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La parola
I vaccini
grafica e testo a cura di Silvio Puccio
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Usa/Germania
Pfizer - Biontech
Il primo vaccino a essere approvato per la somministrazione su larga scala. A causa della fragilità del Rna-messaggero su cui si basa, il vaccino BNTI62b2 richiede temperature di conservazione comprese tra -60 e -90 sotto zero per manterene inalterate le sue proprietà. Vanno somministrate due dosi a distanza di 21 giorni l'una dall'altra per garantire l'immunità. La protezione completa si raggiunge dopo una settimana dal richiamo. L'efficacia dichiarata è del 95%. Ogni fiala contiene fino a sei dosi.
Stati Uniti
Moderna
A base di Rna-messaggero, è il secondo vaccino approvato. A differenza di PfizerBiontech, il siero di Moderna può essere conservato all'intero di un range di temperature compreso tra -25 e -15 gradi sotto zero, ma può resistere fino a 30 giorni se stoccato a temperature superiori. Da ogni flacone si estraggono dieci dosi pronte all'uso senza diluizione. Può essere somministrato a soggetti sopra i 18 anni. L'efficacia è del 94,1% e l'immunità si raggiunge dopo due settimane dal richiamo, da eseguire 28 giorni dopo la prima dose.
Regno Unito Oxford - AstraZeneca
Autorizzato all'uno in emergenza nel Regno Unito e in altri paesi, è realizzato a partire da un virus di scimpanzè reso innocuo per l'uomo. La sequenza di DNA verrà letta dalle cellule e trascritta in mRna, la cui traduzione porterà alla sintesi proteica. Per essere conservato non richiede le bassissime temperature necesarie per i vaccini basati su Rnamessaggero. L'efficacia varia dal 62 al 90 per cento in base al dosaggio e genera una risposta già dopo la prima dose. Il richiamo va somministrato a 28 giorni. Il nome in codice è AZD1222, o Covishield.
Stati Uniti
Johnson & Johnson
Il vaccino Ad26.COV2.S si basa su una versione indebolita del virus del raffreddore, che non si replica nelle cellule umane ma induce la produzione della proteina spike. Con la stessa tecnologia l'azienda ha sviluppato il vaccino contro il virus Ebola e sta lavorando al siero per contrastare Zika e H.I.V. Si conserva tra i 2° e i -8°C per tre mesi. La posologia consigliata al momento prevede una singola somministrazione, ma allo studio c'è anche l'ipotesi di inoculare il vaccino in due dosi. Al momento il farmaco è nella fase 3 della sperimentazione clinica.
Russia
Sputinik V
Somministrato in Russia, Argentina e altri paesi, si basa su due tipi di adenovirus inattivati, incapaci di replicarsi e di diffondere la malattia. Con la prima dose viene inoculato un siero a base di adenovirus ad26. Ventuno giorni dopo il richiamo, a base di adenovirus ad25. Ricorrere a due tipi diversi è un modo per scongiurare la possibile produzione repentina di anticorpi con conseguente riduzione dell'efficacia, stimata al 91,4%. Come per altri vaccini a vettori virali, non richiede temperature basse per essere
Cina
Sinopharm
L'azienda farmaceutica statale cinese ha prodotto due vaccini basati su una versione inattivata di coronavirus, che non provoca la malattia stimolando invece la produzione di anticorpi da parte del sistema immunitario. Entrambi i farmaci sono stati testati su soggetti con età superiore a sei anni. La loro distribuzione alla popolazione è stata approvata in Cina, Barhain ed Egitto. L'efficacia dichiarata dai produttori è del 79,34% in regime di doppia somministrazione a distanza di 21 giorni l'una dall'altra.
Come funzionano i vaccini
Il medico britannico Edward Jenner coniò il termine vaccino nel 1796. Studiando le mungitrici guarite dal vaiolo bovino, si accorse che non contraevano la variante umana del patogeno, spesso letale.
Stati Uniti
Novavax
Il vaccino NVX-CoV2373 le proteine spike - utilizzate per "addestrare" il corpo umano a riconoscere e combattere SARS-Cov2 - prodotte da cellule di insetto infettate da un baculovirus ingegnerizzato con il materiale genetico necessario alla loro produzione. vA queste si aggiunge l'auduvante proprietario Matrix-M1 utile a potenziare la risposta immunitaria del soggetto vaccinato. Il vaccino è al momento nella fase 3 della sperimentazione e prevede due dosi a 21 giorni di distanza. Da qui l'idea: inoculare il materiale estratto dalla pustola di una vacca affetta da vaiolo in un individuo sano, rendendolo immune dalla variante più pericolosa. Jenner somministrò il preparato a un bambino di 8 anni, che non si ammalò di vaiolo.
Il concetto alla base del primo vaccino era semplice e geniale: "allenare" la memoria immunologica del sistema immunitario esponendolo a una forma attenuata del patogeno, contribuendo a sviluppare nel corpo umano gli strumenti utili a contrastare l'ipotetica infezione ancor prima che questa si presenti.
Per funzionare, alcuni utilizzano una versione inattiva del microrganismo da cui devono proteggere. Altri vaccini contengono solo una parte dell'antigene, unita a un adiuvante che ne migliora l'efficacia. Altri ancora utilizzano frammenti di Dna o mRna per indurre le cellule del corpo umano a sviluppare una risposta immunitaria efficace.
La quasi totalità di queste tecnologie farmaceutiche è adesso in campo nella lotta al SARS-CoV2, seguendo il solco tracciato da Jenner 200 anni fa.
Cuba Soberana 1-2 8
Due i vaccini in fase sperimentale nell'isola centramericana: Soberana 1 e Soberana 2. Cuba lavora sul primo sin da agosto. Contiene una parte della proteina spike (la RBD) insieme alle proteine di un batterio e all'idrossido di alluminio. La ricerca sul secondo vaccino è partita a ottobre, ed è anch'esso basato sulla fusione della proteina spike con un vaccino antitetanico standard utilizzato per stabilizzare il preparato. L'ingresso nella fase 3 della sperimentazione è atteso a breve. Sono i principali vaccini approvati o in fase di approvazione contro il Covid19. Quattro di questi sono sviluppati negli Stati Uniti, gli altri in Cina, Russia, Regno unito e Cuba. Nella corsa verso la vaccinazione di massa, loro puntano dritti al traguardo, altri hanno dovuto chiedere aiuto. Almeno 189 Paesi si sono rivolti all’Organizzazione mondiale della Sanità per sopperire alle proprie carenze di mezzi.