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LA STRADA DEL FARE

Gennaio ha visto il concretizzarsi di alcune delle misure attese dal settore, come la ripubblicazione dei costi indicativi di riferimento per l’autotrasporto aggiornati.

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E il Ministro Salvini ha annunciato di avere chiesto la procedura di infrazione contro l’Austria sul Brennero

L’anno sembra essere partito con il piede giusto. Da parte della politica, infatti, sono già arrivati alcuni atti concreti a favore del settore dell’autotrasporto. Innanzitutto la pubblicazione dei costi indicativi di riferimento dell’attività di autotrasporto, una misura che la categoria chiedeva da tempo, anche perché la guerra in Ucraina e il caro carburante hanno portato ad un aumento dei costi subiti dalle imprese (vedi art. a pag. 46-47).

Inoltre, è stato reso operativo uno strumento volto a contrastare la carenza di autisti, altro problema molto sentito dalla categoria. A partire dal 13 febbraio sarà infatti attiva per gli utenti la piattaforma per richiedere il bonus patente autotrasporto, destinato ai giovani tra i 18 e i 35 anni che vogliono conseguire la patente o le abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci. Il contributo è pari all’80% della spesa sostenuta, fino ad un limite di 2.500 euro, ed è valido per le abilitazioni conseguite dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026. Una misura per la quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stanziato 25,3 milioni di euro, dei quali 3,7 milioni di euro sono stanziati per l’anno 2022 e 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026. E poi c’è la questione del Brennero e delle limitazioni ai tir imposte dall’Austria, nei confronti delle quali il Ministro Matteo Salvini sta adottando la linea dura. Intervenendo al convegno organizzato da Conftrasporto-Confcommercio il 25 gennaio (vedi art. a pag. 20-21) Salvini è tornato a condannare il comportamento dell’Austria e ha fatto sapere di avere scritto al Commissario europeo ai trasporti per chiedere la procedura di infrazione.

“Non è possibile che l’Austria continui a impedire ai trasportatori italiani di lavorare. Se ci sono dei trattati che normano la libera circolazione delle persone e delle merci – ha sottolineato – non è possibile che un Paese imponga delle limitazioni”. Salvini ha poi fatto sapere di avere scritto “al commissario dei trasporti Ue chiedendo l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dell’Austria, perché questa è concorrenza sleale”.

In questa battaglia contro l’Austria, tra l’altro, l’Italia non è sola. Il 31 gennaio il Ministro ha incontrato a Roma il suo omologo tedesco

Volker Wissing: un incontro cordiale e concreto durante il quale è emersa una linea comune rispetto ai divieti austriaci al Brennero, che Italia e Germania intendono portare all’attenzione del prossimo Consiglio Trasporti Ue.

Ma il programma di lavoro del Ministro prevede anche l’intervento su altre tematiche di interesse dell’autotrasporto, quali ad esempio la riforma del Codice della Strada.

Il Ministro ha infatti annunciato l’intenzione di aprire un tavolo tecnico sull’argomento coinvolgendo anche le associazioni di categoria dell’autotrasporto.

“Mi piacerebbe che le associazioni dell’autotrasporto avessero un ruolo proattivo e fossero protagoniste della riscrittura del Codice della Strada – ha sottolineato Salvini -. Vorrei il vostro parere perché devo tenere conto delle esigenze di tutti, a partire da chi lavora”. Salvini ha poi posto l’accento sulla necessità di puntare sulle infrastrutture. “Tra cinque anni puntiamo a lasciare il Paese

DECRETO FLUSSI:

più ricco, moderno e con più infrastrutture. Abbiamo nominato il commissario per la Roma-Latina, stiamo spingendo per il tunnel di base del Brennero, per l’alta velocità ferroviaria. La logistica non è solo una parola da convegno: è un business, è creazione di posti di lavoro, è futuro”.

Gli Ingressi Previsti Per Il 2023

Sono 82.705 i lavoratori stranieri che possono entrare in Italia nel 2023. Lo ha stabilito il Decreto Flussi, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 21 del 26 gennaio. Di questi, gli ingressi destinati al lavoro subordinato non stagionale e al lavoro autonomo sono 38.705 e ancora più nel dettaglio 30.105 sono destinati a diversi settori, tra cui l’autotrasporto merci per conto terzi, l’edilizia, il settore turisticoalberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare e della cantieristica navale.

Per quanto riguarda l’autotrasporto, una circolare a firma congiunta del Ministero dell’interno, del Lavoro e dell’Agricoltura, sentito il Ministero degli Affari Esteri, sottolinea che l’istanza di nulla osta per lavoro subordinato è ammessa soltanto in favore di lavoratori conducenti muniti di patenti professionali equivalenti alle patenti di categoria CE che risultino convertibili in Italia sulla base di vigenti accordi di reciprocità (attualmente esistenti con: Albania, Algeria, Marocco, Moldova, Repubblica di Macedonia del Nord, Tunisia, Ucraina).

La circolare ribadisce inoltre che condizione necessaria per l’impiego di questi autisti, non solo in Italia ma in tutta Europa, è che abbiano conseguito la Carta di qualificazione del conducente (CQC).

La vera novità del Decreto flussi è poi il fatto che il datore di lavoro interessato all’assunzione di lavoratori stranieri residenti all’estero deve presentare nella domanda la documentazione necessaria a dimostrare di aver verificato, presso il centro per l’impiego competente, l’indisponibilità in Italia di un lavoratore in grado di compiere le stesse mansioni.

Alla richiesta di nulla osta, pertanto si potrà procedere solo se: n il Centro per l’Impiego non risponde alla richiesta presentata entro quindici giorni lavorativi dalla data della domanda; n il lavoratore segnalato dal Centro per l’Impiego non è per il datore di lavoro idoneo al lavoro offerto; n il lavoratore inviato dal Centro per l’Impiego non si presenta, salvo giustificato motivo, al colloquio di selezione, decorsi almeno venti giorni lavorativi dalla data della richiesta.

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