N46

NUMERO 46

ANNO XI FEBBRAIO 2004

Per abbattere il muro dell’indifferenza e dare ali alla creatività

<Buongiorno gente! Sembra impossibile ma veramente io e Vix siamo riusciti a metterci a scrivere l’editoriAle…> <Te boh… il Ville mi ha detto che l’editoriale è la feccia del giornalino, ma altro non mi fanno fare, quindi olè!

Viva l’editoriale!> < Tra l’altro questo articolo aprirà il numero di San Valentino, o giù di lì… > <Ah ma che balle non mi va il lettore mp3! Parliamo degli articoli: TUTTI STRABELLI P A U R A ! ! !

LEGGETELI!!!!

W IL FLUSSO!> < Macchè viva il Flusso.. viva il giochino, che però è solo per quelli intellettualmente dotati..> <Consiglio l’acquisto di un anello gotico per dito intero, semovibile, misura unica, ma regolabile strabello!!! (io non lo metterei mai, perchè troppo tamarro comunque…)> <…-silenzio, per il buon gusto che è defunto> <Ma cosa???? E allora le culotte con le foglie di gangia???> < adesso vi spiego..stiamo sfogliando il giornalino Carnaby Street… polsini traforati .. bleh. Beh comunque questo numero è RICCHISSIMISSIMO! Vero, vix?> < Sì c*zzo è rilegato in Mandragola, ebano e avorio umano> < toh! Ti ha

colto la censura! E … questo editoriale fa davvero schifo..breve interruzione per L’ANGOLO DEL LOLLO..lalala (musichetta introduttiva)><Come avrete notato leggendo questo editoriale, qui al caterpillar è arrivato l’ultimo carico d’erba…><D’ora in poi dato che ci sono troppi Alessandro e Alessandra gli Alessandro cambieranno in Ferdinando, Rafael o Sigaretto, mentre le Alessandra si chiameranno o Gina o Pina o entrambe le cose> <Sì, ma Gina a me non fa affatto impazzire come nuovo nome.

Preferisco, piuttosto, Cassandra..> <Ma tristezza!

Al massino, se proprio vuoi un nome esotico, tipo asiatico o sud americano, concedo Assunta o Concetta. > < a questo punto anche Sconsy> < Bona basta l’articolo sta perdendo un po’ di tono quindi chiude qua al limite ci sarà un altro editoriale in un prossimo futuro, spero non troppo prossimo, sbattimento… più sciallo!>

Ale & Vix

‘ La ritengo una malattia ’ – ‘ Sono ormoni alterati ’ – ‘ E’ solo una posa provocatoria ’… poche frasi a proposito di un diverso modo di intendere la propria sessualità.

Che strano: continuano a rimbombare nella mia testa, comprendo le parole, ma non ne afferro assolutamente il senso. Può stupire trovarle in bocca non a qualcuno noto per un suo solito discriminare razzista, ma a chi si stima aperto e liberale, illuminato quasi, in un’epoca che vede sempre più spesso portate alla ribalta espressioni, anche volgari, di disprezzo per la differenza, d’esaltazione per la propria presunta superiorità. Invece non è difficile scoprire che un certo sottile disgusto per omosessualità e bisessualità, od altre tendenze, è nascosto in tutti noi; non emerge come problema, fino a che il concreto contatto con l’esperienza del reale non si sostituisce all’astratto teorizzare. Allora può accadere di tutto.

Ho visto fautori della tolleranza senza se e senza ma cadere nell’antica colpa dell’incomprensione per ciò che non li riguardava di persona. Ho avuto attimi di smarrimento nel vedere gli sguardi orripilati, e increduli, e protettivi verso i propri ortodossi costumi di chi prima predicava moderni concetti d’uguaglianza e fraternità.

Ho sentito sfoghi eloquenti, rabbiosi e forti, a difesa del proprio modo di vivere, indirizzati contro un chissà quale tremendo pericolo. Non abbiamo totalmente superato i pregiudizi legati alla classe sociale, alla religione, al colore della pelle, ma tentiamo continuamente di proporre un’accettazione che riguardi i molteplici modi di essere.

Perché quella di una diversa identità sessuale risulta così difficile? Forse abbiamo solo paura i perdere la nostra…

Da dopo la civiltà classica l’unico orientamento ben accetto è stato quello eterosessuale. Si è persino indicata ogni devianza dalla regola come malattia psicofisica grave ( ottocento ). Fondandosi su questo, i lager hanno mietuto pure qui le loro vittime. Ma a metà del XX secolo, in seguito a studi condotti con prove psicologiche di ispirazione freudiana su vari gruppi, non riscontrandosi segni patologici peculiari per alcuno di questi, s’è iniziato il superamento di tali preconcetti, almeno nell’ambito del mondo scientifico. Nell’1987 l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha finalmente ratificato queste nuove fondate teorie. Ma nella concezione comune della gente non è stato tanto facile sradicare tali convinzioni, che permangono tuttora. Il manifestare preferenze diverse dalla norma almeno nei paesi Occidentali non è più considerato reato, in vari stati si riconoscono alle coppie omosessuali pari diritti rispetto alle altre, e si discute pure della possibilità dell’adozione.

Non andrò oltre in queste discussioni, troppo importanti e complesse per esser dovutamente approfondite, ne tratterò il tema delle violazioni ai diritti umani compiuta da certe nazioni, che castrano questa forma di libertà d’esprimersi, di divenire, di vivere. Voglio invece parlare della possibilità di amare secondo il proprio animo, la propria scelta, che deve essere secondo me base imprescindibile ad una futura civiltà democratica, aperta, tollerante. Sembra che non esista predisposizione genetica alle preferenze sessuali, e che siano invece tratti assunti da ognuno a seconda dell’ambiente, delle condizioni, degli avvenimenti.

Da qui qualcuno potrebbe ipotizzare che l’unico motivo per cui esistono queste

manifestazioni d’altro pensiero, sia la caduta di morale e buon costume che in ogni campo caratterizza i nostri tempi, una voglia di stupire e ribellarsi al sistema, un gioco sciocco e ingenuo, o maliziosamente perverso. Alcuni dicono sia l’ultimo rifugio dei giovani di non proprio bell’aspetto e privi della speranza d’aver un amore che segua le convenzioni. Altri ancora continuano a ritenere tutto ciò sintomo di grave squilibrio, malformazione da identificare, condannare e reprimere.

Io credo invece che l’amore per sua stessa natura non debba esser sottoposto a limitazioni. O torniamo ad una visione puramente procreativa del rapporto tra due persone, e questo allora comporta inevitabilmente l’usuale e debitamente produttiva accoppiata maschio-femmina, oppure se vogliamo staccarci da questa ormai superata opinione dobbiamo esser pronti ad accettare qualsiasi attrazione che non sia basta sul naturale atto sessuale o sull’ attrazione fisica che si ha in prevalenza verso le forme dell’altro sesso.

La chiesa parla di comunione di anima e corpo, nell’ambito del matrimonio.

Il primo termine forse non ammette un legame sentimentale di un genere che non sia quello scelto dall’attuale maggioranza delle persone? Chi dice che l’eterosessualità non sia solo adeguamento ad un istinto fisico e prosaico, al fine d’avere una naturale continuazione della specie, e che la mente umana non possa elevarsi al di sopra di questi limiti, per una più aperta definizione del termine amore? Anche la legge del più forte è propria della natura, e tutti deboli uniti non hanno forse cercato di sovvertirla?

Queste ultime provocazioni sono solo volte a stimolare una riflessione sui valori del nostro tempo, i conservatori come i più progressisti. E’ un fallimento cercare un riparo contro il diverso in una sorta di chiusura mentale claustrofobica, e nostro dovere goder della bellezza di sei miliardi di voci, colori e razze. Non si può distinguere in gerarchie di vario valore il resto del mondo, basandosi su qualcosa che non rappresenta un rischio per noi, o un handicap per chi ne è rappresentante: non è etico, non è morale, non è giusto. E chi accusa di sfacciataggine o di platealità orrenda e innaturale coloro che del proprio io, delle proprie azioni non fanno ne vanto ne vergogna, ha solo da tacere.

Due ultime cose sono da dire. La prima, che sono contraria ad ogni genere di ostentato orgoglio, bianco come nero, etero come omo. Nessun sottoinsieme umano ha il diritto di ritenersi migliore su questo piano, la parità deve valere per chiunque.

In secondo luogo, ritengo ci si innamori realmente di una persona per le caratteristiche caratteriali e intellettuali ed emotive che possiede.

L’aspetto estetico varia nel giudizio da gusto a gusto. Inutile gridare allo scandalo se ampliamo il criterio decisionale alla preferenza o non importanza del sesso della persona amata.

Detto questo, siete liberi di scegliere, liberi di amare.

Farewell 4°A

C’era una volta, ovviamente tanto tempo fa, e ovviamente in un luogo lontano lontano, una fanciulla bellissima (ma va?) con i capelli biondi e gli occhi azzurri... ma uffa! Ma cos’è questa storia?! Perché le fancuille bellissime devono sempre essere bionde?! Era mora ecco! Al massimo si faceva i colpi di sole ogni tanto (ma il colpo di sole devo averlo preso io...). Dicevo, c’era questa fanciulla parecchio appetibile bionda o mora che fosse, a cui era morta la mamma (insomma, non si può avere tutto dalla vita) ma che aveva un babbo molto ricco, un nobile o giù di lì e viveva in una bella casa.

Questa fanciulla si chiamava... si chiamava... ma come cavolo si chiamava?! Ce l’avrà avuto un nome questa poverina, o no?! Che vogliamo farla passare alla storia come “Cenerentola”?

Non è dignitoso, via! Pensate al marito, in un momento d’intimità, che la chiama così: una si smonta poi! Via no, no, bisogna trovarle un nome. La fanciulla si chiamava Giulia Caterina Ursula Elisabetta Francescogiuseppe della famiglia dei Conti Barbaglia dei Barberini (sì sa che i nobili hanno certe sfilze di nomi...).

Dunque, nonostante questa fanciulla vivesse nel mondo decadente e corrotto dell’aristocrazia, era davvero una ragazza virtuosa, buona e nobile nell’animo. Dicono che fosse così perché comunque suo padre era un uomo colto e rispettabile, ma io ho dei dubbi: in quella casa troppe cameriere restavano incinte, ma forse sono dicerie. Fatto sta che questa fanciulla era bella e pure brava, e passava tutto il tempo a cazzeggiare come le brave fanciulle ricche.

La sua mamma, dopo morta, l’aveva affidata ad una Fata Madrina, che però stava anche lei a cazzeggiare perché la fanciulla non aveva bisogno d’aiuto né di null’altro, e quindi non si erano mai conosciute. Un tristisssssimo giorno (bisogna enfatizzare un po’) al padre di G.C.U.E.F.B.B. (ma che volete scusate, che ogni volta lo riscriva tutto?! Non ho tempo da perdere io, ci dovevano pensare quei sadici dei suoi genitori, prima di darle un nome del genere!) venne una cricca improvvisa (a quei tempi le cricche improvvise erano molto diffuse) e morì. Ora penserete che questa fanciulla avesse iniziato a vivere nello scialo più assoluto, con una megavilla tutta per sè, tanti soldi, servitù etc etciù. E invece no!

Perché quel furbone del babbo si era andato a risposare! Ma mica l’aveva scelta bella e buona come la prima moglie, no! Aveva preso la più brutta rospona antepatica del reame, con due figlie anche loro brutte rospone e antepatiche: una cosa insopportabile. Si capisce perché il marito si era suicidato. Ma questa gentildonna (nemmeno poi molto gentile oltretutto) aveva

una dote nascosta, anzi, mica tanto nascosta: una cospicua dote che comprendeva oro, gioielli, terre, castelli... Per questo che l’avevo chiamato “furbone” il babbo. Comunque dalla nuova moglie non ebbe altri figli (aveva ribrezzo pover’uomo) ma in compenso le cameriere continuavano a restare incinte (sempre più furbone) (ma sono solo dicerie). Fatto sta che queste tre mostruosità erano invidiosissime di G.C.U.E.F.B.B. perché loro erano grasse e brutte e non se le filava nessuno, mentre lei era una meraviglia di bellezza e bontà e tutto il resto che vi ho già detto. Quindi non appena il furbone morì la matrigna e le sorellastre se la presero con la povera fanciulla e si vendicarono: le dissero “vai a fare la serva!” e lei disse “vabbene vo”. E per far prima la chiamarono Cenerentola, perché immaginatevi se uno doveva chiamarla col nome intero quando aveva bisogno di qualcosa gli ci volevano dieci minuti. La Fata Madrina appena lo seppe iniziò a sbattere la testa nel muro. “O Cenerentola!” pensò “ma che tu c’hai i grilli pe’ i’ capo? Ma che ti fa’ mettere i piedi in testa a quel modo dalla prima matrigna che ti passa davanti?

Ora, dico, ma che si può esse’ tanto grulli? La tu’ mamma ‘un t’ha insegnato nulla, eh?”. Ma decise di lasciarla fare per un po’, per vedere come se la sarebbe cavata, sperando che si sarebbe data una svegliata da sè. Ma il tempo passava e Cenerentola trascorreva la sua vita a pulire e a far da mangiare per quelle tre viperone obese che mangiavano e insozzavano come un esercito, mentre facevano fuori tutta l’eredità (specialmente in unguenti di bellezza e impiastri anti-cellulite). Ma Cenerentola viveva comunque felice e cercava di essere sempre gentile (probabilmente faceva uso di qualche droga). La matrigna e le sorellastre la trattavano veramente male, ma Cenerentola nulla oh, mai che gli tirasse dietro un piatto, nulla! Lei zitta e obbediva, non gli passava neanche per la testa che fosse lei la padrona e che quel trattamento fosse ingiusto. La Fata lasciò correre per un po’, ma successe una cosa per cui non riuscì più a trattenersi e dovette intervenire. Era successo che il principe cominciava a sentire i primi pizzicori e aveva deciso di sposarsi, e perciò il re gli aveva organizzato una bella festa piena di ragazze, estendendo gli inviti anche alle amiche delle amiche e così via, sperando che ne trovasse una che gli piacesse perché le cameriere erano tutte in maternità. Ovviamente anche quelle grassone delle sorellastre ricevettero l’invito, e ovviamente la matrigna impedì a Cenerentola di andarci (per spirito

sadico suppongo). Cenerentola ci rimase molto male, perché poverina aveva gli orizzonti un po’ stretti e la sua massima aspirazione era partecipare ad un ballo e conoscere il principe e magari sposarselo, insomma, robucce mediocri ecco. Le tre sgrazie erano già partite per il ballo che Cenerentola ancora non aveva finito di fare tutte le faccende, ma era così depressa che si buttò per terra e si mise a singhiozzare.

Fu così che la Fata Madrina comparve accanto a lei, con un nervoso addosso incredibile per via dell’inettitudine di Cenerentola. “O Cene!” le disse tirandole una papina.

Cenerentola sussultò per lo sapavento e rispose “ma che sei matta? Che mi vuoi far venire una cricca come al mio povero babbo per lo spavento?! E soprattutto chi sei? Non lo vedi che disturbi la mia privacy?” (ok, Cenerentola era sempre amabile, ma insomma quello era un momentaccio, non si può pretendere). La Fata che anche lei era nervosetta come vi ho già detto, disse “Io sono la tu’ madrina, una fata per l’appunto. Mi mandò la tu’ mamma per tenerti d’occhio e proteggerti.

Me l’aveva detto che eri fragile e avevi bisogno di protezione, ma non pensavo fossi torda fino a ‘sto punto!”. “Oh, una fata!

Quanto brilli!”, “Cene guarda che io non brillo pe’ nulla, di’ la verità, hai di nuovo preso quei funghetti eh?”. Cenerentola impallidì. “Oh brava” disse la Fata “stai bonina lì che ora ti spiego icché bisogna fare. Prima di tutto abbozzala di piangere. So già tutto. Vai a farti una doccia che sei in uno stato pietoso, poi piglia il più bel vestito delle tu’ sorellastre e portalo qui che ti aiuto a mettertelo. Io penserò alla manicure, al trucco e all’acconciatura. Fa vedere? Sì, hai anche bisogno della ceretta.

Maremma in che condizioni tu sei! Spicciati che è tardi. Io devo andare a procurarmi una carrozza e dei cavalli, e pure un fantino, e dimmi dove li trovo a quest’ora! Accidenti a me e a quando ho accettato ‘st’incarico!”.

Cenerentola rimase lì come un’ebete a guardare la Fata che si agitava, senza capire nulla.

Quando la Fata si accorse che Cenerentola era ancora lì le tirò un’occhiataccia. Allora Cenerentola disse “ma io non posso prenedere un loro vestito, si arrabbieranno a morte, e poi ho un monte di cose da fare ancora, che diranno quando tornano?”, “Cene sei una chiavica via, bisogna proprio dirlo!” rispose la Fata “ma che te frega delle sorellastre se stasera ti sposi il principe?! Ma poi figurati se quell’ippopotamo della matrigna si accorgerà mai se gli hai

lucidato o no l’argenteria: manco ci passa più dalla porta della sala! Andiamo su, spicciati!

Maremma se mi stai facendo perder tempo!”.

“Scusa Fata” disse allora Cenerentola “ma perché non usi la magia che si fa prima?”, “ecco” rispose indignata “per te è tutto facile eh? Questi figlioli d’oggi vanno imboccati col cucchiaino! Non sei capace di cavare un ragno da un buco! - la sua espressione era molto più volgare, ma questa è una fiaba per bambini... Via giù, dovrò fare tutto io allora!”. Tirò fuori la bacchetta magica, iniziò con la solita canzoncina “salacadula megicabula...” quando all’improvviso si fermò. “Cene” disse “ma te se’ proprio sicura di voler andà al ballo e sposare i’principe? ‘Un vedi tutte le possibilità che c’hai davanti? Fare la principessa, via, è riduttivo.

Tu puoi diventare avvocato, medico... “,”no io voglio fare la principessa!”, “e vabbè allora, eccoti accontenata”.

Così la Fata Madrina mise in ghingheri Cenerentola e la fece salire in carrozza, ma prima di lasciarla andare le disse “ho fatto in modo che la magia finisca a mezzanotte perché ‘un voglio che tu resti fino a tardi con quel marpione del principe. Fa’ la brava e torna presto sennò farai una figuraccia perché ti trasformerai in una zucca!”. Cenerentola andò al ballo, e andò tutto come previsto: il principe si innamorò, lei inciampicò mentre scendeva la scale e perse una scarpina, tornò presto a casa facendo attenzione a non far rumore per non svegliare la matrigna, il principe il giorno dopo la venne a cercare, capì che era lei dalla puzza dei piedi, se la portò al castello e la sposò. La matrigna e le sorellastre poi vennero trasformate in ornitorinchi dalla Fata, che non aveva di nuovo nulla da fare perché Cenerentola stava un’altra volta bene e non aveva bisogno di nulla.

Ire 5^A

Come al solito la chiesa ha rovinato uno dei riti pagani più interessanti della storia sostituendolo con l’ormai famosa festa di san Valentino. Infatti l’origine della festa degli innamorati risale a quando la Chiesa cattolica ha tentato di porre un freno a questo rituale che risale al IV secolo a.C. Infatti a quel tempo i romani rendevano omaggio al dio Lupercus attraverso un particolare rito annuale... I nomi delle donne e degli uomini che adoravano il dio venivano messi in un’urna e opportunamente mescolati; quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in “intimità” affinché il rito della fertilità fosse concluso. L’anno successivo poi sarebbe ricominciato nuovamente con altre coppie. Determinati a porre fine a questa ottocentesca vecchia pratica, i padri precursori della Chiesa hanno cercato un santo degli “innamorati” per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato probabile in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima.

A Roma, nel 270 d.C il vescovo Valentino di Interamna fu invitato dall’imperatore pazzo Claudio II e questi tentò di persuaderlo ad interrompere questa strana iniziativa e di convertirsi nuovamente al paganesimo. San Valentino con dignità rifiutò di rinunciare alla sua fede e, imprudentemente, tentò di convertire Claudio II al cristianesimo.

Il 14 febbraio 270, san Valentino fu lapidato e poi decapitato. La storia sostiene inoltre che mentre valentino era in prigione in attesa dell’esecuzione, sia “caduto” nell’amore con la figlia cieca del guardiano Asterius, e che con la sua fede avesse ridato miracolosamente la vista alla fanciulla e che, in seguito, le avesse firmato il seguente messaggio d’addio:”dal vostro Valentino”, una frase che visse lungamente anche dopo la morte del suo autore…. E cosi si sostituì questo “spassosissimo”rito.

Lara, Lollo

Le bionde trecce e gli occhi azzurri e poi… le tue calzette rosse relative, senza macchia d’amore, ma adesso spogliati, come sai fare tu tu, che sei diverso, almeno tu nell’universo, un punto sei bellissimooooooooooo ooooo, sei bellissimooooo ooooo, accecato d’amore perché mi fai impazzire quando tu verrai dimmi quando, quando, quando… sei qui con me questa stanza non ha più pareti ma se vuoi, se tu vuoi, tra fango e neve, fango e neve discende lieta nel mio cuore matto, matto da legare che giorno e notte penso solo a chiiiiiiii, sorriderò se non a teeee, a chiiii chichichi chicchichiricchi stanotte voglio stare acceso e dire sempre di sere, nereee che non c’è tempo, non c’è spazio e mai nessuno ti giuro nessuno, nemmeno il destino ci può separare perché siamo due destini che si uniscono, stretti in un istante solo un attimo di pace, questo sorso d’aria pura finchè c’è, voglio andare a casa, la casa dov’è dove posso stare in pace con le mani sbuccio, le cipolle, me le sento addosso sulla pelle che hai sulle labbra, quando esci dall’acqua azzurra parapparappa acqua chiara parapparappa con te partiròòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò o o o occhi di gatto, sono tre sorelle che hanno fatto un brivido dentro e correrti incontro e gridarti TI AMOOOOOOO… RICOMINCIAMO!!!!!! (o forse è meglio di no…doh…)

Giulia & Fla (3D) Eli (3F)

Venerdì 9 gennaio è morto all’ospedale delle Molinette di Torino Norberto Bobbio, senatore a vita, uno dei più grandi filosofi del XX secolo. Per tutti quelli che in questo momento si stiano domandando chi sia questo Bobbio, dico solo che li capisco, in quanto anch’io, quando mi sono ritrovato una sua fotografia in prima pagina con un titolo grande così mi sono chiesto chi fosse mai; e con mio grande disappunto mi sono accorto di non sapere assolutamente niente del più importante pensatore e filosofo d’Italia del secolo scorso, insieme ad altre grandi personalità come Einaudi, Pavese, Ginzburg e Foa, solo per citare i concittadini (Bobbio era torinese) del compianto filosofo che formarono una strepitosa generazione concentrata in un’unica città. Ma perché, mentre se si parla di Einaudi o Pavese questi nomi ci ricordano qualcosa, mentre per Bobbio no (almeno per la maggior parte dei giovani)? Innanzitutto per il fatto che già da parecchi anni Bobbio non godeva di uno stato di salute impeccabile, e quindi non pubblicava libri da molto; ma anche per il fatto che il suo lavoro è stato spesso contestato sia dai politici di destra che di sinistra. Bobbio non aveva un identità politica, ma non per questo rinunciava ad interessarsi a questa; proponendo un modo di ragionare in termini liberali, dissociati cioè da qualsiasi ispirazione politica, ma diretti unicamente ad individuare quel sistema adatto a far prevalere i valori etico- politici in grado di rendere un uomo libero. Per cui il filosofo si vantava di possedere e leggere libri riguardanti le idee socialdemocratiche, ma allo stesso di apprezzare alcuni dei valori tipicamente di destra, ottenendo come risultato quello di inimicarsi tutte e due le parti, che lo accusavano (e lo accusano tuttora) di presunte simpatie trasformate in salde certezze verso l’una o l’altra parte. Numerose sono le opere scritte da Bobbio, soprattutto riguardo a temi filosofici, ma il libro che ha venduto in assoluto più copie in Italia è stato Destra e Sinistra, che nel 1994 vendette ben 320 mila copie, destando lo stupore genuino dello stesso Bobbio, che la reputava un opera minore, in quanto “semplicemente” si limita a descrivere la fondamentale differenza tra i due schieramenti politici: dove la sinistra vuole eliminare le disuguaglianze, la destra le considera un elemento imprescindibile. Destra e sinistra, due parole che hanno segnato la vita di Bobbio fin dalla giovinezza, quando, durante il regime fascista, nonostante fosse contrario ai metodi adottati dal regime, non rifiutò i privilegi dovuti alle proprie condizioni (la sua famiglia era molto legata al partito fascista), un rimorso che si trascinerà per molto tempo, e che neanche il merito di aver fatto parte del nascente gruppo socialdemocratico, potrà eliminarne completamente l’onta. La vita di Bobbio si è quindi incentrata su questo dualismo politico, che si è risolto, come si è detto, nello sposalizio con gli ideali liberali quasi, ma mai totalmente utopistici, che miravano ad ottenere quello che i partiti del panorama politico italiano del secolo scorso (e anche del presente) non si sono mai posti come base da cui partire: la libertà e la felicità dell’uomo. Valori che potrebbero sembrare astratti o suscitare i sospetti che Bobbio li pensasse e basta, senza poi cercare il modo di metterli in pratica; sospetti infondati, in quanto il suo impegno anti-fascista (per colpa del quale venne anche arrestato nel 1943) e il suo impegno e coinvolgimento per la causa socialista e socialdemocratica dimostrano quanto abbia provato a trovare un orientamento in grado di ottenere ciò che si prefissava, rimanendo però deluso e isolandosi da qualsivoglia schieramento, impegnandosi comunque ad incitare i politici a lasciare da parte inutili dualismi o dogmatismi di fondo, ponendosi come obiettivo il suo proprio. La morte di una personalità del genere costituisce una grande perdita per l’Italia e non solo (tra l’altro Bobbio faceva parte anche della British Academy) in quanto ora verrà meno quello spirito che animava il filosofo e lo sospingeva nelle sue battaglie a suon di righe e pagine scritte, quell’ideale che ormai è sempre più difficile trovare e che il più delle volte viene scambiato per un tentativo di trovare una scappatoia, una via di mezzo o una semplice fantasia senza capo né coda. E’ morto Norberto Bobbio, speriamo che i suoi ideali di liberalità non vadano persi con lui.

Albe, IV F

Suscita scalpore la notizia, recente, di un sindaco della Casa delle Libertà, che propone l’eliminazione di tutte le “Via Togliatti” d’Italia, a causa della sua biografia non troppo pulita, nonostante le grandi imprese democratiche.

Tra le accuse spicca una missiva che Togliatti inviò a Mosca, quando, nel primissimo dopoguerra, si tentò di rimpatriare i prigionieri italiani catturati durante la campagna di Russia (ordinata da Mussolini per avere il suo “milione di vittime” spalleggiare Hitler nel suo attacco ai Rossi) e ormai prigionieri nei campi russi dopo lo sfacelo della campagna. La missiva citava più o meno così “E’ meglio che i prigionieri italiani non facciano ritorno in patria”. Le motivazioni erano varie, si andava dalla cattiva pubblicità al regime sovietico tanto esaltato qui e al contempo tanto cattivo coi nostri connazionali, passando per legittimazioni citate da Hegel e Marx, sulla terribile realtà della giusta morte per la propria causa.

Per quanto il dibattito sia molto aperto riguardo i possibili provvedimenti sulla toponomastica, e soprattutto le reazioni del centro-sinistra non siano state molto aperte nei confronti dell’ipotesi di rimozione del nome, la questione riapre un parentesi abbastanza difficile per i problemi morali che stanno dietro alla scelta dei nomi delle vie.

Sono molte infatti le strade che celebrano gli onori di personaggi impegnati nelle guerre colonialiste africane (Badoglio, Graziani, Lessona, ecc...) o fautori di enormi atti di violenza sulle folle (Rudinì), ecc.... e ad esempio Torino, in pieno orgoglio postsabaudo della fine dell’8oo, è tempestata di orrori urbani di falsi eroi dell’Italia del decollo Giolittiano e delle campagne coloniali.

Che fare? O meglio, come sapere chi sono veramente costoro? Difensori della democrazia e portatori di libertà, o folli carnefici la cui storia è stata occultata ai più?

Ce n’è per tutti: destra, sinistra... ognuno ha i suoi piccoli segreti più volte revisionati e più volte nascosti, che riaffiorano solo grazie ad un’attenta analisi storica, a volte ancora seguiti dal loro alone di mistero e dubbiosità, costruito soprattutto dalla rispettiva fazione di “difesa”.

Una cosa che di certo però si può notare è quanto il confine tra la leggittimità delle azioni dei nostri eroi e la loro criminalità sia sottile e alquanto labile: passino i fatti sanguinari di cui di certo siamo mandanti ed esecutori, basati su finte teorie razziali o qualsivoglia altra beffarda motivazione inventata per attaccare uno, conquistare un altro,ecc... ma che dire di tutte le guerre, le sanguinose battaglie, i morti, che hanno fatto i nostri “eroi”? I nostri liberatori risorgimentali, ad esempio; grandi uomini di un tempo che fu, che hanno gettato le basi di una Nazione e di uno Stato, o carnefici disposti a tutto pur di vincere per la Patria, dimenticandosi della vita degli altri?

Mi si perdoni l’esempio, forse un po’ forzato, ma, in generale, come porsi d’innanzi ad ogni annoverazione di personaggi, che comporti anche uno spargimento di sangue?

Reputo la questione aperta e delicata, e personalmente non so rispondere.

Però vado a letto tranquillo: abito in via Donizetti, ed i musicisti, in genere, non hanno mai fatto male a nessuno.

Ale 5° A

Ti svegli ti alzi dal letto ti vesti colazione di corsa pullman in ritardo come sempre arrivi a scuola ora 4 5 6 ore di tutto e niente chiaccheri con gli altri entra la profe non spiega legge qualcosa da un libro parte il commento che fare intanto di meglio ma adesso tace silenzio di tomba qualcuno vuole intervenire? … si si si, meno da studiare … no no no che devo dire, che cavolo vorrà dire questa … ecco nuovo monologo poi normale noia noia noia salvo l’intervallo poi campanella, casa, pranzo, studio o cazzeggio, cena, tv, sonno.

Una giornata ordinaria, come tante, solo un altro giorno … della memoria.

Di fronte ad un’usata e tranquilla quotidianità accade che i drammi del passato, più del corso degli eventi presenti, vadano a perdersi in un calderone storico pieno zeppo d’avvenimenti considerati ugualmente e scarsamente importanti senza cognizione di causa. Non viene arricchita la specificità di ognuno, ma sono tutti indistintamente appiattiti nella loro presunta lontananza ed inevitabilità.

Quest’atteggiamento nel nostro tempo ha lasciato campo libero al revisionismo perbenista che in cravatta e doppiopetto dai palchi più alti ridisegna la Storia a suo piacimento e la trasforma in un romanzetto da due soldi, dove si mandava la gente in vacanza al confino. Divengon comuni e non destano più stupore, in noi, le svolte epocali, i pentimenti ostentati, le immense escusatio, del papa per il silenzio della Chiesa riguardo alla questione ebraica come della destra italiana alla ricerca di un proprio spazio sulla scena politica mondiale. Non costituiranno un pericolo fisico immediato, ma i pietosi eppur sempre più partecipati teatrini di tronfi revival neonazifascisti son indicatori delle pesanti circostanze attuali: quando giungiamo ad usar ossimori privi di senso pur di poter zittire la controparte, e il nazista si colora di rosso e filopalestinese divien sinonimo di antisemita, siamo in balia della più totale illogicità ignorante e supponente.

Accrescer la confusione è l’obbiettivo prioritario, se si vanno a toccare temi scottanti; le comunità ebraiche s’adiran con chi usa il termine sconvenientissimo di razza, nonostante sia adoperato dai loro stessi testimoni, e la loro reazione vien sfruttata per conseguire altri fini; le vittime storiche sono intoccabili, assolutamente sancito il loro sempiterno trovarsi dalla parte della ragione. Ma chi è realmente coerente con gli ideali che dovrebbero appartenergli? Chi davvero si è saputo liberare del razzismo, abito mentale abusato, paradigma d’errore?

Si è stanchi di ricordare tutto, per questo si suol parlar di niente, o meglio, di ciò che non si conosce. Si nota anche dall’articolarsi incomprensibile del testo come sia difficile esporre, connettere, capire (chi poi può arrogarsi la riuscita di quest’impresa?). Sembrerebbe più facile dimenticare. Se fosse giusto.

Farewell4°A

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Sono sempre stati pubblicati sul famoso “cater” articoli di musica e di attualità…ma mai uno dedicato interamente alla “r” moscia…!!! Abbiamo quindi pensato perché non scriverne uno??? <Dovete sapeve che c’eva una volta un simpaticissimo vamavvo mavvone di nome bvunello (eva un vamavvo altevnativo pevchè beveva la bivva e ascoltava vadio tvuztvuz) che nel covso della sua vita ebbe molte avventuve; con un po’ di pazienza ve le vaccontevemo.

C’eva una volta Bvunello, un gvande vamavvo mavvone che eva molto vuvido. Un giovno mentre mangiava un vadicchio decise di favsi i capelli vasta e di andave in Giamaica pev fumavsi mavijuana e sigavette. Vaggiunta l’isola cadde in un buvvone dopo essevsi fumato un cannone, e,al centvo, tvovò i giamai-cani e stvinse amicizia con lovo; dopo poco tempo, apvivono un bovdello. Quattvo mesi dopo Bvunello si stufò del caldo e pvese una bavca pev andave a cevcave un po’ di vefvigevio in Gvoenlandia e pavtì pev vaggiungeve la sua nuova casa. Dopo innumevevoli viaggi pev mave vaggiunse la sua tevva pvomessa: la Gvoenlandia. Visalì un fiume pev andave alla sua casa e, avvivato a destinazione, ossevvò l’abitazione: le paveti evano biancazzuvve pvopvio come le aveva chieste lui. Un giovno uscì di casa pev fave una gita insieme al suo amico Avtasevse, pevò caddevo in un buvvone pvofondo e incontvavono un gvuppo di ovsi polavi che li sbvanavono; puvtvoppo l’attacco fu pvovompente e così movivono. Dopo tve giovni il suo amico Gvegovio andò nel suo sepolcvo a tvovavlo ma non lo tvovò; infatti eva vesuscitato e, salito al cielo, siede alla destva del padve. Si è sacvificato pev noi uomini e pev la nostva salvezza, ova è in Pavadiso che gioca col suo amico Avtasevse che salì al cielo dopo di lui. Pevò la stovia non finisce qui; infatti, Dio, dopo essevsi pvesentato a Bvunello gli fece incontvave (pev tempoveggiave) tventatvè angeli che evano movti pevchè evano entvati a Tvento e si evano ibevnati pevchè evano senza Vefvigiweav. Dopo avevli incontvati decise di fave una gvigliata a base di cavne di vinocevonte, vadicchio e vucola ma…subito notò un angelo tamavvo (aveva il Vefvigiweav mavvone a quadvi vevdi e nevi) che givava in Fevvavi. Così, pveso da un vaptus animalesco saltò sul pavabvezza della Fevvavi del tamavvo e gli lavò il vetvo come i mavocchini. L’angioletto tvuzzo pveso da una colleva pvovompente incominciò a bestemmiare e facendo un six-one-nine (619) lo scavaventò giù dal cofano del bolide mentve andava a tvecentotventatvè chilometvi all’ova. Il povevo Bvunello, gvazie alla sua vuvidità si aggvappò alla tavga contvaffatta della Fevvavi (eva napoletana), ma impvovvisamente il suo capezzolo si intuvgidì e si staccò facendo un volo da tevvove.

Giustamente il povevo vamavvo si incazzò una cifva e incominciò a insultave il tamavvo Fevvavista. Ad un cevto punto si sentivono una sevie di impvecazioni…eva Dio che aveva pveso sul pavabvezza del suo “Ciao” lo sfigato Bvunello. Dopo avevlo pveso a calci pvovò a davgli il colpo finale…ma solo dopo tventaquattvo secondi si vese conto che eva già movto e non poteva più uccidevlo, così lo povtò al “medical centev” del Pavadiso. Vipveso dal coma con un po’ di bivva, Bvunello si tvovò in una stanza tutta bianca sdvaiato sul letto e sopva di lui una cvocevossina… Così Bvunello che da sempve eva stato un po’ tvuzzo sposò la cvocevossina ma, a pochi giovni dopo il matvimonio, pveso dagli ovmai lontani vicovdi della Giamaica, se la vollò e vimase svavionato a “vita”.> Se siete riusciti a leggere fino a questo punto vi facciamo i nostri complimenti…

Dario & Chicco 2°E

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ORIZZONTALI 1. il mestiere di Collina – 6. lo fa l’uccello (ma anche la farfalla) – 10. ti amo tanto – 13. nero in francese – 14. il frutto dell’amore – 16. ciao in inglese al contrario – 17. detto di ragazza stupidina – 19. Baudelaire ha scritto I fiori del… - 20. felice, di buon umore – 22. antica città sumera – 24. candeggina o succo di frutta – 25. tipo di moto – 26. figura caratteristica, tema ricorrente – 29. ingegnere – 31. verso loro – 32. medici in prima linea – 33. lo è il limone – 34. quando è vuota la moglie è ubriaca – 35. stato dell’America Latina – 36. supermercato – 37. il maialino coraggioso – 39. né mio né suo – 40. motore di ricerca – 41. si mangia con gli osèi – 43. Cara Bidella Pulisci Meglio – 46. iniziali di Vianello – 48. ciascuno dei due ossi laterali del bacino – 49. oggetto simile all’ascia – 50. l’elfo del Signore degli Anelli – 53. dirigente – 55. sillaba giapponese dopo il re – 56. abbreviazione di ottobre – 57. paese che c’è Sotto e Sopra – 59. li mandi con il cellulare – 61. il nome della Oxa – 63. ghiaccio in inglese – 64. acceso – 66. coperchio in inglese – 67. eroe mascherato – 69. quinta corda della chitarra – 70. fra din e dan – 72. l’autore di Jack Frusciante – 74. Ente Forestale – 75. canzone dei mitici G’n’R in doppia versione - 76. tipo di blu VERTICALI 1. I need an easy friend… la cantano i Nirvana – 2.

Brigate Nero Azzurre – 3. è super per Freud – 4. non è Omnitel né Wind – 5. doppie in ramarro e in marrone

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– 6. il santo degli innamorati – 7. Number sala giochi – 8. come il 69 orizz. – 9. canzone delle Porno&riviste – 11. prima di –bag in auto – 12. film di Bertolucci – 14. “apostrofo rosa fra le parole t’amo”… si dice…

- 15. frutto polposo col nocciolo – 18. genere musicale dei Red Hot – 19. congiunzione – 21. prema e ultima lettera del titolo della + famosa canzone dei Sex Pistols – 23. il mio compagno Norbis senza is – 27. proprietà privata – 28. opere di sapone americane – 30. gioco di macchine della Play Station - 32. articolo spagnolo maschile – 34. segue jingle a Natale – 38. grande cavolata – 42. Conduce Striscia la notizia – 42. …life: cartone animato delle formiche – 45. schiacciare – 47.

Orlando Bloom ne ha due (nel cognome) – 49. sono… negli sms – 51. quando si fa i tifosi esultano – 52. la calling cantata dai Clash – 53. cose di nessun altro tranne me – 54. sigla di Aosta – 57. io allo specchio – 58. il Movie parodia horror demenziale – 60. la taglia il boia – 62. tipo di asilo – 64. il nome di Osbourne – 65. la si prova a far niente – 68. il contrario del 64 orizz. – 71. non temere – 72. bari senza vocali – 73. la prima e la terza nella zucca FLA & CHIARA 3°D

CAVOLO RICCIO RIGHELLO ISTRICE DIAMANTE TALPA CRICETO MAGICABULA CHUPACHUPS TALENTO OFFSPRING

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CABALA TARTARUGA ZAK NEO(ce ne sono2...)

PUNK JOHNNY DEPP NEMO DORI WINNIE TIGRO ANANAS

BABY COYOTE PONGO TORO RISIKO PANNA HOTEL LEO TRENO CIAO ANNA

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…Certo che qui si gela! Ho le mani ghiacciate, il naso e non sento più i piedi! Eppure sono coperta fin sopra i capelli, tra maglioni, sciarpa, cappello, calzini di lana… Ma come ce la facevano? Dove trovavano la forza per lavorare, sopportando queste temperature glaciali vestiti di niente e portando su e giù per queste scale massi pesanti fino a dieci volte e più il loro peso? E la sera non trovavano nemmeno il conforto di una casa calda e di un pasto nutriente…Che vita doveva essere la loro! Io qui e in quelle condizioni non sarei riuscita a resistere nemmeno un giorno!…

Dove trovavano la forza? E’ così potente la speranza di poter riabbracciare la propria moglie, di vedere i propri figli, di tornare alla vita di prima, da farti continuare ad andare avanti anche a quelle condizioni?…

Questo è un “estratto” dai miei pensieri, domande che mi sono fatta e a cui ho trovato risposta nella visita al campo di concentramento nazista di Mauthausen, una delle tappe del pellegrinaggio organizzato dall’ANED (associazione ex deportati italiani), che si è svolto nella terza settimana di febbraio dell’anno scorso.

Questo stupendo viaggio, tra il ricordo di qualcosa che non deve essere dimenticato e la vista di posti incantevoli (come la bellissima e magica città di Praga) e luoghi tristi e desolanti (come la città di Lidice, colpita dalla malvagità nazista nel suo lato più innocente, i bambini o il campo ormai fantasma di Mauthausen, con la sua scala della morte e la camera a gas), si ripete ogni anno e ogni anno viene riproposto ai ragazzi di tutte le scuole. E per quanto mi riguarda è stato uno dei più bei viaggi della mia vita…Non è sufficiente parlare delle tragedie, dei milioni di lutti, a cui hanno portato le persecuzioni naziste, un’oretta, a scuola, solo in occasione del Giorno della Memoria, oppure vedere ogni tanto vedere qualche programma alla tv su questo tema; bisogna vivere l’esperienza diretta, vedere con i propri occhi quei luoghi desolanti e ormai disabitati, sentire sulla

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propria pelle il freddo con cui dovevano lavorare i prigionieri! Solo così ti rendi veramente conto di quanto in basso sia caduta l’umanità in quegli anni, perché negare i diritti fondamentali all’uomo è l’azione più spregevole che si possa compiere, la cosa più bassa, sotto la quale inizia l’inferno… L’immaginare quei luoghi abitati, il riuscire a sentire tra tutta quella solitudine ovattata dalla neve intaccata e candida le urla e le grida che un tempo dovevano circolare in quel luogo, il tentare di percepire gli odori di sporco, di sudore, di carne bruciata, sono esperienze impagabili e fondamentali per capire veramente… E solo allora ti rendi conto di quanta dignità e forza dovevano avere tutti quelli che si sono ritrovati ingiustamente in un campo di concentramento e che sono riusciti a resistere e a sopravvivere in tali condizioni, a raccogliere ogni giorno quel briciolo di forza rimasta per affrontare il duro lavoro, a non cedere alla forte tentazione di farla finita… Capisci allora che tutti quelli sono stati dei veri eroi e che quelli che oggi riescono a raccontare la loro esperienza sono da considerarsi tra gli uomini più forti della terra, quelli che meritano un enorme rispetto, rispetto che purtroppo è stato loro negato per un certo periodo della loro vita e di cui non si dimenticheranno mai. E anche noi non dobbiamo dimenticare, anche quando questi eroi non ci saranno più, per non sbagliare più e per cercare di creare un mondo dove regni la tolleranza e il rispetto e dove a nessuno e per nessuna ragione vengano negati i suoi diritti fondamentali per un’esistenza tranquilla.

Silvia 4^A

- Pochi giorni ancora e poi, finalmente la mia festa!

- Già. Devo pensare alle confezioni per i cioccolatini, ai biglietti, ai cuori, ai pupazzi…

Quest’anno strabilierò il mercato con prodotti così teneri e accattivanti che nessuno saprà resistere.

- Vorrei offrirti un pensiero da avvolgere nel tuo cielo fatto di carta tempestata di stelle, tanto diverso da questo, dove sono io, trasparente e leggero come un velo di brina.

Sono poche parole, da tenere nascoste, perché solo gli Innamorati hanno occhi per leggerle.

- Dimmele e vedrò se posso accontentarti. La tua collaborazione potrebbe essermi vantaggiosa.

- Eccole e fa attenzione a scriverle esattamente così: “I doni devono colpire chi li riceve tanto profondamente da spaventarlo” (W. Benjamin – Einbhanstrasse) - Cosa?!? Vorresti che io turbassi i miei clienti con frasi di questo tipo? E poi chi è questo pazzo e quel titolo in tedesco?

- Vuol dire “strada a senso unico”, e non era pazzo, o forse lo era come sembrano Folli tutti gli Innamorati. Era un ebreo tedesco che ha preferito morire piuttosto che cadere nelle mani dei nazisti, e che ha scelto di tacere per sempre di fronte al crollo dei suoi Ideali, calpestati dai loro stivali.

Non capisci, tu non vuoi che l’Amore, come tutti i più grandi Sentimenti, penetri nel fondo dell’animo, ma ti interessa che venga addentato da labbra affamate e inconsapevoli della dolcezza che assaporano.

L’Amore è un Dono, il più grande che si possa ricevere e offrire. E’ una Carezza capace di spezzare il filo del Tempo, di fare del Poi, non la conseguenza di un Prima, ma il frutto sconvolgente di qualcosa di imprevisto e di spaventoso, che cambia la Vita, per aprirne una nuova e sconosciuta.

E’ un Vento impetuoso e irresistibile che sparpaglia le pagine di quel libro che noi siamo e che solo in questo disordine può diventare un romanzo. E’ il Miracolo di un Noi che danza sui frammenti del nostro Passato e li ricompone uno ad uno, costruendo un mosaico di cristallo da attraversare tenendosi per mano.

- No. Noo. Noooo! Tutto questo non mi tranquillizza. Il tuo pensiero non entrerà mai in un mio cioccolatino!

- Allora rimarrà una manciata di parole che frullano nell’aria senza sapere ancora in quale Cuore posarsi.

Klo 3D (Buon S.Valentino a tutti gli Innamorati, e buon S.Faustino ai single!!!)

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Ciao…dopo una lunga e calda doccia e faticose ore di lavoro in pizzeria, mentre riflettevo, sono stata sovrastata da una sensazione…un misto di magia, agitazione, enfasi, allegria ed entusiasmo…e non so perché, la magia di questo momento mi ha portato a pensare a voi…

Smarrita, alla ricerca di non so bene ancora quale mondo, quale mia storia, quale mia impronta, coinvolta nel mio viaggio, nel nostro viaggio.

Che strano! Questa è una di quelle serate in cui mi trovo a guardare il cielo e sono convinta di poter toccare ad una ad una tutte le stelle, baciarle, sentirne il calore e il dolce sorriso.

In cui sento che mentre cammino la terra si allarga sotto ai miei piedi per farmi passare in modo servizievole, senza che io le chieda il permesso…In cui mi sembra di sentire il pizzicore della cima del pino che sta proprio in quella casa in parte alla mia sulla mia guancia…sì!

Tutto si rovescia, la notte ha un sapore sconvolgente e un po’amaro, ma magico.

Forse quando tutti dormono si sente di più…

Aiuto! Tutto il mio mondo si ribalta, socchiudo gli occhi e la terra si capovolge, sento il battito del cuore che mi dà vita, dal profondo, vedo il cielo aprirsi davanti ai miei occhi.

E mi viene una gran voglia di ballare, prendere per mano un finto cavaliere, forse un’ombra della mia immaginazione, e accompagnarlo in un ballo. Ballo talmente frenetico da perdere la concezione del tempo, del ritmo, tanto da risultare lento!

Ogni sera muoio ed ogni sera rinasco. Questa frase del film Fight Club non mi dà più pace!!!

Inizia la musica e mi sento coinvolta in un universo che finalmente gira come vorrei…

Musica, mio dolce cavaliere, accompagnami ancora una volta con te, dammi una possibilità.

Ad occhi chiusi mi dono a te, non posso vederti, solo sentirti; la mia mano, con un gesto solenne, si poggia sulla tua e mi trasporta in una lunga seri di volteggi e di passi incrociati!

La dolcezza! Posso assaporare ogni tuo respiro, ogni tua emozione, ogni tua energia…non conosco la tua vera identità ma posso credere in tutto il resto! Il tuo canto, la tua melodia filtrano attraverso la mia pelle;mentre danzo ti tocco, mio sogno sconosciuto, e ti sento, vedo attraverso i sensi i tuoi lineamenti delicati, silenziosi, timidi che in baleno divengono onde gigantesche travolgenti il mio cuore emozionato alla tua presenza.

Come posso abbandonarti, mio cavaliere, mia danza? So di non essere una partner del ballo come vorresti ma non rifiuto mai ogni tuo bacio, ogni tuo dono; ogni passo, gesto, emozione che mi insegni mi dà vita, mi riempie di sogni e speranze.

So che non mi abbandonerai mai, anche se la notte è finita e sorge il sole; l’energia è tanta!

Finisce la musica, finisce la danza, cado a terra stremata, ma i miei occhi piangono gioia!

Grazie a tutti!!!! Ne avevo bisogno!!!

Sabry 4C

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Mercoledì 17 dicembre i rappresentanti della consulta provinciale di tutte le scuole statali e paritarie si sono riuiniti nella Sala Consiliare della Provincia in Via T.Tasso. Tutti i coordinatori, il presidente con il vice e la segretaria, che sarei io, si sono seduti nei posti normalmente occupati dai consiglieri, che si trovano in posicione sopraelevata e di fronte al resto dei membri del consiglio provinciale. E’ stata un’ esperienza veramente utile; per primo è intervenuto l’assessore all’istruzione Fornoni che ci ha brevemente illustrato come si compone il consiglio della provincia e ha anche dato spazio per spiegarci le iniziative prese dall’amministrazione provinciale per quanto riguarda la scuola, quindi mi è sembrato interessante riferirvi ciò che ha detto poiché si tratta di un argomento che ci riguarda da vicino, come studenti. Innanzitutto ha illustrato il progetto di scolarizzazione, volto ad aumentare il numero degli studenti che arrivano al diploma. Quindi ha anche espresso la volontà e l’impegno di questa giunta provinciale finalizzato a decentrare gli istituti, cioè trasferire parte degli indirizzi scolastici anche nelle provincie, in modo da agevolare l’utenza extra-urbana. Infine ha fatto presente che la provincia ha devoluto 65.500 euro per la ristrutturazione degli immobili scolastici, quasi tutti provenienti dalle casse provinciali. Ma forse ancora più interessante è stato il dialogo con il presidente della regione Bettoni, il quale ha affermato di voler instaurare un dialogo con gli studenti della bergamasca,e più in generale con tutta la popolazione, specificando che chiedendo un appuntamento nei limiti del possibile tutti saranno ricevuti ed ascoltati.Per ribedire questo concetto vi porto come sempio la risposta che ha dato alla mia “collega” Maria Vicini, anche coordinatrice della commissione arte, che ha chiesto se era possibile , e in che modo, fare richiesta di abbellire l’entrata del nostro liceo con opere realizzate dagli studenti, visto che gli immobili di tutte le scuole superiori statali sono di proprietà della provincia. Bettoni si è dichiarato disposto a discutere la proposta al più presto. Analogamente ha promesso di inviare una lettera all’amministrazione drell’ATB, per fare presente il problema sollevato dalla rappresentante del Sarpi, cioè che gli autobus della linea 1 A sono troppo scarsi la mattina. Infine ne approfitto per ricordarvi le iniziative della Consulta che danno spazio direttamente agli studenti: • A breve sarà organizzato un incontro con la commissione teatro della Consulta per censire le attività teatrali presenti nelle scuole della provincia, valorizzare quelle già presenti ed eventualmente sostenerle(quindi è una buona occasione per coloro che frequentano il corso di teatro con Schiavone per farsi conoscrere!). Vi comunicheremo la data.

• La commissione sport organizza tornei di calcio maschile, pallavolo femminile e basket a tre a cui parteciperà una squadra per ogni istituto.

• La commissione musica organizza le selezioni di gruppi emergenti, che gareggeranno tra loro alla festa di giugno al Lazzaretto. Il vincitore probabilmente avrà anche la possibilità di incidere un cd.

Ciao a tutti!

Ah! In pratica c’è il flusso di coscienza che sono parole a caso ed è bello perché è profondissima arte letteraria non so tipo “cane, barbabietola, agen (il Ville che canta), rododendro, duopo, contingente, lolloamicodeglisbirri, futuristi, egocentrico, sprizza, pizzata, lo sai perchè la mia vita è giallorosa, tsunami, dissapori cinque cinque e mezza, ciao ragazzi ciao lollo, alle sette finiscono, guarda che cattivo che è questo maiale, impaginazione, yes, stronzo, messaggini, c’è ancora la lista di quello vecchio? Io lo prendo, siccome non me le ricordo più, cavolfiore, no 0, ueah, rumore in sottofondo, mi sono salvato in corner, ma di più sulla linea del goals, ma dai, ma che palle, sei invadente, lo voglio vedere, grida orgoglio e serie A per portarci in Serie A ah no, mi sarei fatta suora? Grande Ringhio! Ah, no non sono così arrapata? Grinta Orgoglio ed Umiltà per tornare in Serie A, e ora ho due maiali ma cosa continuate a darci dietro con i maiali? Questo ha le orecchie più bello anche quella nuova e vediamo. La Silvia è andata? L’avrei portata a casa io! Eh ma Ville non mi porta, sai che stupida eh bè è una donna, tutte le donne notoriamente non capiscono un cazzo.

Anche gli uomini non capiscono un cazzo, opinione contingente bardata, non è brasiliano però FIGARO’ o FIGA OH? Boh… che gol che fa il fenomeno lascialo là qui c’è Sheva, Zidane o Budan boh a discrezione del barista viva la TEMERITA’ Manzotime manzoing il trade commerciale + in del momento L’IMMOBILITA’ PENOSA E’ QUANDO AD ALE NON VA IN TIRO (ALESSANDRO BORGOGNO 5°A) cosa non è bello questo articolo scghec.

CATTY IL PUGNO!!!! Ah, no è lo YO della classe ora cazzo… boh allora il pugno lo alzerà qlc altro eh ma è un casino LA PIU’ YO DI TUTTI E’ LA CRY. Almeno mezza pagina viva chi ci sta dentro e il cappuccino al bar su ardi e per forza mi porti il tipo della Klo aspetta che la chiamo ma sono solo le quattro che fine han fatto tutti e Carmen San Diego? Aggiungo a ruotolo! Onnipresente o onnipotente. Agamennone nel Satirycon è noioso. In dogville i cani inculano il Ville. Sanga passa qualche frase delle tue al Ville che ne ha bisogno eravamo in pochi, ma il catty ne fuma tanta.

VIX

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E’ grosso, peloso e nonostante tutto parla, mostrando un quoziente intellettivo molto più alto di quanto il semplice aspetto suggerirebbe, di cosa si tratta? Di una particolare specie di scimmia scoperta di recente? Del primo abitante di Marte scoperto? No, semplicemente è Adriano Pappalardo…Che attualmente rappresenta il più grande mistero per la scienza moderna dopo la natura dell’universo e l’utilità dello spremi- banane. Come fa una persona (mi sto sbilanciando) dotata, si fa per dire, di voce (chiamarlo cantante è troppo audace!) articolare la propria voce componendo frasi di una tale profondità e misticità da lasciare il telespettatore in uno stato catalettico tendente all’epilessia? Ma è appunto questo il punto cruciale: perché è in televisione? Per quale arcano motivo i dirigenti RAI hanno voluto proporre questo bizzarro essere in una trasmissione televisiva tra il ridicolo e l’esecrabile? Tra l’altro neanche il nome è granché: L’Isola dei Famosi…a me ricorda più che altro il nome di un ristorante per vip o di un centro turistico particolarmente privo di immaginazione.

Per i sostenitori pappalardiani che in questo momento stanno leggendo questo articolo e si stanno chiedendo perché mi stia lanciando contro il loro Dio onnipotente, rispondo solo che il semplice fatto di essersi posti la domanda dimostra che la vostra fedeltà in CCCR (Colui Che Canta Ricominciamoooooo) non è poi così assoluta; se infatti rispettaste alla lettera i suoi insegnamenti non vi fareste la domanda e continuereste a strafogarvi di cibo con le mani e a cantare a squarciagola sempre il solito ritornello, magari cambiando qualche volta l’ordine delle parole (mincoriciamo non suona male però…)! E a quei dirigenti che hanno proposto il programma in quegli orari io dico:vergogna! Come si fa a proporre un tale abominio in una fascia non protetta per i bambini, gli anziani e le persone sane di mente?! Spero solo che questo tragico episodio non porti a traumi irreparabili per i poveri bambini che hanno avuto la sfiga di ritrovare il suo bel faccione tondo e rubicondo ripieno di ogni schifezza in grado di saziarlo spiaccicato in fronte, perché mi dispiacerebbe dover sopprimere quelle povere creaturine che, caracollando per strada senza una meta, si mettono a cantare la strofa incriminata (che comincia per rico e finisce con minciamo).

Se questo articolo sta cominciando a stufarvi o cominciate a capire che non ha un senso, allora siete sulla buona strada, in quanto anche solo il pensare all’Adriano nostro mi sta facendo cadere in uno stato tetraplegico da cui non credo potrei uscire facilmente…a proposito, tutte queste parole difficili e questi discorsi lunghi e altisonanti mi ricordano Paolo Bonolis, ma questa è un’altra storia! Ritornando al Pappalardone, dopo essere stato eliminato dall’obbrobrioso programma (nooo, come mi dispiace!) ed esserci assorbiti il suo faccione rosso rigato dalle lacrime e dai resti dell’ultima cena spalmata ancora sulle gote rubizze, ce lo siamo beccato in altri programmi altrettanto infondati: ma quando finirà!! Cosa?! Qua mi dicono che lo vogliono anche invitare a cantare una canzone a Sanremo! O mio Dio, e il vecchio ricominciamo dove lo mettiamo? Non è possibile!! “Io non posso restare seduto in disparte (ma che succede?!), ne arte ne parte non sono capace (cosa sto scrivendo?!) di stare a guardare questi occhi di brace, senza sentire un brivido dentro e correrti incontro e gridarti ti amoooooo…

RICOMINCIAMO!!!”

Albe IV F

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bidelli!! Speriamo che anche questa vi piaccia!!

SIMO (4°A)

SIIVIA &

Nome: Severo Cognome: Zilioli Soprannome: Sevi Nato a: Bergamo Anni? 42 Segno zodiacale: Cancro

Sei stato in altre scuole? No è 20 anni che sono in questa scuola Cosa fai il pomeriggio? Vado a correre e mi occupo dei miei bambini Mezzo di trasporto preferito? I piedi, vengo a scuola tutti i giorni a piedi anche se ho sia moto che macchina Musica preferita? Cantautori, De Andrè e quella musica Celibe o sposato? Sposato purtroppo da vecchi Numero di scarpe: 39 Credi negli extraterrestri? No finchè non li vedo, sono un Squadra di calcio preferita? Domanda scontata; po’ come San Tommaso fino a quando non vedo non credo l’Atalanta Cosa porteresti su un isola deserta? Una donna, cosi non Dici mai bugie? Tutti i giorni ci si annoia Hobby? Correre Chi è il tuo stilista preferito? anni 60 perché i vestiti che Come andavi a scuola? Male mettevo 10 anni fa li metto anche adesso Qual è la classe più ordinata? Tra quelle che ho io la Mai stato all’estero?si 3L Se si,dove? Europa tutta e poi in Sud America Allergico a qualcosa? Si alla stupidità perché non si può Che paese ti piacerebbe visitare? India curare Nome: Sergio Ti piace questo lavoro? Si, perché ci sono i giovani Cognome: Lo Guglio

Anni? 40 Colore preferito? Rosso Segno zodiacale: non ci credo… comunque gemelli Cibo preferito? Carne Celibe o sposato? sposato Com’è vivere immerso in tutta questa cultura?

Numero di scarpe: 42 Gagliardo Squadra di calcio preferita? Tutte, l’importante che Da giovane, cosa avresti voluto fare? Missionario o sappiano giocare bene cuoco Dici mai bugie? Raramente bisogna dirle Film preferito? Ce ne sono tanti che mi piacciono Hobby? Giocare con i miei bambini C’è un proverbio che si addice al tuo modo di vivere?

Come andavi a scuola? Media del 7 Meglio un uovo oggi che una gallina domani Qual è la classe più ordinata?

Di che colore è il tappetino del bagno di casa tua?

1I… sono entrato con lo spruzzino e li ho storditi facendogli capire cosa dovevo sopportare ogni giorno, Azzurro, verde acqua, celeste, rosa chiaro… cambia spesso C’è qualcosa che vorresti cambiare in questa scuola? pulendo i loro banchi sempre scritti Allergico a qualcosa? Alle persone che non vogliono L’orario: che la scuola inizi alle 8.30 e finisca alle 13.30, sarebbe meglio per tutti capire Colore preferito? Azzurro e verde in tutte le loro tonalità Ti piace questo lavoro? E’ un lavoro come gli altri Cibo preferito? Una tavola imbandita di tutto ( frutta Sei stato in altre scuole? Si, per esempio al Belotti di stagione, bicchiere di vino, carne preparata in ogni Cosa fai il pomeriggio? Gioco con i miei bambini Mezzo di trasporto preferito? Le gambe… camminare maniera,…) basta Com’è vivere immerso in tutta questa cultura? La è salutare Musica preferita? Musica che non faccia impazzire mi cultura… è tutto relativo. Dipende cosa si intende per piace quella classica, Beethoven e Strauss per esempio cultura, perché anche l’educazione è importante… perché uno può anche aver preso 110 e lode ma poi sporca il Credi negli extraterrestri? Non esistono banco…

Cosa porteresti su un isola deserta? Mia moglie ]Da giovane, cosa avresti voluto fare? Uno da giovane Chi è il tuo stilista preferito? Me stesso non sa cosa deve fare, ma poi maturando… e poi ascolta i Mai stato all’estero? No consigli dell’altro e si confronta… comunque nessuno ha Che paese ti piacerebbe visitare? Francia idee precise da giovane Film preferito? Il camorrista C’è un proverbio che si addice al tuo modo di vivere?Ebbene si, anche per questo numero vi Domani è un altro giorno proponiamo un’altra intervista doppia…

Di che colore è il tappetino del bagno di casa tua?

Questa voltale nostre “vittime” sono Rosa, ma poi mia moglie lo cambia C’è qualcosa che vorresti cambiare in questa scuola? Sergio e Severo, 2 dei nostri mitici I cessi dell’ ala vecchia perché sono proprio dei cessi

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15-01 Oggi purtroppo il ragazzo più promettente del mondo, conosciuto anche sotto il nickname IL RINGHIO, non si è presentato a scuola causa dentista alle ore 10.30 presso la ridente località di Trezzo.

Il nostro eroe, dopo una stoica e alienizzante attesa di 2 ore forse anche 2 ore e mezza in cui “ha visto passare due generazioni di pazienti” se ne è andato incamminandosi a piedi verso Bottanucco.

Nell’attesa del padre, rintracciato con sovraumana difficoltà e profondissima quiete un signore sulla quarantina lo avvicina pretendendo di farsi mostrare il cell dal Ragazzo Promettente che, con gentile diplomazia, stanco delle storie assurde del tizio, il quale sostiene che gli abbia fregato il telefono mobile portatile cellulare stesso, lo manda a quel paese dicendo “mi lasci in pace, non me ne frega niente di lei”.

18-01 Nella giornata di sabato a Gaolo accadono numerose vicissitudini tra le quali ricordiamo: girare x la scuola con un tanga nero brillantato in testa e riscuotere successo tra le primine, preparare il banco con un assetto ribassato o permanere x un’ora e mezza ribaltato sul banco e uscirsene gridando ADESSO SCLERO! La sera la compie tra perdere il cell, le chiavi della macchina, rischiare + volte incidenti mortali, sbagliare strada spesso e volentieri... le solite cose...

19-01 Inizia oggi un nuovo corso: E’ FINITO L’ORMAI CELEBRE ANNO SABATICO DURATO SETTE ANNI, SI E’ CONCLUSO CON IL FASTOSO CAPODANNO DOMENICALE, a testimonianza di ciò un Ringhio incredibilmente abile nella presa di appunti in filo, che fanno presagire un prossimo 10. Oggi varca il limite della legalità: Gaolo non è più illegale in matematica, finalmente ha un secondo voto in orale (impreparato) e un secondo voto in scritto(2 ottenuto dopo un’ora di attenta osservazione della parete). Complimenti per la media più costante mai vista... Da oggi c’è un nuovo Ringhio! Gaudio tra le genti!

20-01 La mattinata scorre spensierata dopo interpretazioni di grande passione come “Broken” di Elisa, o grida senza significato, o un bel numero azteco alle ore 12:09. D’imporvviso il dramma: una pragmatica autopresa di coscienza lo porta a constatare che in mate sono tutti 2, ma lo sconforto lo pervade solo per una frazione di tempo tanto infinitamente piccola da non poter essere definita.

Gaolo minaccia di saltare in un quadro.

22-01 Giornata ricca di stimoli per Gaolo che viene nominato in vano dalla profe di scienze, Rabriella, a causa del suo rendimento ‘fragile”. Egli se ne ha a male e minaccia: “PROFE SE VUOLE LITIGARE ANCORA, FACCIAMO PURE” Un rapido scambio di battute: -Gaolo ripeti non ho capito -Sono lieto che non abbia capito -Non sai quanto sono sollevata io -Non me ne curo molto che lei sia sollevata.

Gaolo, con minimo impegno oratorio, cerca di spiegare l’errato suo secondo impreparato, in quanto egli non voleva essere interrogato per una terza volta: “E’ STATO SOLO UN TENTATIVO DI EVADERE IL TERZO VOTO SENZA RISULTATO” “NON AVREBBE MIGLIORATO LA SITUAZIONE FRAGILE/ DI GIOCOLERIA...”

Tra una digressione filosofica e un esempio raffinato con la tartaruga di Euclide pare si plachino gli animi tra applausi...

24-01 Interpellato circa l’esperienza di laboratorio del giorno precedente Gaolo replica: “IO MI RICORDO SOLAMENTE UN FATTO SALIENTE: QUANDO PADRE SIMPATIA CI HA DETTO -LA VITA E’ DURA, LAVORATE, NON RIDUCETEVI COME ME” Secca la replica: “ti è servita la lezione, Gaolo?”, ”Relativamente”.Magistrale...

28-01 In data odierna Gaolo non è al top, non fornisce spunti di sorta: sappiamo che si intrattiene in profondissima ed elevatissima filosofia, e si fa produttore della più grande scoperta del rap mondiale: tale Catty il babbeo, il quale ci delizia con rime quali: “IL RINGHIO FA IL ROBBOSO, HA UN RETROGUSTO MALTOSO E MANGIA IL PANETTONE DEL GOLOSO” (FT. VIX) “NON BEVO LA CIOCCOLATA, MA STIRO LA FRITTATA E MI PIACE LA MARMELLATA”

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NB si prega di aggiungere degli “YO! YO! YO! JOHN SINA! PIMP!” a discrezione, magari accompagnando con “FRISTAILA! UAKKA, UAKKA YO! FACCIO LE TEG SKRECCIO!” 29-01 Giornata di progetti burleschi per il ragazzo più compatto mai visto: sul 15 un signore fa uso del telefono mobile portatile cellulare a voce alta e Gaolo, sentendo da questi pronunciare un numero di telefono ad alta voce, lo annota, salvo poi ripromettersi di chiamarlo con questo messaggio: “Salve, sono Luca chiamo dall’Alleanza statistica, rapsodia e bardatura...” (poi boh non capisco gli appunti che ho preso). Sta di fatto, comunque, che il Ringhio ha perso il numero del Bonfanti, questo era il nome del signore, quindi bona nulla da fare... peccato...

31-01 Ore 12 e qualcosa, nella palestra in alto si affrontano per la nonsoquantesima volta 5A vs 5B: epica partita a hockey. Risultato finale: 4-3 per i campioni della A ,che tornano a vincere dopo due sconfitte consecutive, portando il bilancio delle sfide a 15 a 2 per la A.Marcatori: Vix (3), Gaolo(1) per la AVix(autogol), Rode, non mi ricordo, per la B. Le pagelle:PELLI: PRENDE TRE GOL, MA SENZA COLPA, NE SALVA ALMENO 10 A BOTTA SICURA. INARRESTABILE, UNA SOLA PECCA SUL RODEEUROGOL DALLA DIFESA. CROCE E DELIZIA. 7,5.

MK: GLI ANNULLANBO UN GOL, MA NON LO FERMANO: PARTITA TUTTA SOSTANZA LA’ DIETRO DOVE, NEL PIU’ CLASSICO DEI MODULI ARREMBANTI DI 5A, E’ L’UNICO DIFENSORE. PROVA SUPERBA. THE WALL 8+.

GAOLO: TORNA DALL’INFORTUNIO E REGALA UNA PARTITA NEL PIU’ PURO STILE RINGHIO: CORRE PER TUTTI, SI AGITA, SALTELLA, BATTE DI FORZA, DI PESO IL BEL PIU’ GROSSO RODE, E VINCE IN AGILITA’ CON IL MASO: IMPLACABILE, ECCESSIVAMENTE AGILE, CUORE GRINTA ED UMILTA’. MAESTRO DI GIOCHI 10.CATTY: SONO PASSATI I BEI TEMPI DI CATTY GOL, CAPOCANNONIERE: GLI ANNULLANO I GOL E SI SPEGNE, INDISPONENTE, BABBEO ANCHE QUANDO NN SERVE. SI PUò DARE DI PIU’ 5-.

VIX: E SONO 4! (MA UNO NELLA PROPRIA PORTA) 5 GOL NELLE ULTIME 2 PARTITE LO AVVIANO ALL’OLIMPO DEI MAGGIORI BOMBER DI SEMPRE CON ARGUZIA, CON DISONESTA’ TROVA LE MARCATURE DALLA PROPRIA DIFESA COME DI PIEDE SU AZIONE DI RIMESSA, RIPEGA IN DIFESA NEL FINALE. MAGGGGICO 9,5.

4-02 Il latente malcontento che attanaglia Gaolo si fa meno latente e più consistente giacché, nonostante, o forse proprio a causa, di numerosi scapellotti e carezze per temprarne l’indole, più volte tenta di ribellarsi ai suoi educatori, e Catty, sfibrato da un Ringhio sempre più inselvatichito, lo abbandona sull’autostrada.

Viene raccolto da MK, tuttavia appare sempre più allo stato brado questo ragazzo promettente, stufoso e robboso dopo le solite mille carezze e punzecchiature... buuu!

6-02 Giunge drammatica la notizia di cronaca: GAOLO E’ SCAPPATO DI CASA! Alle 16:31 (ora locale bottanucchese circa le 13 in Italia) Gaolo scappa di casa, si dilegua nella fitta boscaglia di Grignano e fa perdere le sue tracce, in apparenza senza motivo.

La disperazione ha colto familiari e amici affannati nella ricerca.

Si mormora che il malumore sia stato generato dall’assenza della madre, Generalissima, che ha causato interminabili pranzi e cene a base delle celeberrime “polpette dell’Aurifero”, piatto forte della cucina paterna... pare che nella bassa riecheggino il grido <<BASTA POLPETTE!!! BASTAAAAAAAAAA>>> La magistratura indaga... continuano le ricerche...

7-02 Ancora vano è risultato ogni tentativo di ricerca di Gaolo: i maligni vogliono che si trovi nei pressi di Casalpusterlengo, altre fonti attendibili lo dicono più prossimo a Poggibonsi...

Si attendono nuovi sviluppi e nuove polpette...

8-02 Alle ore 20:13 (ora locale, le 11:00 ora Italiana) (come sapete a Bottanucco l’ora va un po’ come gli pare) una pattuglia nei pressi di Zwolle ha avvistato Gaolo, senza tuttavia riuscire a catturarlo: egli è risultato troppo scaltro ed è riuscito a trovare riparo presso il Belgio al quale ha chiesto asilo culinario, tuttavia nuove polpette via aerea minacciano l’incolumità del nostro eroe.

9-02 Finalmente, appresa la notizia di penuria di pomodoro e carne nelle lande Bottanucchesi che non permette la preparazione delle polpette, Gaolo torna a casa tra applausi e coriandoli (si narra che la notte non dormì per levarli dai capelli).Oggi a scuola si applica in matematica... Si sospetta un trauma che lo abbia scioccato.

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Cercando notizie su San Valentino abbiamo trovato una storia molto intrigante…

“Sul santo degli innamorati storia e leggenda si fondono e talvolta si confondono. La vita del santo martire che si festeggia il 14 febbraio in realtà si sdoppia. Non un santo martire ma due: uno vissuto intorno al III sec. presbitero di Roma, l’altro martire di Terni ove probabilmente fu vescovo intorno al VI sec.

Il martire di Roma è commemorato nel Martirologio Romano il 14 febbraio con un registro proveniente da un certo Beda (8 sec.) che lo trasse a sua volta dalla leggendaria passio Maris et Marthae ove si racconta che Valentino, arrestato per ordine dell’imperatore Claudio il Gotico, fu decapitato sulla via Flaminia; sul suo sepolcro al II miglio della stessa via sarebbe poi sorta una basilica voluta da papa Giulio I, successivamente rifatta e magnificamente ornata da papa Teodoro.

che edificarono chiese a Roma.

Quanto poi alla presenza nel Martirologio Romano si sostiene provenga dal già citato Martirologio di Breda attraverso quelli di Adone e Usuardo. Esistono tuttavia delle incongruenze che sembrano smentire questa tesi.

Primo: pur accettando che il titolo di “santo” sia dovuto alla sola benemerenza di Valentino perché mai dovrebbe essere annoverato tra i martiri di Roma?

Secondo: dai documenti risultano chiari e distinti i luoghi di sepoltura sulla stessa via Flaminia (al II miglio, e dunque in prossimità dell’urbe romana, per il martire di Roma, LXIII miglio, e dunque in prossimità di Terni, per l’altro martire).

Terzo: Perchè mai l’iconografia suole rappresentare S. Valentino come presbitero e Il martire di Terni invece, commemorato sempre mai come vescovo e dunque come mai se il solo il 14 febbraio nel Martirologio Geronimiano, martire Valentino esistito fosse quello di Terni arrestato per ordine del prefetto Placido mentre sia sempre altrove (tranne a Terni) privato era a Roma, rifiutatosi di sacrificare agli idoli, della sua dignità di vescovo? fu decapitato e sepolto al LXIII miglio della via Flaminia, nei pressi di Terni, ove esisteva E’ probabile che siano effettivamente esistiti un cimitero cristiano sul cui sepolcro fu poi entrambi i martiri, l’uno presbitero di Roma edificata una basilica. vissuto nel III sec., l’altro vescovo di Terni vissuto probabilmente nel VI sec., e che nel corso E’ evidente che essendo le due agiografie del dei secoli le relative storie si siano intrecciate e tutto simili non manchi chi sostenga l’esistenza sovrapposte. La festa di S. Valentino pare fosse di un solo martire Valentino. Costoro sostengono celebrata già all’epoca di S. Gregorio Magno in particolare che il martire di Roma non (fine VI sec.) ed è notata nei Capitolaria del sia mai esistito e che sia nato dalla falsa sec. VII e nel Sacramentario Gregoriano. Il interpretazione contenuta nel Catalogo Liberiano martire veniva invocato contro il male della peste dove a proposito della biografia di papa Giulio e dell’epilessia.”

I si dice che “fecit ...basilicam via Flaminia mil.

II quae appellatur Valentini” (costruì una Adesso che sapete tutte queste cose basilica al secondo miglio della via Flaminia scommettiamo che la vostra vita è cambiata e dedicata a Valentino); ma - si sostiene - il quando bacerete il vostro lui o la vostra lei sarà Valentino menzionato potrebbe essere solo il tutta un’altra emozione… benefattore che offrì al papa i necessari mezzi all’edificazione della basilica cui, in segno di riconoscimento, fu dato il suo nome; benefattore che nei secoli successivi venne venerato come “santo” come accadde per molte altre persone

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X SANTS 3*B:Il Santuan è la mia salvezza e con lui non temo più…

By Gli Adepti X DAVIDE BAGGI 2*M:Sei il ragazzo più bello del mondo!!Ogni volta che ti vedo vorrei riempirti di baci!

By Primina X IGOR:Budan non mollare!!!!!!!!!!!

By La Nord&Ron X SILVIA 1*I :Benvenuta ai Caraibi

By Johnny Depp(con la collaborazione di due anonimi) X GIORGIA 1*G:Saluti!

By Josh Hartnett X GIOVI 2*G:Scusi non è che c’ha una sigaretta!?

By Pochaontas X MARCO 3*G:Ma dove mi avevi portato??Al posto dei c******i avevo due caldarroste,che caldo!!

By Gianni X GERVA 3*B:”Fezzik ci sono scogli a dritta??” ”Se ci sono questa barca è fritta” “Basta con le rime ho detto” “Mi pento e mi batto il petto” “Ah!”

By Cisku X GERVA 3*B:Come ti chiami?Bla…Da dove vieni?bla bla bla…

By Ciscu,Gale,Poz,Sants X MICHELA LUSSANA 4*A:Il muro di Berlino è caduto nel 1989!Sono passati uno… due…tre…quattordici anni!!Sveglia!!

By due ammiratrici Sfegatate X TUTTI I LETTORI DEL CATER:Ha sempre ragione il Lollo!!!

By Vix X ELITROPI SCOPE KIKKI:Boo….bla bla bla….

By Gale X GIULY 3*B:Togliti la fascia perfavore

By Anonimo X ALE MAGGI 2*M:Ma sei proprio sicuro di non essere figlio di un angelo??

By una della porta accanto X PAOLA:Ti amo

By N.Mannino 3*A X GALE 3*B:Sei un Ficco

By Me X MARCO 3*G:Ciao!Siamo proprio dei Minghioni!!

By Gianni X MELI 2*D: Strabelli i balletti in corridoio!!!! Meglio di Carla Fracci!!!

By Enrichetto X MICHELE 1*L:Sei un figo da paura…

By Anonime X MARTA BONALDI 1*C:Sei bellissima ma saresti più simpatica se fossi come prima(in estate) By TuSaiChi X LOCA 4*E:P-pe-petto, spallllllllllllle, di-distendi!Ciao a tutti

By Fabietto X ANNA MARCASSOLI 2*M:Devi farmi imparare a ballare lo schiaccianoci!!Bacio

By Heidi X SEBA 1*D:Non ce la facciamo più a resisterti……..ci piaci da impazzire!!

By le tue compagne X LOLLO :Dai ammettilo…sei un amico degli sbirri!!!

By Giù X BOTTA’ 1*F:Ti amo tanto e ti penso sempre

By Maria 1*F X ROSSO 2*C:Sei un grande!Ci vediamo al fluid per la sfida!

By Bottà 1*F X PIPPO 1*F:Ti amo tantissimo

By Cristina 1*I X PORTOGHESE:Prepari l’ombrello perché su questo non ci piuve!O kiiii?

By nessuno X CASTRONOVO1*F:Non si sputa dalle finestre facendosi sgamare!

By Gargantini X ANNA MARCASSOLI:Che bel culetto che ti ritrovi!!

By Chicco 2*E

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X ZIO PANSE:Quando la fai girare anche a noi?

By Anonimo X TENGE 1*F:Non si fuma, fa male alla salute

By ChiSaiTu 1*F X MARIA 1*F:Ti vogliamo stratanto

By Rosso, Bottà e Pippo

X GIANNI 3*G:Dat-te-ri Dat-te-ri

By Piers X GIORGIA 1*G:Brava…brava ad andare a trovare le persone (pava) senza dirci niente

By Ale&Vava (profondamente offesi) X LA REDAZIONE:Il libro di storia di 2*a dov’è??

By Bottà e Pippo X MARIA 1*F:Perdonaci per tutto il male che ti abbiamo fatto!

By Bottà e Pippo X GIOVINETTI:Ti voglio legnare!!!!

By Gigi Bianchi X GIGI BIANCHI:Le prenderai

By Giovinetti X MIKY DEL BAR:Quanti debiti abbiamo??

By Soliti Stocchini X SCHIRO 1*I:Non te l’ho mai detto,ora mi confesso….ti amo By Politi X CESANI 2*E:Facci fare un giro sul tuo super ciao!

By Politi X ELISA 1*F:Che culetto splendido che hai!!!

By I Tuoi Compagni X MOSTOSI ALESSIA 2*D:Smettila di tirartela che tanto brutta sei e brutta rimani!!!!!

By Anonimo X VALENTINA ALBANI 2*E:Ma vuoi stare un po’ zitta??

By Anonima X GIAN 2*G:Voi mi direte “Non ha niente di speciale” e io vi dirò “Ha qualcosa che mi fa impazzire” X CRI MAGGIONI 2*G:Attenta che ti teniamo d’occhio!!Il rosso è il colore dell’inferno! By Già e Giò X BERNA:Sei lenta…non devi ridere mentre leggi…hai capito??

By 2NiceGirls X MARCO 3*G:Sei il mio gabber preferito

By Hugar X MORA:Non puoi illudere così le persone,sei come tutti gli altri……….

By Anonimo X ALBORGHETTI ETTORE 4*A:Plasma tuo fratello Giacomo a tua immagine e somiglianza!

By Le Ragazze di 1*A-B-C-D-E-F-G-H-I-L-M-N X CRISTIAN 2*C:Tu non mi vedi,ma io ti seguo sempre!Con i capelli in aria staresti benissimo!!

By Anonima X FRU:Amore!!Lo sai che ti voglio tanto bene??Mi raccomando…Pr…o Dio….

By Anonimo X MARCO E GIANNI 3*G:Che ne dite se saltiamo la prima ora??

By Jovi X MARIO AMORE 4*G:112 ore d’assenza…un primato…

By La Vicepresidenza X BERTOLI 2*B:Sei un meticcio…!

By Le Tue Difronte Di Banco X AMBRO 9H9B7:Sei grande!

By Anonimo X ELISA 1*F:Ora ho capito a chi si è ispirato Beethoven

By Un Primino Arrapato

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X GIOVINETTI E CHIESA:Fate a gara a chi se la tira di più??

By Tutti X TIZI 2*C:mi piaci…ma mi piace anche un altro

By 2*C X FEDE 1*C:Sei Strabella

By Anonimo X MARCO MORA 5*C:Sei troppo carino sei la mia stella polare,sei mio….

By Una Che Sai X ARDIT1*B:Un nome un mistero… Vorrei conoscerti di più…

By un’ammiratrice segreta X TAX:I tuoi baffetti e la tua barbettina mi strapiacciono!!

By Stefy X MAZZU 2*A:Mi hai solo usato!!!

By Davide X ARIANNA 2*E:Allora:il micio ha proprio un bel culetto,juboxe ormai è out,il tamburello…ble… insomma…ok basta…e poi c’è…va bè…o dio…

By Marta X BATTISTA, li 27/1/04: dove sei?

By redazione…

X IL DIO 3*G:Tu sei un sogno…il mio sogno vorrei incontrarti, ma non posso vorrei parlarti ma non posso vorrei toccarti ma non posso posso solo sognarti ed ogni notte è una festa perché ritrovo te…il mio sogno

By Un’Innamorata X GIUDICI 5*H:Grazie per illuminarci ogni giorno con la luce della tua sapienza!Sei un esempio per tutti noi,grazie di esistere!!finido?finido,finido?ma vaff…

By Tutti X ZANETTI ROBERTO 5*H:Sei bello come il sole

By Tua Mamma X VASELLO:Se mi sposi non ti riposi

By Miky X GIORGIO 3*F:Ti vedo nei corridoi, mi ispiri sei così alto mi sono informata su di te:so che giochi a basket,anch’io sono appassionata di quello sport.Scrivimi un messaggio sul Caterpillar se ti va di conoscermi

By Sara X VALE 2*E:Ogni ragazzo ha la sua

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SESTITO: Vi sembra che il portapenne lo faccino più corto della matita??

SESTITO: Girati che se no quando ti chiamo sembra sempre che cadi dal pero dell’albero!

BIGATTI: Ci sparo dentro con un esempio folcloristico??

PIGHIZZINI: Questa è la cosa che ha fatto traboccare la goccia!

SESTITO: Osservate i ghirlandi di frutte….

SIRACUSANO: A chi è dedicato il tempio??

STUDENTE: Alla dea Atena SIRACUSANO: Elementare Woz… BELLOMO: E tra le altre trasformazioni del piano:le affinitudini…

PIGHIZZINI: L’ho visto ieri su Rai5 DURET: Sapete no??Numa Pompilio…quello che ha fatto il calendario STUDENTE: Secondo Kandiskij la linea era…

TOSETTI: Perché “era”??Perché usi il passato remoto??

BARONTINI: Alla fine Achille giela dà ad Agamennone???

DURET: Il cardinale lo ammazzò di morte…

PACINI: Smettila di leggere il RCATERPILLAR BARONTINI: Cosa fa Ulisse quando torna dalla Troia?Va dalla moglie…

SIRACUSANO: L’opistodo è la parte che ci sono le colonne…

SIRACUSANO: Così verifico se studiate a casa ho questa velleità stamattina da verificare…

PIGHIZZINI: Non si può insegnare sul latte versato…

PIGHIZZINI: Basta che voi apriate un televisore e apriate un telegiornale….

PISONI: I romantici erano tra i pochi consapevoli di costituire un movimento, non come i futuristi…

AZZOLA BEATRICE 2^A GIANATI CHIARA 2^A ZAMBELLI GIULIA 2^A FERRARI MARTA 2^I SAVOLDI SARA 2^I ANGELERI GIULIA 3^D CARMINATI CLAUDIA 3^D PELLEGRINELLI FLAVIA 3^D BELOTTI LARA3^E BETTONI ELIANA 3^F ROBERTI ANDREA 3^E ORLANDINI MONICA 3^L LUSSANA MICHELA 4^A PERICO SIMONA 4^A

ROTA SILVIA 4^A CIARLANTE FABIO 4^D PELLICINI RICCARDO 4^D CANELLA ALESSANDRA 4^D QUARTI ALBERTO 4^F GASPARI LORENZO 4^G ZIRAFI ONOFRIO OSCAR

4^H DALESSANDRI MICHELA 4^L SPINI SARA 4^L

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BORGOGNO ALESSANDRO 5^A COCCHI IRENE 5^A VICINI MARIA 5^A VIANI STEFANO 5^A ZAINA IRENE 5^H MANZONI BARBARA 5^H THE FLY VILLE PANSERI BATTISTA