANTA Il quartiere Buckhead, tra i più prestigiosi e ricercati della città di Atlanta, accoglie il nuovo Mandarin Oriental. La struttura si trova immersa nello scenario unico di questa zona in cui si possono ammirare le residenze dell’anteguerra ristrutturate e le ville costruite nello stesso stile di quelle degli avi delle grandi famiglie nobili che vi risiedono. L'hotel e le residenze sono ospitati da un caratteristico edificio a 42 piani e sono stati progettati dall’architetto americano Robert A.M. Stern. Le spaziose 127 stanze e suite offrono una spettacolare vista panoramica sulla città. Oltre a un ristorante aperto tutto il giorno e un lounge bar, sono presenti alcune sale meeting, una sala da ballo da 130 posti e una spa completa di 14 stanze. La struttura dispone inoltre di una piscina interna e di un centro fitness. Il Residence Mandarin Oriental, Atlanta occupa dal 25esimo al 42esimo piano ed è formato da 25 lussuose case private. La struttura è guidata da Robert Lowe che ha assunto la carica di general manager.

QUARTO HOTEL NELLA CAPITALE PER HILTON WORLDWIDE L’Hilton Garden Inn Rome Claridge si trova in un’ottima posizione, in uno dei centri nevralgici della capitale, dalla quale si possono raggiungere in pochi minuti Villa Borghese e Via Veneto. La struttura - quarta del brand a Roma dopo l’Hilton Garden Inn Rome Airport, l’Hilton Rome Airport e il Rome Cavalieri, Waldorf Astoria Hotels & Resorts - dispone di 93 camere e suite. Per quanto riguarda le pause gastronomiche, l’hotel offre ai propri ospiti un ristorante e un bar che propongono sia piatti ispirati alla cucina italiana sia prelibatezze più internazionali. Per chi necessita di uno spuntino leggero e un drink rinfrescante è perfetto il Pavilion Pantry aperto 24 ore su 24.

Non mancano gli spazi dedicati al relax come il fitness center e l’area wellness attrezzata. Agli eventi l’hotel dedica 242 metri quadrati di spazi congressuali suddivisi in quattro sale separate tutte modernamente attrezzate.

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SETTE STANZE EXCLUSIVE PER IL BAGLIONI DI MILANO

Aria di novità nel capoluogo lombardo. Uno degli hotel di riferimento per gli eventi a Milano ha inaugurato sette nuove camere exclusive. Si tratta del Carlton Hotel Baglioni di Milano che si presenta al mercato con un’offerta decisamente di qualità. Le sette camere derivano da un nuovo concept: un ambiente dallo stile moderno e una concezione innovativa degli spazi. Le ampie vedute sul Duomo e sui più alti palazzi del centro milanese regalano una nuova luce agli spazi dell’hotel. Un’ illuminazione a Led incornicia lo stile della camera e - durante le ore notturne - sottolinea le contrapposizioni di colori. Il marmo e il travertino creano contrasti inediti con il vetro dell’ampia doccia e, insieme agli esclusivi prodotti firmati Ortigia, caratterizzano il bagno. Oltre alla zona soggiorno, ideale per il relax, le stanze sono dotate di servizi e spazi dedicati al lavoro caratterizzati da luce naturale. Le camere exclusive hanno una superficie tra i 25 e 35 metri quadrati.

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Un design hotel di nuova concezione, che grazie ai suoi ambienti versatili e moderni, ai servizi offerti e alla posizione strategica è già una certezza nel panorama meeting della Lombardia. L’As Hotel Limbiate Fiera è la location giusta per realizzare eventi su misura

Eventi di stile in Brianza ELISA FERRO

naugurato da meno di un anno, l’As Hotel Limbiate Fiera si sta affermando Irapidamente come nuova location di riferimento per le aziende e gli organizzatori di eventi che operano nel dinamico territorio compreso fra Como, Saronno, Monza e Milano, nel cuore della Brianza. La sua posizione strategica – perfetta, fra l’altro, per raggiungere comodamente il vicino polo fieristico di RhoPero, nonché i maggiori aeroporti lombardi –, unita al design ricercato degli ambienti, all’efficienza e alla qualità elevata dei servizi offerti, garantiscono tutto il comfort e la versatilità necessari per lo svolgimento di meeting ed eventi di diversa tipologia.

In particolare, il moderno centro congressi dell’hotel mette a disposizione sette sale adatte ad accogliere un ampio ventaglio di incontri professionali: dai congressi medici dai grandi numeri alle piccole e più

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riservate riunioni di vertice, dalle convention aziendali alle presentazioni di prodotto, le conferenze stampa, i corsi e i seminari di formazione, le sfilate di moda e molto altro ancora. Spazi disegnati per ogni occasione, quindi, ma anche in grado di interagire in modo flessibile e modulabile: la sala principale Milano, per esempio, può essere divisa in quattro aree funzionali che, insieme alle due sale Monza e Brianza, possono ospitare fino a quattrocento persone contemporaneamente. Il centro congressi, inoltre, presenta un ingresso riservato con welcome desk dedicato, la disposizione delle varie sale su un unico piano (al fine di favorire la logistica per ospiti e organizzatori) e un parcheggio gratuito con 170 posti auto, di cui una parte al coperto. Per quanto riguarda le dotazioni tecniche e tecnologiche, si va dalla rete internet wi-fi ai proiettori con connessione video vga, dai microfoni fissi

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Ambienti versatili e moderni, con un occhio al comfort e l’altro al design, insieme alla posizione baricentrica delle strutture, sono i valori aggiunti targati As Hotels

e wireless ai lettori multimediali blu-ray, dvd e cd, fino alla tv satellitare e digitale e la predisposizione per registrare eventi e videoconferenze. Il tutto supportato da uno staff giovane e qualificato, capace di realizzare soluzioni su misura in base alle necessità del committente.

GUSTO E DESIGN Il gruppo As Hotels, con la sua offerta completa di strutture eleganti e innovative dislocate in Lombardia, punta molto sull’As Hotel Limbiate Fiera. L’albergo, infatti, oltre che essere la sede ideale per meeting ed eventi personalizzati, è anche un luogo perfetto per rilassarsi in pieno agio e riservatezza. Le tonalità delicate e naturali degli arredi, la nuova, calda illuminazione per ambienti e le atmosfere avvolgenti degli spazi comuni conciliano il piacere del soggiorno, mentre le 183 camere del complesso, spaziose, insonorizzate e dal design tutto italiano, sono destinate a soddisfare la richiesta dei più elevati standard di servizio e di ospitalità individuali. Particolare attenzione, poi, è riservata alle esigenze hightech di chi si sposta per lavoro e non solo, così come la colazione del mattino, il wonderful buffet breakfast, è un ulteriore punto di forza assolutamente da non perdere. Infine, il raffinato e accogliente Corso Como Restaurant 52, con i suoi 130 posti in sala (che possono diventare quattrocento modulando gli spazi a disposizione) e con le sue proposte culinarie tipicamente mediterranee, offre l’occasione per un’esperienza sensoriale unica, all’altezza di un concept assolutamente originale e appagante.

CARPE MEETING 2012 As Hotels conta cinque strutture dislocate tra Monza e Brianza e Milano, tutte prenotabili attraverso un numero unico dedicato, attivo nei giorni feriali dalle 8 alle 20 e festivi, compresa la domenica, dalle 10 alle 18. Sono As Hotel Monza, As Hotel Cambiago, As Hotel Sempione Fiera, As Hotel Dei Giovi e As Hotel Limbiate Fiera. A fare la differenza: pacchetti personalizzati e soluzioni di qualità per

ogni esigenza, con la possibilità di convenzioni corporate ad hoc e tariffe speciali tanto per l’utilizzo degli spazi congressuali e delle attrezzature quanto per il soggiorno, la ristorazione e i pernottamenti. In più, As Hotel Limbiate Fiera propone per tutto il 2012, per i meeting e gli eventi, la vantaggiosa promozione “Carpe Diem”, che prevede uno sconto del dieci per cento sui preventivi confermati entro 48 ore.

indirizzi a fine rivista

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Si apre una nuova stagione di responsabilità sociale e ambientale e Best Western è ancora una volta testimone dei valori di cui va fiera: trasparenza verso i clienti e coinvolgimento dei collaboratori nell’impegno e nel rispetto verso il proprio territorio e l’ambiente

La consapevolezza prima di tutto MANUELA BELLINI

resente in oltre ottanta nazioni del mondo con più di quattromila hotel, P Best Western in Italia vanta 180 alberghi e un totale di 12mila camere in 120 località.

Nuove strutture, maggiori servizi, crescita dei risultati economici, Best Western Italia marcia così a passo deciso e con un chiaro obiettivo: migliorarsi sempre.

Oggi, lo fa con una chiave in più, la responsabilità sociale e la consapevolezza di ruolo di tutta la cooperativa e dei suoi soci. È stato presentato a inizio 2012, il rating di sostenibilità (espresso da una a cinque foglie) per gli hotel sviluppato in sinergia con LifeGate grazie alla piattaforma Stay For The Planet. Best Western si è posta l’obiettivo entro il 2014 della riduzione del venti per cento di emissioni di CO2 a presenza.

A oggi il rating di sostenibilità è stato attribuito a circa novanta hotel: le restan-

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ti saranno mappate nel corso del 2012.

La media si è attestata su tre foglie con picchi di eccellenza di quattro. «È nata la consapevolezza che la nostra leadership non poteva basarsi più unicamente su dimensioni quantitative o su autorevolezza e credibilità professionale» dichiara Celso De Scrilli, presidente di Best Western Italia. «Come ogni leader abbiamo avvertito la necessità di tracciare un percorso sostenibile ed essere da esempio e driver per il raggiungimento del turismo sostenibile».

Consapevolezza è il cuore di “consapevoli.bestwestern.it” il progetto con cui il Gruppo alberghiero prende spunto dal proprio ruolo di leader del proprio settore per orientare comportamenti e azioni sostenibili capaci di arricchire ogni modello di business di un senso nuovo: l’attenzione alle persone e all’ambiente.

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Un cammino iniziato nel 2010 con la creazione del codice etico promosso e sottoscritto dai soci albergatori, dal consiglio di amministrazione e da tutto lo staff Best Western, basato su integrità, rispetto, responsabilità e impegno e oggi arrivato al mondo del web con il sito consapevoli.bestwestern.it e un universo di idee, obiettivi e progetti concreti orientati alla responsabilità sociale e alla cultura della sostenibilità.

Il progetto è strutturato in tre sezioni: Manifesto, ossia gli obiettivi “consapevoli” di Best Western Italia; il Nostro Impegno, a livello ambientale, nelle iniziative di charity e nel nuovo progetto “BeWe for People” e il Tuo Contributo, l’area dedicata a dipendenti, soci albergatori (“i Testimonial”) e clienti, che possono lasciare commenti e raccontare qual è il loro approccio al turismo sostenibile.

I TESTIMONIAL Chi meglio di loro può raccontare e far comprendere pienamente il valore e il senso di una tale operazione? Chi se non loro, i paladini presenti in tutto il Paese, i “testimonial” di Best Western Italia: «Avviare la raccolta differenziata nelle camere si è rivelata da subito una sfida» racconta Fabrizio Roscioli, direttore di Best Western Hotel President, Best Western Hotel Universo e Best Western Premier Hotel Royal Santina di Roma.

«Non esistevano infatti supporti che rispondessero alle nostre esigenze e al confort dei clienti. Per questo abbiamo progettato noi stessi un cestino per le camere funzionale e in linea con l’arredamento e oggi siamo orgogliosi sia del risultato sia del comportamento dei nostri ospiti che, per primi, contribuiscono atti-

vamente al giusto conferimento dei rifiuti». Dai rifiuti agli sprechi, da Roma a Milano, ecco l’esempio del Best Western Hotel Galles e del suo proprietario, Filippo Seccamani: «Da tempo ci siamo dotati di pannelli solari per l’acqua calda in tutta la struttura e di caldaie a condensazione che abbattono del venti per cento i nostri consumi, invitiamo gli ospiti a non sprecare acqua e detergenti e, grazie alle chiavi elettroniche che spengono luce e riscaldamento all’uscita dalla stanza, blocchiamo le dispersioni».

Sopra, Celso De Scrilli, presidente di Best Western Italia. Il Gruppo è impegnato in un programma volto ad aumentare la responsabilità sociale e ambientale di clienti e collaboratori

ALBERGHI A CHILOMETRO ZERO A Modena, invece, al servizio dell’ambiente arriva la domotica. «Quando si è reso necessario avviare i lavori di restyling dell’albergo» racconta Riccardo Pisani, direttore del Best Western Hotel Modena District Campogalliano, «abbiamo posto come condizione che materiali e progetto avessero il minimo impatto ambientale. Abbiamo installato pannelli fotovoltaici per un totale di venti Kw, e abbandonato le lampade alogene a favore dei Led. È stata potenziata la raccolta differenziata e, infine, abbiamo costruito un pozzo per il pescaggio di acqua di irrigazione. Nel nostro ristorante interno privilegiamo prodotti enogastronomici presidi Slow Food e a chilometro zero e abbiamo realizzato un impianto di domotica che ci consentirà di controllare e contenere i consumi energetici. Anche per questo, riceviamo grandi apprezzamenti da parte dei nostri ospiti». Una lista ancora lunga di buoni esempi che non ci stancheremmo di leggere mai e un programma di iniziative da elogiare. indirizzi a fine rivista

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Nell'abbraccio tra le maestose vette delle montagne circostanti e le acque dei laghi alpini, dimora la Slovenia, terra di originalità e bellezza, relax e sfide sportive, un luogo da non perdere, dove trovare infinite possibilità per il Mice

La perla del centro Europa agnata a sud-ovest dal Mar Adriatico nel Golfo di Trieste e sorvegliata da B alpi, prealpi e vette austriache, la Slovenia incanta con le proprie attrattive e bellezze. Dai castelli ai parchi naturali, dai musei alle grotte carsiche alla capitale Lubiana, la Slovenia ha un'unica isola, ma è più affascinante di qualsiasi arcipelago.

Wellness, golf, meeting e incentive, parchi acquatici e centri termali, il territorio offre tutto quanto si può chiedere e volere da una vacanza e i Sava Hotels & Resorts sono l’ideale per garantire un soggiorno ad hoc.

BELLA TRA LE BELLE La Slovenia è uno dei più interessanti e autentici Paesi europei. Un mix di romanticismo, cultura, natura e paesaggi, a un passo dai confini italiani, ma così peculiare nella sua originalità.

Nasce qui Sava Hotels & Resorts, tra le più

grandi catene alberghiere della Slovenia.

Un ventaglio di offerte nelle più rinomate e affascinanti località turistiche con tutti i servizi e le caratteristiche che si possono volere: c’è il benessere e c’è il golf, le strutture per il Mice e gli stabilimenti termali, le località gastronomiche e i centri turistici per più classiche vacanze in famiglia.

Un caleidoscopio di 22 strutture tra cui scegliere, a Bled, Lendava, Banovci, Moravske Toplice, Radenci e Ptuj, tutte diverse ma tutte garantite dal marchio Sava Hotels & Resorts che assicura qualità, ospitalità e cortesia e, soprattutto, infinite opportunità per godere il proprio soggiorno sloveno.

MANUELA BELLINI

COMUNE DENOMINATORE: FASCINO L’acqua, elemento naturale tonificante e fondamento di salute e benessere, è ciò che unisce e fortifica tutte le strutture del

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Sono 22 le strutture slovene targate Sava Hotels & Resorts, incastonate nelle località più suggestive del Paese, prima fra tutte la romantica Bled

gruppo. «Vogliamo offrire ai nostri clienti il massimo della bellezza che la Slovenia può dare – dice il presidente Andrej Prebil – perciò abbiamo deciso di unire le migliori località e strutture sotto un unico marchio, il Sava Hotels & Resorts, che oggi si traduce nella più grande agenzia turistica di tutto il Paese. Uniamo vasta esperienza, top service, grande organizzazione, strutture selezionate e qualità; insomma tutto quanto serve per rendere sia le vacanze che i soggiorni di lavoro dei nostri clienti davvero indimenticabili».

Complice il territorio, una sola vacanza in Slovenia sembra però non bastare, gli intrattenimenti abbondano, le città da visitare anche, ogni giorno mille iniziative bussano alla porta e uno staff esperto e instancabile di giovani lavora insaziabile per inventarne e organizzarne di nuove.

Scoprire la città slovena più antica, il "tesoro millenario", divertirsi nella città

del carnevale, visitare l'antica cantina vinicola, ogni angolo ha una cosa bella da mostrare e una storia da raccontare. Il posto ideale per business travel e team bulding, se è vero che il prestigio di un'azienda si esprime anche nell'impeccabile organizzazione di convegni e incontri di lavoro.

BLED, L’OASI VERDE Per citarne solo una: Bled, la superba.

Considerata da Forbes una delle cinque più affascinanti destinazioni d’Europa, Bled rapisce per la sua bellezza, le romantiche passeggiate e i tour in carrozza attorno al lago, i giri in barca sulla tradizionale "pletna" e la suggestiva chiesetta.

Con la più lunga stagione balneare di tutti i centri turistici alpini, così piccola ma così ricca, Bled ospita uno dei più bei campi da golf d’Europa e un lungo calendario di eventi musicali e sportivi che anima le giornate durante tutta la stagione estiva.

Il castello, Zaka, il casinò, le cose da fare non si contano, così come le strutture proposte da Sava: sei hotel con camere moderne, tre wellness centre, 22 meeting room con tecnologie di ultima generazione, nove ristoranti dove assaporare l’eccelsa cucina slovena e soprattutto i superbi vini.

Luogo ideale per l'organizzazione di eventi e convegni, la scelta imbarazza: meglio un centro congressi per 350 persone all'Hotel Golf, una hall vista lago per un incontro ufficiale al rinomato Grand Hotel Toplice o un dopolavoro in piscina, a mollo nell’acqua termale e un massaggio all’Hotel Park? A voi l’ardua sentenza. indirizzi a fine rivista

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LAVANDERIA A VAPORE

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Villa Necchi alla Potralupa Fraz. Molino d’Isella Gambolò (Pv) Numero totale camere: 21 | Ristoranti: solo per eventi con cucina interna | Posti: 120 interni – sino a 500 esterni con tensostruttura | Sale meeting: 3 con esclusiva in quanto la struttura non è aperta al pubblico | Capienza sala maggiore: 150 posti a platea | Capienza sala minore: 50 posti a platea | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 120 escluse le sale già menzionate | Possibilità organizzazione post congress

Spazi eleganti e funzionali, massima cura dei dettagli e tutto il fascino e il prestigio di una storia unica alle spalle. Villa Necchi alla Portalupa, small luxory location non aperta al pubblico, accoglie delegati e aziende per eventi esclusivi nel Parco del Ticino

Incontrarsi in Villa ituata all’interno dell’area protetta del Parco del Ticino e non aperta al pubS blico, Villa Necchi alla Portalupa è una storica residenza signorile riportata al suo splendore originale tra il 2006 e il 12 settembre del 2010, data della sua nuova inaugurazione. Così, quella che un tempo era una rinomata tenuta di caccia del pavese, luogo di ritrovo per nobili e politici – gli stessi reali di Casa Savoia frequentarono assiduamente Villa Necchi –, è oggi una location esclusiva ed estremamente funzionale, pensata per ospitare incontri ed eventi di vario genere, ma sempre di alto livello e allestiti “su misura”: dai congressi ai meeting aziendali, dai lanci di prodotto agli eventi culturali, fino ai corsi di formazione residenziali, alle conferenze stampa, workshop e attività di team building. Del resto, ciò che contraddistingue la Villa, oltre naturalmente alla bellezza del contesto in cui è immersa e alle raffinate atmosfere che vi si respirano, è la possibilità di usufruire di un servizio impeccabile, curato fin nei minimi dettagli, e di spazi ad hoc ampi e

versatili, dotati, tra l’altro, di strumentazioni audiovisive all’avanguardia, business center e connessione internet wi-fi.

L’offerta congressuale, in particolare, prevede tre eleganti e luminose sale meeting con capienza da cinquanta a 150 posti a platea, supportate da saletta segreteria e 120 metri quadrati di aree espositive, nonché da servizi opzionali, quali per esempio il servizio hostess o la traduzione simultanea, e dalla possibilità di realizzare post congress all’insegna dello stile e del piacere di stare insieme. Il grande parco della tenuta (oltre dieci ettari di verde e aria pura) offre scorci impareggiabili sulle rive della roggia “La Castellana”, cornice ideale per eventi outdoor, mentre il ristorante (anch’esso non aperto al pubblico ma con cucina interna) può servire fino a 120 coperti all’interno e cinquecento all’esterno con tensostruttura. Per quanti, infine, vogliono anche pernottare in Villa, vi sono a disposizione 21 incantevoli senior e junior suite.

ELISA FERRO

Villa Necchi alla Portalupa non è aperta al pubblico, ma spalanca le proprie porte al Mice

indirizzi a fine rivista

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Hotel Savoy Palace HHHH Gardone Riviera (Bs)

Posizionato in uno dei luoghi più incantevoli del Lago di Garda, l’Hotel Savoy Palace è una prestigiosa struttura in stile Liberty che ospita convegni ed eventi di grande fascino nelle sue sale e meeting room

Numero totale camere: 60 | Ristoranti: 1 (Angelo Landi) | Posti: 200 | Sale meeting: 3 (Sala Wimmer, Sala Churchill, Sala Duse) | Capienza sala maggiore: 120 posti (Sala Churchill e Sala Wimmer unite) | Capienza sala minore: Sala Wimmer con 40 posti oppure Sala Duse con 50 posti | mq di aree espositive: 130 Sala Wimmer e Sala Churchill unite | Possibilità organizzazione post congress

Stile Liberty sul SIMONA ZIN

iamo sul Lago di Garda, precisamente nel cuore dell’esclusivo centro di GarS done Riviera. Qui sorge l’Hotel Savoy Palace, completamente ristrutturato nel 1999 in modo attento e raffinato, con particolare cura ai dettagli, mantenendo lo storico stile Liberty. L’albergo è situato direttamente fronte lago, circondato da un rigoglioso giardino secolare, e offre ai suoi clienti un’oasi di pace e tranquillità, con servizi dedicati allo sport e al benessere e spazi per congressi ed eventi attrezzati con le tecnologie più moderne.

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ANTICHI FASTI Inserito in un contesto di incomparabile fascino, l'Hotel Savoy Palace conserva nell'eleganza delle proprie forme i fasti di un'epoca lontana. È un luogo ricco di charme, dove eleganza e comfort si fondono dando vita a un ambiente esclusivo, direttamente affacciato sulle rive del Garda. Gli spazi eleganti e signorili della struttura di Gardone Riviera invitano gli ospiti ad assaporare atmosfere dense di mondanità e raffinatezza, come sorseggiare un drink a bordo piscina sulle note di una frizzante melodia o degustare dell'ottimo cibo a lume di candela, lasciandosi incantare dalle bellezze del panorama. Costruito agli inizi del '900 su progetto dell'architetto Enrico Shafer, nel corso degli anni ha ospitato personalità illustri, divenendo ben presto meta privilegiata del turismo d'élite del Garda Occidentale. D'Annunzio, Churchill, Umberto di Savoia e altri protagonisti della storia del Novecento scelsero l'Hotel Savoy Palace per la raffinatezza delle forme architettoniche, per l'incantevole collocazione sulle sponde del Garda e per l'atmosfera riservata e cordiale che da sempre con-

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lago traddistingue questo luogo. L'Hotel Savoy Palace conserva intatto il fascino di quel periodo grazie a lavori di ristrutturazione che hanno contribuito a ritrovare nella struttura architettonica l'eleganza e l'armonia peculiari dello stile Liberty.

Oggi, due eleganti sale per banchetti e tre ampie meeting room, delle quali la più ampia accoglie fino a 120 persone, costituiscono la cornice ideale per la realizzazione di eventi prestigiosi.

SPORT E BUONA TAVOLA Il Savoy Palace dispone di sessanta camere, tutte arredate con gusto ed eleganza, la maggior parte delle quali con una splendida vista lago: tutte sono dotate di ogni comfort e concepite all’insegna di privacy e benessere. In tutte le aree dell’hotel, tra l’altro, è disponibile il servizio wifi gratuito. Il ristorante Angelo Landi propone specialità della cucina nazionale e internazionale nella sua sala adatta a ospitare anche eventi fino a duecento persone. L’hotel di Gardone offre anche la possibilità di cenare a bordo piscina godendo di una splendida scenografia e più volte alla settimana propone serate con

piano bar. La filosofia del ristorante dell'Hotel Savoy Palace è orientata verso la qualità e garantisce una cucina di assoluto livello. Il menu propone un ampio ventaglio di piatti della tradizione italiana e grandi classici della cucina internazionale per soddisfare i palati più esigenti.

Nelle sere d'estate la superba scenografia del parco crea un'atmosfera suggestiva divenendo elegante cornice per eventi a bordo piscina. Il raffinato contesto del terrazzo Gabriele D'Annunzio, che gode di una meravigliosa vista sul lago, ospita l'aperitivo degli ormai rinomati Candlelight Dinner, esclusive degustazioni che regalano emozioni uniche anche nell’ambito di un appuntamento di lavoro. Soggiornare nella struttura significa anche avere la possibilità di praticare, all’interno del complesso o nelle immediate vicinanze, trekking, mountain bike, tennis, volley, calcetto, vela, surf, golf, equitazione. Un ampio ventaglio di possibilità che possono essere inserite anche all’interno di programmi post congress. Ma il benessere e la forma fisica si possono ritrovare al Savoy Palace anche all’interno del Centro Savoy Wellness, con ambienti caldi e accoglienti che ricreano atmosfere perfette per ritrovare armonia e benessere psico-fisico: qui vengono proposti diversi tipi di massaggi rigeneranti o tonificanti.

A disposizione degli ospiti anche una palestra attrezzata, una sauna, un bagno turco e un solarium.

È affacciato direttamente sul Lago di Garda l’Hotel Savoy Palace, esclusivo quattro stelle di Gardone

indirizzi a fine rivista

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Winter Garden Hotel HHHH Grassobbio (Bg) Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza massima: 250 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 300 interni + 1.000 esterni | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 200 posti interni + 400 esterni | Pranzo seduti: 130 interni + 200 esterni | Possibilità organizzazione post congress

A meno di due chilometri dall’aeroporto di Orio al Serio e dall’incantevole Bergamo Alta, inaugura la nuova gestione il Business Hotel Winter Garden, una struttura prestigiosa dove tutto è pensato per il benessere e il comfort del cliente

Il giardino d’inverno, tutto l’anno eel the world, forget confusion” recita la loro brochure. Assapora il “F mondo e dimenticati del caos e della confusione. Un motto che questo business hotel alle porte di Bergamo e a un passo dall’aeroporto di Orio al Serio vuole prendere alla lettera in ogni cosa.

Winter Garden Hotel, nato solo nel 2009, da quest'anno ha una nuova gestione e, soprattutto, una nuova filosofia. Puntualmente rivolto ai turisti d’affari che transitano da e per l’aeroporto di Bergamo e il Nord Italia, la struttura si traduce in una vera isola felice dove ritagliare una sosta rigenerante tra visite di lavoro e di piacere.

ACCOGLIENZA “DI CASA” La vicinanza alla romantica Bergamo e alle sue valli da un lato e quella dell’aeroporto Internazionale Il Caravaggio (Orio al Serio) dall’altro, rendono il Winter Garden Hotel un punto di riferimento d’eccezione.

Le 137 accoglienti camere, suddivise tra business room e junior business suite e le prestigiose suite sono arredate con gusto moderno ed elegante e gli ampi spazi sono dotati di tv-lcd satellitare, internet wi-fi gratuito, vasca Jacuzzi o doccia idro dual, climatizzazione e insonorizzazione. Linee sobrie, armonie di colori e atmosfera moderna ed elegante, contraddistinguono ogni ambiente.

MANUELA BELLINI

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Sono quattro le sale che il Winter Garden Hotel offre alla meeting industry, per accogliere eventi fino a 250 posti

MEETING PERSONALIZZABILE Studiato ad hoc per assecondare esigenze e desideri di ognuno, l’hotel offre a professionisti e businessmen un’ottima base per organizzare eventi di lavoro. Il Winter Garden Hotel mette infatti a disposizione quattro sale (per massimo 250 persone) per accogliere eventi di ogni tipo: convegni, seminari, riunioni aziendali o private, team building, corsi di formazione, workshop e show room e alcuni temporary office con ingresso diretto dal parcheggio. Sale funzionali, tutte modellabili secondo le necessità e allestite con le migliori soluzioni tecnologiche: schermo ad alta luminosità, impianto di diffusione sonora ad alta definizione e sistema di regia audiovideo automatica con pc touch-screen, sistema di videoconferenza con possibilità di registrazione degli eventi e traduzione simultanea in tre lingue.

«La nostra struttura è stata concepita pensando alle necessità e ai desideri dei professionisti in viaggio – sottolineano dalla direzione – e il nostro personale cortese ed efficiente è un validissimo supporto per non far mai mancare nulla.

Inoltre, riserviamo alle aziende una convenzione esclusiva che permette di godere di privilegi e tariffe agevolate

tutto l’anno, tra cui la sempre miglior tariffa disponibile e servizi e benefit inclusi nel costo della camera».

La nuova gestione, che ha scelto di essere solo hotel, ha già apportato importanti modifiche puntando su servizio, qualità e professionalità. Come per il catering, che propone soluzioni personalizzate di alto livello che spaziano da raffinati coffee break a sfiziosi aperitivi, a ricercati business lunch.

LA BUONA CUCINA Grazie all’Onyx Cafè, aperto tutti i giorni fino a tarda sera e all’elegante ristorante Lo Scotti, che offre il meglio della cucina italiana e internazionale con prodotti di alta qualità, nell’hotel sono benvenute colazioni di lavoro, light lunch, pranzi e cene aziendali, soprattutto nella bella stagione, quando si può approfittare della panoramica terrazza Summer Garden o dell’elegante Winter Garden. A colazione, un ricco buffet con eccezionale pasticceria fatta in casa e un corner dedicato ai prodotti senza glutine. Cavallo di battaglia del dopo lavoro, invece, il centro benessere Aqua Zone: vasca Jacuzzi, sauna, bagno turco, docce emozionali, area fitness, bagni di vapore, trattamenti viso e corpo e massaggi nella Glamour Spa, tutto quanto serve per rilassarsi e ritemprarsi dopo una lunga e impegnativa giornata.

Un “giardino d’inverno” (Winter Garden, il nome dell’hotel) dove star bene tutto l’anno e testare con mano come lontano dalla propria città ci si possa comunque sentire a casa e nella “vecchia” Europa si possa respirare cosmopolitismo e internazionalità in una struttura di nuovissima concezione.

A disposizione degli ospiti sette giorni su sette un servizio navetta gratuito per l’aeroporto e il centro città e un parcheggio coperto gratuito. indirizzi a fine rivista

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S.S. 145 Sorrentina, km 12, 400 - Castellammare di Stabia 80053 (Na) Tel. 081 39 46 700 - info@sorrentocoasthotel.com - www.crowneplazasorrento.com

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BHR Treviso Hotel HHHH Quinto di Treviso (Tv) Numero totale camere: 133 | Ristoranti: 1 | posti: 500 posti | Sale meeting: 13 | Capacità totale posti: 1.200 | Capienza sala maggiore: 600 | Business Centre | Foyer: 2 (500 mq) | Possibilità organizzazione post congress

Innovativo, comodo e assolutamente esclusivo: queste le caratteristiche principali che in meno di quattro anni dall’apertura hanno già fatto annoverare il B HR Treviso Hotel fra le strutture congressuali più prestigiose del Nordest

BHR Treviso Hotel:

per congressi, ma non solo

definisce “innovativo” perché grazie design e alle moderne attrezzature, Lchioalsi sirivolge al B Treviso Hotel trova uno HR

staff giovane e pieno d’entusiasmo in grado di organizzare un evento come un’esilarante serata di cabaret d’autore, o un concerto con musicisti di fama internazionale grazie alla collaborazione con artisti provenienti da Zelig e Colorado Cafè e ad accordi con artisti come Raphael Gualazzi o Sarah Jane Morris. È considerato “comodo” perché si trova a due passi dal centro e dall’aeroporto di Treviso. Infine, si può definire “esclusivo”perché concepito per accogliere una clientela congressuale che ricerchi nell’albergo il luogo dove far coincidere il lavoro con momenti di piacevole relax: in una delle 133 lussuose camere oppure negli ambienti comuni, nel ristorante DiVino Osteria Trevigiana, nel Gioja Lounge Bar, nel centro wellness & fitness all’ultimo piano dotato di attrezzature Technogym, vasca idromassaggio, sauna, bagno turco, docce aroma e cromo terapiche e una zona relax.

DALLO SHOW ALLA BUONA TAVOLA Oltre al Gioja Lounge Bar, il nuovo locale trendy di Treviso, merita un cenno parti-

colare il ristorante DiVino Osteria Trevigiana, nel quale, in un ambiente vivace e confortevole dal design esclusivo, fa bella mostra di sé una scenografica esposizione di vini che regala agli ospiti una piacevole atmosfera mentre gustano uno dei piatti tipici della tradizione locale. Ma prima dei momenti di relax e di svago, bisogna pensare al lavoro: il centro congressi del BHR Treviso Hotel è dotato di 13 sale modulari in grado di ospitare oltre 1.200 persone. La sala Treviso, in particolare, può ospitare fino a cinquecento persone o essere suddivisa con pareti fonoassorbenti in quattro sale indipendenti con luce naturale, ciascuna della capienza di cento posti a sedere. Al piano terra, la grande sala Veneto è uno spazio polifunzionale ideato per organizzare convegni per seicento persone, con tutte le tecnologie e la possibilità di ripartizione con pareti mobili in cinque spazi, ciascuno per cento posti a sedere. È la location ideale nella quale ospitare banchetti, ricevimenti, cocktail, esposizioni, mostre, defilé di moda, presentazioni di prodotti.

SIMONA ZIN

indirizzi a fine rivista

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Hotel Giò Wine e Jazz Area Perugia Centro Congressi HHHH Perugia Numero totale camere: 206 | Ristoranti: 2 | Posti: 720 | Sale meeting: 26 | Capienza sala maggiore: 700 posti | Capienza sala minore: 12 posti | Salette segreteria: 3 | mq di aree espositive: 2.000 | Possibilità organizzazione post congress: numerosi team building anche a tema (jazz, vino e cioccolato)

A Perugia gli alberghi e i centri congressi parlano del territorio e dei suoi valori aggiunti: sono l’Hotel Giò Wine e Jazz Area e l’Etruscan Chocohotel, che propongono connubi perfetti tra tradizione e divertimento

Team building a tema: jazz, vino e cioccolato GIULIA DE STEFANO

Perugia i valori aggiunti del territorio entrano in albergo. Si può approdare A all’Hotel Giò Wine e Jazz Area, (206 camere, con l’annesso Perugia Centro Congressi con 26 sale e un auditorium con settecento posti) dedicato al vino e al jazz, o all’Etruscan Chocohotel (94 camere, con sei sale meeting) interamente dedicato al cioccolato: i due alberghi propongono team building a tema, che regalano emozioni valorizzando il soggiorno con esperienze uniche e irripetibili. Ecco alcuni esempi. Eurochocolate, la grande festa del cioccolato che si svolge a Perugia ormai da vent'anni con successi sempre crescenti, ha lasciato il segno nel territorio dando vita a una serie di ditte artigiane che aprono i loro laboratori per corsi e degustazioni. Entusiasmanti le attività della Scuola della Perugina con la quale l'Etruscan Chocohotel ha particolari convenzioni: si pianificano, infatti, corsi che nel giro di un paio d'ore insegnano ai congressisti l'arte di confezionarsi perfettamente la pralina preferita. I team building a tema jazz, invece, si ispirano a Umbria Jazz e sono proposti dall’Hotel

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Giò Jazz Area coinvolgendo i maestri di musica che insegnano anche ai principianti l'arte di suonare un "pezzo”: motivi semplici e orecchiabili insegnati in poco tempo che coinvolgono gruppi di sette/dieci persone le quali si ritrovano alla fine tutte insieme sul palco per esibirsi. La realtà delle produzioni vitivinicole che ha valorizzato in pochi decenni territori sconosciuti come Montefalco e Torgiano ha ispirato i team building a tema vino: nell'Area Wine di Hotel Giò i congressisti vengono accolti con il “Wine Check Wine”. Qui si organizzano team building che coinvolgono tutti i partecipanti in una sorta di gara del gusto con il Gioco dei cinque Bicchieri: l'importante è riconoscere il vino fantasma, imparando a degustare e confrontandosi in una gara piacevole dall'inizio alla fine. Il tutto per finire, stanchi, felici e forse un po’ su di giri a letto in CameraCantina, una camera d'albergo unica, emozionale, che ricorda i colori, le atmosfere e gli ambienti tipici delle cantine di una volta. indirizzi a fine rivista

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UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro e UNAWAY Hotel Bologna-Fiera: la scelta vincente per i vostri meeting.

Sala + 1 coffee break + 1 lunch = internet free

Sala + 2 coffee break + 1 lunch = internet free + omaggio per ogni partecipante

Sala + 2 coffee break + 1 lunch + 10 pernottamenti = internet free + sala free + omaggio per ogni partecipante

Componete il vostro evento personalizzato con i ser­vizi business dell’UNAWAY Hotel Bologna San Lazzaro e UNAWAY Hotel Bologna-Fiera otterre­te un premio che darà valore aggiunto ai vostri meeting. Scegliete la combinazione più adatta alle vostre esigenze e moltiplicate il successo: più meeting, più business, più premi.

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Numero Verde - 800 606162

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Hotel Bramante HHHH Todi (Pg) Numero totale camere: 54 | Ristoranti: 3 | Posti: fino a 300 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 50 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 interni – 2.500 esterni | Possibilità organizzazione post congress

All’Hotel Bramante di Todi ogni evento o riunione sembra una festa, vista l’accoglienza particolare, la disponibilità dello staff a soddisfare le esigenze più diverse e l’ambiente rilassante che è un valore aggiunto per un progetto di lavoro di sicuro successo

Congresso o festa?

SIMONA ZIN

icavato da un antico monastero medievale, l’Hotel Bramante di Todi R ne conserva i segni nelle mura di pietra, nel pavimento in cotto antico, nello splendido camino che anima la sala ristorante, nei dettagli che fanno assaporare un’atmosfera di pace e serenità. Scegliere questo hotel per un evento significa concedersi un’occasione irripetibile di incontro con arte, cultura e natura e poter organizzare un congresso o una riunione di grande effetto, vista anche la collaborazione partecipe dello staff che trasforma ogni evento in una festa.

UN ANGOLO PRIVILEGIATO L’Hotel Bramante sorge ai piedi della collina di Todi, all’ombra del Tempio di Santa Maria della Consolazione, a soli seicento metri dal centro cittadino che è facilmente raggiungibile grazie a un moderno ascensore, situato a trecento metri dall’hotel.

La location rappresenta così un angolo privilegiato per soggiorni turistici, come pure il luogo ideale per convegni e incontri di affari con le sue 54 camere, tutte

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ampie, accoglienti e confortevoli, arredate in uno stile classico ed elegante, curato con sobrietà nei minimi dettagli. Grazie alla sua posizione geografica, al servizio offerto e alle quattro sale, la cui capienza va da dieci a trecento posti, l’Hotel Bramante è da tempo e sempre di più, il luogo prescelto da piccole e grandi aziende o gruppi di lavoro per l’organizzazione di convegni, meeting, convention e corsi di formazione professionale, in quanto riesce a soddisfare al meglio le esigenze di ogni settore. All’Hotel Bramante da sempre viene dedicata particolare cura e attenzione alla cucina: qui lo chef Aldo Mosca, umbro di adozione ma di origine pugliese, propone piatti prevalentemente legati al territorio ma con “ispirazioni” pugliesi, con ricette rielaborate e rivisitate.

La location offre meravigliosi spazi esterni come la magnifica terrazza e la piscina con vista panoramica dove vengono serviti coffee break, lunch a buffet, welcome coffee, e dispone di spazi espositivi sia interni sia esterni per diversi tipi di allestimento. indirizzi a fine rivista

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MGallery Patria Palace Hotel HHHHH Lecce Numero totale camere: 67 | Ristoranti: 2 | Posti: 35/120 | Sale meeting: 6 | Capienza sala maggiore: 140 posti | Capienza sala minore: 6 posti | Saletta segreteria su richiesta | mq di aree espositive: 370 circa | Possibilità organizzazione post congress

Prestigioso e centralissimo, perfetto sia per riunioni sia per convegni e cene di gala. Il Patria Palace Hotel di Lecce, con le sue versatili sale meeting e l’eccellenza della ristorazione, è una location di alto profilo in Puglia

La patria dell’eleganza MICHELA ROSSI

ollocato nel centro storico di Lecce, proprio di fronte alla Basilica di C Santa Croce e all’ex Convento dei Celestini – complesso architettonico considerato tra le maggiori espressioni del barocco pugliese –, il Patria Palace Hotel, dopo un’esemplare opera di restauro, ha saputo ridar vita e splendore a una lussuosa dimora patrizia del Settecento, l’antico Palazzo D’AnnaPetrarolo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dai responsabili aziendali e dagli organizzatori di eventi e congressi in cerca di una location esclusiva, adatta a incontri di lavoro e

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ricevimenti di alto livello: un albergo estremamente funzionale e raffinato, dotato di servizi e strutture all’altezza di ogni esigenza ed entrato a far parte, non a caso, di prestigiosi brand di respiro internazionale. Da pochi mesi, ed è questa una delle novità più rilevanti, l’hotel rientra infatti nella collection dei prestigiosi MGallery, marchio up-scale del gruppo Accor. Inoltre, va ricordato come il Patria Palace rientri nelle proprietà del Gruppo Nicolaus Hotels (in Puglia presenti anche su Bari, con il prestigioso Sheraton Nicolaus e il moderno Hilton Garden Inn Bari).

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LO STILE DI UN GRANDE HOTEL Entrare al Patria Palace è come concedersi un tuffo in un’altra epoca. I quadri alle pareti, i fregi architettonici in pietra leccese e in legno e l’elaborato soffitto dipinto a mano contribuiscono a creare un’atmosfera avvolgente, in cui l’antico e il moderno si fondono insieme con grande armonia e stile. Ognuna delle 67 camere e suite a disposizione degli ospiti è unica, personalizzata con pitture decorative calde e originali, arredata in maniera impeccabile e dotata di ampi bagni realizzati con marmi preziosi e colorati. Inoltre, dall’accesso a internet wi-fi gratuito alla pay tv, dai letti king e queen size all’aria condizionata o alla cassaforte, ogni alloggio è fornito di tutti i comfort e delle tecnologie più utili e moderne. L’eccellenza e la ricercatezza dell’hotel si riverberano anche nell’offerta culinaria e nell’etichetta del suo rinomato ristorante Atenze, un nome che è un omaggio culturale alla città di Lecce, definita un tempo come l’Atene del Salento nonché la Firenze del Sud. Così, in un ambiente intimo e soffuso, destinato a “coccolare” 55 fortunati commensali, si possono assaporare i piatti prelibati (accompagnati dai vini) della migliore cucina nazionale e salentina, preparati con cura e riservando massima attenzione alle materie prime: «La selezione – spiega Antonio Mauro, direttore dell’albergo – privilegia sempre ingredienti freschi e di prima scelta, preferibilmente del territorio, preparati nel rispetto dell’autenticità dei sapori e delle loro caratteristiche. Ciò vuol dire piatti raffinati ma semplici e gustosi, con quel tocco di creatività mediterranea che certo non guasta». Ed ecco allora, giusto per stuzzicare il palato, l’orzo perlato salentino con bocconcini di pescatrice profumati all’origano in fiore oppure i cannolicchi di farro con purea di fave e frutti di mare gallipolini: ricette meravigliose che, secondo le principali guide gastronomiche, fanno dell’Atenze uno dei migliori ristoranti della Puglia.

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MEETING AL TOP Per i ricevimenti e i cocktail di benvenuto, le cene di gala e le convention di grandi dimensioni, l’hotel dispone di un incantevole Salone delle Feste di circa cento metri quadrati, caratterizzato da un alto soffitto e da un’acustica perfetta.

Arioso e luminoso, impreziosito da una scenografica fontana in pietra, questo spazio di rappresentanza può ospitare banchetti con oltre cento invitati, mentre se utilizzato come auditorium può accogliere 140 delegati. A esso, per le esigenze congressuali e professionali, si affiancano sette sale meeting e salette minori, munite di attrezzature e tecnologie all’avanguardia, per incontri e riunioni di qualsiasi tipo, dagli otto ai 150 partecipanti. Si va dal salone Belle Epoque in stile liberty, articolato in tre spazi e con capacità fino a 135 persone, adatto anche per colazioni di lavoro, alle sale Tito Schipa (con le sue caratteristiche volte a stella) ed Ernesto Barba (con vista su Santa Croce), rispettivamente da sessanta e cinquanta posti al massimo, fino alle sale Orsini, Tancredi e Gualtieri, tre eleganti salette al primo piano arredate con tendaggi e quadri d’epoca, in grado di accogliere dalle sei/otto persone fino a un massimo di settanta.

L’eleganza del Patria Palace è valsa alla struttura l’entrata nella prestigiosa collection MGallery, brand di lusso del gruppo Accor

indirizzi a fine rivista

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Borgo Egnazia HHHHHL Savelletri di Fasano (Br) Numero totale camere: 183 | Ristoranti: 2 + beach restaurant | Posti: 60/180 | Sale meeting: 8 | Capienza sala maggiore: 400 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 3.800 di cui 1.700 al coperto e 2.100 all’esterno | Possibilità organizzazione post congress

A Borgo Egnazia si respira la Puglia più autentica, tra ulivi, mare e assoluto prestigio: un mix vincente anche in prospettiva Mice, da declinare in mille modi, dal golf al benessere, solo per citare un paio di esempi

Esclusivamente per tradizione GIULIA DE STEFANO

na location inconsueta, un unicum di eleganza mediterranea che reinU terpreta lo stile di un tradizionale villaggio pugliese in una nuova chiave di esclusività: Borgo Egnazia, circondata da alberi di ulivi secolari a due passi dal mare cristallino nel cuore della Puglia, è stata creata per essere meta privilegiata di eventi e congressi. Tutto è a misura per offrire il meglio alla meeting e incentive industry: l’hotel, ovvero il corpo centrale che ospita La Corte; il Borgo, formato da case bianche e vicoli che ricordano i caratteristici centri storici dei paesi di questa regione e le Ville in stile residenziale, ognuna con giardino e piscina privata. Il lusso è in perfetta armonia con un concept che molto deve alla tradizione: un binomio che diventa il vero leit motif a Borgo Egnazia.

Ad alto valore aggiunto è anche la vicinanza del resort – nuovo arrivato nel gruppo San Domenico, che annovera tra le sue strutture pugliesi la storica Masseria San Domenico, la Guest House Masse-

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ria Cimino, il San Domenico Golf, oltre al rinomato San Domenico House a Londra – proprio del San Domenico Golf, considerato uno dei migliori circoli d'Italia: un campo a 18 buche affacciato sul mare della Puglia, disegnato dall'European Golf Design (che ha realizzato alcuni dei più prestigiosi campi da golf internazionali) che misura più di 6.300 metri, ha un par di 72 colpi ed è stato costruito secondo i più alti standard. Alberi di ulivo, tralci d’uva e cactus sono solo alcune fra le piante tipiche della Puglia, che assicurano al campo da golf una connotazione fortemente mediterranea. Una connotazione che certo non si perde – sin dal nome – anche se dal golf si passa al benessere: la Vair Spa (vair in dialetto locale significa vero) è un centro benessere sorprendente declinato rigorosamente secondo tradizioni popolari ancestrali e con una filosofia precisa: il segreto per stare meglio è legato al modo di affrontare la vita e le relazioni. indirizzi a fine rivista

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Situato nel cuore della capitale spagnola, il Mercure Madrid Santo Domingo Hotel regala un’atmosfera speciale con camere personalizzabili e spazi originali per eventi indimenticabili

L’albergo?

A la carte!

ALESSANDRA BOIARDI

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viaggi, a volte, sono delle mere routine: la stessa coda in aeroporto, gli stessi aerei, hotel che sembrano tutti uguali. Non è facile trovare uno spirito diverso, un albergo diverso. Di un tale presupposto il Mercure Madrid Santo Domingo Hotel ha fatto un “mito” da sfatare, perché da quelle parti sanno che spesso è proprio l’hotel che fa la differenza.

Anche per questo motivo, l’albergo di Madrid si è dato proprio come leit motif un’enfasi entusiastica e contagiosa, per regalare – ai suoi clienti – una dimensione di soggiorno alberghiero davvero

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diversa. Sensazioni nuove e inesplorate che si materializzano in momenti magici, come quello, per esempio, in cui si riesce a toccare il cielo con un dito sul panoramico rooftop – dal quale la vista spazia in ogni direzione – oppure quando si entra per fare il check-in in quella che si pensa essere una “semplice “ hall di albergo e si viene rapiti dallo scintillio dello spazio, dove il bagliore è il riflesso delle cupole dorate che sovrastano la hall e praticamente la incoronano.

Naturalmente le sorprese si moltiplicano in tutta la struttura. L’hotel propone infatti duecento camere, con modalità

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L

a tradizione alberghiera incontra lâ&#x20AC;&#x2122;arte contemporanea creando il luogo ideale per i vostri eventi, dove poter ospitare seminari, conferenze ed indimenticabili incentives che segneranno le vostre future decisioni.

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L’eccellenza dell’ospitalità business del “Cosmopolitan Hotels Group”. Una struttura dinamica e polifunzionale in grado di offrirti soluzioni personalizzate per il tuo business. Collocato in una posizione strategica, direttamente sul mare e a soli 10 km dall'aeroporto di Pisa, dispone di 6 sale congressi a capienza differenziata, attrezzate con le più moderne tecnologie. Scegli la tranquillità di una perfetta organizzazione in una location accogliente ed esclusiva.

Largo Belvedere, 26 - 56128 Tirrenia | PISA | ITALY Tel. +39 050 37031 | Fax +39 050 37283 info@grandhotelcontinental.it

VIRTUAL TOUR 360°

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del tutto originali: alcune sono comunque di realizzazione classica – per accontentare le esigenze più istituzionalizzate –, del resto in occasione di un convegno le esigenze degli ospiti possono essere davvero disparate.

SPAZIO ALLA FANTASIA Per chi ama osare un po’ di più e per i planner che vogliono lasciare il segno in occasione di un congresso o di un evento nel cuore della capitale spagnola, l’hotel propone alcune camere che sono espressione di stili eccentrici, resi possibili da ottanta diversi tipi di arredamento, che possono essere personalizzati in ogni dettaglio.

Vasta la scelta: sono infatti più di venti i temi a cui si ispirano le stanze, dalla giungla ai tropici, passando per la camera Acquario, in cui immergersi come se ci si trovasse negli abissi marini e per le stanze ispirate a film cult, ad artisti, agli antichi imperi o ai paradisi terrestri. Altre stanze sono dedicata alla Spagna, nell’impersonificazione di due dei “personaggi” più leggendari della terra iberica: Dalì e Don Quijote. Non mancano le camere dal sapore orientale, o quelle dove sembra di essere immersi in campi di lavanda.

SALE A SORPESA Ma siccome in un albergo non contano solo le camere, il Mercure Madrid Santo Domingo Hotel si propone come molto di più che un posto dove dormire.

La costante della sopresa a tutti i costi si ritrova in tutta la struttura, dall’alto del roof e dell’attico con piscina, fino giù giù fino al bar, al piano terra. Ma non solo. ll Mercure Madrid Santo Domingo Hotel è infatti anche una location dedicata all’organizzazione di eventi che desiderano distinguersi per originalità, ma che non per questo possono peccare in organizzazione e servizi.

Le sale meeting proposte dalla struttura alberghiera sono ampie e ideali per i più disparati usi, come presentazioni, feste aziendali, riunioni e lanci di prodotto.

Tutti questi spazi offrono contesti speciali, come Natura, che si trova sotto un giardino verticale che naturalmente sa dare il meglio di sé in primavera, ma è perfetto in tutte le altre stagioni. Ma si può scegliere anche Belvedere, una sala con il soffitto mobile.

Varcare la soglia del Mercure Madrid Santo Domingo Hotel vuol dire immergersi in un mondo fatto di soprese, tutte personalizzabili

OCCHIO AI GORILLA... D’AUTORE Perfino il parcheggio è originale: la sua realizzazione è stata infatti affidata all’artista Juan Avellano, che ha realizzato una vera giungla, con tanto di gorilla che sembrano fare la guardia alle automobili.

Un tocco estroso che chiude il giro virtuale di un albergo che colpisce per la sua unicità pur mantendendo un ottimo rapporto qualità prezzo, senza dimenticare la perfetta localizzazione nel centro di una delle capitali più vibranti d’Europa e del mondo, la splendida Madrid, destinazione congressuale sempre nuova da scoprire in tutte le sue più diverse sfaccettature, decisamente sorprendenti. indirizzi a fine rivista

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152 loc per eventi SX_Porto Antico Genova

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Porto Antico di Genova Centro Congressi Genova (Ge) Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 1.480 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive interne: 8.500 lordi | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 3.500 posti | Pranzo seduti: 2.500 posti | Possibilità organizzazione post congress

Porto Antico di Genova – Centro Congressi: un ventennale all’insegna di prestigiosi appuntamenti medico-scientifici e di numerose convention aziendali. Ma anche della responsabilità ambientale

Vent’anni di successo DARIA NARDI BESSOLA

orto Antico di Genova – Centro Congressi compie vent’anni anni: un traP guardo storico per Genova che dal 1992 si è progressivamente affermata come destinazione congressuale di qualità in Italia. La ristrutturazione dei Magazzini del Cotone, avvenuta nel progetto di riqualificazione del porto storico di Genova firmato dall’architetto Renzo Piano, è uno dei tasselli che hanno permesso alla città di sviluppare la vocazione per il turismo e, conseguentemente, nuove prospettive economiche. Ma tutto questo rappresenta il passato. Il 2012 si rivela come un anno di importanti appuntamenti, non solo di celebrazioni. Il Centro Congressi del Porto Antico ha in calendario una serie di eventi che consolidano il posizionamento della struttura. Importante l’elenco dei convegni medico scientifici: l’edizione numero 16 del Simri – Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili – dal 21 al 23 giugno 2012 (iDea Congress), il XIX Congresso Nazionale Auro – Associazione Urologi Italiani – dal 19 al 22 settembre 2012 (Sinthesis), il XIII Congresso Nazionale Gicr – Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva – dal 18 al 20 ottobre 2012 (Aristea International). A questi eventi vanno aggiunti il VI Congres-

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so Nazionale Fimp – Federazione Italiana Medici Pediatri del 26-29 Settembre (CapriMed) e il XXXIII Congresso Nazionale Gise – Società Italiana Cardiologia Invasiva – dal 3 al 5 ottobre (O.I.C.). Indicazioni positive giungono anche dal segmento delle convention aziendali con gli eventi di L’Oreal Professional (27 febbraio), Helvetia (23 e 24 marzo – A&S Team), e Dieci anni di Gruppo Liguria, in programma l’11 maggio. Confermate le iniziative Port & Shipping Tech e Green City Energy OntheSea, mostre-convegno nel settore dello shipping e delle energie rinnovabili, frutto della collaborazione con la società ClickUtility, che si arricchirà di una nuova manifestazione legata al mondo della robotica.

Focus particolare, poi, sul tema della sostenibilità ambientale. Personale e fornitori abituali sono stati formati circa l’applicazione di comportamenti responsabili, smaltimento delle risulte derivanti dalle attività del centro e degli eventi ospitati, catering, contenimento delle dispersioni di temperatura e lotta a ogni spreco di energia. Soprattutto l’energia dei vent’anni. Quella che occorre per guardare ai prossimi. indirizzi a fine rivista

AD: SUBTITLE. FOTO: BITTICHESU

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154 loc per eventi SX_Arezzo Fiere

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SITE INSPECTION location per eventi

Arezzo Fiere e Congressi Arezzo Sale meeting: 1 modulare da 912 posti divisibile in due di cui una da 300 e una da 450 posti e una ulteriore saletta da 90 posti divisibile in tre salette da 25 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 1.000 | Sala banchetti interna | Pranzo seduti: 800 posti | Possibilità organizzazione post congress

Arezzo Fiere e Congressi da pochi mesi ha inaugurato il proprio centro congressi, una struttura nuovissima e all’avanguardia per le tecnologie e i servizi disponibili.

E la città toscana ha ora tutte le carte in regola per decollare sul palcoscenico Mice

Arezzo, prospettiva congressuale GIULIA DE STEFANO

rezzo Fiere e Congressi è una delle più importanti realtà italiane del setA tore fieristico, con particolare riferimento all’oreficeria e al settore primario (olio, agriturismo, vino): con la realizzazione della nuova struttura congressuale, progettata dallo studio Gmp di Amburgo, Arezzo Fiere e Congressi si propone anche nel settore Mice forte di una collocazione geografica strategica al centro dell’Italia. La nuovissima struttura diventa così la sede ideale per l’organizzazione di mostre, convegni, incontri, conferenze stampa, ma anche di spettacoli musicali, manifestazioni sportive, sfilate di moda, cocktail e banchetti, grazie alla sua versatilità e all’efficienza dei servizi che è in grado di offrire. Il nuovo centro congressi è stato concepito per essere modulare, con uno spazio totale da mille a 13mila metri quadrati, che comprende una sala congressi da novecento posti, divisibile in due sale da trecento e 450 posti, sale per riunioni o formazione da 15 a cento posti, due sale regia, otto salette interpreti, sala congressi utilizzabile come auditorium per musica lirica, sinfonica e da camera, con capienza settecento posti, sala polifun-

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zionale da allestire per congressi, spettacoli, concerti, con capienza fino a ottocento posti, un impianto wireless di traduzione simultanea, un’area espositiva di mille metri quadrati adiacente l’auditorium, ulteriori 28mila metri quadrati di area espositiva suddivisa in sei padiglioni, parcheggi, bar e ristoranti.

AREZZO, AL CENTRO DELL’ITALIA Arezzo, situata nel cuore dell’Italia, non solo gode di una posizione strategica nella rete del traffico stradale e ferroviario, ma vanta anche un patrimonio artistico e naturale di rara bellezza. Gli affreschi di Piero della Francesca, le pievi romaniche, i musei e i palazzi signorili. E ancora, nelle vallate che la circondano, parchi naturali, castelli medievali, cittadine di origine etrusca, sono i tesori da scoprire nel territorio aretino. Scegliere Arezzo Fiere e Congressi non significa soltanto disporre di spazi moderni, attrezzature e personale con una solida esperienza, ma approfittare anche delle infinite possibilità di svago che offre questa terra di antiche tradizioni. indirizzi a fine rivista

156 loc per eventi SX_Auditorium Conciliazione

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SITE INSPECTION location per eventi

Auditorium Conciliazione Roma Sale meeting: 3 | Capienza sala maggiore: 1.763 posti | Capienza sala minore: 300 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 800 | Sala banchetti interna | Pranzo in piedi: 1.000 posti | Pranzo seduti: 500 posti | Possibilità organizzazione post congress

Unico per caratteristiche architettoniche, centralità e vicinanza all'aeroporto di Fiumicino, acustica e versatilità dei suoi spazi, l’Auditorium Conciliazione si riconferma una location d’eccezione per concerti di musica classica e non solo

Congressi pontifici MANUELA BELLINI

i emoziona - dice Uto Ughi – ha una delle migliori acustiche italia«M ne e ha conquistato un posto autorevole e di prestigio nella cultura della capitale».

L’Auditorium Conciliazione è la prima vera “music venue” romana, una sede istituzionale nel cuore della capitale – e nel cuore dei romani – che attrae da sempre il grande pubblico, di giovani soprattutto, e ospita eventi di tutti i generi.

Da sempre luogo dedito alla cultura, negli ultimi anni, l’Auditorium Conciliazione ha incentrato la sua attività di promozione artistico culturale sulla contemporaneità in tutte le sue forme creative: dalla danza alla musica, dai congressi alle arti visive. I suoi spazi modulari che consentono di ospitare concerti, proiezioni cinematografiche, conferenze e cene di gala, ne hanno decretato il suo successo e, negli ultimi anni, l’hanno consacrato location ideale nel settore congressuale.

Grazie infatti a una sala plenaria che può facilmente ospitare più di 1.700 partecipanti e alle altre sue sale riunioni modulabili, tutte dotate delle più innovative tecnologie, l’Audito-

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rium Conciliazione offre un perfetto connubio tra funzionalità, servizi, atmosfera e lavoro di squadra (che si completa di un team di professionisti a cui ci si può affidare dalla bozza del progetto dell’evento alla sua completa realizzazione).

LE SALE Una superficie di 1.250 metri quadrati (esclusi palco e balconate) per una capienza di oltre 1.700 persone, la Sala Grande dell’Auditorium, tutta completamente ristrutturata, è modulabile con un sistema di pannellature che in un batter d’occhio la trasformano. Dispone di una sala regia e di un ampio palco di trecento metri quadrati, fornito di uno schermo di novanta metri quadrati e un sistema avanzato di proiezione e amplificazione che non ha nulla da invidiare alle definizioni cinematografiche. Più piccole ma altrettanto efficaci la sala del Coro (390 metri quadrati e fino a duecento persone sedute), il Foyer (733 metri quadrati e fino a mille persone in piedi con un sistema di dieci schermi per proiettare immagini), la sala del Lucernario (un’area espositiva di venti metri quadrati impreziosita da opere fotografiche di Silvio Wolf, per piccole riunioni, incontri con relatori e giornalisti per un massimo di venti persone in piedi e otto sedute) e, infine, la Buvette, la sala ideale per accogliere cocktail, buffet in piedi e coffee break tra concerti e conferenze stampa. indirizzi a fine rivista

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Associato Venezia Convention Bureau

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Centro Congressi Fiera del Levante Bari Sale meeting: 24 | sala minore: 24 posti | sala maggiore: 4.000 posti | catering 4.000 pax | capienza per eventi particolari: fino a 9.000 posti | mq di area multifunzionale: 10.400 | saletta segreteria | sala banchetti interna | ristorante a primo piano: 800 posti in piedi - 400 seduti | possibilità post congress

Con il nuovo centro congressi di 18mila metri quadrati della Fiera del Levante, Bari si appresta a diventare driver destination del Mezzogiorno. Dove arte, cultura ed economia si incontrano ai massimi livelli

La smart city del futuro ervono a Bari i lavori di completamento del nuovo centro congressi all’inF terno della Fiera del Levante, un polo avveniristico che, insieme alla ristrutturazione dell’antico Palazzo delle Nazioni, cambierà il volto del quartiere, trasformando la città in una destinazione Mice di rilievo internazionale.

«Sarà tra i più grandi centri espositivi e congressuali dell’area del Mediterraneo e lo abbiamo presentato per la prima volta ad Imex 2012, uno dei più significativi appuntamenti europei dedicati al turismo d’affari internazionale», spiega Leonardo Volpicella, chief executive dell’ente barese. «Desideriamo far conoscere al mondo del congressuale questa straordinaria opportunità rappresentata da una delle più importanti location del Mediterraneo, in una regione, la Puglia, e in una città, Bari, oggi internazionalmente giudicate tra le più cool d’Europa. I nostri servizi collaterali completi, il territorio, il clima, l’autenticità dell’enogastronomia, le numerose località artistiche e storiche della costa e dell’interno, i golf court pre-

senti nelle vicinanze danno luogo a molteplici possibilità di attività post congressuali e fanno della nostra location una venue ideale per prolungarvi il soggiorno, assaporando la celebre ospitalità della nostra terra. Offriamo un prodotto nuovo, comodo e accattivante».

Naturalmente l’opera rappresenta anche un’opportunità unica per rilanciare l’eco-

ELISA FERRO

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Il nuovo centro congressi, che si avvale di un nuovissimo edificio di 18mila metri quadrati già in funzione da ottobre 2011, sarà completato con altre strutture all’avanguardia entro la fine dell’anno

nomia del territorio e fare da apripista a iniziative analoghe in tutta la regione.

«Entro la fine del 2012, il centro congressi sarà perfettamente funzionante», assicura Volpicella, chiarendo che il nuovo padiglione di 18mila metri quadrati, costato complessivamente 21 milioni di euro, sarà molto più di un semplice contenitore. «Vi troveranno spazio, oltre ai congressi, anche l’arte, l’economia e la cultura».

TANTE NUOVE OCCASIONI DI BUSINESS PER TUTTI Nel quartiere, secondo il progetto del presidente di Fiera del Levante, Gianfranco Viesti, nascerà una vera e propria smart city, ideata per accogliere l’insediamento permanente di attività imprenditoriali improntate soprattutto alla creatività e all’innovazione. «Attraverso una serie di iniziative – afferma Viesti – in linea con i criteri europei più moderni di ecodigitalizzazione, nel nuovo quartiere fieristico, interamente cablato in fibra ottica, ci si muoverà a piedi o su vetture elettriche, circondati

da ampi spazi verdi popolati da piante autoctone e tutti gli impianti saranno alimentati da fonti di energia rinnovabile. All’interno, gli ambienti garantiranno massima flessibilità e frazionabilità distributiva in modo da consentire la realizzazione di più eventi in contemporanea».

«In linea con il progetto – prosegue Viesti – avremo una importante novità tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2013.

Alle presenze di Apulia Film Commission, col Cineporto, PugliaPromozione, Agenzia Regionale del Turismo e The Hub, spazio dedicato al co-working, si aggiungerà Eataly che aprirà proprio all’interno della Fiera, con ottomila metri quadri di mostra mercato permanente, la più grande d’Italia, dopo quella di Roma, dedicati all’eccellenza del cibo italiano. Un investimento di circa sette milioni di euro che rilancerà il polo fieristico come cittadella della qualità e da cui ci si aspetta una ricaduta positiva a cascata su tutto il territorio».

Manterrà senz’altro un ruolo di primo piano la convegnistica: il nuovo padiglione ospiterà rassegne, concerti e riunioni in grado di accogliere fino a novemila persone, con dotazioni di ultimissima generazione e tutti i servizi correlati, come bar, ristorante e aree relax. In calendario figurano già importanti eventi, tra cui, a ottobre, il convegno annuale dei dottori commercialisti in cui saranno presenti 2.600 professionisti e il congresso nazionale Sifo con altri 1.600 partecipanti, in entrambi i casi ospitati tutti nella sala plenaria.

A distanza di un anno le conclusioni del management di Fiera del Levante sono quindi di grande soddisfazione per il lavoro svolto. All’inizio dell’incarico la Fiera perdeva quattro milioni di euro l’anno. Oggi, grazie ai progetti ambiziosi e all’impegno di tutti nel metterli a segno, si sta realizzando una grande opera per la città e per l’intera regione. indirizzi a fine rivista

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UNA NUOVA SFUMATURA DI LUSSO A ROMA Un nuovo indirizzo d’elezione arricchisce lo splendore senza tempo della città Eterna: Gran Meliá Rome Villa Agrippina, eccellenza spagnola nel cuore della Capitale. A pochi passi dal Vaticano, questo nuovo urban resort osserva le acque del Tevere dall’invidiabile posizione sulle pendici del Gianicolo. Una sorprendente Villa-museo circondata dai celebri Orti Domiziani, immersa in un’oasi di aranci e piante profumate che offre 116 camere e suite, raffinatissime esperienze gourmet, 2 piscine e l’impeccabile piacere aggiuntivo della YHI Wellness. Lasciati sedurre dall’eccellenza dei sofisticati servizi RedGlove, respira il fascino dell’Antica Roma, per un viaggio oltre ogni aspettativa.

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162-163 loc per eventi 2S_Masseria Traetta

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SITE INSPECTION location per eventi

Masseria Traetta Exclusive HHHHHL Ostuni (Br) 3 Suite Interne | 3 Sale ristorante interne + 2 esterne | Posti totali tra interni ed esterni: 700 | Sale meeting: 3| Sala maggiore: 220 posti a platea | Sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 450 interni + 900 esterni | Possibilità organizzazione post congress

La Masseria Traetta Exclusive è una location dal fascino particolare, immersa in un grande parco di uliveti, che ospita eventi esclusivi nelle sue tre sale.

E tutt’intorno le suggestioni indimenticabili della splendida terra di Puglia

Incontri tra gli ulivi SIMONA ZIN

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i rimane senza parole quando si entra nella tenuta nella quale è inseS rita la Masseria Traetta Exclusive di

moderne attrezzature, rendono ogni evento unico e indimenticabile.

Ostuni: la maestosità del parco che la circonda e la magnificenza dell’edificio promettono emozioni forti, che vengono confermate quando si entra per visitare l’interno della struttura. Quello che colpisce qui è che nulla è stato lasciato al caso: sia il recupero degli elementi strutturali sia gli arredi e i relativi complementi sono il risultato di un’amorevole cura per i dettagli e un attento interesse ai particolari e al bello. Gli ambienti regalano un’atmosfera rilassata e tranquilla e le tre meravigliose sale con volte a stella, dotate delle più

UN PAZIENTE RESTAURO La struttura della Masseria Traetta Exclusive risale alla fine del XIX secolo: immersa in un vasto parco di oltre 35 ettari di uliveti e boschi, la location, oggi di proprietà della famiglia D'Agosto – Cioffi, è stata oggetto negli ultimi anni di un attento e scrupoloso lavoro di restauro, che ha visto riportati alla luce i suoi tesori nascosti. A questo lavoro è seguita una selezione accurata di oggetti di artigianato locale e una scelta di opere d'arte di autori di fama internazionale. Oggi Masseria Traetta Exclusive vuole proporsi come un

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luogo esclusivo dove celebrare eventi di classe e al tempo stesso come un luogo destinato a pochi, selezionati ospiti che scelgono un evento raffinato, in un territorio conosciuto in tutto il mondo. Questo si capisce dall’ampia scelta di spazi e proposte personalizzate, curate da uno staff di qualificati professionisti, che seguono l’organizzatore passo dopo passo per un incontro o una riunione. In un perfetto equilibrio fra dimensione della struttura e ricercatezza dei dettagli, fra legame con origini e tensione artistica innovativa, la struttura di Ostuni propone l’elegante sala delle feste, il luogo perfetto per cene di lavoro, o le sue tre sale meeting, con capienza massima di 220 posti, più un’area lounge per circa cento persone. In un perfetto accordo tra tradizione e tecnologia, gli ambienti destinati a meeting e conferenze regalano un’atmosfera rilassata e tranquilla e rendono ogni evento unico e indimenticabile.

COSA VEDERE NEI DINTORNI Chi sceglie la masseria pugliese per ambientare un evento può approfittare anche della splendida piscina, il luogo giusto per incontrare colleghi per un cocktail di benvenuto e che si presta anche ad accogliere eventi suggestivi.

Anche la cucina è uno dei punti di forza di Masseria Traetta: la tradizione pugliese, unita a ispirazioni fusion e a piatti della cucina internazionale, soddisfa il palato e contribuisce a lasciare nella memoria un ottimo ricordo di un evento, incentive o team building ambientato qui. Una volta arrivati nella masseria, è difficile uscirne, vista la piacevolezza dei luoghi e l’ottimo servizio riservato agli ospiti, ma i meno pigri possono approfittare per andare alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi della Puglia. In primis Ostuni, che sorge in una magnifica posizione a 240 metri di altitudine. La città si adagia su tre colli, col vasto territorio che parte dalle prime propaggini delle Murge sino al mare Adriatico, attraversando cosi uno dei panorami più suggestivi dell’intera Puglia. Ostuni viene definita la "Città Bian-

ca" per il colore bianco delle sue abitazioni del borgo antico, con le suggestive e caratteristiche stradine, talora interrotte da terrazze aperte sul sottostante passaggio, da dove ammirare la vasta distesa di secolari uliveti e l'azzurro trasparente del mare. Dalla città bianca si possono poi facilmente raggiungere altre famose località della Puglia: dalla greca Taranto alla barocca Lecce, dai Trulli di Alberobello fino alle carsiche grotte di Castellana e a quelle marine di Zinzulusa; dalla suggestiva valle d’Itria di Martina Franca alla bellissima scogliera di Polignano, dai misteri di Castel del Monte alle rovine di Egnazia.

Poco distante dalla candida Ostuni e immersa in una distesa di ulivi: la Masseria Traetta Exclusive ammalia gli ospiti e i loro sensi

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Progetti per il futuro Controllo della qualità e standard elevati.

Così come ci si aspetta da un albergo a marchio Una Hotels. E in più, il fascino irresistibile del territorio pugliese. Siamo all’Una Hotel Regina

TERESA CHIODO

Puglia, penisola della penisola, è una entusiasmante di vestigia rare, Lsole,asilloge in un cielo tanto spesso senza nubi che abbacina sul latte di calce dei muri e poi disegna le ombre mutevoli degli uliveti. Prima la pianura, verde di colture, con architetture barocche, spontanee, naturali, poi la serenità del mare. Una

Hotel Regina ridefinisce un’antica tradizione di ospitalità attraverso un concept innovativo che sa integrare nel genius loci le moderne facility di un mercato alberghiero al passo con i tempi. Il nuovissimo city resort, realizzato secondo lo stile architettonico tipico dei borghi pugliesi, si trova alle porte di Bari e a breve distanza dal mare. Gli arredamenti, in stile rustico, sono realizzati con le tonalità calde del legno che fanno risaltare il pavimento chiaro in pietra.

L’albergo è dotato di cento camere (di cui venti junior suite), tre ristoranti di cui uno con terrazza vista mare, piscina coperta e piscina all’aperto, entrambe semi-olimpioniche e fitness club.

I NUOVI SPAZI Una Hotel Regina entra nel vivo della sua stagionalità e lo fa in grande stile, inaugurando la nuova sala polifunzionale con vista mare e disponendo così attualmente di 12 spazi meeting da 15 a ottocento posti a sedere, tutti con ingresso indipendente, con controllo autonomo del suono e dell'illuminazione. Comodi foyer consentono di organizzare in contemporanea rinfreschi e coffee break e di ospitare tutti i servizi di accoglienza e segreteria. Il nuovo spazio, realizzato con una struttura autoportante di forma rotondeggiante, sorge a ridosso del parco

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UNA Hotel Regina HHHH Noicattaro (Ba) Numero totale camere: 100 | Ristoranti: 2 | Posti: 200 | Sale meeting: 12 | Capienza sala maggiore: 800 posti | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 5.000 | Possibilità organizzazione post congress

A un quarto d’ora dal centro di Bari, l’Una Hotel Regina vizia i propri ospiti e li coccola nell’elegante spa, davanti alle proposte gourmet del ristorante e nel comfort delle camere

secolare di ingresso e proprio al di sopra del Noha Ristorante Mediterraneo.

Si tratta di uno spazio tecnologicamente attrezzato e funzionalmente organizzato, con tutti i servizi e una cucina completa per supportare eventi legati alla banchettistica e allo show cooking. L’altezza massima al soffitto è di circa 4,5 metri. «In un anno incerto come quello che il mondo sta vivendo, – interviene il direttore Francesco Ascalone – abbiamo voluto fortemente investire in nuovi servizi e aree dedicati al business e al banqueting, soprattutto perché crediamo nella qualità e cerchiamo di fare del prodotto la nostra arma vincente. Una Hotel Regina, inserito in un complesso che, per la sua architettura e dislocazione, abbiamo denominato Il Borgo, conta molteplici outlet, dalla spa con area umida al Fitness Club da settecento metri quadrati, con piscine coperte e scoperte; elementi che fanno del city resort una destinazione unica per i viaggiatori d’affari e vacanza.

Ed è proprio questa caratteristica che spinge il businessman a preferire Una Hotel Regina: una struttura facile da raggiungere, comoda per gli spostamenti verso il centro di Bari (il centro storico e l’area dello shopping cittadino distano meno di 15 minuti d’auto) e da e per l’aeroporto Internazionale (venti

minuti), con ampio parcheggio gratuito, camere e junior suite che “fanno sentire in vacanza”, le facility delle aree benessere e sportive e, non ultima, l’opportunità già da maggio di poter fare un bagno o rilassarsi su un lettino nell’area piscine all’aperto alla fine di una dura giornata di lavoro».

Il resort propone la spa come uno dei suoi punti di forza: cinquecento metri quadrati di area umida tutta realizzata in pietra e parzialmente sviluppata all’interno di tre tradizionali trulli. Qui si trovano una piscina a 34° C con percorso Kneipp, docce emozionali, sauna e bagno turco, aree relax con chaise longue in pietra riscaldata e vasche idromassaggio individuali.

Il territorio a sud di Bari è costellato dai suggestivi paesi che si incontrano lungo la costa e da quelli dell’entroterra, ricchi di testimonianze storiche. Fra ondulate colline e attraverso Gioia del Colle dall’antico castello e Massafra ricca di grotte, si è nel cuore della civilissima Martina Franca. Poi troviamo il regno sotterraneo di Castellana Grotte, il Castello Svevo, la cattedrale di Ruvo, Castel del Monte, la cattedrale di Trani sul mare, le scogliere e il centro storico di Polignano, la Valle d'Itria e i suoi trulli, e molto altro ancora. indirizzi a fine rivista

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Squadra che vince

l Nova Yardinia corrisponde alla definizione di Polo Turistico Integrato: un Isistema di destinazione turistica pro-

gettato come contesto ricettivo e ambientale omogeneo che comprende, in un raggio di circa 60-100 chilometri, infrastrutture, beni culturali e artistici, ristorazione tipica, prodotti caratteristici dell’artigianato e dell’agricoltura locale. Questo è l’elemento base per rilanciare aree geografiche a elevato potenziale di sviluppo turistico e attrarre significativi flussi turistici nazionali e internazionali. Questi i presupposti su cui va a costruire il Nova Yardinia di Castellaneta in provincia di Taranto.

L’offerta è molto ricca: spiccano quattro hotel, il centro benessere Kalidria Thalasso Spa, caffetterie, ristoranti e una magnifica spiaggia. Si tratta di un’area geografica a forte vocazione turistica, ricchissima sotto il profilo naturalistico e paesaggistico, storico-archeologico, architettonico ed enogastronomico. Il Nova Yardinia vuole vincere la scommessa della destagionalizzazione, per questo ha puntato molto sulla qualità delle sue proposte e sull’interattività fra la sempre più personalizzata domanda e la pertinente offerta.

Vuole andare oltre il mare, il clima, la latitudine geografica per proporre un “turismo su misura” tutto l’anno e a tanti tipi di pubblico, offrendo qualcosa in più: eccezionali strutture ricettive, sale

Strumento di training moderno e innovativo il team building trova grandi spazi al Nova Yardinia, in Puglia.

I format? Sport activity, giochi di ruolo, gare di cucina creativa, competizioni di orienteering e molto altro

convegni, terme marine e centri benessere, il golf, il tennis e tantissimi altri sport, strutture per l’edutainment e il divertimento, shopping center e spazi espositivi.

Su questo ampio scenario si innesca la complessità della poliedrica domanda cui Nova Yardina intende dare risposta, sul piano dei contenuti, del servizio e della costumer care.

TERESA CHIODO

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Nova Yardinia Convention Resort Castellaneta Marina (Ta) Numero totale camere: 790 | Ristoranti: 14 | Posti: 3.000 | Sale meeting: 30 | Capienza sala maggiore: 1.200 posti (La tensostruttura) | Capienza sala minore: 15 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 7.890 | Possibilità organizzazione post congress

Al Nova Yardinia l’aspetto ludico e quello formativo si fondono per creare attività di team building sempre nuove e coinvolgenti

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TEAM BUILDING: L’ARTE DI FARE SQUADRA Da anni ormai al Nova Yardinia si progettano e si realizzano momenti di team building originali e divertenti come la caccia al tesoro, fra i trulli o all'interno della riserva Biogenetica Stornara; unici nel loro genere sono quelli legati al territorio come le sessioni dedicate alla cucina tipica pugliese.

I corsi di team building in cucina permettono ai partecipanti di toccare con mano, di vivere direttamente, pienamente e in modo coinvolgente l’esperienza di creazione, rafforzamento e consolidamento del team di lavoro attraverso la metafora della cucina. L’aspetto ludico si mescola a quello formativo e lo scenario pugliese diventa un plus incentivante.

Il cooking team building viene proposto come una ricercata miscela di ingredienti in una formula rinnovata fra teatralità e psicologia, in sintonia con le dinamiche aziendali.

I team building sotto la categoria sport activity sono il metodo più efficace per consentire a un gruppo di lavoro di sviluppare l'attitudine necessaria a interagire strategicamente, magari su una spiaggia. I partecipanti vengono coinvolti in situazioni fuori dall’ordinario, con una serie di attività e azioni che esulano dai soliti schemi mentali e comportamentali, in un contesto privo di condizionamenti e pressioni, se non quelle dettate dalle regole del gioco. Vediamo alcuni format.

Il calcio balilla umano si svolge in un campo di gioco gonfiabile: due squadre composte da sei giocatori si affrontano in una vera partita di calcio, muovendosi però come birilli di un calcio balilla. Ancora, all’interno di un ring gonfiabile, i contendenti duellano per abbattere simpaticamente l’avversario in un confronto a eliminazione diretta. Poi ancora ci sono: maxi box, pallavolo bendata, la staffetta d’acqua, la gara di canoa, surf, beach tennis, tiro alla fune e gara di nuoto. Uno staff preparato di professionisti provvede all’allestimento, alla conduzione, all’arbitraggio e all’assistenza.

Un conduttore viene assegnato per coordinare e commentare le fasi di ogni gioco.

Un impianto per il suono viene montato presso l’area per consentire la diffusione di musica di sottofondo e l’utilizzo di radio microfoni. Si prevede l’utilizzo solo ed esclusivamente di spazi all’aperto, ovvero la spiaggia.

I team building con competizioni di orienteering invece si svolgono ad Alberobello, un luogo quasi fiabesco che si snoda lungo le stradine lastricate dell’Aia Piccola e del Rione Monti; il paese è dichiarato monumento dell’Unesco per via dei trulli (costruzione tipica a forma di cono) che si ergono uno a ridosso dell’altro con misteriosi segni di calce a evocare strani significati simbolici. indirizzi a fine rivista

VERONA

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Tenuta Moreno HHHH Mesagne (Br) Numero totale camere: 86 | Ristoranti: 1 | Posti: 450 | Sale meeting: 5 | Capienza sala maggiore: 450 posti | Capienza sala minore: 20 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 500 | Possibilità organizzazione post congress

Una verde tenuta Una filosofia dell’accoglienza votata alla natura e al benessere. Un’opportunità da vivere anche durante un incontro professionale. A Tenuta Moreno, nel Salento, legata al brand internazionale Viverde Hotels

ELISA FERRO

a un lato una suggestiva masseria pugliese, immersa tra le viti rigoglioD se, gli agrumi e gli ulivi centenari delle campagne salentine, trasformata in un raffinato complesso alberghiero di categoria quattro stelle, dotato, fra gli altri plus, di un centro congressi polifunzionale da 450 posti, un ristorante che eccelle per la qualità della sua cucina e un’accogliente spa di ultima generazione, vero e proprio tempio della remise en forme. Dall’altro, un brand alberghiero lanciato di recente dal rinomato gruppo turistico tedesco Tui, che ha deciso di

mettere al centro della sua mission l’opportunità per gli ospiti di ritrovare l’equilibrio, il benessere e l’armonia attraverso il contatto diretto e polisensoriale con la natura e le sue benefiche possibilità di rigenerazione.

Stiamo parlando della splendida Tenuta Moreno, situata a pochi minuti da Mesagne, in provincia di Brindisi, e di Viverde Hotels, innovativo brand internazionale del soggiornare e del vivere verde, in piena sintonia, cioè, con l’ambiente circostante e con i suoi ritmi umani e naturali.

Come si vede il matrimonio non poteva essere dei più riusciti, e il frutto di questa unione – Viverde Hotel Tenuta Moreno – rappresenta una location ideale tanto per godersi una pausa di piena vacanza e riposo attivo quanto per partecipare a incontri professionali, convention aziendali e congressi (ma anche viaggi incentive o educational, attività di team building, eventi promozionali) abbinando al meglio la necessaria dose di operosità e concentrazione e il meritato relax psicofisico del dopolavoro. Il centro benessere, in questo senso, offre l’occasione perfetta per pre e post congress all’insegna del wellness più esclusivo, completando le altre opportunità green proposte a delegati e accompagnatori dallo staff di questa straordinaria destinazione: dalle degustazioni di vini e prodotti tipici agli sport di gruppo, dai percorsi nella natura alle escursioni di carattere storico-culturale. indirizzi a fine rivista

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Il tuo evento nel cuore della Puglia

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Relais Histó San Pietro Sul Mar Piccolo HHHHH S. N. Circummarpiccolo (Ta) Numero totale camere: 48 | Ristoranti: 2 | Posti: 200 | Sale meeting: 4 | Capienza sala maggiore: 250 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 2 | Possibilità organizzazione post congress

Il lusso profuma di storia Un angolo di Puglia che sa di Mediterraneo, il Relais Histò conserva la preziosità del suo passato riproponendola in chiave esclusiva alla meeting e incentive industry più esigente

GIULIA DE STEFANO

livi secolari da una parte e le acque calme del Mar Piccolo – di fronte a U Taranto – dall’altro: è la cornice di storia e natura che accoglie il Relais Histò, incantevole dimora Medievale che ha aperto le sue porte alla meeting e incentive industry. Il Relais Histò sorge in un borgo già abitato in epoca romana e tardo ellenistica, e dopo un rispettoso restauro conservativo, si propone oggi ai suoi ospiti con ambienti sobri ed eleganti. L’antichità della vecchia corte nobile e della imponente Basilica del I secolo dopo Cristo dedicata ai Santi Pietro e Andrea, ben si conciliano con il lusso silente dei nuovi ambienti e i comfort di un hotel d’eccellenza.

Tranquillità, riservatezza, cura dei particolari sono la traccia dell’ospitalità Histò.

L’ottimo ristorante La Lanternaia, ricavato da un antico frantoio, può accogliere fino a duecento persone e offre ai suoi visitatori piatti della tradizione culinaria pugliese che assieme alla creatività connotano i sapori della cucina. Durante la stagione estiva, le ampie corti del relais si trasformano in incantevoli sale ricevimenti, in un contesto da favola grazie al gioco suggestivo di luci e da un piccolo scorcio sul Mar Piccolo che regala emozioni uniche.

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Colonna Resort HHHHH Porto Cervo (Ot) Numero totale camere: 250 | Ristoranti: quanti: 2 | Posti: 500 ognuno | Sale meeting: 15| Capienza sala maggiore: 650 posti | Capienza sala minore: 10 posti | Saletta segreteria | mq di aree espositive: 150 | Possibilità organizzazione post congress

Lusso in Sardegna elitario e nuovissimo indirizzo di Porto Cervo e dell’intera Costa SmeL’ ralda, oltre a essere una struttura da favo-

la per un soggiorno di piacere, è anche una location perfetta per eventi aziendali e convegni di assoluto prestigio e qualità. Stiamo infatti parlando dell’esclusivo Colonna Resort di Cala Granu, a pochi minuti da Porto Cervo Marina, complesso a cinque stelle inaugurato nel 2009 e subito premiato alla Fiera del lusso di Lugano come Luxury Beach Resort in the World. Arrivando al Colonna Resort è impossibile non restare affascinati dalla sobria eleganza delle sue architetture mediterranee e, soprattutto, dalla bellezza del mare e della natura circostante, a cominciare dallo strepitoso parco di cinque ettari che lo ospita, nel bel mezzo del quale si trova una piscina salata di oltre ottomila metri quadrati, la più grande d’Europa. Intorno si sviluppano le varie pertinenze del complesso: dalla spiaggia attrezzata con lettini e ombrelloni al campo di pratica per il golf, dal centro benessere con area fitness e spa di circa mille metri quadrati al porticciolo da diporto, fino ai bar e ai due ristoranti capaci di servire complessivamente novecento coperti. Vi sono inoltre ben 250 alloggi fra cui scegliere, suddivisi tra camere standard, deluxe e diverse tipologie di suite, nonché, per le esigenze degli operatori Mice, un ampio e moderno centro congressi composto da due sale principali – la sala plenaria Colonna e la sala Corallina, rispettivamente da cinquecento e duecento persone – e da altre business room più piccole per un totale di oltre 630 posti a sedere. Tutto l’hotel, infine, comprese le camere e gli spazi

Il centro congressi del nuovissimo Colonna Resort è di grande prestigio e ampia funzionalità, inserito nell’esclusiva ospitalità a cinque stelle. Tutto intorno, le meraviglie di Porto Cervo e della Costa Smeralda

congressuali, è coperto dalla rete wi-fi e dal collegamento internet veloce e gratuito, mentre ogni sala è dotata delle migliori strumentazioni e di tecnologie all’avanguardia che permettono, fra l’altro, traduzioni simultanee, videoconferenze e web streaming. Completano l’offerta congressuale un elegante foyer, ideale per welcome drink e coffee break, e alcune salette di appoggio adatte per esposizioni ed eventi vari.

ELISA FERRO

indirizzi a fine rivista

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ASSUNTA CORBO

LA GRANDE MELA SBARCA SU ITUNES

Un’applicazione completamente gratuita disponibile su iTunes. È la novità lanciata da NYC & Company in collaborazione con CityMaps. L’app permette di visualizzare la mappa digitale dei cinque distretti di New York City e consente di navigare con facilità le strade della città, localizzando novantamila hotel, ristoranti, bar, negozi e attrazioni. NYC è ad oggi l'unica destinazione degli Stati Uniti ad avere co-firmato un'app con CityMaps.

NYC Map è un prezioso supporto per

dare visibilità alle piccole e grandi aziende newyorkesi e, allo stesso tempo, è "La fonte" di informazioni a disposizione dei viaggiatori durante la visita della città.

Oltre a mostrare la posizione geografica di hotel, ristoranti, attrazioni, negozi e bar, NYC Map consente di accedere alle offerte giornaliere proposte da siti come Groupon, Living Social, Restaurants.com e nycgo.com.

Direttamente dalla app è possibile prenotare ristoranti grazie a OpenTable, acquistare biglietti per cinema e teatro con Fandango, localizzare le stazioni della metropolitana e i parcheggi, visualizzare i tweet delle attività commerciali circostanti in tempo reale, le registrazioni su foursquare e le immagini degli utenti.

Nei prossimi mesi l’applicazione incorporerà ulteriori funzionalità specifiche per gruppi e convention.

JAMAICA: CONGRESSI A RITMO CARAIBICO Dalle case coloniali fino ai rifugi in montagna, la Jamaica offre luoghi incantevoli per organizzare banchetti, premiazioni ed eventi speciali. Oltre alle strutture dotate di ogni servizio per i meeting, come il Montego Bay Convention Centre, il più grande centro congressi nei Caraibi di lingua inglese, in Jamaica ci sono numerose location per gli eventi di gruppo. Tra queste figurano i siti storici che conservano il fascino del passato, come Devon House a Kingston e Rose Hall Great House a Montego Bay. Per chi desidera un meeting in pieno relax, si possono fare riunioni sulle spettacolari spiagge bianche dell’isola come Seven Mile Beach a Negril, Frenchman’s Cove a Port Antonio, Doctor’s Cave Beach a Montego Bay, South Coast e James Bond Beach a Ocho Rios. Per completare il soggiorno non manca anche la possibilità di fare mini-crociere e immersioni subacquee nel Mar dei Caraibi. La Jamaica ha un’impressionante collezione di giardini tropicali e parchi come Shaw Park Gardens e Coyaba River Garden in Ocho Rios, e Hope Botanical Gardens a Kingston, con rare e bellissime specie di flora e fauna, sentieri, cascate e serpeggianti corsi d’acqua. Luoghi perfetti per chi ama stare in mezzo alla natura. Per chi ama la montagna, poi, c’è Holywell Recreational Park, un santuario tropicale a circa mille metri di altitudine nelle foreste delle Blue Mountains.

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ABU DHABI: GRANDI AMBIZIONI MICE

Abu Dhabi ha fissato obiettivi ambiziosi per il suo settore Mice per i prossimi otto anni. Entro il 2015 si spera di vedere l'emirato riconosciuto come il più importante della regione e classificato tra le top cento destinazioni mondiali per il settore con un aumento quadruplo rispetto al numero di eventi Mice attualmente in corso e con l’obiettivo di raddoppiare il numero di arrivi di visitatori. Per i successivi cinque anni, l'emirato mira ad essere considerato come la destinazione di primo piano nella regione, e aumentare di dieci volte il numero di eventi, come anche il numero di visitatori e il rendimento economico. Tra i progetti più significativi per la destinazione figura l’inaugurazione del Louvre formato maxi che aprirà nel 2015. Seguiranno nel 2016 l’apertura dello Zayed National Museum e nel 2017 il Guggenheim Abu Dhabi. Questi progetti contribuiranno a fare crescere i numeri della meeting industry locale.

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LA FRANCIA ACCOGLIE NUOVE STRUTTURE MCGALLERY Carcassonne, Bordeaux e Pau sono le tre località della Francia Sud Ovest ad accogliere nuove strutture alberghiere del brand McGallery, brand upscale del gruppo Accor. Il fascino senza tempo dell’Hotel de la Cité di Carcassonne, costruito nel 1906 in stile neo-gotico, si è protratto nel corso dei secoli. C'è un alone di mistero che pervade questo hotel a cinque stelle, che sorprenderà piacevolmente i suoi ospiti. L’hotel conta 61 camere e due ristoranti. L’Hotel Burdigala di Bordeaux prende il nome dall'antica città gallo-romana che oggi è conosciuta come Bordeaux. Completamente ristrutturato nel corso dell’estate 2011, l’hotel dispone oggi di 75 camere e otto suite dall’atmosfera accogliente ed elegante.

Nella struttura anche un ristorante e una cantina ben fornita. L’Hotel Parc Beaumont di Pau si integra perfettamente nel panora-

ma mozzafiato di Pau, città rinomata per i suoi giardini e la sua urbanistica sostenibile.

L’hotel dispone di 80 camere e suite. Oltre al ristorante, la struttura dispone di una spa attrezzata con piscina riscaldata, sauna, hammam, jacuzzi e salone di bellezza. La clientela business può godere delle più moderne tecnologie e comfort, oltre a sale riunioni luminose con grandi vetrate che si affacciano sul parco che circonda l’hotel.

TORINO CONVENTION&VISITORS BUREAU: NUOVA AREA PER IL SITO Il nuovo sito di Turismo Torino e Provincia Convention&Visitors Bureau – http://convention.turismotorino.org – è stato implementato con nuovi servizi congressuali dedicati agli operatori del settore. Questi ultimi hanno, infatti, a disposizione una nuova area riservata. L’obiettivo del nuovo servizio – a cui possono accedere tutti gli iscritti al registro operatori congressuali – è quello di creare una sorta di agenda condivisa, di dialogo tra gli operatori del comparto.

L’ente intende cosi sviluppare nuove opportunità di business. Tale strumento è stato fortemente voluto dagli operatori stessi che, da fine 2010, sono in costante aumento.

Recentemente si sono uniti al registro degli operatori congressuali tre nuove realtà: la splendida Reggia di Venaria Reale, perfetta per meeting di gran classe; l’Hotel Residence Torino Centro, dotato di sale con capienza massima di cento persone e Daturi & Motta, società di catering.

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VOLANDO SULLE DOLOMITI LUCANE Adrenalina pura: è quanto si può provare scegliendo di vivere l’esperienza del volo sulle Dolomiti Lucane. Il Volo dell’Angelo, che da fine aprile ha riaperto la propria stagione, rappresenta un’esperienza unica per chi intende provare almeno una volta nella vita l’emozione del volo.

Un cavo di acciaio sospeso tra le vette di Castelmezzano e Pietrapertosa consente di guardare la natura da un punto di vista insolito. Allacciati con un gancio al cavo, a un’altezza di quattrocento metri, si vola per oltre un minuto a un velocità di 120 chilometri all’ora. Tra brividi e emozioni forti si possono avvistare i monumenti naturali delle Dolomiti Lucane: il Gufo, la

Civetta, la Grande Madre e l’Incudine. Il territorio circostante, inoltre, potrà regalare suggestioni gastronomiche e location molto particolari dove poter organizzare i propri eventi. La stagione del Volo dell’Angelo si chiude il 16 settembre.

LAS VEGAS: EFFETTO WOW!

UN NUOVO PORTALE LOMBARDO DEDICATO AL SETTORE MICE Crescere e diversificare sono gli obiettivi turistici della Regione Lombardia che ha lanciato il tre nuovi progetti per sviluppare il turismo sul territorio. Il primo è il portale www.meetinlombardia.it. Il sito rappresenta una banca dati delle risorse presenti sul territorio per l'organizzazione di congressi, incentive ed eventi, con lo scopo di mettere a disposizione della clientela una mappatura completa delle strutture ricettive, delle società specializzate nell'organizzazione di congressi ed eventi e delle Dmc. Gli altri progetti sono il portale Greenlombardy.eu, sito vetrina per i turisti eco-friendly; la pubblicazione “Il turismo religioso in Lombardia”; il progetto Datakit sviluppato dal Comune di Bergamo con l’intento di raccogliere i dati degli utenti che si rivolgono agli sportelli di informazione aeroportuali e territoriali e il progetto di mappatura per l’accessibilità delle nuove strutture ricettive ai portatori di disabilità visive.

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Da sempre destinazione molto attenta a stupire i propri visitatori, Las Vegas si prepara a ospitare la più grande ruota panoramica dell’emisfero occidentale. SkyVue, questo il nome della nuova attrazione, è attualmente in costruzione e verrà inaugurata ufficialmente il 4 luglio 2013. Sarà situata di fronte al Mandalay Baye e dominerà la celebre Strip. Alta 152 metri, la ruota panoramica sarà composta da 32 cabine ciascuna della capienza di 24 persone. Le gondole climatizzate rappresenteranno una location unica per godere di una vista mozzafiato della città durante il giro che dura trenta minuti. Ma non solo. Queste potranno essere noleggiate per eventi privati di sicuro effetto scenico. L’intero progetto che coinvolge la ruota panoramica, prevede anche 18,5 metri quadrati di spazi commerciali e ulteriori 1.850 metri quadrati dedicati a location per congressi e convegni.

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LONDRA MON AMOUR! Sarà l’effetto giochi olimpici che si svolgeranno il prossimo luglio, oppure l’antico e irresistibile fascino della monarchia.

Di certo Londra è la destinazione più amata del momento. La città, infatti, ha ottenuto ben tre riconoscimenti del Travellers’ Choice Destinations Awards 2012. Londra è stata premiata come miglior destinazione del Regno Unito, miglior destinazione d’Europa e miglior destinazione del Mondo. Di sicuro l’effetto Olimpiadi ha contribuito a questo primato. Dopo Londra, la graduatoria internazionale del premio istituito da TripAdvisor, vede New York, al secondo posto, e Roma al terzo posto. Nella categoria europea, la città eterna si posiziona al secondo posto seguita da Parigi al terzo posto. Mentre nella categoria europea Roma è al secondo posto e Parigi al terzo. L’unica altra città britannica che si è classificata nell’elenco è Edimburgo, al tredicesimo posto.

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CENTROAMERICA: SEMPRE PIÙ ALBERGHI Il Centroamerica vuole crescere nel turismo e il primo passo è proprio lo sviluppo alberghiero. La società Am Resorts ha scelto la spiaggia di El Jobo a Guanacaste in Costa Rica per ospitare un hotel di lusso. Il cinque stelle, ubicato in una proprietà di 1.500 ettari, si chiamerà Dreams Resort & Spa The Tides e verrà completato fra la fine del 2013 e l'inizio del 2014. Tra gli altri servizi offrirà 423 raffinate camere e un attrezzato centro benessere. In Honduras, sulle spiagge di Bahía de Tela, l'azienda Trust Hospitality attraverso il marchio Desides costruirà invece l’eco-hotel di lusso Los Micos Beach & Resort che nell'estate del 2013 vedrà il termine della seconda fase di realizzazione. Questo hotel a cinque stelle disporrà di 120 camere, un ristorante, la spa, il mini club e proporrà varie escur-

sioni per andare alla scoperta del Paese.

Come designer del campo da golf a 18 buche è stato scelto il famoso giocatore Gary Player. A Panama, dove Hard Rock ha recentemente lanciato l'Hotel Megalopolis, nascerà una nuova struttura sotto questo brand dotato di 1.463 camere. Il complesso mette a disposizio-

QUELL’ESCLUSIVO FASCINO LACUSTRE Una vista mozzafiato sul lago può diventare lo scenario perfetto per un meeting di sicuro successo. Sul Lago di Como numerose sono le strutture che offrono un panorama suggestivo che fa da cornice a un soggiorno esclusivo o a un evento di grande impatto emotivo. Tra queste figura anche una novità che riguarda il Grand Hotel Tremezzo. La struttura propone, da questa nuova stagione, un lussuoso e esclusivo Palace Rooftop Floor situato al quinto piano dell’hotel. Caratterizzato dalla presenza di cinque suite e tre junior suite – tutte dotate di terrazza privata e Jacuzzi riscaldata – questo livello consente agli ospiti di soggiornare in spazi accoglienti arricchiti con mobili pregiati, stoffe preziose, servizi esclusivi e butler privato al piano. Una vera chicca per questo hotel che gode di un’atmosfera unica. Per eventi indimenticabili si possono utilizzare le sale e i saloni ricchi di fascino o i numerosi angoli dell’hotel pronti a essere personalizzati.

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ne strutture per il tempo libero e la cura personale, come una grande piscina, otto punti ristoro, bar e l'esclusiva Rock Spa. Sempre a Panama, il prossimo agosto la società Hilton Worldguide inaugurerà, con il marchio Waldorf Astoria, l'hotel The Panamera che disporrà di 130 camere e 120 appartamenti.

QUANDO L’AEROPORTO DIVENTA DESTINAZIONE

Sempre meno luoghi di transito e più destinazioni per uomini d’affari, gli aeroporti europei offrono sempre più alberghi e location per organizzare meeting. Si arriva, si lavora e si riparte. Accadrà anche all’ Hilton Hotels & Resorts dell’aeroporto Schiphol di Amsterdam che aprirà nel 2015. La costruzione della struttura, che sarà dotata di 433 camere, è frutto dell’accordo tra Hilton Worldwide e Schiphol Real Estate e andrà a sostituire l’attuale struttura Hilton presente nello scalo. Progettato dai celebri architetti olandesi Mecanoo, il nuovo hotel disporrà di una ballroom, 23 meeting room, ristorante, bar, executive lounge, spa e fitness centre nonché di un parcheggio sotterraneo con 138 posti auto. Inoltre, grazie a un passaggio coperto, gli ospiti dell’hotel potranno raggiungere a piedi il terminal per i voli internazionali. Il progetto per l’hotel, che sarà gestito da Hilton, risponde alla crescente richiesta del mercato e agli alti standard di qualità dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol.

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Coordinare... È tutto!

La logistica è un aspetto strategico per la buona riuscita di un evento, qualsiasi sia la sua portata.

Per questo Carey Italy – Mattiazzo ha dedicato una business unit alla meeting industry in grado di gestire ogni criticità legata al trasporto dei partecipanti GIULIA DE STEFANO

n network di professionisti dedicato ai trasporti per eventi. È questo U in sintesi il segreto del successo di Carey Italy – Mattiazzo, una società di trasporti che ha la peculiarità di garantire elevatissimi standard di qualità.

Non solo, l’azienda propone i suoi servizi su tutto il territorio italiano e in altre 75 nazioni del mondo, grazie alla disponibilità e al know how di un team di professionisti che sono sempre in grado di soddisfare le esigenze della propria clientela.

Ma la caratteristica che rende la Carey Italy – Mattiazzo un vero partner strategico per tutto il comparto della meeting ed event industry italiana e inter-

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nazionale è il reparto dedicato completamente ai trasporti per gli eventi, un prezioso strumento per gli organizzatori. L’azienda diventa così molto più di un puro e semplice fornitore, poiché è ingrado di provvedere alla logistica legata a un evento dall’inizio alla fine: dalla progettazione e organizzazione alla fornitura dei trasporti. La pianificazione dei servizi è seguita passo a passo, con diverse figure professionali che – nei giorni dell’evento – operano direttamente in loco.

Un coordinatore infatti sarà il punto di riferimento su tutti i servizi di trasporto, ma ancora prima effettuerà una supervisione preventiva su ogni singolo servizio. Questo significa un controllo preciso di indirizzi, orari, anagrafica dei passeggeri, e tutti quei piccoli grandi dettagli di cui quando tutto va bene sembra che nessuno si accorga, ma che possono guastare un evento se non curati.

Ovviamente la supervisione prevede anche che il coordinatore sia in grado

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PARTNER congressi

di informare l’organizzazione di eventuali no-show o ritardi.

Le procedure proposte sono state studiate per massimizzare l’ investimento e mantenere alta la qualità di servizio durante l’evento.

LA FLOTTA A DISPOSIZIONE Carey Italy – Mattiazzo propone al Mice un servizio completo di trasporto con auto, minivan, minibus e bus con conducente. In tutta Italia, sono in grado di fornire qualsiasi quantità di veicoli e servizi con conducente in 75 nazioni nel mondo. Il tutto, grazie a un’esperienza di generazioni: la Carey Italy – Mattiazzo, è infatti un’azienda storica di famiglia, fondata nel lontano 1919.

Da allora tante sono state le scelte strategiche vincenti che hanno fatto crescere questa realtà per trasformarla nella società che oggi è guidata da Francesco Mattiazzo, che così presenta la sua attività: «Ci proponiamo al mondo del Mice come partner strategico per eventi di successo forti del nostro know how e di uno staff di professionisti motivati. Il portafoglio di soluzioni di trasporto business che proponiamo è infatti progettato per fornire in ogni situazione una soluzione efficace a qualsiasi necessità di trasporto.

Il nostro punto di forza è assicurare al planner la completa serenità: non dovrà più occuparsi o preoccuparsi dei trasporti, perché noi siamo in grado di gestire dall’ispezione dei punti critici dell’evento a eventuali disguidi o richieste last-minute. Il nostro portafoglio di soluzioni business si completa con un elenco di escursioni e visite turistiche in auto, in barca o con i nostri mezzi anche con guide autorizzate in lingua, per visite, shopping tour, toru enogastronimici ed eventi speciali».

In tutta Italia la Carey Italy – Mattiazzo dispone di un capillare network, che si appoggia alle quattro sedi che si trovano a Roma, Milano, Venezia e Firenze. indirizzi a fine rivista

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Motivazione ed emozione Cronaca di un successo assolutamente annunciato: l’incontro – casuale – tra l’agenzia Merlo e la multinazionale Bridgestone e l’organizzazione dell’evento, spettacolare ed emozionante, che ne è seguito DARIA NARDI BESSOLA

n incontro casuale, un incontro determinante tra Bridgestone e U l’agenzia di eventi Merlo.

Erano i primi di dicembre quando Bridgestone decide di fare un evento a Roma, un grande evento con lo scopo di unire i duecento membri della multinazionale provenienti da 12 nazioni, praticamente tutto lo staff della Regione Sud, per presentare la nuova struttura organizzativa regionale.

Per raggiungere tale scopo Bridgestone crea un project team composto da dieci persone, una in rappresentanza di ogni dipartimento. Bridgestone coinvolge per la prima volta l’agenzia Merlo, conosciuta

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un mese prima durante un evento che quest’ultima aveva organizzato per la Mercedes-Benz Italia.

Iniziano i contatti, tra Bridgestone e Merlo, scoprendo giorno dopo giorno un’incredibile sintonia, un forte grado d’intesa che permette di creare dal nulla uno dei più grandi eventi motivazionali svoltosi per la multinazionale: una due giorni costruita ad hoc attraverso attività di team building entusiasmanti all’insegna della collaborazione tra i partecipanti. Duecento persone riunite, per conoscersi e condividere il nuovo management e i progetti di sviluppo volti ad aumentare l’efficienza, rafforzare la gestione delle linee di prodotto e migliorare il servizio ai clienti, tutto questo contenuto in un unico concept.

L’IDEA Il project team Bridgestone insieme al team creativo di Merlo centrano in pieno l’obiettivo. Giulio Merlo, titolare dell’agenzia racconta: «Ascoltato il cliente

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PARTNER congressi

abbiamo capito subito la meta e puntato a sviluppare nei partecipanti lo spirito Bridgestone e il senso di appartenenza che li contraddistingue per rendere ognuno più motivato e pronto al cambiamento, entusiasta, flessibile…». In pochi giorni è ideato il naming Bridgestone “OneTeam” che diventa il perno sul quale fare leva e attorno al quale tutto prende forma: una campagna teaser emozionante che coinvolge immediatamente tutto lo staff, dei visual semplici ma di forte impatto che diventano il mood dell’evento, un programma – per i due giorni – affascinante e al tempo stesso istruttivo. Un paio di settimane, pochi incontri e l’evento è pronto!

L’EVENTO Per farsi coinvolgere emotivamente occorre vincere le proprie inibizioni, improvvisarsi a raccontare una storia, la propria storia, costruire con un gioco un’immagine, un disegno, insomma imparando a esprimere la propria emo-

tività si fa crescere anche la propria sensibilità. E l’evento ha puntato a questo, iniziando sin da subito, il 16 gennaio sul treno Milano-Roma con due carrozze dedicate. Un viaggio per conoscersi con l’aiuto di animatori che utilizzando un gioco noto, sono riusciti a far interagire duecento partecipanti, mentre dei fotografi scattavano delle istantanee che sarebbero servite da lì a poco, durante la cena di gala, a formare il logo evento… tanti volti per un unico scopo: Bridgestone è “OneTeam”. La serata, proseguita in hotel, ha visto partecipe il managing director Andy Davies, che insieme al project team Bridgestone, ha fatto un discorso di benvenuto per poi dare il via ai giochi, alle premiazioni e alle altre attività previste. La seconda giornata è stata affrontata con un ritmo incalzante in cui si è dedicata parte della mattina a un meeting tecnico per poi proseguire e terminare con il team building nella splendida cornice del Euec, il centro di formazione europeo Bridgestone. Il coinvolgimento emotivo unico tema delle attività: imparare a comunicare attraverso alcune espressioni artistiche con lo scopo di aprire i partecipanti alla percezione e alla sperimentazione dei valori Bridgestone.

«Sono 25 anni che faccio questo mestiere – conclude il racconto Giulio Merlo – e sono 25 anni che, insieme al mio staff, continuiamo a emozionarci ogni volta che arriviamo alla consapevolezza che quello che facciamo va al di là del business, noi creiamo eventi per passione vera».

È l’emozione il punto di partenza degli eventi firmati dall’agenzia Merlo, dove nulla è lasciato al caso

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DUE INGRESSI IN GIUMELLI INCENTIVE Barbara Elisabetta Eruggi (nella foto sotto) e Vania Tavacca (a destra) sono le due nuove figure commerciali di Giumelli Incentive. Barbara Elisabetta Eruggi ha collaborato all'organizzazione di congressi medici con un’importante agenzia milanese per poi entrare nel team di assistenti di volo della compagnia aerea olandese Transavia Airlines partner KLM. Nel 2000 comincia un percorso importante nell'organizzazione di incentive e convention per diverse agenzie. Nel 2007 Bradipo Travel Desi-

IDA TAMBORRINO AL SALES E MKT DEL GRUPPO ARAN Ida Tamborrino vanta numerose esperienze professionali in vari gruppi alberghieri – tra cui quella con Meliá – o società dedite al Mice.

Una professionalità maturata sul campo che le consentirà di svolgere al meglio il nuovo ruolo di responsabile commerciale e marketing del gruppo Aran, recentemente dato in gestione al gruppo spagnolo Barcelò. Sono tre le strutture a indossare il nuovo cappello: Barcelò Aran Mantegna e Barcelò Aran Park a Roma e Barcelò Aran Blu a Ostia. Il primo è dotato di un centro congressi sviluppato su due piani e del ristorante “La Brasserie” che consente di organizzare eventi fino a mille persone. Situato nei pressi dell’Eur, l’hotel Barcelò Aran Park dispone di sale riunioni illuminate da luce naturale e di un ristorante dotata di vista panoramica. Per eventi situati sul lungomare è perfetto il Barcelò Aran Blu di Ostia che dispone di una sala riunioni per 150 persone.

gner le affida la business unit dedicata agli eventi per aziende e in qualità di corporate manager promuove anche lo sviluppo commerciale in Italia e all’estero. Tra le sue esperienze anche collaborazioni con alcune agenzie di eventi e comunicazione in qualità di travel consultant. Vania Tavacca, invece, vanta diverse esperienze importanti nel turismo. Ha lavorato per alcune storiche incentive house e importanti società di eventi e maturato una grande esperienza nel mondo alberghiero presso la rinomata catena The Leading Hotels of the World.

ROBERTO GALLI IN CISALPINA TOURS Roberto Galli, 56 anni di cui trenta nel business travel, è la new entry di Cisalpina Tours. Dal 2004 in Hrg, Galli assume ora la carica di senior sales & account manager entrando nella squadra guidata da Gianluca Bozza. Nel corso della sua lunga esperienza, Galli ha ricoperto diversi ruoli di grande responsabilità e coordinamento in Five Viaggi, Ferti Viaggi, Cit, Sestante, Uvet, seguendo in prima persona grandi gruppi industriali e bancari. «Ancora una volta la nostra azienda ha deciso di puntare sul valore delle persone e delle competenze, elemento che riteniamo altamente distintivo ed in grado di generare un differenziale di valore, realmente percepibile e misurabile dalle aziende», dichiara Gianluca Bozza, direttore commerciale. Con l’ingresso di Roberto, professionista di grande esperienza, siamo certi di mettere a disposizione dei nostri Clienti una figura di alto livello».

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NUOVO MANAGER PER BORGO EGNAZIA

Luciano Lusardi è il nuovo general manager di Borgo Egnazia, la più recente struttura del gruppo San Domenico, inaugurata nel 2010.

Luciano Lusardi vanta una ventennale esperienza con Intercontinental Hotel Group. Nella posizione di direttore operativo del gruppo ha gestito in varie tappe le attività alberghiere di InterContinental Hotel Group in Spagna, Portogallo, Italia, Malta, Marocco e Francia. In particolare ha seguito lo sviluppo di due InterContinental Hotels Golf & Spa Resorts a Murcia, in Andalusia.

Dinamico e con spiccate doti manageriali Lusardi ha recentemente ricoperto il ruolo di general manager del Verdura Golf & Spa Resort, in Sicilia, parte della Rocco Forte Hotels.

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DATTERONI ALLA GUIDA DEL CASTELLO DEL NERO Fabio Datteroni è il nuovo general manager di Castello del Nero Hotel & Spa, residenza signorile di campagna del XII secolo, nel cuore del Chianti, convertita in boutique hotel cinque stelle lusso e membro di The Leading Hotels of the World.

Datteroni vanta un’esperienza consolidata nel settore dell’ospitalità di lusso. Per oltre vent’anni, infatti, ha lavorato per strutture alberghiere di prestigio maturando expertise specifiche in diversi settori tra cui food & beverage, rooms division, sales & marketing, che gli hanno permesso di accrescere le proprie capacità organizzative, interpersonali e di gestione. Approda a Castello del Nero dopo aver svolto il ruolo di general manager/hospitality director a Castello Banfi a Montalcino dove era responsabile sia della gestione alberghiera sia della prestigiosa Enoteca Wine Shop. . «La direzione di una struttura così prestigiosa e ricca di fascino è una grande opportunità e una sfida al tempo stesso – afferma Fabio Datteroni – l’obiettivo è quello di perseguire la mission aziendale con il continuo incremento della qualità e gli standard di servizio che l’ospite si aspetta da Castello del Nero».

CRISTINA VASCELLARI GENERAL MANAGER DEL PRINCIPE FORTE DEI MARMI Cristina Vascellari ha assunto la guida del Principe Forte dei Marmi, il boutique hotel inaugurato a luglio 2010. Classe 1969, fiorentina di nascita ma cresciuta in Versilia, dopo esperienze in Alitalia e nel campo dell’antiquariato, entra nel team del Principe Forte dei Marmi alla sua apertura – nel luglio 2010 – come guest relation e poi pr manager. In breve tempo, grazie alle sue capacità gestionali e di creare un forte gruppo collaborativo viene promossa executive manager e general manager dell’hotel.

Vascellari ha inoltre assunto la carica di amministratore delegato della Principe Hotel Management srl.

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ASSUNTA CORBO

ARRIVA MEETING OPTIMIZER CWT Meeting Optimizer è il nuovo strumento lanciato da Carlson Wagonlit Travel e dedicato ai meeting. Sviluppato in partnership con Starcite, parte di Active Network, CWT Meeting Optimizer consente alle aziende di trovare la miglior location ideale per un meeting di qualsiasi dimensione. Indicando il numero di partecipanti, le località di partenza e le date del meeting, il sistema genera una lista di destinazioni a livello mondiale, incluse eventuali disponibilità di sale di telepresenza, e fornisce agli organizzatori una selezione di località dove realizzare il loro meeting. Utilizzando l’ampia disponibilità di dati di CWT il sistema consente di confrontare automaticamente quasi duemila destinazioni mondiali per identificare la soluzione migliore e più efficiente in termini di costi per il meeting. CWT Meeting Optimizer permette alle aziende anche di ottenere risparmi fino al 25 per cento. CWT Meeting Optimizer, che utilizza una tecno-

logia di ultima generazione e un algoritmo con domanda di brevetto depositata, verrà implementato nei prossimi mesi.

SEDE LONDINESE PER EVENTS IN&OUT

DA FRANCOFORTE A WINDHOEK CON AIR NAMIBIA Capitale della Namibia, Windhoek è una moderna città che offre strutture ricettive di alto livello, location per meeting ed eventi e diverse opportunità per il tempo libero. Il tutto inserito in uno scenario naturalistico di grande impatto. Dallo scorso 25 marzo la città può essere raggiunta dall’Europa grazie al volo diretto da Francoforte operato da Air Namibia. Raggiungendo la capitale namibiana si possono sfruttare le connessioni per oltre 16 destinazioni domestiche. Da Francoforte i passeggeri in arrivo dalla Namibia possono invece proseguire verso Roma, Londra, Parigi, Lisbona, Amsterdam, Vienna, Helsinki, Oslo. Dal 15 maggio, Air Namibia collega Windhoek con Harare (Zimbabwe) quattro volte alla settimana e Windhoek con Gaborone (Botswana) tre volte alla settimana utilizzando un Embraer ERJ 135.

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Events In & Out, l’event agency di Annamaria Ruffini Cmp, avvia un ambizioso programma di espansione territoriale in Europa aprendo una sede commerciale a Londra. La rappresentanza è affidata a Mas Business Ltd nella persona di Mariano Genzone, con l’incarico di business development manager, e ha l’obiettivo di promuovere la destinazione Italia quale sede di eventi presso un’accurata selezione di mercati e agenzie all’estero. Ai prospect attualmente in contatto verrà offerto l’esclusivo expertise creativo e logistico dell’agenzia. Mariano Genzone è stato project manager presso la sede londinese di un importante tour operator e ha lavorato per due anni, come manager for industry development, presso Global research and intelligence network, un’agenzia di sviluppo australiana che opera in 16 Paesi e lavora con governi, associazioni internazionali e Ngo. È stato anche marketing executive per l’agenzia di promozione turistica della Regione Piemonte tra il 2005 e il 2008.

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Provider ECM: il punto della situazione un anno dopo Un’iniziativa della Delegazione Regionale lombarda di Federcongressi&eventi, svoltasi a Milano il 9 maggio, ha illustrato nei dettagli la riforma del sistema di Educazione Continua in Medicina (ECM) facendo luce sui numerosi punti ancora oscuri. Ottanta i partecipanti

a Delegazione Regionale lombarda di Federcongressi&eventi, coordinata da LMauro Zaniboni, nell’ambito del progetto Provider ECM, con la collaborazione del Learning Center, ha proposto mercoledì 9 maggio un incontro di aggiornamento a un anno dall’entrata in vigore del nuovo regolamento ECM. S’intitolava Provider ECM un anno dopo e si è svolto presso l’Hotel Enterprise di Milano.

Di fronte a ottanta partecipanti molto attenti e proattivi, dopo l’introduzione a cura dello stesso Mauro Zaniboni, sono intervenuti in plenaria Chiara Malacrida, Provider milanese della prima ora e consulente sistemi gestione qualità, Mario Buscema, Responsabile ECM ed eventi medico-scientifici di Federcongressi&eventi, e Lorena Bossolesi (Provider e componente della delegazione regionale lombarda).

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IL SISTEMA OGGI Ne è emerso uno scenario composito.

Malacrida, in particolare, ha effettuato uno screening degli aspetti positivi e negativi del nuovo corso della normativa, per cui si può dire che oggi si sta meglio di ieri per la qualità innovativa dei progetti, per il fatto che i contratti con gli sponsor sono obbligatori, per la velocità dell’attribuzione dei crediti e perché la formazione viene pianificata con più criterio. Certo, è aumentato il carico di responsabilità, forse anche troppo, a causa dei controlli cui si è soggetti, e per quanto riguarda gli sponsor non c’è uniformità sui modelli contrattuali. Anche sui crediti c’è incertezza, e la reportistica è difficile da redigere.

Bifronte pure il quadro tratteggiato da Buscema. «I Provider accreditati con la nuova normativa», ha detto, «sono 951 (all’87,1% privati), su un totale stimato dalla Commissione nazionale ECM in 2mila. Ieri erano 17mila, decisamente troppi. E se da un lato la crisi ha ridotto di oltre il 60% gli eventi in meno di un decennio, dall’altro oggi si privilegiano i format educazionali innovativi ed efficaci, e questo è un bene». Da qui la strategia di medio-lungo termine: il provider ECM dovrà sempre più sviluppare un ruolo attivo, dovrà cioè proporre al mercato progetti originali, efficaci e tarati sulle reali esigenze formative dei discenti. Dovrà investire in innovazione tecnologica economicamente efficiente, migliorare il proprio modello organizzativo e stringere alleanze con partner realmente capaci di valore aggiunto.

Per la particolare complessità della materia e la difficoltà di sviscerarla in

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NETWORKING notiziari e associazioni

una plenaria affollata, sono stati individuati tre temi che sono stati poi discussi in gruppi di lavoro separati: la contrattualistica, i nuovi provider e i piani di qualità, le sponsorizzazioni e i conflitti d’interesse.

Da questi gruppi sono scaturite le considerazioni finali che sono state portate in plenaria a chiusura dell’incontro.

IL NUOVO PROGRAMMA GIOVANI Il comitato esecutivo ha ufficialmente varato il Nuovo Programma Giovani Federcongressi&eventi. Il programma, a cura della responsabile Membership & Membercare Lisa Grotti, nasce a integrazione del Progetto Mentore per includere, oltre agli studenti, anche i giovani collaboratori di aziende associate, così come start-up aziendali e liberi professionisti che operano nel mercato nella meeting industry. L’obiettivo è quello di colmare la distanza ancora troppo grande che separa le giovani risorse dal mondo dell’impresa, realizzando un ponte generazionale e un laboratorio di nuove idee.

Obiettivo finale è la costituzione di una delegazione giovani per rafforzare l’identità e il senso di appartenenza associativa.

Per intraprendere le attività, la Sezione Giovani dovrà essere composta da almeno 10 membri, con un coordinatore per l’organizzazione delle varie attività e come interlocutore del Comitato Esecutivo. Numerosi i benefit per chi aderisce: una quota associativa annuale molto conveniente (solo 100 euro), sconto del 30% per i corsi del Learning Center a pagamento, iscrizione gratuita alle Convention nazionali di Federcongressi&eventi, uno sportello informativo dedicato presso la segreteria dell’associazione, eventi sociali ad hoc con relativo brand Federcongressi&eventi Circus che comprenda i Soci giovani, oltre ai delegati dei Soci ordinari under 40, con aperitivi e incontri informali ad hoc, anche a latere della convention annuale. Infine, l’opportunità di sviluppare su mandato del comitato esecutivo progetti innovativi sui temi in discussione.

Come e dove verranno reclutati i destinatari di tanto ben di Dio? In primis attraverso la sezione “Giovani Talenti” all’interno del sito www.federcongressi.it, dove, in modalità riservata, i giovani potranno pubblicare i propri CV. Per garantire ai soci la qualità dei candidati, saranno pubblicati i CV selezionati dai presidi dei corsi di laurea e dai coordinatori di master accreditati, e verranno ideati filtri per le candidature spontanee. Sarà poi riattivato il concorso intitolato a Maria Grazia Riontino per l’assegnazione di un premio per tesi di laurea

con argomenti attinenti la meeting industry: il vincitore sarà premiato durante la convention o un altro evento, la sua tesi verrà messa a disposizione dei soci nell’area riservata e lo studente otterrà uno stage presso un’azienda socia, oltre a visibilità nella sezione “Giovani Talenti”.

Verrà anche realizzata una mappatura dei corsi di laurea in comunicazione e organizzazione di eventi e dei master universitari in tutta Italia, nonché avviato un processo di accreditamento dei master e di partnership con gli enti di formazione.

Saranno infine resi disponibili stage aziendali per neolaureati, attivato l’innovativo progetto Una settimana da imprenditore per studenti, allo scopo di far emergere il talento imprenditoriale per chi ce l’ha, e organizzate poster session durante le convention, così che tutti i giovani interessati possano esporre il proprio CV e accedere a colloqui diretti.

Un momento del meeting promosso della Delegazione Regionale lombarda di Federcongressi&eventi.

Sotto: Lisa Grotti, responsabile Membership & Membercare

www.federcongressi.it

Federcongressi&eventi è l’associazione nazionale delle imprese pubbliche e private e dei professionisti che svolgono attività connesse con il settore dei congressi, convegni, seminari ed eventi aggregativi, di incentivazione e di comunicazione

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MC NETWORKING notiziari e associazioni

Un Capitolo sull’orizzonte del mondo Con una “lettera aperta”, il nuovo presidente di Site Italy, Maria Grazia Sapigni, ci presenta i suoi colleghi di direttivo e ci illustra il suo ricco programma per il biennio 2012-2013, incentrato soprattutto sui temi dell’etica e dei social media

Cari soci, cari lettori, rilevo il testimone dall’amica Vania Calzavara, che ringrazio di cuore per quanto si è prodigata durante il suo difficile anno da presidente, prendendo atto con soddisfazione che oggi il capitolo di italiano di Site racchiude per la prima volta tutta la filiera: abbiamo la fortuna di annoverare tra i nostri soci hotel e resort, agenzie, linee aeree, convention bureau e così via. Grazie a questa varietà di attori possiamo approfondire e divulgare una maggiore quantità di informazioni, e dare quindi migliori risposte a tutti.

A Bologna, al termine dell’assemblea generale dell’associazione, abbiamo stilato alcuni punti da condividere e portare avanti. L’obiettivo di quest’anno sarà quello di approfondire tematiche relative all’etica della nostra professione, cercando di interrogarci su alcuni temi che da vario tempo sono materia di discussione nel

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settore. L’intento sarà quello di proporre approfondimenti e punti di vista, con facilitatori ed esperti con l’intento di portarci a essere più esigenti nei confronti di noi stessi ma soprattutto dei nostri partner e clienti. Affronteremo l’annoso rapporto tra agenzia e cliente, soprattutto con riferimento alla scarsa trasparenza dei criteri di selezione nelle gare. Poi, nella seconda parte dell’anno, ci concentreremo sulle strutture ricettive, che spesso fanno concorrenza a noi organizzatori.

Continueremo inoltre il progetto di informatizzazione del Capitolo e dei servizi ai soci, col nuovo sito e una rinforzata presenza sui Social. Vorrei trasformare Site da associazione a network di espansione mondiale: so di non poter cambiare il mondo, ma vorrei dare ai soci gli strumenti e le informazioni necessarie per poter “osare”. Molto importante è anche la politica della sostenibilità degli eventi. Oggi li definiscono “eventi green”, ma noi vogliamo andare oltre. Approfondire i temi di sostenibilità, rispettare i lavoratori e dare i dovuti riconoscimenti: sono tutti valori che vorrei trasmettere a livello globale.

Infine daremo tutto il nostro appoggio – e il mio personale, come ambassador per l’Italia – alle nostre past-president Annamaria Ruffini e Miek Egberts per il grande evento internazionale di Berlino, il Site Emea Forum, di cui sono rispettivamente chairwoman e responsabile education: faremo “sentire” la presenza italiana, in qualità e quantità!

Sarà un anno memorabile. Stay tuned!

Maria Grazia Sapigni Presidente Site Italy

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IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI SITE ITALY 2012-2013 Maria Grazia Sapigni – Presidente Riminese, laureata in Lingue e letterature straniere moderne, master in marketing & comunicazione, programmazione neurolinguistica e studi di semiotica, la troviamo negli anni socia dapprima di un’agenzia di traduzione e interpretariato, poi di un’agenzia di comunicazione, programmi motivazionali e viaggi incentive. Nel 2000 fonda la società Màgina, di cui è direttore progettuale organizzativo.

Tobia Salvadori – President-elect e Vicepresident education Nato a Fiesole (FI), diploma di maturità linguistica, entra giovanissimo nell’International hosted buyer office di BTC. Dal 2005, con l’ingresso della società nel gruppo Rimini Fiera, ha visto progressivamente accrescere il proprio ruolo, sino a divenire l’unico responsabile dell’ufficio. Dal 2009, come sales manager del Sicilia Convention Bureau, affianca e supporta la direzione generale nella definizione delle strategie commerciali e di marketing.

Fabrizia Vania Calzavara Immediate past president Veneziana, laureata in Lingua e letteratura ispano-americana presso l’Università Ca’ Foscari, opera nel turismo da venticinque anni organizzando eventi e viaggi incentive soprattutto per clientela straniera. Specializzata nell’organizzazione di viaggi culturali e tematici per enti e università straniere in tutta Italia ed Europa.

Nel 2005 fonda la Società Heading South travel & leisure che nel 2011 si è associata a Sistema Congressi di Padova .

Attualmente ricopre l'incarico di Managing Director Corporate Events.

Graziella Pica – Segretario Napoletana, dopo aver iniziato nel campo del giornalismo e delle pubbliche relazioni, nel 1988 comincia a occuparsi di turismo. La troviamo in molti grandi alberghi e catene alberghiere, sempre in ruoli di primo piano, dapprima come operativa nel marketing e nelle Pr, poi come convention manager e quindi direttrice sales & marketing Italia ed estero. Da ottobre 2003 è Director of sales & marketing Italy & Eastern Mediterranean countries di Worldhotels.

Paolo Teruzzi – Tesoriere Fiorentino, si diploma in ragioneria ma entra subito nel mondo Mice collaborando come free-lance con diverse agenzie di Firenze nell’accompagnamento gruppi e nell’assistenza viaggi incentive e viaggi individuali Vip. Dopo due anni a New York, dal 1991 al 1997 è responsabile commerciale leisure di una nota società di autonoleggio, quindi trascorre dieci anni come direttore di filiale di una captive di Gruppo BNP Paribas. Da agosto 2007, è co-titolare dell’agenzia incoming CTI Corporate Travel & Incentives.

Antonella Sacchero Comitato membership Torinese, dopo gli studi inizia subito, nel 1993, una carriera tutta internazionale. Sino al 1997 è in Scozia, presso un golf resort 5 stelle lusso, dapprima nell’operational e quindi nel sales department; poi, dal 1997 al 2000 si trasferisce a Manchester, nel Vermont (Usa), come conference & event manager di un importante albergo. Infine, dal 2000 è Director of Sales Europe del gruppo Sonesta Collection – Hotels, Resorts, Cruises.

Dario Cherubino – Social media Catanese, dopo la laurea inizia subito la sua carriera negli eventi, debuttando nel 2001 come direttore creativo per una nota società di organizzazione eventi. Dal 2002, inoltre, diventa coordinatore unico del settore GRV della fiera mondiale del gioco e del fumetto, Lucca Comics and Games. Dal 2004 si concentra definitivamente sulla meeting industry divenendo direttore creativo per Azimut – creating emotions. www.site-italy.com segreteria@site-italy.com

Site Italy è il capitolo italiano di “The Society of Incentive & Travel Executives” e da 35 anni è l’associazione dedicata all’eccellenza negli incentive

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The Croatian Convention and Incentive Bureau (CCIB), part of the Croatian National Tourist Board, specializes in providing help and information for conventions and business travellers. Information is all impartial and free of charge, and you will be taken through those options that are most suited to your needs by experienced, friendly staff who are all experts on business travel. Quality is guaranteed according to international standards and criteria.

The rare natural beauty of Croatia, along with the variety of comfortable hotels and transport connections with the whole world, makes Croatia a perfect place for organization of congresses, symposiums and conferences.

Croatia has 159 congress hotels and centres, holding up to 2,000 participants. All the centres are fully equipped to meet modern business needs: Brač, Brijuni, Cavtat, Crikvenica, Dubrovnik, Hvar, Krk, Lošinj, Makarska, Novi Vinodolski, Opatija, Plitvice, Poreč, Primošten, Pula, Rab, Rovinj, Split, Šibenik, Umag, Zadar and of course, the capital, Zagreb.

Zagreb centres include the vast Vatroslav Lisinski Concert and Congress Hall, with a main auditorium that seats up to 1,860 guests.

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• Site inspections arranged • Help with familiarization tours & facility / contact information • Promotion assistance given, with press releases & programme covers supplied for printing • Supply of slide shows, promotional videos, brochures, maps & guides • Co-ordination of tours & activities for spouses • Help with planning special events, banquets, etc.

• Co-ordination of pre- & post-convention tours • Help with organizing conventions & trade shows • Help with registration procedures • Most services are complimentary or at minimal charge

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CROAZIA Lâ&#x20AC;&#x2122;atmosfera frizzante e informale della Croazia, coniugata con paesaggi naturali mozzafiato e architetture scenografiche, regala al Mice un forziere inesauribile di risorse.

Per incentive travel indimenticabili

A cura della redazione commerciale

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Di tutto, di più!

Piace, la Croazia. Per l’indole mitteleuropea che si specchia nel Mediterraneo rivelando una fisionomia composita, per l’alchimia tra la storia e la natura tutelate dall’Unesco, per i circuiti sportivi e per l’offerta integrata delle risorse na destinazione, la Croazia, nella quale trovare idee e soluzioni per U ogni target ed esigenza. Impossibile il contrario, se si considera che è un puzzle di città fortificate e anfiteatri romani, architetture barocche e forme rinascimentali, chiese millenarie e design contemporaneo, parchi con pianure frammiste a foreste e, nel mare, circa 1.200 isole sparse come coriandoli.

Intrigante nei suoi contrasti e poliedri3

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ca nelle proposte, la Croazia è un inesauribile serbatoio di idee per la meeting industry e per i suoi eventi più trendy e prestigiosi.

ZAGABRIA, INNANZITUTTO Un continuo gioco di sponda tra passato e presente, una walking distance immersa nel verde, una capitale intessuta di vicoli medievali, palazzi Liberty frammisti a edifici barocchi, compostezza neoclassica e fantasie Art Nouveau.

Sorta su due colline, in tempi recenti si è distesa nella piana tra le pendici del monte Medvednica – la cui vetta Sljeme vanta la più rinomata stazione sciistica croata – e il fiume Sava, varcato da quattro ponti che collegano i nuclei storici.

A Zagabria la parola d’ordine è “destagionalizzazione” e si possono organizzare eventi in qualsiasi stagione dell’anno, cui abbinare la conoscenza della città per scoprire i quartieri medievali di Kaptol e Gradec, addentrarsi nelle silenziose stradine in pietra e nelle piazze raccolte della città alta per poi raggiungere, in nemmeno dieci minuti di passeggiata, la città bassa e l’energia tipica delle metropoli

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del XXI secolo.

Nella classifica delle destinazioni congressuali stilata da Icca nel 2011 Zagabria si è assestata alla settantanovesima posizione, sfrecciando in avanti dalla collocazione precedente, che la vedeva al centosettantunesimo posto. Un balzo di posizione e di qualità, che colloca la capitale croata nelle top hundred delle città congressuali predilette dalla meeting industry mondiale.

A Zagabria i palazzi storici aprono i battenti agli eventi: location prestigiose e al contempo palcoscenici per simposi di risonanza internazionale, binomio da non lasciarsi sfuggire in questa capitale cosmopolita e in continua evoluzione ma, al contempo, tradizionalista e rivolta alla sua storia.

Altrettanto irrinunciabile è un’avventura nel Parco nazionale dei laghi di Plitvice – lungo la strada tra Zagabria e Zadar – annoverato nel patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, uno straordinario labirinto d’acqua con 16 laghi ai quali si aggiungono grotte, foreste, sorgenti e 92 cascate, un paesaggio con un processo biodinamico in continua evoluzione da esplorare camminando sull’acqua sospesi su aeree passerelle di legno o a bordo di treni o battelli elettrici.

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Ancora natura a nord-ovest di Zagabria dove si dispiega la Croazia centrale con una punta d’eccellenza, lo Hrvatsko Zagorje, regione collinare solcata da fiumi, ricca di vigneti e ammantata da boschi in cui sono disseminati castelli barocchi, rocche medievali e fortezze rinascimentali.

ISTRIA, SCRIGNO DA SCOPRIRE Istria: terra di mare ma anche di ampie vallate e fertili colline su cui sono arroccati borghi medievali incastonati in una fitta macchia mediterranea, con l’intenso

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Le mille gradazioni del mare croato La chiesa di San Marco a Zagabria Zagabria, lo skyline della città Brela, cittadina dalmata sul mare

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5 / Il Parco Nazionale di Plitvice 6 / L’affascinante lingua sabbiosa di Bol 7 / L’isolotto di Visovac, con l’omonimo monastero

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aroma dell’alloro e del mirto che conduce alla costa dove si snodano città ricche di vestigia romane, bizantine, austroungariche e veneziane.

Un amalgama ideale per garantire alla meeting industry opportunità di meraviglia e sorpresa a iniziare da Pula (Pola), il maggiore centro istriano – il suo aeroporto la collega con tutta l’Europa – che salta agli onori della cronaca per il suo anfiteatro romano del I secolo d.C. eretto per volontà dell’imperatore Augusto.

Quasi perfettamente conservata, l’ellisse esterna in bianca pietra istriana presenta due ordini di arcate, ciascuna con 72 archi, sopra i quali corre una serie di aperture rettangolari. L’arena, dalla quale è possibile vedere il mare, è oggi sede di concerti e spettacoli teatrali. Solenni anche l’area del foro con il tempio di Roma e Augusto che ospita una raccolta di sculture romane.

Eccezionalità storiche da ammirare anche a Porec (Parenzo), adagiata su coste frastagliate e con un centro storico che vanta tesori artistici straordinari fra i 7

quali la basilica Eufrasiana, tutelata dall’Unesco e simbolo della più raffinata cultura bizantina, con la luce che filtra dalle finestre laterali e infiamma l’oro dei mosaici. Di questi, l’ottanta per cento conserva le tessere originali del VI secolo.

Nota per il torneo internazionale di tennis Croatia Open è invece Umag (Umago), dal nucleo antico sviluppato su una piccola lingua di terra tra due baie e con un impianto medievale. Nella piazza centrale aperta al mare la barocca chiesa di Santa Maria conserva il frammento di un polittico gotico e un bassorilievo romanico mentre in quella di San Pellegrino si trova un pregevole organo dalmata-veneziano del 1776.

Un patrimonio artistico cui si contrappone quello naturalistico che in questa regione vede emergere il lussureggiante arcipelago delle Brijuni (Brioni), a nordovest di Pula, parco nazionale dal 1983, un sorprendente gioco della natura con circa settecento specie di piante e fauna esotica nel quale, oltre a un moderno parco-safari, affiorano antiche fortificazioni, rovine di monasteri, ville romane e bizantine.

QUARNERO, IL TRIONFO DELLA NATURA Mare e vette a soli venti minuti di distanza tra loro. Questo l’asso nella manica della regione, fra le aree a maggiore vocazione congressuale e incentive della destinazione. Di prossima realizzazione è la funivia che collegherà Medveja – vicino a Lovran, sul litorale – con la sommità del monte Ucka, a Vojak, progetto dal valore di undici milioni di euro.

Il Quarnero vanta centinaia di beni culturali protetti e circa tremila specie vegetali – secondo le statistiche delle cento e più specie ornitologiche europee in via di estinzione ben l’ottanta per cento

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del Quarnero è Opatija, epicentro turistico della regione, 12 chilometri di lungomare da percorrere camminando con il naso all’insù per scoprire tutti i capricci che gli architetti, nei secoli passati, sono stati in grado di assecondare. Come Villa Angiolina, eretta nel 1844 in stile neoclassico, location che ospita mostre e concerti di musica classica, ancora immersa in un parco dalle essenze tropicali. Nel contesto degli eventi la località vanta un ricco calendario di appuntamenti che si susseguono durante il corso dell’anno così come si rivela perfetta base di partenza per tutte le attività legate al mare quali vela, diving, snorkelling e surf.

Vicina a Opatija è Rijeka (Fiume) che ribolle dell’energia che caratterizza le città portuali: maggior porto commerciale della Croazia nonché il primo mercato del pesce del Quarnero per qualità e fornitura, vanta un Museo Storico e Navale fondato nel 1876 e allestito nell’imponente palazzo del governatore che ripercorre lo sviluppo della navigazione.

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SULLA CRESTA DELL’ONDA La Croazia è la destinazione delle isole e si rivela perfetta per la navigazione a vento e anche per le crociere con navi a motore. A disposizione della meeting industry e in ogni stagione dell’anno vi sono 56 moderne marine con circa 16mila attracchi in mare e 5.500 sulla terraferma. Nella maggior parte di queste marine il Mice può seguire corsi professionali di navigazione o sfidarsi in divertenti team building all’insegna di Nettuno.

8 / Zadar, si allunga sull’acqua con le sue preziose architetture 9 / Sibenik, dall’affascinante centro storico, protetto dall’Unesco

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delle specie provengono dal Quarnero – e la destinazione investe continuamente nell’ecologia. E il suo impegno viene riconosciuto, come attestano ben 36 Bandiere blu assegnate alle acque pulite e alla qualità dei servizi. Uno scenario, quello ambientale, superlativo: le baie, talvolta, si presentano come conche scavate dall’impeto del mare mentre sulle scogliere del versante orientale si scorgono i grifoni quasi mimetizzati con la roccia. Il centro ecologico Caput Insulae dell’isola di Cres ne salvaguarda la specie e costituisce una riserva ornitologica anche per aquile reali e falchi grigi.

L’isola di Lussino (Losinj), invece, è un habitat naturale protetto e popolato da delfini che il Mice può “adottare” allo scopo di salvaguardarne la riproduzione.

Imperdibile è l’isola di Krk, la più grande della Croazia, una miscela di caratteristiche naturali diverse, fitti boschi frammisti a valli carsiche, scogliere e baie sabbiose.

Il nucleo antico dell’omonimo capoluogo ha un aspetto tipicamente veneziano ed è ancora circondato da tratti di mura con bastioni e porte.

Alle spalle della cattedrale si erge il sobrio castello dei Frankopani, che d’estate diventa scenario di manifestazioni culturali.

Splendida è anche l’isola di Arbe (Rab), il cui nome, di derivazione illirica, significa verde e allude alle rigogliose foreste che rivestono l’isola. Il suo capoluogo sorge su punta Kaldanac: venendo dal mare, lo spettacolo è di quelli che rimangono impressi, con quattro campanili in pietra bianca che si stagliano contro il cielo come alberi di una nave e mostrano un intreccio di bifore, trifore e quadrifore.

La più elegante località sulla terraferma

DALMAZIA, POKER D’ASSI Sono quattro le contee che formano la regione della Dalmazia e che prendono il nome dalle omonime città: Zadar, Sebenico, Spalato e Dubrovnik.

Dopo il Quarnero e prima di giungere a Zadar (Zara) si trova il Parco nazionale del Sjeverni Velebit, proclamato dall’Unesco riserva mondiale della biosfera, la più grande area protetta della Croazia, fra le più famose in Europa per l’unicità dei rilievi e la dovizia di flora e fauna. Sempre nella regione di Zadar si trova il lago Vransko jezero, con la sua riserva ornitologica, il maggiore lago naturale croato, in alcuni punti distante dal mare soltanto ottocento metri.

Zadar è briosa, sede di università e scrigno di rovine romane, musei e chiese il cui apogeo risiede nella chiesa di San Donato, del IX secolo e a pianta circolare mentre l’attigua cattedrale di Santa Anastasia edificata in stile romanico salvaguarda uno splendido matroneo. Il Convento delle Benedettine, infine, custodisce la collezione d’arte sacrale meglio conosciuta come “L’oro e l’argento di Zadar”, un reliquiario di materiali e pietre preziose.

Un capolavoro architettonico contemporaneo è dato invece dalle “canne d’organo marine”: installate sott’acqua e vicine alla riva, grazie all’infrangersi delle onde emettono suoni eufonici, la cosiddetta “musica del mare”che accompagna la meeting industry lungo la passeggiata sul lungomare.

Proseguendo verso sud si giunge nella contea di Sebenico (Sibenik) e nell’omonima città, dominata dalla fortezza di San Michele dalla quale ripide stradine conducono verso il mare dove si trovano il

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nucleo storico con una ghirlanda di vicoli, il Palazzo del Rettore e la Cattedrale di San Giacomo, patrimonio dell’Unesco, costruita in pietra e in stile gotico-rinascimentale.

Sulla scia dello straordinario la contea di Sebenico gioca due assi: il primo è dato dal merletto delle isole del Parco nazionale Kornati, l’arcipelago più frastagliato del Mediterraneo, con 140 fra isole, isolotti e scogli. In un mare limpidissimo sembrano galleggiare come sospese in un deserto azzurro piccole gocce di roccia bianca, un paesaggio aspro tipico del suolo carsico con antiche fortificazioni e imponenti coste scoscese che raggiungono i 180 metri.

Il secondo è il Parco nazionale Krka, un lungo e affascinante canyon con laghi, ripide e cascate. Ve ne sono sette e la principale, quella di Scardona, precipita da una barriera di tufo alta 46 metri.

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LABIRINTI DELL’UNESCO Tornando sulla terraferma si trova Primosten (Capocesto), situata su una penisola, 10 / La spiaggia di Dubrovnik 11 / L’elegante Split 12 / Il centro storico di Dubrovnik 13 / L’affascinante Brac 14 / Rab, dagli svettanti campanili 15 / Rovinj, dal fascino istriano

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caratterizzata da un dedalo di calli e da un’animata vita notturna.

La Contea di Spalato, nella Dalmazia Centrale, inizia da Trogir (Traù), patrimonio dell’Unesco, un labirinto di vicoli e monumenti medievali racchiusi dalla cinta muraria, circondata dall’acqua e con una splendida cattedrale romanica, quella di San Lorenzo (XII-XV sec.). Il dialogo tra il cristianesimo e il paganesimo è il filo conduttore della scoperta di Split (Spalato), un gioco di diversità racchiuso nel palazzo di Diocleziano, una delle rovine romane più solenni al mondo e care all’Unesco. Oggi come duemila anni fa il palazzo è una cittadella con 16 torri di difesa, mura che occupano una superficie di 38mila metri quadrati e sotterranei nei quali scoprire il meglio dell’archeologia.

Il must della Dalmazia è Dubrovnik (Ragusa), racchiusa da mura lunghe quasi due chilometri: ancora oggi è percorribile il giro di ronda da 25 metri d’altezza da cui ammirare l’antico centro cittadino – accreditato dall’Unesco – che fonde elementi di architettura medievale e rinascimentale, piazze, palazzi, chiese, conventi, musei e fontane, tutti realizzati con la stessa pietra di colore chiaro. Un itinerario ideale deve prevedere il convento francescano con il chiostro e l’antica farmacia, in esercizio dal 1391, la chiesa di San Biagio - in stile barocco italiano – e il gotico Palazzo del Rettore, edificato nel 1441.

Nella contea di Dubrovnik è imperdibile Cavtat, immersa in giardini fioriti con agave, bounganville, cactus e aranci, orlata da lunghissime spiagge e costellata da palazzi quali il rinascimentale Palazzo del Rettore, la casa natale di Vlaho Bukovac – il più famoso pittore croato – e il Monastero di Nostra Signora della Neve.

ISOLE: MARE E AVVENTURE Per team building all’insegna del mare l’intera Dalmazia viaggia a vele spiegate e le rotte del Mice conducono all’isola di

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Brac, che vanta una media di oltre 2.700 ore di sole all’anno e una ricchezza economica di fama mondiale derivante dalla sua pietra bianca. Non solo molti palazzi nobili di Spalato e Venezia, ma persino il Reichstag di Berlino e la Casa Bianca di Washington sono costruiti con la bianca pietra di Brac, isola che vanta anche un’area con massi recanti incisioni glagolitiche, l’antica e misteriosa scrittura slava.

Dal mare affiora anche l’isola di Korcula, nella quale la natura esprime la sua mediterraneità lungo le coste sabbiose ma anche all’interno, producendo l’eccellente vino Plavac. L’isola color smeraldo è invece quella di Mljet: ricoperta per oltre due terzi da boschi con querce e lecci che scendono sino al mare, è stata dichiarata parco nazionale per le sue bellezze naturali: scogliere, grotte carsiche, spiagge di sabbia, ricchissime riserve di pesci e aragoste. Nell’isola di Vis, invece, dall’interno coltivato a vigneti, si può ammirare una preziosa collezione di anfore e culture conservate nel museo di Issa mentre sull’isola di Havr (Lesina), punteggiata da lavanda, erica e rosmarino, il cinquecentesco campanile della cattedrale di Santo Ste-

fano è considerato una delle migliori espressioni architettoniche della Dalmazia, articolato su quattro piani ciascuno dei quali più elaborato di quello inferiore.

SLAVONIA E BARANIA, LINFA DI ROUTING Nella Croazia orientale si distende la Slavonia, un puzzle ecologico rigato da colture e da una miriade di corsi d’acqua capitanati da Sava, Drava e Danubio mentre nell’estremo spicchio orientale si arriva in Barania, triangolo di terra racchiuso tra Drava, Danubio e Ungheria. Un’ampia pianura, la Slavonia, la più fertile della nazione, conosciuta per le riserve di caccia e il vino pregiato ma anche per il Parco della natura Kopacki Rit, dal paesaggio modellato da canali, specchi d’acqua e canneti, da esplorare a bordo di imbarcazioni.

Interrompe il panorama pianeggiante l’alta guglia della cattedrale neogotica della città di Osijek, che annuncia da lontano l’abitato: grande polo di comunicazioni tra il nord e il sud Europa nel passato, oggi indossa le vesti di location per manifestazioni culturali di assoluto rilievo.

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La formica Caterina, da sola, riusciva a portare anche mezza foglia.

Invece ci volevano 20 o 30 formiche per trasportare un bastoncino. Due mesi dopo Caterina dormiva su un bel letto caldo di foglie secche, mentre le altre formiche, con la zattera di bastoncini, stavano in vacanza a Porto Cervo.

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RISORSE INFINITE PER LA MEETING INDUSTRY

Tra mito e modernità Terra di mitologica bellezza, la Sicilia, armoniosamente sospesa tra lasciti storici imponenti e un presente che la vuole protagonista sul palcoscenico del Mice, con location inaspettate, opportunità di team building sorprendenti e post congress emozionanti hiunque la visiti, indipendentemente dall’indole e dagli interessi personali, C ne rimane letteralmente affascinato. Che sia per la bellezza irresistibile dei suoi scenari, per l’imponenza delle sue vestigia storico-culturali, per la solarità della sua gente o per i gusti irresistibili della sua gastronomia, la Sicilia ammalia e, al contempo, sorprende: con una dinamicità 1

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inaspettata, che la porta a inventare sempre nuove atmosfere, riscoprendo tesori dimenticati o reinterpretando tematiche e mood apparentemente a lei estranei.

Da questo immenso patrimonio la meeting industry trae a piene mani idee e suggestioni per creare eventi dal sapore inedito, dove “l’effetto wow” sui partecipanti è assicurato.

TONNARE, SALINE E FANTASIA È proprio la fantasia a dettare legge in Sicilia, anche per quanto riguarda le possibilità logistiche offerte alla meeting industry: non c’è limite, infatti, alle realtà architettoniche che possono trasformarsi in location per eventi. E se i sontuosi bagli sono ormai “un classico” e la valle

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dei templi è già stata la quinta maestosa di più di una manifestazione, salgono alla ribalta le saline trapanesi con i loro intriganti e ottimamente conservati mulini a vento e, a sorpresa, guadagnano il palcoscenico venue inusuali e di raro fascino.

A partire dalla splendida Tonnara di Scopello – una delle più antiche dell’isola – ancora in provincia di Trapani, adagiata a picco sul mare tra scogliere e fichi d’India. La struttura, di proprietà privata, ha mantenuto volutamente intatto il fascino rustico, che la rende una location di rara bellezza per meeting, serate di gala e altri eventi: i cortili e la terrazza affacciata sul mare trasparente sono una cornice ideale per cene e cocktail eleganti, mentre i locali un tempo occupati dai magazzini, dalle rimesse e dal marfaraggio – il centro di lavorazione del tonno – sono utilizzabili come spazi espositivi e come platee per piccoli convegni.

Di tutt’altro tenore, ma ugualmente sorprendente è il Castello Incantato di Sciacca (in provincia di Agrigento), un unicum nel panorama artistico siciliano.

Si tratta, infatti, di un luogo dalle reminiscenze oniriche e folli legato alla figura enigmatica di Filippo Bentivegna, oggi considerato il massimo esponente dell’Art Brut (ovvero l’arte “bruta e grezza”,

quella spontanea e autodidatta); dopo una traumatica esperienza negli Stati Uniti come emigrante durante gli anni Trenta, Bentivegna è tornato in Sicilia e nell’arco di cinquant’anni ha scolpito nella pietra migliaia e migliaia di facce, tutte diverse, surreali e misteriose. Oggi, circa tremila dei suoi “sudditi” (così li definiva l’artista, affetto da una malattia psichica e morto nel 1967) sono coreograficamente disseminati proprio all’interno del Castello Incantato, un tempo podere dello stesso Bentivegna e ora trasformato in un suggestivo museo open-air sulle colline saccensi. L’insolita location apre le proprie porte anche al Mice: cocktail, spettacoli e speech nell’anfiteatro all’aperto, gala dinner anche per grandi numeri e visite guidate in esclusiva sono fra le opportunità studiate ad hoc per la meeting industry.

1 / La Tonnara di Scopello, in provincia di Trapani, apre le porte al Mice per cene di gala, esposizioni e convegni 2 / Che si decida di esplorarlo con il supporto di esperti vulcanologi o di sciare sulle sue piste, l’Etna è una fonte inesauribile di idee per post congress a sorpresa

IL POST CONGRESS? TRA LA GENTE! E se le location stupiscono, altrettanto sorprendenti sono i post congress, tutti rigorosamente dal flavour locale e isolano, anche grazie a “comparse” d’eccezione, i siciliani. Infatti, se è vero che la Trinacria abbonda di borghi da cartolina, di località dal fascino glamour e di maestosi lasciti architettonici e archeologici, in

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3 / Il Castello Incantato di Sciacca, popolato da migliaia di statue antropomorfe, è una location affascinante, all’insegna dell’Art Brut 4 / L’isola di Vulcano, famosa per le acque termali, oltre che per le fumarole sbuffanti

grado di sedurre anche il meeting planner più esigente, ci sono però anche piccole chicche appartate, disseminate nell’entroterra e ancora non toccate dal turismo di massa. Tra le idee più originali proposte dai Dmc locali, c’è proprio quella di andare alla scoperta di questi piccolo tesori e della genuinità della gente che le abita a bordo – o meglio, seduti sul rimorchio, addobbato ad hoc – di strombazzanti Ape Piaggio che fanno irruzione allegramente tra le vie silenziose suscitando la divertita curiosità degli abitanti.

Il candido paesino di Castiglione di Sicilia, per esempio, abbracciato alle pendici rocciose dell’Etna e dominato da un’austera cattedrale, sembra fatto apposta, con le strette viuzze acciottolate che confluiscono nella piazzetta centrale, dove fermarsi a bere un caffè ascoltando un po’ di saggezza popolare al bar del paese.

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E a proposito di Etna e di mezzi di trasporto “inusuali”, per il Mice che cerca post congress all’insegna dell’avventura, invece, le pendici del vulcano sbuffante si possono esplorare in sella ad agili quad attraverso percorsi off-the-track più o meno impegnativi.

Cambiando totalmente scenario, e passando dall’avventura all’etica, un post congress che voglia unire un discorso di sensibilizzazione sociale con momenti di più frivolo shopping – rigorosamente di prodotti locali, assolutamente preceduti da una golosa sessione di tasting però – è quello che passa per le terre confiscate alla mafia: sono sorte, infatti, cooperative agricole e consorzi che non solo organizzano percorsi sfiziosi di carattere culturale-naturalistico, ma che hanno avviato anche una produzione biologica di vino, olio, miele, oltre alla coltivazione di agrumi, legumi e verdure, preziosi reminder da portare a casa.

Simona PK Daviddi

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TEAM BUILDING: MARE, FUOCO E... NEVE A SORPRESA Ancora sull’onda dello stupore, anche le attività di team building in Sicilia escono dai luoghi comuni, che la vorrebbero una regione tutta sole&mare. Infatti, oltre alle svariate attività marine – declinabili in una gamma pressoché infinita di modalità, dalle crociere a bordo di eleganti yacht a tutti gli sport acquatici – a

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sorpresa anche la neve diventa la protagonista di proposte che risulterebbero a dir poco originali in una “tipica” località di montagna, ma che qui suscitano decisamente emozioni stupite: sulle pendici dell’Etna e addirittura all’interno del cono vulcanico, non solo si può andare a sciare ma, con il supporto dei Dmc locali, è possibile organizzare, addirittura, coinvolgenti sessioni di snow-tubing e snowrafting. Restando in tema di vulcani, non possono mancare anche le esperienze legate al fuoco e alle eruzioni: salire sull’Etna esplorandone i versanti attivi in compagnia di esperti vulcanologi, che svelino tutti i segreti del mondo magmatico, per esempio, è un’altra delle possibilità targate Sicilia, così come quella di andare alla scoperta delle curiose fumarole sull’isola di Vulcano, per poi concedersi una parentesi di puro relax nelle calde acque sulfuree dell’isola – per i più temerari disponibili anche in pieno inverno – non senza essersi prima ricoperti dei famosi fanghi termali.

Un ultimo elemento tipico è degno di nota parlando di team building: la golosa gastronomia siciliana, con un occhio di riguardo per la ricca pasticceria. Cimentarsi nella preparazione di delicati cannoli, invitanti cassate o dissetanti granite è un’altra di quelle esperienze dalla forte memorabilità e dal sicuro successo.

L’arte di emozionare Post congress, team building, viaggi incentive e meeting: sono le mille facce di Edrisi Viaggi. La Dmc coinvolge il territorio siciliano per dare vita a eventi di successo

gni evento ben riuscito dovrebbe lasciare un segno indelebile nell’aniO mo di tutti i partecipanti.

Coinvolgere, emozionare, trasportare e stupire: è quanto Edrisi Viaggi si impone di fare organizzando un viaggio incentive, un meeting o un congresso. Partendo dalle esigenze dell’azienda, la Dmc siciliana è in grado di organizzare eventi personalizzati. Dall’ideazione del tema alla ricerca della location più adatta, dalla gestione del trasporto degli ospiti all’allestimento in tutte le sue parti, dalla fornitura di servizi di accoglienza e ristorazione all’organizzazione di attività di team

building o post congress. Il territorio siciliano, ricco di riferimenti storici e naturalistici, è particolarmente adatto alle attività outdoor. Ecco allora che oltre alle più classiche escursioni alla scoperta dei gioielli siciliani come Palermo, Catania o Taormina, si possono organizzare giornate di percorsi sugli alberi in un parco avventura oppure escursioni in canoa nelle Gole dell’Alcantara. Un’altra opportunità sono gli itinerari di uno o più giorni con le Land Rover Defender 110 dormendo in tenda, rifugio o agriturismo oppure partendo in 4x4 alla scoperta dell’Etna.

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Insieme verso il traguardo Pronti a soddisfare le esigenze di ogni cliente, Servizitalia si compone di tre aree business in cui l’obiettivo primario è la qualità del servizio. Emozionare è la parole d’ordine A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

orte dell’esperienza e della professionalità del personale, Servizitalia si proF pone come partner ideale nell’organizzazione e gestione di eventi di ogni tipo e viaggi incentive. «Dopo aver immaginato per anni quale sarebbe stato il posto ideale dove mettere a frutto le mie competenze e la mia voglia di fare, mi sono ritrovata in una società dove mi è stata fatta una proposta inaspettata: diventare parte di un progetto – dichiara Maria Pia Scancarello, responsabile dell’ufficio di comunicazione – Già nella prima fase di conoscenza ho iniziato a capire quanto fosse stimolante lavorare in una realtà dove tutti sono fautori della mission aziendale. In pochi mesi mi sono resa conto che inserirmi nel team della società significava prendere parte a un progetto, per la cui riuscita io sarei stata fondamentale. Io come tutti. L’impegno da assumere era forte ma quella sfida ho

deciso di accettarla. Questa è stata la mia esperienza personale alla Servizitalia, società che ha tre aree di business al suo interno – Congressi ed Eventi, Service e Assistenza, Agenzia Viaggi – e che fornisce servizi integrati per la pianificazione, gestione e organizzazione degli eventi.

Disponiamo di attrezzature all’avanguardia nella tecnologia e di personale specializzato per l’assistenza tecnica».

L’azienda è presente online con il sito www.servizitalia.it e su Facebook.

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Prima, durante e dopo Interpretando le bellezze del territorio, Sole Blu Sicilia organizza eventi di grande personalità rispondendo alle esigenze del Mice con soluzioni originali A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

erritorio dalle molteplici risorse e attrattive, la Sicilia si presta come T destinazione per organizzare meeting e viaggi incentive. Complice la professionalità dello staff del tour operator Sole Blu Sicilia, la regione è pronta a stupire con eventi di charme e personalità.

L’operatore, infatti, è in grado di seguire l’azienda dalla progettazione fino alla conclusione del proprio evento. Guida nella scelta della location, contribuisce alla pianificazione fin nei minimi dettagli, consigliando sull’atmosfera che lo deve caratterizzare, si occupa del transfer degli ospiti nella location scelta ma anche dell’allestimento della stessa. Tutti gli aspetti dell’evento vengono curati con la massima attenzione e precisione: biglietteria aerea, sistemazione in albergo, dotazioni tecnologiche, servizio di hostess, animazione e catering. Il tutto con un solo obiettivo: creare l’evento di successo su

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misura. Per i post congress o i team building si può dare libero sfogo alla fantasia.

Le opportunità sono molte e variano dalla partecipazione a una battuta di pesca alle escursioni giornaliere in barca con momenti di diving e snorkeling, dal coinvolgimento durante la vendemmia e la raccolta delle olive ai percorsi di trekking a piedi.

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Emozionare con un meeting Saper rendere indimenticabile un evento richiede professionalità, fantasia e un bagaglio culturale importante.

Elementi propri a Pr Incentives Dmc, da vent’anni sul mercato

a cultura e la tradizione italiana e siciliana sono le muse ispiratrici di Pr LIncentives Dmc, azienda leader in Italia nell’organizzazione di incentive, meeting, convention e eventi corporate di ogni tipologia e dimensione. Attiva sul mercato dal 1990, la società – con sede a Catania e Roma – ha negli anni organizzato eventi indimenticabili per realtà italiane ma soprattutto per aziende internazionali. Dall’hotel extra lusso alla notte in tenda, dai fuochi di artificio alla sfilata di moda, dalla regata alla corsa sui carboni

ardenti, dal giro in Vespa all’avventura in quad: Pr Incentives Dmc è in grado di soddisfare qualunque esigenza espressa dalle aziende clienti. Che si tratti di un evento da dieci o da mille persone, Pr Incentives Dmc sa come rendere unica e indimenticabile qualunque esperienza.

Tra le aziende che hanno scelto Pr Incentives in questi venti anni di attività figurano grandi nomi tra cui: Philips Uk, Canon Ch, Barclays Bank Uk, Bmw Uk, Ford Usa, Microsoft Ge, Samsonite Uk, Volkswagen Nl e Lg Electronics Nl, Goldman Sachs International Uk, Mc Kinsey Ge, Kpmg Uk.

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Golf è turismo Circa 25 milioni di golfisti europei viaggiano ogni anno per seguire la loro passione, e grazie alle condizioni climatiche il Mediterraneo – e la Sicilia – sono tra le mete predilette n Europa e nel mondo c’è una forte economia basata sul turismo del golf, che è Istato inserito anche tra le discipline presenti alle Olimpiadi 2016; si tratta di uno sport che si pratica a tutte le età e tutto l’anno, ed è l’attività sportiva con il maggiore tasso di crescita e di destagionalizzazione.

Greenmakers Golf & Leisure porta il golf all’interno dell’hotellerie trasformando lo spazio inutilizzato dei campi da tennis spesso trascurato e che oggi non rappresenta più un’attrattiva in grado di conquistare l’interesse dei turisti..

La realizzazione di un putting green a nove buche in erba sintetica di ultima generazione migliora l’immagine dell’albergo, incrementa il valore commerciale e non incide sui costi di gestione, poiché non richiede manutenzione né personale addetto o attrezzature specifiche; è resistente all’usura ed ecosostenibile (non necessita di acqua), rimane

sempre ordinato e offre un’ottima giocabilità, garantendo per lungo tempo divertimento agli ospiti, sia principianti sia professionisti.

La conversione dei campi da tennis in centri dedicati al golf è un passepartout per incrementare le vendite in un mercato in forte espansione e offre un incentivo addizionale sia per i golfisti che preferiscono un hotel con il campo da golf sia per i meeting planner alla ricerca di spazi per l’organizzazione di team building aziendali.

Greenmakers Golf & Leisure realizza il putting green in albergo in sole due settimane, a struttura aperta e senza creare disagi agli ospiti e all’ambiente circostante.

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IL GRANDE NORD: MERAVIGLIOSO VIAGGIO NELLA STORIA

Palcoscenico sul Mediterraneo Un mondo a sé, lo spaccato settentrionale della Sicilia: un mosaico di sole e di oro che illumina le destinazioni intrise di mare, pennellate dal verde di un’esuberante vegetazione o, al contrario, disegnate da aspri monti che si stagliano sulle onde turchesi di Palermo prospetta e domicosta settentrionale siciliana Lalleanacuicittàlaspalle svettano ripide le montagne, mentre le onde spumeggiano in riflessi acquamarina e si infrangono sui litorali delle ampie baie racchiuse dai promontori.

Dal capoluogo dell’antica Trinacria

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l’emozione si mette in viaggio in un susseguirsi di meraviglie archeologiche, storiche e naturali che incantano la meeting industry: routing post congressuali e di incentivazione all’insegna dello stupore e dello splendore, di icone arabe e normanne, di silenti templi e di remind ellenici, di riserve naturali e di fondali marini che incantano per colore e trasparenza. Un elisir di Sicilia, questo primo itinerario, anche sotto l’egida dell’Unesco, con la vulcanica coreografia delle isole Eolie.

PALERMO, UNA E CENTOMILA Ogni volta che si scrive di Palermo è difficile rinunciare a un consiglio: di veder-

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la anche dal mare, dando prima uno sguardo al panorama dei monti che la incorniciano per poi entrare più a fondo nel golfo e mettere a fuoco le torri e le cupole della città. Una destinazione incastonata fra le palme, Palermo, un mosaico di colori e di giardini, un tempo capitale del regno arabo in Sicilia, descritta nelle cronache di allora dal geografo Ibn Idris come un eden nel quale moschee e sontuosi palazzi si riflettevano in magici specchi d’acqua, frutto di un’evoluta ingegneria idraulica. Il tessuto urbanistico di Palermo reca memoria della città araba, soprattutto nel vasto sistema dei mercati – Capo, Ballarò, La Vucciria e Lattarini – che si snodano lungo il centro storico. Il mercato più antico della destinazione è nel quartiere La Vucciria, un’invitante opportunità per il Mice per acquistare prelibatezze locali o per cimentarsi in team building enogastronomici. Se poi si desidera concludere con un’autorevole pennellata culturale si può ammirare il quadro dipinto nel 1974 da Renato Guttuso – conservato a Palazzo Steri – che ritrae, appunto, il vivace mercato.

Lo stile dominante di Palermo è il barocco, una delle numerose direttrici da seguire per conoscere la destinazione in occasione di post congress o incentive che la rivelino al meglio.

Oppure si può scegliere un’epoca storica e percorrerla nelle strade, nei quartieri e nelle piazze, alla scoperta della Palermo bizantina, romana, araba, borbonica e normanna, per citare le principali. Già, la “Palermo normanna” è un must per il Mice: a iniziare dalla celebre cattedrale – dove è sepolto Federico II di Svevia –, voluta dal Re Guglielmo II il Buono. La basilica è imponente, svettano alti i suoi campanili gugliati e le torri sono intarsiate con numerose bifore.

Splendido è l'ingresso su via Bonello con un grande portale a bassorilievi e statue di santi. Sulla scia dell’incenso non può mancare la visita alla Chiesa della Santissima Trinità del Cancelliere, universalmente conosciuta come La Magione, nella quale respirare una rigorosa atmosfera gotica. Questa grande basilica, a due passi dalla stazione centrale di Palermo, è un tipico esempio dell'abilità normanna di rielaborare e ampliare edifici eretti dagli arabi.

Fra i maggiori monumenti della città per importanza storico-artistica spicca anche il Palazzo Reale, oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, conosciuto come Palazzo dei Normanni e con una torre, la Pisana, nella quale fu ritrovata la “Stanza dei tesori”, con doppia porta di accesso e circondata da camminamenti di ronda coperti da volte maestose: le quattro giare murate nel pavimento potevano contenere centinaia di milioni di monete d’oro. È in questo palazzo che dopo un attento e minuzioso restauro è stata riaperta al pubblico pochi anni fa il più prezioso tesoro artistico di Palermo, la Cappella Palatina, piccola basilica a tre navate che risplende di mosaici d’oro zecchino. Nei pressi del Palazzo dei Normanni si ha la perfetta fusione tra lo stile arabo e quello normanno nella Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, sormontata da cinque cupole rosse. Nei pressi del Convento dei Cappuccini, invece, sorge la dimora estiva dei re costruita dagli arabi, il Castello della Zisa, il cui interno

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1 / La Chiesa della Martorana, a Palermo, dalla ricchissima decorazione bizantina a mosaico 2 / Lo splendido complesso della Cattedrale di Palermo eretta nel 1185 su un'area precedentemente occupata da una moschea araba 3 / La Fontana Pretoria, sulla piazza omonima, è stata ribatezzata dai palermitani “fontana della vergogna” per la nudità delle statue

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4 / L'Opera dei Pupi è il famoso teatro delle marionette siciliane, i cui protagonisti sono Carlo Magno e i suoi paladini 5 / La spiaggia di Mondello, riserva naturalistica marina e terrestre, è lambita da incredibili acque turchesi

è stato restaurato ed è ricco di fontane alimentate da sorgenti sotterranee.

Capolavoro del classicismo siciliano, invece, è l’ottocentesco Teatro Massimo, il principale tempio lirico cittadino, il terzo in Europa in termini di superficie con una sala a cinque ordini di palchi e galleria per un totale di circa tremiladuecento posti.

PUPI E “CATTIVE” Presso il Palazzo Albatellis, ridisegnato da Paolo Scarpa, la Galleria Regionale della Sicilia presenta il suo passato arti-

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stico e fra i fiori all’occhiello emergono l’Annunciazione di Antonello da Messina e il Busto di Eleonora di Aragona, di Francesco Laurana. L’ultimogenito nel repertorio palermitano di gallerie d’arte è il Museo di Arte Contemporanea, allestito in un palazzo neoclassico del XVIII secolo, un compendio di avanguardia artistica in una cornice storica. A dicembre dello scorso anno ha riaperto i battenti anche lo storico Museo Pitrè, il più grande museo di arte popolare siciliana: un edificio principesco nel quale assistere anche agli spettacoli dei celeberrimi Pupi così come al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino, che incentra il suo fascino su quattromila pezzi fra pupi, burattini, marionette e attrezzature sceniche.

Dalle luci del palcoscenico Palermo punta i riflettori sul panorama cittadino, da apprezzare magari dalla “Passeggiata delle Cattive”, che corre sopra le mura della città. Da qui il Mice può ammirare la costa e la città vecchia, passando davanti anche all’imponente Palazzo Butera. Rigoglioso e da guinness – possiede tra le maggiori collezioni di piante mediterranee e tropicali d’Italia – è l’Orto Botanico, del 1789, distribuito in dieci ettari di superficie.

CAPOLAVORI, ANCHE D’ORO Protetta dall’inquinamento atmosferico grazie alla presenza del Monte Pellegrino è la spiaggia di Mondello, con un imponente molo e ville Liberty affaccia-

Costa degli

Ulivi Hotels Perle di Sicilia, eventi indimenticabili

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te sul lungomare. Tra Palermo e Mondello si erge il Monte Pellegrino che propone al Mice il suo santuario, dedicato alla patrona del capologo siciliano, Santa Rosalia. La santa visse qui da eremita in una grotta fra i boschi e nel XVII secolo fu eretto il santuario a lei dedicato. L’acqua, incanalata dal soffitto della grotta verso un’ampia fonte, pare abbia proprietà miracolose. Ispirato da una visione celestiale della Vergine oltre che da una ben più terrena sete di immortalità, Guglielmo II fu il sovrano che commissionò il Duomo di Monreale. È considerato il massimo capolavoro dell’architettura normanna in Sicilia ed è anche l’opera religiosa più grande e completa dell’epoca. Due portali conducono all’interno del duomo che costituisce una delle espressioni artistiche più alte del Medioevo italiano con pareti – ben 6.340 metri quadrati – ricoperte di mosaici a fondo oro che raffigurano 42 episodi biblici, ordinati cronologicamente e sublime è il grande mosaico del Cristo Pantocratore che orna l’abside.

Dalle coreografie ecclesiastiche il Mice può dirigersi verso Corleone, il set outdoor de Il padrino di Francis Ford Coppola. La località, protagonista in quasi tutti i film sulla mafia, si presenta ora con una nuova immagine e ospita il Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia. La visita al centro comprende anche il Museo Civico Comprensoriale Rizzo, recentemente inaugurato, con dieci sale in cui trovare reperti archeologici del territorio. Fra i colli circostanti Corleone si erge il bastione roccioso di Rocca Busambra, i cui boschi e altipiani carsici, frastagliati da grotte e crepacci, fungevano da nascondiglio alla mafia.

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TRA UN BAGLIO E LO ZINGARO Tra Alcamo e Trapani, nell’entroterra, colli rocciosi e paesaggi lunari incorniciano l’ampia pianura che, con le saline e gli infiniti vigneti, si estende verso il mare sino a Marsala. E una mezzaluna sembra il disegno del Golfo di Castellammare, nel quale sorge Castellammare, nel cui porto troneggiano i resti di un castello saraceno. Sempre nel golfo si trova Scopello, piccolo borgo costruito intorno a un baglio – costruzione rurale siciliana cinta da mura e formata da edifici che si aprono su un ampio cortile interno – che domina la tonnara sulla spiaggia sottostante. Con il suo agglomerato di case bianche e vie lastricate, la località ricorda le commedie italiane in bianco e nero degli anni Cinquanta. Da Scopello il Mice può dirigersi alla Riserva Naturale dello Zingaro, la prima area protetta istituita in Sicilia,

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6 / Il Monte Pellegrino non è un semplice promontorio, ma un vero e proprio massiccio montuoso, caratterizzato da fianchi ripidi ricchi di grotte 7 / Il Duomo di Monreale, splendida commistione stilistica, con rimandi all’architettura dell’Europa del Nord e all’arte araba 8 / Marsala, famosa per lo sbarco di Garibaldi e dei Mille nel 1860, per la produzione dell'omonimo vino e per le scenografiche saline

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EVENTI DA FILM La marcia trionfale della Sicilia non si è fermata ai tempi del capolavoro di Francis Ford Coppola, “Il padrino”.

E i romanzi ambientati in Sicilia hanno sempre fatto furore. Perché allora non impostare gala dinner, team building, percorsi post congressuali o di incentivazione… nei set siciliani? C’è solo l’imbarazzo della scelta, se si considerano persino le fiction, anche se è il grande schermo a giocare il ruolo del leone. Vediamo alcune – famosissime – opzioni: Aci Trezza con “La terra trema”, Bagheria con “La porta del vento”, “Il Gattopardo” e “Il padrino” (parte terza), Corleone con “Il padrino” (parte seconda), Cinisi con “I cento passi”. Seguono Catania con “Divorzio all’italiana”, Cefalù con “Nuovo cinema paradiso”, Linosa con “ Terraferma”, Lampedusa con “Respiro”, Palermo con “Palermo shooting” e “Johnny Stecchino”, Ragusa e Ispica con “Kaos”, Salina con “Il postino”, Savoca con “Il padrino” (parte prima), Stromboli con “Terra di Dio” e Taormina con “Il piccolo diavolo”. Molto trendy, infine, sono Punta Secca, Ragusa, Donnalucata, Modica, Donnafugata, Ragusa Ibli e Scicli, scenari de “Il commissario Montalbano”.

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rifugio anche della rara aquila di Bonelli così come di altre quaranta specie di uccelli e di settecento varietà di piante mediterranee. Piante di carrubo e macchie di euforbia rivestono i fianchi delle colline mentre baie appartate si prestano ad attività all’insegna di Nettuno.

Nella Riserva dello Zingaro sono importanti anche le tracce lasciate dall’uomo come la grotta dell’Uzzo, la torre dell’Impiso e la Tonnarella. Percorribile in occasione di avvincenti team building in versione trekking, la riserva è visitabile in tre percorsi: a ridosso del mare, sulla direttrice “mare e monti” e sul routing “Zingaro Alto”.

Lunga, bianca, sabbiosa e incorniciata da alture rocciose è la spiaggia di San Vito lo Capo, protagonista ogni anno a settembre del Festival internazionale del cuscus.

San Vito Lo Capo, dal mare terso e cristallino, era già in epoca romana un importante centro marinaro come testimoniano i resti di vasche per la pescicoltura, rimasti presso la tonnara.

TRAPANI, SALINE E MARSALA Adagiata su una lingua di terra che si protende nel mare come una falce è Trapani, con le sue vie disseminate di palazzi barocchi e chiese imponenti, come la Chiesa del Purgatorio, che conserva i cosiddetti Misteri di Trapani: venti gruppi lignei del XVIII secolo con personaggi a grandezza naturale che rappresentano le storie della Passione di Cristo e che il Venerdì Santo – da oltre quattrocento anni – vengono portati in processione pasquale, la più sentita in Sicilia.

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Il porto di Trapani è sorvegliato dal leggendario Monte Erice, 750 metri sul livello del mare: raggiungibile anche in funicolare, è un borgo medievale pervaso di magnetismo, con vista a perdita d’occhio sulla vallata sottostante e sul mare, perfetto per cene di gala di grande atmosfera.

Virgilio paragonò Erice al Monte Athos per l’altitudine e l’importanza spirituale che rivestiva e il luogo conserva tuttora un’aura magica grazie alla presenza di vicoli, nicchie votive e cortili “segreti”.

A sud di Trapani si distendono infinite e pianeggianti saline, con le bianche collinette di sale grezzo e i mulini a vento, mentre sul mare si stagliano le isole e sottocosta si innalzano i faraglioni. Il

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vento e ai richiami dei gabbiani.

Dal sale si passa al vino e quindi – sempre a sud di Trapani – a Marsala, conosciuta per la produzione del suo pregiato vino da dessert – incominciata alla fine del XVIII secolo dall’inglese John Woodhouse – e per lo storico sbarco di Garibaldi con tutti i suoi Mille nel 1860.

Una località perfetta per le degustazioni del Mice che qui trova anche una nave da guerra punica – affondata al largo delle Egadi quasi tremila anni fa –, parzialmente ricostruita nel Museo archeologico regionale Baglio Anselmi.

Ancora paladini di Bacco ad Alcamo – il famoso vino Bianco d’Alcamo – che brinda anche alla letteratura italiana con il suo Cielo d’Alcamo, il più antico poeta in volgare il cui celebre Contrasto “Rosa fresca aulentissima” – composto tra il 1231 e il 1250 – diede origine alla letteratura nazionale. paesaggio è affascinante e anche gli antichi edifici costruiti dall'uomo per l'industria del sale sono parti fondamentali della riserva. La visita è un viaggio fra vasche, canali, mulini, bagli antichi e camminando lungo gli argini, gli unici suoni che il Mice può percepire appartengono alle onde del mare, al

TEMPLI DA LEGGENDA Dalla letteratura all’archeologia il passo è breve e il Mice arriva alla spettacolare messa in scena di Segesta, il principale centro degli Elimi, un’antica civiltà che si diceva fondata dai troiani e che si stabilì in Sicilia nell’Età del Bronzo. Gli Elimi erano in costante conflitto con la colo-

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9 / La seducente Riserva dello Zingaro 10 / Le scenografiche saline di Trapani 11 / Savoca, set cinematografico di rara suggestione

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12 / Favignana seduce il Mice con le sue bellezze naturali, sopra e sotto il mare 13 / Levanzo, la più grande delle Egadi, è perfetta per trekking con panorami mozzafiato

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nia greca di Selinunte, nel sud della Sicilia e nel terzo degli itinerari di questo speciale. Il sito di Segesta si trova ai margini di una profonda gola nel mezzo di montagne selvagge e isolate, ben raggiungibile dalla A29 che collega Trapani a Palermo. Segesta propone due magnifiche "cattedrali": il tempio dorico e il teatro. Il tempio, eretto nel 430 a.C., si offre solitario nella sua aristocratica imponenza: perfettamente conservato – anche se mai portato a termine – è un elegante edificio dorico dalle proporzioni di rara armonia. Il peristilio ha conservato quasi completamente intatte le 36 colonne – in magnifico calcare con tonalità dorate – prive di scanalature. Splendido è il teatro, edificato nel III sec. a.C. in periodo ellenistico, costituito da un perfetto e vasto emiciclo di 63 metri di diametro sistemato su un pendio roccioso, con i gradini orientati verso le colline dietro le quali si intravede il Golfo di Castellammare.

Vicino al fiume Caldo ci sono sorgenti con acqua sulfurea calda e sulla strada per Castellammare, subito dopo il ponte per il fiume, una biforcazione conduce alle Terme Segestane. Vicino a Segesta il Mice può conoscere Calatafimi-Segesta – teatro di una delle battaglie più famose del Risorgimento, vinta dai garibaldini contro le truppe borboniche nel maggio del 1860 –, il cui centro dell’abitato si distende alle pendici di una rupe con i resti di un castello medievale.

Poco distante dal centro storico e in un moderno edificio il Museo civico conserva parte dei reperti rinvenuti durante gli scavi di Segesta oltre a un’interessante collezione di ceramiche.

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EGADI, TESORI DEL MARE Crocevia al centro del Mediterraneo sono le isole Egadi – dal 1992 Riserva marina – che il Mice può facilmente raggiungere da Trapani. L’arcipelago delle Egadi è perfetto per immersioni e attività di team building e l’isola più grande è Favignana, che emerge dalla acque con la sua sagoma a farfalla e un paesaggio eterogeneo, con sabbie dorate come la piccola Cala Azzurra e la grande spiaggia Burrone mentre altrettanto spettacolari sono le cale rocciose nella parte orientale – come la Cala Rossa – dove i massi tufacei si tuffano nella sabbia finissima del fondo. Il Mice più sportivo può vivere memorabili esperienze di snorkelling e immersioni a punta Marsala, alla secca del Toro, fino al relitto che giace sul fondo di cala Marasolo, oppure nella grotta sommersa che si trova tra Cala Rotonda e lo scoglio Corrente nei fondali di Punta Fanfalo. Assolutamente da vedere a pochi metri dal mare è il sito archeologico Il bagno delle donne, di epoca romana.

L’isola più grande delle Egadi è invece Levanzo, con sentieri ideali per il trekking in mezzo a bianchi calcari nei quali si sprigiona il profumo della macchia mediterranea, una flora rupestre composta da circa quattrocento specie, alcune delle quali endemiche. Da non perdere i graffiti preistorici della Grotta del Genovese, ascrivibili al periodo tra il 9000 e il 10000 a.C., quando Levanzo e

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I PARCHI? ARTE COLLETTIVA! Le aree verdi, ridisegnate, sono spesso capolavori di architettura paesaggistica che arricchiscono di nuovi significati e percorsi le destinazioni della meeting industry.

Fra queste non è da meno Palermo, nella quale il parco davanti al castello della Zisa si snoda lungo sentieri rettilinei a gradini ed è caratterizzato da cascate e fontane rettangolari.

Le sculture di argilla e le installazioni moderne del Foro Italico, invece, invitano il Mice a concedersi una sosta per ammirare il panorama: nello specifico, questo parco realizzato sulle rovine della città vecchia crea interessanti contrasti con gli edifici antichi.

Da non perdere è il parco della Favorita, polmone verde incuneato tra il capoluogo siciliano e l’area balneare di Mondello, quattrocento ettari attraversati da lunghi viali, uno dei quali terminante con la fontana di Ercole, con una possente colonna dorica sormontata da una statua.

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Favignana erano ancora unite alla Sicilia.

L’isola più occidentale delle Egadi è Marettimo, un insieme di vette verdeggianti e case intonacate che fanno da contorno a un porticciolo affollato di pescherecci.

Numerose le grotte, le insenature e le rocce a strapiombo sull’acqua, da ammirare a bordo di imbarcazioni lungo le coste dell’isola.

USTICA, “PERLA NERA” Acque cristalline e rocce laviche a Ustica – raggiungibile da Trapani per emozioni all’insegna della navigazione o, più velocemente, da Palermo –, paradiso per il Mice appassionato di immersioni subacquee: in luglio ospita la Rassegna internazionale delle attività subacquee, cui partecipano sub da ogni parte del mondo. Nelle sue acque è nata nel 1986 la prima Riserva marina protetta d’Italia: cernie brune di dimensioni ragguardevoli si muovono eleganti fra le rocce dei fondali mentre gorgonie, attinie e pesci pelagici si lasciano osservare senza timore fra i rarissimi coralli neri del Mediterraneo. Spettacolari sono le numerose grotte marine che costellano le sue coste e con un’escursione in barca si possono esplorarle tutte. Si parte dallo scalo di Santa Maria e, girando alla punta di San Francesco, si giunge all’ingresso della Grotta Azzurra, così chiamata per i riflessi color acquamarina che l’acqua assume al suo interno nel pomeriggio.

Più avanti si raggiungono la grotta della Pastizza o delle Colonne, di fronte al cui

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ingresso si erge l’omonimo scoglio dalla forma piramidale. La grotta, larga un’ottantina di metri, è caratterizzata da numerose stalattiti e da un cunicolo che la mette in collegamento con la grotta dell’Accademia, alla quale il Mice più esperto può accedere direttamente solo da un ingresso sommerso! Poco più a sud si incontra la grotta di Blasi – 150 metri di larghezza – quindi è la volta della grotta Segreta, di quelle del Tuono, dell’Oro – così chiamata per i riflessi delle sue volte – e delle Barche, dove si ancoravano le imbarcazioni da pesca per difenderle dalle burrasche.

Fra una grotta e l’altra la natura è spettacolare: tutto un susseguirsi di pinnacoli e basalti colonnari, di alte pareti laviche, di punte e di calette, di una miriade di scogli e faraglioni di ogni dimensione, di spiagge e di pareti di tufo multicolore.

STATUE, TORRI E FICHI D’INDIA Dal capoluogo siciliano la scoperta dello spaccato settentrionale che muove a levante conduce il Mice innanzitutto a Bagheria, sviluppatasi tra il Seicento e il Settecento, al centro di una zona fertilissima, un trionfo di agrumi, nespoli e ulivi. Un trionfo di dimore patrizie e parchi fra le quali spiccano Villa Cattolica che ospita la Civica Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea – costituita intorno a una raccolta donata

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da Renato Guttuso, uno dei “figli” più celebri di Bagheria – e Villa Palagonia, sontuosa e scenografica, voluta intorno al 1715 dal quinto principe di Palagonia ma consegnata alla storia trent’anni dopo dal nipote Francesco Ferdinando Gravina “junior”, che la popolò di – duecento, ma se ne sono salvate una sessantina – sculture mostruose, una serie di immagini grottesche e caricature bizzarre realizzate nella pietra tufacea d’Aspra. Una folla di “follia” che precorse, in qualche modo, il surrealismo.

Sotto l’imponente monte roccioso che domina Cefalù, invece, le torri del duomo normanno sembrano giocattoli. Sulla città si erge la Rocca, alta 268 metri, i cui ripidi pendii hanno rappresentato per secoli una protezione contro gli invasori. L’unica via di accesso è protetta da mura e torri medievali, scalinate e sentieri che conducono a cisterne, rovine di antiche abitazioni e a un tempio preromano di mura megalitiche. Il duomo che invece campeggia nel centro cittadino è il più antico duomo normanno di tutta la Sicilia e incanta per il portico ad archi e le sue possenti torri: la pietra, il chiostro medievale, l’imponente coro e la navata traversale alta e stretta trasmettono

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14 / Il coreografico porticciolo di Cefalù 15 / Ha gradazioni ammalianti il mare in Sicilia

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16 / Il Santuario della Madonna domina Tindari dall’alto di un promontorio 17 / Lipari e Vulcano, splendide gemme eoliane, perfette per post congress indimenticabili

sensazioni di forza e potenza. Suggestioni rare che il Mice può trovare anche a Capo Tindari, seguendo le indicazioni per il Santuario della Madonna del Tindari. Situata proprio sul promontorio, la maestosa chiesa – con la cupola che scintilla sotto il sole – custodisce la statua lignea della Madonna nera, di stile bizantino, mentre lungo le pareti delle navate laterali splendono memorabili mosaici. Dal santuario un sentiero conduce agli scavi di Tindari, in perfetto isolamento tra fichi d’india, ulivi e cipressi, con il teatro greco all’estremità superiore che ospita da luglio a settembre un festival di teatro – appunto – greco.

ISOLE VULCANICHE Da Tindari si vedono le Eolie, le sette isole sotto l’egida dell’Unesco che da lontano sembrano coni argentei sospesi sulle acque. Il frangersi delle onde ha eroso il morbido tufo, mentre la lava più

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dura si è solidificata in enormi massi sulle coste. Caverne e piccole grotte, archi naturali e pinnacoli, faraglioni e minuscole baie sabbiose caratterizzano un paesaggio ancora incontaminato.

Sotto i bassi arbusti della macchia, i canneti e i grandi ciuffi d’erba, si intravedono i colori della terra e della pietra: la scala cromatica va dal bianco abbagliante della pietra pomice alle tonalità del marrone, dal rosso brillante alle gradazioni del verde e al nero più puro della lava.

Lipari è l’isola più grande e per il Mice interessato alla storia del Mediterraneo è un must il Museo archeologico eoliano, fra i più completi in Europa. Per un’immersione nelle acque attorno a Lipari, invece, la “top five” prevede la Pietra del bagno – la più facile – seguita da La parete dei gabbiani e Pietra Menalda – difficoltà media – sino a giungere alle più difficili Punta castagna e Secca del bagno.

Un mare di idee per il Mice che a Vulcano può fare il bagno di “fango” in una spa naturale data da una grande pozza termale alimentata da innumerevoli polle dalle quali fuoriesce acqua calda e fango argilloso ad altissimo contenuto di zolfo.

A Filicudi è da visitare la Grotta del Bue Marino, lunga 37 metri e larga trenta, che prende il nome dalle foche che un tempo popolavano l’isola. A Salina i boschi rivestono i suoi due crateri e fitte macchie di ginestre e filari di viti ammantano l’isola. Le coste alte e scoscese fanno da sfondo a spiagge scenografiche, come quella di Pollara, dove sono state girate quasi tutte le scene de Il postino.

Nella suggestiva luce del tramonto nulla di meglio che un aperitivo o una cena di gala a bordo di imbarcazioni che circumnavigano le isole per ammirarne la bellezza.

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Business luxury L'Hotel Ai Cavalieri, in un edificio degli inizi del Novecento di recente ristrutturazione, offre lusso e riservatezza ai suoi ospiti vicino ai teatri più celebri e alle bellezze di Palermo A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

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uggestioni della natura e della storia. I quattro alberghi di Costa degli Ulivi S propongono quel qualcosa in più che rende unico il soggiorno e gli eventi ospitati. Ogni location non si limita solo a essere un affascinante contenitore ma interagisce e dialoga con il territorio. Il Grand Hotel Piazza Borsa consente di fare un tuffo nella storia più autentica raccontata dalle piazze, dai monumenti e dai parchi che compongono la vecchia Palermo. Dalle 127 camere è possibile godere di scorci unici mentre le sei sale, unite al roof garden, garantiscono eventi di successo. Lo Splendid Hotel La Torre di Mondello, invece, offre l’opportunità esclusiva di riunirsi sulla scogliera della costa palermitana in una delle sale del centro congressi che si sviluppa su settecento metri quadrati di superficie o su una delle splendide terrazze. Il nulla apparente, ma non reale, sembra avvol-

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gere il Torre Normanna Hotel & Resort situato su un altopiano a soli 15 chilometri da Palermo. Il centro congressi può ospitare fino a novecento persone. Piccola bomboniera inserita in un giardino sub tropicale, l’Eolian Hotel di Vulcano è perfetto per piccoli incontri di grande personalità. La sua sala congressi può ospitare massimo ottanta persone.

COSTA DEGLI ULIVI Via Dei Cartari, 18 90133 Palermo Tel. 091 581020 Fax 091 585658 hirtd@tin.it www.costadegliulivihotels.it

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GENOARDO PARK HOTEL: Delizia i tuoi sensi...

Il Genoardo Park Hotel, situato vicino Monreale, offre un'oasi di pace con tutti i comfort per un piacevole e rilassante soggio rno per viaggi di turismo e business. L'hotel prende il proprio nome dalla parola Genoard (il paradiso della terra) che rappresenta la filosofia che ispira l'atmosfera e l'ospitalità ' dell'albergo. Situato in un'area tranquilla, in disparte dal caos del centro ma vicino atutte le principali arterie di accesso, l'hotel è la base ideale per visitare l'area attorno a Palermo. Per i soggiorni turistici, tutti i principali siti di interesse di Palermo e Monreale sono raggiungibili in soli 10 minuti. Per la clientela business, l'hotel offre 6 sale riunioni, ristoranti all'aperto e al coperto, aree espositive e terrazza per gli eventi. Il Genoardo Park Hotel dispone di 104 camere standard, 4 junior suite ed un a Suite Presidenziale. Il Genoardo Park Hotel offre camere eleganti e moderne, dotate di tutti i comfort che gli ospiti si aspettano daun albergo a 4 stelle che assicuri relax ed un piacevole soggiorno a Monreale.

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A Palermo il Mice è firmato Ghs Dalla new entry Vecchio Borgo al Garibaldi, fino ad arrivare allo storico Astoria Palace: l’offerta di Ghs per il Mice propone strutture di pregio e dal servizio impeccabile A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

l nome Ghs è sinonimo di business a Palermo. Il gruppo, con circa quattroIcento camere, vanta tre strutture ideali per la clientela d’affari: Astoria Palace Hotel, Hotel Garibaldi e l’ultimo arrivato Hotel Vecchio Borgo. I gioielli del gruppo sono posizionati in punti strategici della città. Essi garantiscono un servizio di alta qualità nell’organizzazione di ogni tipo di evento grazie alla professionalità e all’esperienza del presidente della F. Ponte Spa, Daniele Di Domenico, e del general manager Lanfranco Rizzo. Il gruppo Ghs si connota per la sua offerta di altissimo livello. L‘Hotel Vecchio Borgo, splendido esempio di architettura razionalista e dalla fine essenzialità dei suoi esterni, cui fa eco la sobria eleganza degli elementi d’arredo all’interno propone 32 camere elegantemente arredate. Fiore all’occhiello dell’Astoria Palace Hotel, invece, è il centro congressi articolato in

otto sale modulari in grado di accogliere complessivamente 1.200 persone. La struttura ospita 326 camere. L’Hotel Garibaldi, infine, è uno dei pochi alberghi nel cuore del capoluogo siciliano a vantare un ampio parcheggio interno e dispone di moderne e attrezzate sale per meeting concepite per ospitare sino a duecento persone di cui 85 nella principale. Efficienza e comfort sono le parole chiave dell’Hotel Garibaldi che annovera 71 camere.

GHS HOTELS Via Montepellegrino, 62 Tel. 091 6281111 Fax 091 6372178 Numero verde: 800.893.344 astoria@ghshotels.it www.ghshotels.it

Un hotel per tutte le stagioni Location caratterizzata da un centro congressi da 1.800 persone e ampi spazi esterni, il San Paolo Palace Hotel è adatto a ospitare eventi in qualunque momento dell’anno A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

rofessionalità, spazi modulabili, staff preparato e cura del dettaglio caratP terizzano il San Paolo Palace Hotel di Palermo. Grazie al suo centro congressi in grado di ospitare fino a 1.800 persone e ai numerosi spazi esterni, la struttura è un punto di riferimento importante per la meeting industry in tutte le stagioni dell’anno. Le sale meeting sono tutte attrezzate con le più moderne tecnologie e si prestano per qualsiasi tipologia di evento: dai congressi ai workshop, dai lanci di prodotto agli spettacoli, dalle esposizioni alle sfilate di moda. Le ampie terrazze immerse nel verde consentono di concedersi una pausa in relax, di organizzare cocktail al tramonto o gustare le prelibatezze della pasticceria siciliana di produzione propria. La cucina è uno dei punti di forza dell'hotel, che ospita spesso cene di gala, manifestazioni di tipo gastronomico, banchetti. Molti di questi

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vengono organizzati a bordo piscina – al quattordicesimo piano – da dove si gode di una vista molto suggestiva sul Golfo di Palermo e Monte Pellegrino. Godendo degli spazi esterni, l’hotel ospiterà, a giugno, il 17th Meeting of the Euro-Mediterranean Council for Burns and Fire Disasters mentre a luglio sarà la location per The Sixth International Conference on Complex, Intelligent, and Software Intensive Systems organizzato dall'Università di Fukuoka, in Giappone.

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» A 52 km dall’aeroporto Falcone-Borsellino

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Il paradiso della terra Un ambiente confortevole e accogliente è quanto caratterizza il Genoardo Park Hotel di Monreale. Al suo interno anche spazi per meeting di diverse dimensioni A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

l Genoardo Park Hotel, situato vicino a Monreale, offre un'oasi di pace con tutti Ii comfort per un piacevole e rilassante soggiorno sia per viaggi di turismo sia per soggiorni business. L'hotel prende il proprio nome dalla parola Genoard che significa proprio “il paradiso della terra”. Il nome rappresenta la filosofia che ispira l'atmosfera e l'ospitalità dell'albergo.

Situato in un'area tranquilla – lontano dal caos del centro ma vicino a tutte le principali arterie di accesso – l'hotel è la base ideale per visitare l'area attorno a Palermo. Per i soggiorni turistici e attività post congress, tutti i principali siti di interesse di Palermo e Monreale sono raggiungibili in soli dieci minuti. Per la clientela business, l'hotel offre sei sale riunioni, ristoranti all'aperto e al coperto, aree espositive e terrazza per gli eventi. Tutti gli spazi si prestano a ospitare meeting di qualunque tipologia e dimensione. Il Genoardo

Park Hotel dispone di 104 camere standard, quattro junior suite e una suite presidenziale. L’hotel offre camere eleganti e moderne, dotate di tutti i comfort che gli ospiti si aspettano da un albergo quattro stelle che assicuri relax e un piacevole soggiorno a Monreale.

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Colori, fantasia e bellezza Con le sue 340 camere e 38 villini vista mare, gli spazi interni ed esterni e le numerose proposte sul territorio, il Domina Home Zagarella è la venue perfetta per il Mice A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

ituato a soli 15 chilometri dal centro di Palermo e a meno di un’ora dall’aeS roporto, il Domina Home Zagarella si affaccia sul Golfo di Porticello da cui trae tutta la bellezza e il fascino del territorio siciliano. Forte delle proprie caratteristiche – posizione strategica, bellezza della location, design originale, staff professionale e spazi meeting personalizzabili – l’hotel si propone come partner preferenziale per l’organizzazione di eventi di successo. L’area congressi ha una capacità complessiva di oltre mille persone e dispone di una sala plenaria – divisibile in sei sale indipendenti – in grado di accogliere sino a 550 persone. Per gli eventi all’esterno sono disponibili diversi spazi in un contesto mozzafiato, come la piscina Amare e la piscina centrale, ai quali si affianca un’area espositiva con vista sul mare. Completano l’offerta un’ampia scelta di break out room e business suite.

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Numerose le proposte per post congress e team building. Dalle visite a Palermo e dintorni alle esperienze enogastronomiche, dalle escursioni in mare alle attività outdoor come lo snorkeling nella Riserva Naturale dello Scoglio della Formica.

Location dal grande fascino storico, raggiungibile a piedi dalla struttura, è la Tonnara di Solanto con il suo magnifico castello normanno a picco sul mare. Una venue esclusiva per una cena di gala immersa nel passato.

DOMINA HOME ZAGARELLA Via Nazionale, 77 90017 Santa Flavia (Pa) Tel. 091 903077 Fax 091 901422 zagarella@domina.it www.dominahome.it

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LA SICILIA ORIENTALE: CAPOLAVORO DI NATURA

I volti e i vanti del levante Sacrari d’arte e natura: la Sicilia orientale intriga il Mice con i suoi contrastanti scenari, un alchemico intreccio di architettura da Unesco e capolavori della natura per avventure sempre nuove all’insegna di emozione e coesione icilia orientale: un libro di storia scolpito nella pietra e pietra – anche laviS ca – che scandisce il ritmo della storia.

Città barocche, icone greche e archeologia da Unesco caratterizzano il levante dell’antica Trinacria esattamente come il mare cristallino – e i suoi fonda1

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li da esplorare – e le vette, che pare chiedano al Mice di essere raggiunte, soprattutto se si tratta dell’Etna, uno dei vulcani più imprevedibili e coreografici al mondo. Una natura intrigante con gole e riserve ideali per team building all’insegna dello sport e località importanti – affiancate da borghi più discreti – che inebriano di arte e di cultura. Uno spaccato dalle numerose sfaccettature, che regala al Mice più destinazioni in una: quella “marina”, il suo cuore verde e lo straordinario patrimonio culturale siciliano.

ESUBERANTE? NO, VULCANICO! L’aria è rarefatta, a 2.800 metri di altitudine. Nero e bianco si alternano, in un avvicendarsi di lava e di ghiaccio. Alle spalle del Mice, il cratere di nord-est, a 3.350 metri, sbuffa placido nel silenzio, interrotto solo dalle raffiche di vento.

“La bestia è calma”, come ebbe a dire Guy de Maupassant, “dorme là in fondo”.

Taormina e Castelmola brillano giù in fondo, la Calabria pare di toccarla e lo Stretto lo si indovina dietro i monti Peloritani. Più a sinistra la punta di Milazzo si disegna nel Tirreno fino a indicare Vulcano, Lipari e i rilievi di Salina. Uno spettacolo straordinario, da apprezzare talvolta ancor prima di scoprire Catania e i suoi affascinanti contrasti il cui apogeo culmina – nella sua provincia – proprio con l’Etna, il più grande vulcano attivo d’Europa, con i suoi 35 chilometri di diametro, 1.250 chilometri di superficie e diversi crateri.

Catania è giusto sotto e si srotola alla vista del Mice con il suo golfo e la sua piana e le distanze sono così minime che il Mice può scegliere di sciare sull’Etna la mattina e di nuotare fra le onde nel pomeriggio. Prima, però, può sbizzarrirsi sul vulcano: c’è solo l’imbarazzo della scelta fra escursioni in quad, 4x4, trekking, sci ma anche – e soprattutto – escursioni guidate a tremila metri. Il percorso? Si arriva a quota 2.400 con la funivia, poi si sale per altri seicento metri con le jeep e infine si cammina per una quarantina di minuti intorno

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NEBRODI, ISOLA VERDE Fra la valle dell’Etna e il Tirreno si trova il Parco regionale dei Nebrodi, la più vasta area boschiva siciliana, oltre 85mila ettari di territorio, l’antico paradiso dei cerbiatti, “nebros” in greco. Non è raro da queste parti imbattersi in branchi di cavalli – i tipici sanfratellani – che, allevati da secoli allo stato brado, si abbeverano al lago del Biviere, uno specchio d’acqua con un ecosistema di immenso valore scientifico. Facile, sui Nebrodi, avvistare le aquile reali così come, dopo quarant’anni di assenza dai cieli siciliani, i grifoni – i più grandi uccelli da preda europei – qui tornati a nidificare. L’area del Parco, che interessa numerosi comuni nelle province di Catania, Enna e Messina, è attraversata da est a ovest dal “Sentiero Italia”, con avvincenti itinerari tematici per le avventure del Mice.

Come scrisse Gesualdo Bufalino, il Parco regionale dei Nebrodi è una “vera e propria isola nell’isola, punteggiata da remoti villaggi tradizionali”.

alla Bocca Nuova, un nuovo cratere formatosi durante le ultime eruzioni.

Lungo il bordo del cratere il terreno è molto caldo: il magma al suo interno, infatti, raggiunge i quattrocento gradi centigradi. Ai suoi margini orientali la Valle del Bove precipita con un dislivello di mille metri e dalle sue profondità si alzano ondate di fumo che avvolgono il crinale sovrastante. Sembra davvero di trovarsi ai confini del mondo. In realtà si è nel Parco naturale dell’Etna, che si estende dalla vetta del vulcano fino a quote collinari per un totale di 59mila ettari di territorio, suddiviso in cinque zone e in infinite opportunità di team building, sport ed escursioni, anche a cavallo.

Alcantara – che segna in buona parte il confine tra la provincia di Catania e quella di Messina – e la “cucitura” fra il grande cono lavico dell’Etna e le formazioni calcareo-marmose dei Peloritani.

L’intera zona è caratterizzata da cascate, laghi e profonde gole, note come le Gole dell’Alcantara, dove è presente anche l’unica grotta di scorrimento vul-

1 / Una leggenda vuole che il dio Eolo avesse imprigionato i venti proprio sotto le caverne dell'Etna 2 / I colori incredibili del Parco dei Nebrodi 3 / Le suggestive gole dell’Alcantara

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SURVIVING E CANYONING E all’Etna il Mice può divertirsi anche all’Etna Surviving Park, nel quale sono previsti numerosi, avventurosi percorsi di sopravvivenza che promuovono entusiasmo, coesione e spirito di squadra. Ancora verde, questa volta da apprezzare non solo con lo sguardo: è quello delle sfumature smeraldo – così sono definite in loco – del pistacchio di Bronte, località alle pendici nord-occidentali dell’Etna. Natura e innumerevoli opportunità di team building regnano sovrane nel Parco Naturale Regionale dell’Alcantara: un paesaggio inconsueto che caratterizza il corso del fiume

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4 e 5 / Catania, dalle eleganti architetture barocche

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canico, chiamata la “Grotta dei cento cavalli”. Le gole sono alte fino a 25 metri e larghe dai due ai cinque metri, un canyon naturale che non è stato scavato nel corso di migliaia di anni dall’acqua: l’ipotesi più accreditata è legata a eventi sismici che fecero letteralmente spaccare in due vecchi laghi basaltici formatisi dalla fuoriuscita di magma. La gola più imponente e famosa è quella dell’Alcantara, lunga oltre sei chilometri e percorribile in modo agevole per i primi tre: la sua particolarità consiste nella struttura delle pareti, create da una colata di lava basaltica, mentre il 5

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fiume Alcantara scorre tra pietra lavica che forma il suo caratteristico alveo.

Posti affascinanti, per il Mice appassionato di natura, che qui può dedicarsi ad attività sportive come il trekking, la mountain bike e l’arrampicata. Non solo. Il Parco Fluviale dell’Alcantara si presta a sport come il rafting e il kayak soprattutto nel periodo che intercorre dall’autunno alla primavera, quando la portata è maggiore, un ottimo spunto per “destagionalizzare” gli eventi.

CATANIA, COREOGRAFIE URBANE Grandiosi palazzi bianchi e neri dominano piazze barocche mentre l’Etna che svetta a poca distanza aggiunge con la sua presenza un’emozione in più alla già frizzante vita cittadina. Una destinazione, Catania, sontuosa e al contempo sbarazzina, un palcoscenico capace di innumerevoli scorci architettonici fra i quali emerge un mosaico barocco e in pietra lavica, architettura che – dopo il sisma del 1693 – disegna il volto della destinazione. La via del barocco è innanzitutto via Crociferi, aperta alle due estremità da due scenografici archi, con una serie di chiese sontuose come San Benedetto e San Giuliano, adiacenti a ex conventi di clausura. Sottratta al culto, la chiesa di San Francesco Borgia ospita mostre d’arte contemporanea. Poco lontano, i musei di tre catanesi illustri: in piazza San Francesco, palazzo Gravina Cruyllas ospita il Museo Bellini, casa natale di Vincenzo Bellini – arricchita da numerosi cimeli del compositore –, e il museo dello scultore Emilio Greco, mentre in via Sant’Anna si trova la Casa Museo di Giovanni Verga, monumento nazionale dal 1940. Intitolata allo scrittore catanese è piazza Giovanni Verga, importante per la tradizione civica catanese – è

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Un hotel in posizione ideale per ospitare eventi: a pochi minuti dall’aeroporto di Catania, all’inizio dell’autostrada CataniaPalermo, a 500 metri dallo svincolo con la Tangenziale Ovest.

Dispone di 91 camere, recentemente ristrutturate, arredate con eleganza e dotate di pay Tv e TV satellitare, telefono, aria condizionata a controllo individuale e frigobar.

Il centro congressi, all’avanguardia per soddisfare qualsiasi esigenza, ha cinque sale, in grado di accogliere da 10 a 250 persone.

Il ristorante è sempre a disposizione per colazioni di lavoro o buffet personalizzati. In inverno si trasforma nella Sala Banchetti per cene di gala o altre cerimonie.

La struttura dispone, inoltre, di piscina, due campi da tennis, un campo di calcio in erba, due campi di bocce e palestra.

Autostrada A19 Ct/Pa km 3 - 95100 Catania Tel. 095.71.81.159 - Fax 095.71.81.270 - E-mail: info@gelsobianco.it - Internet: www.gelsobianco.it

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I VOSTRI EVENTI TRA L’ETNA

E IL

MARE

L’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale, si presenta agli ospiti, in corrispondenza di un tratto di mare dai colori intensi e all’interno della Riserva Naturale della Timpa. 182 camere, delle quali 9 Suite, tutte pensate come oasi di relax uniche.

I tre ristoranti, tutti con vista mare, propongono un vero trionfo di sapori mediterranei. Il nuovo Centro Congressi fronte mare dispone di una Sala Principale da circa 500 posti, di una ampia zona espositiva e di 10 salette di varie dimensioni.

L’Hotel è raggiungibile in circa 7 minuti dall’Autostrada Catania-Messina (A18), 7 minuti dalla Stazione Ferroviaria di Acireale, 20 minuti dall’Aeroporto e dal Porto di Catania.

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sede del Palazzo di giustizia – nella quale campeggia la Fontana dei Malavoglia, rappresentante il drammatico naufragio dei pescatori descritto nel romanzo. Vicino alla casa natale di Verga si dispiega l’epicentro cittadino, piazza Duomo, patrimonio dell’Unesco, con la celebre fontana dell’elefante – statua in pietra lavica –, sintesi di cultura pagana e cristiana: secondo la versione più attendibile, si tratta di un simulacro posto in un tempio dove si praticavano riti orientali. Per alcune leggende, invece, avrebbe avuto una valenza magica atta a scongiurare i pericoli dell’Etna. Di fronte alla fontana si erge la cattedrale dedicata a Sant’Agata, con facciata marmorea a due ordini di colonne provenienti dall’anfiteatro romano – sito nell’odierna piazza Stesicoro – e un interno che custodisce le reliquie e il ricchissimo tesoro della santa patrona della città, condotta in processione il 5 febbraio da una folla in estasi in occasione di una delle più importanti manifestazioni siciliane.

L’area interrata antistante la basilica è occupata dalle Terme Achilliane mentre a pochi minuti di passeggiata si trovano il Teatro romano – I sec. d.C. – e l’adiacente Odeon, dalle solenni vestigia.

Richiami svevi, invece, nel duecentesco castello Ursino, edificato per volontà di Federico II, maniero a pianta quadrangolare con quattro torrioni cilindrici agli angoli, ospitante oggi il Museo civico che custodisce – fra le numerose – la preziosa collezione archeologica dei principi Biscari, la famiglia più potente di Catania. Poco distante, in via Museo Biscari, si erge Palazzo Biscari: è il trionfo del barocco, nonché il più grande e decorato palazzo catanese, fruibile anche dal congressuale. In piazza Duomo va in scena lo spettacolo più

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pittoresco di Catania, l’animato mercato del pesce, adiacente a quello alimentare con la fontana dell’Amenano – all’ingresso del mercato – che rappresenta un omaggio al fiume che un tempo scorreva in superficie, e sulle cui rive i greci fondarono Katane.

6 / La splendida costa di Taormina 7 / Acicastello, raccolta e a picco sul mare 8 / Messina, l’elegante città “dello Stretto”

NORD, SUD E OVEST Da Catania vi sono infinite opzioni per il Mice e i suoi percorsi post congress, di incentivazione e di team building. Per una logica di itinerari, si possono suddividere in tre i macro routing possibili da Catania: il primo muove verso nord e giunge a Messina passando per una delle star siciliane, Taormina, il secondo segue la direzione opposta e dalla città di Verga arriva nel sud dell’antica Trinacria e quindi anche a Siracusa, il terzo si 7

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9 / L’anfiteatro di Taormina, quinta di rara bellezza per il Mice 10 / I faraglioni che fronteggiano Aci Trezza 11 / La cattedrale di Acireale

avventura nell’entroterra. Da Catania verso Messina si percorrono la costa dei Ciclopi e dei Limoni e il Mice può conoscere località – nel vero senso delle parole – da storia e leggenda. Aci Castello, innanzitutto, sviluppata ai piedi di un castello normanno del 1076, proteso sul mare, in cui ha sede il Museo civico con reperti archeologici dal paleolitico al Medioevo. Superata Aci Castello si arriva ad Aci Trezza, fronteggiata da alti faraglioni noti come Isole dei Ciclopi, monoliti di basalto nero emersi dagli abissi quasi a delimitare l’anfiteatro marino del golfo. Visitabili, sono di enorme interesse geologico e naturalistico: il più imponente, l’isola di Lachèa, è riserva naturale marina. Si prosegue alla volta di Capomulini, un’insenatura di Acireale: del sistema idraulico e dei mulini – cui deve il nome – presenti sul territorio fin dal Trecento rimangono perlopiù i ruderi. Sono in buono stato di conservazione, invece, due torri: quella del faro, della seconda metà del Cinquecento, e quella settecentesca di Alessandrano, a strapiombo sul mare. Il Mice arriva quindi ad Acireale, posta su un terrazzo lavico a strapiombo sul mare, che conserva una delle più belle piazze italiane, quella del Duomo, in cui alle forme slanciate dei campanili della cattedrale fanno eco le masse solide e compatte del palazzo comunale, mentre al rigore romano della basilica dei Santi Pietro e Paolo si contrappone l’acceso barocco delle decorazioni. Qui si anima, in febbraio, il coloratissimo carnevale della cittadina: con decine di carri e centinaia di maschere, è fra i più rinomati della Sicilia.

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RICAMI DI PIETRA E ALI DI FARFALLA Il folclore danza con la tradizione in più occasioni, anche e soprattutto nel contesto della produzione artigianale.

Come a Giarre, dove la pietra lavica dell’Etna è protagonista, sia negli oggetti artistici sia nei componenti per l’edilizia – fontane, colonne, balaustre e molto altro ancora – che trionfa intorno alla piazza del grandioso duomo, costruito a partire dal 1794.

Una località da visitare, Giarre, il cui nome ricorda le “giare” nelle quali venivano conservate le decime che dovevano essere consegnate al barone di Màscali, dal quale dipendeva l’abitato sino al 1815. Riposto, invece, deve il suo nome al tempo in cui era deposito delle merci provenienti dall’entroterra e tuttora si possono rinvenire numerosi esempi di architettura industriale del XIX secolo, collegata alla produzione e al commercio del vino. Ancora pochi chilometri e il Mice arriva a Taormina, due ali di farfalla distese sul terrazzo di una rupe a picco sul mare. È fra le star delle destinazioni prescelte dal Mice e nel corso dei secoli ha sedotto una lunga schiera di scrittori, artisti, reali e jet set internazionale. La vista più spettacolare sulla costa e sull’Etna da Taormina è sicuramente quella dall’antico teatro greco, del III secolo a.C., a perfetto ferro di cavallo, sospeso tra cielo e mare, scenario annuale in luglio e agosto di Taormina Arte, kermesse di cinema, teatro e musica. La parete di fondo della scena in mattoni presenta al centro una grossa fenditura che lascia 11

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EVENTI: TRIONFO DI TRADIZIONI

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Scenografiche, sontuose e imperdibili, le principali manifestazioni siciliane. Il carnevale regala colori ed emozioni, soprattutto ad Acireale e a Sciacca, mentre a Catania le celebrazioni in onore di Sant’ Agata (febbraio) sono accompagnate da fuochi d’artificio.

Noto festeggia l’arrivo della primavera con l’Infiorata, decorando le sue strade con sgargianti disegni floreali mentre il grande cinema internazionale approda a Taormina a metà giugno per un festival di sei giorni nel teatro greco. Palio dei Normanni, invece, ad agosto per Piazza Armerina con rievocazioni medievali.

Solenne processione a Siracusa, infine, per Santa Lucia a dicembre, con tanto di manifestazioni collaterali.

12 / Il pittoresco porticciolo di Sciacca 13 / Messina, la fontana di Orione che fronteggia il Duomo

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vedere, come fosse un perfetto fondale scenico, la splendida baia di Schisò con l’Etna. Sul promontorio di capo Schisò, che chiude a sud la baia di Giardini Naxos, gli scavi degli anni Sessanta hanno riportato alla luce la più antica colonia calcidese della Sicilia, da visitare passeggiando fra i limoni. Azzurro vivido, invece, è il colore delle acque che lambiscono la sua celebre spiaggia. Da non perdere, con partenza da Taormina, è l’isola Bella: minuscola, lussureggiante, riserva naturale del Wwf e in una piccola insenatura dalle acque cristalline, invita il Mice a praticare snorkelling.

MESSINA, ABISSI E CAMPANILE In una baia all’estremità settentrionale della costa ionica siciliana si staglia Messina: grande, affollata, con un centro cittadino ampio, viali maestosi, eleganti palazzi di inizio Novecento e una delle più incantevoli cattedrali di tutta la Sicilia. Messina è – ed è sempre stataidentificata con lo stretto, il sottile tratto di mare che separa la Sicilia dalla penisola. Gli antichi greci, a cui era nota come Zancle – falce – per la forma del suo porto, mitizzarono le correnti contrarie dello Stretto di Messina identificandole con i mostri marini Cariddi – il vortice – e Scilla, il mostro a sei teste. La linea dei monti e della costa disposta a falce – come negli sfondi delle tavole dipinte da Antonello da Messina – può ancora suggerire il ruolo di crocevia con l’Oriente che la città ebbe nel suo passato e la vocazione di apertura all’Europa come forse nessun’altra città siciliana. Prima di esplorare la straordinaria natura del territorio, è d’obbligo una visita a Messina e al suo duomo, gioiello di architettura normanna al cui interno sono custodite opere preziose come un altare riccamente scolpito e un organo intarsiato, il terzo in termini di grandezza di tutta Europa. Altre icone prestigiose, come la manta d’oro – del 1659, cesellata da Innocenzo Mangano per coprire le immagini sacre durante le celebrazioni religiose –, sono custodite nel Museo della cattedrale.

All’esterno, un campanile di sessanta metri sfoggia un orologio astronomico costruito a Strasburgo e inaugurato nel 1933. Di fronte al campanile si trova la cinquecentesca Fontana di Orione, in marmo chiaro, che raffigura il mitico Orione, fondatore di Messina. Nei pres-

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si, in piazza Catalani, la chiesa della Santissima Annunziata dei Catalani, a tre navate e con – sulle laterali e nel transetto – volte a crociera, è un gioiello dell’architettura arabo-normanna. Imperdibile, per un routing d’arte, il Museo Regionale che ospita dipinti di altissimo valore fra i quali il Polittico di San Gregorio realizzato da Antonello da Messina, la Madonna con Bambino e santi dello stesso artista e due tele di Caravaggio, L’Adorazione dei Pastori e la Risurrezione di Lazzaro.

SIRACUSA, UNESCO ED ELLADE Siracusa sorge su un altopiano calcareo che termina a picco sul mare e sull’isola di Ortigia, collegata con un ponte alla terraferma. L’espansione urbana della parte moderna della destinazione non ha coinvolto Ortigia – dove ebbe origine l’antica colonia greca – e non ha intaccato il fascino dei monumenti di età classica e lo splendore dei prospetti barocchi. Un quadro solare, sulla riva jonica, nel quale il Mice può ammirare incomparabili testimonianze dell’età in cui, insieme ad Atene e ad Alessandria d’Egitto, la città fu uno dei maggiori centri politici e culturali del mondo greco. Non è un caso che Siracusa sia sotto l’egida dell’Unesco e i suoi tesori siano straordinari, a iniziare dal Parco Archeologico della Neapolis con il grandioso teatro greco, bianco e lucente, scavato nella roccia. In questo capolavoro dell’architettura classica – che poteva contenere sedicimila persone – furono rappresentate le opere di Sofocle ed Euripide, oltre alle ultime tragedie di Eschilo. Nell’area a sud della Neapolis si erge l’anfiteatro romano del II

secolo d.C., il terzo in ordine di grandezza dopo il Colosseo e l’Arena di Verona.

All’interno dell’area archeologica si trovano le latomie, antichissime cave di pietra dalle quali si traevano i blocchi di calcare bianco-grigio che hanno dato alla città il suo colore inconfondibile. Le cave sono oggi punteggiate da giardini di agrumi e uliveti, ficus e magnolie. Da non perdere è, fra le numerose, la latomia del Paradiso, antico e vastissimo gruppo di cave con altezze che variano dai 25 ai 47 metri, celebrata soprattutto per la presenza dell’Orecchio di Dioni-

14 / La bellissima Siracusa, protesa sul mare 15 / Siracusa, l’anfiteatro

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16 / Enna, “l’ombelico” della Sicilia 17 / Ragusa, un vero gioiello barocco 18 / Non si può lasciare Caltagirone senza aver acquistato un oggetto in ceramica

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sio, grotta artificiale dalle straordinarie proprietà acustiche. Elisir di archeologia nel Museo archeologico Paolo Orsi, con capolavori che forniscono un quadro completo sulle civiltà che si sono susseguite nel territorio. Ortigia è invece un museo a cielo aperto con testimonianze di epoca greca intrecciate a quelle normanne, aragonesi e barocche. Il castello Maniace, fatto erigere da Federico II, apre oggi i battenti in occasione del Festival del teatro classico greco – tra maggio e giugno di ogni anno – e del Festival di Ortigia, in settembre, dedicato al teatro d’avanguardia. A una cinquantina di chilometri da Siracusa si arriva a Pantalica e alle sue oltre cinquemila tombe del Neolitico e dell’Era del Bronzo, dal 2005 patrimonio dell’Unesco: sono scavate nella roccia lungo la valle del fiume Anapo.

AL CENTRO DELLA TERRA Percorsi i routing che da Catania conducono il Mice a nord e a sud, ecco un ventaglio di opzioni che portano nell’entroterra: valli fertili, mandorli, ulivi, limoni e città antiche e barocche. Le pianure generose sono disseminate di vigneti e di campi, in contrasto con altri scenari ritmati da pascoli brulli e masserie. Su tutti si staglia Enna, denominata il “belvedere di Sicilia” per la straordinaria vista che ha sull’entroterra siciliano, sull’Etna e sulle montagne del nord.

Avvolta dal mito e a quasi mille metri d’altitudine, Enna domina la Sicilia con grandiosi palazzi e chiese ed è sovente avvolta da una suggestiva foschia che conferisce una dimensione seducente, soprattutto quando il Mice arriva al castello di Lombardia, uno dei più importanti e meglio conservati castelli medievali della destinazione. Le mura sono ancora intatte, ma delle venti torri originali ne rimangono sei e la cinta rac-

chiude un complesso sistema di cortili, fra i quali spicca il cortile di San Martino, teatro estivo open air. Da qui si può salire alla Torre pisana, per un panorama straordinario. A nord del castello una stradina scende fino ai resti del tempio di Demetra – Cerere per i romani –, dea della fertilità e dell’agricoltura. Portavoce dei monumenti di Enna sono anche il duomo, dal sontuoso interno barocco e la torre di Federico II, prisma a pura base ottagonale a tre piani di sale, che si eleva per 24 metri su una collinetta al centro di un parco, visibile da numerose parti della città. Una delle ipotesi sulla sua datazione ne propone una più antica rispetto a quella del XIII secolo d.C, e ne dà un’interpretazione simbolica riferita alla posizione geografica del monte di Enna, per cui la torre starebbe a indicare l’“umbilicus Siciliae”, il centro dell’isola. “Saliscendi di altitudine” anche a Caltagirone con le torri e le cupole delle sue chiese e con i cinquanta metri della scalinata di Santa Maria del Monte: le alzate di ciascuno dei 142 gradini sono rivestite di ceramiche dipinte a mano una diversa dall’altra. Da visitare è sicuramente il Museo regionale della ceramica, con oltre 2.400 reperti e testimonianze della produzione della ceramica in Sicilia dagli albori ai tempi moderni. Fiera di appartenere all’Une18

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sco dal 2002, la città vanta anche circa 120 laboratori di ceramica, perfetti per team building ma anche per shopping d’autore all’insegna di innumerevoli preziosità colorate.

RAGUSA, ISPICA E NOTO Posta a monte di una profonda gola su una piana che lentamente digrada verso il mare – da cui dista una ventina di chilometri – è Ragusa, formata da due nuclei cittadini, la Ragusa moderna dalle larghe strade e la più piccola Ibla, in stile barocco, tutta scalinate, viuzze e piazze irregolari. Il monumento più importante di Ragusa Superiore è la settecentesca, imponente cattedrale di San Giovanni Battista mentre nelle vicinanze è da visitare il Museo archeologico Ibleo, con collezioni di reperti preistorici e i resti del pavimento a mosaico rinvenuti a Santa Croce Camerina. Suggestivi giochi di luce anche a palazzo Zacco, dall’armoniosa architettura barocca, con balcone centrale, stemma gentilizio sostenuto da putti e mascherone, il tutto a opera di artisti decoratori che hanno sublimato l’arte dell’intaglio della pietra bianca. E dalla pietra alle cave il passo è breve: l’altopiano calcareo degli Iblei è caratterizzato da numerose incisioni praticate dai corsi d’acqua, dette localmente “cave”. Fra queste, la più spettacolare dell’area sud-orientale è la Cava d’Ispica, uno dei luoghi storici più rappresentativi della Sicilia pre-classica e tardo-antica: tra verdissimi giardini e scabre superfici calcaree il sito comprende chiesette bizantine del V-VI sec. a. C., cimiteri cristiani, insediamenti d’epoca medievale e villaggi, chiese e necropoli rupestri preistoriche. Alcune grotte conservano frammenti di pittura muraria, abitazioni 20

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trogloditiche ad alveare e a più piani sovrapposti. Da non perdere è una visita anche alla vicina Cava Grande, con diversi sentieri che conducono il Mice, lungo le cristalline acque del fiume, a cascate, laghetti e banchi sabbiosi. A una trentina di chilometri dagli spettacoli naturali un altro palcoscenico d’eccezione, quello di Noto, patrimonio dell’Unesco e capitale del barocco. La maggior parte dei suoi strabilianti monumenti si trova in corso Vittorio Emanuele, e l’orgoglio della località è la cattedrale di San Nicolò, al centro di piazza Municipio: la sua riapertura, nel 2007, è stato un evento di grandissima portata e continua a esserlo per ammirarne le sue calde tonalità dorate. Rilevante espressione del barocco siciliano è anche Palazzo Villadorata, riportato agli antichi splendori, compendio della ricchezza e dell’opulenza del passato cittadino: in puro stile barocco – su progetto attribuito a Rosario Gagliardi – e con circa novanta stanze, risale ai primi decenni del Settecento ed è nato come residenza nobiliare urbana della famiglia Nicolaci, la quale ha mantenuto la proprietà di un’ala, cedendone l’altra al comune di Noto. Echi barocchi e di Unesco anche a Modica, che conserva una delle chiese più belle di tutta la Sicilia, quella di San Giorgio: capolavoro in purissimo stile rococò, si erge in tutto il suo splendore in cima a una maestosa scalinata di 250 gradini e al suo interno rivela un trionfo di marmi policromi.

Splendida anche la cattedrale di San Pietro, che domina la località dall’alto di una scalinata delimitata da statue degli apostoli a grandezza naturale mentre in via Posterla si trova la casa natale di Salvatore Quasimodo, Nobel per la letteratura nel 1959.

19 / Piazza Armerina, dominata dalla cattedrale 20 / Modica, tra barocco e cioccolato

DUE MUST: PIAZZA ARMERINA E VILLA CASALE Immersa in uno dei paesaggi più verdi della Sicilia e circondata da terre ricche d’acqua è Piazza Armerina. La sua cattedrale si staglia maestosa dalla sommità della collina su cui si erge e la sagoma della sua cupola è visibile a chilometri di distanza, mentre all’interno, tutto decorato in bianco e azzurro, vi sono numerose opere d’arte fra le quali un quattrocentesco crocifisso su tavola.

A cinque chilometri dalla località si trova la straordinaria Villa romana del Casale, il più importante monumento di epoca romana in Sicilia, patrimonio dell’Unesco. Si tratta di una fastosa villa patrizia – rinvenuta nel 1929 – edificata nella prima metà del IV secolo d.C., che si estende su tre livelli per una superficie di circa 3.500 metri quadrati, articolata in quaranta ambienti quasi tutti pavimentati a mosaico policromo. Nella struttura del complesso monumentale le parti pubbliche e private si intrecciano e si contrappongono.

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Esclusività ed eleganza Colori e profumi sono gli elementi che caratterizzano la sofisticata eleganza del Grand Hotel Baia Verde. Location dagli spazi curati dove si possono vivere vere emozioni A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

n indirizzo esclusivo e affascinante: è il Grand Hotel Baia Verde. Situato a U due passi da Catania, lungo una costa rocciosa color antracite che dona risalto al blu intenso del mare, l’hotel è la location perfetta per eventi e momenti business di grande impatto. Qui i meeting si sposano con il benessere garantendo anche momenti di relax grazie alla spa con piscina thalassoterapica riscaldata, bagno turco, percorso emozionale e sale per trattamenti e massaggi. Utilizzando una delle 11 sale del centro congressi – in grado di ospitare fino a trecento persone – o gli spazi esterni, è possibile conferire una personalità unica al proprio evento. Qualunque sia la sua natura, l’hotel, da sempre attento all’esclusività e all’eleganza, ha appena ultimato un’importante opera di ristrutturazione. I lavori conferiscono una nuova veste alla struttura grazie a un’opera di rinnovo

completo delle camere, nelle finiture e negli arredi. Realizzate in uno stile moderno ma con tocchi di classicità, l’hotel dispone di 147 camere suddivise in varie tipologie: classic, classic vista mare, superior, superior vista mare, deluxe, family room, business suite, junior suite, suite. L’obiettivo è differenziare le camere in modo da agevolare gli ospiti in una scelta più conforme ai loro gusti e desideri.

GRAND HOTEL BAIA VERDE CONGRESS & WELLNESS CENTRE Via A. Musco 8/10 95021 Acicastello - Cannizzaro (Ct) Tel. 095 491522 Fax 095 494464 baiaverde@baiaverde.it www.baiaverde.it

Tra business e relax Una nuova spa, 53 camere confortevoli, spazi comuni pensati per i relax e il business e un centro congressi con 11 sale. È il Marina Palace Hotel Spa & Congress Hall A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

nserito in uno scenario di rara bellezza come la Riviera dei Ciclopi, il Marina IPalace Hotel Spa & Congress Hall si trova all’interno della piccola cittadina di Acitrezza, antico borgo marinaro mirabilmente descritto da Giovanni Verga ne I Malavoglia e dalla mitologia greca attraverso il mito di Polifemo e Ulisse. La costruzione plein air, dotata di 53 camere – tutte con vasca idromassaggio – a 15 metri del mare, si trova a soli sei chilometri da Catania. L’hotel racchiude una corte nella quale sono ubicati il nuovo centro benessere Space One, la palestra attrezzata Technogym, il ristorante 10 Dieci, il bar Novecento, il giardino, le boutique e l'ampio parcheggio privato interno di 250 posti auto. Il centro congressi è dotato di 11 sale multifunzionali e modulari, completamente attrezzate dei più moderni impianti audiovisivi. Le sale si completano con la dotazione di siste-

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ma wi-fi per la connessione internet e sono capaci di ospitare da dieci a 250 persone, a seconda degli allestimenti desiderati. Al suo interno si possono organizzare meeting, incentive, congressi, eventi, post congress e workshop.

MARINA PALACE HOTEL SPA & CONGRESS HALL Via Provinciale, 1 95026 Acitrezza (Ct) Tel. 095 7117800 Fax 095 7117861 info@marinapalace.it www.marinapalace.it

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Catania Via del Bosco, 62 - tel. +39 095 7335100 - fax: +39 095 7335103 www.hotelvilladelbosco.it - www.hotelvdbnext.it - info@hotelvilladelbosco.it - eventi@hotelvdbnext.it

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Eventi con personalità Funzionale e accogliente lo Sheraton Catania Hotel & Conference Center offre la possibilità di organizzare meeting di sicuro successo A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

a piccola cittadina di Cannizzaro – in provincia di Catania – custodisce lo LSheraton Catania Hotel & Conference Center, uno degli indirizzi Mice più apprezzati della Sicilia. Le sue 162 camere e sette suite – raggiungibili tramite gli ascensori panoramici e caratterizzate da tonalità in perfetta armonia con il paesaggio mediterraneo circostante – garantiscono alti standard qualitativi. Ai meeting la struttura dedica un centro congressi – tra i più grandi della Sicilia orientale – sviluppato su un’area di 724 metri quadrati e composto da sei sale di diversa capienza. Ognuna di queste è attrezzata con le migliori tecnologie e può essere personalizzata secondo le esigenze di ogni singolo evento.

Durante il post congress gli ospiti possono concedersi una pausa di relax nel centro benessere. Nei periodi più caldi dell’anno si possono sfruttare anche gli

spazi esterni godendosi il sole in piscina o sulla spiaggia privata, coccolandosi nei gazebo per i massaggi o prendendo il sole sul solarium. Il legame con il territorio è rappresentato dalla cura dell’ospitalità ma anche dalle scelte gastronomiche proposte dall’elegante e raffinato ristorante Il Timo Gourmet la cui direzione è affidata all’executive chef Saverio Piazza.

SHERATON CATANIA HOTEL & CONFERENCE CENTER Via Antonello da Messina, 45 95020 Cannizzaro (Ct) Tel. 095 7114111 Fax 095 271380 www.sheratoncatania.com

Meeting vista mare Ampie sale meeting in una cornice suggestiva è quanto caratterizza l’anima Mice dell’Hotel Santa Tecla Palace.

Una struttura dotata di tutti i maggiori comfort A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

atmosfera degli antichi villaggi di pescatori fa da sfondo all'Hotel Santa L’ Tecla Palace di Acireale. Distribuito su 22mila metri quadrati, l’hotel è pensato per accogliere i propri ospiti in un ambiente magico, caldo e colorato. L’hotel, dotato di 182 camere in cui convivono design contemporaneo e comfort, si inserisce in una incantevole oasi immersa nella Riserva Naturale della Timpa e bagnata dalle limpide acque del Mar Jonio. La hall rappresenta la vera agorà, una piazza finemente arredata, punto di ritrovo per relax e divertimento. Da questo centro nevralgico si sviluppano gli altri spazi dell’hotel che includono la piscina che confina sul mare, la terrazza esterna e il solarium. Ai meeting l’hotel dedica un’area dotata di una sala posizionata direttamente sul mare con capienza di cinquecento persone e altre dieci sale meeting versatili, attrezzate, confortevoli

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e ampi spazi espositivi. Quest’area rende l’Hotel Santa Tecla Palace la location ideale per organizzare riunioni di lavoro, presentazioni o conferenze.

HOTEL SANTA TECLA PALACE Via Balestrate, 100 95020 Acireale (Ct) Tel. 095 7634015 Fax 095 607705 info@hotelsantatecla.it www.hotelsantatecla.it

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Unconventional meeting Funzionale ma soprattutto non convenzionale: Villa del Bosco & Vdb Next rappresenta quello che non ti aspetti.

Una location di lusso, curata nei dettagli e pronta a stupire A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

comfort e design interpreta meglio la filosofia di Villa del Bosco & IVdblalconnubio Next. Materiali inediti e giochi di luce accolgono l’ospite della struttura catanese che si trova in una delle zone più esclusive della città. Struttura unica per l’atmosfera e la suggestione, l’hotel offre un viaggio tra sogno e realtà in una delle sue esclusive 52 camere e negli spazi comuni che godono del fascino indiscusso tra passato e presente. Materiali inediti e giochi di luce conferiscono un allure particolare anche al business center di Villa del Bosco & VdbNext che si sviluppa intorno al foyer dotato di lounge bar e desk accoglienza. Lo spazio è un luogo accogliente e dinamico dotato della più moderna tecnologia e perfetto per ospitare qualunque tipologia di evento con l’obiettivo finale di stupire e coinvolgere i propri ospiti. Le non-conventional meeting room – in grado di

ospitare da quaranta a 320 persone – sono tutte insonorizzate e gestite da una regia centralizzata che coordina diffusione audio, proiezione su maxischermi e videoconferenze. Per eventi di maggiore suggestione si possono utilizzare anche gli spazi esterni della struttura che consentono di organizzare cocktail, banchetti e cene di gala.

VILLA DEL BOSCO & VDBNEXT Via del Bosco, 62 95125 Catania Tel. 095 7335100 Fax 095 7335103 info@hotelvilladelbosco.it www.hotelvilladelbosco.it

Deliziosamente siciliano Fortemente legato al territorio, l’Hilton Giardini Naxos vanta una grande personalità, apprezzata da una clientela italiana e internazionale. Perfetta per eventi di charme A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

o splendido scenario di Taormina e del parco dell’Etna fanno da cornice Lall’Hilton Giardini Naxos, una delle strutture più affascinanti dell’area messinese.

Situato direttamente sull’omonima spiaggia, il quattro stelle è caratterizzato da un design contemporaneo frutto di un attento restyling che ha conferito alla struttura un fascino unico. Le 296 camere e suite – curate in ogni minimo dettaglio e dotate di ogni comfort – sono tutte corredate di terrazzo con splendida vista sul Mar Ionio. Ideale per organizzare eventi che prevedano momenti di relax, l’hotel ospita un’area fitness e un centro benessere con piscina interna riscaldata, idromassaggio e talassoterapia. Non mancano anche gli spazi dedicati alla gastronomia come il ristorante Panarea situato a bordo piscina, la Sciara che propone piatti della cucina tradizionale siciliana accompagnati da un'ottima scelta

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di pregiati vini regionali, il Lobby Bar dove si può gustare la deliziosa pasticceria locale famosa in tutto il mondo e il Beach Bar per concedersi uno snack. Il centro congressi – della capacità massima di duemila posti – può contare su 11 sale modernamente attrezzate che possono ospitare conferenze, riunioni, seminari, meeting ed eventi. Numerose le attività post congress e i team building legati al territorio che si possono organizzare grazie al supporto dello staff dell’hotel.

HILTON GIARDINI NAXOS Viale Jannuzzo 47 98035 Giardini di Naxos (Me) Tel. 0942 51931 Fax 0942 56128 CTAGN_RES@hilton.com www.giardininaxos.hilton.com

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Nati per accogliere il business Nel cuore di alcuni degli scenari più belli della Sicilia, l’Europa Palace Hotel è dotato di un centro congressi confortevole che ospita fino a trecento persone A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

aormina, l’Etna e le incantevoli isole Eolie fanno da cornice all’Europa PalaT ce Hotel di Messina. Fiore all’occhiello della struttura è il moderno e polifunzionale conference center che si presta all’organizzazione di congressi, meeting, conferenze ed eventi di ogni tipologia.

Le sette sale multifunzionali e modulabili sono tutte dotate dei più moderni impianti audiovisivi, possono ospitare da dieci a trecento persone e mettono a disposizione degli ospiti molteplici allestimenti oltre alla connessione internet wi-fi gratuita. Per chi arriva in macchina è disponibile un ampio parcheggio interno. Lo staff della struttura, professionale e puntuale, è in grado di guidare nella scelta delle atmosfere giuste per ottenere l’evento perfetto. Sia questo un meeting aziendale, una riunione d’affari, una conferenza o un evento. Dal punto di vista gastronomico, l’hotel propone l’elegante

e raffinato ristorante I Vespri che vanta un menu ricco di specialità della cucina siciliana ma anche piatti della cucina nazionale e internazionale. Il ristorante garantisce un servizio di catering per i meeting che si riunisce sotto il nome di Antica Fonte. Infine, per un lunch veloce è possibile godere di un menu ideale per gli uomini d’affari: pratico, veloce, leggero ma raffinato al tempo stesso.

EUROPA PALACE HOTEL S.S. 114 Km. 5,470 98125 Messina Tel. 090 6255961 Fax 090 635344 info@europapalacehotel.it www.europalacehotel.it

Cuore siciliano Situato in posizione strategica e in un’oasi verde, il Gelso Bianco si presta come location per ogni tipo di evento.

Numerosi anche i post congress legati al territorio A CURA DELLA REDAZIONE COMMERCIALE

affascinante centro storico di Catania accoglie l’Hotel Il Gelso Bianco, indiL’ rizzo perfetto per un soggiorno business in città e per organizzare meeting, convention, eventi e feste private. Lo staff del tre stelle è pronto ad accogliere i propri ospiti nelle 86 camere dotate di ogni comfort. Immerso in un'oasi di verde e tranquillità, il Gelso Bianco dispone di un’area meeting dotata di sette sale in grado di ospitare eventi da dieci a duecento persone. Tutti gli spazi sono attrezzati con le più moderne tecnologie e si prestano a incontri di diverse dimensioni: dalle esposizioni ai congressi, dalle sfilate ai convegni. L'hotel è dotato di una sala ristorante interna ideale per i pranzi di lavoro. Nelle giornate più calde è possibile organizzare cene o cocktail a bordo piscina. A disposizione degli ospiti anche campi da bocce, campi da tennis, campo da calcio in erba e ampi parcheggi. Per il

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post congress, infine, è possibile organizzare diverse attività outdoor oltre a itinerari alla scoperta del territorio.

IL GELSO BIANCO Autostrada CT-PA Km 3 95045 Misterbianco (Ct) Tel. 095 7181159 Fax 095 7181270 info@gelsobianco.it www.gelsobianco.it

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Tre gioielli sul mare I profumi e i colori mediterranei, i sapori della tradizione locale, gli scenari del limpido mare e la cura del dettaglio: sono le caratteristiche proprie ai Platinum Hotels

ecial Events

PLATINUM HOTELS Via Nazionale ,147 98030 Taormina Mare (Me) Tel. 0942 612111 Fax 0942 626237 info@platinum-hotels.it www.platinum-hotels.it

tives - VIP & Sp

al Grand Hotel Atlantis Bay, struttura dotata di 83 camere scelta da personaggi illustri provenienti da tutto il mondo. Nelle sue due sale meeting, con capacità massima di 170 e 230 posti, si possono, infatti, organizzare incontri di lavoro di alto livello. Le sale sono tutte dotate dei più moderni sistemi di comunicazione. Per il tempo libero sono a disposizione degli ospiti una piscina, il fitness center, il centro benessere e una spiaggia esclusiva. Sempre Taormina, con il suo fascino indiscusso e apprezzato in tutto il mondo, ospita il Grand Hotel Mazzarò Sea Palace che, con le sue 88 camere, sorge sulla splendida

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a Sicilia più autentica custodisce i tre tesori che compongono i Platinum LHotels.

La magia di Taormina fa da cornice

baia da cui prende il nome. Incastonato tra il mare e le rocce, l’hotel è dotato di una sala meeting da 145 posti. Per board meeting sono disponibili anche le lussuose suite. L’Etna, in tutta la sua maestosità, è protagonista dello scenario che si delinea nei dintorni dell’Etna Golf Resort. Situato sui dolci pendii della parte più bassa del vulcano, l’hotel è immerso in panoramici scorci di nodosi olivi, noccioli e filari di vigne. Fiore all’occhiello della struttura sono la spa e il campo da golf a 18 buche.

Ai meeting la struttura dedica sei sale modernamente attrezzate e con capacità fino a 380 posti.

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LA SICILIA MERIDIONALE: ARCHEOLOGIA DI RARO FASCINO

Il seducente, eterogeneo sud Un itinerario nello spicchio meridionale della Sicilia, costellato dalle eredità delle civiltà che vi si sono succedute, primi fra tutti i meravigliosi templi greci. Tutt’intorno, il mare che separa l’Europa dall’Africa: trasparente e turchese el sud della Sicilia la linea dell’orizzonte intercetta sempre testimoN nianze elleniche, arabe e di altre popolazioni che hanno dimorato sull’isola.

Ma il panorama non è affollato o caotico, la natura alleggerisce la quinta scenica mentre il mare illumina l’inquadratura con i bagliori del sole sulle onde.

Una storia antica, quella della Sicilia meridionale, dal passaggio obbligato, per conoscere meglio il presente arricchendo la cultura con la conoscenza del passato. E con due chicche di isole, per inabissarsi in un mare dalla limpidezza leggendaria: Pantelleria e le isole Pelagie.

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CLASSICI E IMMORTALI Una lunga altura sovrasta la spiaggia a ponente della foce del fiume Gela, sulla costa meridionale della Sicilia. Un tempo occupata da una colonia dorica fondata nel 689 a.C., la destinazione vanta vestigia archeologiche di rilievo, le fortificazioni elleniche di Capo Soprano, uno degli esempi migliori – e meglio conservati – di architettura militare greca: il loro eccellente stato di conservazione è dovuto al fatto di essere rimaste sepolte nella sabbia per migliaia di anni sino alla loro scoperta, avvenuta nel 1948. Dall’arena si passa al colle sul quale è disposta Agrigento, dai cui rilievi si vede il mare che divide la Sicilia dall’Africa mentre la città sovrasta le vestigia della greca Akragas e la Valle dei Templi, con le colonne doriche in tufo degli edifici sacri. “In basso”, invece, rimangono i ricordi e le eredità storiche della città che vide passeggiare Empedocle. Le memorie del tempo sono compendiate dalla Valle dei Templi, sotto l’egida dell’Unesco: tutti e cinque i templi dorici, in realtà, non si trovano in una valle ma su un crinale: interamente costruiti con la locale pietra calcarea dal colore giallo intenso, con la successione da est verso ovest degli edifici di culto che corrisponde alla corretta lettura degli stessi, concepiti per rivolgere il fronte principale al sole nascente. Unico rimasto relativamente intatto è il Tempio della Concordia, trasformato in chiesa nel VI secolo e “saccheggiato” durante il Medioevo, quando i materiali di costruzione vengono depredati e utilizzati per innalzare altri edifici. Il tempio più famoso è il Tempio

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di Castore e Polluce, simbolo di Agrigento, del quale restano solo quattro colonne e una parte della trabeazione.

Sotto uno spigolo della cornice si può ancora ammirare una rosetta, tipico elemento decorativo, mentre sulla destra sussistono i resti di un probabile santuario dedicato alle divinità infernali: Persefone, regina degli Inferi, e la madre Demetra, dea della fertilità. Il Tempio di Eracle – in stile dorico arcaico – è invece il più antico della serie e oggi presenta un allineamento di otto colonne rastremate, rialzate nella prima metà del Novecento. In lontananza, ultimo sulla linea immaginaria che collega tutti i templi della valle, si scorge il Tempio di Efesto, del quale rimangono poche rovine.

1 / Pantelleria, punteggiata da dammusi e vigneti 2 / La Valle dei Templi agrigentina 3 / Lampedusa, immersa in un mare dai toni caraibici

PANTELLERIA, FIGLIA DEL VENTO In mare aperto, di fronte ad Agrigento, si stagliano due chicche fra le isole siciliane: Pantelleria e le Pelagie. Pantelleria offre al Mice un paesaggio ora verde ora selvaggio punteggiato da dammusi, le singolari abitazioni cubiche in pietra, edificate dagli arabi che l’hanno abitata per quattrocento anni denominandola Bent el-Rhia, la figlia del vento: un nome più che mai appropriato visto che qui il vento soffia oltre trecento giorni l’anno. Le rocce laviche dell’isola si tuffano nel blu intenso del mare, perfetto per immersioni e snorkelling del Mice, mentre l’anima “contadina” di Pantelleria la si rintraccia un po’ ovunque, soprattutto fra i muretti a secco che fanno da cornice ai terrazzamenti coltivati con capperi e vigne. Il suo celebre Passito – che si è guadagnato il nome di “oro di Pantelleria” – accompagna le

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4 / Il placido Lago Venere a Pantelleria 5 / La frastagliata Lampedusa 6 / la piazza centrale di Mazara del Vallo

enodegustazioni della meeting industry anche fra i vigneti, che rivestono ben il settanta per cento circa del territorio agricolo. I terreni di natura eruttiva, infatti, sono estremamente fertili e adatti alla coltivazione della vite. Un’isola “ruvida e accogliente”, Pantelleria, disseminata di antichi monumenti tombali grandiosi e misteriosi: i “sesi”, eretti dal popolo dei Sesi. Lungo la circonferenza di ogni sese è stato realizzato un certo numero di cunicoli radiali alla fine dei quali vi erano le nicchie, del diametro di circa due metri. Il sese più grande è un imponente edificio megalitico a base ellittica e a forma di torre, realizzato con massi di lava, largo dieci metri, lungo venti e alto sei. Per ammirare al meglio l’isola, il routing più classico quello perimetrale, 45 chilometri di meraviglie naturali, ma il must è apprezzare Pantelleria dalla barca, cullati dalle onde.

PELAGIE, IL SUONO DEL MARE Le isole Pelagie prendono il nome dal termine greco “pelagos”, che significa mare. E qui il Mediterraneo è straordinario e si dice che non esistano in Italia fondali più cristallini e acque più pulite.

L’arcipelago fa parte della piattaforma continentale che separa l’Europa dall’Africa e Linosa si trova ancora sulla placca europea, ultimo picco della catena vulcanica dell’Etna, mentre Lampedusa fa parte di quella africana. Sulle pareti a picco della costa settentrionale

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di Lampedusa nidificano coppie di “falchi della regina” e la spiaggia dei Conigli, protetta da una riserva naturale, è uno degli ultimi luoghi di deposizione delle uova della tartaruga marina: da tutto il mondo accorrono volontari per proteggere la corsa delle tartarughine appena nate verso il mare. Un mare che ha riflessi color smeraldo, e il litorale

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sudorientale è un susseguirsi di cale e di spiagge, una più bella dell’altra. Al Mice appassionato di subacquea i fondali di Lampedusa riservano emozionanti sorprese: ad aprile, al largo di Capo Grecale, “sguazzano” balene e capodogli, mentre vaste distese di posidonie, madrepore, spugne, saraghi e ricciole abbondano ovunque, soprattutto alla Grotta di Taccio Vecchio. A Capo Grecale è possibile osservare numerose aragoste e multicolori pesci pappagallo che arrivano fin qui dal Mar Rosso attraverso il canale di Suez. A cinquanta metri di profondità i più esperti sub del Mice possono anche visitare il relitto di una nave affondata durante il secondo conflitto mondiale.

circa tremila dei suoi straordinari capolavori. Dall’Art Brut degli anni Trenta il Mice può immergersi negli scenari classici di Selinunte, la colonia greca più occidentale di tutta la Sicilia nonché uno dei siti archeologici più importanti del Mediterraneo e nessuna visita può considerarsi completa senza una passeggiata lungo la spiaggia sottostante, dalla quale si possono ammirare i templi sul colle in tutta la loro magnificenza. Oggi come 2.600 anni fa i grandi templi dorici dominano il mare, tutelati da un Parco archeologico: la visita inizia dai templi orientali, cui seguono l’acropoli, la città antica e il santuario della Melaphoros, dedicato a Demetra. Le rovine sono dominate da 14 delle 17 colonne del tempio C, il più antico dei templi di Selinunte, dedicato probabilmente ad Apollo o a Eracle. Il frontone – decorato da un bassorilievo raffigurante una testa di gorgone – ha la particolarità di avere la base più lunga dei due lati inclinati, caratteristica che gli conferisce una forma a pagoda del tutto inusuale. E dopo Selinunte l’ultima tappa di questo itinerario conduce il Mice a Mazara del Vallo, il più grande porto di pesca italiano, con una piazza, quella della Repubblica, che è un capolavoro di urbanistica barocca. Star delle attrattive è il Museo del Satiro con la statua bronzea del Satiro Danzante, alta circa due metri, opera di epoca ellenistica e di rara bellezza.

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PANTELLERIA: TERME E WELLNESS A Pantelleria un must è lo Specchio di Venere, un lago vulcanico con acque termali pieno di sorprese, all’insegna del ripristino psicofisico del Mice. Il bacino lacustre è situato nella parte settentrionale dell’isola e occupa il fondo di una depressione di origine calderica. Il livello delle sue acque è mediamente di due metri sul livello del mare ed è alimentato sia dalle sorgenti termali sia dalle piogge.

Il lago ha una profondità massima di 12 metri e le sorgenti – dalla temperatura variabile tra i quaranta e i cinquanta gradi centigradi – che lo alimentano sono quasi tutte concentrate sulla sponda sud. La bellezza di questo lago è tale che la leggenda assicura la presenza della dea Venere, un tempo avvezza a specchiarsi nelle sue acque. Da non perdere è anche la grotta di Sateria, conosciuta fin dall’antichità per la qualità delle sue acque termali. Recenti studi la fanno identificare con la omerica grotta di Calipso, nell’isola di Ogigia. All’interno della grotta sgorgano sorgenti d’acqua calda a una temperatura di circa quaranta gradi centigradi che confluiscono in tre vasche. Una curiosità: il nome Sateria deriva dal greco "soterìa" e significa grotta della salute.

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SCIACCA, SELINUNTE E IL SATIRO Tornando sulla costa meridionale siciliana, il Mice approda a Sciacca, il cui fiume di case che si riversa nel porto ricorda un po’ una casbah dei Paesi mediorientali. La città antica è tutta anfratti e i vicoli sono molto, molto stretti.

Alle “parti più alte della città” il Mice arriva mediante scalinate di ascendenza araba, mentre una cinta muraria interrotta da bei portoni barocchi circonda la città vecchia il cui salotto è capricciosamente barocco. E sembra una stravagante prosecuzione dello stile barocco, con mille dettagli a volte quasi grottescamente esagerati, quella che caratterizza le teste in pietra scolpite dall’artista Filippo Bentivegna, che alla sua morte lasciò in eredità a Sciacca il Castello Incantato, trasformato oggi in un suggestivo museo open air con

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GLI INDIRIZZI DEL MICE 1 Best Western Ai Cavalieri Hotel Palermo pag. XXII 2 Costa degli Ulivi SpA Palermo 3 Edrisi Viaggi Palermo

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4 Ghs Hotels Palermo

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5 San Paolo Palace Hotel Palermo

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6 Servizitalia Palermo

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8 Grand Hotel Baia Verde Congress & Wellness Centre Acicastello - Cannizzaro (Ct) pag. XLIV 9 Sheraton Catania Hotel & Conference Center Acicastello (Ct) pag. XLVI 10 Hotel Santa Tecla Palace Acireale (Ct) pag. XLVI 11 Marina Palace Hotel Spa & Congress Hall Acitrezza (Ct) pag XLIV 12 Hotel Villa del Bosco & VdBNEXT Catania pag. XLVIII 13 Hilton Giardini Naxos Giardini Naxos (Me) pag. XLVIII

14 Europa Palace Hotel Messina

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15 Hotel Il Gelso Bianco Misterbianco (Ct)

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16 Genoardo Park Hotel Monreale (Pa)

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17 Domina Home Zagarella Santa Flavia (Pa)

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18 Greenmakers Golf & Leasure Santa Venerina (Ct)

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19 Grand Hotel Mazzarò Sea Palace Taormina (Me) pag. LI 20 Pr Incentives Tremestieri Etneo (Ct)

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