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Consorzio Agrario di Treviso e Belluno
Giocare d’anticipo per il bene delle aziende agricole
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Il Consorzio Agrario si sta rivelando uno straordinario ammortizzatore per il mondo rurale.
La storia recente del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno parla di riorganizzazione all’insegna dell’efficienza e della vicinanza alle aziende agricole del territorio. È ormai chiaro che il Consiglio direttivo agisce in questa direzione dimostrando grande coesione e volontà di lasciare un segno positivo. Giorgio Polegato è stato rinominato alla sua presidenza e a dargli man forte nella governance consortile, oltre ad un ottimo direttivo, c’è anche il direttore Antonio Maria Ciri che nell’ultimo biennio ha segnato un positivo cambio di passo.
Vogliamo migliorarci in tutte le fasi del mercato
“Quello che volevamo si realizzasse era dar vita ad un rapporto con i nostri clienti più snello e dinamico con grande attenzione alle dinamiche di mercato ed alle risposte da garantire ai nostri soci e clienti con la dovuta puntualità e velocità – racconta il presidente Polegato - Se vogliamo continuare ad essere una eccellenza dobbiamo migliorare, implementare, essere all’altezza in tutte le fasi della vendita. E sappiamo che l’assistenza al cliente è determinante. A tal fine sono stati compiuti degli investimenti in termini di risorse umane inserendo anche delle nuove professionalità, in modo da migliorare la nostra managerialità nei vari comparti del nostro Consorzio agrario”.

Realtà in salute: sono i numeri a parlare
Se il bilancio 2021 del Consorzio agrario di Treviso e Belluno ha registrato un valore della produzione di quasi 105 milioni di euro, con una espansione del 14% rispetto al 2020, ed un utile di esercizio che si attesta a 965 mila euro, i numeri del 2022 non sono da meno confermando un trend positivo di una realtà capace di sostenere le nuove dinamiche di mercato.
Il nuovo consiglio di amministrazione, che rimarrà in carica fino al 2025, vede molte conferme e qualche volto nuovo tra i 13 consiglieri che lo compongono: Giorgio Polegato; Alessandro De Rocco; Mattia Mattiuzzo; Giovanni Ceccutto; Luca Peruzzo; Valerio Nadal; Jony Daniel; Walter Feltrin; Andrea Paladin; Franco Passador; Silvia Grillo; Lodovico Giustiniani; Diego Donazzolo.
“I numeri del nostro Consorzio disegnano il ritratto di un’azienda sana – sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore del Consorzio Agrario di Treviso e Belluno – che ha saputo reagire alle avversità e al costante rialzo dei prezzi che ha interessato gli ultimi mesi del 2021, rispondendo in modo efficace alle esigenze degli oltre 2500 soci e 16.000 clienti. La gestione dei servizi essenziali nell’ultimo anno è stata realizzata con maggiore qualità e questi risultati dimostrano che, pur nel rispetto delle politiche commerciali dei nostri partner, il Consorzio è sempre rimasto orientato prioritariamente al supporto delle necessità dei clienti, migliorando la qualità dei servizi resi, riorganizzando la rete distributiva e monitorando il contenimento dei costi. Di questo siamo orgogliosi perché il nostro Consorzio deve rappresentare la grande qualità dell’agricoltura di questo territorio”.
Un esempio di capillarità con 34 negozi sul territorio
In totale sono 34 i punti vendita del Consorzio agrario di Treviso e Belluno, tra le province di Treviso e Belluno, che commercializzano una varietà di prodotti, dalle sementi ai concimi, dai fitofarmaci ai prodotti per la casa, il giardino e il florovivaismo, dai carburanti per autotrazione e riscaldamento ai lubrificanti, dai mangimi e cereali ai nutrimenti biologici per animali, dalle macchine e attrezzature agricole ai ricambi per le stesse e per i macchinari industriali, dagli impianti di vigneto e oliveto; dal centro dell'usato ai servizi di consulenza, finanziari e assicurativi. La presenza delle nostre officine permette un'adeguata assistenza in caso di guasti meccanici ai mezzi motorizzati sia agricoli sia di movimento terra. Infine, per gli animali a Bibano di Godega Sant’Urbano (TV) il Consorzio conduce un mangimificio in grado di produrre tutta la qualità desiderata.
A distanza di oltre un secolo, quindi, i Consorzi, come quello di Treviso e Belluno, hanno il merito di mantenere vivo l'amore per la terra, rivelandosi una garanzia a favore della produzione di prodotti genuini, nel segno della migliore tradizione.