Trentino Industriale giugno-luglio 2017

GIUGNO | LUGLIO 2017 ANNO 58 | N°03

Bello, ben fatto e 4.0 Con il debutto del Sistema Moda il Made in Italy guarda lontano

Industria 4.0

Associazione

Education

Servizi, eventi e progetti per le imprese trentine

A Pechino la delegazione italiana guidata da Vescovi

“Eureka! Funziona!” e “Tu Sei”: giovani a scuola d’impresa

informazioni commerciali investigate indagini per recupero crediti investigazioni private e aziendali

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sommario

03

Education

Editoriale 7

9

Innovazione, competitività e fiducia

41

“Eureka! Funziona!”: piccoli inventori crescono

Il punto

43

Nona edizione del progetto “Tu sei”

Un Sistema che si rinnova

Aziende

Copertina 10

Bello, ben fatto e 4.0

13

“Esportare la dolce vita”

16

Quando il business passa per il welfare

18

Falconeri: un reshoring di successo

20

Spirale investe a Cinte Tesino

46

Il traguardo di un nuovo corso

48

Uno stabilimento altamente tecnologico

49

Siglata l’intesa tra Tecnoclima e Rosneft

50

Le Nappage cresce nel sud Europa

52

Soluzioni smart per la sicurezza

Industria 4.0

Giovani

23

"La chiave del rinnovamento"

25

I servizi 4.0 di Confindustria Trento

26

10 copertina

Un progetto regionale per la nuova industria

27

23 industria 4.0

Presentato l’accordo “progettare il futuro”

29

“Innovazione, brevettazione e imprese”

30

Nuovo delegato UniTn in Associazione

rubriche

32 associazione

55 giovani 58 welfare 59 economia 63 internazionalizzazione

La presidenza regionale a Stefania Segata

56

Quattropuntozero: mettiamoci in gioco

Welfare 58

Associazione

41 education 46 aziende

55

32

A Roma l’assise degli industriali

34

Vescovi a Pechino guida la delegazione italiana

Conciliazione: il sistema si allea

Economia

35

FARE: Confindustria sul territorio

36

L’uso del web e dei social in Trentino

37

Trenta aziende al Technical Task Day

38

Privacy: cambiano le regole europee

39

Nuovi contributi per la formazione delle aziende

59

Tutti i numeri del Festival dell’Economia

61

Dieci nuovi maestri del lavoro

Internazionalizzazione 63

Trentino Export: soci in assemblea

64

Nuovi incontri di prima consulenza

TRENTINOINDUSTRIALE.COM | GIU-LUG 2017

04 TRENTINO INDUSTRIALE Anno 58 | N. 3 Giugno – Luglio 2017

Direttore Responsabile

GIUGNO | LUGLIO 2017 ANNO 58 | N°03

Alessandro Santini Comitato di Redazione

Stefania Segata Roberto Busato Paolo Angheben Pierangelo Baldo Andrea Marsonet Eduard Martinelli Silvia Bruno Primo Bee

Bello, ben fatto e 4.0 Con il debutto del Sistema Moda il Made in Italy guarda lontano

Direzione, Redazione e Amministrazione

Palazzo Stella, Via Degasperi, 77 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 Internet: www.trentinoindustriale.com e–mail: trentino.industriale@confindustria.tn.it Progetto grafico

Industria 4.0

Associazione

Education

Servizi, eventi e progetti per le imprese trentine

A Pechino la delegazione italiana guidata da Vescovi

“Eureka! Funziona!” e “Tu Sei”: giovani a scuola d’impresa

illustrazione ed elaborazione: GRAFFITI

Redazione

PUBBLICITÀ

GRAFFITI – It’s Communication La pubblicità su Trentino Industriale significa:

Stampa

Saturnia | Via Caneppele, 46 | Trento 0461 822636 – 822603 Editore

Associazione degli Industriali della Provincia di Trento Pubblicità

10 mila copie ogni numero; invio a tutte le industrie aderenti a Confindustria Trento e ad un selezionato elenco di imprese artigiane, turistiche,commerciali e di servizi; invio ai professionisti trentini: ingegneri ed architetti,commercialisti e consulenti aziendali, notai ed avvocati, giornalisti...; invio a università, istituti di ricerca, scuole e centri di formazione professionale; articoli, servizi, firme autorevoli e interviste a personaggi di spicco;

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presentazione di aziende, loro attività e prodotti ad una vasta e competente platea di lettori;

Autorizzazione del Tribunale di Trento N. 71 del 10 febbraio 1990

TARIFFE

autorevolezza di una voce “targata” Confindustria.

SECONDA DI COPERTINA | I ROMANA | CONTROSOMMARIO

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Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista.

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INFORMATIVA

Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informano i destinatari del periodico che i dati dei medesimi sono conservati – con la garanzia di massima sicurezza – nell’archivio informatico del Titolare del trattamento: Associazione degli Industriali della Provincia di Trento via Degasperi 77 – 38100 TRENTO. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del periodico e di eventuali allegati.Ai sensi dell’art. 7 del citato D.Lgs., i destinatari hanno diritto di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i dati, nonché di esercitare tutti i restanti diritti ivi previsti mediante comunicazione scritta al Titolare del trattamento.

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editoriale

07

Innovazione, competitività e fiducia Lo ha ricordato il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nella sua relazione alla recente Assemblea Generale a Roma: il PIL italiano nel 2017 sarà ancora del 6% inferiore al livello del 2007 e siamo l’unico grande paese dell’area Euro a registrare quest’anno un valore dell’attività economica più basso di quello di dieci anni fa. Negli anni della crisi il gap con i nostri principali competitor è ulteriormente aumentato, richiedendo alle nostre imprese uno sforzo aggiuntivo per mantenere le quote nei mercati internazionali. Eppure l’Italia – come ha ricordato Boccia – è ancora il secondo Paese manifatturiero in Europa e il settimo nel mondo. Segno che i prodotti italiani sono ancora competitivi, grazie al mix irripetibile di tradizione e tecnologia che rende il Made in Italy appetibile ai consumatori globali.

I Paesi emergenti tuttavia non stanno a guardare. A cominciare dalla Cina, che si sta attrezzando a competere sulla qualità e sulle tecnologie, e che nel 2015 ha superato la quota del 50% sul totale mondiale dei brevetti. È sull’innovazione che dobbiamo pertanto continuare a puntare. In Trentino lo stiamo facendo da tempo: le novità più importanti riguardano il Polo Meccatronica e il Piano nazionale Industria 4.0.

A fine giugno sarà completata la dotazione tecnologica di ProM Facility, il laboratorio di prototipazione rapida per la meccatronica, a cui le imprese potranno rivolgersi per realizzare prototipi e sviluppare progetti di innovazione. Confindustria Trento ha sottoscritto il protocollo d’intesa per la costituzione di ProM insieme a Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Università di Trento e Fondazione Bruno Kessler. Ci sono tutte le premesse affinché la nuova facility possa contribuire a incrementare la competitività delle imprese che operano in questo ambito.

Sul fronte di Industria 4.0 la nostra Associazione ha raggiunto un’intesa importante sull’asse Trento-Bolzano, coinvolgendo i colleghi di Assoimprenditori Alto Adige e i due atenei. L’obiettivo è lavorare assieme a un progetto di Digital Innovation Hub su scala regionale, mettendo a fattor comune le competenze dei due territori e aderendo a una rete dell’innovazione diffusa a livello nazionale ed europeo.

Si tratta di due iniziative importanti per il futuro dell’economia locale. Attraverso la collaborazione con i partner territoriali, siamo convinti di poter guardare con fiducia a questo futuro.

Giulio Bonazzi Presidente di Confindustria Trento

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il punto

09

Un Sistema che si rinnova Debutta su questo numero di Trentino Industriale il Sistema Moda di Confindustria Trento: sezione introdotta, peraltro in sintonia con una tendenza assunta a livello nazionale, con l’intenzione di valorizzare le affinità di una filiera fortemente legata al Made in Italy.

Il nuovo Sistema Moda ricomprende tutte le imprese della sezione tessile preesistente, alle quali affianca però – e questa è la novità – aziende di altre merceologie, dunque differenti per la tipologia della produzione e però prossime per diverse ragioni.

In primo luogo, per il valore aggiunto che è conferito al prodotto dal patrimonio di tradizioni, saperi, cultura, emozioni che ha contaminato il mestiere dei maker di questo tipo di lavorazioni. In secondo luogo, per il tipo di business e di mercato; non da ultimo, e di conseguenza, per un’attenzione più marcata al brand e alla reputazione.

Non si tratta, dunque, di una innovazione squisitamente linguistica, ma di un nuovo approccio al tema delle relazioni tra le imprese e il mondo esterno e tra impresa e impresa. Se, nei decenni, il nostro sistema di rappresentanza aveva favorito raggruppamenti fondati esclusivamente sul ricorso al medesimo contratto e sull’appartenenza a una determinata merceologia, oggi asseconda il naturale coagularsi delle produzioni secondo logiche di filiera: il Sistema Moda è il risultato certamente più eclatante e di successo dell’avvenuta maturazione di un impianto che connette settori diversi. La federazione sorta a livello nazionale rappresenta un “comparto dei comparti” – con il tessile, l’abbigliamento e le confezioni anche l’accessorio - che è la seconda voce della bilancia commerciale italiana. Le imprese che si alleano smettono di essere addendi per diventare i fattori di un’operazione che moltiplica le occasioni e favorisce l’immagine collettiva: delle imprese, dei sistemi industriali e in ultima battuta dell’industria italiana stessa e di quel Made in Italy che ancora con troppa fatica difendiamo nei tavoli e sui mercati internazionali.

Confindustria sostiene e promuove queste nuove aggregazioni. Il presidente Vincenzo Boccia ha invitato in più occasioni gli altri settori a seguire l’esempio del Sistema Moda e a immaginare nuove ipotesi di collaborazione e di coesione. In questo senso vanno da tempo anche le ricerche del Centro Studi, che proprio nelle scorse settimane ha presentato l’ottava edizione del rapporto “Esportare la dolce vita”, nel quale si documenta e si racconta la specialità e il successo nel mondo del “bello e ben fatto” italiano.

Anche Confindustria Trento è impegnata su questo fronte: per valorizzare il concetto di filiera e per dare nuove opportunità anche alle imprese più piccole, che potranno, sulla scia dei player maggiori, affrontare mercati fino a ieri inaccessibili.

Roberto Busato Direttore Generale di Confindustria Trento

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10 copertina

copertina

Bello, ben fatto e 4.0 Intervista a GIORGIO FERREMI, presidente della Sezione Sistema Moda di Confindustria Trento e Operation Manager di Giorgio Armani Operations Spa. di SILVIA BRUNO

PRESIDENTE,

la Sezione che lei rappresenta è storicamente connotata da una grande varietà. Oggi, se possibile, lo è ancora di più.

La Sezione è estremamente eterogenea per dimensione, proprietà e tipologia del prodotto: accanto alle confezioni in serie, dunque all’abbigliamento, vi sono da sempre imprese del settore calzaturiero e industrie attive nella tessitura di fibre artificiali con un profilo hi–tech spinto. La geografia del territorio, insieme all’inclinazione alla specializzazione delle competenze e delle produzioni che è tratto comune ai player del settore che operano in Trentino, ha approfondito i termini di una diversificazione che è peraltro specchio del contesto nazionale in cui le nostre aziende si muovono. Il

Giorgio Ferremi

valore aggiunto di tanta varietà risiede nella possibilità di un confronto tra realtà con specificità interessanti, importanti da trasmettere, che hanno in comune la propensione alla qualità, all’innovazione e all’export. Con la riforma dello Statuto approvata dalla nostra Assemblea lo scorso anno la sezione ha inoltre accolto un comparto – quello dell’occhialeria – che in Trentino ha un player di particolare prestigio: di qui la nuova denominazione di Sistema Moda.

L’approdo è coerente con il percorso della neocostituita Confindustria Moda, la nuova federazione nazionale che dallo scorso mese di marzo raggruppa tutte le imprese (e le associazioni) del settore della moda, del tessile e dell’accessorio.

Un vero pilastro nel panorama industriale italiano.

Si può dire che sia così. Confindustria Moda rappresenta oltre 67mila imprese italiane che danno lavoro a 580mila persone, per un fatturato complessivo di oltre 88 miliardi di euro, e ricavi che per il 62% arrivano dall’export. Anche se le esportazioni verso gli Stati Uniti hanno subito un rallentamento, nei paesi con il tasso di crescita maggiore il Made in Italy continua ad essere apprezzato. Il marchio è un punto cardine fondamentale, soprattutto per il nostro settore (così come, ad esempio, per l’alimentare), ma la strada è ancora lunga. È evidentemente un tratto di appartenenza più che distintivo, eppure fatica a consolidarsi: dal punto di vista legislativo a quello, sostanziale, del valore aggiunto. Cosa significa oggi sul mercato globale? A cosa serve? Perché serve? Sono domande alle quali dobbiamo trovare risposte che tengano conto della quarta rivoluzione industriale in atto.

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Per un bello e ben fatto italiano 4.0?

Esattamente. Anche per il nostro settore le opportunità di Industria 4.0 saranno cruciali affinché la manifattura – del tessile, degli occhiali, dei gioielli e della cosmetica – possa innovarsi e innovare con l’ausilio delle moderne tecnologie. Nell’integrazione dei sistemi per la gestione della filiera produttiva; nella distribuzione, condizionata a livello massivo dall’e–commerce e dai suoi player; nello sviluppo di nuovi prodotti realizzati con materiali innovativi, per garantire alte prestazioni o il minore impatto sull’ambiente e sulla società: il green è in questo momento l’ultima frontiera.

Vedo in questo senso, anche sul nostro territorio, una grande sensibilità, e una forte volontà di cogliere e interpretare il cambiamento in atto. Va detto anche tuttavia che le aziende storiche del Sistema Moda mantengono un’affezione particolare ad alcune pratiche care al “passato”: nella comunicazione ad esempio, dove prevale il ricorso ai media tradizionali, e nella relazione con il cliente, per il quale la cerimonia d’acquisto mantiene ancora un valore speciale.

Qual è, oggi, per un’azienda – locale, ma anche di proprietà nazionale e internazionale – il valore di appartenere a un sistema associativo territoriale qual è quello rappresentato da Confindustria Trento?

Il valore del confronto, in primo luogo, che è un fattore fondamentale: per le imprese che vi aderiscono, le iniziative e i luoghi dell’Associazione sono il contesto più adatto all’incontro, al dialogo e allo sviluppo di percorsi che siano di vantaggio all’intero sistema. Ed è nella condivisione che affiorano i punti di contatto: sia che si tratti di problematiche comuni, sia che invece emergano inedite opportunità di collaborazione. Confindustria Trento è il partner solido e affidabile che può accompagnare questi percorsi, e supportare le imprese nei processi di formazione, innovazione e internazionalizzazione che nessuno, oggi, può permettersi di trascurare.

LA SEZIONE IN SINTESI LA SEZIONE MODA DI CONFINDUSTRIA TRENTO

I NUMERI DELLA SEZIONE

13

1.716

Aziende

Dipendenti

DIMENSIONE

38% 24% 38%

Piccole imprese <50 dipendenti

Medie imprese <100 dipendenti

Grandi imprese >100 dipendenti

PROPRIETÀ

27% 60% 13% Locale

Nazionale

Estero

FATTURATO DELL'INDUSTRIA ITALIANA DEL TESSILE–MODA (Indagine congiunturale di Sistema Moda Italia)

+0,6% +0,9% +1,8%* 2015

2016

2017

*stime

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13 copertina

“Esportare la dolce vita” Il Centro Studi di Confindustria e Prometeia hanno presentato l’ottava edizione del rapporto, che quest’anno si focalizza sui mercati avanzati, in particolare gli Usa.

"QUAL

è la formula vincente che accomuna prodotti di settori così diversi che nel e dal mondo sono tutti percepiti, singolarmente e soprattutto nell’insieme, come distintivi dell’eccellenza italiana?” se lo chiedono gli autori nella premessa all’ottava edizione del rapporto “Esportare la dolce vita”, presentato il 9 maggio scorso al Mudec di Milano dal Centro Studi di Confindustria e Prometeia. “Cultura e saper fare – si dice –, estetica coniugata a capacità tecnica e tecnologia sono le colonne portanti del bello e ben fatto italiano, che ha saputo trovare il punto di equilibrio tra bellezza e utilità, tra fascino e funzione, per raggiungere lo scopo essenziale: conquistare il consumatore, parlando contemporaneamente al suo cuore e alla

sua mente, alle sue passioni ed emozioni e alla sua convenienza e capacità di comparare, esaltata ancor più da internet”.

All’origine del successo del bello e ben fatto (Bbf) italiano si distinguono tre asset fondamentali: il patrimonio culturale, il paesaggio e la vocazione manifatturiera. Patrimonio e paesaggio sono fonte di creatività e talento: la materia prima delle imprese italiane e un tratto identitario dell’Italia e della sua popolazione.

Il report – che quest’anno si focalizza sui mercati avanzati, in particolare gli Usa – riporta le previsioni di crescita delle esportazioni di prodotti Bbf nei mercati avanzati al 2022 secondo uno scenario base (per il quale si ipotizza che le quoti di

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mercato dell’Italia rimangono invariate) e uno più ambizioso (ottenuto applicando all’Italia, in ogni settore del Bbf, lo stesso guadagno di quota registrato nei primi sette mercati avanzati dal paese che ha avuto la migliore performance durante il periodo 2011–2015).

Lo scenario base ipotizza che nel 2022 i 31 mercati avanzati analizzati importeranno dall’Italia 70 miliardi di euro di prodotti Bbf, rispetto ai 59 del 2016 (una crescita del 20%). Lo scenario più ambizioso prevede una crescita del 31% con un valore dell’import pari a 76,9 miliardi.

Tra i mercati avanzati, gli Usa rivestono un ruolo di spicco: i turisti statunitensi mostrano una chiara predilezione verso l’Italia e, tra i paesi di provenienza dei visitatori alto–spendenti, generano il più alto valore di acquisti (4,5 miliardi nel 2015).

Ed è anche grazie alla spinta del turismo internazionale che, con quasi 13 miliardi di importazioni dall’Italia nel 2022, gli Usa continueranno a rappresentare il primo mercato per i prodotti del Bbf tra i paesi avanzati.

I settori del Bbf analizzati sono: alimentare, abbigliamento e tessile–casa, arredamento, calzature, oreficeria e gioielleria, occhialeria. Le previsioni secondo lo scenario base mostrano margini di crescita per tutti i settori del Bbf. Tra i fattori che rendono attrattivo il mercato Usa

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per le esportazioni di prodotti italiani Bbf si ritrova la predisposizione agli acquisti di qualità del consumatore americano. Infatti, con oltre 50mila euro di Pil pro–capite, 37mila euro di reddito disponibile per consumatore e un ceto medio di oltre 220 milioni di persone, gli Stati Uniti sono il mercato con il maggiore potere d’acquisto tra gli avanzati.

Di contro, nell’ipotesi che i dazi medi pagati dalle imprese italiane tornino ai livelli del 1989, le importazioni degli Usa dall’Italia risulterebbero di 1,4 miliardi inferiori allo scenario base e il settore più colpito sarebbe l’alimentare, con una perdita di oltre 500 milioni rispetto alle previsioni.

I canali digitali stanno diventando un fattore strategico per l’esportazione dei prodotti del Bbf in tutto il mondo. Negli Usa, in particolare, l’accesso all’e–commerce è facilitato da un fattore demografico: infatti, i millenials (oggi tra i 15 e i 35 anni) e i post millenials (oggi meno di 15 anni) hanno una forte vocazione digitale e rappresenteranno tra dieci anni quasi il 40% degli americani. Secondo le stime dell’E–commerce Foundation, già oggi gli Usa rappresentano il secondo mercato sia in termini assoluti (oltre 500 miliardi di euro di B2C, subito dopo la Cina) sia in termini di propensione (3.100 euro per abitante, subito dopo il Regno Unito).

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16 copertina

Quando il business passa per il welfare Il Gruppo Luxottica deve il suo successo a un modello che integra verticalmente la catena di valore, ma anche e soprattutto al lavoro delle sue persone.

È

presente in 150 paesi del mondo, con sedi istituzionali e filiali wholesale, i circa 8mila punti vendita del network retail, 13 centri di distribuzione e 12 stabilimenti produttivi, fra i quali quello, trentino, di Rovereto: Luxottica è leader nel design, nella produzione e distribuzione di occhiali da sole e da vista di elevata qualità tecnica e stilistica, di lusso e sportivi.

Tra i suoi principali punti di forza, un portafoglio marchi forte ed equilibrato che include brand iconici di proprietà come Ray–Ban, Oakley, Vogue Eyewear, Persol, Oliver Peoples, Alain Mikli e Arnette e licenze di grande attrattiva e prestigio come Giorgio Armani, Burberry, Bulgari, Chanel, Dolce&Gabbana, Michael Kors, Prada, Ralph Lauren, Tiffany & Co., Versace e Valentino.

Leonardo Del Vecchio

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Un fondamentale vantaggio competitivo del Gruppo è il modello di business costruito negli anni, che integra verticalmente l’intera catena del valore: design, sviluppo prodotto, produzione, logistica e distribuzione. Non solo: per Luxottica Group un fattore determinante del successo sono le sue persone.

Impegnarsi e investire risorse per aumentare il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie è per la società un modo privilegiato per investire anche nella crescita e nel futuro dell’azienda, oltre che nella condivisione continua dei valori fondativi che rendono vivo il suo successo: l’imprenditorialità, la creatività, la passione, il dinamismo e la semplicità.

Il Sistema Welfare Luxottica, recente espressione dell’attenzione costante alle risorse umane, nasce nel 2009, in un contesto economico di grande incertezza, con l’obiettivo di intervenire concretamente a sostegno del potere d’acquisto dei dipendenti con forme di remunerazione non monetaria complementari alle tradizionali.

Comprende un vasto programma di iniziative, in vigore anche presso lo stabilimento trentino, costantemente aggiornate in funzione del contesto sociale ed economico e delle reali esigenze dei dipendenti, delle loro famiglie e del territorio.

Le principali aree d’azione sono i giovani e l’istruzione, il sostegno al reddito, la salute e il benessere, la mobilità, i servizi alla persona e alle famiglie.

Il Sistema Welfare Luxottica ha inoltre aumentato le sinergie con il Contratto integrativo aziendale 2015–2018, siglato nell’ottobre 2015, che ha sancito tra le altre cose l’impegno di Luxottica all’assunzione a tempo indeterminato di 600 lavoratori, la maggior parte dei quali individuati tra i giovani che operano in una delle sedi italiane del Gruppo con contratti a termine.

17

Tra le novità più recenti, il bonus vita: un pacchetto che prevede il riconoscimento di un contributo da 30 a 60mila euro da corrispondere agli eredi legittimi o testamentari in caso di decesso del dipendente. Ancora, il patto generazionale, un progetto pioneristico e innovativo, che ha il duplice obiettivo di favorire l’ingresso in Luxottica di giovani lavoratori e agevolare i dipendenti che, a pochi anni dal raggiungimento dei limiti pensionistici, intendono optare per un impegno lavorativo ridotto. Nell’arco di tre anni e per una prima fase di sperimentazione, cento dipendenti a tre anni dalla pensione potranno chiedere il part time al 50% senza alcuna incidenza sul proprio trattamento pensionistico, offrendo ad un pari numero di giovani – selezionati esclusivamente secondo criteri di merito – l’opportunità di un’assunzione a tempo indeterminato.

Molte altre iniziative si sono consolidate dall’avvio del progetto: per sostenere i giovani nella fase in cui iniziano a porre del basi del proprio futuro professionale; a favore del reddito dei dipendenti degli stabilimenti italiani del Gruppo (dai buoni per la spesa alimentare al rimborso dei libri di testo); a vantaggio della salute e del benessere dei lavoratori (assicurazione sanitaria, ascolto e counselling); di supporto alla mobilità verso il posto di lavoro, con servizi di trasporto pubblico collettivo verso il luogo di lavoro e di rientro a casa, l’anticipo del pagamento degli abbonamenti annuali, un’iniziativa di mobilità sostenibile per incentivare la condivisione dell’auto tra colleghi che devono percorrere lo stesso tragitto da casa al luogo di lavoro

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18 copertina

Falconeri: un reshoring di successo Tarcisio Ruffoli, amministratore delegato di New Twins: “La nostra forza è il Made in Italy, la sua tradizione, il suo prestigio e l’eccellenza che vogliamo raggiungere”. di ALESSANDRO DE BERTOLINI

I

migliori stilisti, le migliori macchine per la mandamenti di Falconeri, eccellenza tutta italiana produzione tessile, tanta esperienza nel settore in cui sapienti mani trasformano i filati in capi dell’abbigliamento e un’altissima qualità del pro- versatili e intramontabili, pezzi unici da indossare dotto: sono questi gli assi nella manica del mar- che superano stagioni e tendenze passeggere”. chio Falconeri, leader nella produzione di maglie- A orientare le strategie del marchio sono gli inria in cashmere, che esporta in tutto il mondo la vestimenti continui in ricerca e sviluppo, come tradizione del made in Italy dallo stabilimento spiega Tarcisio Ruffoli, amministratore delegato trentino New Twins di Avio. di New Twins. “Soltanto con la ricerca costante Ma perché proprio ad Avio? Nel 2009 il Gruppo è possibile presentare capi sempre più innovativi, Calzedonia, terzo player italiano della moda dopo dai profili qualitativi in continuo miglioramento Prada e Armani con un fatturato consolidato at- e con costi di produzione più bassi. La nostra sfitorno ai 2 miliardi di euro, decise di acquisire il da è muoverci in questa direzione scommettendo brand Falconeri, che produceva in Romania, e di tutto sul made in Italy. Produrre all’estero sarebbe avviare la produzione di abbigliamento in Italia, più facile e meno costoso. Ma non ci interessa. nel veronese. Poco dopo, nel 2013 la produzione La nostra forza in Italia e all’estero è il made in fu trasferita in Trentino, dove veniva utilizzato Italy, la sua tradizione, il suo prestigio e l’ecceluno stabilimento ad Avio con macchinari di ulti- lenza qualitativa che vogliamo raggiungere con i ma generazione. Un caso esemplare di reshoring: nostri prodotti”. invece che delocalizzare i comparti produttivi Questione di macchinari, di stilisti e di materia all’estero, dove i costi sono minori, Calzedonia ha prima. Ecco le coordinate che fanno di Falconeri scelto di riportare in Italia il cuore pulsante del azienda leader nel comparto della maglieria in brand puntando sull’eccellenza del made in Italy. filati pregiati. Avvalendosi di un personale altaOggi, a distanza di alcuni anni, lo stabilimento mente specializzato – formato internamente – l’aNew Twins Falconeri di Avio fattura 60 milioni zienda ha saputo elaborare macchine ad hoc che di euro l’anno. Vi lavorano 360 dipendenti. “Made coniugano il know–how di leader del settore e in Italy, cashmere e lane pregiate proposte a un l’esperienza delle aziende giapponesi. “Con le prezzo concorrenziale – fanno sapere dall’azienda nuove tecniche cerchiamo di abbattere i tempi di – con un’attenzione costante ai dettagli: questi i co- produzione e di assemblaggio del capo finito. Dal

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2014 nello stabilimento di Avio abbiamo introdotto la nuova tecnologia Whole Garment, in grado di produrre direttamente un capo completo senza cuciture. Mentre l’ultima scoperta risale agli inizi del 2016, con l’utilizzo nel ciclo produttivo di una macchina da maglieria rettilinea, con la possibilità di sviluppare tessuti che simulano le trame da telaio ed aumentano le performance qualitative del prodotto”.

Per quanto riguarda invece la materia prima, Falconeri presiede nel dettaglio tutta la filiera per l’individuazione dei mercati più pregiati, la scelta delle lane e il loro trasporto dall’estero all’Italia.

“Cerchiamo la migliore materia prima a un prezzo competitivo – continua Tarcisio Ruffoli – per avere costanza nella qualità e nelle forniture. Gestiamo noi l’acquisto dei prodotti recandoci personalmente in Cina e in Mongolia, dove troviamo le lane più pregiate. La maggior parte della nostra produzione è di cashmere con una parte minore di lana merino”.

Orgoglio italiano, dunque, ma anche trentino, che fa di Avio la capitale locale della produzione di maglieria di cashmere. Dal Trentino, i capi Falconeri sono diretti in tutto il mondo. “Per ora il nostro mercato di riferimento – conclude l’amministratore delegato – è quello domestico. Vendiamo soprattutto in Italia. Ma il futuro è all’estero. Il

nostro valore aggiunto è il made in Italy. Naturale, pertanto, puntare sui mercati stranieri. Abbiamo già iniziato a lavorare bene in Austria, in Germania e in Russia. Su questo ci stiamo muovendo con decisione e grandi aspettative. Disponiamo complessivamente di 90 negozi differenti. Di questi, una ventina sono all’estero. Un numero destinato a crescere”.

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Spirale investe a Cinte Tesino Al via il piano di modernizzazione e sviluppo dell’azienda che produce calzature in resine e gomme termoplastiche. Si stima una crescita fino a 100 addetti.

INCREMENTARE

la competitività aziendale efficienti nella produzione, più efficaci nella logimediante l’innovazione tecnologica e il lancio di stica, grazie al nuovo centro che verrà realizzato a nuovi prodotti ad alto valore aggiunto, e insieme Grigno, inserendoci in un mercato nuovo e molto aumentare l’occupazione: è questo l’obiettivo del interessante, come quello delle calzature in poliupiano di investimenti previsto dall’accordo siglato retano, che ci permetterà di aumentare gamma da Spirale, azienda attiva da oltre quarant’anni a e qualità dei nostri prodotti destagionalizzando Cinte Tesino, e la Provincia autonoma di Trento. la produzione e consentendoci quindi di lavorare Spirale investirà 4 milioni di euro per il nuovo sull’intero anno”. lay–out dello stabilimento, per gli adeguamenti “Immaginare che nel Tesino – ha sottolineato il viimpiantistici e per l’acquisto di nuovi macchinari, cepresidente della Provincia autonoma di Trento come quelli per la produzione di calzature in po- Alessandro Olivi – si potessero costruire le basi liuretano espanso, aprendo al contempo in Bassa per una nuova industria manifatturiera sembrava Valsugana un nuovo magazzino di stoccaggio dei qualche tempo fa un’utopia. Non lo è se incontriamateriali e dei prodotti finiti per servire al meglio mo aziende di qualità e se le politiche pubbliche i principali mercati esteri ed in particolare quello comprendono che ogni parte di queste territorio tedesco. può essere sede di buone imprese purché alle “Gli investimenti che faremo sullo stabilimento, in spalle ci siano solide operazioni di sistema, che un 2017 iniziato molto bene per quanto riguar- partono dalla qualità del personale, intercettando da gli ordini – ha detto Andrea Macasso, ammi- le competenze di Trentino Sviluppo e politiche nistratore delegato di Spirale, in occasione della pubbliche fortemente orientate al radicamento firma del protocollo – sono finalizzati a metterci delle imprese al territorio. È chiaro che in assenza nelle condizioni di essere ancora più veloci ed di quest’insieme di elementi Spirale oggi avrebbe fatto scelte diverse”.

Azienda storica del suo territorio, Spirale produce calzature in materiali plastici, come resine Pvc e gomme termoplastiche, offrendo una vasta gamma di prodotti come stivali per il tempo libero, da pioggia, ad uso sportivo e doposci, ma anche stivali da lavoro certificati secondo i più alti standard europei in materia di sicurezza.

Fondata nel 1975, l’impresa ha acquisito nel 2009 il ramo d’azienda della ex Rontani, realtà leader in Italia nella produzione di calzature in Pvc e gomma sintetica. Nel 2012 il gruppo torinese Ersel e il gruppo bolognese B. Group sono entrati con una quota del 75% del capitale di Spirale. Tra gli azionisti sono tuttora presenti i due figli del fon-

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datore, i fratelli Badio. La principale sede produttiva di Spirale si trova a Cinte Tesino e occupa una superficie di circa 6 mila metri quadrati dove avvengono le fasi di stampaggio delle calzature mediante l’utilizzo di tre presse rotative ad iniezione ed il successivo finissaggio. Vengono prodotti oltre 1 milione di paia l’anno tra doposci in gomma termoplastica e stivali foderati multiuso. A Cinte Tesino viene inoltre effettuato il controllo qualità di tomaie e collarini.

Visto il successo dei prodotti, ed in particolare degli stivali canadesi e invernali in Pvc, sui nuovi mercati dell’Europa orientale e non solo, Spirale ha deciso di investire nello sviluppo del sito produttivo di Cinte Tesino. Il progetto, presentato a Trentino Sviluppo, ha raccolto il favore della Provincia di Trento che vi ha colto l’opportunità di consolidare il settore manifatturiero su un territorio delicato, accrescendo al contempo l’occupazione aziendale nell’Altopiano del Tesino.

Il protocollo d’intesa prevede l’acquisto dello stabilimento di Cinte Tesino da parte di Trentino Sviluppo, mentre Spirale continuerà ad utilizzarlo in virtù di un contratto di locazione a condizioni di mercato.

Spirale investirà nella modernizzazione dello stabilimento e nell’acquisto di macchinari ad alta tecnologia, come quelli richiesti per la produzione di calzature in poliuretano espanso.

Investimenti che favoriranno la crescita della competitività aziendale sancendo anche l’avvio di collaborazioni con l’Università degli Studi di Trento e gli altri enti di ricerca presenti sul territorio. Anche i legami con il mondo della formazione saranno rinsaldati: Spirale aderirà infatti al programma provinciale Garanzia Giovani che fornisce a studenti e neodiplomati residenti sul territorio occasioni di tirocinio e lavoro nelle imprese trentine.

Spirale si impegna inoltre ad apprestare a proprie spese un immobile ad uso magazzino da localizzarsi in Bassa Valsugana, a Grigno, per servire al meglio i principali mercati esteri e in particolare quello tedesco.

Entro il 2019 Spirale assumerà 35 nuovi lavoratori,

in un’ottica di ulteriore sviluppo sui mercati internazionali (oltre l’80% dei ricavi deriva già oggi dall’export) e di ingresso nel nuovo settore degli stivali in poliuretano.

70 nazioni a Cavalese per le novità 2018 di La Sportiva Tre giorni di incontri, presentazioni prodotto ed eventi legati al territorio della Valle di Fiemme: si è tenuto a Cavalese l’annuale International Sales Meeting di La Sportiva Spa, che ha introdotto alla rete mondiale di importatori le novità che saranno lanciate sul mercato nella stagione primavera/estate 2018.

L’evento, organizzato con il patrocinio ufficiale del Comune di Cavalese, ha visto la presenza di 100 ospiti internazionali in rappresentanza di oltre 70 Paesi al mondo nei quali il marchio è distribuito (tra gli altri Russia, Cina, Giappone, Messico, Australia, Nuova Zelanda, Brasile).

Ad aprire la kermesse l’amministratore delegato Lorenzo Delladio, che ha evidenziato il tema dell’appartenenza al territorio illustrando i piani di espansione della superficie produttiva.

Tradizione, innovazione, legame con il proprio territorio d’origine sono anche i fattori di tutte le novità prodotto introdotte durante il meeting e che saranno presentate al pubblico degli addetti ai lavori a partire dalla prossima fiera internazionale di Friedrichshafen in Germania durante l’edizione 2017 dell’Outdoor Show. La Sportiva, naturalmente, ci sarà.

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"La chiave del rinnovamento" Intervista a MARCO PODINI , vicepresidente di Confindustria Trento con delega alla trasformazione digitale e Industria 4.0 e presidente di Dedagroup Spa.

VICEPRESIDENTE,

a meno di un anno dal lancio del piano del governo omonimo, “Industria 4.0” è diventato quasi un mantra: qual è il grado di maturità del sistema anche solo in termini di consapevolezza concreta?

Le imprese hanno capito che Industria 4.0 è un’opportunità è un trend mondiale che va colto, è un’occasione per rilanciare il Made in Italy nel mondo e un cambio di passo che implica una rivoluzione culturale prima ancora che tecnologica. I numeri di cui disponiamo certificano un livello di competenza ben superiore alla pura presa di coscienza: secondo l’Associazione costruttori italiani macchine utensili, robot e automazione, il Piano Nazionale – e in particolare le agevolazioni sugli iper ammortamenti – sta già producendo i primi effetti in termini di aumento di ordini di beni strumentali. I dati più recenti indicano un aumento degli ordini interni del 22,2% nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2016.

Quella dei competence center è una partita che interessa molto da vicino le imprese trentine e la nostra Associazione.

Come Confindustria Trento, negli ultimi mesi, ci siamo attivati con successo presso i nostri interlocutori veneti e friulani affinché il nostro Ateneo fosse coinvolto nel progetto di costituzione di un Competence Center del Nordest che fosse in rete con gli altri centri nazionali ed europei. Al centro di competenza le imprese si rivolgeranno per progetti di innovazione tecnologica e organizzatiMarco Podini

Le associazioni degli industriali attendevano da tempo un intervento come quello messo a punto dal Mise.

Per lungo tempo la nostra categoria ha lamentato l’assenza, in Italia, di un vero progetto organico di politica industriale. Il pacchetto di strumenti messo a disposizione del sistema produttivo è coerente con la nostra idea di politica economica e sarà certamente un elemento chiave nel processo di rinnovamento delle imprese. Confindustria lavora peraltro al fianco delle istituzioni per rendere al più presto operativa la rete dei Digital Innovation Hub e dei Competence Center: luoghi pensati per favorire la circolazione del patrimonio di innovazione di università, parchi scientifici e poli tecnologici.

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va in chiave 4.0 sulle nuove tecnologie, sui nuovi modelli organizzativi e sugli incentivi del piano nazionale Industria 4.0. In questa iniziativa riteniamo che il Trentino possa ritagliarsi un ruolo di primo piano per le competenze e le eccellenze di Università e Centri di ricerca. Non solo: la stessa ProM, il laboratorio del Polo Meccatronica che abbiamo contribuito a costituire insieme agli altri attori locali, potrà al più presto affiancare le nostre imprese nel processo di trasformazione verso Industria 4.0.

Confindustria Trento sta anche lavorando con il sistema trentino della ricerca e con gli industriali di Bolzano per la costituzione del Digital Innovation Hub regionale.

Su questo fronte siamo al lavoro al fianco dell’associazioni industriali di Bolzano e insieme agli attori locali della ricerca e dell’innovazione. Il progetto di Hub regionale che abbiamo in mente sarà il punto di riferimento per le imprese che chiedono informazioni, formazione e orientamento sulle opportunità della quarta rivoluzione industriale.

L’“Industria 4.0” in breve La direttrici principali di Industria 4.0 • interconnessione con sistemi interni ed esterni • virtualizzazione (cyber–physical system) • decentralizzazione delle decisioni delle macchine • interazione da remoto (monitoraggio e manutenzione a distanza) • elaborazioni e reazioni real–time I vantaggi della quarta rivoluzione industriale: • flessibilità della produzione (customizzazione) • velocità della prototipazione • innovazione di prodotto grazie alle nuove tecnologie digitali • produttività incrementata • integrazione delle filiere e catene di fornitura e subfornitura • miglioramento della sicurezza e dell’ergonomia delle postazioni di lavoro • sostenibilità energetica ed ambientale ll “Piano nazionale Industria 4.0” Il Governo italiano ha lanciato un piano di politica industriale incentrato sul paradigma di Industria 4.0, con uno stanziamento di risorse che non ha uguali al mondo.

Tra gli strumenti messi in campo, vi sono: • super e iper ammortamento • credito d’imposta per la ricerca • nuova Sabatini • Digital Innovation Hub e Competence Center

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I servizi 4.0 di Confindustria Trento L’Associazione affianca le imprese nella trasformazione legata alla quarta rivoluzione industriale: i servizi, gli incontri, le opportunità.

NEGLI ultimi anni la provincia di Trento è riuscita a esprimere buoni livelli di competitività sui mercati esteri, dimostrandosi reattiva alla partita dell’internazionalizzazione che anche il nostro territorio era stato chiamato a giocare.

Oggi, per ridare slancio alla nostra economia è cruciale la sfida della digitalizzazione spinta della cosiddetta Industria 4.0. L’ecosistema trentino è certamente favorevole, grazie alla presenza di significative misure a sostegno degli investimenti innovativi, alla disponibilità di buone condizioni di finanziamento, alle stesse caratteristiche delle risorse del sistema locale.

Le imprese trentine mostrano un grado di utilizzo delle tecnologie Ict in aumento e già su livelli ottimi e generalmente superiori alla media italiana.

Nel 2016 a Trento la diffusione della banda larga nelle imprese si attestava al 95,6%; la percentuale di imprese con sito web era pari all’82%. La provincia gode inoltre della presenza di una buona dotazione di capitale umano e tecnologico. A Trento, la quota di popolazione con istruzione terziaria è tra le più elevate in Italia: nel 2015, nella fascia d’età 30–34 anni, era pari al 31,7%, a fronte del 25,3% della media italiana. Superiore alla media italiana è anche il numero di laureati in materie scientifiche e tecnologiche. La provincia primeggia inoltre per numero di addetti impiegati in ricerca e sviluppo: sono 7,3%, contro il 4,1% della media italiana. Il Trentino, infine, presenta una buona intensità di ricerca e sviluppo e una folta presenza di start–up: a maggio 2017 erano 162, ovvero 3,4 ogni mille imprese attive.

In questo contesto, Confindustria Trento ha messo a punto una serie di strumenti per affiancare le imprese associate nella trasformazione verso l’industria 4.0. Un team di specialisti fornisce

consulenza su un’ampia gamma di materie. Con la newsletter quotidiana, i seminari e i corsi di formazione le aziende sono sempre aggiornate e pronte alla quarta rivoluzione industriale. Gli incontri in programma sono di volta in volta segnalati sul sito web dell’Associazione. Nel box a fianco una sintesi dei servizi messi a disposizione delle imprese associate.

I servizi 4.0 di Confindustria Trento per le imprese associate FISCO Super e iper ammortamento Credito d’imposta Patent box FINANZA AGEVOLATA Legge provinciale 6/1999 Nuova Sabatini Fondi europei INNOVAZIONE Lean production e Kaizen Contact point della Fondazione Bruno Kessler e dell’Università di Trento Contatti con ProM Facility del Polo Meccatronica Contatti con la rete dei Competence Centre RISORSE UMANE Seminari sui temi Industry 4.0 Change management Formazione finanziata (Fondimpresa, Fondirigenti)

Per informazioni

Confindustria Trento – Area Innovazione T. 0461 360000 industria4.0@confindustria.tn.it www.confindustria.tn.it/industria4.0 TRENTINOINDUSTRIALE.COM | GIU-LUG 2017

26 industria 4.0

Un progetto regionale per la nuova industria Associazioni industriali e atenei delle due Province lanciano il progetto di Digital Innovation Hub, che alle imprese fornirà informazioni, formazione e orientamento sulle opportunità

TRENTO

e Bolzano insieme per l’industria 4.0. È l’obiettivo che si sono date le associazioni industriali delle due province, insieme ai rispettivi atenei, nel corso di un incontro che si è svolto nelle sede di Confindustria Trento nei giorni scorsi.

Hanno partecipato i Presidenti Giulio Bonazzi (Confindustria Trento) e Stefan Pan (Confindustria regionale Trentino–Alto Adige) con i direttori generali Roberto Busato (Confindustria Trento) e Josef Negri (Assoimprenditori Alto Adige), per l’Università di Trento il Rettore Paolo Collini e il Prorettore vicario Flavio Deflorian, per l’ateneo di Bolzano il Rettore Paolo Lugli.

Si è discusso innanzitutto del progetto di Competence Center del Nord Est, che vede coinvolti i due atenei regionali e che sarà in rete con gli altri centri nazionali ed europei, al quale le imprese si rivolgeranno per progetti di innovazione

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tecnologica e organizzativa in chiave 4.0. I Competence Center sono stati individuati come centri di competenza tecnologica dal “Piano nazionale Industria 4.0” varato dal Governo italiano.

Il piano prevede anche la costituzione di una rete di Digital Innovation Hub, quali punti di accesso per le imprese che dovranno fornire informazioni, formazione e orientamento sulle opportunità della quarta rivoluzione industriale.

Al progetto di Hub regionale stanno lavorando le associazioni industriali di Trento e Bolzano – che si stanno coordinando all’interno della federazione regionale Confindustria Trentino–Alto Adige – insieme agli attori locali della ricerca e dell’innovazione. Nella fattispecie saranno coinvolti Hub Innovazione Trentino (Hit) e Idm Alto Adige. Nelle prossime settimane saranno illustrati i dettagli dell’iniziativa.

27 industria 4.0

Presentato l’accordo “progettare il futuro” A Trento il roadshow di Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo: 1,2 miliardi in tre anni per le imprese del Trentino Alto Adige che scelgono Industria 4.0.

È

stato presentato nei giorni scorsi a Trento, con la collaborazione di Confindustria Trento, l’accordo triennale tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo “Progettare il futuro”, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale.

La partnership mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro: 1,2 saranno destinati alle aziende del territorio. Alla presentazione, organizzata a Ferrari Incontri, hanno partecipato Alberto Baban, presidente di Piccola Industria Confindustria, Marco Giglioli, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Trento, Oswald Eller, presidente del Comitato Regionale Piccola Industria Trentino Alto Adige, Renzo Simonato, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, Alessandro Lunelli, consigliere d’amministrazione Ferrari F.lli Lunelli, Alessandro Commito, direttore Hit, Hub Innovazione Trentino, Alfredo Maglione, presidente Optoelettronica Italia, Fabrizio Alfano, direttore commerciale imprese di Intesa Sanpaolo. Ha moderato i lavori Katy Mandurino, giornalista de Il Sole 24ore.

Per l’industria italiana, costituita soprattutto da Pmi, lo sviluppo di Industria 4.0 e il relativo Piano del Governo possono essere la strada per recuperare competitività e per creare nuovi posti di lavoro grazie a elevate competenze, nuovi modelli di business e tecnologie innovative. Le opportunità di sviluppo per le realtà aziendali che riusciranno a cogliere questa sfida sono enormi, ma richiedono un intervento a tutto tondo, con investimenti in capitale fisso e immateriale, soprattutto in ricerca, innovazione e formazione, nonché trasformazioni organizzative e una continua attenzione alle evoluzioni in corso. Occorre partire subito perché

le tecnologie sottostanti Industry 4.0 necessitano di 10–15 anni per raggiungerela completa maturità nel mercato ed essere pienamente efficienti.

“Al centro dell’Industria 4.0 c’è l’idea di tecnologia come strumento per aumentare la produttività – ha spiegato Alberto Baban –. La globalizzazione è inarrestabile e la prima regola del gioco è che l’innovazione diventi l’applicazione della ricerca ai sistemi industriali. Ma anche comprendere come sta cambiando il mercato grazie alle nuove modalità di interazione. Le imprese per competere devono essere inserite in un ecosistema interconnesso in cui manifattura e servizi sono digitalizzati. Per vincere dobbiamo puntare in alto, non ci si può rivolgere solo al mercato di prossimità.

In passato le banche erogavano credito valutando esclusivamente la solidità patrimoniale storica dell’impresa, oggi per attrarre liquidità e innescare un circolo virtuoso di crescita occorre soprattutto saper raccontare la propria visione di futuro. Proprio questo è lo spirito dell’accordo siglato con Intesa che presentiamo oggi”.

Eller, Baban e Giglioli Foto Rensi

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“L’accordo che presentiamo oggi – ha aggiunto Renzo Simonato – vuole aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a cogliere le grandi opportunità che la digitalizzazione e i nuovi scenari offerti dalla quarta rivoluzione industriale offrono.

Inoltre ci vede impegnati a sostenere il nostro sistema produttivo forti della capacità di rappresentare l’acceleratore dell’economia reale: nel 2016 abbiamo fornito alle imprese e alle famiglie trivenete 4,5 miliardi di credito a medio e lungo termine, un dato in crescita di circa il 40 % rispetto al 2015”.

Così Marco Giglioli: “È importante che anche le piccole e medie imprese del nostro territorio si sentano chiamate in causa da questa nuova rivoluzione industriale. Industria 4.0 non è appannaggio

delle grandi imprese della metalmeccanica: è un nuovo modello per la produzione e per i servizi di qualsiasi settore e di qualsiasi dimensione. Agli associati oggi diciamo che Confindustria Trento è pronta a dar loro assistenza in questa cruciale fase di cambiamento. Ma crediamo che anche i nostri imprenditori siano pronti a mettersi in gioco: dal mio osservatorio, ho quotidianamente l’occasione di raccogliere il sentiment dei colleghi e posso dire che nei nostri ambienti circolano fiducia e ottimismo. Gli ordini sono in aumento e le imprese hanno ripreso ad investire, e non solo nel rinnovamento dei macchinari e delle tecnologie, ma anche nel reclutamento di nuove risorse e nello sviluppo dei processi di internazionalizzazione”.

Giglioli: "L’Italia ha l'opportunità di riaffermare la propria leadership industriale" Di quarta rivoluzione industriale, industria 4.0, innovazioni e tecnologie digitali ha parlato il presidente della Piccola Industria Marco Giglioli anche nel corso del convegno che ha chiuso, a fine aprile, l’assemblea annuale del Collegio dei periti industriali del Trentino.

"Futuro globale" il titolo dell'appuntamento, chiamato ad approfondire il futuro della professione e dei percorsi formativi, anche alla luce delle esperienze e delle testimonianze portate dai rappresentanti del mondo del lavoro e della scuola. "L'Internet delle cose – ha detto Giglioli –, il cloud, la cyber–security, l'intelligenza cognitiva applicata alle macchine, l'automazione industriale, l’innovazione di processi, i nuovi modelli di business, sono alcune delle soluzioni per vincere la sfida dell’Industria 4.0. Queste tecnologie sono alla portata anche delle imprese più piccole. Di conseguenza l’Italia, grazie all’eccellenza della sua produzione manifatturiera, ha l'opportunità di riaffermare la propria leadership industriale a livello mondiale".

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“Innovazione, brevettazione e imprese” Nel corso di un seminario all'Università di Trento sono state illustrate le modalità di collaborazione offerte alle imprese per lo sviluppo di progetti di ricerca e innovazione.

SI

è svolto presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento il seminario “Innovazione, Brevettazione e Imprese”, promosso dall’Università in collaborazione con Confindustria Trento e con il sostegno di Intesa Sanpaolo. L’appuntamento è stato organizzato con l’obiettivo di presentare i brevetti e le specializzazioni di ricerca dell’Università, dunque di illustrare le modalità di collaborazione offerte alle imprese dai Dipartimenti per lo sviluppo di progetti di ricerca e innovazione.

Ad aprire i lavori Flavio Deflorian, Prorettore vicario dell’Università di Trento con delega al sistema produttivo. A seguire, Massimiliano Clamer, Founder e Ceo di Immagina Biotechnology Srl e Giorgio Casoni, Ceo e Vicepresidente di Intellegit Srl hanno parlato di valorizzazione di brevetti e startup tecnologiche.

Gli esiti di successo dei progetti di collaborazione tra l’Ateneo trentino e i protagonisti della produzione sono stati evidenziati dai testimoni di alcune aziende che hanno già sperimentato questo tipo di percorso: Gennaro D’Andrea, Direttore Generale di Eurocoating Spa, Erick Chini, R&D di Tama Aernova Srl e Pier Giulio Bassi, N.P. Industries Srl Alla tavola rotonda “Competitività per le imprese e possibilità di ricerca applicata per l’Università” hanno offerto invece il loro contributo, insieme a Deflorian, Fabrizio Alfano, Direttore Commerciale Imprese, Direzione regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige di Intesa Sanpaolo, e Alfredo Maglione, Presidente della Sezione Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Trento.

“Solo introducendo la ricerca in azienda – ha spiegato Maglione – le nostre imprese possono innescare i processi di crescita necessari a garantirne la competitività. Il tessuto industriale trentino ha

un vantaggio: può giovarsi delle competenze di un ateneo collaborativo e capace di affiancarle nella realizzazione di progetti innovativi”.

“L’Università di Trento vuole fare la sua parte nel contribuire allo sviluppo e all’innovazione nel mondo delle imprese – ha aggiunto Deflorian –.

La nascita di nuove start–up che derivano da attività di ricerca, le collaborazioni con le imprese, lo sviluppo di brevetti, sono alcuni dei settori in cui da tempo l’Università si impegna, con gli altri attori del sistema trentino della ricerca e dell’innovazione. Gli esempi presentati oggi sono il risultato concreto di questo impegno e sono per noi motivo di soddisfazione e orgoglio”.

Così Alfano: “Il potenziale di crescita del Trentino Alto Adige può aumentare attraverso un’intensificazione degli investimenti in ricerca del tessuto produttivo locale. Intesa Sanpaolo è pronta a cogliere tutte le nuove opportunità per favorire la crescita delle aziende clienti, in sinergia con gli altri attori del territorio: Confindustrie, Università e centri di ricerca. Agevolare da parte nostra il trasferimento tecnologico supporta lo sviluppo innovativo delle realtà produttive del territorio”.

Fra i promotori dell’iniziativa anche l’Università di Udine e Hub Innovazione Trentino.

Inaugurato l'Innovation Department di Fralog L'Open Day a fine maggio a Rovereto.

Nella stessa occasione presso l'azienda si è svolto il workshop dal titolo "Algoritmi avanzati e TRENTINOINDUSTRIALE.COM | GIU-LUG 2017 Deep Learning".

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Nuovo delegato UniTn in Associazione Avviato un nuovo progetto di collaborazione tra Confindustria Trento e Ateneo: uno specialista dedicato sarà a Palazzo Stella ogni mercoledì.

CON

il mese di giugno, Palazzo Stella ospita un nuovo Knowledge Transfer Manager a supporto delle esigenze di innovazione e trasferimento tecnologico delle imprese del Trentino.

Si tratta di Stefano Tondini: giovane assegnista del Dipartimento di Ingegneria Industriale che opera presso la Divisione Supporto Ricerca Scientifica e Trasferimento Tecnologico dell’Università di Trento diretta da Vanessa Ravagni.

Referente di ateneo è il prorettore vicario Flavio Deflorian. La posizione è stata attivata nell’ambito di un bando del Ministero dello Sviluppo Economico (identificato come Scoutt) volto a sostenere progetti di potenziamento e capacity building. Tondini sarà distaccato presso la sede di Confindustria Trento per un giorno alla settimana, il mercoledì, fino al mese di marzo del prossimo anno.

“Questa nuova iniziativa - spiega il direttore di Confindustria Trento Roberto Busato – è coerente con la volontà di aiutare le imprese ad avviare e sostenere al loro interno progetti di innovazione che siano d’impulso allo sviluppo. Introducendo questa nuova figura, creiamo le condizioni affinché il dialogo tra il nostro sistema e l’Ateno trentino sia ancora più diretto. Le imprese potranno conoscere

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meglio i risultati della ricerca accademica e approfondire il loro potenziale impatto industriale. Le aiuteremo a considerare l’opportunità di impiegare i titoli di proprietà industriale e le tecnologie brevettate sviluppate all’interno dell’Università, e daremo loro supporto e assistenza per valorizzare i temi emergenti di Industria 4.0”.

La presenza di Tondini si inserisce nel solco già tracciato negli scorsi anni che vede la presenza costante di un delegato dell'Università di Trento a Palazzo Stella, dedicato alle imprese associate a Confindustria Trento, per favorire la collaborazione sui progetti di innovazione tra le imprese e i dipartimenti universitari.

Stefano Tondini

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A Roma l’assise degli industriali Alla platea dell’assemblea generale il presidente Boccia ha parlato di politiche industriali e crescita, di occupazione e produttività, di relazioni sindacali e coesione sociale.

Calvino e le sue “Città invisibili” ma anche Leopoldo Pirelli, Marco Polo e Adriano Olivetti, Enrico Mattei, Renzo Piano e Niccolò Machiavelli: sono i protagonisti ideali, con le loro citazioni, del video dedicato al fare impresa che ha aperto l’assemblea di Confindustria all’Auditorium Parco della musica subito dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli.

Sulle immagini proiettate nel mega–wall alle spalle del palco della presidenza scorrono parole come visione, merito, coraggio, creatività, ma anche verbi come ideare, produrre, inventare. Un omaggio al talento italiano che è stato seguito in platea dal consueto parterre de roi di imprenditori e manager ma anche da una folta rappresentanza del governo, fra cui i ministri: dell’Economia Padoan, della Pubblica amministrazione Madia, del Lavoro Poletti, dei Beni Culturali Franceschi, delle Politiche agricole Martina, dell’Interno Minniti, dello Sviluppo economico Calenda, che dal palco ha annunciato la disponibilità a un’ulteriore detassazione sui premi e sul salario di produttività. Lo ha ringraziato, all’inizio del suo intervento, il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia “per l’ascolto e la vicinanza che ha riservato nel corso di quest’anno alla questione industriale”.

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Dedagroup premiata a Roma È stato consegnato a Roma alla trentina Dedagroup il Premio “Imprese X Innovazione – Andrea Pininfarina”, il più importante riconoscimento dedicato all’innovazione Made in Italy. Il Premio, promosso da Confindustria in collaborazione con la Fondazione Giuseppina Mai, Intesa Sanpaolo e con il supporto tecnico dell’Associazione Premio Qualità Italia, si distingue per essere, sull’innovazione, il primo in Europa ad aver adottato i parametri dell’European Foundation for Quality Management. Il Premio è stato conferito in virtù del “sistema di pianificazione e controllo dei progetti di innovazione, sostenuto da una struttura organizzativa di coordinamento delle attività di sviluppo, a livello internazionale” che caratterizza il player Ict. Questa la motivazione del riconoscimento, che è stato consegnato nella mani del presidente di Dedagroup Marco Podini.

Roberto Busato e Marco Podini, direttore e vicepresidente di Confindustria Trento, con i tre funzionari dell'Associazione di Trento premiati a Roma per l'anzianità di servizio: Carla Scappini (dipendente da 35 anni), Franca Ropelato (40 anni), Stefano Vernaccini (35 anni). A destra il direttore generale di Confindustria Marcella Panucci.

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Il giorno precedente, nel corso dell’assemblea imprenditori, lavoratori e loro rappresentanti, poliprivata dell’Associazione, facendo il bilancio del tica, banche e istituzioni finanziari e “dove ciascuprimo anno di presidenza e sottolineando le prin- no ceda qualcosa per il bene comune’’. cipali direttrici dell’attività svolta, Boccia aveva Fra le richieste del presidente di Confindustria sottolineato che il Piano nazionale Industria 4.0 anche un’operazione verità sui conti pubblici che “al quale abbiamo affidato la rivoluzione tecno- abbandoni ‘’ricette fantasiose e di facile consenso’’ logica delle nostre imprese rappresenta la prima e una politica di ‘’realismo su deficit, debito e importante risposta in termini di risultati ottenuti crescita’’ per i quali bisogna ‘’farsi guidare da comdel dialogo con il Governo”. petenza e serietà’’. ‘’Dobbiamo farci trovare pronti Nella giornata dell’assise pubblica Boccia ha par- – ha aggiunto – quando la Bce porrà fine all’acquilato di “vent’anni perduti”: “restiamo impigliati sto dei titoli sovrani. II che vuol dire abbassare – ha detto – nelle nostre croniche carenz struttu- rapidamente la montagna del debito pubblico atrali, il tessuto sociale e produttivo rimane fragile”. traverso privatizzazioni e dismissioni di immobili Il numero uno degli industriali ha ammesso che pubblici e utilizzare strumenti che lo rendano più una ripartenza c’è stata, ma a ritmo lento, poiché sostenibile’’. il divario con altri Paesi europei si sta allargando. Boccia ha parlato del “patto per la fabbrica” lanBoccia ha chiesto una grande operazione per inclu- ciato lo scorso ottobre, ha invocato relazioni indere i giovani nel mondo del lavoro: che, dunque, dustriali e sindacali incisive, politiche attive per le risorse disponibili siano destinate all’azzeramen- il lavoro efficaci, uno spirito unitario di Nazione: to del cuneo fiscale sull’assunzione dei giovani “L’Italia è cresciuta di più quando più forte è stata per i primi tre anni “sapendo fin d’ora che dopo la coesione sociale –ha sottolineato –. Non signidovremo ridurlo per tutti”. Ha parlato di un patto fica annullare le differenze ma dare a ciascuno di scopo per la crescita e per la costruzione di una la fiducia e gli strumenti parchè possano essere effettiva dimensione europea, che chiami in causa superate”.

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Vescovi a Pechino guida la delegazione italiana Si è svolto a metà maggio il Business Forum organizzato dalla Bank of China e dalla Pirelli allo scopo di mettere in contatto le imprese italiane con quelle cinesi.

ERA

guidata da Ilaria Vescovi, responsabile dell'internazionalizzazione dei territori di Confindustria nazionale, la delegazione italiana, composta dai rappresentanti di 70 imprese medie e piccole, che a metà maggio ha raggiunto Pechino per il Business Forum organizzato da Bank of China e Pirelli nell’ambito delle attività del Business Forum Italia Cina.

L’iniziativa si inserisce nel quadro del Business Forum Italia–Cina e rientra nell’ambito delle attività previste dalle due rispettive presidenze, Pirelli e Bank of China, che hanno confermato l’impegno a dare un seguito operativo al Forum di Pechino dello scorso febbraio allo scopo di favorire e rafforzare le collaborazioni tra le imprese italiane e cinesi. Al forum hanno partecipato il presidente

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di Pirelli Marco Tronchetti Provera e il presidente della Bank of China Tian Gouli. Questi i settori focus dell’organizzazione degli incontri B2B, promossi per sviluppare collaborazioni economico–commerciali e investimenti con le imprese cinesi selezionate da Bank of China: biomedicine, equipment manufacturing, environment protection, modern agriculture, food and beverage, furniture e textile and fashion.

Ciascuna delle settanta aziende italiane che hanno aderito alla missione ha incontrato tre imprese cinesi interessate a collaborare con le Pmi italiane, dunque potenziali partner per affari futuri. All’evento finale, una cena riservata all’ambasciata d’Italia, ha partecipato anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

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FARE: Confindustria sul territorio Concluso il roadshow dei tavoli tecnici sul territorio, il progetto Finanza per Alimentare la Ripresa dell'Economia prepara i nuovi eventi.

HA preso avvio con vivo interesse delle imprese il Progetto FARE 2017.

Un gruppo di funzionari dell’Associazione e di Confidi Trentino Imprese hanno infatti incontrato in un roadshow di sette tappe sul territorio oltre 120 imprenditori per presentare gli strumenti di finanza innovativa del Programma “Industria 4.0”, le diverse formule di sostegno finanziario agli investimenti previste dalla Legge Unica per l’Economia Provinciale, dalla “Nuova Legge Sabatini” e dalle recenti disposizioni di tipo fiscale introdotte dal Governo per supportare le imprese nei loro programmi innovativi di crescita.

Sono partite anche le iniziative formative organizzate tramite Assoservizi dedicate al rendiconto

A Ilaria Vescovi il premio "Trentino dell'anno" ll gruppo culturale Uomo Città Territorio, che ha assegnato l'onorificenza, scrive: Il rigore intellettuale che ha saputo esprimere in vari ambiti conoscitivi, l'intelligenza brillante e vivace che ha valorizzato i suoi talenti, l'apertura alle sfide e al confronto contraddistinguono il profilo umano e professionale di Ilaria Vescovi, definita "un modello di eccellenza nazionale e internazionale".

finanziario, agli indicatori fondamentali di bilancio, alla Centrale Rischi e alle garanzie, al budget e all’analisi dei costi e al controllo di gestione.

Numerosi gli interventi diretti in azienda per il supporto nella stesura dei Fascicoli di Analisi e di rielaborazione dei report della Centrale dei Rischi della Banca d’Italia.

Le tappe degli incontri e le imprese ospitanti 30/03 Zanetti Srl - Valsugana e Valle di Cembra 10/04 Cmv Spa - Valli Giudicarie e Val Rendena 27/04 Dalmec Spa - Val di Non e Sole e Rotaliana 03/05 Arcese Trasporti Spa - Alto Garda 09/05 La Sportiva Spa - Fiemme, Fassa e Primiero 16/05 Capi Group Srl - Vallagarina e Altipiani Cimbri 23/05 Palazzo Stella - Val d’Adige

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L’uso del web e dei social in Trentino Il vicepresidente Cristofolini alla tavola rotonda dell’evento: “Favoriamo un ricorso più massivo ai nuovi media anche da parte delle imprese associate orientate al B2B”.

IL

75% dei trentini usa internet e, di questi, il 37% si collega alla rete per più un’ora al giorno. La stragrande maggioranza usa internet per cercare notizie o informazioni e per navigare sui social network. Naturalmente i giovani sono coloro che usano maggiormente questi strumenti digitali (94%), mentre il 75% della fascia degli over 65 non li considera minimamente. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca “L’uso del web e dei social in Trentino” effettuata per conto del Comitato Provinciale per le Comunicazioni da Swg e presentata a Palazzo Roccabruna a Trento.

Il convegno è stato aperto dai saluti del presidente del Comitato provinciale per le Comunicazioni Carlo Buzzi, del presidente della Camera di Commercio di Trento Giovanni Bort e del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi.

“Il web e i social – ha detto quest’ultimo – sono strumenti importanti, anche per favorire la democrazia e per formare l’opinione pubblica, ma dobbiamo essere in grado di avvicinarci con maggiore spirito critico. Spesso – ha aggiunto – pensiamo che tutto quello che è digitale sia al servizio dell’innovazione, ma in realtà internet e i social

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sono solo strumenti, su cui è strategico investire, ma senza dimenticare che per stare nel mondo globale in maniera innovativa, pubblico e privato devono essere pronti al cambiamento”.

Riccardo Grassi, direttore di ricerca della società Swg ha dunque presentato i riusltati dello studio “L’uso del web e dei social in Trentino”. A seguire Umberto Martini, dell’Università degli Studi di Trento, ha ragionato delle minacce e delle opportunità del Social media marketing.

La seconda parte del convegno ha dato voce alla tavola rotonda animata dai rappresentanti delle categorie, che hanno riflettuto sull’impatto di internet e dei social per la comunicazione nei rapporti impresa mercato. Per Confindustria Trento è intervenuto il vicepresidente Rocco Cristofolini: “La nostra associazione – ha spiegato – si è mossa da tempo per favorire la digitalizzazione delle comunicazioni con gli associati, un ricorso più massivo ai nuovi media (anche per favorire le relazioni con le fasce più giovani della popolazione), l’impiego dei nuovi media da parte delle imprese associate, anche quando il loro è un business to business”.

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Trenta aziende al Technical Task Day Confindustria Trento ha collaborato con Agenzia del lavoro nell'organizzazione di un Career Day focalizzato sul fabbisogno espresso dalle aziende in ambito tecnico.

SONO

trenta le aziende in cerca di personale tecnico specializzato che hanno aderito al Technical Task Day: questo il nome dell’edizione 2017 del Career Day organizzato dal Centro per l’impiego di Trento con la collaborazione di Confindustria Trento con l’obiettivo di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in quegli ambiti che le imprese indicano a “difficile reperimento” di personale. Un centinaio i lavoratori, soprattutto giovani, che hanno offerto le proprie competenze.

“Con le aziende – spiega Antonella Chiusole, dirigente di Agenzia del lavoro – abbiamo mappato, grazie ad un questionario, le posizioni aperte e, sulla base dei risultati, abbiamo selezionato i giovani chiamati a incontrare le imprese. In particolare, proprio partendo dal fabbisogno espresso dalle aziende in ambito tecnico sono state individuate alcune macro–aree di interesse tra le quali quella meccanica, la meccatronica, l’elettronica,

L’attività dei Centri per l’impiego in Trentino Nel 2016 i Centri per l’impiego hanno gestito 7.217 posizioni lavorative vacanti. Nell’85% dei casi le aziende che si sono rivolte al servizio hanno assunto personale grazie alle attività svolte dai Centri. Sempre nel 2016, presso il solo Centro per l’impiego di Trento (sono 12 quelli presenti sul territorio provinciale), sono stati effettuati oltre 22 mila colloqui di accoglienza e circa 10 mila colloqui di orientamento professionale. l’elettrotecnica e l’informatica. Siamo così riusciti a focalizzare offerta e domanda, garantendo qualità all’iniziativa”.

La sinergia tra Agenzia del lavoro e mondo delle imprese è confermata da Dario Piccinelli, che guida con Mirco Cainelli Capi Group, azienda del settore automotive presente al Career Day Trento: “Contare sull’ente pubblico, come soggetto facilitatore, è fondamentale per noi imprenditori. Nel caso del Career Day Trento, è stato proprio grazie alla selezione tra domanda e offerta di lavoro svolta dal Centro per l’Impiego, che all’evento hanno partecipato proprio le figure professionali richieste dal mercato, ovvero periti con varie specializzazioni, ingegneri meccanici, elettrici, nucleari, informatici, ambientali e fisici”.

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Privacy: cambiano le regole europee Affrontati e approfonditi – nel corso di un convegno a Palazzo Stella – i temi della sicurezza dei dati personali e della tutela del patrimonio aziendale.

A

poco meno di un anno dalla scadenza del termine per adeguarsi a quanto sancito dal nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, Confindustria Trento ha organizzato il 30 maggio scorso un partecipato convegno per fornire una panoramica e un primo approccio sulle principali novità normative in materia di Privacy.

Qualificati relatori sono stati Luigia Grasso, dell’area Affari legislativi di Confindustria, Matteo Durin, di Ewico Srl di Bolzano e Vincenzo Circosta, di Homeland Securnet Srl di Trento, che hanno illustrato le novità del Regolamento, l’organizzazione interna aziendale, la figura del data protection officier e le opportune azioni di messa in sicurezza del proprio patrimonio aziendale di cui la privacy costituisce un importante elemento. Il regolamento europeo (si tratta del 2016/679 e sarà operativo dal 25 maggio 2018) tende ad adeguare le norme di protezione dei dati ai cambiamenti determinati dall’evoluzione delle tecnologie, assicurando una disciplina uniforme e armonizzata tra gli Stati Membri.

Le nuove regole – uguali, vincolanti e applicabili in tutto il territorio dell’Unione Europea senza recepimento a livello nazionale – si applicheranno

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integralmente anche alle imprese collocate fuori dagli Stati europei che offrano servizi e prodotti nel territorio dell’Unione. Tutte le aziende, ovunque stabilite, dovranno rispettare le nuove regole.

Le maggiori novità segnalate riguardano: il principio “privacy by design” individuato per garantire la protezione dei dati fin dalla fase di ideazione e progettazione di un trattamento per prevenire possibili problematiche; le valutazioni di impatto prima di procedere ad un trattamento di dati che presenti rischi elevati per i diritti delle persone; la nuova figura del responsabile della protezione dei dati o data protection officier (Dpo) incaricato di assicurare una gestione corretta dei dati personali nelle imprese e negli enti; la redazione dei Registri dei Trattamenti al fine di documentare le attività di trattamento e le misure di sicurezza adottate dai titolari con più di 250 dipendenti, salvo le eccezioni specifiche; l’applicazione di pesanti sanzioni e la necessità di considerare i dati personali come parte dei propri beni aziendali che richiedono una particolare protezione. Privacy non più come costo ma come investimento a tutela del proprio patrimonio aziendale. (fn)

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Nuovi contributi per la formazione delle aziende Ciascuna impresa aderente a Fondimpresa può ricevere un contributo aggiuntivo al Conto Formazione di importo compreso tra 1.500 e 10mila euro.

NOVITÀ

sul fronte della formazione finanziata spese ammissibili a finanziamento entro il limite da Fondimpresa: sono attivi nuovi strumenti volti massimo di euro 20 mila per azienda. a sostenere le piccole, medie e, novità, le grandi Entrambi gli avvisi. Consentono presentare richieimprese aderenti a Fondimpresa che intendono re- sta di contributo fino a ottobre 2017, ma attenzioalizzazione piani formativi sul Conto Formazione. ne: l’avviso potrebbe chiudersi in anticipo se le Con l’Avviso 2/2017, Fondimpresa mette a dispo- risorse si esaurissero. sizione un contributo aggiuntivo al Conto Forma- Assoservizi è a disposizione delle imprese per aiutarzione per la programmazione di attività formative le a cogliere questa opportunità, affiancandole nella che non rientrino tra quelle obbligatorie previste progettazione, presentazione e rendicontazione dei dalla normativa nazionale. Tale strumento è riser- percorsi formativi, ma anche fornendo soluzioni mivato alle PMI. rate e modellate sulla base delle loro esigenze.

Con l’Avviso 3/2017, Fondimpresa finanzia le azioni formative presenti nel Catalogo 2017 di Assoservizi qualificato a livello nazionale. Tale strumento è riservato a Piccole e Medie Imprese e Grandi Imprese.

Il piano di formazione presentato è destinato alle Assoservizi è ente formatore per la formazione trasversale degli aziende che non abbiano presentato un piano a valere su altri avvisi con contributo aggiuntivo a apprendisti assunti dal primo gennaio 2017. I primi gruppi di partire dal 31 dicembre 2015. Ciascuna impresa adeapprendisti sono già in aula, per svolgere le attività previste rente può ricevere il contributo aggiuntivo di Fondalla normativa, che prevede che ogni azienda si rivolga a un dimpresa, di importo compreso tra 1.500 e 10mila soggetto accreditato entro 60 giorni dall’assunzione. Entro un euro in funzione del “Totale Maturando” dell’aanno da quella data, ogni apprendista dovrà aver svolto le ore zienda. di formazione trasversale calcolate in base al titolo di studio.

Attraverso l’Avviso 3/2017 anche le Grandi Imprese Assoservizi si occupa di fornire supporto al datore di lavoro (Gi) hanno la possibilità di utilizzare voucher forper la stesura del Piano individuale formativo, erogare la mativi per partecipare ad uno o più corsi presenti formazione; registrare la formazione nel portale dell’Agenzia del nel catalogo. In questo caso il contributo aggiuntivo richiesto a Fondimpresa è pari al 50% delle Lavoro e rilasciare gli attestati di frequenza.

Assoservizi per la formazione degli apprendisti

Per informazioni Federico Diener e Simone Panarotto T 0461 360000 formazione@assoservizi.tn.it fondimpresa@assoservizi.tn.it

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“Eureka! Funziona!”: piccoli inventori crescono In Trentino la prima edizione del progetto riservato ai bambini delle scuole elementari: una gara di costruzioni tecnologiche importata dalla Finlandia.

Servizio fotografico di Matteo Rensi

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Istituti Comprensivi, 18 classi, 300 allievi: questi i numeri della prima edizione in Trentino di “Eureka! Funziona!”, iniziativa promossa da Confindustria Trento in collaborazione con Federmeccanica, che l’ha lanciata ispirandosi a un’esperienza in essere in Finlandia dal 2003, e con il patrocinio del Miur.

Ai bambini era stato chiesto, a inizio anno, di costruire in team, utilizzando il kit consegnato, un giocattolo in grado di muoversi. Il tema – sviluppato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia – era “Pneumatica & Attuatori”. Le classi coinvolte (degli Istituti Comprensivi di Borgo Valsugana, Cavalese–Castello di Fiemme, del “B.

Clesio” di Cles, di Levico Terme, del Trento 7 di Meano e di Isera–Rovereto) si sono avvalse anche del tutoraggio dei titolari e manager di sei aziende della sezione metalmeccanica di Confindustria Trento: Adige Spa, Dalmec Spa, Fly Spa, Gunnebo Entrance Control Spa, Larentis Lorenz Srl, Mahle Componenti Motori Italia Spa. I lavori realizzati dai 14 team di alunni che nei mesi scorsi hanno ottenuto i risultati migliori sono stati valutati nel corso di un appuntamento ospitato presso l’aula magna dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Buonarroti–Pozzo” di Trento, dalle due giurie chiamate a giudicare l’operato dei concorrenti delle classi quarte e quinte elementari coinvolte.

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“Un progetto che ci è subito piaciuto – ha spiegato Luca Arighi, presidente della Sezione metalmeccanica di Confindustria Trento – perché stimola la creatività dei bambini, ma richiede anche concretezza, dal momento che i giocattoli realizzati devono funzionare. In questo modo, attraverso il gioco, facciamo capire ai bambini che cosa significhi unire fantasia e competenze tecniche. È esattamente quello che accade nelle aziende quando si fa ricerca e innovazione”.

“Siete il nostro futuro – ha aggiunto il direttore generale di Confindustria Trento, Roberto Busato – e su di voi vogliamo puntare. Se saprete mantenere vive la vostra curiosità e la vostra fantasia potrete ottenere grandi risultati a scuola e nella vita”.

Per Federmeccanica ha portato un saluto Matteo Monetti, che ha spiegato il senso del progetto.

I vincitori di questa prima edizione del progetto sono stati: per la categoria delle quarte elementari l’istituto comprensivo di Cavalese–Castello di Fiemme con il progetto “Sottomarino” e per le quinte l’istituto comprensivo di Levico Terme con “Rainbow wheel”.

Alle scuole dei team vincitori, insieme ai gadget e agli attestati distribuiti a tutti i presenti, sono stati consegnati buoni per l'acquisto di libri. I vincitori della categoria quarte classi hanno ricevuto in premio la visita a una centrale di Dolomiti Energia, mentre la quinta classe vincitrice ha conquistato la partecipazione all’evento finale nazionale del progetto che si è svolto a fine maggio a Milano, presso l’Università Iulm.

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Nona edizione del progetto “Tu sei” Diciannove i progetti realizzati quest’anno. Ospite d’onore della cerimonia di premiazione al Buonconsiglio Angelo Lorenzetti, allenatore di Trentino Volley.

Servizio fotografico a cura dell'Itet Tambosi Battisti

SI

sono svolte nella Sala Grande del Castello del Buonconsiglio le premiazioni dei migliori progetti della nona edizione di “Tu sei”: iniziativa nata da una collaudata collaborazione tra Provincia autonoma di Trento e Confindustria Trento con il sostegno della Fondazione Caritro e lo scopo di rafforzare i rapporti scuola–impresa per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

Diciannove, dei quali 11 in concorso, i progetti realizzati quest’anno: 16 le scuole, 17 le imprese, 1,003 gli studenti coinvolti (mentre nei nove anni di attività il progetto “Tu sei” ha interessato 172 gli istituti scolastici, 189 aziende e 7451 gli studenti).

In apertura di cerimonia, il governatore della Provincia Ugo Rossi si è rivolto ai ragazzi: “Con la partecipazione a questo progetto – ha detto – avete avuto la possibilità di acquisire competenze fondamentali per la vostra vita. Mi auguro che possiate sentirvi attori importanti della nostra autonomia per riempire di contenuti lo straordinario territorio che è il Trentino”.

A seguire, in rappresentanza di Confindustria Trento, è intervenuta la presidente del Gruppo Giovani Imprenditori e componente del Consiglio di Presidenza Stefania Segata, che pure ha esortato gli studenti: “L’attrattività dei vostri curricola – ha spiegato – sarà tanto maggiore quanto più saprete affinare competenze trasversali come la capacità di risolvere problemi, la creatività e il pensiero critico. In uno scenario condizionato dalla digitalizzazione sarà la vostra capacità di adattarvi alle innovazioni introdotte dalla tecnologia, a fare la differenza. Voi, avete il potere di fare la differenza. Non dimenticatelo mai”.

Sivia Decarli, Consigliera di Fondazione Caritro, sponsor dell’iniziativa, ha ricordato gli sforzi che la Fondazione investe nel sostenere progetti spe-

rimentali ed innovativi complementari all’offerta scolastica, e ha affermato : “Tu Sei rientra a pieno titolo in queste iniziative. È stata molto apprezzata la collaborazione con le imprese e le altre realtà del sistema economico–produttivo. Con questo premio si intende sostenere e promuovere il coinvolgimento attivo degli studenti con logiche di learning by doing e la capacità di favorire positive contaminazioni di idee ed esperienze”.

Ospite d’onore della mattinata Angelo Lorenzetti, allenatore di Trentino Volley, ha incoraggiato i giovani a seguire il loro talento “perché – ha detto – seguire il proprio talento migliora la vita.

Ricordatevi però – ha proseguito – che non vi può essere talento se non vi è condivisione. Continuate dunque a lavorare in squadra come avete fatto partecipando a questo progetto, perché solo la condivisione permette di arrivare in alto”.

Dopo gli interventi degli ospiti di fuori provin-

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Da sinistra: Segata, Rossi e Decarli

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I vincitori dell’edizione 2017 di Tu Sei ISTITUTI COMPRENSIVI Progetti annuali Istituto Comprensivo di Isera–Rovereto – Scuola Secondaria di Primo Grado “Degasperi” con Aquaspace Spa Progetti biennali Istituto Comprensivo di Rovereto est – Scuola Secondaria di Primo Grado “D. Chiesa” con Manica Spa

ISTITUTI SECONDARI DI SECONDO GRADO Progetti annuali Istituto Tecnico Tecnologico “G. Marconi” di Rovereto con Cora Elettroautomazioni Srl Progetti biennali Istituto Tecnico Tecnologico “Buonarroti – Pozzo” di Trento con Aldebra Spa

ISTITUZIONI FORMATIVE Progetti annuali Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche con Cartiere del Garda Spa Progetti biennali Enaip Cfp Ossana con Ferrari F.lli Lunelli Spa

MENZIONI SPECIALI cia – Claudio Gentili per Confindustria e Angelo Scalisi per la direzione generale ordinamenti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – si è tenuta come di consueto la premiazione delle migliori realizzazioni.

All’evento hanno prestato le proprie competenze anche gli studenti del Liceo Rosmini di Trento, impegnati nell’esecuzione dei brani musicali di accompagnamento, e gli studenti dell’Itet Tambosi Battisti di Trento, autori del servizio fotografico.

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aziende

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Il traguardo di un nuovo corso Tagliato il nastro dello stabilimento di Spini di Gardolo di Vetri Speciali. Il Presidente Marzotto: “Un’esperienza che è frutto di un’ottima sinergia tra pubblico e privato”.

È

stato inaugurato ufficialmente a inizio aprile, dunque a qualche mese dalla fuoriuscita dal ciclo di produzione della prima bottiglia, lo stabilimento della Vetri Speciali di Spini di Gardolo.

Una felice circostanza che ha portato in quella che i trentini conoscono anche come la ex–Whirlpool tutti gli attori di una scommessa rivelatasi a tutti gli effetti vincente, e in un lasso di tempo davvero da record: la Provincia, con il presidente Ugo Rossi e il vicepresidente Alessandro Olivi, l’azienda, rappresentata dal suo presidente Stefano Marzotto e dal vicepresidente Vitaliano Torno, anche presidente della holding O–I Italia, azionista al 50% della società, e ancora, il Comune di Trento, con il sindaco Alessandro Andreatta, e le parti sociali, con i vertici del sindacato e di Confindustria Trento.

“Questa esperienza è il frutto di un’ottima sinergia fra pubblico e privato – ha detto Marzotto nella breve cerimonia che ha preceduto il simbolico taglio del nastro – . In tre mesi siamo riusciti ad avere tutte le autorizzazioni necessarie,

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che altrove non avremmo mai potuto ottenere così rapidamente. E per un’impresa la certezza dei tempi è fondamentale”. Il risultato, come noto, sono 209 posti di lavoro a Spini, che in tutto il Trentino diventano 347, quasi la metà dei 761 dipendenti totali dell’azienda (che ha sedi produttive anche in Veneto e Friuli-Venezia Giulia oltre che a Pergine Valsugana). “Abbiamo investito in questa partita 46 milioni di euro – ha proseguito Marzotto – di cui 11 per riadattare il sito industriale. Entro quest’anno ne investiremo altri 3 o 4, arrivando attorno ai 50 totali. Prevediamo di realizzare a Spini 80–90 milioni di bottiglie”.

Ha quindi preso la parola anche Torno, per ringraziare “le tante persone che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo. Innanzitutto i nostri clienti. Subito dopo i politici e gli amministratori, che hanno mostrato qui il loro volto migliore. Infine a tutti i dipendenti”.

Il ministro Poletti non ha potuto partecipare all’inaugurazione ma ha fatto pervenire il suo messaggio in cui ha sottolineato la capacità del Trentino di affrontare positivamente una situazione difficile, grazie al “ruolo attivo e all’assunzione di responsabilità manifestata da tutti i soggetti coinvolti”. Un’esperienza, insomma, quella della reindustrializzazione del sito di Spini e della riassunzione di oltre la metà dei dipendenti precedentemente occupati dalla Whirlpool, che già oggi fa scuola.

“Abbiamo remato tutti dalla stessa parte – ha detto nel corso della cerimonia il sindaco di Trento Andreatta – utilizzando un metodo sperimentale, che dovremo utilizzare ancora. Ma abbiamo avuto anche la fortuna di avere a che fare con un’azienda credibile, capace, che ha voglia di investire e di creare lavoro”.

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Il risultato, per il presidente Rossi, è “un successo che dimostra come lavorando tutti assieme, nella stessa direzione, il Trentino può sconfiggere il pessimismo e il populismo. E si può crescere ulteriormente. Ci sono ancora disoccupati in Trentino che attendono risposta, ma il lavoro fatto qui ha segnato la strada che vogliamo continuare a seguire, nella direzione di un territorio competitivo, accogliente nei confronti delle imprese che sanno stare sul mercato, un territorio che scommette nelle risorse umane e nella formazione. La visita alla linea produttiva stamani mi ha molto emozionato, pensando al silenzio che regnava in questi spazi dopo la cessazione dell’attività da parte della Whirlpool. Grazie a tutti coloro che si sono spesi perché questa azienda potesse decollare”.

Il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato ha sottolineato a sua volta il lavoro di squadra che ha contribuito al radicamento in Trentino di una realtà “che poteva anche scegliere di stabilirsi altrove. Questa esperienza mostra come sia ancora possibile, in Trentino, fare industria manifatturiera. Anche sulla coesione sociale, la concertazione, le politiche del lavoro il Trentino è molto avanti. E questo ci conforta, perché ci saranno sempre aziende che chiuderanno, ma ce ne saranno anche altre che prenderanno il loro posto. In futuro dovremo investire sempre di più nelle politiche attive del lavoro, per far sì che i lavoratori che perdono l’impiego vengano riassorbiti dal sistema produttivo, in maniera veloce e non traumatica”.

Insieme, insomma, si vince. “Abbiamo saputo superare anche qualche iniziale scetticismo – ha detto il segretario generale della Cgil Franco Ianeselli – e utilizzare gli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione. Ci sono però ancora 17mila disoccupati in Trentino. Sappiamo di poter contare su uno strumento a sua volta all’avanguardia come il Progettone ma quello che serve è in primo luogo creare un contesto favorevole all’impresa, e qui lo abbiamo fatto”.

In chiusura il vicepresidente Alessandro Olivi, che, anche nelle sue vesti di assessore allo sviluppo economico, ha vissuto passo passo tutte le fasi che vanno dalla drammatica chiusura della Whirlpool al nuovo inizio con Vetri Speciali. “Definitiva ed incontrovertibile – ha detto – fu la decisione della multinazionale del freddo di chiudere questo stabilimento. Una decisione che ci venne comunicata dalla sera alla mattina con un comunicato dagli Stati Uniti. Per un attimo ci fu il timore di non avere la forza di reagire. Ma poi ci dicemmo che non avremmo perso la fiducia e abbiamo iniziato a lavorare. Non è scontato essere riusciti a far nascere una nuova fabbrica in poco più di un anno. Ma abbiamo fatto solo il nostro dovere. E non abbiamo messo un soldo pubblico. I quasi 50 milioni investiti qui a Spini di Gardolo sono quelli dell’azienda. Abbiamo però offerto un contesto favorevole per fare impresa. E ce l’abbiamo fatta.

Questa è una parte del Trentino che ha dimostrato di meritare la sua Autonomia”.

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Uno stabilimento altamente tecnologico Felicetti investirà 25 milioni di euro in immobili, nuove macchine e progetti integrati di ricerca e sviluppo in sinergia con i principali centri per il trasferimento tecnologico.

SATURATI

gli spazi nella storica sede produttiva, il Pastificio Felicetti, fondato a Predazzo oltre un secolo fa, sceglie di continuare a crescere in Trentino e sigla con Provincia e Trentino Sviluppo un’intesa per la costruzione di un nuovo stabilimento a Molina di Fiemme. La Provincia metterà a disposizione una superficie edificabile di 16.500 metri quadrati mentre Felicetti investirà 25 milioni di euro nella costruzione degli immobili, nell’acquisto di nuove macchine ed impianti tecnologici e nell’avvio di progetti integrati di ricerca e sviluppo in sinergia con i principali centri per il trasferimento tecnologico del territorio, quali l’Università di Trento e la Fondazione Edmund Mach. Trentino Sviluppo supporterà inoltre le attività di internazionalizzazione dell’impresa predazzana, che con il suo 58% di produzione destinata all’export in Europa e Canada già si presenta tra i principali ambasciatori del marchio trentino nel mondo. Importanti le ricadute occupazionali, soprattutto per le donne e i giovani residenti

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in Val di Fiemme: Felicetti passerà infatti dagli attuali 60 ad oltre 90 addetti. L’intesa prevede infatti specifici meccanismi incentivanti in favore dell’occupazione: più lavoratori Felicetti riuscirà ad assumere sopra le 100 unità, meno pagherà per l’utilizzo dell’immobile produttivo.

“Nel 1908 il nostro bisnonno ha fondato un piccolo pastificio familiare. Oggi – ha ricordato Stefano Felicetti, vicepresidente di Pastificio Felicetti – i nostri prodotti sono richiesti in Canada, negli Stati Uniti e in tutto il nord Europa. Per questo vogliamo aumentare la produzione, ma rimanendo parte viva e attiva del territorio e della comunità in cui la nostra pasta è nata. Credo che questo accordo sia un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato per realizzare un progetto di interesse comune”.

Da sempre il pastificio con sede a Predazzo è un naturale testimonial internazionale del marchio trentino di qualità, espressione di quel sapiente modello di economia territoriale che unisce turismo, industria e sostenibilità. E proprio sullo sviluppo della linea di prodotti biologici, Felicetti punta, con previsioni di mercato lusinghiere, per ampliare il proprio volume d’affari.

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Siglata l’intesa tra Tecnoclima e Rosneft L’azienda trentina a Sochi per formalizzare la collaborazione con il colosso petrolifero, al quale fornirà tecnologie innovative per il riscaldamento delle piattaforme per la trivellazione.

IL

premier italiano Paolo Gentiloni, il presidente russo Vladimir Putin e il suo ministro degli affari esteri Sergej Lavrov, insieme ai massimi vertici dello stato sovietico: davanti agli attori dell’incontro bilaterale organizzato a Sochi poche settimane fa, la perginese Tecnoclima ha firmato un accordo per la fornitura di apparecchiature e servizi con il colosso russo del petrolio Rosneft.

L’intesa è stata siglata nella residenza presidenziale da Giulio Vescovi, direttore generale di Tc Group Energia, e da Igor Sechin, amministratore delegato della più grande azienda petrolifera quotata in Borsa al mondo.

In base all’accordo, l’azienda trentina si occuperà dell’ammodernamento delle tecnologie per il riscaldamento delle piattaforme impiegate da Rosneft per la trivellazione del petrolio in Siberia, introducendo un sistema innovativo per la generazione di calore.

L’intesa, che avvia un rapporto di carattere strategico–industriale con il colosso petrolifero, consolida la presenza in Russia di Tecnoclima, azienda familiare che è leader nella produzione di attrezzature climatiche per il settore petrolifero e gas e che nel paese sovietico, dov’è presente da anni, realizza un quinto del suo fatturato.

Quello che ha visto protagonista Tecnoclima è uno dei sei accordi siglati a metà maggio dalle imprese e dagli enti italiani in Russia: si tratta di Eni e della Pietro Fiorentini (anch’esse firmatarie al fianco di Rosneft), del Politecnico di Torino (al fianco dell’Istituto Mgimo e della Gubkin), infine di Anas, che ha formalizzato un’intesa con il Russian Direct Investment Forum e Avtodor per la gestione congiunta di tratti stradali.

Gentiloni e Putin alle spalle dei firmatari Vescovi e Sechin

Stretta di mano tra Vescovi e Putin

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Le Nappage cresce nel sud Europa Il Gruppo è leader in Francia nella produzione di prodotti monouso in carta e cartoncino per il decoro della tavola: tovaglie e tovaglioli, runner, piatti, bicchieri e posate con particolare cura per il design.

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il Gruppo Le Nappage ha potuto crescere sui mercati del Sud Europa, principale area di operatività del colosso francese, lo si deve proprio alla presenza dello stabilimento di Ala, sede di Le Nappage Italia, inaugurato nel 2013.

“Siamo partiti in Trentino come start–up industriale con tre linee produttive e tanta strada da fare. All’inizio del progetto ero da solo. Avevamo un mercato da conquistare. Oggi, a distanza di 4 anni, nella sede di Ala lavorano 25 persone. Alla fine del 2017 avremo 7 linee produttive e un fatturato che supera abbondantemente i 7 milioni di euro. Nella più ampia compagine del Gruppo, Le Nappage Italia svolge un ruolo da protagonista”.

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Lorenzo Modanese, amministratore unico di La Nappage Italia e socio del Gruppo Le Nappage, racconta così il percorso di crescita dell’azienda, che ha saputo affermarsi implementando costantemente volumi prodotti, volumi venduti e numero di commesse.

Il Gruppo Le Nappage è leader in Francia nella produzione di prodotti monouso in carta e cartoncino per il decoro della tavola: tovaglie e tovaglioli, runner, piatti, bicchieri e posate con particolare cura per il design. Fondato nel 1945 a Lille, in Francia, Le Nappage ha una proiezione di fatturato consolidato per il 2017 pari a 60 milioni di euro e occupa complessivamente 200 dipendenti

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su tre differenti sedi: oltre allo stabilimento trentino ci sono due stabilimenti in Francia e una sede commerciale in Spagna. I presidii italiano e spagnolo marcano la presenza di Le Nappage sui mercati del sud Europa. “Siamo leader nel Sud Europa sia con marchi di nostra proprietà sia con marchi terzi”, sottolinea Modanese. “In Francia produciamo principalmente tovaglie di carta a rotolo e tovaglioli tinta unita e decorati mentre ad Ala facciamo tovaglioli decorati e piatti in cartoncino. La sede spagnola è per noi una filiale puramente commerciale. Recentemente abbiamo acquistato anche un altro stabilimento in Francia, grazie al quale è aumentata la nostra capacità produttiva. Siamo concentrati sulla qualità e sulla produttività. Le Nappage è essenzialmente un gruppo industriale, quindi un gruppo di produzione. Il 90% del fatturato viene da prodotti che produciamo noi. Ci rivolgiamo prevalentemente al comparto della Gdo (la grande distribuzione). È questo il nostro canale privilegiato. Una piccola parte delle commesse è legata anche a mercati extraeuropei. Ma il Sud Europa è il nostro business.

I paesi dell’Europa meridionale sono molto simili per quanto riguarda specificità e preferenze dei nostri clienti”.

Verso il mercato italiano l’azienda ha rivolto particolari attenzioni. “L’Italia è molto importante per noi. Qui ci sono tanti player e grandi possibilità di crescita. Il futuro del nostro Gruppo dipenderà anche dal volume di affari che saremo in grado di generare e incrementare in Italia nei prossimi anni. Perciò lo stabilimento di Ala è strategico”.

In questa direzione vanno i recenti investimenti.

“Entro la fine del 2017 saranno in funzione nuove linee produttive, che renderanno saturi da un punto di vista industriale e logistico gli spazi dello stabilimento. Il prodotto che commercializziamo è relativamente semplice: è nella ricerca di nuove tecnologie per le linee produttive che investiamo tempo e risorse per produrre meglio, più velocemente e con sempre maggiore qualità. Si traducono in questo campo i nostri sforzi in ricerca e sviluppo tecnologico e industriale”.

Il Trentino, quindi, come luogo strategico per lo

sviluppo del Gruppo francese. “Quando, nel 2012, decidemmo di aprire la start–up industriale Le Nappage Italia – spiega Modanese – valutammo bene diversi siti del Paese. Eravamo orientati ai territori del nord–est, il Triveneto ma anche l’Alto Adige. Prevalse il Trentino perché qui trovammo una maggior reattività da parte delle istituzioni a cogliere le potenzialità di sviluppo del nostro progetto e le ricadute sul territorio”. (adb) Da sinistra: Mario Spano, Michele Lancellotti, Roberto Fincato

Digital Carton apre la sede a Spini di Gardolo “Come in qualsiasi altro settore e qualsiasi altra zona, anche in Trentino Alto Adige si incontrano fortune alterne. Diversamente da quanto succede altrove però, da queste parti un’azienda in bilico trova più facilmente chi interessato ad acquistarla, grazie alla possibilità di introdursi in un mercato attento all’origine locale del prodotto”. Così, come racconta il President & Ceo Michele Lancellotti, Imbal Carton si è fatta carico di rilevare Digital Service per proseguirne la missione attraverso Digital Carton.

Rilevare una realtà locale ha permesso alla Imbal Carton di allargare il proprio campo di attività dalla storica flessografia alla stampa digitale, destinata a occupare un ruolo sempre più importante anche nel mondo degli imballaggi. Una delle prime decisioni è stata trasferire la sede da Egna a Spini di Gardolo, alle porte di Trento, dove è stata trovata una realtà con infrastrutture a livello di eccellenza.

Digital Carton conta di assumere nuove risorse nei prossimi tre anni, soprattutto in progettazione, grafica e produzione.

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Soluzioni smart per la sicurezza Studio Kompas sta innovando i linguaggi e gli strumenti per la gestione degli obblighi normativi: introdotto Skeddi, un particolare software a misura di cliente.

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nuove adesioni alla base associativa di Confindustria Trento restituiscono, com’è naturale, uno spaccato vivido del panorama imprenditoriale locale: le gradazioni sfumano dalla tipologia dei recenti insediamenti delle grandi multinazionali, alle piccole, svelte realtà costituite sul territorio per l’intuizione di giovani “nuovi imprenditori”. A quest’ultima categoria appartiene lo Studio Kompas: impresa nata solo tre anni fa in Vallagarina dall’alleanza di tre liberi professionisti già attivi nel settore della consulenza per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il primo a mettersi in gioco è Filippo Pataoner, che si laurea ad Ala in Sicurezza nei luoghi di lavoro e inizia a fare esperienza collaborando con alcune storiche realtà attive nel settore. Per un paio d’anni da solo, poi insieme al fratello minore Giacomo, immagina e definisce un metodo perso-

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nale, particolare e innovativo di gestire la formazione e l’assistenza alle imprese. È il 2014 quando, coinvolgendo un terzo professionista – Federico Bernardi – i fratelli Pataoner registrano la loro prima società a responsabilità limitata semplificata. Filippo ne detiene la maggioranza, Giacomo il 35%, Federico il 5. Con Studio Kompas, il portafoglio clienti dei tre consulenti lievita, anche in termini qualitativi. Resta lo zoccolo duro dei piccoli artigiani – centri di estetica, autoriparatori – ma arrivano anche le commesse più corpose di alcune industrie della chimica, del vitivinicolo, del tessile, della meccanica: grosse realtà con cinquanta, sessanta, anche settanta lavoratori dipendenti.

“Oggi – spiega Pataoner – gestiamo clienti del calibro di Barozzi, Carpet Baking, Capi Group, Eurotexfilati; abbiamo formato tutto il personale Trentino Trasporti esercizio e Fondazione Mach.

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Realtà che si affidano a Studio Kompas per gestire la sicurezza in azienda: dalla nomina del Rspp, redazione dei documenti di valutazione dei rischi ed erogazione di formazione con una particolare metodologia da noi sviluppata fino all’uso del gestionale Skeddi. Non c’è relazione alla quale abbiamo smesso di essere affezionati: è chiaro però che la soddisfazione di un lavoro fatto bene è direttamente proporzionale alle dimensioni ed alla complessità della commessa. Garantire un buon supporto all’azienda, anche nei momenti di controllo da parte dell’ispettorato del lavoro, ci rende fieri e consapevoli che questa è la strada giusta da percorrere”.

E proprio l’esigenza di gestire un numero elevato di casistiche anche di grande complessità spinge i soci dello Studio Kompas a identificare e isolare un nuovo bisogno. Che diventa, a suo volta un business: “Dovendo migrare la gestione delle commesse da un programma di base a un software sofisticato, ci siamo accorti che nessuno dei gestionali sul mercato faceva al caso nostro. È così che ci siamo convinti che avremmo dovuto progettarne uno ad hoc”.

Pataoner, che pochi anni prima ha discusso una tesi proprio sulle ricadute positive di questo tipo di strumenti, incarica una software house e inizia a progettare Skeddi. Studio Kompas presidia ogni step dello sviluppo, per essere certo che le caratteristiche siano quelle desiderate, a partire dalla semplicità: “Il primo obiettivo – spiega Filippo – era che questo strumento ci garantisse un servizio impeccabile. A lavoro quasi ultimato abbiamo inteso che poteva trattarsi di uno strumento valido anche per il cliente. Così è stato: dopo un anno, abbiamo avuto in mano un gestionale immediato, facile da usare e responsive, che a noi permette di monitorare tutti i clienti e le loro scadenze, e alle aziende più grandi di essere completamente consapevoli della propria situazione, dunque potenzialmente reattive, pur nella serenità garantita dal nostro presidio. Per fare un esempio: alla scadenza di un certificato prevenzione incendi Skeddi manda un alert a noi e all’impresa. Dimenticare una scadenza con Skeddi è impossibile. A volte mi chiedo cosa sarà di questo settore tra vent’anni – continua –: il nostro auspicio è che in un prossimo futuro le imprese siano in grado di affrontare in autonomia, nei limiti del possibile, qualsiasi tipo di problematica”. È questa la filosofia che guida anche le scelte

condivise sul fronte della comunicazione: sono in fase di produzione una serie di pillole informative che offrano ai clienti una fonte di riferimento attendibile e sempre disponibile sul web: “Una sorta di Frequently Asked Questions in formato video – continua Filippo Pataoner –, si può dire di tutorial, che caricheremo di settimana in settimana sul sito (già online, ma sul quale stiamo ancora lavorando). Ci piace dare un’immagine fresca e smart della nostra impresa, ma le parole chiave, anche in questo caso, sono l’efficienza e l’utilità”. (sb)

Tuttofood premia Bauer

In occasione della sua partecipazione all'evento internazionale di Milano "Tuttofood" Bauer, azienda trentina del settore alimentare, ha ricevuto due premi, indetti dall'organizzazione in collaborazione con le riviste Gdoweek e Mark Up: si tratta di #atuttaqualità, assegnato al prodotto Vegetalbrodo Bio, e di #atuttaresponsabilità, destinato a riconoscere il progetto e la certificazione Family Audit.

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NUOVE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS? C’È UN MONDO CHE TI ASPETTA Trentino Export da oltre 40 anni è punto di riferimento per l’export trentino: una rete di 30 referenti nel Mondo, 21 lingue parlate e 55 paesi coperti rappresentano un’efficiente opportunità commerciale per aprire nuovi scenari di business per la vostra attività

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La presidenza regionale a Stefania Segata La presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento succede ad Alessandro Lunelli alla guida dei Giovani Imprenditori del Trentino-Alto Adige.

STEFANIA

Segata, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Trento, è stata eletta per il prossimo triennio anche alla guida dei Giovani Imprenditori del Trentino Alto Adige.

L’elezione ha visto il sostegno unanime di tutti i rappresentanti trentini e altoatesini riunitisi per l’occasione. In qualità di presidente regionale, Stefania Segata entra di diritto nel Consiglio Centrale dei Giovani Imprenditori a Roma, massimo organo direzionale del Movimento a livello nazionale.

Stefania Segata succede ad Alessandro Lunelli, che ha guidato il Movimento regionale dei Giovani Imprenditori nell’ultimo triennio.

Al past president, che ha tenuto una relazione nella quale ha formulato un bilancio del lavoro svolto, sono andate parole di elogio, stima e sen-

Martina Togn nel Consiglio Centrale dei Giovani di Confindustria Martina Togn, vicepresidente del Gruppo Giovani di Confindustria Trento e presidente della sezione Alimentazione, è stata eletta nel Consiglio centrale del Gruppo Giovani di Confindustria nazionale per il triennio 2017–2020.

Le votazioni si sono svolte oggi a Roma, dove è stato eletto il nuovo presidente nazionale dei Giovani di Confindustria, Alessio Rossi, insieme alla sua squadra. tita riconoscenza da parte di tutti gli Associati, e in particolare dal presidente bolzanino Christian Krapf.

I Giovani Imprenditori sviluppano attività finalizzate principalmente alla formazione imprenditoriale degli iscritti, alla promozione dei valori associativi del sistema Confindustriale e alla valorizzazione della “cultura d’impresa” presso i giovani (soprattutto studenti) trentini.

La nuova presidente Stefania Segata ha dichiarato di voler proseguire sulla scia di quanto sinora è stato fatto, dando continuità ai progetti e alle iniziative già avviate, curando il rapporto con gli Associati e la proiezione extraterritoriale, e avviando contatti e progetti con interlocutori delle altre regioni italiane.

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Quattropuntozero: mettiamoci in gioco Da Cortina i Giovani Imprenditori del Nordest hanno lanciato proposte e iniziative per incoraggiare il sistema produttivo a sposare i nuovi paradigmi dell’innovazione industriale. di ALESSANDRO LUNELLI, vicepresidente di Confindustria Trento

LO

splendido contesto di Cortina ha ospitato la XXX edizione del meeting dei giovani imprenditori del Nordest intitolato “Quattropuntozero mettiamoci in gioco”.

Uno degli obiettivi del gruppo dei Giovani Imprenditori è quello di essere precursore e stimolo per Confindustria e la società in generale sul tema dell’innovazione. Sulla scia del convegno di Trento del 2016 intitolato “Be Brave – il coraggio di fare impresa”, dove si era discusso il tema della quarta rivoluzione industriale, nel 2017 abbiamo quindi voluto concentrarci su una materia di grandissima attualità: l’industria 4.0.

Il comitato organizzatore (Trentino–Alto Adige, Veneto, Friuli–Venezia Giulia ed Emilia–Romagna) ha voluto portare sul palco imprenditori del passato e del presente per lanciare proposte e iniziative sul tema dell’innovazione industriale. L’intervento

Lunelli, Gay, Bighinati, Riello e Di Giusto

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di questi esperti, con diversi background, è stato sicuramente un momento importante per i giovani, che hanno trovato nuovi stimoli e imparato da chi quella strada l’ha percorsa con successo.

Giordano Riello, presidente del gruppo Giovani del Veneto, ha esortato i giovani ad essere gli promotori di questa trasformazione, mettendo in atto uno shock positivo per diffondere su larga scala l’innovazione, trascinando così tutto il sistema produttivo e industriale. Nuove tecnologie e processi cognitivi più avanzati permetteranno di creare prodotti di qualità, di design e ad alto valore aggiunto; di trasformare i metodi di produzione e i modelli di business andando a modificare anche il rapporto con il mercato e con il mondo del lavoro. Il risultato di questa svolta radicale si tradurrà in una maggiore efficienza, velocità, e possibilità di customizzazione. Infatti, studi a livello globale

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rendono noto che a dominare in termini di produzione e redditività sono le aziende che hanno intrapreso la quarta rivoluzione industriale.

Roberto Crapelli, ad di Roland Berger e consulente del ministro Calenda per il piano nazionale del governo “Industria 4.0.”, ha riferito che benché la Germania sia stata pioniere dell’innovazione digitale fin dagli anni 2000, da qualche tempo la vivacità maggiore viene espressa proprio in Italia dove, ad esempio, stanno sorgendo vari Digital Innovation Hub tra cui uno nel triveneto.

Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto, ha sottolineato che “il 95% delle nostre aziende è rappresentato da piccole e medie imprese, dove l’imprenditore spesso non ha tempo e mezzi per guardare fuori dalla sua azienda, eppure esiste una nuova evoluzione del digitale, la stiamo tutti vivendo.” L’innovazione diventa quindi la priorità numero uno, una necessità, che merita la concentrazione di molte risorse aziendali.

In chiusura Marco Gay ha sferzato la platea: “l’Italia è la seconda manifattura europea ma è nelle ultime posizioni quando si valuta la digitalizzazione del paese. Dobbiamo diventare almeno secondi anche in questo ambito”.

L’Italia ha un enorme vantaggio competitivo: la cultura della creatività, del bello e del buono, dove rivive la forza di una tradizione, di un patri-

monio e di una sensibilità estetica propria della nostra nazione. Questo non è sufficiente per essere leader nel mercato globale, è necessario combinare a questa forza tutta italiana una completa innovazione tecnologica in tutti i settori: produzione, processi, distribuzione e comunicazione. Si tratta di una vera e propria rivoluzione: dall’analisi dei bisogni dei consumatori, grazie ai big data, alla reingegnerizzazione dei prodotti e dei processi fino all’utilizzo di nuove strategie di distribuzione e comunicazione sfruttando i nuovi punti di contatto, come le piattaforme social.

Se analizziamo i dati macroeconomici del Trentino, dove la crisi ha avuto un impatto più debole rispetto alle altre regioni italiane, purtroppo anche i recenti segnali di ripresa sono più lenti e poco incisivi. Anche nella nostra piccola realtà è quindi fondamentale cercare di promuovere uno spirito di innovazione continua e una mentalità aperta al cambiamento. Rispetto a questa sfida, Confindustria Trento si sta prodigando in collaborazione con la politica locale, l’Università e la Fondazione Bruno Kessler. Un esempio concreto di questa sinergia creata da questi diversi enti è la nuova ProM Facility nell’ambito del Polo della Meccatronica.

La giusta strada è stata intrapresa, ora non ci resta che correre!

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Conciliazione: il sistema si allea Anche Confindustria Trento tra i firmatari dell’accordo volontario di area volto a dare sistematicità e continuità alle politiche di settore.

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cresce la famiglia, cresce la società. E cresce anche l’economia, perché una famiglia che può vivere al meglio la propria esistenza quotidiana costruisce benessere per sé ma al tempo stesso crea capitale sociale per la comunità e, così facendo, diventa motore di sviluppo.

Si basa su queste premesse – oltre che sul lungo percorso già fatto fino ad oggi in Trentino – l’accordo volontario di area sulla conciliazione lavoro–vita familiare siglato in Provincia, alla presenza del presidente Ugo Rossi e del dirigente dell’Agenzia per la famiglia Luciano Malfer, fra tutti gli attori di settore: Provincia e Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili, Consigliera di parità, Forum delle Associazioni Familiari del Trentino, Tsm–Trentino School of Management – LaReS Laboratorio Relazioni di Lavoro e Sindacali, Confindustria Trento, Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Fede-

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razione Trentina della Cooperazione, Cgil, Cisl e Uil del Trentino. L’accordo, di durata triennale, è aperto alla sottoscrizione, in futuro, anche da parte di altri soggetti. L’obiettivo è dare sistematicità e continuità alle politiche di settore, facendo, ognuno nel suo campo, la propria parte: sul versante conoscitivo, su quello normativo, ma soprattutto nell’innovare i processi organizzativi delle aziende per conciliare i tempi della vita lavorativa e quelli della vita famigliare, senza che ciò vada a scapito della produttività, ma anzi, semmai migliorandola.

In particolare – e con declinazioni specifiche per ciascun firmatario a seconda di ruolo e ambito di azione – nel breve periodo si mira ad ampliare le conoscenze delle tematiche oggetto dell’accordo tra gli operatori delle relazioni di lavoro e dei lavoratori e a rafforzare il concetto di Family audit; a medio termine si punta a innovare i processi organizzativi e gestionali delle aziende per sostenere l’incremento della produttività e favorire una cultura della conciliazione tra tempi di vita lavorativa e di cura e vita famigliare. La sfida nel lungo periodo diviene, quindi, incrementare l’occupazione femminile e la natalità e sviluppare benessere organizzativo col fine ultimo di costruire un territorio in cui le politiche rivolte alle La possibilità per i lavoratori di conciliare vita professionale e vita famigliare è una componente fondamentale di coesione sociale e di sviluppo economico. Su questo terreno, il Trentino negli ultimi anni ha investito molto, diventando anche un punto di riferimento a livello nazionale.

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Tutti i numeri del Festival dell’Economia Premi Nobel, ministri ed esperti provenienti da tutto il mondo hanno approfondito, insieme al vasto pubblico dello Scoiattolo, il tema della “salute disuguale”.

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dodicesima edizione del Festival dell’Economia riconferma la popolarità e la forte attrattività di questa manifestazione. Sono molteplici i dati che dimostrano il successo del festival, primo fra tutti l’abbondante partecipazione sia da parte del pubblico che dei relatori. Un pubblico sempre presente e molto giovane che ha riempito costantemente le 13 sale del Festival.

Il primo dato che evidenzia l’esito positivo del Festival è proprio il numero di presenze da parte dei relatori: sono stati 189 gli esperti intervenuti negli oltre 100 eventi, convegni e conferenze presenti lungo tutto il corso del festival. La manifestazione è stata ospitata in 25 luoghi sparsi per la città; non solo nei teatri e nelle sale di Trento ma anche in 6 piazze dove sono stati allestiti stand e tecnostrutture ospitanti le dirette in piazza, le postazioni delle 5 emittenti radiofoniche presenti e diversi altri eventi.

L’aumento di importanza e internazionalità del Festival si denota anche dalla partecipazione di più di 37 esperti stranieri nelle conferenze e dalla traduzione simultanea di 33 conferenze in inglese e tedesco.

Anche dal punto di vista tecnologico il Festival non ha deluso le aspettative. Un Festival quindi ad alta tecnologia, con 8 location collegate in fibra ad alta velocità, 2 piazze con maxischermi, collegamenti per 5 stazioni radio, copertura wifi di 5 piazze, circa 1 TByte di traffico trasferito dalle regie al data center tramite la rete in fibra, 7 le regie impiegate, 46 ore di diretta satellitare.

Il Festival ha assunto una dimensione sempre più rilevante anche dal punto di vista dei social network. La pagina Facebook ufficiale del festival, Festival Economia Trento, ha registrato numeri di interazioni importanti: sono infatti oltre 34.829 le

Il sistema produttivo italiano in cerca di un ruolo nuovo Nonostante la crisi, l’Italia è rimasta il secondo paese manifatturiero in Europa e il settimo nel mondo. Le aziende che si erano preparate a stare sui mercati esteri hanno resistito all’ondata negativa e questo ha permesso al nostro Paese di rimanere a galla.

Oggi, l’exploit delle potenze emergenti rappresenta una nuova opportunità ma anche nuove criticità: la strada da percorrere è quella dell’innovazione, ma senza riforme adeguate, la forbice tra chi ce la farà e chi no si amplierà sempre di più. Di questo hanno parlato al Festival, in occasione della presentazione del libro di Anna Giunta e di Salvatore Rossi “Che cosa sa fare l’Italia”, la vicepresidente di Confindustria Trento Ilaria Vescovi e Paolo Guerrieri (Università La Sapienza) insieme alla giornalista di Repubblica Tonia Mastrobuoni.

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Oltre 200mila aderenti alla previdenza complementare Al 30 aprile di quest’anno gli aderenti ai fondi pensione istituiti in Regione sono 205.646. In Trentino–Alto Adige/Südtirol un lavoratore su due risulta quindi iscritto a una forma di previdenza complementare, mentre nel resto d’Italia il tasso di adesione è ancora pari al 32% circa.

Nel 2016 il rendimento medio per gli aderenti residenti in Regione è stato pari a 2,9% rispetto all’1,5% della rivalutazione del Tfr. Nel periodo dal 2007 a oggi il rendimento medio delle linee bilanciate dei fondi pensione istituiti in Regione è stato pari al 42%, mentre il Tfr in azienda si è fermato al 25%.

I patrimoni dei fondi pensione istituiti in Regione raggiungono nel 2016 quasi 3,5 miliardi di euro. Il sistema dei fondi pensione territoriali garantisce un’importante ricaduta locale delle risorse investite, in quanto gran parte delle imposte sui rendimenti contribuisce alla fiscalità generale del nostro territorio.

Dopo vent’anni di proficua attività, Pensplan accoglie nuove sfide per offrire ai cittadini, tramite la valorizzazione dell’adesione alla previdenza complementare, protezione e supporto per realizzare progetti personali e familiari nei diversi momenti del ciclo di vita in ambiti quali la casa, lo studio e le necessità di cura in età anziana.

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visualizzazioni di post, foto e video che hanno raccontato al popolo del web i momenti più significativi del Festival (dati insight Facebook).

20 le persone della segreteria organizzativa che hanno lavorato per la realizzazione del Festival, oltre a 8 interpreti, 25 tecnici dell’audio, 36 operatori delle regie, 40 persone addette al montaggio degli allestimenti nelle piazze. 136 le scuole superiori che hanno partecipato al concorso EconoMia provenienti da 61 Province e 19 Regioni diverse.

20 i vincitori premiati, di cui 4 dalla Puglia, 3 dal Friuli, 3 dalla Lombardia, 2 dalla Sicilia, 2 dalle Marche, 2 dal Veneto, 1 dalla Campania, 1 dall’Emilia, 1 dalla Tosca e 1 Trentino. 50 gli studenti del progetto alternanza scuola lavoro che nei 4 giorni hanno fornito supporto alla segreteria organizzativa nei 4 giorni del Festival.

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Dieci nuovi maestri del lavoro Nella consueta cerimonia di inizio maggio sono state assegnate le onorificenze conferite dal Presidente della Repubblica su segnalazione del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Bruno Altobelli, Castel d’Azzano È entrato in Arcese Trasporti Spa nel 1989 dopo una quindicina di anni svolti presso la Fercam di Bolzano, ricoprendo il ruolo di responsabile dello sviluppo del servizio intermodale. Il suo apporto è stato fondamentale per la grande flessibilità, per le capacità organizzative e di relazione, per l’attenzione nei confronti dei nuovi collaboratori, ai quali trasferisce competenze, ma anche un metodo valido per affrontare e risolvere i problemi.

Giulio Benedetti, Rovereto All’inizio del 1980 entra in Aersud Elicotteri Srl. Dal 1981 (l’azienda si chiama ora Helicopters Italia) è addetto al centro di manutenzione di elicotteri. Con lo sviluppo dell’attività e la crescente richiesta di formazione per tecnici aeronautici viene incaricato dell’istruzione tecnica. Diviene presto responsabile del Centro di Istruzione: oggi tiene corsi di formazione in Italia, Francia e Germania, anche in lingua inglese.

Camillo Bettega, Imer Ha percorso una soddisfacente carriera nel settore del commercio gestito dalla Cooperazione nel Primiero. Assunto adolescente quale apprendista commesso, a 32 anni ha accettato la direzione della Famiglia Cooperativa di Imer, e in seguito quella della Famiglia Cooperativa di Primiero. Significativo il suo apporto al risanamento della situazione debitoria: base imprescindibile per il successivo rilancio con l’apertura di nuovi punti vendita e l’introduzione di nuove referenze.

Franco Gionta, Pejo Ha percorso una soddisfacente carriera nel settore dell’industria vocata alla produzione e distribuzione di energia elettrica dapprima presso l’Enel e dal 2008 presso Hydro Dolomiti Energia, assumendo diversi incarichi di responsabilità.

Nello svolgimento di tali incarichi ha saputo coniugare le esigenze aziendali con quelle operative di gestione degli impianti confinanti, assicurando le migliori condizioni di sicurezza per il personale proprio e delle aziende presenti.

Silvia Guella, Riva del Garda Ha percorso una soddisfacente carriera presso l’Associazione Artigiani di Trento, culminata nell’attribuzione della categoria di impiegato di I livello e nel ruolo di responsabile della sede territoriale Alto Garda e Ledro, ove gestisce e coordina dieci collaboratori. La sede fornisce consulenza e servizi in diversi campi ad oltre 800 imprese. Nell’esecuzione degli incarichi affidati si è contraddistinta per le sue capacità.

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Guido Margonari, San Lorenzo Dorsino Ha percorso una brillante carriera quasi esclusivamente all’interno della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, costituita nel 2003 quale esito della fusione della Cassa Rurale di Darzo Lodrone e della Cassa Rurale delle Giudicarie e della Paganella. Ricopre dal 2004 il ruolo di Condirettore generale e Responsabile dell’area gestione. Il suo apporto è stato estremamente significativo per l’incremento della Cassa Rurale.

Loreta Ravagli, Trento Ha percorso la propria carriera professionale interamente all’interno dell’azienda Segata Spa. Dapprima impiegata al reparto spedizioni, occupandosi di bollette, ha poi affiancato il titolare nell’acquisto delle carni, fino a diventare responsabile della direzione acquisti. Promotrice e realizzatrice della Divisione HoReCa, ha trovato le condizioni ideali per esprimere al meglio le proprie attitudini nelle relazioni interpersonali.

Carla Sterni, Nogaredo È entrata alla Cassa Rurale di Isera alla fine del 1978 come sportellista. Ha iniziato presto a seguire la contabilità, occupandosi inoltre, insieme ai programmatori, dello sviluppo di programmi personalizzati. Nel 1991 viene nominata vicedirettore con specifiche deleghe in materia di credito e finanza, sostituendo completamente il direttore in caso di sua assenza.

Le vengono riconosciuti particolari meriti nell’attività di formazione dei giovani collaboratori.

Alessio Tovazzi, Mori Entrato giovanissimo nel mondo del lavoro, dopo una decina d’anni viene assunto come operaio da Luxottica. L’azienda gli riconosce grande affidabilità, dedizione al lavoro, passione e attenzione alle persone. Grazie al suo contributo alcune linee di produzione sono state automatizzate sia in fase di progettazione che di realizzazione. Gestisce una decina di collaboratori. Attualmente ha la qualifica di quadro.

Carla Zanella, Pergine Valsugana Arriva alla Cassa Rurale di Pergine nel 1978 come sportellista. Svolge diverse mansioni in campo commerciale, crediti e finanza. Nel 1987 le viene affidata la gestione dello sportello della filiale di Castagnè; in seguito le è affidata la sostituzione dei responsabili delle diverse filiali. Nel 1992 assume la responsabilità della sede e funge da riferimento per tutte le filiali in materia di prodotti commerciali. Dal 2004 è responsabile della rete commerciale.

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Trentino Export: soci in assemblea La presidente Fedrizzi ha ricordato i risultati raggiunti e ha illustrato i progetti per l’anno in corso.

Rinnovate anche le cariche sociali del consorzio. di GIORGIO ZAGONEL

SI è svolta mercoledì 17 maggio

la 42° assemblea dei soci di Trentino Export, consorzio di 130 piccole e medie imprese della provincia di Trento e braccio operativo per l’internazionalizzazione di Confindustria Trento.

Alla presenza della presidente di Trentino Export, Barbara Fedrizzi, i soci presenti hanno approvato il bilancio dell’esercizio 2016 e rinnovato le cariche sociali. Il nuovo consiglio di amministrazione ha visto l’ingresso di Federica Finco (Casearia Monti Trentini Spa e la conferma, oltre che di Giulia Delladio (La Sportiva Spa) quale vicepresidente, dei passati consiglieri: Livia Bertagnolli (Distillerie Bertagnolli Srl), Fabrizio Gasperi (Gy Form Srl), Fabio Ognibeni (Ciresa Enrico Srl), Luca Oss Emer (New Engineering Srl), Dario Piccinelli (Capi Group Srl), Marco Stenico (Steinex Srl) e Mimmo Franco Cecconi quale presidente onorario. Nuovo ingresso anche per il collegio sindacale che vede l’arrivo di Federico Dorighelli; confermati invece Marco Schönsberg e Giancarlo Agostini.

La presidente Fedrizzi, in apertura di relazione, ha sottolineato come “in questi ultimi tre anni di mandato, non senza un pizzico di orgoglio, Trentino Export è cresciuta e la sua professionalità, nonché i risultati raggiunti sono stati riconosciuti non solo a livello di rapporti con l’Associazione industriali ma anche con gli attori economici e istituzionali provinciali. Lo stato patrimoniale della cooperativa è solido, lo staff interno ed estero consolidato e gli obiettivi ambiziosi”. Ha poi aggiunto: “Credo sia importante sottolineare infine come siamo riusciti a mantenere il numero di aziende associate pressoché invariato. Ritengo che questo sia un dato importante. In un periodo dove lo spirito associativo e di categoria sta dimi-

nuendo, Trentino Export va controcorrente e di questo dovremmo essere tutti fieri”.

In conclusione, poi, sempre Barbara Fedrizzi ha voluto evidenziare come “il 2017 sarà un anno cruciale per Trentino Export. Le sfide da affrontare in un mercato globale sono molte ma anche le nostre ambizioni lo sono. Per questo anno oltre a importanti partnership già strette, come quella con Habitech – Distretto Tecnologico Trentino, è in programma una missione commerciale in Iran per il prossimo ottobre, oltre alla partecipazione collettiva alla fiera Big5 Show di Dubai”.

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internazionalizzazione

internazionalizzazione

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Nuovi incontri di prima consulenza Prosegue anche a luglio il calendario di appuntamenti dedicati all’approccio di alcuni argomenti chiave relativi a internazionalizzazione e finanziamenti.

Giovedì 29, dalle ore 10.00

GIUGNO Lunedì 7, dalle ore 9.30

Consulenza ed assistenza su tutte le fasi del rilascio della certificazioni dei prodotti per l’esportazione in Europa e nei Paesi extra–UE, compresa l’assistenza diretta su agevolazioni e finanziamenti.

Consulenza ed assistenza su tutte le fasi del rilascio di brevetti, modelli, marchi, copyright e domain names, compresa assistenza diretta su possibili finanziamenti.

Venerdì 30, dalle ore 9.30

Consulenza e assistenza su finanziamenti FINEST per l’internazionalizzazione nel Bacino del Mediterraneo.

Martedì 8, dalle ore 14.00

Consulenza ed assistenza legale su Dual Use, diritto islamico e etichettatura internazionale.

Mercoledì 14, dalle ore 11.00

Consulenza ed assistenza su strumenti di assicurazione del credito per l’export (SACE) e su finanziamenti per l’internazionalizzazione in tutto il mondo (SIMEST).

Giovedì 15, dalle ore 14.00

Consulenza ed assistenza operativa in materia fiscale nazionale e internazionale: scambi con soggetti esteri, presenza all’estero, obblighi dei sostituti di imposta, ecc.

Lunedì 19, dalle ore 9.00

Consulenza ed assistenza su contratto internazionale e societario per i mercati tedescofoni e del Golfo Persico.

Martedì 20, dalle ore 10.00

Consulenza ed assistenza su tutte le fasi del rilascio di brevetti, modelli, marchi, copyright e domain names, compresa assistenza diretta su possibili finanziamenti.

LUGLIO Martedì 4, dalle ore 9.30

Consulenza ed assistenza su tutte le fasi del rilascio della certificazioni dei prodotti per l’esportazione in Europa e nei Paesi extra–UE, compresa l’assistenza diretta su agevolazioni e finanziamenti.

Mercoledì 5, dalle ore 14.00

Consulenza ed assistenza sui contratti internazionali e società estere (es. distributori e agenti all’estero).

Giovedì 6, dalle ore 9.00

Consulenza ed assistenza relativa alla movimentazione internazionale di personale dipendente (aspetti giuslavoristici, fiscalità italiana, estera e doppia imposizione, profili contributivi, immigration ed altri adempimenti amministrativi).

Lunedì 10, dalle ore 10.00

Consulenza ed assistenza relativa agli aspetti doganali del commercio internazionale (origine della merce, classificazione, documentazione rilevante per le operazioni di esportazione e importazione).

Mercoledì 12, dalle ore 9.30

Consulenza, valutazioni e assistenza operativa su Industria 4.0: agevolazioni e finanziamenti.

Mercoledì 21, dalle ore 11.00

Giovedì 13, dalle ore 9.30

Consulenza su penetrazione e sviluppo sui mercati internazionali: prima valutazione su opportunità, criticità e strategie da adottare nei mercati di destinazione.

Consulenza e assistenza su come vendere all’estero: dall’individuazione dei mercati internazionali su cui operare, alla scelta del metodo d’ingresso, con una panoramica delle principali strategie di sviluppo delle vendite.

Giovedì 22, dalle ore 10.00

Risk Management Assicurativo: assistenza e consulenza per il miglioramento del programma assicurativo aziendale e nella gestione dei rischi.

Mercoledì 28, dalle ore 9.00

Consulenza e sostegno agli investimenti su iper– ammortamento, credito d’imposta e Sabatini 4.0.

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Per informazioni estero@assoservizi.tn.it T. 0461 360092

Marketing CCB 06/2017

Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Non costituisce offerta o invito alla conclusione di un contratto per la prestazione del servizio di gestione di portafogli.

GP Benchmark è un servizio di investimento prestato da Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A. L’informativa e le condizioni contrattuali complete sono a disposizione presso la sede di Cassa Centrale Banca e gli sportelli delle banche che commercializzano il servizio.

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Via Degasperi, 77 | 38123 Trento T 0461 360000 | F 0461 933551 www.confindustria.tn.it info@confindustria.tn.it