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AIUTI FINANZIARI A FAVORE DI PROGETTI PER LA SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO

Culturale Di Altri Stati

Gli aiuti finanziari sono volti a tutelare i beni culturali mobili di altri Stati contraenti della Convenzione UNESCO del 1970. L’obiettivo è quello di preservare il patrimonio culturale, dando la priorità ai Paesi che hanno concluso con la Svizzera un accordo bilaterale per il trasferimento di beni culturali (stato 2022: Egitto, Cina, Grecia, Italia, Colombia, Messico, Perù, Cipro).

A causa dell’attacco militare russo, il patrimonio culturale ucraino era ed è tuttora particolarmente minacciato da distruzione, saccheggi e trasferimenti illegali. Per tale motivo, a marzo 2022 è stato indetto un bando straordinario per le domande di aiuti finanziari per proteggere i beni culturali mobili ucraini. Ciò ha permesso di esaminare tempestivamente le domande e di erogare un totale di 395 871 franchi per il 2022, destinati alla protezione dei beni culturali mobili ucraini. Ad esempio, l’approvvigionamento, il trasporto e la consegna di materiali di protezione e di imballaggio hanno fornito un contributo importante per proteggere i beni culturali ucraini.

Risposte a domande di autorità e privati sul trasferimento di beni culturali

In qualità di centro di competenza della Confederazione, il Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali fornisce al pubblico, alle parti interessate e alle autorità informazioni sulle questioni relative al trasferimento dei beni culturali. Numerose richieste riguardano l’importazione di beni culturali in Svizzera e a tal riguardo il Servizio specializzato fornisce informazioni sulle disposizioni e sull’applicabilità della legge sul trasferimento dei beni culturali. In qualità di interlocutore, il Servizio specializzato coordina e coadiuva il lavoro delle autorità federali e fornisce consulenza alle autorità cantonali (in particolare alle autorità giudiziarie e di perseguimento penale, agli archeologi cantonali e ai settori della cultura) e anche alle autorità estere preposte al trasferimento dei beni culturali.

Importazione, transito ed esportazione di beni culturali

L’obbligo di dichiarare i beni culturali al momento dell’importazione, del transito, dell’esportazione oppure dell’immagazzinamento in un deposito doganale o in un porto franco può portare a costosi procedimenti doganali, fiscali e penali se non vengono rispettate le disposizioni legali in materia. La mancata o falsa dichiarazione di un bene culturale costituisce una violazione della legge sul trasferimento dei beni culturali e può comportare la confisca penale del bene, che viene poi reso (restituito) al Paese di provenienza dal Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali.

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