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La Freccia contro il Carro Armato

LA FRECCIA CONTRO IL CARRO ARMATO MALDIVES EDIZIONE 2019 A CURA DI GLENN SCAMMACCA

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SOMMARIO SERIE CICLOSTILE

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POETI IN SICILIA LA FRECCIA CONTRO IL CARRO ARMATO CRESCENZIO CANE. Palermo maggio 1971

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CONTRO I FALSI RIVOLUZIONARIE CRESCENZIO CANE Palermo, estate 1971.

AUTORI & ARTISTI Issue Features

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GESU’ Eliana Calandra

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MIA BELLA PANTERA NERA PER ANGELA DAVIS NAT SCAMMACCA

MI HANNO CHIESTO: « MI AMI?» MARIA PIA FIUMARA

MEGLIO IL CARCERE A VITA CHE SCHIAVO . SANTO CALI’

CICLOSTILE ORIGINALE

18/30

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RIBELLATI VITO SORBBELLO

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SICILIA 1970 Crescenzio Cane

LE FALSE BANDIERE ROLANDO CERTA

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TRAPANI NUOVA POETA D’AVANGURADIA CRESCENZIO CANE.

GESÙ

Gesù sei stato grande per i tuoi tempi ma la tua idea è morta con te ed é rinata distorta deforme in quelli dopo di te. Ti hanno sfruttato. Gesù come attrazione turistica Gesù come lucida macchina fabbricasoldi Gesù droga legale per i poveri e gli oppressi. Sei stato un grande uomo. E adesso un piccolo Gesù ancora piange sulla croce.

Eliana Calandra

per Angela Davis MIA BELLA PANTERA NERA

Gli americani-bene credono di vedere la tua vera morte nella morte legale. Un nero nodo che ti pende sulla testa una testa morta - la Tua testa morta! Guardalil Bramano il tuo sangue.

Ora tu sai molte cose, bella pantera nera! Nessun individuo si compromette colgrande stato e continua a vivere. Nessun grande stato uccide l’individuo e sopravvive. Tutto questo è cattivo, molto cattivo, è il ritorno alla grande schiavitù: è esattamente quello che vogliono i signori!

Non contratto sociale nè libertà politica! Vogliono la frode che è già la morte per la tua gente. Tu mia sorella Tu mia bella pantera nera sai che esistere significa resistere, è un impegno per tutti noi protestatori negri poveri e poveri bianchi scrittori poveri e poeti poverissimi.

E’ ribellarsi contro la morte dei ricchi è avere coscienza di un popolo è toccare con le mani la morte, per gli altri. Tu sai tutto questo e non ti possono uccidere ma ci tentano mia bella pantera nera, ci tentano perché tu sei veramente nostra sorella.

NAT SCAMMACCA

MI HANNO CHIESTO: « MI AMI?»

Mi hanno chiesto: « mi emi?» ho risposto: « si, tanto! ~ mi hanno chiesto: «mi ami?” ho risposto: « tanto” mi hanno chiesto: «mi ami? » ho risposto: « si » ni hanno chiesto: « mi ami? » ho risposto con un gesto della mano, come a dire « cosi cosi » Il mi hanno chiesto: « mi ami?” non ho risposto. Passò qualche giorno. Tanto per cambiare m i ‘hanno chiesto: « mi ami? » ho risposto: -« e che vuoi dire? » mi hanno chiesto: « mi ami?» ho risposto: « non inganniamoci” mi hanno chiesto: «mi ami?» ho risposto: « no cocco bello! ‘Sono diventata una di quelle ».

MARIA PIA FIUMARA

MEGLIO IL CARCERE A VITA CHE SCHIAVO

Velio Santapaola ti ho visto scrivere col sangue dei poveri « la legge è uguale per tutti» mentre ·i ricchi tuoi alleati aldisopra delle leggi uccidono.

Non mi dite presunte cazzate di giustizia: la tua legge è legge d’un gruppo di potere, i poveri sono, o stati sempre più poveri fino ad ammazzarli.

Per un povero sempre più povero che gli chiavano moglie e figlie e lo affamano nel nome del diritto meglio il carcere a vita che una morte lenta da schiavo.

Santo Calì

Uomo della strada che vai con indifferenza ribèllati: non è giusto essere indifferenti.

Uomo che non vali un soldo ribèllati: non è onesto non valere nulla.

Studente che ti affanni a studiare quello che vogliono i padroni ribèllati: non studi per te.

Tu soldato americano tu bracciante tu uomo della strada tu uomo che non vali un soldo tu disoccupato tu studente

VITO SORBBELLO

SICILIA 1970

ai miei compagni della V. b. del liceo classico statafe M. Amari di Giarre come tu tte le isole del mediterraneo sono sceso appena dal letto dove la mia gente oppressa passa le notti a moltiplicarsi

sono tutti uomini unti di grasso e di catrame uomini-macchina che parlano di sale e di zolfo si muovono come schiavi e per poco

da secoli sono stato l'animale domestico poi il seme violento del coltello e del piombo una parte di tragedia e di grottesco

come mio padre e mio nonno che sorridevano alla schiavitù la mia gente paga ogni cinque anni la propria tramandata ignoranza

sono tutti una statua di tempo e di paure contadini-pescatori vecchie puttane e vergini esperte un miscuglio di miti e di vergogne

sono un po' tutti diversi e non banali sono tutti tra riforme e rivoluzione sono tutti sicìllanì caparbi e mansueti siamo tutti pronti. e pronunciabili

la "mia fame è la tua ricchezza la ragione è la vita e non la morte . sopravvivere significa soccombere' aspettare suona tutta una menzogna io conosco i vicoli e le fogne

grazie alle nostre debolezze, oggi, il regime è più astuto, appunto sono rimasto popolo a strozzarmi la ragione in piena coscienza critica

è fragore di mare e di città è la lotta contro il sottosviluppo il primo che si avvicina è perduto gli altri sono immuni dalla nascita

assentarci significa tradire la lotta è lunga e disperata la violenza appunto è sottile se taci sei fritto e digerito

la fabbrica è il nostro monumento i campi a grano la nostra casa le nostre braccia l’asse che muove il nostro destino di uomini liberi

prega ma non perdonare ribellati piangi ma non smettere di pensare ubriacati ma prendi nota di tutto guardati intorno ma non arrenderti

il tuo posto di lavoro compagno è la morte bianca decretata dai governanti la tua fine è un numero e tanta tanta fame

benedetti siano i ladri e le puttane benedetti siano i forti e gli storpi maledetti i faziosi e i governanti maledetti chi opprime e chi subisce

Se vuoi mutare veramente la tua vita smetti di lavorare o di studiare corazza la tua mano di pirite e di piombo esci dalla letteratura.

Crescenzio Cane

LE FALSE BANDIERE

Le false bandiere sono dappertutto, le vedi, le puoi toccare con le mani, sono logore: vengono da mille battaglie. Le false bandiere sono drappi stinti panni vecchi da gettare al macero. Le false bandiere prima avevano voce, parola, palpito, tenerezza, grinta, segnavano -le tappe della rivoluzione; erano creature viventi, gridavano ai quattro venti la storia degli umili.

Le false bandiere sono uomini marci che recitano sul palco dei comizi come a teatro o come in un circo. Le false bandiere sono piante carnivore oggi addormentano le coscienze, attentano alla nostra libertà ci spogliano lentamente di tutto: chiamano strategia il compromesso parlano di tattica e sono incomprensibili.

Le false bandiere sono da ammainare: appestano i giovani creano confusione impongono astratti linguaggi: oggi sono con i lavoratori domani s’aggrappano ai padroni si allontanano sempre più dal popolo. Le false bandiere sono gli alleati dei potenti strumentalizzano comunque la cultura. Le false bandiere oggi non esistono: sono il passato il compromesso la vergogna. Le false bandiere sono il nosttò cancro.

Rolando Certa

LA FRECCIA CONTRO IL CARRO ARMATO

MODELING THE WOLRD GAMES L

Intro text goes here. Iligenim porent qui ra que ne vellabores eosam. Ur sitasim porion nobitis senda.

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