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IL SUONO DELL’ACCA

Nata tre anni fa in un piccolo centro a un’ora da Francoforte, Luphonic ha in catalogo due giradischi, il più economico H1 e il più recente e costoso H2 (nella foto). In comune hanno il telaio a vista a forma di H, composto da due strati esterni rigidi e uno intermedio in schiuma di gomma, per ridurre al minimo le vibrazioni. «Non troverete nei nostri prodotti alcun materiale che non sia necessario dal punto di vista tecnico», spiega il fondatore Thomas Luh. Era un audiofilo con la passione per il vinile, oggi produce lui stesso il giradischi che avrebbe sempre voluto avere. Lo fa con macchinari a tolleranza ridottissima, con ore di lavoro a mano per le finiture, e con una stampante 3D per la shell, la parte del braccio dove si monta la testina. di RITA BALESTRIERO

Sull’H2 non ci sono pulsanti: per avviarlo si appoggia un dischetto di plastica sulla gamba sinistra della H, dal lato nero per i 33 giri, da quello bianco per 45. Un gesto semplice come un gioco: d’altra parte in tedesco Spielen vuol dire suonare, ma anche giocare.