m_CRO Destabilizzatore di Illusioni Antropocentriche

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THE tEASER

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"È temerità chiamar vano o superfluo tutto quello dell'universo che non serve per noi”
Galileo Galilei

Un progetto di Francesco Scarel

Musiche di Andrea Gulli

Video mapping su tavolo orizzontale, 200x100 cm, altezza proiettore circa 200 cm Durata 8’ loop

Soggetto ideato assieme a student* del Master in Comunicazione della Scienza “F. Prattico” della SISSA, anno 2021/2022, durante il corso “ArtScience, comunicare la scienza attraverso linguaggi artistici”

Presentato al festival di divulgazione scientifica “Scienza e Virgola” organizzato dalla SISSA a maggio 2022.

m_CRO è un'installazione artistica realizzata assieme a scienziat* e diversi centri di ricerca del panorama scientifico regionale (e non solo), che invita ad interrogarci sull'antropocentrismo, ovvero la tendenza dell'uomo a considerarsi al centro del mondo in cui vive.

Il microscopico e il macroscopico vengono parificati e posti allo stesso livello dimensio nale: l'azione di osservare, unita alla sensazione di essere osservati, vuole destabilizza re la nostra visione egocentrica a favore di un'esistenza più "ecocentrica". Siamo solo una piccola parte di qualcosa di più grande di noi.

Il progetto M_CRO utilizza la tecnica del videomapping con una proiezione zenitale su un tavolo: diverse immagini vengono proiettate all’interno di piastre Petri, contenitori di scoidali disposti sul tavolo, utilizzati solitamente da scienziat* per far crescere colture di muffe e batteri.

In ambito scientifico, la piastra Petri è un contenitore di micromondi, osservabili al microscopio: un piccolo luogo dove l’azione di osservare è focalizzata a livello unidirezio nale, cioè dall’uomo al microrganismo, dal MACRO al MICRO.

Questa unilateralità dello sguardo ci mette per forza di cose al centro del mondo in cui viviamo: da osservatori, ci assumiamo il ruolo di protagonisti indiscussi dell’ambiente in cui esistiamo.

Con questa installazione si intende creare un corto circuito in questa modalità antropocentrica che abbiamo nel porci in relazione con l’ambiente.

Al centro dell’installazione troviamo, proiettata, la Terra intenta nella sua continua rota zione che ci porta dal giorno alla notte. Questo passaggio guida il cambiamento delle altre proiezioni sui dischi adiacenti, posti in modo da raffigurare il simbolo dell’infinito.

I video proiettati all’interno dei dischi Petri rappresentano in parte protagonisti del mondo microscopico, come tardigradi, pollini, batteri, plancton…e in parte raffigurano noi esseri umani intenti a muoverci nel nostro mondo macroscopico, ma ripresi da un occhio osservatore esterno, quello della telecamera fissata su un drone. Anche l’ambiente in cui l’uomo vive e si muove viene rimpicciolito e confinato all’interno di questi piccoli dischi adatti all’osservazione: litorali, boschi, fiumi e strade, città illuminate, edifici.

Possiamo quindi osservare alghe microscopiche nuotare all’interno del loro disco accanto ad esseri umani intenti a fare un bagno in piscina. Possiamo osservare intricate ramificazioni di muffe assieme al foliage autunnale del Carso, ripreso a volo d’uccello dal drone.

E ancora linee di luci che solcano il cerchio delle Petri in motivi geometrici, che difficil mente distinguiamo essere diatomee (piccole alghe unicellulari) o città illuminate di notte riprese dall’alto.

Ad aggiungersi alle proiezioni di micro e macro mondi anche delle vere colture batteriche poste sempre all’interno di piastre Petri, e uno specchio rotondo a completare il simbolo dell’infinito, tramite il quale è possibile inserire la propria identità all’interno dell’installa zione un ulteriore aiuto per destabilizzare la propria visione egocentrica del mondo.

Il microscopico e il macroscopico vengono parificati e posti allo stesso livello dimensio nale: l'azione di osservare, unita alla sensazione di essere osservati, vuole destabilizzare la nostra visione egocentrica a favore di un'esistenza più ecocentrica.

COLLABORAZIONI

I video e le immagini raccolte per questa installazione provengono da diverse fonti. Alcune, riguardanti plancton, sono state registrate all’Istituto Nazionale di Oceano grafia e di Geofisica Sperimentale da me durante una residenza artistica di 3 giorni, assieme a Stefania Rota e ad Alfred Beran, ricercatore in sede.

Le colture batteriche e muffe reali sono state realizzate in SISSA - Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, in particolare grazie a Sara Finaurini post doc al Computational Genomics Laboratory del prof. Remo Sanges e Christina Vlachouli dello staff tecnico di Neurobiology & Functional and Structural Genomics

L’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) e il laboratorio della prof. Zacchigna ha gentilmente fornito materiale video riguardante la loro ricerca sui cardiomiociti.

Sara Brandoli, studentessa nel Laboratorio di Zoologia Evolutiva dell' Unimore - Uni versità degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha invece realizzato e gentilmente for nito i video dei tardigradi.

CONTATTI www.francescoscarel.com Instagram Facebook LinkedIn

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