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La solidarietà tra le macerie
A Barletta il volontariato è in prima linea. La macchina funziona, è necessario solo compattare l’ingranaggio
Appena il tempo di un veloce tam tam che si riverbera per le vie di Barletta e il popolo dei cittadini, pronto ad offrire braccia, menti e cuori per il prossimo, è in via Roma, sul luogo della tragedia di quel maledetto tre ottobre, giorno in cui muoiono i sogni e le vite di cinque giovani donne sotto le macerie di una palazzina. Sono le associazioni di volontariato e del Terzo settore, Avser [Marliena De Nigris]

di Barletta, Croce Rossa di Bari e di Barletta, Oer di Barletta, di Andria, di Trani, di Bari, associazioni di Trinitapoli, di San Ferdinando, di Altamura, Misericordie, Croce Azzurra e altre che affiancano le forze dell’ordine per salvare il salvabile e riportare alla luce almeno una delle giovani vite che giacciono sotto i tumuli di cemento e di tufo. Scavano insieme ai pompieri, attrezzano immediatamente un Posto medico avanzato, aiutano i vigili urbani e i carabinieri nelle operazioni logistiche mettendo a disposizione i propri mezzi e ambulanze, qualche volta intralciano i lavori nell’impeto di offrire il proprio contributo, ma sono lì perché essere a disposizione dell’altro è la loro missione. C’è chi rimane fino alle 2.00 di notte nella speranza, purtroppo infran-