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Il ricordo del Galilea a Muris tra storia e memoria
BREVE PANORAMICA FOTOGRAFICA
È dall’ormai lontano settembre del 1947 che, anno dopo anno, si perpetua a Muris di Ragogna il ricordo del Galilea, la sfortunata nave che il 28 marzo 1942 venne affondata da un siluro inglese al largo delle coste greche, mentre rimpatriava carica di nostri sodati, in gran parte della Divisione Julia che rientrava in Patria a conclusione della campagna greco-albanese. Il 4 novembre del 1945 l’ex cappellano militare della Julia, padre Generoso da Pontedecimo, celebrava una messa davanti ai ruderi della medievale chiesetta di San Giovanni, sul monte di Ragogna. Tra i presenti vi erano pure il colonnello Prospero del Din e il presidente della Sezione Ana di Udine, capitano Corrado Gallino. Fin dall’estate del 1942, dopo il rientro dalla Grecia, da più parti era stata avanzata la proposta di ricercare un luogo particolarmente caro da deputare a memoria della tragedia del Galilea, come Tarcento, Sant’Agnese fuori Gemona ed altri, alla fine la scelta cadde su Muris di Ragogna. Gli alpini di Muris, costituitisi nel novembre del 1946, si misero subito all’opera per ricostruire il sacro edificio, gravemente danneggiato dalle due guerre mondiali e lo fecero con l’aiuto della popolazione intera che riconosceva in quel luogo un particolare simbolo devozionale, legato alla perdita di alcuni paesani nella tragedia del Galilea. Il 13 settembre del 1947 la chiesetta venne consacrata, dando l’avvio ufficiale alle annuali cerimonie commemorative in ricordo di tutti i Caduti e in particolare per quelli della Julia. A causa del disastroso terremoto che colpì il Friuli nel maggio del 1976, la cerimonia del marzo 1977 si svolse in forma assai ridotta, con la sola messa al campo; altri erano i problemi in quel triste periodo, senza scordare che la chiesetta di San Giovanni era ridotta in macerie. Terminata l’emergenza post sismica verso le case, fu nuovamente ricostruito anche il sacello di San Giovanni, che venne benedetto il 27 agosto 1978, permettendo la ripresa dei tradizionali incontri annuali sul monte di Muris. Con questa breve panoramica fotografica retrospettiva intendiamo ripercorrere assieme questo particolare periodo storico, nella certezza che anche l’attuale momento che il Paese intero sta vivendo, a causa di gravi problemi sanitari, sarà tra breve solo un ricordo e uno sprone per continuare lungo la via del rispetto e del ricordo che i nostri Padri hanno per noi tracciato. La chiesetta di San Giovanni in monte di Muris, nel primo dopoguerra. 4 novembre 1945. Brindisi in occasione del primo incontro sul monte di Muris, nel ricordo del Galilea. Tra i presenti il colonnello Prospero del Din e il presidente della Sezione di Udine capitano Corrado Gallino. Nell’occasione venne scelta la chiesetta di San Giovanni quale luogo simbolo da dedicare al ricordo perenne del Galilea.
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14 settembre 1947. La cerimonia di consacrazione, con il picchetto armato e una marea di cappelli alpini. In primo piano, il colonnello del Din.

14 settembre 1947. La folla si raduna sul monte per la benedizione della risorta chiesetta di San Giovanni.

Corone di alloro all’esterno della chiesetta testimoniano una cerimonia appena conclusa.


9 aprile 1972. Prima messa davanti al nuovo candido monumento che riporta i nomi dei periti nel naufragio del Galilea. A lato dell’altare, un rilievo bronzeo che rappresenta un alpino in vigile guardia. Il tutto su progetto dell’artista Giuseppe Pascoli, di San Daniele.

Maggio 1976. Il tragico terremoto che colpì il Friuli in quell’anno, non risparmiò neppure l’antica chiesetta, che per l’ennesima volta cadde in rovina.



Ancora una volta, grazie alla tenacia alpina e con il concorso di tutto il paese di Muris, la chiesetta di San Giovanni risorse dalle macerie, più bella e solida di prima.
1978. Il sacro edificio tanto caro alla gente di Muris, ricostruito ex novo e pronto ad accogliere tra le sue antiche e tormentate mura quanti salgono sul monte per portare un omaggio ai Caduti di tutte le guerre lassù ricordati: in particolare nell’annuale incontro per ricordare il naufragio del piroscafo Galilea, inabissatosi il 28 marzo 1942. Incontro che neppure l’attuale particolare momento riesce a fermare ma, al limite, solo posticipare in un prossimo futuro che sarà senza dubbio migliore.
Referenze fotografiche:
• Archivio storico Paola del Din, Udine • Archivio storico Gruppo alpini di Muris • Pietro Grillo, Chiesetta alpina Julia ed. 1871 • Gianni Passalenti, Julia di Muris, ed. 1980 • Paolo Montina, Gruppo alpini Muris di Ragogna: 1946 - 2013, ed. gennaio 2013 • Paolo Montina, La tragedia alpina del Galilea, ed. febbraio 2013