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Pesca di datteri nei fondali di Capri: nuova misura cautelare per pregiudicato stabiese

Devastazione dei fondali della penisola sorrentina e dei faraglioni di Capri per estrarre datteri di mare, nuova misura cautelare per un pregiudicato di Castellammare di Stabia ritenuto dagli inquirenti uno dei capi dell’organizzazione di pescatori di frodo che hanno depredato e danneggiato le coste del golfo di Napoli e in particolare i fondali dell’isola di Capri La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato dai legali del pregiudicato stabiese già coinvolto nelle due maxi operazioni che hanno smantellato i vari gruppi, ora a processo per difendersi anche dall’accusa di associazione per delinquere finalizzata all’estrazione e alla commercializzazione dei molluschi protetti.

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All’uomo è stato imposto nuova-

Repubblica mente il divieto di dimora in Campania, come valutato in sede di appello dal tribunale del Riesame di Napoli, su richiesta della locale Procura della

Era finito in carcere a marzo 2021 su richiesta proprio dei pm napoletani e a chiusura di indagini condotte dal reparto aeronavale della Guardia di Finanza, poi coinvolto a luglio dello stesso anno nel secondo blitz della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, con le indagini per disastro ambientale coordinate dalla Procura di Torre Annunziata. Nei giorni scorsi il nuovo provvedimento cautelare che, a seguito del divieto di dimora in Campania, impone al “datteraro” di lasciare la regione.