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L’aquila del Friuli

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Chi si riconosce?

Chi si riconosce?

Ogni regione storica ha un suo simbolo che la rappresenta: l'aquila gialla in campo azzurro è il simbolo del Friuli. Già con la prima monetazione dei Patriarchi di Aquileia appare coniata un'aquila sul retro delle loro monete. Ritrovamenti numismatici collocano con certezza l'adozione dell'aquila patriarcale agli inizi del 1200 al tempo del patriarca Volchero (patriarca dal 1204 al 1218). La scelta o l'origine di tale simbolo fa pensare ad un'assonanza con la città sede del Patriarcato: Aquileia. Ma il vessillo che rappresenta per antonomasia il Friuli è la bandiera che faceva parte del corredo funerario del Beato Bertrando, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350. Si tratta dell'esemplare più celebre ed antico e si trova esposto nel museo del Duomo di Udine. Il drappo quadrangolare (61x65,5 cm) di seta color grigio-azzurro presenta al centro un'aquila con il capo rivolto a sinistra. Il corpo, le zampe e le ali sono di color giallo e gli artigli di colore rosso. La bandiera del Friuli è il settimo vessillo più antico d'Europa (1334). Lo stato della Patria del Friuli aveva un proprio vessillifero, l'ultimo fu Marc di Murùs (Marco da Moruzzo) il quale, a causa della sua fedeltà al Patriarca, fu incarcerato nelle prigioni del Castello di Udine dalla Repubblica di Venezia dopo la resa della Patria del Friuli alla Serenissima avvenuta il 6 giugno 1420. Morto per una malattia contratta nelle carceri castellane, i giudici veneti ne disposero la decapitazione del cadavere il 19 marzo 1421. Un antico affresco policromo dell'aquila friulana è tuttora ben visibile a Udine sulla facciata del Palazzo Susanna di Prampero che dà su via Savorgnana. In un manoscritto del Seicento conservato nella Biblioteca Civica di Udine si può leggere che lo Stato patriarcale friulano aveva un’insegna in caso di guerra e la descrive così: “Il patriarca d’Aquileia ne li suoi stendardi da guerra portava per insegna una mitra nel mezzo di due pastorali bianchi in campo vermiglio”. Da qualche anno, tuttavia, si può osservare su molti balconi e in varie manifestazioni l’uso di una bandiera di guerra diversa da quella storica. Essa è del tutto simile a quella storica fatto salvo per il drappo che è invece di colore rosso. La bandiera del Friuli non va confusa con quella dell’istituzione amministrativa “Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia”, che trae in inganno per la presenza di un’aquila, sebbene posta in una diversa posizione. La bandiera regionale ha un’origine molto più recente (1963) e un diverso significato. La bandiera friulana ha ispirato gli stemmi di molte istituzioni moderne, fra cui la soppressa Provincia di Udine, l’Università degli Studi di Udine, la città di Aquileia, la Società filologica friulana. Ai colori della bandiera del Friuli (giallo e azzurro) si ispiravano invece gli sfondi dei gonfaloni delle soppresse Province di Pordenone e Gorizia. Dal 1923 al 1927 la bandiera friulana costituì lo stemma della Provincia del Friuli. Anche lo stemma della Julia, che fa bella mostra sulla manica della divisa, riproduce un'aquila d'oro in campo azzurro. Con tale scelta, invece di una scontata stella alpina quale simbolo-stemma, si è voluto, secondo alcuni, sottolineare lo stretto rapporto degli alpini con il nostro territorio: basti pensare alle innumerevoli iniziative sostenute dagli alpini a favore della popolazione (che sono quasi sempre concittadini) nei più vari settori di intervento sociale. La ripresa di questi antichi simboli a sottolineare lo stretto rapporto col territorio ha avuto una forte accelerazione a partire dalla conclusione del secondo conflitto mondiale tanto che oggi la bandiera del Friuli sventola su tante case in ogni angolo della nostra terra ma anche su edifici pubblici e monumenti. La dilagante globalizzazione che annacqua tutti in un mare indifferenziato e reso insapore dallo sfrenato consumismo, il senso di appartenenza è la risposta di chi non vuol perdere la propria anima. L’incessante crescita dei Fogolârs Furlans sparsi in ogni parte del mondo ne sono la dimostrazione.

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