Rivista CasAntica

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casantica ristrutturare con pietra ferro legno e cotto

casantica Bimestrale Anno XVII N. 93 Gennaio/Febbraio 2020 www.casantica.net

Portomaggiore (FE)

Le ver ande di Marinella

Cortina d’Ampezzo (BL)

Senior & Junior

Tonno (GE)

Cuore di Valbrevenna

Arcobaleno sardo

Paulilatino (OR)

Favole in cantina

Valsamoggia (BO)

Cortina d’Ampezzo (BL): una famiglia, due appartamenti, due gener azioni, due stili

SENIOR & JUNIOR Una splendida e illuminante doppia prova progettuale dell’architetto Ambra Piccin.

Non si tratta di un semplice incontro fra la tradizione ampezzana e la contemporaneità: il doppio alloggio sposta la cronologia in avanti, raffrontando il nuovo e il nuovissimo.

L’appartamento dei genitori, il Senior, è permeato di eleganza e incantevole luminosità.

Quello del figlio, il Junior, è cromaticamente e stilisticamente proteso al futuro anteriore di Antonio Bianchi · foto di Diego Gaspari Bandion (per gentile concessione di Ambra Piccin - Architetto)

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La zona Senior richiama nei colori, nelle finiture e nell’ariosità lo stile country rivisitato in chiave alpina. Il legno utilizzato nella maggior parte degli spazi è di abete trattato e piallato a mano con cere e colori diversi. I mobili sono in abete sbiancato mentre la pavimentazione è realizzata con tavole di abete antico verniciato.

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na famiglia. Due appartamenti.

Due piani. Due generazioni. Due approcci stilistici opportunamente diversificati. E una lezione di stile, ammantata di consapevolezze estetiche, di chiavi di lettura, di stimoli tanto sfiziosi quanto giornalisticamente poco battuti. Perché non sono molte le dimore che si concedono consapevolmente questi sdoppiamenti estetici. Di norma, tutti inseguono una marcata omogeneità che si afferma, paradossalmente, anche nel tentativo di variare stilisticamente ogni singolo ambiente. Ci sono case enormi e bed & breakfast che, nell’abbondanza di spazi,

Nella zona living regna un’atmosfera ricercata e lussuosa. Il legno di pareti e soffitti è trasfigurato dal bianco, espediente che ha consentito una straordinaria leggerezza e luminosità.

Il pavimento, invece, punta sul cromatismo del legno. La sontuosa stufa in maiolica bianca si presta a intriganti chiavi di lettura: ri-

badisce la continuità cromatica della parete ospitante, muove plasticamente il fondale, regala un cenno di sinuosità al contesto geometricamente rigoroso, infrange con un guizzo verticale l’orizzontalità e individua uno spazio in più (una zona tavolo, con sedie che mediano fra tradizione e contemporaneità, fra

materiali senza tempo e trasparenze hi-tech), delimitandolo ma senza occluderlo. Anche i varchi modellati a sesto ribassato rappresentano una scelta sicuramente non casuale: si configurano come elementi sinuosi in un contesto altrimenti ben più geometricamente rigido.

Su questo fondale neutro, il cromatismo dei

tessuti, dei rivestimenti, dei complementi (scelti con grande gusto e un occhio attento alla tradizione) si staglia con bilanciatissimo risalto.

Sdoppiato. Fateci caso: il soggiorno punta su tinte sobrie e naturali che diventano più vivaci e giocose in corrispondenza dell’ingresso alla cucina e nella cucina stessa.

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La cucina richiama un amabile, gioioso e luminoso stile country rivisitato in chiave alpina. Da notare due sottilissimi rimandi concettuali: quello fra lampadario centrale e applique e quello 30

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fra pavimento e cappa (che puntano sul cromatismo del legno). I piccoli dipinti circolari bilanciano delicatamente la parete spoglia senza intaccare la percezione d’ariosità e la geometria dell’ambiente.

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Anche nelle stanze da letto la boiserie in legno di abete sbiancato dialoga a contrasto con il pavimento di abete antico verniciato. Un connubio che regala a tendaggi e tessuti una sontuosa ricercatezza.

Altra affascinante curiosità è la testiera lineare solennizzata da una elaboratissima cimasa.

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provano a mutare colore, stile e approccio in ogni ambiente. Eppure, a ben guardare, quasi sempre, nell’apparente varietà si recepisce un’omologazione di base. È una questione di approccio progettuale. Che può essere formulato ad hoc o aggiustato in corso d’opera.

La differenza, in tema di case, è tutt’altro che trascurabile. Un esempio chiaro? Pensate a un ritratto. Un conto è dipingerlo da zero, assecondando i tratti del volto da raffigurare. Altra cosa è variare in corso d’opera un volto già raffigurato. Si può cambiare pettinatura, incarnato, colore degli occhi, abbigliamento, fondale...

Ma il volto di partenza è sempre lo stesso.

La doppia dimora che vi raccontiamo in queste pagine è un raro esempio di cosa significhi ritrarre realmente volti diversi, con approccio progettuale mirato, delineandone – in profondità – la personalità e l’essenza. Una sfida ardua e intrigante, come succede spesso addentrandosi nei progetti dell’architetto Ambra Piccin, una figura capace di spaziare fra i linguaggi della tradizione e i nuovi linguaggi del recupero. E, ancora, una figura in grado di illuminare sempre i suoi progetti con chiavi di lettura affascinanti, uniche, sfiziose, intrigantissime. Il risultato

ottenuto in questo doppio appartamento parla chiaro.

I due alloggi sorgono – naturalmente – nello stesso immobile in pieno centro a Cortina d’Ampezzo. Dalle finestre, lo sguardo si estende sino ad abbracciare il monte Faloria.

L’architetto Ambra Piccin, nata e cresciuta a Cortina, conosce con rara profondità l’architettura tipica, i materiali e le atmosfere domestiche della “Regina delle Dolomiti”. E questo suo doppio progetto offre l’occasione per raffrontare e soppesare con una chiarezza disarmante due direzioni distinte dello stile cortinese: il primo

ammantato di eleganti riferimenti alla tradizione ampezzana trasfigurati da una nuova, inedita e incantevole luminosità; il secondo ancor più proteso al futuro.

Insomma: non si tratta della solita contrapposizione fra il vecchio e il nuovo, fra la tradizione ampezzana più istituzionalizzata e una delle sue nuove direzioni. Questo doppio progetto sposta l’arco cronologico un po’ più avanti, ponendo a raffronto il nuovo e il nuovissimo.

Gli stimoli sono tanti. E anche dal punto di vista giornalistico è un po’ come sintetizzare il lavoro effettuato in due dimore distinte, minuziosa-

In una seconda camera, il letto è sormontato da vani con antine.

Nell’appartamento Senior, i bagni sono due. Entrambi promuovono l’utilizzo di marmo Botticino, legno di abete sbiancato e pavimento di abete antico verniciato.

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Nell’appartamento Junior, il legno di abete antico della cucina e della zona pranzo, ricavato dalle tavole esposte a nord degli antichi fienili locali,

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splende con la sua tonalità grigio argento in contrasto con il legno chiaro del pavimento in larice spazzolato, sbiancato e trattato con vernici all’acqua.

mente caratterizzate, ricche di sottigliezze che meriterebbero d’essere esplorate in profondità.

La costruzione di partenza era un vecchio fienile, ristrutturato una prima volta nel 2005. La seconda ristrutturazione, quella che si è tradotta nello splendido risultato che si ammira in queste pagine, risale al 2013.

L’intero progetto si articola su due livelli. L’appartamento dei genitori – quello che abbiamo chiamato Senior – si trova al piano superiore; quello della giovane famiglia del figlio – che abbiamo ribattezzato Junior – è al piano inferiore.

I due alloggi sono comunicanti, raccordati da una scala.

I due alloggi, pur straordinariamente caratterizzati e realizzati con l’ausilio di materiali diversi, mostrano sottili richiami. Pensiamo al

soggiorno con affaccio sulla cucina. Pensiamo alla scelta dei corpi riscaldanti. Pensiamo a sedute e divani… A ben guardare è un po’ come se si trattasse di una stessa dimora – con percorsi affini e affine distribuzione degli ambienti – rivisitata in due epoche e con atmosfere diverse.

Ma senza mai perdere di vista l’unitarietà. Una chiave di lettura rara e secondo noi entusiasmante. Il dialogo con i committenti, in questo senso, dev’essere stato particolarmente stuzzicante. L’architetto Piccin ci ha rivelato che la figura più coinvolta nella definizione del progetto è stata la signora, la capofamiglia insomma. E dal loro dialogo è scaturito un piccolo capolavoro. Istruttivo e illuminante anche a livello giornalistico.

La zona Senior richiama nei colori, nelle finiture

Pur nella diversificazione stilistica, i due appartamenti si caratterizzano per sottili analogie. Per esempio: il giallo ocra che caratterizza la zona living dell’appartamento Senior ha un corrispettivo nel giallo delle finiture dell’area Junior.

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e nell’ariosità lo stile country rivisitato in chiave alpina. “Il legno utilizzato nella maggior parte degli spazi è abete trattato e piallato a mano con cere e colori diversi – ci ha raccontato l’architetto Ambra Piccin – Nella cucina il top, il lavello e l’alzata sono in marmo Botticino, i mobili sono in abete sbiancato mentre la pavimentazione è realizzata con tavole di abete antico verniciato.

Nei bagni, top, cornici box doccia e piatti doccia sono sempre in marmo Botticino mentre le pareti

I bagni dell’appartamento Junior promuovono un abbinamento, sorprendentemente armonico fra legno antico e pietra: il top e 36

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doccia in lastre di Kerlite”.

La zona Junior punta invece sul legno di abete antico. “Più in particolare è stata utilizzata la ‘mantellata’ dei fienili, ovvero l’antico assito originale del lato nord, esposto alle intemperie, che gli hanno conferito il caratteristico colore grigio – ci ha raccontato l’architetto Piccin – Il pavimento è realizzato con assi in legno di larice spazzolato, sbiancato e poi trattato con vernici all’acqua di copertura con gloss medio-opaco. I

bagni sono rivestiti con la più bella pietra naturale grezza della zona: la Dolomia”.

Nel gioco di diversificazioni stilistiche, si scorgono sottili analogie. Per esempio: il giallo ocra, che caratterizza la zona living dell’appartamento Senior, ha un corrispettivo nel giallo delle finiture dell’area Junior.

I singoli dettagli sono rivelatori di un estetismo – anche generazionale – ben caratterizzato: l’appartamento Junior, per esempio, punta sulla

Come negli ambienti della zona giorno, anche nelle stanze da letto, dotate di bagno personale, predomina il legno di abete antico utilizzato per i mobili e il rivestimento delle pareti.

l’alzata del lavabo sono in Pietra Dolomia, così come il rivestimento della doccia, in listelli.

Cornici e piatti doccia, invece, sono in marmo Botticino.

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La camera dei bambini punta su un’incantevole semplicità e sulla funzionalità. Il letto a castello è perno visivo di un ambiente che promuove quasi

esclusivamente il legno di abete antico. Senza altri fronzoli. Lo Studio di Architettura di Ambra Piccin si trova a Cortina d’Ampezzo (BL). Il sito è www.ambrapiccin.it

snellezza, sulla praticità e su una ponderatissima spoliazione di riferimenti alla tradizione. L’appartamento Senior, per contro, è ammantato di un’eleganza adulta, di una ricercatezza evoluta e di una – non comune – capacità di lambire la tradizione, ma non in termini pedissequi bensì da prospettive imprevedibili, inedite e costantemente mutevoli. Un approccio che si traduce nella scelta dei tessuti, dei punti luce, nelle sedute della tradizione locale (ma con schienale trasparente) e in ogni singola scelta d’arredo.

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