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Supplier news LE AZIENDE INFORMANO

Fava: oltre 80 anni di successi in tutto il mondo

Fondata nel 1937, Fava è un punto di riferimento nel panorama internazionale della produzione di macchine e impianti per l’industria della pasta e opera con successo nel settore da tre generazioni. Linee per la produzione di pasta corta e lunga, ma anche di paste speciali su telai, e per couscous: la gamma produttiva Fava va dalla piccole linee da 750 kg/h, fino alle grandi capacità produttive da 12.000 kg/h, già installate e in produzione nei più importanti pastifici nel mondo. La massima valorizzazione della materia prima, la flessibilità e semplicità di gestione degli impianti, il risparmio energetico, sono solo alcuni dei temi al centro della ricerca Fava, da sempre in anticipo con soluzioni tecnologiche uniche e brevettate.

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L’AD, Dott. Luigi Fava, insieme al padre, Ing. Enrico Fava, Presidente

Linea pasta lunga GPL 180 - 4.000 kg/h

Il supporto ai clienti, con assistenza postvendita dedicata, i corsi di formazione e un nuovo laboratorio di Ricerca e Sviluppo per lo studio e il perfezionamento di tecnologie sempre più efficienti, fanno parte di quei servizi di valore per rispondere alle reali esigenze di un pastificio. Sono oltre 80 anni che Fava produce impianti per pastifici, studiando tecnologie sempre più performanti, affidabili, innovative. Una credibilità conquistata sul campo e testimoniata da più di 1.000 installazioni nel mondo. Abbiamo chiesto al CEO dell’azienda, il Dott. Luigi Fava, un’anticipazione di cosa vedranno i visitatori di IPACK-IMA 2022 presso lo stand Fava.

Su quali soluzioni tecnologiche puntate in questo periodo?

La produzione di pasta è sempre stato l’unico comparto nel quale Fava ha concentrato la propria ricerca. Ultimamente abbiamo messo a punto soluzioni in cui la valorizzazione di ogni materia prima è garantita da processi tecnologici unici e originali, che facilitano la produzione e il controllo dei parametri. A IPACK-IMA porteremo una serie di innovazioni di prodotto e di servizio pensate per soddisfare le esigenze dei produttori mondiali di pasta, oggi sempre più orientati ad aumentare il valore aggiunto tecnologico per ottenere

Linea pasta corta TCM ECOSYSTEM - 4.500 kg/h

dalle materie prime disponibili un prodotto di qualità ancora migliore. Grande attenzione verrà riservata anche alla massimizzazione delle efficienze di impianto e alla riduzione degli impatti ambientali.

Cosa vedremo visitando lo stand Fava a IPACK-IMA?

A IPACK-IMA presenteremo le novità più interessanti su tutta la gamma delle nostre linee e le applicazioni delle tecnologie digitali legate a Industry 4.0, in particolare lo IIoT (Industrial Internet of Things), progettate per massimizzare i servizi a valore legati sia alla conduzione delle linee sia al post-vendita. Come ci specifica il nostro Direttore Tecnico e della Ricerca, Ing. Renato Dall’Agata, in questo ambito innovativo sono applicate le tecniche della realtà aumentata, strumenti predittivi basati sull’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning. Due sono i pacchetti principali basati sulla piattaforma IIOT Fava che presenteremo. Il primo, focalizzato sulla manutenzione e legato ai componenti critici, in cui la macchina è predisposta con

Canne dal silo allo sfilaggio doppio

sensoristica smart (sensori di vibrazione, temperatura, ecc) che, connessi a tutte le altre variabili di processo, forniscono all’utilizzatore in tempo reale indicazioni precise sulle iniziative di manutenzione predittiva, consentendo di minimizzare scarti e fermi macchina imprevisti. L’altro settore di applicazione dell’IIOT Fava è il controllo di qualità predittivo: attraverso l’implementazione di sensori specialistici e sistemi di visione, vengono misurati gli aspetti estetici, come colore, integrità fisica, difetti e parametri chimico-fisici quali il contenuto idrico, inviando dati al cloud Fava. Gli algoritmi di intelligenza artificiale, posizionati sul cloud e opportunamente istruiti, permettono all’utilizzatore di ricevere indicazioni se e di quanto il prodotto sta uscendo dagli standard qualitativi desiderati, indicandone le possibili ragioni tecniche e/o tecnologiche; in tal modo, l’utilizzatore potrà agire in modo predittivo, minimizzando gli scarti e massimizzando la costanza qualitativa del prodotto finito. Per coadiuvare la manutenzione degli impianti presenteremo la nostra declinazione di Realtà Aumentata, che consentirà al personale addetto alla manutenzione di accedere in modo agile alla teleassistenza, alla documentazione di prodotto

L’Ing. Renato Dall’Agata, Direttore Tecnico e della Ricerca

e al portale ricambi, contribuendo così al miglioramento delle performance dell’impianto per tutta la durata della sua vita. Presenteremo inoltre i servizi a valore legati al nuovo laboratorio Ricerca e Sviluppo: training tecnico e tecnologico, analisi chimico-fisiche e reologiche delle materie prime, analisi qualitative, chimico-fisiche, reologiche e sensoriali su prodotto finito, test di pastificazione finalizzati al miglioramento dei processi, della qualità del prodotto finito e dello sviluppo di nuove materie prime e/o prodotti finiti.

Il nuovo laboratorio R&D Fava

In tema di sostenibilità, che contributo possono dare le soluzioni Fava?

Le tecnologie all’avanguardia che verranno proposte ad IPACK-IMA, da un lato permetteranno di migliorare la qualità del prodotto a parità di materie prime, dall’altro di utilizzare, nei mercati che oggi lo consentono, materie prime a minore impatto ambientale, quindi ottenute con un ridotto utilizzo di fertilizzanti chimici e pesticidi. Sul fronte della sostenibilità energetica e dell’impatto ambientale presenteremo i prodotti, gli impianti ausiliari e le tecnologie Fava oggi disponibili, che consentono di ridurre in quantità rilevante sia i consumi termici sia quelli elettrici per kg di pasta prodotta, senza pregiudicarne la flessibilità, la capacità dei processi e la facilità d’uso. Sempre con l’obiettivo di soddisfare le richieste del mercato, l’innovazione si esprime anche nell’assistenza ai clienti, dalla progettazione al completamento della macchina con “servizi a vita intera” quali la manutenzione preventiva, la ricambistica, l’assistenza tecnica e tecnologica online, le revisioni, gli upgrade, la formazione e tutto quello che serve per offrire sempre maggiori vantaggi ai nostri clienti.

Bühler rafforza la sua leadership sui mercati globali

L’innovazione di prodotti, servizi e applicazioni ha portato Bühler a migliorare la sua posizione nei mercati di tutto il mondo. Infatti, nel 2021 la multinazionale svizzera ha visto crescere le commesse del 16%, per un valore di oltre 3 miliardi di franchi svizzeri. Americhe, Europa, Medio Oriente, Africa e India hanno mostrato la ripresa più significativa, mentre la Cina si è confermata l’area più performante. I mercati chiave di Bühler nel settore alimentare, mangimistico e della mobilità hanno subito transizioni fondamentali, determinate dalle mutate esigenze dei consumatori e rese possibili dalle nuove tecnologie. Di conseguenza, è aumentata la richiesta di soluzioni sostenibili. Nell’ambito della strategia d’innovazione a lungo termine adottata da Bühler, negli ultimi tre anni gli investimenti in Ricerca e Sviluppo sono aumentati a oltre 400 milioni di franchi svizzeri e solo nel 2021si sono attestati a 141 milioni di franchi svizzeri, pari al 5,2% del fatturato. Una forte domanda si è registrata nelle divisioni alimentare e mangimistica, ad esempio per le soluzioni di trasformazione delle proteine di origine vegetale o per le alternative ai prodotti lattiero-caseari. Molto apprezzate le novità proposte dalla divisione Consumer Foods di Bühler per cioccolatini, praline, prodotti dolciari e snack (che include le tecnologie dell’ex Haas, azienda acquisita nel 2018). Inoltre, l’attività Milling Solutions di Bühler si è ampliata nei segmenti del grano e della segale, con soluzioni di trasformazione per impianti ad alta capacità e applicazioni speciali destinate ai mercati di nicchia locali. La digitalizzazione e i servizi basati sul cloud hanno svolto un ruolo importante per migliorare le prestazioni degli impianti già attivi in tutto il mondo, rispondendo peraltro anche all’esigenza di una

Il quartier generale di Bühler a Uzwill, in Svizzera

L’Executive Board del Gruppo Bühler (da sinistra): Holger Feldhege, Mark Macus, Irene Mark-Eisenring, Stefan Scheiber, Samuel Schär, Johannes Wick, Ian Roberts e Germar Wacker

migliore durabilità e di una riduzione delle emissioni di CO2. Tutte e tre le divisioni Bühler hanno contribuito a questo positivo sviluppo: “Grains & Food” ha registrato un aumento degli ordini del 12% per 1,8 miliardi di franchi svizzeri, “Consumer Foods” del 6% a 584 milioni di franchi svizzeri, mentre “Advanced Materials” ha evidenziato la crescita più marcata, pari al 37%, arrivando a 620 milioni di franchi svizzeri. La rete globale di Bühler conta 30 stabilimenti, 103 stazioni di assistenza e 24 Application & Training Centers in tutto il mondo, fondamentali per essere leader in un contesto di business molto dinamico. Ciò ha permesso a Bühler di garantire consegne puntuali anche nel periodo peggiore della pandemia, con catene di fornitura e logistiche rallentate o parzialmente interrotte. Tutto questo solo grazie alla competenza e alla dedizione dei dipendenti Bühler e alla loro attenzione al successo dei clienti. Nel 2021 Bühler ha continuato a mettere al primo posto la sicurezza e il benessere di tutti i suoi 12.500 dipendenti in tutto il mondo, concentrandosi soprattutto sulla formazione e l’istruzione. Flessibilità e resilienza sono diventati fattori chiave per rispondere alle sfide sulla salute pubblica e, pertanto, Bühler ha portato avanti il suo impegno verso il programma globale di tirocinio e la valorizzazione dei dipendenti a tutti i livelli. Lo stesso discorso vale per la formazione del personale dei clienti, sia presso le scuole Bühler sia nei centri di formazione dedicati. Il portafoglio dei servizi, recentemente rinnovato e ampliato, inclusi i nuovi servizi digitali e sul livello di servizio, ha visto crescere gli ordini del 15%, attestandosi a 746 milioni di franchi svizzeri. Insieme all’attività Single Machine, quella dei servizi rappresenta circa un terzo del fatturato complessivo di Bühler. Sulla piattaforma online “myBühler” gli ordini sono cresciuti del 50% attestandosi a 90 milioni di franchi svizzeri e circa 100 siti di clienti sono attualmente collegati alla piattaforma Bühler Insights; infine, i contratti RemoteCare, utilizzati dai clienti per le funzioni di supporto online, sono moltiplicati arrivando a circa 400. Nonostante la stabilità del fatturato, Bühler è riuscita a migliorare ulteriormente la sua posizione finanziaria. Spinta da un forte flusso di cassa che alla fine del 2021 si attestava sui 256 milioni di franchi svizzeri, la liquidità netta è più che raddoppiata fino a raggiungere 329 milioni di franchi svizzeri. L’equity ratio è quindi salito al 47,2%. Tensioni politiche, cambiamenti climatici, problemi legati alle catene di fornitura e inflazione in aumento continueranno a condizionare le prospettive di sviluppo economico a livello globale ed è improbabile che tali criticità si risolvano nel breve termine. Ma, al contempo, emergeranno nuove opportunità di mercato, che Bühler ritiene di poter cogliere per proseguire il suo cammino di crescita nell’anno in corso e in futuro.

Linee di essiccazione digestato Scolari per un’economia circolare

Uno degli effetti del conflitto russoucraino è la complessa reperibilità di fertilizzanti. L’Ucraina, infatti, è tra i maggiori esportatori di concimi al mondo e, a causa della guerra, i prezzi dei composti di azoto, nitrato e potassio sono più che raddoppiati. Le previsioni indicano un’incidenza del 40% sul nostro fabbisogno. Per cercare di arginare questa situazione, il Governo italiano ha emanato il D.L. n. 21 del 21 marzo 2022, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, dove viene riportato che il digestato prodotto da impianti di biogas e biometano può essere utilizzato per sostituire i fertilizzanti di origine chimica, al fine di aumentare la sostanza organica nei suoli e limitare i costi di produzione delle aziende agricole. Gli impianti di biogas e biometano già installati in Italia possono produrre, secondo le stime più recenti, una quantità di digestato utile a concimare 500 mila ettari di campi coltivati. Il prodotto è equiparato ai fertilizzanti di origine chimica quando è ottenuto dalla digestione aerobica di sostanze e materiali da soli o in miscela fra loro. Impiegato secondo modalità a bassa emissività e alta efficienza di riciclo dei nutrienti, il digestato presenta requisiti e caratteristiche stabilite per i prodotti agricoli ad azione sui suoli di origine chimica. Un successivo D.M., atteso entro il 21 aprile, definirà le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparato. I numerosi impianti realizzati in Italia a seguito degli incentivi statali per la produzione di energie rinnovabili, hanno risposto positivamente alle aspettative in termini di produzione elettrica, ma in un numero molto limitato hanno realmente raggiunto un efficiente utilizzo dell’energia termica disponibile, che quasi sempre non vie-

Impianto di essiccazione digestato agroalimentare realizzato in Lombardia

ne sfruttata. Per questo motivo risulta di grande interesse il recupero delle notevoli quantità di energia termica resa disponibile dal cogeneratore per sviluppare, ad esempio, l’essiccazione del digestato. Questo permetterebbe di usare totalmente l’energia resa disponibile durante l’arco dell’anno, grazie alla possibilità di dosare la quantità di materiale da essiccare in funzione dell’energia termica disponibile. Il digestato essiccato è molto interessante perché può essere impiegato direttamente in azienda o ceduto a terzi per la fertilizzazione di diverse colture o altri usi. La maggiore sicurezza igienico-sanitaria assicurata dal trattamento termico è un aspetto di particolare rilievo in quanto ne consente l’utilizzo anche nel settore dei mangimi.

Impianto di essiccazione digestato agricolo realizzato in Emilia Romagna

Scolari è l’azienda che ha progettato e realizzato il maggior numero di impianti per l’essiccazione di digestato (frazione separata solida e liquida), recuperando la termica necessaria dall’acqua calda di raffreddamento e/o dai fumi caldi provenienti dal gruppo di cogenerazione. Gli impianti realizzati recuperano, nella quasi totalità dei casi, la termica necessaria al processo, da acqua calda proveniente dal gruppo di cogenerazione (temperatura aria di processo 80 °C) e/o da acqua calda e fumi di scarico (temperatura aria di processo 125-130 °C). Qualora non fosse possibile recuperare la termica, un gruppo generatore di calore da alimentare con gas naturale o biogas assicura un’aria di processo a 125-130 °C. Tutti gli impianti progettati da Scolari sono realizzati con materiali certificati Aisi 304 a funzionamento totalmente automatico, autonomia di lavoro h24 e assistenza standard di manodopera generica. Per l’aria di processo satura di umidità è previsto, prima della sua emissione in atmosfera, un trattamento a umido con scrubber orizzontali o con doppie torri e/o biofiltro, a seconda delle autorizzazioni rilasciate dal cliente. Il sistema di abbattimento consente il rispetto dei limiti regionali sulle emissioni e, se richiesto, il recupero dell’azoto presente nell’aria satura sotto forma di solfato ammonico liquido, con un contenuto di azoto di circa il 6%. Il digestato può essere essiccato all’umidità desiderata ed è possibile stabilire anche la sua cubettatura o granulazione finale in funzione della destinazione d’uso. Gli impianti Scolari rispettano le caratteristiche tecnico-scientifiche previste dal quadro del piano europeo “Industria 4.0” ed economia circolare. Questo permette di usufruire degli incentivi statali per tali tipologie di impianti e ridurre in maniera significativa i tempi di ammortamento.

Per informazioni:

Scolari srl

Via Romiglia, 2 25050 Paderno Franciacorta (Bs) Tel. + 39 030 6848012 www.scolarisrl.com

Impianto di essiccazione digestato da FORSU realizzato in Toscana

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