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Andate, senza paura, per servire

Spiritualità e carisma

Andate, senza paura,

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Andate, senza paura, per servire... “Signore, che cosa devo fare della mia vita? Qual è la strada per me?” Cari giovani, vale la pena scommettere su Cristo e sul Vangelo, rischiare tutto per grandi ideali! (Papa Francesco)

Andate, senza paura, le Juniores per servire...

Trascorso un po’ di tempo dal grande evento della GMG a Rio ancora oggi risuonano con forza le parole che il Papa ha rivolto ai giovani di tutto il mondo, parole che possiamo dire rivolte anche a noi, noi tutte suore di Santa Marta, ma in modo particolare per noi che siamo le suore giovani della Famiglia Religiosa. Il nostro desiderio però, non è che rimangano delle parole dette per noi, ma vogliamo che raggiungano tutti coloro che hanno la possibilità di incontrarsi con noi ed in particolare le giovani che, vedendo noi, possano avvertire la chiamata del Signore Gesù. Infatti, come ricordava nella GMG il Santo Padre: “Gesù ci chiede ancora: Vuoi essere

mio discepolo? Vuoi essere mio amico?

Vuoi essere testimone del mio Vangelo?” Ora che ormai è finito il tempo prezioso che ci è stato donato per approfondire la nostra consacrazione, per incontrarci con il Signore – proprio come è accaduto per i ragazzi che hanno partecipato alla GMG a Rio o nelle proprie diocesi – anche ora ci sentiamo dire dal Sommo Pontefice: Andate, senza paura, per servire… E vogliamo siano anche queste parole una provocazione per le nuove generazioni. Andate, cioè, proprio come ai primi discepoli ci viene chiesto di metterci in movimento, di fare tesoro dell’esperienza dell’incontro con il Signore Gesù per comunicarlo ad altri. Senza paura, perché non siamo sole, lì dove il Signore ci ha inviato e per primo ci attende, anzi Lui ci ha già preceduto sulla strada, quando tutte noi abbiamo lasciato la nostra famiglia di provenienza e siamo entrate nella nostra famiglia religiosa. Le difficoltà non ci hanno impaurito, perché Gesù era con noi, anzi ci siamo sentite come trasportate dal Signore. E finalmente, per servire, la vocazione, anche quella contemplativa non è altro che una chiamata alla donazione, una chiamata a seguire l’esempio di Gesù che non è venuto per essere servito ma per servire. Così facciamo noi, che abbiamo come modello Santa Marta, colei che ha goduto dell’amicizia con il Signore e che ha fatto l’esperienza dell’intimità con il Maestro, diventando anche lei una missionaria nel vivere l’accoglienza e l’umile servizio casalingo. Le forme di apostolato sono cambiate, ma rimane fermo il desiderio di vivere nella giovinezza della nostra consacrazione lo spirito che il Padre Fondatore ha sognato per noi…

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