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Il castello caldoresco

Il castello caldoresco è il simbolo di Pacentro ed è una delle strutture meglio conservate d’Abruzzo. Fu costruito nell’epoca longobarda in difesa del territorio. Il castello si presenta con una base trapezoidale circondata da tre alte torri quadrate, due delle quali merlate e tre torrioni cilindrici angolari eretti a difesa delle mura esterne. Ha una doppia cinta muraria, quella esterna, più recente e meglio conservata, e quella interna, più antica e più rovinata. Come ogni castello, anche quello di Pacentro ha le sue leggende, si tratta della Torre Fantasma, situata a nord est, chiamata così per la leggenda del barone Roberto di Licinardo, che ci fece scolpire il volto della moglie Margherita di Braj, dopo che lei si gettò dalla torre disperata dalla falsa notizia della morte del marito. In alternativa la scultura potrebbe raffigurare Rita Cantelmo, madre di Jacopo Caldora. Le altre due torri sono chiamate la Torre del Re, quella a nord ovest dietro il ponte levatoio,che prende il nome dal feudatario che si affacciava sopra di essa in rito cerimoniale dopo aver preso possesso del castello; e la Torre d’assedio, a sud est, è la più antica con la parte superiore mozza perché danneggiata dall'attacco di Federico II di Svevia. Nel corso dei secoli, il Castello è appartenuto a diverse famiglie come: Caldora, Cantelmo, Orsini, Colonna e Barberini, i cui stemmi sono ancora visibili. Nel 1957 è diventato proprietà del Comune di Pacentro.

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