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Servicer alla prova della redditività

Anche nel 2022 i gestori di crediti deteriorati hanno messo a segno risultati strabilianti, ma ora il mercato è più complesso. Per mantenere i margini è necessario investire su nuovi mercati, specializzazione e tecnologia

Anche nel 2022 i gestori di crediti deteriorati hanno messo a segno risultati strabilianti. Ma ciò non significa che il trend proseguirà. Anzi, in vari modi i principali player si preparano ad affrontare un mercato, dominato dagli Stage 2, in cui crescere sarà molto difficile. Cruciale quindi il ruolo delle partnership. Intanto c’è chi si espande oltreconfine e chi punta sulla specializzazione, anche al di fuori del credito bancario. Saranno i dati il nuovo fattore di successo?

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Pandemia, crisi internazionale e inflazione porteranno sui bilanci delle banche italiane nuovi crediti deteriorati per 500 miliardi di euro, effettivi o potenziali (i cosiddetti Stage 2, cioè crediti ancora in bonis ma che vengono considerati a serio rischio di scivolare a breve tra i non performing).

Sul mercato se lo aspettano tutti e BeBeez Magazine ne ha già parlato ampiamente nel precedente numero del

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