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I Bronzi

Quel giorno nel mare di Riace

di Mario GaMbatesa

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Era il 16 agosto del 1972 quando, al largo delle coste di Riace, in Calabria, dopo una segnalazione del sub Stefano Mariottini, i carabinieri riportavano alla luce due statue uniche al mondo: i Bronzi di Riace. Due icone, facenti probabilmente parte di un complesso gruppo di sculture bronzee, le cui immagini di lì a poco avrebbero fatto il giro del mondo. I Bronzi di Riace sono due sta-

tue di bronzo di provenienza greca databili al V secolo a.C.

pervenute in eccezionale stato di conservazione. Sono considera-

ti tra i capolavori scultorei più

significativi dell’arte greca, e tra le testimonianze dirette dei grandi maestri scultori dell’età classica. Le ipotesi sulla provenienza e sugli autori delle statue sono diverse, ma non esistono ancora

elementi che permettano di attribuire con certezza le opere ad

uno specifico scultore. Durante i primi interventi di pulitura dalle concrezioni marine, apparve evidente la straordinaria fattura delle due statue. Fu confermata infatti la prima ipotesi

secondo cui i bronzi dovevano essere autentici esemplari dell’arte greca del V secolo a.C. A Reggio Calabria l’équipe di

tecnici lavorò alla pulitura delle

due statue fino al gennaio 1975, quando la Soprintendenza reggina ebbe la certezza che sarebbe stato impossibile eseguire un completo e valido restauro delle statue utilizzando solo i limitati strumenti che erano a disposizione del proprio laboratorio. Fu allora che si decise di trasferirle

al più attrezzato Centro di Restauro della Soprintendenza Ar-

cheologica della Toscana, costituito dopo l’alluvione del 1966. Oltre alla pulizia totale delle su-

perfici eseguita con strumenti

progettati appositamente, a Firenze le statue furono sottoposte ad analisi radiografiche, necessarie per conoscerne la struttura

interna, lo stato di conservazione e lo spessore del metallo. QUESTA è LA VERSIONE FREE di Le indagini portarono ad un priBIANCOSCURO Rivista d’Arte mo esito sorprendente: il braccio destro di una delle due statue Trovi la versione completa, e l’avambraccio sinistro su cui CARTACEA o DIGITALE era saldato lo scudo risultarono in abbonamento e

di una fusione diversa dal renelle migliori fiere d’Arte. sto della statua, furono infatti saldati in epoca successiva alla Puoi abbonarti o richiedere una copia online:

realizzazione, in sostituzione delle braccia originali. Duran-artshop.biancoscuro.it te la meticolosa pulizia si scoprì che per alcuni particolari, sono stati utilizzati: l’argento come ad esempio per i denti e per le ciglia, l’avorio e il calcare per le sclere, infine il rame per le labbra e le areole dei capezzoli.

Leggende, eroi, guerrieri, adoni: i Bronzi di Riace sono tut-

tora avvolti dal mistero e con la loro perfezione scultorea si sono trasformati nel simbolo della >>>

A sinistra:Bronzo di Riace Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Ph. Federico Neri

In basso a sinistra: Parco arch. Scolacium Ph. Federico Neri A destra: alcune immagini del ritrovamento dei Bronzi. Foto per gentile concessione del Comune di Riace.

Sotto: Sito archeologico di Locri Epizefizi Ph.Federico Neri

Magna Grecia, della Calabria,

del Mediterraneo. Recentemente candidati come bene UNESCO, a distanza di cinquant’anni dal loro ritrovamento, i Bronzi di Ri-

ace saranno protagonisti, di una nuova narrazione della Calabria

contemporanea, sostenibile e innovativa che è stata raccontata in Italia e nel mondo attraverso un percorso di eventi alla riscoperta del territorio e della sua cultura.

Nel 2021 sono stati annunciati

nuovi scavi subacquei per cercare ciò che Mariottini ha raccontato di aver avvistato: un gruppo di bronzi, tra cui “uno con le braccia aperte e una gamba davanti all’altra”, dunque diversi da quelli già rinvenuti. Gli scavi, divisi in tre fasi, proseguono senza sosta e si spera che entro il 2023 possano restituire alla superficie uno o più Bronzi,

svelando più elementi sul loro mistero e completando il grup-

po originario. s l

A destra: Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Ph. Federico Neri

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Sotto: Riace punto del ritrovamento Ph.Roberto Papalia

Bronzo di Riace Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Ph. Federico Neri

Tina Lupo

Opere pubblicate su “De Sculptura”