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7.6.5 INDICATORI DI RISULTATO MICROBIOLOGICO IN AMBIENTI A MEDIO RISCHIO (MR)

Ogni ambiente ha uno standard igienico ottimale che è funzione della destinazione d’uso dell’ambiente stesso e delle condizioni dei degenti che vi soggiornano. È da considerare che nelle aree a Medio Rischio (MR) vengono ospitati pazienti in cui l’effettivo rischio di contrarre infezioni è minore rispetto a degenti che soggiornano in aree ad Alto o Altissimo Rischio, inoltre vi è una normale presenza, anche se principalmente concentrata in orari prestabiliti, di visitatori, volontari, lavoratori di ditte esterne, studenti ecc. La tipologia dei pazienti ricoverati ed il flusso di personale esterno alla struttura, la ricontaminazione continua dei locali e la non compartimentazione marcata degli ambienti, porta ad avere inevitabilmente una carica microbica ambientale più elevata rispetto a locali a rischio superiore.

Negli ambienti a Medio Rischio quando non è necessario creare condizioni di carica microbica particolari, ma è sufficiente una situazione ambientale con una carica microbica entro limiti igienicamente accettabili è preferibile eseguire un’attività di sanificazione rispetto ad operazioni di disinfezione che potrebbero generare fenomeni di selezione microbica.

Indipendentemente dalle modalità con cui viene espletato, il processo di sanificazione necessita anche in questi ambienti di metodologie di verifica sul campo dei risultati ottenuti che dimostrino la salubrità dei locali nel momento di massima colonizzazione microbica, ovvero appena prima del ricondizionamento igienico delle degenze, che solitamente avviene a circa 7 ore dalle pulizie della mattina.

Rispetto agli ambienti ad Altissimo ed Alto Rischio in cui tutte le sale operatorie o laboratori vengono monitorati, per quanto riguarda gli ambienti a Medio Rischio, visto l’elevato numero di stanze presenti, è necessario assumere un campione di riferimento che sia rappresentativo delle condizioni igieniche medie di tutte le aree appartenenti a quella classe di rischio.

Mediante valutazioni statistiche si consiglia di eseguire un campionamento random di un determinato numero di stanze, utilizzando un numero di terreni RODAC (Replicate

Organism Direct Agar Contact) come riportato nel seguente schema:

Per strutture con più di 100 posti letto:

Totale campionamenti 42**

*Punti di campionamento proposti, eventualmente modificabili e da concordare con la direzione sanitaria

**Numerosità riferita alla ricerca di un singolo patogeni

Per strutture con meno di 100 posti letto:

Totale campionamenti 21**

*Punti di campionamento proposti, eventualmente modificabili e da concordare con la direzione sanitaria

**Numerosità riferita alla ricerca di un singolo patogeno

La formula utilizzata per il calcolo della numerosità del campione è la seguente:

Limite superiore dell’intervallo di confidenza:

Limite inferiore dell’intervallo di confidenza:

<u> valore atteso secondo Poisson <u>

Per quanto attiene alla contaminazione microbica, vista la tipologia di ambiente e l’inevitabile maggiore presenza di specie batteriche e micotiche rispetto ad ambienti ad Altissimo ed Alto Rischio, la rilevazione della conta totale risulterebbe poco significativa a causa dell’elevato numero di microrganismi che si ritroverebbero sulle superfici studiate. Risulta più efficace focalizzare l’attenzione sulla presenza delle principali specie microbiche potenzialmente patogene per l’uomo e fissare una scala di misura basata sull’utilizzo di un Indicatore di Risultato Microbiologico per questi microrganismi.

I microrganismi patogeni da ricercare ed i terreni di coltura idonei alla loro identificazione sono riportati in Tabella 6.

Tabella 6 – Principali microrganismi da ricercare e terreni specifici per la loro crescita ed identificazione.

Microrganismo Terreno

Staphylococcus spp., Staphylococcus aureus Baird Parker o Mannitol Salt Agar

Enterobacteriaceae (Enterobatteri, Escherichia coli, Klebsiella spp. ecc.)

Mac Conkey Agar

Pseudomonas spp. Cetrimide Agar

Candida spp.

DG18 (Dichloran Glycerol Agar)

Acinetobacter spp. Herellea Agar

Clostridium difficile

Clostridium difficile Agar

Aspergillus spp. DG18 (Dichloran Glycerol Agar)

I risultati del controllo microbiologico di superficie devono essere considerati nel loro complesso, infatti, più importante di un singolo dato di una superficie è la valutazione generale che viene fatta elaborando la totalità dei dati raccolti. Per ogni punto di campionamento si sommano i valori relativi ai patogeni dell’elenco di cui sopra, da queste somme viene poi ricavato il valore della mediana. La mediana così ricavata viene confrontato con il valore atteso:

- se il valore della mediana della somma dei patogeni per punto di campionamento < 10.000 CFU/m2 il risultato è SUFFICIENTE.

- se il valore della mediana della somma dei patogeni per punto di campionamento > 10.000 CFU/m2 il risultato è INSUFFICIENTE.

La determinazione della contaminazione di superficie dovrà essere eseguita secondo la norma UNI EN 17141, ISO 14698 e UNI EN ISO 4833-1 [87, 56, 63] e dovrà rispettare i seguenti limiti da accettabilità:

Indicatori di Risultato Microbiologico per superfici ambienti a Medio Rischio (MR): Microrganismo

Staphylococcus spp., (Staphylococcus aureus)

Enterobacteriaceae (Enterobatteri, Escherichia coli, Klebsiella spp. ecc.)

Pseudomonas spp.

Candida spp.

Valore limite insieme dei patogeni CFU/m2

Riferimento

Interpretazione risultati Criterio Risultato Azione correttiva

50° percentile ≤ valore limite sufficiente

Nessuna (ripetere il campionamento dopo 6 mesi)

≤ 10.000 (Dancer; 2014)

Acinetobacter spp.

Clostridium difficile

Aspergillus spp.

50° percentile > valore limite insufficiente

Rivedere il protocollo di sanificazione (ripetere il campionamento dopo 1 mese)