Molini d'Italia Dicembre 2020

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ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI MUGNAI D’ITALIA WWW.ITALMOPA.COM

ASSOCIAZIONE NAZIONALE TECNICI DELL’INDUSTRIA MOLITORIA

Molini THE ITALIAN MAGAZINE FOR THE MILLING INDUSTRY

d’Italia

LA RIVISTA ITALIANA PER L’INDUSTRIA MOLITORIA

12

Anno LXXI

December Dicembre

2020 Mensile Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale - 70% CN/BO D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1 c. 1 DCB Bologna Aut. Trib. Bo n. 6129 del 31/7/1992

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IN QUESTO NUMERO IN THIS ISSUE

Intervista al presidente della Granaria di Milano Interview to the President of Milan Grain Association La qualità merceologica del grano duro siciliano The product quality of Sicilian durum wheat I fattori di tensione del mercato dei cereali Tensions in the cereal market

Sicurezza Alimentare.

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Sistema di allarme rapido

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AIR INTERNATIONAL ALLA CONQUISTA DELL’EUROPA CON MILLY4.0® Il piano industriale dell’azienda di Bergamo piace all’Europa e si candida per lo SME Instrument.

Air International consolida la sua leadership nel settore del mercato molitorio rappresentando oggi una fonte di innovazione costante che getta le basi di un prestigioso piano industriale di crescita ed occupazione.

680 nuovi progetti per molini sopra le 200 T/giorno con un turnover di 15 milioni di euro entro il 2025, 15 nuove assunzioni, EBIT> 20%, questi sono alcuni dei target consolidati dall’azienda di Bergamo e presentati alla commissione Europea che ha il compito di individuare i progetti considerevolmente innovativi per il settore industriale in cui vengono presentati.

Air International ha investito particolare attenzione a comprendere la valutazione dei rischi, gli studi di mercato, il coinvolgimento degli utenti, la gestione della proprietà intellettuale, lo sviluppo della strategia di innovazione, la ri-

cerca di partner, la fattibilità del concept per stabilire un solido progetto di innovazione ad alto potenziale allineato alla strategia aziendale e con una dimensione europea. “Air International ha sviluppato un progetto che affronta una specifica sfida e dimostra un elevato potenziale in termini di competitività e di crescita, il tutto sostenuto da un business plan strategico - spiega Gianluigi Piccini, CEO di Air International - Le fasi si sono concentrate sulle attività di innovazione come dimostrazione, sperimentazione, prototipazione, impianti pilota, scaling-up, design e market replication con l’obiettivo di portare un’idea innovativa di prodotto, di processo e di servizio alla prontezza industriale e alla maturità per l’introduzione nel mercato molitorio.”

Il risultato di tutto questo è Milly4.0: il più innovativo

prodotto di Air International ormai installato da diversi mesi presso alcune delle più importanti realtà molitorie italiane.

Milly4.0 consente un’ottimizzazione dei costi di gestione generali del molino e un aumento della resa tecnica dello stesso oltre ad un miglioramento dei parametri qualitativi del prodotto misurabili nella purezza della vostra farina. Milly4.0 è studiato per rispondere alle esigenze normative più selettive e soddisfa le norme di igiene alimentare più richieste. La cabina di trattamento aria Milly4.0 è flessibile e totalmente personalizzabile. Può essere installata sia al suolo che sul tetto del molino e viene interfacciata allo stesso attraverso dei condotti di recupero espulsioni e di mandata aria ai piani. Milly4.0 diverrà l’unico punto di immissione dell’aria ai locali.

È dimensionata per gestire la portata d’aria del molino e per garantire una pressurizzazione interna positiva. L’unità di trattamento aria è dunque composta da una prima sezione di recupero emissioni, costituita da uno scambiatore di calore e da un insieme di serrande in grado di gestire automaticamente i flussi di aria, al fine di permettere il controllo della temperatura interna. L’aria, riscaldata o esterna, viene fatta passare per depressione attraverso un filtro rotativo autopulente che, grazie a una filtrazione meccanica, riduce sensibilmente l’ingresso di contaminanti nel molino. L’aria filtrata viene poi spinta attraverso un miscelatore aria/ acqua che, grazie a un sistema di lavaggio ad alta pressione, ripristina il tasso di umidità relativa desiderato. Tale sezione, equipaggiata con speciali accorgimenti tecnici, oltre a

CONTROLLO INFESTANTI Umidità temperatura

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garantire una purificazione ulteriore dell’aria consente, in estate, un abbattimento della temperatura dell’aria in ingresso al molino. L’utilizzo di Milly4.0 nel vostro molino consente di ridurre la variazione termica tra estate e inverno, di controllare il tasso di umidità relativa dell’ambiente e di facilitare una valutazione preventiva con successiva correzione sulla perdita di peso tra “il grano in B1 e i prodotti finiti” Inoltre uniformando la distribuzione dell’aria ai piani e stabilizzando le condizioni igrometriche; risulterà molto più semplice eliminare o ridurre le condizioni ottimali alla proliferazione di muffe e funghi, così da garantire da un lato una purezza maggiore della farina prodotta e dall’altro di ridurre le spese di manutenzione e pulizia.

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compartimentati limitando così il diffondersi di eventuali infestazioni oltre a garantirvi un risparmio economico sia

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sulla spesa elettrica che sulle spese manutentive dell’edificio stesso.

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ORGANO UFFICIALE

ANTIM ASSOCIAZIONE NAZIONALE TECNICI DELL’INDUSTRIA MOLITORIA

Molini THE ITALIAN MAGAZINE FOR THE MILLING INDUSTRY

Summary SOMMARIO N. 12 December DICEMBRE 2020

d’Italia

LA RIVISTA ITALIANA PER L’INDUSTRIA MOLITORIA

PROPRIETARIO

Associazione Industriali Mugnai d’Italia Via Lovanio, 6 - 00198 Roma

Associazione Industriali Mugnai d’Italia

DIRETTORE EDITORIALE Cosimo De Sortis Presidente Italmopa

YEARS

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Molini THE ITALIAN MAGAZINE FOR THE MILLING INDUSTRY

DIRETTORE RESPONSABILE

d’Italia

Claudio Vercellone

LA RIVISTA ITALIANA PER L’INDUSTRIA MOLITORIA

DIRETTORE TECNICO Lorenzo Cavalli Presidente Antim

COMITATO TECNICO EDITORIALE

Carlo Brera Dip. di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare; Reparto OGM e Micotossine; Istituto Superiore di Sanità - Roma Marina Carcea Ricercatrice per gli alimenti e la nutrizione; CREA - Roma Giuseppe Maria Durazzo Avvocato, esperto in diritto dell’alimentazione Maurizio Monti Miller’s Mastery - Tecniche di macinazione Luigi Pelliccia Responsabile Ufficio Studi, Mercato e Ufficio Stampa di Federalimentare Giovanni Battista Quaglia Tecnologie alimentari Andrea Villani Qualità cereali, mercato e strumenti di commercializzazione

Editorial EDITORIALE

RELAZIONI INTERNAZIONALI Alfredo Tesio

Departements RUBRICHE

Comic strip LA VIGNETTA DI SERGIO CRIMINISI

Fact & News FATTI E NOTIZIE

WORLD NEWS

Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO

Focus on economics FOCUS ECONOMIA

RESPONSABILE PUBBLICITÀ

Massimo Carpanelli - carpa@avenue-media.eu EDIZIONE, DIREZIONE, REDAZIONE, PUBBLICITÀ E AMMINISTRAZIONE

Edizioni Avenue media® Viale Aldini Antonio, 222/4 - 40136 Bologna

Tipografia MIG - Moderna Industrie Grafiche Via dei Fornaciai, 4 - 40129 Bologna

L’IMPATTO DEL CORONAVIRUS SUI MERCATI DELLE COMMODITIES The reaction to Covid on commodities markets

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Raw material Materie prime

LA QUALITÀ MERCEOLOGICA DEL GRANO DURO 2020 MADE IN SICILY The quality for the 2020 durum wheat made in Sicily

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di B. Messina e G. Russo

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Trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento Ue 679/2016.

L’informativa Privacy è disponibile sul sito di Avenue media www.avenue-media.eu alla pagina “Informativa Privacy Editoria” www.avenue-media.eu/informativa-privacy-editoria

The interview L’intervista

di M. Floris

Abbonamento annuale (12 numeri)

Registrazione Tribunale di Bologna del 31 luglio 1992 n. 6129 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale - 70% CN/BO D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1c. 1 DCB Bologna Informativa ex D.Lgs 196/2003 (tutela della privacy)

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Features ARTICOLI

REDAZIONE

ufficiostampa@avenue-media.eu

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di C. De Sortis

COMITATO DI REDAZIONE Piero Luigi Pianu Tullio Pandolfi Laura Pierandrei

L’ANNO CHE VERRÀ The coming year

Trade

I PREZZI DEL GRANO DURO AI TEMPI DELLA PANDEMIA Durum wheat prices in pandemic times

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di F. Bertuzzi

BUYER’S GUIDE Supplier news LE AZIENDE INFORMANO AGENDA Advertisers list ELENCO INSERZIONISTI

December DICEMBRE 2020

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Editorial EDITORIALE

L’anno che verrà The coming year This year is coming to end.

But there are shadows over the milling industry. The speeding up of internal consumption in the first lockdown and the stable growth of exports rapresent a moderately positive sign for durum wheat industries. The soft wheat sector, for its part, could record less comforting results, despite the positive trend in shelf sales, as a result of compulsive purchases of basic necessities which occurred between March and May. In 2021 we will have to face the greatest challenge for our economy since the Second World War.

SERVE UN RILANCIO DELL’HORECA, GARANZIA DI MARGINALITÀ PER I MOLINI

di Cosimo De Sortis Presidente di Italmopa

WE NEED A REVIVAL FOR THE HORECA SECTOR

I

l 2020, anno funestato dalla pandemia di Covid, si appresta a concludersi in chiaroscuro per l’industria molitoria. L’accelerazione dei consumi interni che ha caratterizzato la prima fase di

blocco sociale e la stabile crescita dell’export faranno senz’altro archiviare un’annata con segno moderatamente positivo per i molini a duro e ancora più incoraggiante per i pastifici.

December DICEMBRE 2020

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Editorial EDITORIALE

Il comparto del frumento tenero, invece, potrebbe far registrare risultati meno confortanti nonostante l’andamento positivo delle vendite a scaffale, conseguenza di acquisti compulsivi di generi di prima necessità osservati tra marzo e maggio.

Il 2021, da parte sua, si presenta, fin da ora, come la più grande sfida per l’economia italiana dal secondo dopoguerra. Il Covid ha devastato interi pezzi di settori produttivi e del commercio che garantivano reddito a migliaia di famiglie e gettito fiscale

LE INIZIATIVE DI SOSTEGNO ALL’ECONOMIA SI SONO RIVELATE INEFFICACI alle casse pubbliche. Le iniziative di sostegno all’economia si sono rivelate inefficaci o poco rilevanti dove era necessario lo fossero. Nel comparto Horeca, in particolare, era doveroso prevedere aiuti diretti a fondo perduto

più incisivi, e anche più tempestivi, rispetto a quelli, insufficienti, messi in campo con vari provvedimenti.

Guardando al nostro comparto, appare prematuro avventurarsi in previsioni che potrebbero essere rapidamente smentite laddove non si dovesse verificare, molto rapidamente, un superamento della pandemia e un rilancio di quelle attività, come quelle del settore Horeca, che garantivano volumi e, soprattutto, marginalità all’industria molitoria.

La crisi sociale che potrebbe manifestarsi in modo drammatico fin dai primi mesi del 2021 impatterà inevitabilmente, e negativamente, su quei comparti manifatturieri caratterizzati da una forte elasticità della domanda, mentre sugli altri, con particolare riguardo ad alcune filiere alimentari, potrebbe confermarsi una stabilità della domanda con una polarizzazione dei consumi che premierà sia i segmenti premium, sia quelli del primo prezzo. Una situazione, in tutti i casi, particolarmente delicata che necessiterà, per poter essere superata nell’interesse dell’intero sistema Paese, di un’accorta, oculata, responsabile gestione delle idee e delle risorse a nostra disposizione.

Cosimo De Sortis

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Comic strip LA VIGNETTA DI SERGIO CRIMINISI

Da 60 anni al fianco dei mugnai Side by side with millers for 60 years

The Italian soft and durum wheat milling industry is the leader in the European Union with more than 11 million tons of wheat annually processed for the production of flour and semolina intended for food products which are the symbol of Made in Italy such as: bread, pizza, confectionery and pastry products, pasta. Since 1958 Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d’Italia, a member of Federalimentare and Confindustria - has exclusively represented this sector with pride, professionalism and commitment providing its member companies with daily information, protection and representation, consultancy and training, as well as communication services.

L’

industria molitoria italiana a frumento tenero e a frumento duro è leader nell’Unione europea con oltre 11 milioni di tonnellate di frumento annualmente trasformate per la produzione di farine e semole destinate a prodotti simbolo del made in Italy alimentare quali pasta, pane, pizza, prodotti dolciari e pasticceria.

Un comparto che dal 1958 Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d’Italia, aderente a Federalimentare e Confindustria - rappresenta in via esclusiva con orgoglio, professionalità e impegno, fornendo quotidianamente alle aziende associate servizi di informazione, tutela e rappresentanza, consulenza e formazione, comunicazione.

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Fact & News FATTI E NOTIZIE

ITALMOPA, AGER E PERTEN A CONFRONTO PER ANALISI PIÙ EFFICACI SUI GRANI

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C

reare un circuito di filiera per l’analisi e il controllo del frumento tenero e delle farine: è nata così la collaborazione tra Italmopa, Ager e Perten. Una sinergia vincente, come si potrà evincere partecipando, in videoconferenza, alla prima Giornata Informativa che si terrà il 18 gennaio.

Obiettivo dell’evento è quello di offrire un costruttivo confronto, una condivisione delle esperienze, uno scambio di consigli e suggerimenti volti a garantire una sempre maggior rispondenza del circuito di controllo alle esigenze dei laboratori aderenti. Vi prenderanno parte Italmopa ed esperti di Ager e Perten.

La Giornata Informativa è aperta ai rappresentati dei laboratori aderenti al circuito, nonché a tutte quelle imprese e realtà interessate a partecipare al nuovo ciclo di prove 2021.

VACONDIO CONTRO IL NUTRISCORE

N

o al Nutriscore, lo ha ribadito il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, dopo che la Germania ha ufficialmente adottato il sistema di etichettatura fronte pacco di concezione francese. Per Federalimentare il decreto attuativo varato da Berlino segue le linee previste dal possessore del copyright, un’agenzia dipendente dal ministero della Salute francese.

«Come rappresentanti dell’industria alimentare italiana - ha detto Vacondio - ribadiamo la nostra ferma opposizione al Nutriscore, sistema fuorviante e ingannevole che non favorisce la salute dei consumatori. Invitiamo i decisori politici italiani a respingere ogni ipotesi di compromesso tesa ad accettare il Nutriscore. L’Italia non delegherà mai a un ente straniero la facoltà di certificare la salubrità o l’insalubrità dei suoi prodotti».

CRESCE LA SPESA ONLINE

S

econdo l’Osservatorio “The World after Lockdown”, curato da Nomisma e Crif, il lockdown ha fatto impennare, rispetto al 2019, il ricorso ai canali digitali per l’acquisto di prodotti alimentari e bevande. Il 37% dei food shopper online, anche dopo l’allentamento delle misure restrittive ha incrementato il trend di spesa digitale.

Il 73% degli acquisti alimentari online avviene sui siti delle insegne della grande distribuzione, ma c’è anche chi sperimenta altre piattaforme, come i “pure players” e i siti/app, che rappresentano il 32% degli acquisti online di food & beverage. Secondo il report, il 67% del carrello digitale è composto da prodotti alimentari e bevande. Tra i motivi che portano a scegliere la spesa alimentare online, la possibilità di comprare 24 ore su 24.

DIRETTIVA UE E COMMERCIO SLEALE

L

e imprese appartenenti al comparto industriale rappresentate in Centromarca, Federalimentare, Ibc, e quelle del comparto distributivo di Federdistribuzione (Ancc-Coop, AncdConad e Associazione Distribuzione Moderna), hanno raggiunto un’intesa e proposto al legislatore delle linee guida sull’integrazione della Direttiva Ue 2019/633 nel quadro normativo nazionale, per il contrasto alle pratiche sleali e anticoncorrenziali nel mercato italiano.

L’intesa suggerisce di creare un’ampia applicazione della norma a tutti i soggetti della filiera, senza limiti di fatturato. È richiesta poi la vigilanza di un soggetto super-partes rispetto ai diversi comparti interessati, opportune modalità di conciliazione, garanzia di riservatezza in eventuali fasi istruttorie, il diritto alla difesa e sanzioni commisurate, senza compromettere la continuità operativa delle imprese e il loro equilibrio economico.

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Fact & News FATTI E NOTIZIE

AGROFARMACI: ARRIVA L’UFI

A

partire dall’inizio del prossimo anno, alle informazioni nelle etichette dei prodotti fitosanitari che riportano le indicazioni in caso di intossicazione o esposizione accidentale al composto, si affiancherà l’Ufi (Identificatore unico di formula),una sequenza composta da quattro gruppi di quattro caratteri alfanumerici, che dovrebbe consentire ai soccorritori di accedere, in modo veloce ed efficiente, a una banca dati contenente tutte le informazioni necessarie a trattare al meglio eventuali casi di intossicazione. Il codice sarà obbligatorio e dovrà essere riportato sull’imballaggio o l’etichetta degli agro-farmaci; l’Ufi verrà esteso a tutti i prodotti chimici a rischio, ad eccezione di quelli pericolosi solo per l’ambiente, per i quali la notifica è facoltativa.

CRESCONO I BRAND “TRASPARENTI”

L

o scorso ottobre, BVA Doxa ha realizzato un osservatorio su 600 soggetti in tutto il territorio nazionale, per capire l’approccio allo scaffale dei consumatori e le leve dei trend di acquisto. Il marchio è diventato molto importante per la spesa, perché rafforza il legame con i brand più amati, aumenta la fedeltà (22% dei consumatori) e incrementa la reputazione sulle marche (più del 40%). La frequenza della spesa si è ridotta, ma si comprano più prodotti e si spende di più. Il 46% degli intervistati ha aumentato l’acquisto di prodotti in promozione, l’attenzione alle etichette e alla lista degli ingredienti. Premiati i brand “trasparenti” sulla provenienza delle materie prime e quelli che hanno ideato iniziative di sostegno verso consumatori o società in difficoltà a causa della pandemia. L’83% degli intervistati si è iscritto a un programma fedeltà e il 29% sarebbe propenso a farlo, soprattutto se può ottenere premi utili (58%), prediligendo, fra questi, gli sconti sui prodotti (69%).

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Fact & News FATTI E NOTIZIE

PIÙ BIO NELLE SCUOLE

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roppe proteine e carboidrati nelle mense pre-Covid ma, dopo il lockdown, salgono le quote bio e i menù semplificati. È il quadro che emerge dal 5° rating dei menù scolastici e dall’indagine sulla mensa post-lockdown realizzata da Foodinsider e presentata durante uno degli appuntamenti di Terra Madre Salone del Gusto.

Nei menù post-Covid emergono cambiamenti sia organizzativi che di equilibrio nutrizionale, con proposte semplificate in cui spesso abbondano paste con condimenti leggeri o pizze, mentre scompaiono minestre e brodi, e le polpette vengono sostituite dai bocconcini. Fra i punti dello studio, il gradimento dei bambini per il pasto consumato in classe, che invoglia a mangiare di più, e l’investimento in risorse umane.

ETICHETTATURA: STOP AI NEGOZIATI UE

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Italia non proseguirà nel negoziato europeo per un testo di conclusioni del Consiglio Agrifish sulle etichettature alimentari». Lo afferma, in una nota, la ministra delle Politiche agricole e alimentari, Teresa Bellanova, dopo averlo già annunciato, nei giorni scorsi, alla sua omologa portoghese in un incontro bilaterale. «Insieme ad altri Paesi Ue chiediamo da tempo che si lavori a un possibile schema di etichettatura nutrizionale trasparente e in grado di aiutare i consumatori a prendere decisioni consapevoli sulla base di informazioni fattuali circa gli elementi nutritivi di un prodotto alimentare», si legge nel comunicato ufficiale della Bellanova.

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Buone Feste!

WORLD NEWS

World News è la rassegna delle notizie dall’Europa e dal mondo sull’agroalimentare.

Un punto di vista aggiornato e puntuale su quanto accade in sede comunitaria ed extra-comunitaria, per essere sempre informati sulle dinamiche internazionali in ambito politico, economico e scientifico. Brevi flash che possono risultare di interesse per la filiera - italiana ma non solo - della trasformazione dei cereali.

AGRICOLTURA: SALE IL VALORE NELL’UE, CALA IN ITALIA

N

el 2019 il valore della produzione agricola in Italia ha registrato una lieve flessione rispetto al 2018 (-1,2%).

Secondo Eurostat, tra gli Stati membri Ue con il settore agricolo più sviluppato, il valore della produzione totale è aumentato del 10,6% in Germania e leggermente diminuito in Francia (-1,6%) e Spagna (-0,9%).

Nel nostro Paese il calo è dovuto principalmente alla contrazione nel comparto delle colture (-3,1%), mentre tengono le produzioni animali (+0,9%), i servizi (+2.4%) e le attività secondarie (+1,3%).

Lo scorso anno l’aumento del valore totale della produzione agricola in Europa (+2,4%) ha superato l’aumento dei costi di produzione (+ 0,8%), determinando un aumento del valore aggiunto lordo (+ 4,5%). Nonostante la flessione, l’Italia resta però tra le principali potenze economiche agricole europee con 57,8 miliardi di euro, dietro alla Germania (58,2 miliardi di euro) e alla Francia (77 miliardi di euro).

IL PAKISTAN STUDIA UN SUSSIDIO ALLA FARINA

I

l primo ministro pakistano, Imran Khan, ha disposto lo studio di un meccanismo per garantire la stabilità dei prezzi del grano in tutto il Paese e fornire un sussidio diretto alla farina per coloro che vivono al di sotto della soglia di povertà. Questo è quanto è emerso a seguito di una riunione per rivedere i prezzi delle materie prime essenziali.

Il primo ministro ha inoltre sollecitato i governi provinciali a lanciare una campagna su vasta scala contro gli accaparratori e gli approfittatori con il supporto delle amministrazioni distrettuali, dando mandato al ministro della sicurezza alimentare, Syed Fakhar Imam, di elaborare un piano di azione dettagliato sulla disponibilità di farina a prezzi ragionevoli, in consultazione con i governi provinciali, i rappresentanti della Flour Mills Association e altri dipartimenti.

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WORLD NEWS

DALL’UE 10 MILIARDI DI EURO ALLO SVILUPPO RURALE

A

rriveranno nel 2021 i finanziamenti supplementari per lo sviluppo rurale previsti dal fondo Ue per la ripresa. L’accordo tra le istituzioni comunitarie è stato raggiunto il mese scorso. L’anno prossimo saranno disponibili 2,4 miliardi di euro e nel 2022 altri 5,6 miliardi, vincolati a misure per l’ambiente (37%) e alla digitalizzazione (55%). In origine i fondi sarebbero dovuti arrivare dal 2023 con la nuova Pac. Se si tiene conto degli ulteriori 2,6 miliardi di euro di anticipi previsti dall’accordo sul bilancio pluriennale Ue, il pacchetto per lo sviluppo rurale 2021-2022 dell’Unione europea supera i 10 miliardi di euro, di questi 1,2 miliardi saranno a beneficio dell’Italia.

UN PIANO PER IL MEDITERRANEO

I

presidenti regionali e i sindaci del bacino mediterraneo lanciano la proposta di una strategia dell’Ue, in sinergia con l’Unione per il Mediterraneo (UpM), in materia di sicurezza alimentare e di transizione agro-ecologica nell’area. Con un rapporto depositato e attualmente in esame all’Assemblea regionale e locale euromediterranea (Arlem), il 29 ottobre scorso si è aperto il primo dibattito tra i componenti dell’Arlem stesso. Il rapporto, firmato dalla vice-sindaca di Nizza, Agnès Rampal, dovrebbe essere adottato nei primi mesi del 2021. L’Arlem, di fatto, invita l’Unione europea e l’Unione per il Mediterraneo a sviluppare una strategia per la sicurezza alimentare nel Mediterraneo, promuovendo una transizione verso pratiche che preservino il suolo e l’agro-biodiversità, considerando anche l’introduzione di un’etichetta dedicata al “prodotto mediterraneo” o di “dieta mediterranea”.

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December DICEMBRE 2020

25

Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO

a cura di Tullio Pandolfi Italmopa

Controlli ministeriali sui mangimi: le non conformità sono minime

È

stato pubblicato sul sito del ministero della Salute il Rapporto sui controlli ufficiali nel settore dell’alimentazione animale per l’anno 2018, che analizza i dati provenienti dai controlli del Piano nazionale di controllo ufficiale sull’alimentazione animale (Pnaa) 2018-2020. Il Piano ha come obiettivo quello di assicurare un sistema ufficiale di controllo dei mangimi lungo l’intera filiera alimentare, per garantire un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell’ambiente. Il Pnaa 20182020 è diviso in tre parti (una descrittiva, una tecnica applicativa e una online sul sito del ministero della Salute) e comprende sia l’attività ispettiva che di campionamento.

Per quanto riguarda l’attività ispettiva, nel 2018 sono stati rendicontati 25.782 ingressi e 20.090 attività ispezionate sull’intera filiera, dalla produzione primaria fino alla somministrazione dei mangimi agli animali in allevamento. Con il termine “ingressi” si intendono anche attività diverse dalle ispezioni vere e proprie (audit su Osm, follow-up per allerte o criticità, ecc.). La maggior parte degli ingressi (15.862, il 61,5%) e delle ispezioni (12.161, il 60,5%) è stata effettuata in produzione primaria. L’attività di campionamento, invece, ha riguardato 10.836 campioni e ha rilevato 97 non conformità appartenenti a diverse categorie, tra le quali sostanze indesiderabili come i contaminanti ambientali (micotossine, diossine, melamina, pesticidi ecc.) e gli Organismi geneticamente modificati (Ogm). Delle 97 non conformità, che rappresentano solo lo 0,98% dei campioni, una parte hanno riguardato micotossine (13) e Ogm (12). In generale, si è assistito a una lieve diminuzione delle non conformità rispetto al 2017 (-0,05%).

Le attività extra-Piano e su sospetto, infine, hanno portato, rispettivamente, al prelievo di 204 campioni con 8 non conformità e 91 campioni con 12 non conformità (13,18% dei campioni su sospetto). Il report analizza i dati del 2018, primo anno di applicazione del Pnaa 2018-2020, che introduce alcune novità tra cui la modifica del Capitolo 5, con l’inserimento di un programma di monitoraggio per il controllo di residui di packaging nei mangimi contenenti ex-prodotti alimentari; impurità botaniche; pesticidi e prodotti fitosanitari (esclusi gli organo-clorurati) di cui Reg. (Ce) 396/2005; fluoro nelle materie prime per mangimi.

Le novità del Codice della crisi d’impresa in vigore da settembre 2021

I

l codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza - D.Lgs. 12 gennaio 2019, n.14, legge 8 marzo 2019, n. 20 - aveva previsto una delega al Governo per l’adozione di D.Lgs. correttivi in materia di riforma della disciplina. A tal fine, è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale - Serie generale n. 276 del 5 novembre 2020 il testo del D.Lgs. 26 ottobre 2020, n. 147, recante “Disposizioni integrative e correttive a norma dell’articolo 1, comma 1, della legge 8 marzo 2019, n. 20, al D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, recante Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”.

Il Decreto, in particolare, ha: • chiarito la nozione di crisi sostituendo la definizione “difficoltà economico-finanziaria” con “squilibrio economico-finanziario”;

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O I B

Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO

• riformulato le disposizioni riferite a quelle situazioni in cui è presumibile lo svolgimento dell’attività di direzione e coordinamento da parte di un’impresa; • modificato la norma riguardante la disciplina del concordato, degli accordi di ristrutturazione e del piano attestato di più imprese in stato di crisi o di insolvenza appartenenti al medesimo gruppo; • modificato la disciplina riguardante la qualifica dei soggetti incaricati dall’autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e di controllo delle procedure previste nel Codice;

• sostituito gli artt. 380 e 382 che disciplinano le modifiche al codice civile rispettivamente in materia di cause di scioglimento delle società di capitali e delle società di persone; • introdotto alcune modifiche alle norme del codice civile in materia di assetti organizzativi societari.

Il D.Lgs. 26 ottobre 2020, n. 147, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 5 novembre 2020, entrerà in vigore il 1° settembre 2021. Ciò, ad eccezione delle disposizioni di cui agli artt. 37, commi 1, 2 e 40, che saranno in vigore dal 20 novembre 2020.

L’applicazione del nuovo Regolamento Ue sul bio slitta al 2022

S

ulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L. 381 del 13 novembre è stato pubblicato il Reg. (Ue) 2020/1693 del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il Reg. (Ue) 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici per quanto riguarda la sua data di applicazione e alcune altre date in esso previste.

Tale Regolamento, entrato in vigore il 17 giugno 2018, ha istituito un nuovo quadro normativo per la produzione biologica.

Al fine di garantire una transizione agevole dal vecchio quadro normativo al nuovo, era stata stabilita come sua data di applicazione il 1° gennaio 2021. Come è noto, il 30 gennaio 2020 l’Or-

ganizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l’epidemia di Covid-19 una «emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale» e l’11 marzo 2020 l’ha qualificata come pandemia.

La pandemia di Covid-19 ha determinato circostanze eccezionali che richiedono notevoli sforzi da parte del settore biologico in termini di produzione, che non sarebbe stato ragionevolmente possibile prevedere al momento dell’adozione del Reg. (Ue) 2018/848.

La pandemia di Covid-19 e la relativa crisi di sanità pubblica gravano pesantemente sugli operatori biologici, che hanno dovuto e devono concentrare i loro sforzi sul mantenimento della produzione biologica e degli scambi commerciali e non possono nel contempo prepararsi all’applicazione del nuovo quadro normativo delineato nel Reg. (Ue) 2018/848. Di conseguenza, si è riconosciuto che gli Stati membri e gli operatori non sarebbero in grado di garantire la corretta attuazione e applicazione di tale Regolamento a decorrere dal 1o gennaio 2021, come originariamente previsto. L’articolo 61, secondo comma, del Reg. (Ue) 2018/848 è stato pertanto sostituito dal seguente: «Esso si applica a decorrere dal 1° gennaio 2022».

December DICEMBRE 2020

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Laws & Rules PANORAMA NORMATIVO

Nuovi limiti nei livelli massimi di residui di sostanze attive nei cereali

È

stato pubblicato, sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea n.

L. 367 del 5 novembre 2020, il Reg. (Ue) 2020/1633 della Commissione del 27 ottobre 2020, che modifica gli allegati II, III, IV e V del Reg. (Ce) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di azinfos metile, bentazone, dimetomorf, fludioxonil, flufenoxuron, oxadiazon, fosalone, piraclostrobin, repellenti (tallolio e teflubenzurone) in o su determinati prodotti. Relativamente ai cereali, le modifiche/aggiunte dei livelli massimi di residui riguardano in particolare le sostanze attive azinfosmetile, flufenoxuron, oxadiazon e i repellenti (tallolio). Il Regolamento si applica da 25 maggio 2021.

La responsabilità di far rispettare la legislazione Ue in materia agroalimentare ricade sugli Stati membri

S

ulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L. 354 del 26 ottobre 2020 è stata pubblicata la Decisione di esecuzione (Ue) 2020/1550 della Commissione del 23 ottobre 2020, che stabilisce il programma pluriennale dei controlli per il periodo 20212025 da eseguire negli Stati membri dagli esperti della Commissione per verificare l’applicazione della legislazione dell’Unione in materia di filiera agroalimentare. La responsabilità di far rispettare la legislazione dell’Ue ricade sugli Stati membri: le autorità competenti nazionali provvedono a monitorare e verificare, predisponendo controlli ufficiali, che le prescrizioni in materia agroalimentare dell’Ue siano effettivamente rispettate e fatte rispettare.

Parallelamente al monitoraggio e alla verifica di cui sopra, come stabilito dall’art. 116 del Reg. (Ue) 2017/625, esperti della Commissione sono tenuti ad eseguire controlli, compresi audit, negli Stati membri al fine di verificare l’applicazione della legislazione dell’Unione. La Commissione ha elaborato un programma plu-

riennale di controlli per il periodo 2021-2025 in linea con il proprio mandato e che ne rispecchia le priorità. Tali controlli sono eseguiti negli Stati membri dagli esperti della Commissione al fine di verificare l’applicazione della legislazione nei settori relativi alla sicurezza alimentare e dei mangimi, alla salute e al benessere animale, alla sanità delle piante, ai prodotti fitosanitari, al funzionamento dei sistemi nazionali di controllo e delle autorità competenti che li attuano, tenendo conto delle sinergie con i regimi di controllo nell’ambito della Politica agricola comune.

Il programma pluriennale di controlli contribuisce alle priorità della Commissione incluse nel Green Deal europeo nella strategia Farm to Fork per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Questo programma contribuisce anche al monitoraggio della Pac in conformità alle regole di condizionalità stabilite nel Reg. (Ue) n. 1306/2013. La Commissione ha individuato gli ambiti prioritari delle ispezioni, che sono riportati nell’allegato della decisione.

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Mercati 2021, una scommessa inquietante 2021 Markets, a scary bet L’EFFETTO SCIA DEL COVID COMPRIME I CONSUMI COVID HALO REDUCES CONSUMPTION

di Luigi Pelliccia Responsabile Ufficio Studi e Mercato di Federalimentare

The world of postcoronavirus domestic food consumption will attempt to go back with enthusiasm to preCovid habits. The most important thing now is to limit the damage that is hitting the food service industry, containing it as much as possible. From GDP cut to 2021 recovery, the country will close 14 points below this year and by the end of 2021, it will be about 10 points below the 2007 level.

Despite data collection and surveys by Crea and Istat, the problems raised by the pandemic leave more questions than answers. What shall we expect from next year, in terms of consumption and products? It is hard to say, yet a development policy is certainly needed, with long-term vision and structural renewal of the Italian economy, which is actually difficult to run properly and in the short-term for a good recovery in the new year.

Q

uanto sta accadendo nell’universo dei consumi alimentari nazionali è nuovo e non sarà del tutto passeggero. Quando gli effetti più gravi della pandemia saranno finiti (probabilmente nel corso dei prossimi mesi estivi), si tenterà di tornare con entusiasmo alle abitudini precedenti. Un test in questo senso è quanto avvenuto la scorsa estate, nella ahimè volatile pausa della pandemia.

Il punto centrale è limitare i danni che stanno colpendo Horeca, circoscrivendoli il più possibile a una parentesi dolorosissima (specie adesso, che è recidivata) e non a un’amputazione strutturale. Purtroppo questo è un Paese che ha un grande talento nel rendere strutturali le crisi, come dimostra ampiamente il dopo Lehman Brothers.

Il taglio del Pil L’effetto scia sarà lungo, comunque, prima di rispristinare i livelli qualitativi dei consumi alimentari precedenti la crisi, malgrado la “voglia” popolare di farlo al più presto. Il taglio del Pil quest’anno sarà intorno ai 10 punti e la ripresa 2021, secondo le ultime proiezioni, sarà di soli 4 punti. Significa che il Paese, che nel 2020 è entrato di suo con un Pil 4 punti inferiore al 2007, quest’anno chiuderà 14 punti sotto e, a fine 2021, sarà di circa 10 punti più basso rispetto al livello del 2007. I punti deboli del sistema sono due. Da un lato, senza voler generalizzare, una politica dello sviluppo, guidata da forze che sono da lustri troppo spesso comitati elettorali, senza visione a lungo termine, poveri di vera “politica” e alla co-

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Focus on economics FOCUS ECONOMIA

EVOLUZIONE DELLE VENDITE ALIMENTARI AL DETTAGLIO

TABELLA

VARIAZIONI TENDENZIALI SULLO STESSO MESE O PERIODO DELL’ANNO PRECEDENTE

Parametri

Anno Gen. 2019

Febbraio

Mese Mese

Marzo

Bim.

Mese

Trim.

Aprile

Maggio

Mese Quad. Mese

Giugno

Luglio

Agosto

Settembre

5 mesi

Mese

Sem.

Mese

7 mesi

Mese

8 mesi

Mese

9 mesi

Vendite alim. destagion. in valore

0,9

1,9

8,2

5,1

3,5

4,6

6,1

5,4

2,8

4,6

0,5

4,1

-1,1

3,3

0,6

2,9

3,8

3,1

Vendite alim. destagion. in volume

0,1

1,1

7,8

4,5

2,1

3,9

2,9

3,9

0,1

2,9

-1,9

2,3

-2,4

1,5

-0,4

1,3

2,6

1,4

Vendite non alim. destagion. in valore

0,7

1,0

3,8

2,4 -36,6 -10,8 -52,2 -21,9 -20,4 -21,6 -4,4 -18,6 -11,6 -17,6 1,1 -15,3 -0,6 -13,5

Vendite non alim. destagion. in volume

1,2

1,6

4,3

2,9 -36,0 -9,8 -52,5 -20,9 -20,6 -20,8 -4,8 -18,0 -15,8 -17,8 0,5 -15,4 0,8 -13,6

Vendite totali destagion. in valore

0,8

1,4

5,7

3,5 -18,4 -4,0 -26,3 -10,0 -10,5 -10,1 -2,2 -8,8 -7,2 -8,5

0,8

-7,3

1,3

-6,3

Vendite totali destagion. in volume

0,8

1,3

5,8

3,5 -19,5 -4,2 -28,1 -10,4 -11,9 -10,7 -3,5 -9,6 -10,2 -9,7

0,0

-8,3

1,5

-7,2

Fonte: elaborazione Federalimentare su dati Istat

stante ricerca di consenso a breve. Dall’altro, una capacità di spesa asfittica, a causa di normative farraginose, pletoriche, e una burocrazia inadeguata. Difficile oliare a dovere e a breve la macchina. Per cui, lo stesso Recovery Fund rischia di rimanere una specie di dirigibile finanziario che galleggia nel cielo, con scarso impatto concreto. Le stesse polemiche sul Mes rischiano di essere in realtà di lana caprina perché, paradossalmente, tale strumento potrebbe aumentare i problemi in questo senso. C’è da sperare nei vincoli imposti da Bruxelles.

Essere in parte etero-diretti, per questo Paese, può risultare frustrante, ma è anche un pungolo necessario. Si può però confidare nella voglia psicologica di reazione e di uscita dall’incubo pandemia del consumatore medio e del tessuto imprenditoriale. Per cui, il livello di risparmio, adesso in forte aumento, potrebbe riversarsi sul mercato, accelerando la risalita dei consumi e tamponando, in parte, la minore capacità di acquisto, così gli investimenti potrebbero ripartire in modo interessante.

Sì ai cibi sani Una indagine del Crea, effettuata dopo la prima quarantena, ha evidenziato, su quasi 3 mila intervistati (un campione ristretto ma comunque indicativo), un aumento del consumo di alimenti cosiddetti “sani” (sic): verdura (+33%), frutta (+29%), legumi (+26,5%), acqua (+22%), olio extra vergine d’oliva (+21,5%); parallelamente, però, ben il 44,5% ha ammesso di aver mangiato più dolci e il 16% di aver bevuto più vino. Questo periodo è stato, inoltre, l’occasione per sperimentare nuovi cibi (40%) e nuove ricette (31%), migliorando le proprie abitudini alimentari (24%) e maturando comportamenti ecosostenibili (fare la raccolta differenziata 86%, conservare e consumare alcuni alimenti acquistati in eccesso 83%, oppure mangiare tutto, inclusi gli avanzi, 80%).

Il 44% degli intervistati, infine, è aumentato di peso per il maggiore apporto calorico (dolci e vino), correlato a una minore attività fisica, che ha riguardato il

53% del campione. Il dato viene confermato dall’esigenza di mettersi a dieta, espressa in oltre il 37% dei casi. Forse, si può azzardare a dire che uno dei segmenti che potrebbe avere maggiore possibilità di consolidare il delta aggiuntivo di consumi emerso durante la pandemia (o almeno di avere l’effetto scia più lungo) è quello dei consumi alcolici. Va ricordato che, tolti gli astemi, gli italiani consumano 12 litri di alcol (misurato come alcol puro) pro capite all’anno. Una quantità che non è mai calata negli ultimi anni.

I dati Istat dei consumi alimentari dei primi 9 mesi dell’anno (TABELLA), indicano, d’altra parte, una crescita in volume del +2,4% sullo stesso periodo 2019, che non è poco. Nel 2019 la crescita in volume fu pari ad appena il +0,1%. Il guadagno è stato finora, perciò, di 2,3 punti. In valore, troviamo una crescita dei consumi alimentari sui 9 mesi pari al 3,1%, dopo il +0,7% del 2019, con un differenziale di 2,4 punti. Sembrerebbe che quantità e valore siano cresciuti di pari passo, ma non

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Focus on economics FOCUS ECONOMIA

è così. La pressione sui costi e sui prezzi alla produzione dell’industria alimentare è stata pari al +1,3% medio nel corso del 2020. Ne consegue un restringimento dei margini, ampiamente dimostrato dalla crescita 2020 fra il +6% e il +7% dei discount alimentari e da numerosi indizi quali la forte crescita di pasta, uova e riso nel carrello della spesa.

I futuri consumi Il cibo rimane in ogni caso il mezzo più rapido e a portata di mano per gratificarsi e cercare lo “sgombero mentale” dalla crisi. È probabile, quindi, un palpabile recupero qualitativo dei consumi alimentari nella seconda metà del 2021 e un ritorno di Horeca, alla fine di tale periodo, sui livelli di circa 4 anni fa. Come dire, che la chiusura 2021 potrebbe vedere i livelli di attività di Horeca fra i 4 e i 5 punti sotto il livello del 2019, su una quota annuale proiettata attorno ai 76-78 miliardi. Nel frattempo, è aumentato enormemente il delivery, non solo per i singles e i piccoli nuclei, ma anche come valvola di sfogo delle famiglie. È aumentato il servizio

della spesa a domicilio, mentre è rimasta inchiodata la grossa fetta dei consumi legata al turismo, anche nazionale.

Mettendo insieme questi elementi esce fuori la conferma di quanto accennato: i prodotti di fascia medio-alta stanno perdendo terreno e sta diminuendo il valore “percepito” della fascia media, anche perché la distribuzione ha aumentato la presenza dei prodotti a proprio marchio.

Come è stato osservato da alcuni esperti, si aprirà una frattura ancor più ampia fra “acquisto di piacere” e “voce di spesa”. Le aziende più strutturate riusciranno a reggere più a lungo, ma lasceranno indietro molti bar, ristoranti, enoteche e qualche produttore.

Strada in salita nel 2021 In conclusione, si può ipotizzare che, per colmare il cavo d’onda qualitativo dei consumi domestici, ci vorranno a dir poco due anni. Ma per recuperare e rilanciare per intero Horeca, nei nuovi profili che il segmento sta delineando e che in parte si stabilizzeranno, non ne basteranno tre. Sul fondo, in ogni caso, rimane lo spettro di

PROBABILE RECUPERO DEI CONSUMI NELLA SECONDA METÀ DEL 2021 un’amputazione strutturale e non marginale del sistema Horeca. Come dire, che in futuro potremmo avere un “motore” Horeca di cilindrata inferiore e parzialmente orientato in modo diverso, per cui il fatturato prodotto e l’occupazione coinvolta faranno molta, ma molta fatica per ritornare ai livelli pre-Covid. Pochi ricordano che l’industria italiana, dopo la crisi del 2008, ha lasciato per strada, a tutt’oggi, oltre il 20% dei propri livelli produttivi. Non è un buon precedente, anche se la parte sopravvissuta è riuscita a trovare competitività e a crescere bene sui mercati esteri. Comunque, siamo davanti a una scommessa inquietante o, se si vuole, a “terra incognita”.

Luigi Pelliccia

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L’INTERVISTA The interview

L’impatto del coronavirus sui mercati delle commodities The reaction to Covid on commodities markets

di Maurizio Floris

Segretario Associazione Agraria Milano

«Covid is having a strong impact on the marketing of commodities or raw materials. The Italian markets (stock exchanges and trading rooms) are mostly closed to contain the risk of contagion. Therefore, the personal and direct exchange of information on harvests, price trends, and Italian or foreign competitors’ behaviour is no longer possible.

Knowing the trend or Chicago or Matif temporary price is not enough to decide whether, when, how much and at what price to sell or buy». These are clear words pronounced by Alessandro Alberti, the president of Milan Grain Association.

«Very much so, because our markets are real markets, the goods are bought and sold for real, even after a while; for this reason, it is necessary to meet and talk to each other again. We certainly have to think about today and tomorrow, both are necessary to reduce the risk related to any market decision».

He also added: «Unfortunately, the effects of the pandemic and the resulting restrictions had an impact on the whole market system and its single associations. For the markets, less participation led to a loss of attraction.

For the associations, a reduction of the social structure. We did not give up. We have left the trading room open and carried out the price survey always relying on the three instruments: physical presence (obviously in compliance with regulations), videoconferences and data sheets. We will continue to do so, whatever the risk level our region is given, because we are firmly convinced that this is a small but important way to carry on activities which are already allowed today, and to resume those that will become so. Call it resilience or conviction, it does not matter, it is our contribution to social well-being».

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DICEMBRE 2020 December

L’AGROALIMENTARE DOVRÀ RIPROGETTARE LA CATENA DI FORNITURA, LA TIPOLOGIA DI PRODOTTO E DI SERVIZIO «THE AGRI-FOOD INDUSTRY WILL HAVE TO REDESIGN THE SUPPLY CHAIN, PRODUCTS AND SERVICES»

The interview L’INTERVISTA

«I

l Covid sta condizionando pesantemente la commercializzazione delle commodities agricole. I mercati italiani (borse, sale contrattazioni) per la maggior parte sono chiusi per contenere il rischio di contagio. Così viene meno l’incontro personale, lo scambio diretto di informazioni sui raccolti, sulle tendenze dei prezzi, sui comportamenti dei competitor nazionali ed esteri. Conoscere l’andamento o i prezzi aggiornati di Chicago o del Matif non basta per decide-

re se, quando, quanto e come vendere o comprare». Parole chiare, queste del presidente dell’Associazione Granaria di Milano, Alessandro Alberti, conosciuto dai più come Sandro, che scende nel dettaglio nell’intervista che segue.

Presidente, la situazione è difficile...

Sì perché i nostri sono mercati effettivi, la merce si compra e si vende veramente, anche a distanza di tempo e per questo occorre vedersi e parlarsi. Un occhio Alessandro Alberti, presidente Associazione Granaria Milano

all’oggi, l’altro al futuro, ma ambedue sono necessari per ridurre il rischio connesso a qualsiasi decisione di mercato.

La pandemia ha influito sui comportamenti dei vostri soci e degli operatori di mercato?

Era impossibile non accadesse. Troppo forte l’impatto delle restrizioni e delle paure. Gli operatori, soci e non, i venditori, i compratori e i broker, hanno reagito accentuando l’uso del telefono, delle piattaforme digitali, del contatto da remoto. E’ vero che lo facevano anche prima, quando erano in mercato: cercare informazioni su prezzo, qualità e quantità della merce e trovare controparti, occasioni di affare, era ed è il loro pane quotidiano. Il Covid ha però spinto sull’acceleratore, aumentando la velocità dei cambiamenti che i mercati e la Granaria avevano già intuito: le imprese e gli operatori in difficoltà hanno anticipato la decisione di uscire dal mercato, di chiudere l’attività, talvolta anche di lasciare la Granaria dopo anni di adesione convinta e motivata.

Una veduta del CeMi (Commodities Exchange Milan)

L’agroalimentare ha resistito meglio di altri settori economici alle difficoltà causate dalla pandemia: è una consolazione o una speranza?

Nell’agroalimentare tutti hanno lavorato, ma non tutti con gli stessi risultati. Il settore molitorio, che come Granaria e come mia attività professionale seguo in modo particolare, all’inizio della pandemia ha dovuto affrontare molte difficoltà legate all’approvvigionamento a seguito delle limitazioni ai trasporti che, peraltro, hanno colpito molti settori dell’agroalimentare,

December DICEMBRE 2020

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L’INTERVISTA The interview

LA SALA CONTRATTAZIONI DIVENTA 4.0: NON SOLO ONSITE MA ANCHE ONLINE specie quelli che più necessitano del prodotto estero. La Granaria ha sostenuto le azioni delle organizzazioni e delle associazioni per superare i blocchi, del tutto immotivati, delle merci, coinvolgendo i nostri soci nel segnalare tali criticità agli organi competenti. Al contempo, sono cambiate le abitudini dei consumatori, con una grande richiesta della confezione di farina da chilo: chi già immetteva sul mercato questo prodotto ha colto l’opportunità, gli altri hanno dovuto riorganizzarsi, stretti fra la mancanza di domanda da parte della ristorazione e il costo dei cambiamenti strumentali ed organizzativi necessari a soddisfare una richiesta non prevedibile. Questi cambiamenti nelle abitudini di consumo degli italiani non sappiamo ancora se diverranno stabili, se saranno una nuova costante del mercato. Lo smart working potrà spostare alcuni consumi, come quelli nei pubblici esercizi, nei ristoranti, nelle mense aziendali, al di fuori dei centri direzionali cittadini, riducendoli. Magari consoliderà la riscoperta del negozio sotto casa. In ogni caso si dovrà ripensare la catena di fornitura, la tipologia di prodotto e di servizio. Nel suo insieme, il settore agroalimentare ha sopportato il costo della crisi meglio degli altri, ma con sforzi e rinunce che troppo spesso hanno comportato il ricorso alle riserve, non sempre inesauribili. Su tutti gravava, e grava ancora adesso, l’incertezza sulla durata della crisi e sui cambiamenti che la sua scia lascerà dietro di sé. Alla fine, che questa grave crisi diventi un’opportunità riesce difficile ipotizzarlo, pur volendo essere molto fiduciosi.

Che indicazioni arrivano dai mercati internazionali?

Interpretare i mercati, oggi, è particolarmente difficile. I diversi orizzonti temporali si intersecano più strettamente di quanto avveniva prima della pandemia. Il breve periodo prevede tensioni su prodotti come la soia e il mais, che risentono e

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DICEMBRE 2020 December

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The interview L’INTERVISTA

incorporano le posizioni di acquisto della Cina che, nel caso del mais, anche nel Vecchio Continente, ha drenato volumi rilevanti di merce con l’evidente obiettivo di mantenere elevato o, secondo alcuni, di aumentare il livello delle proprie scorte, peraltro da sempre particolarmente alto. Che poi queste scorte restino in Cina è una domanda che aleggia in molte analisi. La futura fuoriuscita della Cina dalla crisi della suinicoltura, dovuta alla peste suina, sarà impostata su modelli di allevamento ben diversi da quelli devastati dall’epidemia, quindi è possibile ipotizzare consumi di materie prime costantemente crescenti. Il basso costo del petrolio agisce da freno sugli oli e sulla destinazione energetica dei cereali, primo fra tutti il mais. Sono spinte contrapposte ma ugualmente incidenti e ugualmente fonte di incertezza. Sul lungo periodo i fondamentali sono positivi e non dovremmo dolercene come abitanti della Terra, mentre gli operatori di mercato devono trovare la quadra fra produzione e offerta mondiale crescente - come somma delle produzioni dei vari Paesi - e gli andamenti del breve. Anche in questo caso è ciò con cui gli operatori hanno sempre fatto i conti, ma è cresciuta l’incertezza.

La dimensione dello scenario e la velocità di cambiamento non sono però eventi nuovi. Cosa è richiesto di diverso oggi agli operatori ?

La dimensione è aumentata, la velocità è cresciuta e le certezze si sono ridotte: agli operatori si richiedono doti personali di freschezza, immaginazione, disponibilità e apertura. Sono caratteristiche che da sempre fanno la differenza fra gli imprenditori, ma dovranno essere sempre più sostenute e accompagnate da servizi quali la formazione, l’innovazione di processo e di prodotto. Ciò non si può ridurre al saper organizzare la videochiamata per lasciare il personale a casa così da risparmiare sui costi fissi degli uffici e degli immobili. Servono risorse disponibili per più tempo perché questi sono processi costanti, non punti che una volta raggiunti si cristallizzano.

Quali sono stati gli effetti della pandemia sulla Granaria di Milano?

Purtroppo gli effetti della pandemia e delle restrizioni ad essa legate hanno agito su

tutto il sistema dei mercati e sulle singole associazioni che lo costituiscono. Per quanto riguarda i mercati, la riduzione della partecipazione, quindi la perdita di attrazione, ha messo in discussione la frequenza settimanale che, in taluni casi, ha causato la sospensione dei listini; mentre per le associazioni si è registrata una riduzione della compagine sociale originata da diverse dimissioni. La pandemia e le restrizioni alla circolazione delle persone hanno accelerato tali fenomeni e, complessivamente, impongono di ripensare sia all’attuale organizzazione dei mercati delle Granarie (frequenza, ubicazione, tesseramento, condizioni di partecipazione), sia la stessa configurazione delle Granarie quali erogatrici di servizi al settore agroalimentare (arbitrati, contratti, analisi, listini), della cui importanza i soci e gli utilizzatori hanno perso o stanno perdendo consapevolezza.

La Granaria come ha affrontato le criticità di questi mesi?

Nell’ambito della discussione su come affrontare la pandemia, abbiamo tenuto il timone verso il settore agroalimentare, non sulla situazione sanitaria della Lombardia, ovviamente rispettando le prescrizioni e adottando tutte le misure precauzionali.

Innanzitutto, sin da fine febbraio, ovvero dal primo giorno di sospensione delle ri-

ABBIAMO SEMPRE MANTENUTO ATTIVE LA SALA CONTRATTAZIONI E LA RILEVAZIONE PREZZI unioni di mercato, abbiamo sempre effettuato la rilevazione dei prezzi. Per dirla con il nostro linguaggio, non abbiamo saltato un martedì di listino. Ci siamo organizzati - attraverso video conferenza e l’invio per email - di strumenti, su base volontaria, di fornitura dei prezzi. I fogli excel e/o i pdf ci tornavano compilati e diventavano ulteriore fonte di informazioni, che integravano quelle fornite nella discussione da remoto con i partecipanti alla videoconferenza. Questo lo abbiamo voluto da subito perché il mercato non poteva non avere punti di riferimento, tanto più necessari nelle prime settimane di lockdown, quelle delle tensioni dovute alle difficoltà logistiche, ma anche perché coerente con la filosofia della rilevazione prezzi di Milano, che da sempre avviene a porte aperte: chiunque può assistere e fornire informazioni. Unica condizione richiesta è la buona educazione. Appena le condizioni

December DICEMBRE 2020

45

The interview L’INTERVISTA

lo hanno permesso, cioè a giugno, abbiamo riaperto il mercato e la tradizionale riunione del martedì nella nuova sede in Sogemi. Con la riapertura abbiamo riattivato la rilevazione prezzi con la riunione fisica, affiancata però dalla videoconferenza e dai fogli informativi per mantenere l’arco di raccolta dei valori delle contrattazioni il più ampio possibile.

E dopo la dichiarazione a zona rossa della Lombardia?

Non ci siamo arresi. Abbiamo mantenuto aperta la sala contrattazioni e svolto la rilevazione prezzi con tutti e tre gli strumenti: presenza fisica (ovviamente nel rispetto delle norme), videoconferenza, fogli informativi. Così continueremo a fare, qualunque colore ci venga attribuito, perché siamo fermamente convinti che rappresenti un modo, piccolo ma importante, per assicurare continuità alle attività già oggi possibili e la ripresa di quelle che lo

diventeranno. Che si chiami resilienza o convinzione non è importante, è il nostro contributo al bene comune.

Questa resilienza, o convinzione, si è rivelata sufficiente?

Necessaria, non sufficiente. Il Covid, sotto certi aspetti, non ha cambiato nulla, ma potrà cambiarne molti, anche nel nostro settore, quello dei mercati delle materie prime. Se l’operatore, in fondo, è sempre lo stesso, sono gli strumenti di sostegno che devono cambiare. La Granaria di Milano ritiene ormai indilazionabile che i

LE GRANARIE SONO GARANZIA DI CONTRATTI EQUILIBRATI E DI ARBITRATO

mercati si integrino fra loro; lo abbiamo detto e scritto in occasione dell’annuale assemblea sociale ed è la nostra posizione ufficiale da tempo. Le vie di mezzo non portano a niente. Tradotto vuol dire che non è più sufficiente individuare una sede a metà strada, una giornata di mercato comune, alternarsi una volta di qua e una volta di là. Queste possono essere utili tappe intermedie di un percorso condiviso fra il maggior numero possibile di attori, percorso che, a nostro avviso, deve portare alla nascita di un’Associazione Granaria Italiana.

L’eventuale nascita dell’Associazione Granaria Italiana farà scomparire le realtà tradizionali?

Certo che no. Significa diventare architetti e attuatori di un nuovo modo di essere: predisporre i contratti, organizzare la riunione di mercato secondo un calendario e una frequenza rispondente alla mutata situazione tecnologica e logistica, disciplinare le controversie con l’arbitrato irrituale. Tutto ciò avviene già in ogni associazione, ma la semplice etichetta di ognuna di esse si perde nel mare della globalizzazione e anche della volontà di taluni, interni ed esterni al sistema, di far scomparire quelle forme intermedie di auto-organizzazione che si oppongono a sistemi di prevalenza, quasi di prevaricazione.

Perché sono nati i contratti delle Granarie? Per rendere il più equilibrato possibile lo scambio merce contro soldi, venditore contro compratore. Il contro non ci piace, in fondo basta accorciare la parola e diventa “con”: venditore con compratore, merce con soldi. Il resto sono doverosi e utili strumenti di facilitazione: le regole condivise, i contratti tipo, l’arbitrato che in poche settimane e a costi decisamente inferiori al procedimento civile risolvono la controversia commerciale, il laboratorio di analisi che, godendo della mutua fiducia delle parti, fornisce un risultato analitico non contestabile.

Ha qualche rammarico sul progetto della Granaria Italiana?

Forse abbiamo dato per scontato che ci fosse maggiore consapevolezza circa l’importanza e l’utilità delle Granarie e che questa fosse solida nel tempo. Invece occorre ribadire che la messa in discussione delle Granarie può comportare la scom-

December DICEMBRE 2020

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The interview L’INTERVISTA

parsa dei contratti tipo e la loro sostituzione con contratti meno equilibrati, la soppressione dell’arbitrato, con relativo ricorso al procedimento civile, i cui tempi biblici sono noti, i costi ben più rilevanti e, soprattutto, è privo della necessaria conoscenza dei meccanismi di esecuzione. Le analisi sulle merci oggetto di scambio, poi, potrebbero subire una drastica riduzione delle tipologie o un forte aumento dei costi: ai laboratori delle granarie potrebbero infatti subentrare quelli privati, già oggi concentrati su analisi a maggior valore aggiunto, alzando i prezzi delle analisi soprattutto di natura merceologica, che i laboratori delle granarie vendono a prezzi bassi in quanto necessarie al regolare flusso delle contrattazioni e perché non hanno scopo di lucro.

E nel frattempo?

Faremo il nostro lavoro a favore dei soci e del settore agroalimentare che fruisce dei listini in larga parte realizzati e diffusi grazie alle Granarie. Cercheremo forme di collaborazione intermedie. Tuttavia, c’è una condizione preliminare: occorre che la nostra base sociale, di tutte le associazio-

LA NASCITA DELL’ASSOCIAZIONE GRANARIA ITALIANA È UNA NECESSITÀ ni granarie, sostenga questo percorso. Siamo enti senza scopo di lucro, e il nostro primo sostegno è la partecipazione attiva dei soci, con idee, critiche, ma anche risorse economiche, cioè adesioni.

Quali ostacoli si possono intravvedere su questa strada?

Paradossalmente il Covid ci ha aiutato, accelerando la presa di coscienza dei limiti del nostro sistema di mercati e portandola allo stesso livello in tutti gli attori che costituiscono il sistema delle Granarie, un tempo definite consorelle. Che non ci siano pregiudizi ai cambiamenti, anche importanti, è un fatto nuovo e positivo. Da qui partiremo, e ci stiamo già lavorando, per formulare un progetto che incorpori i valori e gli strumenti “tradizionali”, costitutivi della ragion d’essere delle Granarie, per superare gli ostacoli che inevitabil-

mente troveremo sulla strada, ma che non devono trasformarsi in vincoli insuperabili.

Fra noi Granarie abbiamo basi e intendimenti comuni: non sarà né facile né breve, ma perdere la spinta verso il cambiamento vorrebbe dire mollare tutto e tutti. Spero non accada.

Maurizio Floris

December DICEMBRE 2020

49

MATERIE PRIME Raw material

La qualità merceologica del grano duro 2020 made in Sicily The quality for the 2020 durum wheat made in Sicily

The Sicilian network for monitoring the quality of durum wheat in 2020 involved 22 storage centers scattered in the regional land, analyzed 6,335 batches of wheat equivalent to 600,138 quintals, about 8% of the regional average production

50

DICEMBRE 2020 December

if referred to harvests of the last five years (2015-2020).

Results reveal that the quality of wheat samples analyzed was the best considering data recorded in over twenty years of monitoring.

The average protein content was 12.40%, increasing of 0.9

percentage points compared to 2019 and 1.4 percentage points compared to 2018; while the hectolitre weight was on average 81.39 kg/hl, 0.3 points less if compared to 2019 and 1.80 more if compared to 2018.

The best results for protein

Raw material MATERIE PRIME

RISPETTO AL 2019 RADDOPPIA LA DISPONIBILITÀ DI GRANELLA DI CATEGORIA SUPERIORE COMPARED TO 2019, SUPERIOR GRAINS AVAILABILITY DOUBLES

di Bernardo Messina e Giuseppe Russo Ricercatori del Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore” - Palermo

L’

ultimo ventennio ha visto il nostro Paese misurarsi con interventi di programmazione politica che hanno realmente ridisegnato e stravolto il contesto e le regole generali che governano specifici ambiti produttivi. In tema di politica agricola e alimentare siamo passati dagli indirizzi fissati dal Libro bianco per la sicurezza alimentare, che nel 2000 gettava le basi per garantire i consumatori in materia di sicurezza alimentare,

content are recorded by the province of Trapani with an average figure of 13.10%, followed

by Enna (12.55%) and Agrigento (12.39%); while for the Test weight, the best data is recorded by the province of Agrigento with 82.00 kg/hl followed by

Caltanissetta (81.95 kg/hl) and Enna (81.37 kg/hl).

2020 crop in Sicily increased its quality if compared to 2019 doubling the availability of best category wheat (Proteins higher than 13.00% and Test weight over 80.00 kg/hl), increasing from 47,374

q in 2019 to 98,958 q in 2020.

Overall the grain with protein content higher than 12.00% passed from 35% of the total analyzed in 2019 to 59% in 2020; on the other hand, the grain with a higher protein content of 13.00%, passed from 11% in 2019 to 29% in 2020.

December DICEMBRE 2020

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alla tracciabilità cogente ai sensi del Reg. (Ue) 178/2002; nel 2012, poi, si è manifestata l’esigenza di coniugare lo sviluppo e l’agricoltura con i temi di tutela ambientale (Conferenza Rio+20), fino ad arrivare, oggi, agli obiettivi definiti dall’Agenda 2030, che l’Onu e i 139 Paesi aderenti hanno concordato per tutelare la sostenibilità su scala globale.

Alla base di questi interventi di programmazione e gestione politica c’è la necessità di disporre di analisi di contesto solide e rappresentative, reale espressione di quelle variabili e componenti che interagiscono nel governo dei processi produttivi, sociali, culturali e ambientali. Questo è particolarmente valido quando si parla del comparto agricolo. Qualsiasi programma di sviluppo agricolo deve poter disporre di informazioni di qualità, di abilità nell’organizzare le stesse in conoscenza e dell’atTABELLA 2

Anno 2019 Anno 2020

• • • • • • • • • • • •

CENTRI DI STOCCAGGIO CHE HANNO ADERITO ALLA RETE (ANNO 2020)

Cipolla Paolo & C. s.n.c. (Ag) Sant’Agata Soc. Coop. (Ag) Sicily Commerce s.r.l. (Ag) Cereal Riggi s.r.l. (Cl) Cereal Seme s.r.l. (Cl) Consorzio C.I.P.A.S. Soc. Coop. (Cl) Immofarine s.r.l. (Cl) Valle del Dittaino Soc. Coop. Agr. (En) Fratelli Menzo di Menzo Epifanio Salvatore & C. s.a.s. (En) Molino F.lli Spallina s.n.c. (En) S.I.S. Società Italiana Sementi Divisione PRO.SE.ME. (En) Agrimed Gaglio s.r.l. (Pa)

• • • • • • • • • •

Cinozoo Tre “R” s.r.l. (Pa) Costa s.r.l. (Pa) Gattuso & C. s.a.s. di Gattuso Calogero (Pa) L’Agricola di Ciaccio Tommaso & C. s.a.s. (Pa) Lo Porto Salvatore & C. s.n.c. (Pa) Molino San Vito Soc. Coop. a r.l.

(Pa) Cooperativa Agricola Zootecnica Nuovo Orizzonte a r.l. (Pa) Biocisem s.r.l. (Rg) Sementificio Mandredonne (Sr) Quadrifoglio Società Cooperativa Agricola a r.l. (Tp)

SISTEMA DI MONITORAGGIO DELLA QUALITÀ DEL GRANO DURO IN SICILIA RACCOLTO TRIENNIO 2018-2020 Umidità (%)

Proteine (%s.s.)

Indice di giallo (coord. b)

Peso ettolitrico (kg/hl)

Glutine (%s.s.)

Media

9,45

11,97

14,24

79,60

8,84

Deviazione standard

1,52

1,19

1,14

3,24

1,37

Media

9,57

11,51

14,51

81,66

8,97

Deviazione standard

1,16

1,16

0,80

3,06

1,24

Media

10,22

12,40

14,41

81,39

9,82

Deviazione standard

1,31

1,24

0,84

2,68

1,36

SICILIA Anno 2018

TABELLA 1

Rilievi (n.)

Quantità analizzata (q)

7.395

725.425

5.971

589.339

6.335

600.138

Fonte: Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”

TABELLA 3

QUANTITATIVI MONITORATI E DATI MEDI PER PROVINCIA - RACCOLTO 2020 Quantità (q)

Umidità (%)

Proteine (%s.s.)

Peso ettolitrico (kg/hl)

Rilievi (n.)

Agrigento

63.204

10,07

12,39

82,00

713

Caltanissetta

88.980

9,79

12,32

81,95

835

Catania

33.245

10,07

12,10

81,22

175

Enna

66.545

9,64

12,55

81,37

598

Palermo

212.277

9,88

12,18

81,35

2.151

Ragusa

12.486

10,88

11,98

79,84

126

Siracusa

55.345

10,78

11,71

80,14

470

Trapani

68.058

11,20

13,10

80,99*

1.267

Sicilia

600.138

10,22

12,40

81,39

6.335

Provincia

* Il dato fa riferimento a 39 campioni

Fonte: Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”

December DICEMBRE 2020

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PROTEINE (% s.s.) - RACCOLTO TRIENNIO 2018-2020

Fonte: Consorzio di Ricerca “G. P. Ballatore”

titudine nel saper disseminare con efficacia questa conoscenza su diversi piani sociali e culturali. Senza questa conoscenza, o informazione, qualsiasi misura strategica che vuole incidere in qualche modo sull’indirizzo dei processi rischia di essere costruita su fondamenta poco solide, rimanendo vuota e inefficace. È questo il motivo per il quale nel comparto cerealicolo, che è governato da variabili di mercato globale oltre che di programmazione politica locale, è più che mai necessario disporre di banche dati e informazioni che permettano di rispondere alle esigenze che il mercato stesso richiede, non GRAFICO 2

soltanto in termini di quantità ma anche di qualità disponibile.

La riorganizzazione della rete di monitoraggio Questo indirizzo, sostenuto anche da numerosi documenti di programmazione prodotti negli ultimi due decenni dal Mipaaf, si concretizza su scala locale con la capacità di costruire sistemi di produzione di informazione e di monitoraggio quali-quantitativo solidi e credibili.

Abbiamo già segnalato il rischio generato dallo smantellamento della rete italia-

na di monitoraggio della qualità del grano coordinata dal Crea (Cartabellotta et al., 2005). Sebbene nell’ultimo biennio siano nate iniziative lodevoli per riorganizzare una nuova rete di monitoraggio della qualità del grano in Italia, resta comunque importante consolidare la funzione svolta da un unico attore, preferibilmente di natura pubblica, che sovrintenda al monitoraggio della qualità del grano, non solo sotto l’aspetto merceologico ma anche igienico sanitario, nel rispetto di specifici protocolli di validazione dei dati registrati. Un modello analogo continua ancora oggi ad operare in Sicilia, limitatamente al

PESO ETTOLITRICO (kg/hl) - RACCOLTO TRIENNIO 2018-2020

Fonte: Consorzio di Ricerca “G. P. Ballatore”

December DICEMBRE 2020

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monitoraggio della qualità merceologica del grano duro, attraverso protocolli condivisi che garantiscono una registrazione dei dati sulla qualità merceologica validata da un processo di calibrazione che utilizza come riferimento campioni analizzati secondo le metodiche ufficiali.

Focus sulla Sicilia Questa rete di monitoraggio siciliano ha operato anche quest’anno secondo i pro-

TABELLA 4

tocolli messi a punto in venti anni di attività, protocolli ereditati dal Crea (ex Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura), arricchendo un patrimonio di conoscenza che ha permesso su scala regionale di consolidare ulteriori percorsi di certificazione (il marchio “Qualità Sicura garantito dalla Regione Siciliana”, riconosciuto dalla Comunità europea e applicato alla filiera del grano duro destinato alla pastificazione, ne è un esempio concreto) ed affermare che, in Sicilia, venti anni di promo-

BUONE LE PROTEINE DI CAPPELLI E BRONTE zione della cultura della qualità e del monitoraggio hanno inciso in una certa misura sulla filiera.

Nel presente lavoro vengono riportati i dati della rete siciliana di monitoraggio della

LA QUALITÀ DEL GRANO DURO PER VARIETÀ NEL BIENNIO 2019-2020 ANNO 2019

Varietà* Simeto Core Massimo Meridio Antalis Iride Duilio Orizzonte Tancredi Ciclope Furio Camillo Rusticano Arcangelo Quadrato Emilio Lepido Opera Marco Aurelio Isola Anco Marzio Teodorico Cappelli Gibraltar Kenobi Bronte Casanova Colosseo Giulio Marakas Aventadur Claudio Altre

Sicilia

ANNO 2020

Proteine (% s.s.)

Peso ettolitrico (kg/hl)

Rilievi (n.)

Proteine (% s.s.)

Peso ettolitrico (kg/hl)

Rilievi (n.)

11,64 11,10 11,29 11,68 11,02 11,20 12,32 12,14 12,66 12,36 11,26 11,31 10,78 11,94 11,92 11,84 11,81 12,04 12,35 12,41 10,37 12,42 12,78 11,56 11,36 12,16 11,59 11,51

80,56 82,06 80,69 83,84 82,52 80,95 81,91 79,93 80,34 82,47 83,02 81,74 78,29 80,86 84,09 82,01 81,38 82,01 82,63 81,16 80,11 85,27 82,24 83,81 85,08 79,61 81,60 81,66

880 711 231 286 527 471 265 96 59 48 132 157 16 7 67 45 29 35 7 18 7 9 13 15 20 10 1.810 5.971

12,55 12,14 12,95 12,36 12,48 12,18 12,69 13,47 11,90 12,07 12,41 11,80 11,75 12,16 12,49 11,69 12,43 12,40 13,29 13,55 11,90 12,59 12,70 12,78 12,50 12,79 11,10 10,95 10,59 12,21 12,40

80,85** 81,01 81,00** 82,31 81,50 81,43 81,16 81,77** 82,87 81,81 82,06 81,47 79,40 79,80 82,24 82,16 80,70 82,16 82,66 83,45 81,74 82,04 79,62 82,87 80,50 82,24 83,02 82,18 85,31 81,25 81,39

1.280 721 517 510 456 454 229 162 143 124 109 93 86 62 57 56 41 39 31 30 28 27 24 22 20 17 16 15 10 956 6.335

* Le varietà sono state ordinate in funzione del numero di rilievi dell’anno 2020 ** Il dato fa riferimento a 798 rilievi per Simeto, 33 rilievi per Massimo Meridio e 13 rilievi per Tancredi - Fonte: Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”

December DICEMBRE 2020

57

Raw material MATERIE PRIME

TABELLA 5

DATI DI SINTESI SULLA DISPONIBILITÀ DI GRANELLA DI QUALITÀ A LIVELLO REGIONALE NEL BIENNIO 2019-2020 RACCOLTO 2019

Proteine (%s.s.)

RACCOLTO 2020

Rilievi (n.)

% sul totale rilievi

Quantità (q)

% sul totale quantità

Rilievi (n.)

% sul totale rilievi

Quantità (q)

% sul totale quantità

≥ 12,00

1.992

33%

206.003

35%

3.973

63%

355.854

59%

Di cui con Peso ettolitrico ≥ 80,00 kg/hl

1.376

23%

157.592

27%

2.156

34%

222.599

37%

Di cui con Peso ettolitrico < 80,00 kg/hl

616

10%

48.411

8%

1.817

29%

133.255

22%

≥ 12,50

1.133

19%

118.344

20%

2.986

47%

257.192

43%

Di cui con Peso ettolitrico ≥ 80,00 kg/hl

774

13%

89.106

15%

1.521

24%

154.190

26%

Di cui con Peso ettolitrico < 80,00 kg/hl

359

6%

29.238

5%

1.465

23%

103.002

17%

≥ 13,00

633

11%

67.212

11%

2.053

32%

175.523

29%

Di cui con Peso ettolitrico ≥ 80,00 kg/hl

404

7%

47.374

8%

940

15%

98.958

16%

Di cui con Peso ettolitrico < 80,00 kg/hl

229

4%

19.837

3%

1.113

17%

76.565

13%

Fonte: Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”

qualità merceologica del grano duro che, nel 2020, ha coinvolto 22 centri di ammasso ubicati in sette delle nove provincie siciliane (TABELLA 1) e analizzato 6.335 partite di grano riferite a 600.138 quintali (TABELLA 2), circa l’8% della produzione media regionale del quinquennio 2015-2020 (fonte: nostra elaborazione su dati Istat).

Il sistema adottato Il sistema di monitoraggio prevede che, al momento del conferimento della granella presso il centro di stoccaggio, su ogni lotto di grano in ingresso venga effettuato un campionamento e un’analisi velo-

ce per mezzo di un analizzatore all’infrarosso che utilizza la metodologia NIT (Infratec), precedentemente tarato e calibrato dal Consorzio di Ricerca “Gian Pietro Ballatore”, utilizzando campioni di riferimento analizzati con metodiche ufficiali, al fine di garantire l’affidabilità della rete.

Per ogni singolo lotto conferito al centro di ammasso è stata effettuata l’analisi qualitativa con riferimento al contenuto in proteine (% sostanza secca), contenuto in glutine (% s.s.), umidità (%), peso specifico (kg/hl), indice di giallo (coordinata b).

• La qualità merceologica delle partite analizzate nel 2020 è risultata la miglio-

re tra quelle osservate in oltre venti anni di monitoraggio, nonostante una prolungata siccità che a livello regionale ha caratterizzato il periodo compreso tra gennaio e la prima metà di marzo.

• Il contenuto proteico medio è risultato pari al 12,40%, con un consistente incremento rispetto al dato del 2019 (+0,9) e in particolare rispetto al 2018 (+1,4); mentre il peso ettolitrico è risultato mediamente pari a 81,39 kg/hl facendo registrare una leggera flessione rispetto al 2019 (-0,3) e un marcato incremento, pari a 1,8 punti percentuali, rispetto al 2018 (TABELLA 2).

• L’umidità della granella è risultata essere pari mediamente al 10,22%, superiore a quella degli anni precedenti.

Con riferimento ai dati provinciali in termini di quantità e partite analizzate, la prima provincia risulta essere Palermo con circa 212 mila quintali e 2.151 rilievi (TABELLA 3), seguita da Caltanissetta (88.980 quintali e 713 rilievi) e Trapani (68.058 quintali e 1.267 rilievi).

In termini di qualità merceologica i migliori risultati per il contenuto in proteine

CLAUDIO HA FATTO REGISTRARE IL PESO ETTOLITRICO MEDIO PIÙ ALTO December DICEMBRE 2020

59

Raw material MATERIE PRIME

li fa registrare la provincia di Trapani con un dato medio pari al 13,10% (TABELLA 3), seguita da Enna (12,55%) e da Agrigento (12,39%); mentre per il peso ettolitrico il dato migliore lo segna la provincia di Agrigento con 82,00 kg/hl, seguita da Caltanissetta (81,95 kg/hl) ed Enna (81,37 kg/hl).

Da evidenziare i risultati della provincia di Enna, che nel triennio 2018/2020 ha mostrato i dati migliori in termini di profilo merceologico, risultando la prima provincia per contenuto proteico e peso ettolitrico negli anni 2018 e 2019 e tra le prime provincie anche nel 2020 (TABELLA 3, GRAFICI 1 e 2).

Le varietà più rappresentate in termini di partite analizzate sono state, nel triennio 2018/2020, Simeto e Core. Con riferimento ai parametri merceologici, per il contenuto proteico i risultati migliori sono quelli evidenziati dalla varietà Cappelli con 13,55% (30 rilievi) nel 2020, da Bronte con 13,78% (13 rilievi) nel 2019 e da Furio Camillo con 13,08% (34 rilievi) nel 2018; mentre per il peso ettolitrico i valori più alti li ha fatti registrare la varietà Claudio con 85,31 kg/hl (10 rilievi) nel

2020, Kenobi con 85,27 kg/hl (9 rilievi) nel 2019 e Giulio con 82,90 kg/hl (5 rilievi) nel 2018 (TABELLA 4).

Per quanto riguarda la disponibilità di partite di buona qualità merceologica, i dati del 2020 evidenziano un netto incremento rispetto al 2019, con un raddoppio della disponibilità di granella di categoria migliore (proteine superiori al 13,00% e peso specifico oltre 80,00 kg/hl), che è aumentata passando dai 47.374 quintali del 2019 ai 98.958 quintali del 2020. Complessivamente la granella con contenuto proteico superiore al 12% è passata dal 35% del totale analizzato nel 2019 al 59% del 2020, mentre la granella con contenuto proteico superiore al 13% è passata dall’11% del 2019 al 29% del 2020 (TABELLA 5).

Il netto miglioramento della qualità merceologica del grano duro raccolto nel 2020, in un’annata agraria critica dal punto di vista dell’andamento climatico, induce a un cauto ottimismo sulla possibilità che in Sicilia siano mature le condizioni per una reale diffusione dei contratti di filiera, strumenti che normalmente puntano alla valorizzazione delle produzioni

di pregio e che nella Regione non si sono affermati anche per lo scetticismo dei produttori agricoli sulla possibilità di poter garantire negli anni elevati standard qualitativi.

Bernardo Messina, Giuseppe Russo Gli autori ringraziano: Vincenzo Pernice e Fabio Guaitoli, Assessorato regionale dell’Agricoltura, delloSviluppo rurale e della Pesca mediterranea - Regione Siciliana

BIBLIOGRAFIA • Istat, Annuario di statistica agraria.

Roma, varie annate (www.istat.it).

• D. Cartabellotta, B. Messina,

E. Monastero, G. Russo, D. Sgrulletta, 2005 - La qualità del grano duro in Sicilia: risultati del monitoraggio qualitativo del quinquennio 20002004. In: Osservatorio della Filiera Cerealicola Siciliana - secondo rapporto - La filiera del grano duro in Sicilia. Consorzio “Gian Pietro Ballatore per la Ricerca su Specifici Settori della Filiera Cerealicola”.

Pp. 202-215.

December DICEMBRE 2020

61

TRADE

I prezzi del grano duro ai tempi della pandemia Durum wheat prices in pandemic times

The market dynamics of the agricultural commodities can mostly be analyzed using - among the several available tools - the relationship between the available quantities (supply) and their usage (demand) through a full campaign or in a specific time.

With specific regard to durum wheat - particularly in areas with a welldeveloped and relevant processing industry - the item “consumption” in that balance has historically been considered inelastic or scarcely elastic with respect to production, thus giving the latter the role of the main variable in determining both, the price trend and level.

However, the recent events related to the Covid-19 pandemic have changed some assumptions and, since the earliest stages, have raised uncertainties and concerns among market players with regard to consumption trend for both: quantity and product’s mix. To name a few: raw materials and finished products logistics, dependence on out-of-home consumption, consumer purchases choices aimed at domestic storage, external markets (such as the corn ethanol production drop in the Usa linked to the oil prices).

62

DICEMBRE 2020 December

TRADE

I FATTORI DI TENSIONE NEL BILANCIO MONDIALE RIDURRANNO LE SCORTE DELLA PROSSIMA CAMPAGNA TENSIONS IN THE WORLD WILL REDUCE STOCKS

di Filippo Bertuzzi Senior Market Analyst - Areté

L

e dinamiche di mercato di una commodity agricola possono essere analizzate utilizzando, tra i principali strumenti a disposizione, la relazione tra le quantità disponibili e quelle utilizzate nel corso di una campagna o in uno specifico momento.

Nel caso del frumento duro - in particolare nelle origini dove è presente una matura e rilevante industria di trasformazione - la voce “consumi” di questo bilancio è stata storicamente considerata inelastica o scarsamente elastica rispetto alla produzione raccolta, conferendo dunque a quest’ultima il ruolo di variabile principale nel determinare direzione e livello dei prezzi.

La mappa stessa dei principali Stati produttori di frumento duro evidenzia una

December DICEMBRE 2020

63

TRADE

forte concentrazione geografica (mediamente quasi il 45% della produzione globale tra Nord America e Ue, fino al 70% considerando anche gli altri Paesi del bacino mediterraneo), peculiarità di quei mercati dove la volatilità può diventare molto accentuata nel caso di raccolti scarsi o abbondanti rispetto alle attese, anche solo in una delle aree fondamentali.

Incertezze sui volumi

crollo della produzione di etanolo da mais negli Usa collegata ai prezzi del petrolio).

L’inversione di tendenza del mercato pasta Nel caso della pasta, secondo le recenti elaborazioni pubblicate da Ismea (dati a volume rispetto al 2019), nei primi 7 mesi del 2020 sono aumentate sia le vendite sul mercato domestico (+8% circa), sia le esportazioni (+30%).

Al di là della significativa crescita in doppia cifra di queste ultime, va evidenziato il dato relativo alla domanda interna, poiché segna un’inversione di tendenza dopo anni di lieve ma costante flessione. In questo scenario, oltre agli aumentati acquisti per consumo e stoccaggio domestico, la minore dipendenza rispetto ad altri comparti dal settore Horeca (25% dei consumi interni) ha permesso di raggiungere un saldo positivo. A completare il quadro, la pasta 100% italiana ha proseguito

I recenti eventi legati alla pandemia hanno però modificato alcuni assunti fino ad oggi ritenuti consolidati e in particolare hanno sollevato da subito incertezze tra gli operatori rispetto all’andamento dei consumi, sia in termini di volumi che di composizione.

A distanza di qualche mese, l’inedita (e purtroppo dolorosa) esperienza del lockdown ci ha fornito un quadro di impatto molto diversificato tra i vari comparti dell’industria alimentare, per effetto delle numerose variabili in gioco e della loro diversa durata nel tempo. Per citarne alcuni: logistica delle materie prime e dei prodotti finiti, dipendenza dai consumi out of home, scelte dei consumatori per gli acquisti finalizzati allo stoccaggio domestico, mercati esterni (basti pensare al

December DICEMBRE 2020

65

TRADE

il trend di crescita - già in controtendenza negli anni precedenti - passando dal 14% dei consumi totali di pasta di semola secca nel 2018 al 20% nel primo semestre di quest’anno.

Le dinamiche della domanda così descritte entrano quindi con una rilevanza maggiore rispetto al passato nel contesto del mercato mondiale e nazionale del frumento duro e meritano di essere considerate anche in ottica di previsione.

La campagna agraria 2021 Guardando a quanto è successo con gli effetti del lockdown in prossimità della congiuntura tra le campagne commerciali 2019/2020 e 2020/2021, l’impatto notato sull’andamento dei prezzi può essere definito uno shock di breve periodo, identificabile con gli aumenti a partire da fine marzo e durante tutto il mese di aprile. Il trend, interrompendo la precedente

fase di stabilità, ha comportato una crescita delle quotazioni sulle principali piazze italiane tra il 3-5% per l’origine nazionale e del 2% per quelle di importazione, per poi rientrare in buona parte già a fine maggio.

Nel frattempo, gli operatori stavano rivolgendo la propria attenzione anche agli eventi fondamentali per gli sviluppi futuri del mercato, quali l’avvicinarsi dei nuovi raccolti in Ue, Nord Africa, Turchia, e l’i-

ANDAMENTO DEI PREZZI DEL GRANO DURO

December DICEMBRE 2020

67

TECNOLOGIE PER L’INDUSTRIA DELLO STOCCAGGIO

Technobins è specializzata nella realizzazione di impianti per lo stoccaggio di prodotti alla rinfusa in granuli e in polvere per l’industria alimentare, molitoria, selezione sementi, birrerie, industria ceramica, lavorazione della plastica e stoccaggio inerti.

In particolare nell’industria molitoria realizza sili per materie prime, prodotti finiti, sottoprodotti di macinazione e scarti.

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TRADE

nizio delle semine in Nord America. Con parecchi elementi di incertezza (ad esempio i primi dati Usda a marzo sulle intenzioni di semina, che avevano previsto - diversamente da quanto poi realizzato - un calo delle superfici), si andavano comunque già delineando alcuni elementi del bilancio mondiale 2020/2021: il marginale recupero della produzione (+1% secondo i più recenti dati Igc) dopo il sensibile calo nel 2019 (-9%) e l’erosione delle scorte di riporto dalla campagna precedente (-11%).

Ad ulteriore conferma del quadro di ridotta disponibilità, gli scambi continuavano a rimanere intensi sotto la spinta della domanda dei principali Paese importatori, tanto che il dato Igc di fine campagna 2019/2020 (8,9 milioni di tonnellate) rappresenta il record dell’ultimo decennio.

L’effetto rialzista In questo contesto, sostanzialmente già di supporto ai prezzi, gli effetti del lockdown hanno dunque determinato un ulteriore effetto rialzista di breve periodo e l’esperienza passata è certamente utile a valu-

ANDAMENTO DELLE ULTIME CAMPAGNE AGRARIE: GRANO DURO (T) 2018/2019

2019/2020

2020/2021

Var.%

Stock iniziali

9.0

10.0

8.9

-11%

Produzione

37.0

33.6

34.0

+1%

Scambi

7.8

9.6

8.8

-9%

Consumi

36.0

13%

35.3

+2%

Stock finali

10.0

6%

7.6

-15%

Stock finali / Utilizzi

28%

26%

21%

-4%

Fonte: Igc, ottobre 2020

tare con maggiore consapevolezza eventuali dinamiche future. In conclusione, gli elementi fondamentali da tenere in considerazione sono: • I fattori di tensione nel bilancio mondiale sono ad oggi confermati per la campagna commerciale 2020/2021, prevista concludersi con ulteriore riduzione delle scorte e del loro rapporto con gli utilizzi ai valori più bassi dalla campagna 2014/2015.

• Questo quadro potrà iniziare a modificarsi nel momento in cui il mercato riu-

scirà a vedere elementi che indichino un aumento della produzione 2021 (effettivi, alla raccolta o anche previsionali, a fine semina).

• Per la fine del 2020 l’attesa dell’industria pastaria è incentrata sulla conferma della crescita sia dell’export che dei consumi interni, anche se a tassi largamente inferiori rispetto a quelli della prima parte dell’anno.

• Un contesto di lockdown o comunque di misure che comportino effetti simili a quelli già visti sui consumi, analoghi a

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69

TRADE

quelli attualmente in corso, può essere considerato come un fattore rialzista la cui durata rimane tuttavia imprevedibile essendo in funzione dell’evoluzione della pandemia.

• A corollario dei punti precedenti, l’aspetto dell’origine del frumento può determinare un cambiamento delle relazioni di prezzo (spread, basis) tra le diverse piazze mondiali.

Filippo Bertuzzi

BIBLIOGRAFIA • Ismea, 20 ottobre, export-consumi

pasta, gennaio-luglio 2020

• http://www.ismea.it/flex/cm/pages/

ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11216

• Il Sole24 Ore, ulteriori commenti dei

dati Ismea

• https://www.ilsole24ore.com/

art/pasta-100percento-italianaconsumi-forte-crescita-exportrecord-il-settore-AD2u1xf • https://www.ilsole24ore.com/art/ pasta-e-vino-made-italy-resistecovid-l-export-ADZ5R8W • Igc, 30 ottobre, dati di bilancio mondiale

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LE AZIENDE INFORMANO Supplier news

Bühler presenta Arrius

B

ühler inaugura una nuova era nel comparto della lavorazione dei cereali con il lancio di Arrius, una nuova tecnologia, completamente integrata, per la macinazione di grano duro, segale, orzo, mais e farro, che modifica i metodi di macinazione tradizionali alla base del processo di molitura.

Con la riprogettazione di ogni componente tecnologico, Bühler ha prodotto un sistema di macinazione integrato ad auto-

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DICEMBRE 2020 December

regolazione: un salto di qualità radicale per agevolare i mugnai nel controllo qualità. Arrius, inoltre, abbassa i costi energetici e incrementa la sicurezza sul posto di lavoro. Rapidissimo da installare, garantisce il controllo digitale a distanza e dà una marcia in più in fatto di sicurezza alimentare nella lavorazione.

Questa innovazione arriva in un momento cruciale, in cui la pandemia impone al settore food di garantire ai consumatori

una qualità di prodotto sempre maggiore. In un mercato fortemente competitivo e sensibile al prezzo, anche la più piccola deviazione dai parametri di produzione incide direttamente sui margini dei molini.

Questo mentre le norme di sicurezza alimentare si inaspriscono e i mugnai a fatica trovano operatori adeguatamente qualificati e competenti. Arrius è quindi destinato a svolgere un ruolo chiave nel futuro dell’industria della macinazione, sem-

Supplier news LE AZIENDE INFORMANO

La app da remoto consente di controllare costantemente i parametri di macinazione

pre più orientata verso impianti completamente automatizzati per ottimizzare i parametri produttivi.

Grazie ai sensori nel modulo di alimentazione e al pacco rulli, che offrono un maggiore controllo del flusso del prodotto e del processo di macinazione, Arrius è in grado di adattarsi automaticamente alle caratteristiche delle materie prime. I sensori fronte/retro nel nuovo e solido pacco rulli permettono, per la prima volta, di misurare in continuo la forza di macinazione dei rulli. Questa funzionalità consente di controllare da vicino il processo di macinazione e di ottimizzare le caratteristiche del prodotto per il suo specifico mercato quali, ad esempio, la granulometria.

Un altro parametro critico nella lavorazione dei cereali è il danneggiamento dell’amido: con Arrius è possibile controllare il processo di macinazione del prodotto per aumentare fino al 10%, il danneggiamento dell’amido. Inoltre, il nuovo sistema di azionamento con motori integrati assicura un risparmio del 10% dei costi energetici.

Tra le funzionalità di Arrius è compresa un’applicazione remota scaricabile su smartphone o tablet, da cui l’operatore può controllare tutti i parametri di macinazione da qualsiasi punto all’interno della rete del mulino.

Per una maggiore sicurezza alimentare, il modulo di alimentazione è stato progettato per consentire lo scarico totale del prodotto. Un design semplificato e una più elevata aspirazione nella camera di macinazione consentono di ridurre i depositi di prodotto. I piedini regolabili che sostengono Arrius assicurano una pulizia totale anche sotto la macchina, mentre il carter a chiusura elettronica e una protezione paramano rappresentano un innovativo criterio di sicurezza operativa a protezione del personale.

Tramite il quadro elettrico integrato, Arrius può essere posizionato nel molino in maniera versatile e installato rapidamente.

Inoltre, è in grado di ridurre il costo dell’investimento edilizio, rendendo obsoleto un intero piano.

Il sistema integrato consente la riduzione del numero dei cavi di alimentazione e dati (da 10 a 3), di conseguenza Arrius può essere installato in un terzo del tempo.

Stefan Birrer, Head Business Area Milling Solutions di Bühler, ha dichiarato: «Da decenni costruiamo molini che funzionano sempre allo stesso modo e ci siamo resi conto di aver raggiunto il limite tecnologico nella maggior parte dei concetti esistenti. Sfruttare appieno il potenziale delle tecnologie digitali, trasferendo al con-

December DICEMBRE 2020

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44

Marzo 2009 / MOLINI

dâ&#x20AC;&#x2122;Italia

Supplier news LE AZIENDE INFORMANO

tempo metodi da altri settori industriali, richiedeva una ripartenza completa. Come dire: dovevamo intraprendere la strada dell’ingegneria green field. La molitura autonoma ad alta precisione non è un lusso e diventerà la chiave del successo in un mercato sempre più competitivo».

Commentando la nuova tecnologia, Dan Dye, Ceo di Ardent Mills, con sede a Denver (Usa), che ha lavorato al progetto come partner di sviluppo, ha aggiunto: «I nostri collaboratori sono entusiasti di Arrius perché ci consentirà di offrire ai nostri clienti una migliore qualità di farina. Con Arrius, Bühler definisce un nuovo standard industriale per le applicazioni di alta qualità dedicate alla macinazione dei cereali».

Un altro partner di sviluppo, Mike Peters, amministratore delegato di Whitworth Brothers, con sede nel Regno Unito, ha sottolineato: «Siamo molto attenti alla sicurezza alimentare, all’affidabilità e alla qualità. Dopo il lavoro di sviluppo che abbiamo svolto con Bühler e i test eseguiti nei nostri stabilimenti, siamo sicuri che Arrius ci permetterà di raggiungere tutti i nostri obiettivi». Anche Franz Rhomberg, amministra-

Stefan Birrer, Head Business Area Milling Solutions di Bühler

tore delegato di Vorarlberger Mühlen, in Austria, ha espresso la sua soddisfazione per la nuova tecnologia: «Possiamo avere successo solo se siamo più innovativi della concorrenza. Per questo motivo abbiamo deciso di rinnovare completamente il no-

stro molino da 200 tonnellate con Arrius».

Ardent Mills e Whitworth Brothers hanno scelto di installare Arrius nei loro nuovi impianti dopo un periodo di prova, mentre Vorarlberger Mühlen gestisce già il nuovo sistema da oltre due anni.

December DICEMBRE 2020

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LE AZIENDE INFORMANO Supplier news

Cimas: una storia di famiglia dal 1840

A

Ponte Felcino, un piccolo borgo limitrofo a Perugia, nel 1840 ha inizio la storia di Cimas e della famiglia Laurenzi, grazie alle intuizioni di Ciro Laurenzi, che progetta e costruisce attrezzature destinate all’agricoltura.

Oggi il testimone è in mano alla quinta e sesta generazione: Genni Laurenzi, figlia di Giuseppe Puccio Laurenzi, è l’amministratore unico, Mattia e Marco Nataloni, due dei quattro figli, ricoprono rispettivamente un ruolo commerciale e amministrativo.

Con la lungimiranza che da sempre caratterizza la proprietà di Cimas, nel 2003 l’azienda ha creato, nel distretto di sviluppo industriale di Bizerte, in Tunisia, Ci-

mas Industrie sarl, con l’obiettivo di disporre di uno strumento operativo in grado di garantire competenze e servizi in quelle aree di mercato contraddistinte da un elevato tasso di crescita nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento.

Il Gruppo oggi si colloca fra le più importanti società europee nella realizzazione di tecnologie dedicate al miglioramento dei processi produttivi nei mangimifici e nel comparto dello stoccaggio, con la progettazione e costruzione di impianti all’avanguardia. Tali impianti sono tutti integrati, dai più piccoli ai più grandi, con sistemi informatizzati che utilizzano software personalizzati per gestire il funzionamento di ogni ciclo produttivo, ottimizzandolo e

rendendolo sempre più sostenibile. I centri di stoccaggio e i mangimifici realizzati hanno sviluppato, nel 2019, un fatturato di 10 milioni di euro. Un target già confermato, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, anche nel 2020.

Entrambi gli stabilimenti di Cimas si sviluppano su una superficie di 11 mila m2 e dispongono di impianti tecnologicamente avanzati per la trasformazione di materie prime e per un accurato controllo della qualità del prodotto.

Ora l’azienda si prepara a raccogliere nuove sfide in nome dell’innovazione tecnologica, con un’attenzione particolare all’ambiente e alla sostenibilità, per confermare sotto ogni aspetto l’eccellenza di Cimas.

Da sinistra: Mattia Nataloni, Genni Laurenzi e Marco Nataloni con alle spalle il “molino grande rotore”, il modello più grande fra quelli presenti nella gamma Cimas

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DICEMBRE 2020 December

TAKE YOUR PLACE IN POWER UNION

YOU

27-29 MAY 2021

Istanbul Expo Center, Hall 5-6-7 Yesilkรถy - Istanbul / Turkey

9th INTERNATIONAL

Flour, Feed, Corn, Semolina, Rice, Bulghur Milling Machinery & Pulses, Pasta, Biscuit Technologies Exhibiion

www.idmavictam.com

9th Internaaonal Flour, Feed, Corn, Semolina, Rice, Bulghur Milling

Machinery and Pulses, Pasta, Biscuit Technologies Exhibiion

AGENDA

21/25 febbraio 2021

DUBAI (EUA)

GULFOOD

Salone internazionale del food & beverage www.gulfood.com

15/17 marzo 2021

RIMINI

SIGEP EXP

Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianali www.sigep.it

23/26 marzo 2021

COLONIA (GERMANIA)

ANUGA FOODTEC

Salone internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare e delle bevande www.anugafoodtec.com

13/16 aprile 2021

LITTLE ROCK (USA)

MOSTRA CONVEGNO ANNUALE IAOM Distretto Nord America

www.ioam.org/annualmeeting

4/7 maggio 2021

PARMA

CIBUS

Salone internazionale dell’alimentazione www.cibus.it

17/20 maggio 2021

MILANO

TUTTOFOOD

Salone internazionale dell’alimentazione www.tuttofood.it

27/29 maggio 2021

ISTANBUL (TURCHIA)

IDMA AND VICTAM EMEA

Salone internazionale delle tecnologie per l’industria molitoria e mangimistica www.idmavictam.com

16/17 giugno 2021

AMBURGO (GERMANIA)

SNACKEX

Salone internazionale per l’industria degli snack www.snachex.com

16/18 giugno 2021

PORTICI (NA)

CONVEGNO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI SCIENZA E TECNOLOGIA DEI CEREALI www.aistec.it

22/25 giugno 2021

SAN PAOLO (BRASILE)

FISPAL TECNOLOGIA

Salone internazionale delle tecnologie per l’industria alimentare www.fispaltecnologia.com.br

A CAUSA DELL’EMERGENZA CORONAVIRUS LE MANIFESTAZIONI SOPRA CITATE POTREBBERO ESSERE CANCELLATE O RINVIATE AD ALTRA DATA

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DICEMBRE 2020 December

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