Onda Blu 4 (NARRATIVA) - Italiano

Charles Dickens

DAVID COPPERFIELD

Collana di narrativa per ragazzi diretta da Rosa Dattolico

David Copperfield A cura di Daniela Folco Illustrazioni: Domenico Sicolo Responsabile editoriale: Roberto Capobianco Ideazione grafica, impaginazione e redazione: Michele Digregorio Prestampa e stampa: Arti Grafiche Italo Cernia © 2013 Ardea Editrice web s.r.l. • www.ardeaeditrice.it Via Capri, 67 • 80026 Casoria (Napoli) Tel. +39 081 7599674 • Fax. +39 081 2509571 E–mail: ardeaeditrice@tin.it Tutti i diritti sono riservati. È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della casa editrice Ardea web.

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Indice Nasco di venerdì . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 5 Primi ricordi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9 Mi si manda in collegio . . . . . . . . . . » 15 Solo al mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . » 21 In cerca della zia . . . . . . . . . . . . . . . » 25 Incontro Agnes . . . . . . . . . . . . . . . . . » 31 Un’importante decisione . . . . . . . . . » 35 Mi innamoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 41 Colpi del destino . . . . . . . . . . . . . . . » 47 Il disastro economico della zia Betsey » 53 Gioia e disperazione . . . . . . . . . . . . » 57 Uriah Heep viene punito . . . . . . . . . » 61 Dora mi lascia . . . . . . . . . . . . . . . . . » 67 Io e il mio angelo . . . . . . . . . . . . . . . » 73 Giochiamo con la storia . . . . . . . . . .

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Capitolo primo

Nasco di venerdĂŹ

S

ono nato un venerdĂŹ di marzo, a Blunderstone, nel Suffolk, in Inghilterra.

Quella sera nella nostra casa, una donna ancora molto giovane sedeva accanto al camino. Sembrava un angelo con i biondi capelli che le incorniciavano il viso.

Sospirava mia madre, mentre gli occhi le si velavano di lacrime: stava per dare alla luce un bambino ed era triste, angosciata e sola perchĂŠ il signor David Copperfield, suo marito, era morto da poco.

Mentre il vento si abbatteva sulla casa e piegava gli olmi del viale, mia madre volse lo sguardo verso gli alberi piegati dal vento e vide una signora sconosciuta giungere dal 5 classe4-9anni - David Copperfield.indd 5

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giardino. In base a quanto le aveva narrato mio padre, si rese subito conto che si trattava di Betsey Trotwood e ne fu certa quando l’altra appoggiò il naso contro il vetro della finestra.

– Santo Cielo! È proprio lei! – sussurrò a denti stretti mia madre in preda al panico.

Zia Betsey fece il suo ingresso nella stanza di soggiorno dicendo: – La signora Copperfield, vero? E io sono la signora Trotwood. Avrete già sentito il mio nome, spero.

– Sì, mio marito mi parlava spesso di voi.

Accomodatevi, prego.

Mia madre, atterrita dalla zia, diventava sempre più pallida: stava per svenire. La signora Trotwood, allora, si mise a scuotere con insistenza il campanello per chiamare la cameriera e chiese il suo nome.

– Si chiama Peggotty – rispose mia madre in un sussurro.

– Portate una bella tazza di tè alla vostra padrona: non sta bene! – ordinò la zia Betsey.

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La signora Trotwood riprese a parlare: – Avrete una bambina, e per quella bambina io…

– E se nascesse un maschio? – chiese mia madre con un tremito nella voce.

– Sarà senz’altro una femmina! – ribatté decisa la signora Trotwood. – Io sarò la sua madrina e la chiameremo Betsey Trotwood Copperfield. Mi curerò del suo futuro, in modo da evitare che le capitino delle disgrazie. Ma, appena il dottore le annunciò che era nato un maschietto, zia Betsey andò di corsa via e non si fece mai più vedere.

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Capitolo secondo

Primi ricordi

Le

prime cose che si affacciano alla mente, ripensando ai giorni passati, sono la cara mamma e la nostra dolce, affettuosa cameriera, Peggotty. Un angelo finito in cielo e un angelo terreno.

La mamma era una donna alta, sempre elegante, con un visino di porcellana e dei bei capelli biondi; Peggotty, al contrario, non era slanciata, ma robusta, con due braccia vigorose, le guance rosse e gli occhi scuri.

Erano le regine della mia casa, che allora mi sembrava piena di misteri. Oltre alla cucina, c’erano due salotti: quello elegante, per la domenica e quando c’erano visite, e quello dove ci rifugiavamo io, la mamma e Peggotty.

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Quanta dolcezza in quei giorni! E che pace!

Tra la mamma e Peggotty non so quale delle due mi volesse più bene.

Tutto finì quando, un orribile pomeriggio, la mamma tornò a casa assieme a un signore, coi capelli neri e due grossi baffi, che non mi piaceva affatto. In seguito, incontrai quell’uomo tutte le domeniche in chiesa e talvolta veniva a trovarci. Anche se non sapevo spiegare bene perché, provavo per lui una forte antipatia: era sempre tra i piedi ovunque andassimo…

Da quando la mamma aveva conosciuto il signor Murdstone, così si chiamava quell’uomo, usciva spesso la sera, mentre io e Peggotty stavamo in sala da pranzo: lei a cucire, io a leggere un libro sui coccodrilli.

– Mio caro Davy – mi disse una sera Peggotty, – che ne diresti di venire con me a Yarmouth? Potremmo fermarci qualche settimana a casa di mio fratello.

– Ma credi che la mamma mi permetterà di venire con te?

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– Ma certo! Se vuoi, gliene parlo.

– Oh, sì, ti prego, parlagliene!

Qualche giorno dopo, partimmo. Il cavallo che trainava la carrozza sembrava dormisse in piedi e anche il vetturino sembrava che dormisse in piedi.

Il viaggio fu splendido. Il vetturino fischiettava, mentre guardavo felice le grandi pianure verdi, le barche e i pescatori.

Quando arrivammo a Yarmouth, Ham, il nipote di Peggotty, mi strinse la mano con una vigorosa stretta e mi mise a cavalluccio sulle spalle.

Mi immaginavo la casa del fratello di Peggotty come una bella villetta vicino al mare.

Invece, Ham si fermò in un punto della spiaggia dove di edifici non si vedeva neppure l’ombra. C’era, invece, una grossa barca nera, dalla quale sporgeva un fumaiolo di ferro con un pennacchio di fumo… E vi salimmo sopra.

La mattina mi alzavo al sorgere del sole e facevo colazione con Emily; poi, scendevamo 11 classe4-9anni - David Copperfield.indd 11

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