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A R MONIA
geometrico la trama di un cristallo. Non è solo pace, ma la convivenza di elementi sovrapposti in perenne lotta per guadagnare terreno. Dall’acqua alla terra, l’armonia è lo scontro tra confini e radici che scavalcano recinti storici. La capacità e la volontà, questi recinti, di spostarli o addirittura riconoscerli. In viaggio dall’America del Sud, dove l’Argentina riaccende lo scontro sulle Falkland, fino al sud-ovest asiatico, dove tra Israele e Palestina l’unione sembra partire da un piccolo villaggio.
ARMONÌA s. f. [dal lat. harmonĭa]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei, che produce un’impressione piacevole all’orecchio e all’animo. In senso più tecnico, pratica e teoria della formazione e concatenazione degli accordi musicali. Con sign. più ampio, proporzione, conveniente accordo di più parti o elementi. L’impressione che risulta, nella prosa e nel verso, da un musicale accostamento di suoni, accenti, pause. In architettura, proporzionata corrispondenza tra le parti principali e le secondarie, e tra i singoli membri architettonici e l’intero; in pittura e scultura, disposizione delle figure nell’insieme dell’opera. Accordo, in senso generico. Concordia di sentimenti e di opinioni tra più persone.
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L’armonia è la luce dei frammenti che compongono in uno schema
Nel corpo, l’armonia si insinua nei movimenti che scuotono i muscoli a suon di musica. Ne raddrizza le articolazioni, ne studia i punti di pressione e la potenza di rilascio, come fosse un allenatore di pallacanestro. Lo stesso fa immersa nell’acqua, tra danzatori subacquei ricoperti di glitter. A dare il tempo, una musica che si struttura in accordi e melodie dai toni più vari. Tra queste, a specifiche frequenze, l’armonia è in grado di conferire un potere che appare quasi magico. Infatti le piante, come dice il maestro Beppe Vessicchio, di fronte a quel suono sono capaci di crescere ancora più velocemente di quello che la natura permetta. Tutto dipende da poche note, che siano prodotte da musicisti, dal movimento dei pianeti o addirittura dall’intelligenza artificiale poco importa. Quest’ultima, di fronte alla richiesta di produrre un’immagine che raffiguri l’armonia, sembra avere le idee chiare. In un collage macchie si fondono a fotografie storiche in bianche e nero. Per l’IA l’armonia è sì un equilibrio di forme e di movimenti, ma allo stesso tempo è cio che rimane della storia, passata presente o futura. Nella trama di testimonianze, l’armonia non è altro che il ricordo. Quello del passato, delle ombre sfocate e delle luci abbaglianti. Quello del presente, di una crisi vissuta nella dimensione di un istante. A mancare è il futuro. Che i giorni a venire non conoscano armonia o siano sconosciuti ai circuiti elettronici, può solo rimanere un segreto dell’algoritmo.





