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Parlano di noi
by AnavRoma
[a cura di Roberta Proietti]
COVID E MOBILITÀ, VINELLA: SENZA MISURE URGENTI LE AZIENDE SONO A RISCHIO DEFAULT
“Se non vengono varate con la massima urgenza misure incisive a sostegno delle imprese l’intero settore rischia il default e gli impatti in termini sociali e occupazionali sarebbero gravissimi e inficerebbero ogni prospettiva di possibile ripresa”. È il grido di allarme lanciato il 17 gennaio scorso dal Presidente di ANAV Giuseppe Vinella in vista dei prossimi provvedimenti economici allo studio del Governo. “Il nuovo anno è iniziato in maniera molto negativa per le nostre imprese – precisa Vinella. “Il trasporto commerciale con autobus è in ginocchio, le imprese hanno dovuto ridurre al minimo e a volte sospendere l’attività, senza neanche poter far ricorso al trattamento ordinario di integrazione salariale con causale COVID-19 terminato il 31 dicembre scorso, mentre i servizi di TPL, pur viaggiando a pieno regime per garantire il diritto alla mobilità, soffrono la grave riduzione dei ricavi da traffico e l’esplosione dei costi di gestione per via delle importanti misure di prevenzione del contagio adottate e per il fortissimo incremento dei prezzi energetici e del gasolio”. Anav auspica dunque misure di ristoro per i settori rappresentati per far fronte alle ingenti perdite registrate anche nel 2021 a causa del perdurare della pandemia e per le misure di prevenzione del contagio via via più restrittive.
DL SOSTEGNI: ANAV misure insufficienti per le imprese
‘’Le misure contenute nella bozza del Dl Sostegni sono di breve respiro e sicuramente insufficienti per sostenere l’industria del trasporto di passeggeri con autobus, del trasporto pubblico locale e commerciale’’. Giuseppe Vinella, Presidente di ANAV, nel comunicato stampa del 22 gennaio scorso, commenta così le misure relative al trasporto di passeggeri con autobus contenute nel DL Sostegni. Vinella sottolinea la fortissima contrazione della mobilità collettiva delle persone, accentuata, nelle ultime settimane, dalle nuove misure di contenimento della variante Omicron. ‘’Le aziende del tpl hanno comunque garantito il servizio a pie-



no regime, malgrado la riduzione del personale disponibile per effetto delle assenze derivanti dalle positività e dalle quarantene, subendo il duplice effetto negativi dei maggiori costi di esercizio e di minori ricavi da traffico; a tutto questo si aggiunge per tutte le aziende del settore il rincaro di oltre il 25% del prezzo del carburante che costituisce la seconda voce di costo e per il quale non è stato previsto per il settore alcun intervento nel DL Sostegni’’, rileva Vinella. Pur ritenendo apprezzabile lo sforzo fatto dal Governo per i servizi aggiuntivi di TPL e per il trasporto commerciale, “queste misure – conclude Vinella - sono ampiamente insufficienti e mancano completamente interventi sul costo del carburante e per il trasporto pubblico locale. Auspichiamo che a questo si possa porre rimedio in un prossimo provvedimento d’urgenza”.
OMICRON E IMPENNATA GASOLIO, VINELLA: binomio letale per il settore
Dalle pagine di Repubblica – Affari Finanzia del 31 gennaio scorso– il Presidente di ANAV Giuseppe Vinella lancia un nuovo allarme per le sorti del settore del trasporto su strada che registra una nuova e brusca frenata a causa dell’azione concomitante della ripresa dei contagi dovuta alla variante Omicron e l’impennata del costo del gasolio. “Su questo fronte – evidenzia Vinella - si tratta di un impatto rilevante per un settore in cui il costo del carburante incide per il 20% ed è la seconda voce di costo totale dopo il personale”. Non meno grave la situazione sul fronte viaggiatori, con una perdita, nel 2021, di quasi 2 miliardi di euro di ricavi tra biglietti e abbonamenti. “Un tracollo – evidenzia ancora Vinella - legato anche all’azzeramento di fatto del meccanismo dei controlli, reso necessario dalle procedure di sicurezza anti-Covid”. La carenza del personale decimato dai nuovi contagi o dagli obblighi di isolamento con assenze che sfiorano anche il 15%, soprattutto nelle regioni del Nord, è un ulteriore fardello per il settore. “Ancora più grave – conclude Vinella – la situazione per il segmento commerciale, messo letteralmente a terra dalla combinazione letale di crollo dei passeggeri da turismo e rincaro dei prezzi del carburante.”
TRANSIZIONE ENERGETICA, VINELLA: è necessaria un’adeguata gradualità
“La transizione energetica nel trasporto passeggeri con autobus non può che essere un processo graduale ed adeguato alle specificità dei singoli comparti, bene quindi le recenti dichiarazioni del Ministro Cingolani, che mettono in guardia da misure troppo rapide che rischiano di creare grossi problemi alla società, ai lavoratori, alle classi più vulnerabili e alle piccole e medie imprese”. Questa la posizione di Giuseppe Vinella, presidente di ANAV, che, nel comunicato ANAV dell’8 febbraio scorso, ha espresso apprezzamento per il discorso realistico del Ministro Cingolani, a margine del convegno di Genova sul PNRR. Vinella ribadisce la necessità che il passaggio dal gasolio ad altre alimentazioni di minor impatto ambientale sia graduale visti i costi e che tenga conto, soprattutto per il trasporto su medie-lunghe distanze, dello sviluppo di adeguate tecnologie alternative. “È un processo che va accompagnato con misure di sostegno alle imprese che hanno investito nell’utilizzo di veicoli con alimentazione a gasolio di ultima generazione e che si trovano oggi dinanzi ad un trend costante di crescita del costo del carburante” – afferma Vinella. Il Presidente di ANAV sottolinea che secondo i dati Unem il prezzo del gasolio ha registrato nel 2021 un incremento di circa il 28% rispetto all’anno precedente. Da qui la necessità, anche tenuto conto della debole domanda di servizi a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia e dopo due anni di crisi profonda del settore, di “interventi urgenti per contenere l’impatto sulle imprese dell’incremento del prezzo del gasolio quantomeno per i veicoli di ultima generazione di classe ambientale euro V e VI”.



DDL CONCORRENZA, VINELLA: “la riforma del TPL richiede un approccio globale e graduale”
“Un progetto credibile ed equo di sviluppo della concorrenza nel TPL richiede uno spazio più ampio di contendibilità e una fase transitoria per assorbire lo squilibrio economico-finanziario determinato dalla pandemia, favorendo gli investimenti per la transizione ecologica”. È il concetto di fondo che Giuseppe Vinella, Presidente di ANAV, ha rappresentato in 10a Commissione (Industria) del Senato in seno all’audizione sul ddl “Concorrenza” in esame il 10 febbraio scorso. La pandemia ha avuto impatti rilevantissimi sulla redditività del settore e un pieno recupero è realistico non prima del 2025. In questo contesto le imprese di TPL sono chiamate ad affrontare il complesso processo di transizione ecologica reso ancor più arduo dalla crisi energetica in atto e dall’esplosione di prezzi delle materie prime. Le norme definite nel ddl concorrenza – prosegue il Presidente Vinella – appaiono scisse da una riforma complessiva del TPL che sia omogenea, attuabile in concreto e in tempi certi. “Occorre invece intervenire sul quadro regolatorio in maniera complessiva e coordinata, valutando l’attuale assetto di mercato che, considerati i numerosi affidamenti diretti ferroviari e in house per il TPL su strada, per oltre il 60% in termini di fatturato, resterà ancora per alcuni anni sottratto alla concorrenza”. I disincentivi previsti nel ddl per i nuovi affidamenti senza gara riguarderebbero nell’immediato i soli contratti di servizio già affidati con gara e giunti a scadenza e le diffuse proroghe emergenziali: uno spazio di mercato ridotto in cui si concentrano le piccole e medie imprese che difficilmente potrebbero competere in posizione di parità prima di un periodo che consenta di assorbire gli squilibri determinati dal Covid-19. Peraltro, la limitata durata residua di gran parte dei contratti in essere costituisce un forte ostacolo agli investimenti, con il rischio di perdere parte importante delle risorse del Recovery Fund. “Una prospettiva da scongiurare coinvolgendo le imprese di TPL nell’attuazione degli investimenti per la transizione ecologica. Ciò che può essere conseguito – conclude il Presidente Vinella – consentendo per norma l’estensione temporale dei contratti in scadenza in coerenza con il periodo di vigenza del Recovery Fund e con il vincolo per le imprese di cofinanziamento”.
DL SOSTEGNI-TER, VINELLA: “Necessarie misure più incisive per l’intero settore del trasporto con autobus”
Misure economiche più incisive, adeguate e proporzionate all’entità della crisi in atto per tutti i comparti del trasporto passeggeri con autobus fortemente penalizzati dalle restrizioni imposte a causa dell’emergenza sanitaria e dal crollo verticale della domanda. È quanto chiesto da ANAV nell’ambito del ciclo di audizioni avviato dalla V Commissione Bilancio del Senato sul DdL di conversione del decreto “Sostegni-ter”. “Pur esprimendo la nostra considerazione per l’impegno del Governo, abbiamo denunciato alla Commissione Bilancio la totale inadeguatezza delle risorse stanziate dall’ultimo decreto Sostegni, ben lontane per importi e periodi di riferimento dal consentire un recupero anche solo apprezzabile delle perdite di fatturato patite dalle imprese sia di trasporto pubblico locale che di trasporto commerciale di linea e di noleggio”. Questa la dichiarazione di Giuseppe Vinella, Presidente di ANAV, che spiega “Allo stato attuale mancano per il settore del TPL le necessarie misure di garanzia dell’equilibrio economico-finanziario dei contratti di servizio. Le imprese in questi mesi hanno assicurato con continuità la mobilità dei cittadini senza riduzioni o sospensioni dei servizi, nel pieno rispetto delle misure di prevenzione del contagio e dei limiti massimi di riempimento dei mezzi. Gli 80 milioni di euro previsti dal Sostegni-ter, stanziati peraltro per i soli servizi aggiuntivi, seppur importanti, offrono tuttavia un recupero minimo al settore considerato il crollo della domanda dovuto alla pandemia, la maggiore evasione tariffaria e l’esplosione del prezzo dei carburanti. Per questo abbiamo sollecitato un incremento della dotazione del Fondo per la compensazione delle perdite di ricavi da traffico istituito dal decreto Rilancio tale da assicurare l’integrale copertura delle perdite di fatturato, che stimiamo in oltre 1.400 milioni di euro per il 2021 e circa 500 milioni di euro nel solo primo trimestre 2022” Vinella prosegue sottolineando la necessità di misure più corpose di ristoro anche per le imprese del trasporto commerciale, di linea e di noleggio, operanti in regime di libero mercato e maggiormente esposte all’impatto della crisi. “Abbiamo portato all’attenzione della Commissione Bilancio i dati allarmanti sul crollo del settore – dichiara Vinella - gravato da perdite di fatturato che dal 2020 a oggi hanno oscillato tra il 75% e il 50-55% rispetto agli anni ante-covid, solo in minima parte compensate dai costi cessanti di produzione del servizio e da misure verticali di ristoro, peraltro limitate al solo 2020 e a tutt’oggi non ancora erogate. In questa situazione è evidente che i 20 milioni di euro complessivamente stanziati dal decreto Sostegni-ter sono del tutto insufficienti a dare respiro alle oltre 5mila piccole e medie imprese che compongono il settore, per questo abbiamo chiesto e ci aspettiamo quantomeno un raddoppio dello stanziamento previsto” ■
