
3 minute read
Pnrr e Fondi Ue: le ricadute per il Trentino
Pnrr e fondi strutturali europei: quanto arriverà nelle casse della Provincia di Trento e quali progetti verranno finanziati? I tre obiettivi chiave delle linee strategiche individuate dalla Provincia.
C’è grande entusiasmo attorno al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione europea in risposta alla crisi pandemica. Il Piano italiano prevede investimenti pari a 190 miliardi di euro e ulteriori 30 miliardi finanziati attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio, per un totale di 220 miliardi. Ma ora è lecito chiedersi quanto arriverà nelle casse della Provincia di Trento e quali progetti verranno finanziati.
La manovra finanziaria provinciale 2022 – 2024 presentata lo scorso 3 novembre ci aiuta a fare luce su questi dati: il Pnrr prevede risorse per circa 1,2 miliardi di euro, di cui 930 miliardi per interventi realizzati dallo Stato con impatto sul territorio (interramento della rete ferroviaria nell’area urbana di Trento), mentre i restanti 270 miliardi saranno risorse che transiteranno sul bilancio della Provincia per acquisto di mezzi pubblici ecologici (autobus e treni), interventi di riqualificazione degli immobili Itea, adeguamento sismico e ammodernamento tecnologico delle strutture ospedaliere, politiche attive del lavoro e formazione.
I fondi del PNRR andranno a combinarsi con i fondi strutturali europei “classici” come il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo, con una dotazione finanziaria complessiva relativa al territorio provinciale per il prossimo settennato 2021-2027 pari a 340 milioni di euro (180 milioni a valere sul Fesr e 160 milioni sull’Fse).
Le linee strategiche individuate dalla Provincia per l’elaborazione dei Programmi e successivi bandi, si concentrano su tre obiettivi chiave: 1. Un’Europa più competitiva e intelligente (Fesr: 113,4 milioni di euro); 2. Un’Europa più verde e a basse emissioni di carbonio (Fesr: 66,6 milioni di euro); 3. Un’Europa più sociale e inclusiva (Fse: 160 milioni di euro). Rispetto alla precedente programmazione 2014-2020, che aveva una dotazione di circa 218 milioni di euro, è apprezzabile lo sforzo messo in campo dalla Provincia per l’importante aumento di risorse sulla nuova programmazione, quasi il 40% in più.
Dal 2022 il Fesr finanzierà attività a sostegno della ricerca e dell’innovazione, della digitalizzazione delle PMI e dell’internazionalizzazione, così come investimenti per l’efficientamento energetico delle imprese e soluzioni basate su fonti rinnovabili. Il Fondo Sociale Europeo promuoverà invece il miglioramento dell’accesso all’occupazione e una formazione inclusiva e di qualità. Si attende la pubblicazione dei bandi nella primavera del prossimo anno.