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È nato il Distretto del cibo della frutta

CONFAGRICOLTURA CUNEO TRA I PROMOTORI DELLA NUOVA REALTÀ PRESENTATA A LAGNASCO

di Anna Pellegrino

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enti e organizzazioni di produttori. All’evento sono intervenute diverse autorità, tra cui il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa.

Uno strumento della Regione

“Siamo particolarmente soddisfatti della forte manifestazione di interesse da parte di tutto il territorio a tutela dei prodotti della nostra terra. Come Confagricoltura siamo stati promotori del Distretto del cibo della frutta fin da subito e, inizialmente, abbiamo coordinato i rapporti con la Regione, in collaborazione con i comuni di Saluzzo e Lagnasco”.

Commenta così, Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo, la serata di presentazione al territorio del “Distretto del cibo della frutta”, tenutasi a Lagnasco, in occasione di Fruttinfiore, venerdì 31 marzo, con oltre 40 amministrazioni comunali, associazioni di categoria,

I Distretti del cibo nascono nel rispetto del Regolamento regionale di individuazione e disciplina degli stessi, approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale del Piemonte n. 4/R del 13.11.2020. Il Distretto del cibo si forma e organizza come processo strategico e strumento operativo, destinato a guidare l’azione di breve e medio periodo degli operatori della filiera frutta intesi in senso inclusivo, come tutti i soggetti che, in ragione dei rispettivi ruoli e competenze, rappresentano il tessuto imprenditoriale che compone la filiera e intrattengono con essa relazioni di tipo economico o istituzionale, comunque funzionali al suo sviluppo e, più in generale, alla crescita sostenibile del territorio nel quale la filiera si esprime e della comunità che lo abita.

Il Distretto poggia su tre pilastri fondamentali, condivisi dai soggetti promotori, che sono la centralità della frutticoltura, l’importanza di un’azione di governance per rilanciare la frutticoltura locale come bacino occupazionale strategico e come bene comune essenziale e l’equilibrio tra crescita economica e salvaguardia delle risorse ambientali. come la sostenibilità, l’etica nella contrattualizzazione della manodopera, l’attenta produzione locale” spiega Allasia.

Il Distretto

e il Tavolo Frutta del Monviso

Le prime azioni organizzate per la costituzione del Distretto sono nate grazie al Tavolo Frutta del Monviso, formatosi con la missione originale di creare un protocollo sanitario in risposta al Covid e gestire l’accoglienza dei lavoratori stagionali impegnati nella raccolta della frutta e diventato, con il tempo, il primo luogo stabile di confronto sulla frutticoltura locale. “La maggior parte degli attori coinvolti nel Tavolo Frutta sono gli stessi del Distretto ma le finalità sono differenti: il Distretto promuove i prodotti ma anche i territori. Tra le proposte del Distretto, quella di creare un marchio riconoscibile a livello nazionale, grazie a cui il consumatore potrà identificare le caratteristiche più peculiari dei nostri prodotti

Con la formalizzazione degli intenti e del regolamento del Distretto, gli enti aderenti si sono impegnati, entro il prossimo mese, a definire la governance, il presidente e i soggetti che andranno a sedersi al tavolo in rappresentanza delle diverse istituzioni firmatarie.

“Istituzionalizzare questo strumento ci permetterà di potenziare la sinergia tra gli enti a favore della comunità, della ricerca e del turismo e, in futuro, di creare dei cluster con gli altri 150 Distretti già presenti in Italia per accedere collegialmente a risorse e bandi nazionali e comunitari” conclude il presidente di Confagricoltura Cuneo.

GLI ENTI ADERENTI SI

SONO IMPEGNATI, ENTRO IL PROSSIMO MESE, A DEFINIRE LA GOVERNANCE

La nuova proposta di Regolamento europeo sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio va ad impattare pericolosamente non solo sulla viticoltura, come visto a pagina 6, ma è dannosa anche per le imprese ortofrutticole. Sulla proposta, ufficializzata dalla Commissione europea il 30 novembre 2022, la Confagricoltura è intervenuta sin da subito per sensibilizzare le istituzioni nazionali ed europee sui numerosi rischi che il nuovo dettato normativo avrebbe comportato per le imprese di produzione, trasformazione e distribuzione dell’intera filiera alimentare considerato che gli imballaggi alimentari, inclusi quelli monouso, fra i più colpiti da questo approccio, sono strategici per la protezione e conservazione degli alimenti, l’informazione al consumatore, la tracciabilità e l’igiene dei prodotti.

Confagricoltura ha sempre