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Il comparto etichette fra pandemia, aspetti legislativi e voglia di guardare al futuro con grande fiducia

NELLA DUE GIORNI DI CONGRESSO AUTUNNALE DELL’ASSOCIAZIONE DEI PRODUTTORI DI ETICHETTE AUTOADESIVE, IL PRIMO IN PRESENZA DOPO LO STOP IMPOSTO DALLA PANDEMIA, SONO DIVERSI I SEGNALI POSITIVI EMERSI DA UN COMPARTO TRADIZIONALMENTE IN SALUTE, CERTAMENTE PREOCCUPATO PER GLI ASPETTI NORMATIVI DI REGOLAMENTI SPESSO POCO CHIARI, MA FORTE DI UNA NATURALE SPINTA PROPULSIVA VOTATA ALL’INNOVAZIONE E AL FUTURO

Elisabetta Brambilla Presidente di Gipea C ongresso d’autunno in presenza anche per Gipea, il Gruppo Italiano dei produttori di etichette autoadesive, riunito a Bologna il 30 novembre-1 dicembre per l’Assemblea del Gruppo, in forma privata, che ha preceduto il convegno aperto dalla relazione del Presidente Elisabetta Brambilla, agli ultimi mesi del suo mandato, che ha confermato il trend positivo di tutto il settore grafico-cartotecnico, nel quale gli etichettifici giocano un ruolo di primaria importanza. Il fatturato 2021 di tutto il comparto grafico-cartotecnico è stato protagonista di un importante balzo in avanti (+10,8%) nettamente migliore del 1° semestre 2020 che aveva fatto segnare un -13,1% ma inferiore rispetto ai risultati del biennio pre-Covid. A trainare questa ripresa di fatturato hanno contribuito le vendite del mercato interno (+11,1%), seguite dall’export (+10,3%) e seppur questi dati positivi non recuperano quanto perso nel primo periodo pandemico, fanno ben sperare per una crescita futura. Una crescita sulla quale però incombe lo spettro della carenza delle materie prime, soggette a vertiginosi e continui aumenti, così come i costi energetici e di conseguenza dei trasporti, che non consentono alle imprese di programmare con certezza i prossimi mesi di produzione. Paradossalmente siamo in un momento dove la domanda di stampati, packaging, etichette è in crescita, ma le aziende non riescono a far fronte a tutte le richieste per la carenza di materiale. I riflessi di questa situazione che ha contraddistinto la seconda parte del 2021 e che si protrarrà almeno nel primo semestre 2022 li vedremo più avanti. “Usciamo da un biennio nel quale tutti gli etichettifici, chi più chi meno, hanno sempre lavorato, non fermandosi mai e supportando il sistema Paese in un momento davvero drammatico. Oggi abbiamo davanti diversi problemi, dalle materie prime agli alti costi di energia e trasporti, situazioni che non fanno altro che complicare il nostro lavoro. Il Centro Studi Assografici ci fornisce la fotografia relativa ai prezzi di carte per cartone ondulato, per astucci, materie plastiche e in questo quadro si inseriscono le materie prime degli etichettifici, che nel corso del 2021 hanno visto ben 4 rialzi di prezzi. Una situazione mai vissuta esattamente come il Covid, che ci ha trovati impreparati, e che complica i rapporti coi clienti, anch’essi alle prese con aumenti su tutti i fronti. Alla pandemia sanitaria sembra esserci affiancata una pandemia economica, nella quale viene anche da pensare che qualcuno stia speculando”, dice Elisabetta Brambilla.

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