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SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI I colori prendono vita

I colori prendono vita

di Giada Spagnolo

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ZEVIO (VR) - Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un crescente interesse per l’arte applicata come terapia nell’ambito dell’assistenza sanitaria, della riabilitazione e dell’educazione speciale. Dalla letteratura specializzata sull’argomento, si evince come il linguaggio artistico abbia un ruolo fondamentale nel dar vita a nuove forme di espressione e di comunicazione. Sulla base di questi presupposti l’equipe educativa di Ca’ dei Nonni e della Comunità L’Abbraccio ha deciso di formulare e proporre ai residenti un percorso di attività artistiche e creative. Nasce quindi il progetto chiamato “I colori prendono vita” che ha avuto sin dall’inizio l’obiettivo primario di dare la possibilità all’individuo di esprimere i propri vissuti in una forma di comunicazione alternativa, non verbale, che attraverso l’utilizzo di materiali differenti parli con la lingua dell’arte. Armati perciò di matite, pastelli colorati, tempere, cartoncini, colori della natura e collage, il nostro appuntamento del martedì mattina è così diventato anche spazio di relazione e di gioco. Ogni laboratorio è stato strutturato per offrire ad ogni persona la possibilità di dedicarsi un tempo in cui poter dare libero sfogo alla fantasia a alla sperimentazione delle proprie abilità. Fieri dei nostri successi, vogliamo quindi condividere alcuni momenti del progetto.

dell’altro provando poi a carpire le differenti prospettive della realtà comune. E poi la natura… che diventa “natura viva”. Inebriati dei profumi del rosmarino, della salvia, della menta, dell’alloro, siamo riusciti a ricreare dei meravigliosi vasi dipinti utilizzando solo i colori che ci regala la natura. Caffè, petali di geranio, curcuma, melograno, ecc., hanno colorato le nostre tavolozze in modo inusuale, ma soprattutto stimolato tutti i nostri sensi. L’astrattista contemporaneo Paul Klee afferma che “l’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non lo è”. Ogni immagine riprodotta, oltre che a promuovere lo sviluppo delle potenzialità individuali, diventa così l’occasione per lasciare traccia di sé.

In occasione della Festa dei Nonni, ad esempio, abbiamo donato alcune delle nostre opere d’arte alle Scuole dell’Infanzia del territorio. Si tratta di paesaggi dipinti a tempera, realizzati durante il primo incontro del progetto, interamente con le dita, utilizzando però solo i colori primari mescolati tra di loro. “Le nostre dita, non sono veloci come le vostre, ma ci sanno regalare ancora tantissime emozioni”: questa era l'indovinata didascalia del nostro regalo. Ancora, come dei veri pittori, in un altro dei nostri laboratori, la tela diventa un vuoto da riempire secondo il proprio sentire. Quanto spazio vogliamo occupare? Ce lo siamo chiesti osservando la composizione posta al centro del tavolo. Abbiamo osservato come il nostro punto di vista sia diverso da quello