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PER MIO PADRE
PER MIO PADRE

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Lui, così altero, era diventato umile, lui, così disinteressato agli affetti familiari era diventato il perno di questa difficile unione. Le differenze fanno sempre male, ma lui le aveva superato grazie alla fede, aveva superato i vecchi rancori, nella sua grandissima cultura coltivata negli anni, aveva dimenticato il vero amore. Grazie a Dio, ha fatto in tempo a recuperare, prima di salutarci e chiudere i suoi occhi per sempre.
Ora posso dirti grazie, Daddy, che con il tuo amore hai riunito il mio amore al tuo; grazie, rché ho avuto la Grazia di dirti: “Ti amo”. Grazie per quello che sto facendo, per potere scrivere, grazie per il tuo aiuto, perché, ho scritto ed ho liberato con la penna quello che sento, come tu, con il tuo esempio, mi hai insegnato in passato. Ma allora era ancora presto, ora posso dirti: grazie Daddy. Voglio bene e te ne vorrò sempre.
Arleen


I HOWL I howl my grief In the silence of my pen I howl my grief In lump of my throat I howl my grief From eyes that do not cry I howl my grief From the bite of my stomach I howl my grief To the world that don’t hear My voice
URLO Urlo il mio dolore nel silenzio della mia penna urlo il mio dolore nel nodo che mi stringe la gola urlo il mio dolore dagli occhi che non piangono urlo il mio dolore dal morso del mio stomaco urlo il mio dolore al mondo che non sente la mia voce.
THE ARM-CHAIR
His arm-chair is empty,
I don’t sec enymore his reclined had
I don’t sec enymore his white had I don’t hear enymore his Italian-Amrican accent I
don’t hear enymore say I love you
Now
He don’t want enymore a tooth-peck He don’t want enymore his warm plate
Now...
Now he don’t want nothing
Now
He is inside his mountain That mountain he loved That he loved during his all life.
Casual wear
LA SUA POLTRONA
La sua poltrona è vuota, non vedo più la sua testa reclinata indietro non vedo più la sua testa bianca non sento più il suo parlare italo-americano non sento più dire ti amo
ora non vuole più il suo stuzzicadenti
ora non vuole più il suo piatto caldo
ora... ora non vuole più niente
ora è là dentro la sua montagna quella montagna che ha amato che ha amato tutta la sua vita.
I WAS A CIHLD
I was a child And, I don’t understood I hate the poet That Was robbing my father I became adult And understood I low much esteemed The poet And How much I love My father
ERO BAMBINA
Ero bambina, e, non capivo ho odiato il poeta che
mi rubava mio padre divenni adulta e ho capito quanto stimavo il poeta e quanto amo mio padre.
A YEAR IS PASSED
A year is passed and you arc there whit your waving
hand your arm-chair continue to be empty and you are not whit us enymore and you will not be whit us I don’t want to say you are not near me and now I feel you!! near me, you arc in my hart, and you live again I see you when you leaf,
I feel you holding my hand I hear you say
“I love you”.
UN ANNO
Un anno è passato E tu sei sempre lì, e mi saluti dalla cornice, la tua poltrona continua ad essere vuota e non ci sci so che non ci sarai rifiuto di dire non ci sei e... c sei sempre qui, nel mio pensiero e vivi ancora, ti vedo quando ridi ti sento stringere la mia mano, ti sento dire li amo.
You greet me whit your waving hand I answer you Every morning, From the frame... It seems that you wait me You are there, You will be there, For ever, With your waving hand Sitting In your arm-chair Smiling And you will smile For ever, My eyes are becoming Red, And a tear is falling down And I greet you whit my waving hand But you don’t answer me!
MI SALUTI
16 Mi saluti con la tua mano alzala io li rispondo ogni mattina che avrei dovuto darti ogni mattina, dalla cornice sei lì sembra che mi aspetti sarai lì sempre con la tua mano alzata seduto nella tua poltrona sorridi sorriderai sempre i miei occhi diventano rossi una lacrima scende e... Ti saluto con la mia mano alzata Ma tu non mi rispondi!!!

MY FATHER
My father
Arc you happy he said to me Arc you happy he said to him And...
We look each other His face was placid He understood, In that white bed of a hospital He hold us And... Close his eyes
MIO PADRE
Sei felice mi disse
Sei felice gli dissi Ci guardammo
Il suo viso sereno Aveva capito,
in quel letto bianco d’ospedale ci salutò e... chiuse gli occhi
NATUR
Now I understand My father, The silence of the noise Of the sea The silence of the murmur of the threes The silence of the noise Of the Flutter of birds,
Now I understand My father The solitariness of silence Of call of mother For her puppy And is Oblivion the noise The sound of cars And is Oblivion the noise Of nature Is what I love The beauty of the sun that goes The rain that falls The sun that return And Make glitter the green And The Hying of the leaf That finish the time Flighty it leaf And Lean In silence.
Ora capisco mio padre, Il silenzio del rumore del mare Il silenzio del mormorio degli alberi Il silenzio del rumore dello svolazare deglii uccelli, Ora Ora Capisco mio padre Il richiamo della madre Per il suo cucciolo nel rumore Il rumuore delle macchine Ed è il rumore, Fa dimenticare il rumore
Della natura è ciò che amo La bellezza del sole che se ne va La pioggia che cade Il sole che ritorna e Fai scintillare il verde e Ed lo sfiorire della natura Ed passare del tempo che contempla morte nel silenzio
Indice Prefazione 5 I HOWL 6 URLO 7 THE ARM-CHAIR 8 LA SUA POLTRONA 9 I WAS A CHILD 10 ERO BAMBINA 11 A YEAR IS PASSED 12 UN ANNO 13 YOUR WAVING HAND 14 MI SALUTI 15 MY FATHER 16 MIO PADRE 17 NATURE 18 NATURA 20
Arleen Scammacca nata nel 1950 “fortunosamente" sulla motonave Saturnia, approda a Trapani dove mette profonde radici anche quando i genitori scorazzano tra i due continenti Europa-America. Studia diligentemente e, con passione, si dedica al lavoro di infermiera. Si sposa due volte. Ha due figli: Elena e Nadir. Oggi vive in attesa della pensione con il suo compagno Manfredo. Dopo la morte del padre ha scoperto la sua vena oetica.
Finito di stampare nel mese di Agosto 2019 da Centro Studi Nat Scammacca 91016 Erice Trapani



