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MODELLISMO

Da sinistra le Fiat 127 della Mebetoys, della Brumm e della Mercury tutte in scala 1:43 in metallo.

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Il modello della Mercury, 1:43. Fiat 127 Rally, Mercury, 1:43. Mebetoys, 1:43.

127 IN SCALA, UN MITO PICCOLO PICCOLO

COSÌ COME LA SUA VERSIONE “REALE”, SONO STATE NUMEROSE LE RIPRODUZIONI IN SCALA DELLA MITICA FIAT 127: PIÙ O MENO ACCURATE, RECENTI O DEL PASSATO, LA SCELTA DI ESEMPLARI DA COLLEZIONE È VASTISSIMA. PREZIOSE LE EDIZIONI DELLA BRUMM PER IL 50° ANNIVERSARIO

di Bruno Libero Boracco

La Fiat 127 ha da subito interessato le aziende nazionali produttrici di modelli in scala ed in particolare la torinese Mercury, che realizzò una buona riproduzione in metallo, in scala 1:43 in metallo pressofuso, con porte apribili complete di montante, particolare non così diffuso all’epoca e ruotine in metallo con gommini calzati sopra. In un secondo tempo le ruote metalliche vennero sostituite da quelle in plastica rigida, decisamente meno riuscite. Non mancavano le sospensioni e la riproduzione dell’interno non era particolarmente dettagliata. Della 127 di Mercury venne realizzata anche la variante rally che si distingueva per colori differenti, decals e numeri da gara. Anche la Mebetoys si interessò al soggetto 127 nella stessa scala, con una miniatura di migliore fattura di quella della Mercury, anch’essa fornita di porte apribili, ma senza montante e con riproduzione dell’abitacolo. Nelle prime serie la targa era riprodotta con un adesivo, in seguito i numeri, le cifre e la cornice vennero ricavate direttamente nello stampo. Venne prodotta anche nell’allestimento rally, con numeri da gara e decals varie, mentre l’ultima serie venne venduta con le non gradevoli ruote veloci in plastica. Un’altra 127 fece parte del programma della lombarda Polistil, nella serie in 1:43, con un modello non troppo accurato, dotato di porte apribili, sommaria riproduzione dell’interno, ruote in plastica e del quale non esistono varianti. Anche la spagnola Nacoral ebbe nel suo programma una non eccelsa 127 in metallo, in scala 1:43, dotata di 4 parti apribili. A miniaturizzare la 127 con una certa fedeltà, considerando l’epoca, fu l’altra casa spagnola, la Pilen, che mise in catalogo una Seat 127 con porte, cofano motore e bagagliaio apribili. Non mancava una discreta riproduzione degli organi presenti nel vano motore, gli schienali dei sedili anteriori reclinabili, le sospensioni funzionanti e le ruote in metallo con gommino calzato. Ne venne realizzato anche un allestimento rally con decals e numeri da gara e col passare degli anni la stradale venne commercializzata in una versione semplificata con l’eliminazione del cofano anteriore apribile. L’ultimissima produzione purtroppo montò le poco gradevoli ruote veloci in plastica e venne ulteriormente semplificata nelle finizioni. Quando apparve sul mercato la 127 di Brumm, i tempi erano cambiati ed i collezionisti erano diventati più esigenti. Il modello Brumm in metallo in scala 1:43 era decisamente al passo con i tempi, sia per la cura dei dettagli che per la fedeltà della linea, al punto che è ancora in produzione e di recente è stato affiancato dalla variante a 3 porte. Anche i colori della carrozzeria erano fedeli all’auto vera, l’interno era curato, molti particolari erano applicati a parte come i fanali, la mascherina anteriore, le maniglie delle porte, i paraurti, le coppe coprimozzo. Venne prodotta anche nelle varianti Guardia di Finanza, Rally Due Valli 1972, Rally di Monte Carlo 1973 e Rally di San Martino 1976, Giannini 127 NP 1971. In scala maggiore ricordo la 127 in 1:24 della Martoys, azienda che in seguito prese il nome di Bburago e che mantenne lo stesso modello nel programma del nuovo marchio. Si tratta di una riproduzione dotata di porte, cofano motore e bagagliaio apribili ed in entrambi i casi era disponibile anche la variante Rally con numeri da gara, decals e paraurti anteriore rinforzato. Anche la Polistil ebbe in listino la 127, in scala 1:25, con parti apribili, negli allestimenti civile, Alitalia e Holiday con sci, portapacchi e

carrozzeria e pneumatici sporcati da un ipotetico viaggio invernale. Una citazione a parte merita la bella 127 prima serie prodotta in plastica, in scala 1:13 dalla Pocher. Con il passare del tempo il modello venne sottoposto a delle semplificazioni che ne alterarono la qualità e comparve anche un allestimento rally. Una buona miniaturizzazione della 127 apparve per la collezione quattroruote collection della casa editrice Fabbri. Si tratta di un modello in scala 1:24 realizzato dalla metro.it (attualmente Leoni SpA) piuttosto fedele, con porte, cofano motore e bagagliaio apribili e che venne riutilizzato con un cambio di colore nella raccolta Auto Vintage della Fabbri. Una piacevole 127 prima serie fece parte della serie da edicola di Hachette Fiat Story Collection, in scala 1:43, prodotta dalla francese Norev. Alla 127 seconda serie ci pensò a suo tempo la Mercury, con un modello in metallo molto semplificato in scala 1:55, ma per una bella miniatura in scala 1:43, dovemmo aspettare parecchi anni, fino alla commercializzazione del modello della Kess in resina, piuttosto ben dettagliato. La 127 sport 70 HP venne miniaturizzata con un buon risultato dalla Neo in 1:43 e dalla Laudo Racing in 1:18, che nella stessa scala ha messo in catalogo di recente anche la 127 prima serie. Anche il marchio italiano Giocher produsse in scala 1:43 delle discrete 127 prima serie e seconda serie, quest’ultima declinata anche nella variante a 5 porte e negli allestimenti civile, Taxi ed Esercito Italiano. Una interessante serie di Seat 127 venne realizzata dal marchio Camos 43. I soggetti erano la Seat 127 prima serie anche nella variante autoscuola, la Seat 127 seconda serie a 3 porte e 5 porte. Anche l’orientale IXO ebbe nel suo vasto catalogo di modelli in scala 1:43 la Fiat 127 e la Seat 127 entrambe prima serie, nel complesso due miniature apprezzabili. Tra le collezioni spagnole in 1:43 cito le Seat 127 CL 1977 e la Fura Crono 1983 della serie Seat la Colecion e le Seat 127 Rally di Monte Carlo 1978 e Rally Costa Brava 1980 della Seat Sport Colecion. Per la collezione Autos Inolvidables Argentinos della casa editrice Salvat, va citata la Fiat 147 del 1982, in metallo scala 1:43. In occasione dei 50 anni dalla presentazione della 127 la Brumm ha preparato un piccolo diorama che presenta un modello di stile e due designers, il tutto proposto con una scatola dedicata. Per la stessa ricorrenza la Brumm propone con una confezione speciale, una riedizione della 127 prima serie a due porte nei colori rosso corallo, bianco, giallo tahiti, verde lago, verde palude, azzurro acquamarina e blu scuro.

Polistil, 1:43. Seat 127, Pilen prima serie, 1:43. Sempre Seat, Pilen seconda serie con cofano motore chiuso, 1:43. Fiat 127, Nacoral, 1:43.

Una coppia di Fiat 127 della Brumm, 1:43. L’interno della 127 della Brumm. Fiat 127 3 porte, Brumm, 1:43.

Modello di stile, designer Pio Manzú, Brumm, 1:43. Sotto, riedizione per i 50 anni dalla presentazione, Brumm, 1:43. Fiat 127 Rally Monte Carlo 1973, Brumm, 1:43.

127 Rally, Martoys, 1:24.

Da sinistra le 127 seconda serie di Kess in scala 1:43 e Mercury in scala 1:55. Fiat 127, Pocher, 1:13.

127 Holiday, Polistil, 1:25. Giannini 127 NP 1971, Brumm, 1:43.

Fiat 127 Sport, Laudoracing, 1:18.

Seat Fura Crono 1.4 1982, collezione Nuestro queridos Coches di Altaya, 1:43. Laudo Racing, 1:18.

Fiat 147 1982, collezione Autos Inolvidables Argentinos della casa editrice Salvat, 1:43.