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L Albero dei Pensieri

di Cristiana Di Paolo

SABBIONETA (MN) - L’Albero dei Pensieri è un lavoro che ci ha tenuti impegnati circa un mese. È un lavoro principalmente centrato sulle emozioni che in questi mesi ci hanno stravolto l’esistenza: tristezza, solitudine, abbandono, ansia per il futuro. Il nostro Albero ha più di 10 anni, è stata una donazione fatta alla Casa di Riposo, quando ancora la Cooperativa C.S.A. non gestiva il servizio. L’Albero ha subìto un trasferimento di Struttura, è stato sia all’interno che all’esterno (nel periodo in cui è stato messo fuori, gli uccelli vi hanno fatto addirittura un nido), è stato in Reception, al piano terra ed ora al primo piano. Insomma, abbiamo con noi un Albero viaggiatore! Attualmente, l’Albero è stato potato seguendo i consigli pratici dei nostri Ospiti Sig. Andrea M. e Sig.ra Stefana G., esperti in materia. Il Sig. Valentino, invece, si occuperà del terreno e della concimazione. L’Albero dei Pensieri è stato chiamato così perché ogni Ospite è stato invitato ad esprimere su un foglietto, e poi ad appenderlo, un proprio pensiero, un’emozione, un desiderio. Tutti hanno partecipato e mostrato il loro interesse e compiacimento. Condividiamo alcuni dei pensieri: “Vorrei poter vivere la vita di prima, mi piacerebbe guarire e poter camminare. La vecchiaia deforma le persone; alcune le vedi sedute in poltrona con in mano una bambolina altre si spogliano ed altre ancora dicono cose prive di senso. Tutte però hanno bisogno di una carezza e di un gesto di affetto. Il mal garbo offende ed il vecchio tace, quando si è vecchi purtroppo non si governa più il proprio corpo” . Anonimo Mamma Flora ai propri figli: “L’affetto fraterno vi brilli sempre in core” . Flo-

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ra

“Voglio andare a casa dalla mia mamma”. Angela I pensieri sono tanti e molto toccanti, purtroppo impossibile riportarli tutti. Rimarranno lì, appesi al nostro Albero con il buon auspicio che il futuro possa essere meno duro e sconvolgentedei mesi passati, perché come dice Nonna Bice “la speranza è l’ul-

tima a morire”.