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11 Strada Nuova

Costruita dai Romani, la strada venne definita “nuova” quando i Visconti la ingrandirono per meglio collegare il Castello e il Ponte Coperto. Su Strada Nuova si affacciano gli edifici dell’Università, di cui potrai leggere più avanti. All’angolo fra Strada Nuova e via Gatti trovi un angelo di pietra bianca. Secondo la leggenda molti secoli fa, quando la peste infuriava a Pavia e decimava la popolazione, san Damiano - vescovo della città - fece arrivare una reliquia da Roma affinché compisse il miracolo di far finire la pestilenza. Si narra che la notte dopo un angelo bianco, l’Angelo della Vita, e un angelo rosso, l’Angelo della Morte, si fronteggiarono. L’angelo bianco ebbe la meglio e ancora oggi l’angelo di pietra ricorda all’angelo rosso, stendendo il braccio, la strada per andarsene.

12 Basilica del Santissimo

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Salvatore

La chiesa, fondata nel 657 dal re Longobardo Ariperto I, è conosciuta anche come basilica di San Mauro perché in una delle cappelle laterali è affrescata la vita del santo, a cui i pavesi sono molto devoti. Sembra infatti che il ritratto di san Mauro che guarisce gli infermi abbia poteri miracolosi. In un’altra cappella puoi ammirare gli affreschi che raccontano la vita di san Martino di Tours, che proprio a Pavia trascorse l’infanzia, con la celebre scena del dono del suo mantello a un povero infreddolito. Riconosci la città che fa da sfondo? È Pavia! La basilica del Santissimo Salvatore è una tappa dell’Itinerario culturale europeo Saint Martin de Tours che unisce l’Europa da est a ovest.

L’estate di San Martino

I giorni intorno all’11 novembre sono chiamati “estate di San Martino” perché in quel periodo, nonostante sia pieno autunno, fa meno freddo. Due sono le storie che provano a spiegare. Nella prima, il giovane san Martino regalò un pezzo del suo mantello a un povero in una notte gelida e all’improvviso si diffuse un bel calduccio! La seconda è narrata nella biografia del santo: durante il passaggio del suo corteo funebre, i fiori iniziarono a sbocciare!

Soluzione a pag. 48