AREA 4/20

Numero 4 - anno 22 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano - € 1,55

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ARBOH SEMPRE PRIMI IN NOVITÀ

FAVAGROSSA QUANDO LE SPAZZOLE FANNO LA DIFFERENZA

FORTECH CORRISPETTIVI TELEMATICI

ASPRO IL COMPRESSORE “A TRE BIELLE”

BRUGG GNL FLESSIBILE E SICURO

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MUSEO FISOGNI LA SPESA DAL BENZINAIO

STRASCICHI DEL LOCKDOWN E NODI D’AUTUNNO ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI

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Figisc: strascichi del lockdown e nodi d’autunno

Favagrossa: quando le spazzole fanno la differenza

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Arboh: sempre primi in novità

Aspro: in arrivo il compressore “a tre bielle”

Brugg: GNL installato con flessibilità e sicurezza

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Fortech: corrispettivi telematici aggiornamenti e soluzioni

Microhard: partner accreditati per un progetto tecnicocommerciale

Museo Fisogni: la spesa?

La faccio dal benzinaio

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Editoriale

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News

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Notiziario Figisc-Anisa Confcommercio

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Indirizzi utili

areadiservizio.carburanti.autolavaggi Direttore Responsabile Massimo Cicalini – Caporedattrice Paola Sala Comitato di Redazione Massimo Cicalini, Bruno Bearzi, Massimo Terzi, Alberto Mondinelli, Luca Squeri.

Collaboratori Elda Frigerio, Elio Giabba, Nicoletta Lega, Nicola Polidoro, The Editor (Editing), Arlina Rabbiacci, Mario Rota, Federico dei Roggero, dagli USA Brian Campbell.

Editore: ADV Spazio Srl, via G. B. Piranesi, 26 - 20137 Milano - Tel. 02-7000.4031- Fax 02-450.72.949 e-mail: areadiservizio@advspazio.it. – web: www.areadiservizio.eu – : areadiservizio.carburanti.autolavaggi Pubblicità: ADV Spazio Srl - via G. B. Piranesi, 26 - 20137 Milano - Tel. 02-7000.4031 - Fax 02-450.72.949 e-mail: advspazio@advspazio.it.

Impaginazione: Daniele Rizzi – e-mail: waikikidesign@gmail.com – Fotolito e stampa: FLYERALARM Srl Registrazione Tribunale di Milano n. 696 del 10/11/99 L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati degli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: ADV Spazio, via G. B. Piranesi, 26 - 20137 MIlano.

Le informazioni custodite nell’archivio elettronico dell’Editore verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali (Legge 675/96 tutela dati personali). È proibita la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato senza citare la fonte.

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Caleidoscopio

La battaglia del fatturato si gioca e si vince sul piazzale? Magari non al 100%, ma sicuramente l’importanza dei servizi “extra” offerti nell’area, sia questa carburanti o autolavaggio, negli anni è in continua crescita. I motivi? Tanti e tutti degni di molta attenzione: dall’offerta di nuovi carburanti e della ricarica elettrica, ai sistemi di pagamento sempre più evoluti, sicuri, ma anche “easy”, cioè facili, per chi non vuole abusare di inglesismi; senza dimenticare l’offerta di trattamenti esclusivi e profondi come il detailing per chi ama davvero la propria vettura.

Dagli USA arriva la notizia che è stata da poco attivata una nuova opzione presso gli oltre 11.500 distributori di ExxonMobil che consente di usare Amazon Alexa per pagare il carburante, semplicemente con la voce tramite l’assistente vocale.

E su questo stesso numero trovate la notizia che le stazioni Q8 sono entrate a far parte del network Edenred permettendo a tutti i possessori dei suoi ticket di effettuare il rifornimento sia in modalità servito che self.

Per non parlare delle colonnine di ricarica delle auto elettriche: è di questi giorni la notizia che in EU la quota di auto elettriche sale al 7,2% del mercato nel secondo trimestre, quando solo l’anno scorso era al 2,4%. L’Italia non è a questi livelli, ma qualcosa si muove: da uno studio realizzato da Motus-E, a febbraio 2020 sul suolo nazionale erano presenti 13.721 punti di ricarica in 7.203 stazioni accessibili al pubblico con una crescita media del 33% rispetto a settembre 2019.

Passando agli autolavaggi, certo l’evoluzione delle macchine per il lavaggio, e di conseguenza la qualità del lavaggio stesso, rivestono un ruolo sempre centrale, ma anche la facilità di fruizione e i servizi accessori non sono da meno. E anche qui ci confrontiamo con l’esigenza di sistemi di pagamento intuitivi e di facile gestione, come del resto lo devono essere anche per gli operatori i comandi dei tunnel e per tutti quelli di portali e piste. Quindi grande attenzione a tutte le innovazioni che su questo fronte arrivano quasi quotidianamente. È quindi chiaro che è anche sul piazzale, e sui suoi servizi e device più o meno facili ed efficienti, che si combatte una battaglia importante per conquistare clienti e incrementare i fatturati. Su questo numero ne abbiamo alcuni esempi e altri ne arriveranno, perché l’evoluzione è continua e sempre ricca di proposte e innovazioni. E noi di Area di Servizio saremo sempre pronti a raccoglierle e a sottoporle ai nostri lettori.

Buona lettura Massimo Cicalini 4/2020

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ECONOMIA & LAVORO

STRASCICHI DEL LOCKDOWN E NODI D’AUTUNNO Il Presidente Nazionale Figisc-Confcommercio Bruno Bearzi traccia un quadro realistico quanto preoccupante degli scenari che il mondo della distribuzione petrolifera si trova ad affrontare in questo “maledetto 2020”.

Quanto è già accaduto in conseguenza della pandemia in Italia e nel mondo fa archiviare con largo anticipo il 2020 fra gli anni maledetti dell’era contemporanea. Oltre alle vittime, vi è stato uno stravolgimento totale del corso della vita ordinaria, con la limitazione delle libertà fondamentali dell’individuo, il blocco delle attività economiche e l’innesco di un nuovo avvitamento di una crisi che già stentava ad invertire la tendenza degli anni di una lunga crisi a “U”.

Se le contabilità dei macroindicatori economici sono giuste, in Italia per il secondo trimestre si registra un crollo del PIL del 17,3%, si profila un terzo trimestre fermo al palo e una performance dell’intero anno attestabile sul -14,3%. Poco importa che a titolo consolatorio ci dicano che altri Paesi stiano un po’ peggio: in Italia, infatti, manca da anni una crescita che altri hanno avuto.

E siamo appena a due terzi dell’anno: si delinea per l’immediato futuro non solo la percezione dei danni reali, con la chiusura delle imprese che non ce la fanno a riaprire o a superare le difficoltà, con la perdita definitiva di posto di lavoro, ma anche l’assoluta incertezza scientifico-sanitaria sulla evoluzione della pandemia, che si esprime nel continuo flusso di messaggi contradditori, pulsioni allarmistiche, totale indeterminatezza di quali misure possano essere adottate o, peggio ancora, riadottate. Un esempio su tutti, proprio per il suo emblematico valore di paradosso della più totale confusione: “per poter aprire di nuovo le scuole, bisogna chiudere le discoteche”.

E venendo al nostro settore, si conferma la maledizione che sta caratterizzando il 2020. Se si guardano i dati delle vendite (aggiornate a maggio dal MiSE), i numeri di base sono drammatici: sullo stesso periodo del 2019, per i dati del progressivo gennaio-maggio (con il mese di marzo praticamente in regime di lockdown per due decadi, quello di aprile per la totalità e quello di maggio per un periodo parziale) le vendite complessive di benzina, gasolio e gpl (rete+extrarete) perdono 4.988,1 milioni di litri e un 29,88%, la rete in totale (ordinaria e autostradale) per la somma di benzina, gasolio e gpl perde 2.898,4 milioni di litri e un 31,05%, mentre l’extrarete perde 2.089,7 milioni di litri e un 28,41%. Trascinandosi dietro, oltre all’effetto economico per le imprese grandi e piccole del settore, corrispondenti mancati introiti erariali di accise, IVA e imposte dirette.

Per fare un paragone, neppure nell’intero anno 2012 (in dodici mesi, quindi, non in cinque come per il 2020 e pure classificabile come un “anno terribile” per effetto della crisi economica) si verificarono perdite di questa entità: in tutto l’anno, infatti, le vendite complessive di benzina, gasolio e gpl (rete+extrarete) persero 4.291,7 milioni di litri e un 9,54% sul precedente esercizio 2011, la rete in totale (ordinaria e autostradale) per la somma di benzina, gasolio e gpl perse 3,228,6 milioni di litri e un 10,32%, mentre l’extrarete 4/2020

perse “solo” 1.063,1 milioni di litri e un 7,74%. È questo lo strascico del lockdown, in uno scenario successivo che risente dell’incertezza del trend dei consumi declinanti, della crisi economica indetta dalla pandemia, del punto di domanda che incombe sugli sviluppi epidemiologici e sanitari possibili e sulle misure di contrasto adottabili.

In tutto questo contesto negativo, settembre sarà un mese di appuntamenti fitti per definire (salvo reviviscenza di emergenze sanitarie) il quadro delle relazioni economiche e commerciali tra aziende e gestori dopo i “tamponi” (termine quanto mai appropriato, visti i tempi di Covid-19) applicati con gli accordi “emergenziali” dei mesi più difficili della pandemia. Primi fra tutti, i big della rete distributiva a marchio petrolifero: ENI, IP, Q8, ma non solo. E dopo i primi preliminari incontri sul finire di luglio, sono già state fatte trapelare alcune, diciamo così, “indiscrezioni”.

I colleghi di Fegica, parlando di IP, definiscono “innovativo” uno schema di accordo che dovrebbe potersi concludere entro il mese di settembre e sul quale “si è cercato di apportare, ancora, qualche ulteriore, piccola correzione ad un testo che, a partire da un margine che torna ad essere unico ed indifferenziato, da elementi di trasparenza della gestione contabile/amministrativa e da tutta una serie di miglioramenti strutturali, è in larghissima parte condiviso”, e per il quale alla ripresa settembrina resterebbero ormai solo “da definire i dettagli della politica di incentivazione commerciale men-

Bruno Bearzi Presidente Nazionale Figisc

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tre sono già stati convenuti i termini generali (e di dettaglio) degli aspetti economici”.

E, nel caso di ENI, la medesima fonte definisce come “apprezzabili” i risultati del primo incontro interlocutorio, in particolare “l’adesione di Eni e il suo impegno a promuovere e sostenere, a qualsiasi livello istituzionale e politico, una ristrutturazione della rete impellente e ‘imperativa’, abbandonando schemi di volontaria adesione” e ancora, la “piena condivisione alla lotta alla illegalità contrattuale anche mediante lo strumento del cosiddetto DURC (Documento Unico di Regolarità Contrattuale) necessario per il mantenimento dell’autorizzazione petrolifera” e, infine, un “impegno altresì a rendere concrete ed operative le prescrizioni sulle ‘iniziative urgenti in favore della distribuzione dei carburanti’ contenute nella risoluzione De Toma, o ordine del giorno approvata alla unanimità dalla X Commissione della Camera il 4 dicembre 2019”. Mentre, per quanto riguarda il “sostegno economico alle gestioni almeno per i prossimi mesi del 2020 ancora in piena crisi emergenziale e sulla necessità di riformare e rinnovare l’Accordo del 19 dicembre 2014” ENI “si sarebbe riservata di prendere impegni”, indicando “per i primi giorni di settembre una ripresa concreta della contrattazione”.

Indiscrezioni a parte, non vi è dubbio alcuno sul fatto che è sulle componenti economiche (per ora o indefinite, o appena abbozzate) che si appunta l’attenzione di una categoria già in crisi da anni e ulteriormente piegata dalle vicende degli ultimi mesi, che è su questa componente essenziale alla giustificazione e sostenibilità economica della gestione che si potrà giudicare la bontà o meno di un accordo, dopo una lunga stagione di accordi “di solidarietà” o “emergenziali”.

Così come è evidente che proprio le vicende degli ultimi mesi non potranno non contrassegnare una partita economica condizionata dalla tendenza delle controparti a trarne un plausibile alibi per non rinegoziare la “sostanza” dei margini, rimettendola in gioco piuttosto sulle incentivazioni tra modalità di servizio, sulla ricerca di nicchie di servizi aggiuntivi replicabili (come non ve ne fossero già in abbondanza) sulla rete distributiva dei carburanti, sulla spinta, per fare un

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esempio, a migliorare il tasso di automobilisti al servito/ora, e via discorrendo.

Va pur detto che se è, purtroppo, vero che il lockdown si è tradotto in un bagno di sangue sulle vendite, è vero anche che gli effetti delle mancate vendite sotto il profilo dei margini delle aziende petrolifere sono stati meno devastanti di quanto ci si sarebbe potuto attendere, complici da un lato il crollo delle quotazioni del greggio e dei prodotti finiti e dall’altro il mantenimento di prezzi non propriamente in linea con i fondamentali di mercato: ciò ha consentito di sostenere i costi fissi della distribuzione anche a fronte di un mercato di consumi in caduta libera.

La centralità della componente economica, pertanto, è il metro di giudizio degli accordi che si andranno a trattare, certo più di quanto non lo siano gli aspetti legati alla ristrutturazione della rete (che non è la ristrutturazione del mercato o dei rapporti contrattuali e commerciali gestori-aziende), od alla stessa lotta all’illegalità fiscale. Entrambi questi aspetti non sanano la sostenibilità economica delle gestioni.

E quanto alla famosa risoluzione De Toma, va ricordato una volta di più che essa si è trasformata, rispetto a un “energico” e dettagliato testo iniziale, in una piuttosto generica petizione di principi generalisti, o quanto meno questo è il senso delle misure sulle quali viene richiesto “l’impegno” di Governo e Parlamento. Così come va ricordato che molta acqua sul fuoco di quella risoluzione è stata gettata esattamente dalle controparti del settore.

Se questi “nodi autunnali” non verranno sciolti con coraggio, è probabile ci si trovi a concludere un ennesimo aggiustamento “di solidarietà” e, a causa delle vicende del “maledetto 2020”, si rimandi ancora chissà per quanto di affrontare le vere cause della crisi della categoria, per di più in un contesto in cui le scelte energetiche alternative fanno apparire questo settore più che maturo, ormai obsoleto.

Bruno Bearzi Presidente Nazionale Figisc-Confcommercio 4/2020

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AUTOLAVAGGI

QUANDO LE SPAZZOLE FANNO LA DIFFERENZA “Rinnovando il nostro impianto con le nuovissime spazzole Favagrossa Shake abbiamo nettamente migliorato la qualità di lavaggio”.

Il titolare dell’autolavaggio Sira, Raffaele Signorile, ci dice come.

Siamo a Bari, in prossimità dell’area fieristica, per incontrare Raffaele Signorile che da oltre 20 anni opera nell’ambito della vendita e assistenza di impianti di autolavaggio e che, da un anno, gestisce una propria area di

lavaggio self con un portale Istobal M’Nex 32 e otto piste Autoequip: l’autolavaggio Sira, il Pinguino.

“La stazione di autolavaggio ha 18 anni di vita – racconta –, l’anno scorso l’abbiamo completamente rinno-

vata con l’installazione di un nuovo portale, dotato di nuove casse con touchscreen e comando vocale, e un restyling integrale delle piste, con un nuovo look alluminio e un aggiornamento delle parti meccaniche. Poi, nel

Raffaele Signorile

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luglio 2019, abbiamo deciso di sostituire le spazzole dell’autolavaggio con le nuove spazzole Shake di Favagrossa, una decisione meditata che sta dando grandi soddisfazioni”.

Perché le Shake di Favagrossa?

“Sono un tecnico di autolavaggi, con tanti anni di esperienza alle spalle – prosegue Signorile –, e quando ho

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visto le spazzole Shake in azione per la prima volta ho notato subito come avvolgessero perfettamente la sagoma delle auto e come, grazie allo speciale movimento oscillante, riuscissero a lavare anche dove le normali spazzole non arrivano.

Nonostante ciò, ho comunque voluto testare queste nuove spazzole di persona, sul mio impianto, e ora ne sono

soddisfatto appieno. Infatti, le ho già presentate ai miei clienti, riscontrando un notevole successo e sono in fase di definizione per la setolatura di diversi impianti.

Io sono un tecnico e manutentore libero, non ho contratti con nessuna azienda, anche se attualmente collaboro con Istobal. In Puglia siamo una realtà importante in questo settore e, quando ho deciso di montare le Shake, era anche per proporre qualcosa di innovativo alla mia clientela.

Lo ribadisco, gli eccellenti risultati di lavaggio di queste spazzole sono dovuti all’innovativo movimento oscillante che permette agli spazzoloni di lavare, oltre che con la consueta rotazione, anche con un movimento verticale, quasi a simulare una spugna che rotea sulla carrozzeria. Non si tratta di un effetto ottico, ma di un vero movimento che dà maggiore efficacia alla spazzola e le permette di arrivare anche nelle zone più critiche delle vetture. Inoltre, le spazzole Shake sono estremamente delicate sulle vernici e, grazie allo speciale design con frange extrasottili, garantiscono prestazioni di lavaggio senza eguali sul mercato” “Anche i clienti del mio autolavaggio si sono subito accorti di questa novità – conclude Signorile –, sia per l’oscillazione, perché il ‘balletto’ che fanno

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sulla carrozzeria salta subito all’occhio, sia per la qualità di pulizia. Quindi interessati ci chiedono informazioni su questa novità e noi naturalmente ne spieghiamo tutti i vantaggi, mentre per i risultati... per quelli non serve aggiungere nulla”.

La parola a Favagrossa Nata dopo anni di studio e perfezionamento, Shake non è una semplice spazzola ma è un nuovo, innovativo, movimento di lavaggio. L’idea che sta alla base di questo nuovo sistema brevettato è lo speciale movimento oscillante che, simulando il moto di una mano che strofina una superficie, genera un incredibilmente efficace effetto spazzolante. Infatti, le spazzole Shake, oltre al semplice moto rotatorio, generano un movimento oscillatorio verticale che consente alle setole di frizionare le superfici da varie angolazioni, assicurando un’impeccabile uniformità di lavaggio anche là dove le normali setole non riescono ad arrivare: zona targa, paraurti, specchietti e bordi del finestrino, per esempio.

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Questo innovativo movimento oscillante evita la formazione di gap di lavaggio (aree non perfettamente lavate dalle spazzole) e consente alle setole di frizionare più a lungo le superfici.

Inoltre, il movimento “shakerante” genera nelle spazzole un effetto autopulente, prevenendo spiacevoli trascinamenti di sporco sulla carrozzeria, e favorisce una rapida asciugatura delle setole, evitando sgocciolamenti in fase di finitura.

Resta solo da ricordare che le spazzole Shake sono installabili su qualsiasi tipo di impianti, senza alcuna modifica meccanica, e sono realizzabili in varie sagomature, colori, materiali e design.

La verifica sul campo, anche grazie alla testimonianza del tecnico e lavaggista pugliese, conferma quanto era fondata la dichiarazione che il management Favagrossa aveva fatto alla presentazione delle spazzole Shake: “Grazie a questo nuovo movimento,

MOVIMENTO BREVETTATO SHAKE

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queste spazzole rivoluzioneranno il mercato dell’autolavaggio”.

E un’ulteriore conferma arriva anche a livello internazionale, infatti l’azienda ha dichiarato: “Dalla data di lancio, avvenuto circa un anno fa, abbiamo già installato più di 400 impianti Shake in tutto il mondo. Dall’Asia all’Europa fino agli USA, tutti vanno pazzi per le Shake!”

Massimo Cicalini

Il nuovissimo movimento brevettato SHAKE, grazie al moto oscillante, simula il lavaggio manuale: una mano che rotea una spugna sulla carrozzeria.

In questo modo le setole frizionano le superfici da varie angolazioni, aumentando la forza lavante su di esse ed assicurando un'impeccabile uniformità di lavaggio.

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S EMPR E PR IMI IN NOVITÀ Arboh srl, leader in Italia nella vendita e installazione di distributori automatici per gli autolavaggi e le stazioni di servizio, si è rinnovata con la linea TMT. La caratteristica saliente della nuova linea di distributori automatici TMT sviluppata da Arboh è la possibilità di gestione anche in remoto, così da beneficiare degli sgravi fiscali previsti dalla Legge “Industria 4.0” aggiornata al 2020. Un ulteriore vantaggio offerto dalla Arboh è la formula noleggio in 24 o 36 mesi finanziato dalla società stessa. Interessanti sono anche i distributori per l’erogazione di lubrifican-

ti oppure di prodotti vari per la cura dell’auto e bevande, ma anche per molte altre applicazioni.

I distributori della serie TMT possono già funzionare tramite acquisti diretti da cellulare con il circuito Satispay, ma i sistemi di pagamento abbinabili ad essi sono molteplici: carte di credito e debito, Bancomat, cellulare... oltre ai classici a monete, gettoni e banconote.

Il display touchscreen a colori da 7” che

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è in dotazione a queste macchine consente la proiezione di immagini pubblicitarie e brevi filmati promozionali.

I distributori automatici TMT sono inoltre dotati di gruppo frigo brevettato “slide-in slide-out” a basso consumo e rapida sostituibilità e le dimensioni interne del vano recupero prodotti sono state maggiorate per la gestione di oggetti di ingombro superiore alla media, senza dimenticare la predisposizione per i “kit display cassetti” e “cassetti spingitori”. Queste nuove macchine prevedono anche cassetti specifici per i deodoranti Arbre Magique, così da permetterne l’erogazione senza nessun problema.

Arboh srl, inoltre, distribuisce prodotti per la cura dell’auto a marchio Washtime, caratterizzati da ingombri particolarmente idonei alle dimensioni dei propri distributori automatici.

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IN ARRIVO IL COMPRESSORE “A TRE BIELLE” Sarà presentato a Oil&nonoil Verona 2020 il compressore meccanico alternativo a “tre bielle” della famiglia HRC prodotto da Graf Spa e commercializzato da Aspro Italy.

Gianni Baroni, Direttore commerciale Aspro Italy, non vede l’ora di illustrarci le caratteristiche del nuovo compressore e spiega anche il perché: “Siamo presenti sul mercato domestico ormai da 13 anni, durante i quali abbiamo proposto compressori meccanici orizzontali prevalentemente a due bielle.

Ora però Aspro Italy può completare la propria offerta con una soluzione compatta, a cilindri radiali non lubrificati e, novità assoluta per il nostro gruppo, con ‘tre bielle’. Il nuovo modello, interamente progettato e realizzato in Italia, trova terreno fertile, oltre che per il CNG (Compressed Natural Gas), in tutte quelle applicazioni dove non è previ-

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sta la lubrificazione dei cilindri. Quindi, compressione e immissione in rete di biometano e relativa liquefazione che, molto timidamente, incomincia a prendere forma”.

L’allestimento dello skid di compressione, a differenza delle classiche configurazioni, prevede solo la soluzione con motore in asse. Di conseguenza la variazione di velocità (numero di giri) del compressore sarà regolata esclusivamente attraverso un variatore di frequenza (inverter). L’accoppiamento del corpo compressore con il motore elettrico è garantita da una lanterna con giunto elastico: ne consegue che il motore elettrico deve essere prov-

visto di una flangia di accoppiamento e piedi di appoggio (forma B35).

Il sistema di raffreddamento sarà esclusivamente ad acqua a circuito chiuso che dovrà raffreddare, oltre al gas, anche le camicie di compressione e, ovviamente, l’olio di lubrificazione del manovellismo.

“Le configurazioni sono molteplici – prosegue Baroni –, grazie alla disponibilità di cilindri che, a seconda dei casi, si possono mescolare per poter fornire compressori monostadio (booster), bistadio, tristadio e a quattro stadi di compressione. Come scelta tecnica questa gamma vedrà solo cilindri a doppio effetto, con valvole singole

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in aspirazione e mandata, il tutto per migliorare le performance e di conseguenza i consumi elettrici. Con potenze ammesse fino a 250 kWe nelle configurazioni appena accennate, abbiamo la possibilità di coprire un’ampia gamma di applicazioni, anche con fluidi diversi dal consueto gas naturale.

Come da tradizione non poteva mancare il ‘blow-down’ in aspirazione a bordo skid, dispositivo necessario per smorzare le pulsazioni in aspirazione e ‘raccogliere’, durante il ciclo di spegnimento, il gas compresso contenuto nel corpo e negli scambiatori.

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Tutte queste caratteristiche fanno di questa ‘new entry’ una macchina compatta, robusta, di dimensioni contenute e di facile manutenzione. Particolare attenzione è stata posta anche alla disposizione dei componenti chiave durante la progettazione: infatti, oltre alla vendita dei prodotti, Aspro Italy è una delle poche realtà nazionali che segue, con il proprio personale tecnico, anche il servizio post-vendita”.

In chiusura due annotazioni importanti.

La prima è per ricordare la recente inaugurazione del 75° impianto di GNL di Chioggia dotato di un erogatore

modello DLNG11 (presentato su Area di Servizio numero 6/19, ndr) prodotto e fabbricato da Graf Spa: il primo di una lunga serie. Poi un’annotazione di Baroni in chiusura: “Spesso acquistare un prodotto più costoso garantisce in seguito minori costi di manutenzione e, soprattutto, di riparazione e fermo macchina. Quindi non ci si deve far ‘ingolosire’ da prezzi aggressivi all’acquisto, che possono poi diventare sconvenienti nel corso degli anni e dell’utilizzo della macchina”.

Nicola Polidoro

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PIAZZALE

GNL INSTALLATO CON FLESSIBILITÀ E SICUREZZA Brugg Pipe Systems grazie alle caratteristiche della tubazione Flexwell ha potuto rinnovare un impianto a Perugia in tempi brevi con piena soddisfazione dei committenti.

Prosegue la fornitura di tubazioni da parte di Brugg Pipe Systems per la costruzione di un nuovo impianto di erogazione di GNL, il gas naturale liquefatto. A Perugia, l’azienda leader nei sistemi di tubazioni per il riscaldamento e acqua sanitaria si è vista riconfermare nel giro di pochi mesi la commessa di tubazioni Flexwell LNG AIO Vip 39 – 64/115. La decisione è stata presa dai vertici della catena proprietaria delle stazioni di servizio, che ha scelto di impiegare anche in un secondo impianto i tubi

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forniti da Brugg Pipe Systems, in base alla valutazione dei tempi di posa.

Infatti, in un solo giorno i lavori sono stati terminati. Un vantaggio, che si riflette anche sulla sicurezza dell’impianto, è dato dalla costante presenza sul cantiere dei tecnici Brugg Pipe Systems. Opportunamente formato e addestrato, il personale dell’azienda ha assistito e affiancato per tutta la durata del progetto le maestranze della ditta installatrice. Grazie a un confronto continuo e serrato i problemi legati alla posa sono stati brillante-

mente superati. Da un punto di vista tecnico l’adozione del tubo a doppia parete con vuoto assoluto come coibente ha permesso di gestire sia la fase liquida, che gassosa del prodotto. Le caratteristiche costruttive della soluzione sono paragonabili all’installazione di due tubazioni con vuoto spinto tradizionale, ma con tempi di posa e sicurezza impiantistica di realizzazione assicurati dagli alti standard di Brugg Pipe Systems.

Paola Sala

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PIAZZALE

CORRISPETTIVI TELEMATICI AGGIORNAMENTI E SOLUZIONI Il tema dei corrispettivi telematici è da tempo protagonista del mondo carburanti, ma da aprile alcune date del calendario di attuazione sono cambiate. Ne parliamo con Luca Banci, Project Manager Fortech.

I processi di digitalizzazione imposti dalle normative hanno portato in pochi anni importanti cambiamenti nel settore oil. Dalla fattura elettronica al registro di carico e scarico, passando per i corrispettivi telematici, sono molte le procedure da rivedere, imparare e adottare. In aggiunta a questa complessità, l’emergenza Covid e relativo lockdown hanno comportato delle variazioni su quanto già deciso. Per fare un po’ di chiarezza abbiamo in-

contrato Luca Banci, Project Manager Fortech, con il quale abbiamo approfittato anche per approfondire i loro progetti inerenti la digitalizzazione.

AdS. Quali sono le date da ricordare?

Banci. Con il provvedimento del 22 aprile 2020 (n°171426-2020) è stata uniformata e prorogata la data riguardante l’attivazione dell’obbligo di invio telematico per le stazioni di servizio con un erogato di benzina e

gasolio, nel 2018, superiore agli 1,5 milioni di litri. Per questi soggetti è stata infatti abrogata la data del primo luglio 2020, sostituita da quella del primo settembre.

Il termine di avvio di memorizzazione e trasmissione di settembre 2020 è valido anche per gli impianti che nel 2018 hanno erogato benzina e gasolio per una quantità maggiore di 3 milioni di litri, in quanto nel nuovo protocollo diffuso è stata rimossa l’indicazione

Luca Banci

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4/2020

specifica che indicava (1435588 del 30/12/2020) l’obbligo di invio telematico dei dati relativi ai mesi di gennaio\ febbraio\marzo entro il 30 aprile 2020.

Rimane invariata invece, la data per i punti vendita con erogato 2018 inferiore a 1,5 milioni. Per questi soggetti l’obbligo scatterà il primo gennaio 2021.

Credo sia utile precisare che la modalità tecnica di invio non è mai stata modificata. Oggi l’unico iter adottabile è quello di inviare i dati al PUD (Portale Unico delle Dogane) tramite degli specifici webservice. Ed è anche importante ricordare che il termine di avvio di memorizzazione e trasmissione di settembre 2020 è valido anche per gli impianti che nel 2018 hanno erogato benzina e gasolio per una quantità maggiore di 3 milioni di litri.

AdS. Il nuovo provvedimento ha cambiato anche la frequenza di invio?

Banci. No, la frequenza è rimasta quella indicata dai precedenti provvedimenti, vale a dire entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento per quelli con liquidazione Iva mensile. Per esempio: per il mese di 4/2020

Totale per prodotto Prodotto

Corrispettivo con IVA al lordo di fatture differite e netting

Verde

2.535,73

Diesel

3.276,15

Verde+

0,00

Diesel+

0,00

GPL

0,00

Metano

0,00

AdBlu

0,00

TOTALE

5.743,84

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settembre 2020, l’invio deve avvenire entro il 31 ottobre 2020 (3 novembre considerando le festività).

Caso differente è quello di coloro che hanno la liquidazione dell’Iva trimestrale. Per questi soggetti l’invio può avvenire entro l’ultimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento.

Mi preme ricordare che, come specificato dal tracciato unico fornito da ADM e ADE, l’invio dei dati è da intendersi al lordo di tutte le fatture emesse. Con il medesimo tracciato possono inoltre essere inviati, anche se non è obbligatorio, i dati relativi alle cessioni di GPL e metano.

AdS. Corrispettivi non-oil: è cambiato qualcosa con il lockdown?

Banci. Per quanto riguarda i corrispettivi non-oil, non segnalo modifiche di rilievo alla normativa già in vigore. La fase di lockdown non ha infatti influito sui provvedimenti, se non in termini di scadenza per tutti quei soggetti che erano nella fase transitoria e stavano passando dall’utilizzo del portale messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e delle Dogane, all’acquisto del registratore telematico. Per questi soggetti è stata prevista una proroga della fase transitoria di sei mesi.

Possiamo però ipotizzare novità a riguardo nei prossimi mesi, perché si è aperto un possibile spiraglio di ricevere dagli enti preposti il tracciato tecnico che ci permetterebbe di effettuare l’invio telematico del corrispettivo di vendita giornaliero per mezzo di un software (e quindi un servizio Fortech dedicato). Questa attività oggi è possibile effettuarla solo tramite il registratore telematico o il portale gratuito messo a disposizione da ADM e ADE. AdS. Quali sono le caratteristiche di una soluzione efficiente per la gestione dei Corrispettivi?

Banci. Rispondo con due parole: sicurezza e automazione. La soluzione ideale deve essere infatti semplice e completa, integrarsi con i sistemi in uso e far risparmiare tempo. Proprio con questi criteri in mente, abbiamo progettato la soluzione Fortech che gode di una infrastruttura tecnologica che la rende unica sul mercato.

La nostra soluzione permette infatti di memorizzare e compilare quotidianamente, in modo totalmente automatico, i dati di vendita provenienti dalla stazione di servizio, i quali saranno poi necessari all’invio telematico dei corrispettivi telematici all’Agenzia delle

Dogane e dei Monopoli.

L’operazione vera e propria di invio telematico, grazie al servizio Fortech, può essere anch’essa automatica e schedulabile. Automatizzando il processo si hanno due grandi vantaggi: 1) si riduce al minimo l’errore umano, visto che l’operatore deve solo occuparsi della verifica (e dell’eventuale rettifica) dei dati precompilati; 2) si risparmia molto tempo non dovendo effettuare la compilazione giornaliera “manuale”.

Il gestore del punto vendita si troverà infatti i dati del venduto di benzina e gasolio già compilati all’interno di un portale web, facilmente raggiungibile da qualsiasi dispositivo connesso a Internet e sul quale potrà effettuare, rettifiche e invio telematico, rapidamente e in totale sicurezza.

Per concludere posso dire che la soluzione Fortech non è solo accreditata presso l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma da tutti quei soggetti che già dal primo luglio 2018 la usano per le loro stazioni di servizio ad alta automazione (ghost station).

Sono loro, quotidianamente, a fornirci feedback positivi.

Paola Sala

RIASSUMIAMO LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI E LE RISPOSTE D. Quali dati vengono inviati all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli?

R. Viene inviato il venduto (in euro) suddiviso giornalmente di benzine e gasoli.

D. Entro quando posso inviare il file del mese?

R. Liquidazione IVA mensile: entro ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento.

R. Liquidazione IVA trimestrale: entro ultimo giorno del trimestre successivo a quello di riferimento.

D. Devo scorporare le eventuali fatture elettroniche dal dato giornaliero di corrispettivo oil?

R. No. Il tracciato unico fornito da Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e Agenzia delle Entrate specifica che l’invio del dato corrispettivo deve avvenire al lordo di tutte le fatture emesse (Ex Art.2, comma 1 BIS, D.lgs.n.127/2015).

D. Se vendo GPL e\o metano sono obbligato a inviare anche questi dati di vendita?

R. Non è obbligatorio inviarli, ma è possibile farlo facoltativamente.

D. Sono diventato gestore del punto vendita dopo il 2018, la scadenza è da considerarsi quella del 1° settembre 2020?

R. No.

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PIAZZALE

PARTNER ACCREDITATI PER UN PROGETTO TECNICO-COMMERCIALE Microhard propone per gli starter PayPoint 4.0 una rete di partner “super accreditati” e un nuovo e articolato progetto tecnico e commerciale.

Ne parliamo con Enrico Zacchini, responsabile commerciale carwash.

L’obiettivo è semplice nella sua enunciazione quanto complesso nella sua realizzazione. Eppure in Microhard sono riusciti nel loro intento e oggi possono proporre un network di professionisti locali e showroom per essere più vicini ai gestori. Quindi, supervisione, controllo, analisi dei dati, accesso mobile alle informazioni, design, tecnologia, ma anche tanta informazione, formazione e un’assistenza davvero “fast”, per aiutare i gestori a creare business. A presentarci questo nuovo progetto che ruota attorno agli starter PayPoint 4.0 è Enrico Zacchini, responsabile commerciale carwash.

Un utilizzo sempre più ‘smart’ “Il rinnovamento della linea degli starter di attivazione è iniziato da qualche anno – spiega Enrico Zacchini –, da quando si è presentata l’occasione di aggiornare i sistemi esistenti per adattarli alla supervisione e alla condivisione dei dati e con l’integrazione di tecnologie adatte a renderli più ‘smart’. La competenza di Microhard per il settore del carwash ha radici profonde e consolidate da un’esperienza pluridecennale.

Vivere nell’era del 4.0, della trasformazione digitale, dell’integrazione di hardware e software, dell’IoT (Internet of Things, letteralmente Internet delle Cose, ndr), è qualcosa di fantastico, perché ci consente di essere più flessibili e innovativi, di proporre nuovi modelli di business, nuove opportunità per soddisfare ogni tipo di esigenza. Creare innovazione, garantire affidabilità, aiutare i gestori a diventare digitali, unire mondo reale con mondo virtuale, è gratificante. E ancora più gratificante è vedere i clienti avvicinarsi agli starter, utilizzarli in modo intuitivo, essere riconosciuti dalla targa della loro auto, vederli pagare con lo smartphone.

Il rapporto tra uomo e dispositivi sta diventando sempre più ‘smart’ e importante nella società moderna, caratterizzata da un uso più frequente della tecnologia nella vita quotidiana e nelle attività lavorative. Noi siamo pronti da tempo a questo cambiamento. Ci sentiamo parte attiva in

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questa trasformazione e tutta la nostra produzione è orientata in tal senso”.

Da questo primo commento si intuisce tutto l’entusiasmo verso l’innovazione di questa azienda che non lascia niente al caso, ma tutto applica ai suoi starter di attivazione PayPoint e PayWash che hanno ormai raggiunto livelli tecnologici all’avanguardia per favorire un utilizzo davvero intelligente dei dispositivi.

Crescere tutti insieme Accordi strategici, tanta formazione tecnica e commerciale, corsi di aggiornamento, meeting istituzionali e showroom in loco con l’obiettivo di elevare le competenze dei gestori per aiutare tutti a crescere con l’aiuto dei propri partner.

“Cambiano gli scenari, cambiano le tec-

nologie, cambiano le abitudini e si prevedono grandi trasformazioni – conferma Enrico Zacchini-. In Italia il settore degli autolavaggi è in fermento per la direttiva dell’Agenzia delle Entrate riguardante l’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi e la data ultima per il regime transitorio è fissata a dicembre 2022. Il nostro imperativo, per questo biennio 2020-2022, sarà quello di elevare le competenze dei professionisti, dei rivenditori, per renderli capaci di creare business ai gestori attraverso una formazione tecnica, dei corsi, meeting e incontri nelle loro aree di lavoro, nel loro territorio. Il nostro desiderio è quello di creare tanti atelier specializzati dove sia possibile vedere e toccare con mano macchine, dispositivi, sistemi di controllo

Enrico Zacchini, responsabile commerciale carwash di Microhard

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e rilevamento dati. Insomma, creare tanti centri di competenza dove un gestore possa trovare la soluzione su misura per un investimento quanto più duraturo e performante per lui in previsione degli adeguamenti previsti. Microhard ha aperto da tempo un dialogo con l’Agenzia delle Entrate e i nostri sistemi sono stati definiti ‘Smarter’ (più intelligenti), perché hanno requisiti tecnici e tecnologici richiesti da Industria 4.0”.

Una testimonianza dalla Puglia Un esempio concreto del nuovo percorso arriva dalla Puglia, e più precisamente dal partner regionale G&G Service, una collaborazione iniziata nel 2013 come ci spiega Alessandro Guerra, responsabile tecnico: “Il nostro livello tecnico, le competenze, la conoscenza

del territorio e le soluzioni proposte da Microhard ci hanno fatto riflettere. Li abbiamo seguiti alle fiere di settore, abbiamo vissuto le loro evoluzioni, la nascita delle nuove strategie e le abbiamo fatte nostre. Qui il momento è favorevole: molti gestori di impianti desiderano rinnovare, prepararsi alle nuove disposizioni dell’Agenzia delle Entrate prossime alla scadenza o approfittare dell’iperammortamento, dei crediti d’imposta per il Sud o della Nuova Sabatini. Le macchine Microhard hanno caratteristiche costruttive e tecnologiche superiori. Noi siamo un centro di assistenza, ma siamo anche rivenditori. Il rapporto con Microhard è fluido, trasparente, veloce. Spesso basta usare il telefono e si trova una soluzione a ogni eventuale attività di ‘front office’ o di assistenza tecnica. I ricambi, per esem-

Da sinistra: Domenico, Marco e Alessandro Guerra della G&G Service

pio, sono sempre disponibili. Ci fanno sentire partner di un gruppo di lavoro. È come costruire insieme. Il coinvolgimento, i corsi di aggiornamento, i meeting istituzionali...”.

“Microhard e i suoi partner stanno costruendo insieme qualcosa di elevato livello professionale – riprende Enrico Zacchini-. Anche quest’anno, nonostante le difficoltà dell’emergenza Covid-19 e la mancanza di fiere di settore, la nuova linea di PayPoint e PayWash sta riscontrando un buon successo. Per noi i partner regionali sono fondamentali per aiutarci a creare la cultura sul gestore, per aiutarci a fare prendere coscienza che il carwash può realmente diventare un’importante opportunità di guadagno, se supportato da professionisti capaci di trasferire valore”.

Integrazione nella nuova linea PayPoint Sicurezza, design accattivanti, utilizzo di tecnologie performanti, flessibilità di utilizzo, connettività e logica 4.0 sono quindi le caratteristiche di base delle Smart Machines Microhard che, con le due sedi di Cesena e Bologna e un’area di sviluppo dedicata esclusivamente a progetti custom, vuole recitare un ruolo da leader anche a livello internazionale. La nuova linea di Starter di attivazione per il carwash prevede modelli per ogni esigenza: a colonna, per montaggio a muro o a incasso.

Le caratteristiche comuni a tutti i modelli, anche il più economico in termini di prezzo sono: • la gestione da 6 e fino a 10 programmi (in funzione del modello), • il sistema Car Plate Recognition per il riconoscimento e attivazione in au-

Linea PayPoint e PayWash

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PayPoint Touch

tomatico del lavaggio attraverso la targa del cliente registrato, • il sistema Mobile Payments per il pagamento da smartphone, • connettività ethernet per l’invio dati contabili e allarmi, • utilizzo del supporto USB per la raccolta dati, programmazione dei parametri della macchina o aggiornamenti, • sistema Remote Control per controllo vendite, contabilità, verifiche

di stato, configurazioni da remoto, ricezione allarmi.

Le differenze dei modelli a listino sono: • PayPoint Touch, starter di attivazione dotato di monitor touch da 15”, sensore per attivazione voce/ filmato quando l’unità di pagamento è in stand-by in fase di lavaggio veicolo, uscite verso il PLC del lavaggio programmabile singolo o binario, App Led Multicolor, allarme antiintrusione,

• PayPoint PRO, stesse caratteristiche del modello Touch ma con pulsanti e display grafico ad alta visibilità, • PayPoint Mini e Basic, gestione fino a 6 programmi, tasti di attivazione, display grafico ad alta visibilità, • PayWash, gestione fino a 10 programmi, tasti di attivazione, display alfanumerico, mobile in acciaio inox, • PayWash Basic, gestione fino a 6 programmi o mono programma per idropulitrici a vendita mono prezzo.

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Performance e customer care su misura La specializzazione di Microhard nelle discipline meccatroniche consente di garantire prodotti di elevata qualità.

Grazie a un costante aggiornamento tecnico, a un reparto R&D e a test di laboratorio interni, l’azienda ha potuto capitalizzare la società con diversi brevetti di proprietà intellettuale e di design. La totalità delle periferiche (gettoniere, introduttori e separatori di monete, hopper, lettori di card, sistemi di pagamento cashless), sono costruite interamente da Microhard attraverso un’esclusiva filiera consolidata in un territorio a forte competenza meccanica ed elettronica. Le performance tecniche di queste periferiche, utilizzate quindi anche nella costruzione degli starter per il carwash, sono collaudate da migliaia e migliaia di installazioni in tutto il mondo. Ma è nell’esclusivo servizio di assistenza rivolto ai suoi partner che si scopre tutta la forza di Microhard.

“Qualità dei prodotti e dei servizi sono ingredienti fondamentali per il successo e la crescita di un’azienda – commenta Enrico Zacchini –. Le dinamiche del business cambiano con una frequenza sempre maggiore. Bisogna sapere anticipare i bisogni, garantire un’assistenza quanto più rapida possibile, aiutare nella formazione i nostri rivenditori, sapere utilizzare tutte le possibilità offerte dai nuovi strumenti comunicativi. La velocità nelle risposte è fondamentale e un assistente automatico h24 è sempre disponibile e risponde con WhatsApp”.

C’è ancora molto da fare La diversa organizzazione del lavoro del mondo dell’autolavaggio, specie in previsione della direttiva dell’Agenzia delle Entrate, comporterà nuovi investimenti. “Intercettare i bisogni dove ci sono o stimolarli dove non vengono ancora percepiti: è questo quello che cerchiamo di fare con il nuovo progetto – conclude Enrico Zacchini –. Dove è possibile e dove troviamo volontà di crescita, di interazione gestore/partner professionista/Microhard, creiamo le dinamiche per portare innovazione. C’è ancora molto da fare, sia in Italia che all’estero. Le idee sono tante e, anche durante questa emergenza Covid-19, Microhard ha consolidato il suo obiettivo di crescita e sviluppo nel settore”.

Una sola conclusione è possibile: il successo del gestore di un’area di lavaggio può arrivare solo da una consulenza mirata e ragionata. Microhard e i suoi partner hanno creato l’infrastruttura ottimale per questo risultato”.

Starter di attivazione PayPoint Touch

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Paola Sala 4/2020

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MUSEO FISOGNI

LA SPESA? LA FACCIO DAL BENZINAIO! Breve viaggio nei “market” Mobil degli anni Settanta: non solo lubrificanti, ma anche carta per lettere, sali da bagno, jeans e casalinghi!

Le prime stazioni di servizio, nate a inizio Novecento negli USA e in Europa, sorgevano solitamente in prossimità di negozi, empori, spacci. In Italia, i primi a trattare benzina e derivati del petrolio furano i droghieri, che già da tempo vendevano combustibili per le lampade a olio, e i farmacisti, che commerciavano vari prodotti petroliferi contro i pidocchi e la calvizie.

Con il tempo, tuttavia, il settore automobilistico divenne sempre più impegnativo, e risultava difficile gestire sia la distribuzione di carburanti che il negozio; così, a partire dalla fine degli anni Trenta, i benzinai iniziarono ad assumere una maggiore indipendenza, con la nascita di punti vendita autonomi e dedicati esclusivamente alle automobili. A volte si trattava di piccoli impianti con un semplice distributore, altre volte di vere e proprie stazioni di servizio con officina, lavaggio, gommista. La combinazione benzina-negozio, divenuta insostenibile e poco competitiva, ben presto scomparve.

Con la diffusione del benessere, poi, l’automobile si diffuse a macchia d’olio, e con essa aumentò la concorrenza, che portò all’ampliamento dei servizi offerti per accaparrarsi più clienti. Nel periodo del boom, sintetizzava bene la Mobil in un articolo sulla “Mobil Gazzetta”, “le sorprese (per gli automobilisti) si susseguono al ritmo incalzante”.

Poi arrivarono gli anni Settanta: passato lo slancio del dopoguerra, complice anche il rallentamento della crescita, “ci si assesta su posizioni di maggior tranquillità” e le automobili “non hanno più bisogni di tanta assistenza”.

Ecco quindi che, partendo ancora una volta dagli USA, le stazioni di servizio furono costrette a reinventarsi, con una sorta di ritorno al passato in chiave moderna.

Negli anni Settanta, cioè, si ritornò al binomio benzinaio-negozio, sebbene in forma più ampia; fece infatti la sua comparsa sulle strade americane “un nuovo tipo di negozio, il Convenience Store”, ovvero i primi supermercati

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h24. “In vendita non ci sono soltanto gli oggetti per l’automobile, (...) ma addirittura merci, come gli alimentari, fino a pochi anni fa impensabili per una stazione di servizio”. Particolarmente apprezzati negli USA “per la comodità dell’orario, essendo praticamente sempre aperti”, i primi esercizi di questo genere fecero presto la loro

comparsa anche negli impianti italiani, sebbene i “negozi senza orario” non fossero permessi.

Inizialmente diffuso “sulle grandi stazioni autostradali”, dove tuttora questo tipo di attività è presente, il modello dello “store” all’americana si diffuse anche a livello locale, con la Mobil a fare da apripista.

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I vecchi ambienti in disuso delle stazioni di servizio – officine, uffici, negozi di lubrificanti, vetrine – divennero così dei piccoli supermercati in cui 4/2020

si poteva trovare di tutto.

Se la mancanza di orari elastici fece perdere agli esercizi italiani parte di quella “convenience” americana, che

andava incontro alle esigenze dei clienti delle “ore serali e notturne”, rimaneva però una certa convenienza economica e logistica nelle varie “Standa” che animavano le stazioni Mobil della seconda metà del decennio. Certo, col senno di poi forse il modello americano non era poi molto adatto al mercato italiano, dove strutture del genere sopravvivono quasi esclusivamente negli Autogrill, ma all’epoca sembrava un modo innovativo per rilanciare le vecchie stazioni di servizio, un po’ in crisi negli anni post-boom.

Se alcuni gestori, privi di spirito di iniziativa, si adagiavano nella routine, trascurando i locali dei vecchi “market” di lubrificanti che, da servizio di punta, diventavano quasi un “peso” per l’intera attività, altri decidevano invece di buttarsi in questa nuova avventura, supportati più o meno direttamente, nel caso della Mobil, dalla società madre.

Certo, rispetto alle drogherie o negozi “di ferramenta” degli anni Venti, in cui il proprietario-gestore “richiamato dal clacson dell’automobilista, usciva e riforniva la macchina”, si trattava di strutture all’avanguardia, caratterizzate dalla moda del momento: il self-service. Non solo al distributore, si capisce: “gli scaffali, la cassa, le luci sono state realizzate secondo le più moderne tecniche della vendita Self Service”, senza necessità di personale aggiuntivo. Un sistema che permetteva di incrementare il giro d’affari, andando anche a riqualificare i locali in disuso dell’impianto! Con l’aiuto della tecnologia, dunque, si arrivava alla “riconciliazione” tra il distributore e il negozio, diventati tra gli anni Trenta e Sessanta due realtà incompatibili da gestire contemporaneamente.

Certo, la novità non era vista di buon occhio da tutti; persino le istituzioni,

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a volte, ci mettevano il loro, come avvenne ad esempio nel comune di Cesano Boscone, dove gli allora non illuminati “amministratori locali”, guidati dal P.C.I., “non hanno voluto concedere (alla Mobil) i permessi per la ristrutturazione dei locali”. “Fatti positivi per una intera collettività”, accusava la compagnia in un articolo, ostacolati da “incomprensione e cecità di coloro che invece a iniziative del genere dovrebbero dare appoggio e impulso”.

Polemiche a parte, dettate probabilmente più da motivazioni politiche, rimane da chiedersi quale fosse l’attrattiva di un supermarket del genere per gli automobilisti.

Essa, in effetti, non era così scontata, ma vi era più di un motivo che spingeva la Mobil a credere nell’efficacia di questo modello: in primis, la convenienza: “Le merci in vendita (...) sono offerte al prezzo dei grandi magazzini, cioè al miglior prezzo possibile!”. Era inoltre diffusa l’idea che clienti abituali e massaie potessero “trovare conveniente fare un solo percorso e una sola sosta (...) e provvedere alle necessità correnti, cioè agli acquisti di tutti i giorni per l’automobile, per la casa, compresi i cibi e l’abbigliamento”: una formula tutto in uno, dunque, che permetteva anche di risolvere “il problema del parcheggio, ormai pressoché impossibile lungo i marciapiedi”.

Alle “Standa” della Mobil si poteva trovare qualsiasi cosa: “dall’acqua minerale al whisky, al pane, ai surgelati: (...) non manca nulla!”.

In effetti, questa nuova attività sembrava davvero redditizia: il signor Tonino Bimbo di Alberobello, che decise di seguire il suggerimento della Mobil diventando un “gestore-venditore”, era il classico esempio di come la compagnia avrebbe voluto che fossero i propri esercenti: pur avendo raggiunto una certa “tranquillità economica” grazie alla normale attività, “l’uomo d’affari non ha voluto tirarsi indietro”, come facevano invece tanti altri gestori, dando vita ad un “piccolo Grande Magazzino di 200 mq”.

Nei primi 30 giorni di attività, il “Convenience Store” di Alberobello incassò la bellezza di quasi 30 milioni di lire tra casalinghi, alimentari e prodotti per la casa, oltre a un altro milione abbondante in accessori per l’auto. A questo si aggiungeva “un incremento delle vendite di benzina del 12,17%”, dovuto evidentemente a nuovi clienti attratti dal supermercato. Una formula all’apparenza vincente, sopravvissuta in Italia per diverso tempo ma sicuramente assai meno popolare degli USA, dove rimane tutt’oggi un modello diffuso.

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Quali erano, infine, i consigli della società per vendere di più? Anzitutto, molte erano le raccomandazioni della Mobil ai suoi gestori, anche per le stazioni con semplici market di accessori auto: l’ordine, la cortesia, l’utilizzo delle necessarie “tecniche” di vendita e l’esposizione delle marche suggerite dalla compagnia erano fondamentali per il buon successo dell’attività.

Per gli “store” veri e propri, ci rifacciamo a un articolo della “Mobil Gazzetta” del 1986, quando questo modello di attività si era ormai consolidato.

Quattro, in particolare, i punti fondamentali, le cosiddette “4 P”: “Prodotto di qualità; Prezzo competitivo nell’area di vendita; Pubblicità adeguata; Promozione e offerte speciali”.

Indicazioni, ovviamente, da applicare caso per caso: “per alcuni comparti merceologici ci sarà maggiore sensibilità per le offerte speciali; per altri, invece, si darà precedenza a prodotti di alta qualità”, tenendo conto di vari fattori e delle caratteristiche della clientela (“a reddito medio/alto” oppure “popolare”).

In particolare, era importante avere “prodotti di marca”, all’altezza del “livello di qualità” di cui il marchio Mobil era diventato sinonimo nel corso degli anni. Da questo punto di vista, era sempre valido il motto “Ciò che conta per i nostri clienti è l’immagine”, presente nelle pubblicazioni Mobil fin dagli albori.

Fondamentale, soprattutto per certe tipologie di prodotti, anche la pubblicità, ritenuta non a torto un “acceleratore dei consumi”.

Si conclude con queste indicazioni, che forse possono ancora fungere da spunto per gli attuali venditori, il nostro amarcord sugli “Store” della Mobil, simbolo di un’epoca di cambiamento in cui le stazioni di servizio cercarono di reinventarsi, nel tentativo di rimanere un punto di riferimento per il cittadino moderno.

Marco Mocchetti

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NEWS NOVITÀ NEWS NOVITÀ ASPRO ITALY INAUGURA A CHIOGGIA IL 75° IMPIANTO DI GNL Il 75° impianto di GNL, sito in Chioggia sulla SS 309 Romea al km 84,789 di proprietà di Fortin Srl, prevede l’installazione dell’erogatore di metano liquido modello DLNG11. Sviluppato da Graf Spa e commercializzato da Aspro Italy, questo erogatore è predisposto per funzionare negli impianti che prevedano o meno la pompa criogenica di spinta; inoltre, si interfaccia con tutte le automazioni di piazzale presenti sul territorio italiano. Con componenti interamente progettati e costruiti da Graf Spa questo è il primo strumento di misura che utilizza l’innovativa e moderna catena di misurazione appositamente sviluppata da Micro Motion

(gruppo Emerson) per le applicazioni LNG e dotata di doppio misuratore: uno sulla fase liquida e uno sulla fase gassosa.

VENDITALIA A FIERAMILANO RHO DAL 10 AL 13 MARZO 2021

La prossima edizione di Venditalia, la più importante manifestazione internazionale della distribuzione automatica, organizzata da Venditalia Servizi e promossa da Confida (l’Associazione Italiana della Distribuzione Automatica) che rappresenta i

diversi comparti merceologici dell’intera filiera del vending, ha spostato l’appuntamento precedentemente fissato in novembre, a marzo del 2021 nel quartiere Fieramilano Rho. La decisione di posticipare la Fiera è stata presa per poter garantire elevati standard di sicurezza per tutti i visitatori ed espositori e, nel contempo, assicurare il pieno successo della manifestazione.

La nuova data infatti è risultata la migliore per raggiungere gli ambiziosi obiettivi che il principale evento della distribuzione automatica europea si pone ad ogni edizione. I numerosi stakeholder di Venditalia hanno concordato con gli organizzatori che la scelta del mese di marzo 2021 fosse l’ideale per poter consentire alle migliaia di visitatori nazionali e internazionali di raggiungere in piena sicurezza la sede della manifestazione e assicurare quindi la buona riuscita di questa nuova edizione, anche in virtù dell’assenza di sovrapposizioni di data con altre manifestazioni fieristiche. L’appuntamento con Venditalia 2021 e con il futuro del vending è quindi dal 10 al 13 marzo 2021 nei padiglioni 8-12 di Fieramilano Rho.

BKW, COLONNINA MULTIFUNZIONE PER LAVARE LE BICICLETTE MTM Hydro propone questa colonnina universale professionale per la pulizia approfondita di tutti i tipi di biciclette. La colonnina BKW è l’alternativa ideale al lavaggio ad alta pressione, dannoso per guarnizioni e cuscinetti. La sua dotazione prevede una pistola con ugello per l’erogazione di acqua in bassa pressione e un’altra pistola con spazzola per l’erogazione di acqua più detergente sempre in bassa pressione.

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Per l’asciugatura è previsto un impianto con soffiaggio di aria, mentre per sostenere la bici durante il lavaggio è previsto un braccio universale, quindi adatto a tutti i modelli. La colonnina BKW è completata di arrotolatori per i tubi dell’acqua che sono lunghi 12 m con fermo e riavvolgimento automatico e di kit gonfia gomme a spirale con testina di gonfiaggio e compressore incorporato (BKW TI). Il tempo del ciclo di lavaggio e la pompa dosatrice del detergente (i prodotti chimici non sono forniti) sono regolabili e l’avviamento manuale è a richiesta. La struttura è di acciaio inox ed è dotata di chiusura a due punti antivandalo e calotta in abs resistente ai raggi UV; il quadro elettrico e la gettoniera sono integrati e di facile accesso, mentre il portello posteriore è facilmente rimovibile per gli interventi di manutenzione. Completa anche l’offerta di optional: kit di illuminazione a led, kit antigelo, display, cassetto gettoniera “lucchettabile” e kit Eurokey Next. Ultima annotazione: rispondendo alle numerose richieste pervenute dopo il suo lancio, la colonnina BKW si può corredare anche con un gonfia gomme con compressore integrato per la regolazione della pressione di tutti i tipi di ruote delle biciclette.

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NEWS NOVITÀ NEWS NOVITÀ SHELL ECO-MARATHON 2020: IL POLITECNICO DI TORINO CONQUISTA UNA HONOURABLE MENTION Per l’edizione 2020 la Shell Eco-marathon, l’evento dedicato all’innovazione e alla mobilità sostenibile, ha trasferito il proprio campo di gara dal circuito di Londra a una pista virtuale. Un modo alternativo quello di quest’anno pensato per dare comunque alle squadre di giovani universitari e delle scuole secondarie superiori europee la possibilità di dimostrare, seppur da remoto, le loro competenze ingegneristiche e di premiare il loro grande impegno che li ha portati a un passo dalla gara reale dedicata alle auto ad alta efficienza energetica. I team, infatti, non sono stati chiamati come da tradizione a percorrere quanti più chilometri con il minor consumo di carburan-

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te, ma hanno potuto gareggiare per la conquista degli “Off Track Awards”: riconoscimenti extra pista dedicati alle categorie Communication, Technical Innovation, Design and Safety Award. Alla cerimonia di premiazione, sul podio virtuale, l’Italia ha raggiunto il gradino più alto con il Team H2politO del Politecnico di Torino, che si è aggiudicato una honourable mention per il “Vehicle Design Award (Urban Concept)”. I giudici della gara hanno così giustificato la loro scelta: “Il team H2politO ha fornito un’eccellente giustificazione delle decisioni prese in fase di progettazione della vettura, la quale ha spiccato per grandi doti di autonomia e per i miglioramenti della trasmissione che hanno aumentato l’efficienza del veicolo”. Il veicolo che è valso la menzione d’onore al team torinese si chiama Juno, una monoposto a combustione interna che ha fatto il suo esordio in pista alla Shell Eco-marathon Europe nel 2019. Costruito con l’obiettivo di minimizzare le masse e aumentare la rigidezza torsionale, al fine di garantire un’elevata efficienza e allo stesso tempo assicurare la sicurezza del pilota. Per raggiungere tali obiettivi il Team ha lavorato in tutti gli ambiti: dal telaio, realizzando una monoscocca in fibra di carbonio, all’elettronica, progettando schede elettroniche ad hoc, dalla meccanica, attraverso la realizzazione dei triangoli delle sospensioni in additive manufacturing e della trasmissione epicicloidale monomarcia, all’ottimizzazione aerodinamica attraverso apposite appendici, al powertrain, ottimizzando un motore 50 cc e trasformandolo da carburatore a iniezione diretta non più alimentato a benzina ma a bioetanolo.

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NEWS NOVITÀ NEWS NOVITÀ TANICHE “PLASTICA SECONDA VITA” PER LA LINEA EVOENZYMES DI FRA-BER Il termine “ecocompatibile” definisce un prodotto o una tecnologia che non ha impatti negativi sull’ambiente (o li ha molto bassi): una parola il cui uso, ma soprattutto il senso di ciò che vuole davvero significare, si è diffuso solo negli ultimi anni, ma che in Fra-Ber già da molto tempo ha trovato “casa”. Infatti l’azienda ha da sempre una forte propensione all’innovazione e alla modernità: un’avanguardia tecnologia applicata alla chimica chiamata bio-innovazione che si riassume nella volontà di conciliare alte prestazioni (agevolando l’utente in tempi e modalità di pulizia) con il rispetto e la tutela dell’ambiente. EvoEnzymes, in particolare, è la linea professionale pensata da FraBer che, oltre a garantire le migliori performance in termini di pulizia e trattamento estetico, si fregia dell’utilizzo di enzimi e microrganismi preservando non soltanto le parti delicate della vettura, ma anche l’ambiente grazie alla sostituzione degli ingredienti a base di fonti non rinnovabili (come il petrolio) con elementi naturali caratterizzati da un alto fattore di risciacquabilità, tale da assicurare un basso consumo di acqua e, contemporaneamente, basse emissioni di gas serra. Lo spirito “verde” della linea EvoEnzymes (composta da shampoo, detergenti, lucidanti, igienizzanti, profumatori e cere) prevede una nuova grandissima novità: l’utilizzo delle taniche certificate Plastica Seconda Vita (marchio registrato con l’acronimo PSV). Ogni tanica è composta da non meno del 70% di polietilene rigenerato da rifiuto post-consumo. Le taniche, da 5 e 25 litri, vengono realizzate con una particolare resina ricavata da una meticolosa selezione dei rifiuti plastici ottenendo così un prodotto altamente ecologico e dalle elevate perfor-

mance strutturali. Un imballaggio in plastica autenticamente sostenibile capace non soltanto di contenere un qualsiasi prodotto, ma anche di comunicare gli sforzi di chi, come Fra-Ber, crede nell’utilizzo di beni e pratiche ecocompatibili, assolutamente certa che tutto ciò sia un valore soprattutto etico e una pressante necessità per il pianeta.

PSV è il primo marchio italiano ed europeo dedicato alla plastica riciclata e persegue un duplice scopo: il primo, quello di certificare un prodotto nato da plastica riciclata rendendo possibile la ricostruzione del suo percorso produttivo (la cosiddetta “rintracciabilità”), il secondo, quello di introdurre il concetto di “qualità” nelle plastiche di riciclo.

EDENRED E Q8 PER FARE BENZINA IN MODO SEMPLICE Dal 2004, i ticket di Edenred sono tra i buoni spesa più diffusi. È una soluzione di benefit aziendale interamente deducibile, ha la massima spendibilità grazie all’ampia rete di locali convenzionati ed è semplice da gestire, sia per le aziende che per i dipendenti: infatti, è utilizzata sia per il carburante sia per lo shopping e la spesa. Il gruppo francese rappresenta una vasta rete con 50

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milioni di beneficiari, dei quali circa 850 mila sono aziende ed enti pubblici clienti; inoltre, ha 2 milioni di esercizi commerciali affiliati, è quotata alla Borsa di Parigi e conta 10 mila dipendenti. Nel 2019, l’83% del fatturato è stato realizzato attraverso i formati digitali dei suoi ticket, tra cui quello più famoso: il Ticket Restaurant, una sua invenzione. Il presupposto sul quale si basa lo sviluppo di nuovi servizi e prodotti da offrire è che card elettroniche, app per telefonia mobile, piattaforme online e voucher cartacei aumentano il potere d’acquisto delle persone, oltre ad ottimizzare la gestione delle spese aziendali e incrementare il business dei partner affiliati. Ora, Edenred e Q8 hanno stretto una collaborazione per cui i buoni carburante sono spendibili anche nelle 800 stazioni di servizio a marchio Q8 Easy che vanno così a unirsi alle 2.800 stazioni complessive di Q8 sul territorio nazionale, sia in modalità servito sia selfservice. L’accordo è frutto dell’estensione di una partnership attiva da inizio anno: infatti, è dal 1 gennaio 2020 che la rete Q8 è entrata a far parte del network Edenred, permettendo a tutti i possessori di Ticket Compliments Selection e Selection Easy di effettuare rifornimento di carburanti. È possibile scoprire le stazioni più vicine e verificare le condizioni di accettazione sul portale Dove Compro.

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NEWS NOVITÀ NEWS NOVITÀ DA AIR LIQUIDE LA PRIMA STAZIONE DI IDROGENO PER CAMION IN EUROPA Air Liquide annuncia la costruzione della prima stazione di idrogeno ad alta pressione in Europa per le flotte di camion a idrogeno su lunghe distanze. L’investimento riflette la strategia del Gruppo che mira ad accelerare la diffusione dell’idrogeno attraverso progetti su larga scala, in particolare nel segmento dei veicoli industriali. Progettata da Air Liquide, questa stazione di idrogeno a grande capacità (700 bar, una tonnellata al giorno) sarà realizzata nel sito di Air Liquide a Fos-sur-Mer, nella Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur in Francia, e garantirà fino a 20 rifornimenti giornalieri di camion a idrogeno a basse emissioni di carbonio impegnati su lunghe percorrenze con un’autonomia fino a 800 km. Oltre all’investimento di Air Liquide, la stazione beneficerà dei finanziamenti della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur e dell’Europe FCH JU (Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking). La stazione sarà costruita nell’ambito del progetto HyAMMED1 che riunisce produttori, trasportatori e attori della grande distribuzione come Carrefour, Coca-Cola e Monoprix per facilitare la transizione verso soluzioni pulite e sostenibili nel trasporto merci. Il progetto permetterà di ridurre le emissioni di CO2 di oltre 1.500 tonnellate all’anno, l’equivalente di oltre 2 milioni di chilometri percorsi da camion. La stazione sarà messa in funzione a inizio 2022 e fornirà idrogeno alla prima flotta europea composta da otto camion da 44 t ap-

positamente creati per il progetto. Uno di questi camion sarà gestito da Air Liquide nell’ambito delle sue attività di fornitura di gas condizionati nella regione di Fos-sur-Mer e la stazione potrà rifornire anche autobus e altri veicoli commerciali.

DA FRESH PASSION, UN PROFUMATORE GLAMOUR

Fresh Passion è un brand di profumatori per auto noto per le sue referenze che accostano fragranze uniche a “shape” colorate e divertenti. Dopo Lovvo & Sbaffo, i due profumatori a forma di labbra e baffi, Fresh Passion ha lanciato un profumatore in tre fragranze in un’elegante boccetta in vetro sormontata da un tappo di legno con logo serigrafato, da appendere allo spec-

chietto. Tropic Shake è una fragranza topicale, fresca e persistente che racchiude i sentori della frutta come pesca, mela e pera con note tropicali di ananas; questo primo accostamento sfuma in aromi più delicati, eleganti e avvolgenti, come gelsomino, vaniglia, ambra e foglie di violetta. Wild Ocean è il profumo del mare che evoca l’immagine di un pomeriggio di relax in riva a una caletta: le note legnose di abete, cedro, quercia e muschio bianco si uniscono ai profumi pungenti di rosmarino e limone con il tocco delicato di rosa e salvia; ad avvolgere tutti questi ingredienti c’è il calone, che possiede un odore fresco con caratteristiche nuance di ostrica e cocomero come la fresca brezza marina. Aromatic Ritual è la fragranza per chi ama circondarsi di profumi forti, speziati e dolcemente aromatici: il tocco agrumato del bergamotto e dell’arancia amara si fondono con i toni legnosi e il sentore misto dolce ed erbaceo delle fave di tonka, legno di sandalo e vetiver; poi la dolcezza floreale della lavanda, geranio e ginestra si incontrano con l’intensità del pepe nero. Il prezzo consigliato è di 4,10 euro.

STAZIONE DI IGIENE DA R+M/SUTTNER La nuova stazione igienica di R+M/Suttner, un vero punto di disinfezione e protezione, è ideale per conquistare e tranquillizzare partner e clienti. Il supporto estremamente robusto è realizzato in acciaio verniciato a polvere, per un peso complessivo di 23 kg, ed è attrezzato con una colonna con cestino, porta guanti e maschere e rotolo di carta, oltre a un grande distributore di disinfettante per le mani da 5 litri. L’inserto per la carta misura 148 x 226 mm, i supporti di base per guanti e maschere sono flessibili e possono contenere fino a 100 guanti e 100 mascherine. Il montaggio è semplice con viti e così l’autolavaggio e l’area di servizio potranno disporre di una vera stazione di igiene che comprende anche una pattumiera con coperchio a clip e un portaoggetti.

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO Area di Servizio è l’organo ufficiale della Figisc-Anisa-Confcommercio, l’associazione che da sempre rappresenta i gestori degli impianti di distribuzione carburante, i veri imprenditori delle stazioni di servizio.

Area di Servizio vuole e deve essere sempre più vicino alle istanze che stanno segnando questa importante fase di cambiamento della categoria e della distribuzione di prodotti e servizi sugli impianti.

Area di Servizio è uno strumento per favorire questa crescita e, per fare ciò, è necessaria la collaborazione di tutti i gestori: è compito di tutti diffondere e promuovere il nostro giornale, segnalare informazioni e fornitori affidabili, seguire i consigli che si trovano su queste pagine. La categoria è oggi al centro di un’attenzione interessata e speculativa che, spesso, non ha legami con la nostra realtà: Area di Servizio deve quindi diventare il punto di riferimento per tutti i gestori carburante.

Per iscrizioni e informazioni: Figisc - Anisa - Confcommercio P.zza G.G. Belli 2, 00153 Roma - tel. 06-58.66.351-417, fax 06-58.33.1724

e-mail: figisc@confcommercio.it - visitate il sito: www.figisc.it

GESTORI CHIEDONO RINVIO DELL’OBBLIGO DELLA TRASMISSIONE DEI CORRISPETTIVI Ecco la nota con cui FAIB, FEGICA e FIGISC/ANISA hanno richiesto all’Agenzia delle Entrate ed all’Agenzia delle Dogane il rinvio della scadenza dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi per gli impianti carburanti.

Prot. 83/PEC/2020 Roma, 11 agosto 2020 Egr. Avv. Ernesto Maria Ruffini Direttore Generale Agenzia delle Entrate Egr. Dott. Marcello Minenna Direttore Generale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Oggetto: Richiesta rinvio data obbligo memorizzazione e trasmissione telematica corrispettivi per gli impianti stradali ed

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autostradali di distribuzione carburanti per autotrazione. Riferimenti normativi: articolo 1, comma 909 legge 27 dicembre 2017 n. 205; articolo 2 comma 1 bis decreto leg.vo 127/2015.

Disposizione Direttore Agenzia Entrate, d’intesa con Direttore Agenzia Dogane e Monopoli del 22 aprile 2020.

Con riferimento alle fonti normative in oggetto, relativamente all’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi sui carburanti benzine e gasolio, come noto, scatterà l’obbligo a far data dal 1 settembre per i Gestori degli impianti stradali ed autostradali che nel 2018 abbiamo erogato complessivamente una quantità superiore a 1,5 milioni di litri. Per tutti gli altri, tale obbligo è stabilito a partire dal 1 gennaio 2021.

Tenuto conto, come già comunicato diffusamente alle Agenzie,

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO che la trasmissione dovrebbe avvenire mediante il PUDM e solo mediante società specializzate in materia, rendendo ulteriormente gravoso per la categoria rappresentata l’adempimento degli obblighi connessi, tenuto altresì conto che con il recente DL 83 del 30 luglio 2020 è stato al momento prorogato lo stato di emergenza Covid-19 al prossimo 15 ottobre 2020, le scriventi associazioni – Faib Confesercenti, Figisc/Anisa Confcommercio e Fegica Cisl – sono a richiedere un urgente rinvio di tali adempimenti almeno fino a fine anno al fine di consentire

alla categoria rappresentata di poter adempiere correttamente alle disposizioni richiamate in oggetto anche individuando congiuntamente con le Agenzie le migliori modalità adeguate, non ulteriormente onerose, del resto già utilizzate per le cessioni di beni diversi dai carburanti, come disposto dal Decreto Mef del 10 maggio 2019.

Restasi attesa.

FAIB – FEGICA – FIGISC/ANISA

EUROGARAGES: APPUNTAMENTO A SETTEMBRE Comunicato Stampa Si sono incontrate martedì 4 agosto 2020 le Presidenze delle tre Organizzazioni maggiormente rappresentative dei Gestori Italiani (Faib Confesercenti, Fegica CISL, Figisc Confcommercio) e la EG Italia spa per esaminare le criticità determinate dalla emergenza Covid, le possibili soluzioni di sostegno e per porre le basi di un confronto volto alla rinegoziazione dell’Accordo aziendale del 17 luglio 2018.

Nel confermare congiuntamente il clima di aperta disponibilità aziendale ad affrontare tutti i temi e le accertate criticità che le Organizzazioni di categoria hanno rappresentato, dagli interventi manutentivi, alle difficoltà di adeguamento informatico/ gestionale dei sistemi MASER, alla sostenibilità economica, EG Italia ha inoltre ribadito di mantenere le condizioni di sospensione dei canoni afferenti le attività integrative già sospese nel periodo di lockdown, al fine di prorogare il sostegno economico già concesso nei mesi precedenti.

Le Federazioni hanno evidenziato che la marginalità riconosciuta ai gestori a marchio, anche alla luce della crisilegata alla pandemia, non è più sostenibile. Su questo punto le Associazioni hanno chiesto un’inversione di tendenza, con la rivisitazione dell’architettura contrattuale relativa ai prezzi riconoscendo ai gestori maggiore autonomia operativa ed imprenditoriale.

Nel contempo, le Parti hanno inteso definire un percorso negoziale volto a individuare fino a dicembre 2020 delle soluzioni economicamente transitorie per affrontare le inevitabili perdite che le Gestioni stanno subendo e subiranno a fronte di una lenta e non certa ripresa delle singole attività.

Temi legati a migliorare la sostenibilità delle gestioni, migliorare la efficienza degli interventi manutentivi e strutturali degli impianti di distribuzione carburanti, valorizzare la figura del Gestore come unico elemento centrale nel settore della rivendita al dettaglio.

In questo quadro, è stata pienamente condivisa la valutazione di approntare una riforma urgente del settore intervenendo su una profonda razionalizzazione della rete, contrastare le preoccupanti forme di illegalità fiscale e contrattuale esistenti nel mercato.

Le Parti si aggiorneranno nei primi giorni di settembre prossimo per riavviare con celerità ed efficacia la discussione delle questioni trattate, con l’impegno ad addivenire rapidamente a concrete soluzioni negoziali.

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO REPORT AUTOSTRADE RETE IN CONCESSIONE 2001-2019 È stato pubblicato l’aggiornamento annuale 2019 del Report Autostrade Rete in concessione, che si propone come mission di offrire un aggiornamento a tutto l’esercizio 2019 (partendo dal 2001 e dunque con un intervallo di studio di diciotto anni) delle principali dinamiche indicative della performance della rete autostradale in concessione: – evoluzione dell’estesa chilometrica; – volumi di vendita dei principali carburanti (benzina, gasolio e gpl); – evoluzione della rete delle aree di servizio ed erogati medi per punti vendita carburanti; – evoluzione delle vendite di beni diversi dai carburanti ed offerta di punti di servizio food&beverage; – evoluzione del traffico, o, più precisamente, delle percorrenze chilometriche delle classi di veicoli sulla rete; – evoluzione dell’ammontare dei pedaggi; – stima delle dinamiche evolutive della spesa complessiva degli utenti per acquisti di carburanti, di altri generi e per pedaggi; – stima delle vendite di carburante per chilometri di percorrenza dei veicoli sulla rete; – confronto dei prezzi dei carburanti sulla rete autostradale con quelli della rete in generale e relazioni con la dinamica delle vendite; – valutazione dello scostamento tra le dinamiche di vendita della rete autostradale e le vendite in generale;

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– approfondimento (per un periodo di studio più ristretto, dal 2011 al 2019) dell’incidenza delle royalty in un campione significativo della rete autostradale in concessione.

La focalizzazione sulla rete autostradale in concessione (che costituisce un campione di tutta la rete autostradale assai significativo, pari cioè a oltre l’86% della rete e a oltre il 91% delle aree di servizio) trova la sua motivazione in alcuni fatti oggettivi: diventa, infatti, sempre meno sufficiente il dato delle vendite rete segmento autostradale diffuso dal MiSE, in dipendenza della progressiva osmosi tra vendite in rete e vendite in extrarete, la cui classificazione non rende distinguibili i volumi venduti in extrarete che rifluiscono sulla rete (aspetto che se vale in generale su tutta la rete, acquista significatività anche su quella autostradale in dipendenza dei ‘new comers’ operanti con le assegnazioni successive alla definizione del piano di razionalizzazione della rete), cui si aggiunge il fatto che le statistiche MiSE non distinguono per il prodotto gpl i volumi venduti in rete ordinaria da quelli in rete autostradale. Dati che, per contro, è possibile reperire dalle statistiche di fine esercizio di AISCAT, che tratta con precisione dei servizi (in offerta di punti vendita, volumi e valori) all’utenza.

Ragioni sufficienti per preferire un esame più dettagliato, sia pure limitato ad un campione ampiamente rappresentativo (ossia la rete in concessione), che uno meno preciso sulla totalità della rete autostradale.

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO I dati emersi dall’aggiornamento confermano pressoché integralmente le analisi già sviluppate in precedenza, rispetto alle quali confermano le tendenze ampiamente note, pur evidenziandosi (se si limita l’esame al precedente esercizio 2018) qualche rallentamento dei fenomeni più negativi, quali: – la continua perdita in volume di vendite di carburanti (-65,67% sul 2001, -59,63% sul 2007, -35,87% sul 2012 e -4,25% sul 2018); – la corrispondente flessione dell’erogato medio della rete dei punti vendita (-66,98% sul 2001, -61,06% sul 2007, -32,61% sul 2012 e -0,54% sul 2018) che nell’intero periodo di studio crolla da 9,8 a 3,2 milioni di litri/pv; – la palese anomalia che evidenzia nella rete autostradale in concessione rispetto al 2001 una flessione quadrupla rispetto alle dinamiche delle vendite complessive (rete ed extrarete) nel medesimo intervallo temporale (-65,67% vs -14,25%); – la flessione in valore delle vendite di altri generi (+6,34% sul 2001, ma -16,19% sul 2007, -6,63% sul 2012 e -0,29% sul 2018, ma che, rapportate a una aspettativa di spesa in base alle variabili del tasso cumulato di inflazione e del tasso di variazione del traffico, evidenzia, per esempio per il 2019, un gap di 32 punti percentuali in meno); – l’incremento dei pedaggi (+100,96% sul 2001, dato pari a 3,6 volte il tasso di inflazione cumulato, +47,60% sul 2007, +27,20% sul 2012 e +3,23% sul 2018); – l’incidenza di royalty che si mantengono elevate per unità di prodotto e/o di spesa (nel 2019 pari a circa il 9% della spesa degli utenti stimata per acquisti si carburanti e altri generi), nonostante tendano naturalmente ad adeguarsi alla dinamica delle vendite; – la persistenza (seppure con una attenuazione nell’ultimo biennio) di forti gap concorrenziali del prezzo dei carburanti rispetto alle politiche commerciali della rete ordinaria; – per contro, un progressivo incremento delle percorrenze veicoli/km (+18,92% sul 2001, +5,21% sul 2007, +13,81% sul 2012 e +3,75% sul 2018), dato che va raffrontato criticamente con la performance negativa delle vendite.

Il Report presenta inoltre una serie di dati relativi alle vendite dell’intera rete autostradale dal 1979 al 2019 e per i primi cinque mesi dell’anno 2020, di cui il trimestre marzo-maggio è stato contrassegnato dal lockdown attuato per contrastare l’epidemia Covid-19.

I dati esposti nel Report, non a caso suddiviso in due parti, nella “Sezione Dati Generali” sono riferiti (tranne nel caso specifico del campione trattato nel Capitolo relativo alle royalty) all’intera rete in concessione, senza specificazioni relative alle singole tratte, che sono invece oggetto di esposizione nella “Sezione Dati di Dettaglio”.

Nella Sezione “Dati di dettaglio” sono documentati gli elementi statistici relativi alle seguenti grandezze: – i dati trattati in relazione alla rete in concessione sono preceduti, ai fini di una panoramica “storica” anche antecedente al periodo di studio trattato nel presente Report, dalla ricapitolazione delle vendite di benzina e gasolio relative a tutta la rete autostradale dall’anno 1979 all’anno 2019 e, per l’anno 2020, limitatamente al periodo gennaio-maggio (in base ai dati finora pubblicati dal MiSE per il corrente esercizio), periodo quest’ultimo per il quale, a seguito della diffusione dell’epidemia Covid-19, si è registrato l’effetto devastante sulle vendite delle misure di limitazione al movimento delle persone e alle attività di produzione e servizi non essenziali (c.d. lockdown); – per la rete in concessione, sono esposte per singole tratte le risultanze inerenti alle vendite in quantità dei principali carburanti (benzina, gasolio e gpl) dal 2001 al 2019, alla consisten4/2020

za della rete di aree di servizio, nonché degli erogati medi per area di servizio, con le variazioni percentuali calcolate per il 2019 rispettivamente sul 2001, sul 2007, sul 2012 e sul 2018; – per la rete in concessione, sono esposte per singole tratte le risultanze inerenti alle vendite in valore degli altri beni e servizi diversi dai carburanti ed assoggettati a royalty dal 2001 al 2019, alla consistenza della rete di punti di servizio food&beverage, nonché del valore del fatturato medio per punto di servizio, con le variazioni percentuali calcolate per il 2019 rispettivamente sul 2001, sul 2007, sul 2012 e sul 2018; – per la rete in concessione, sono esposte per singole tratte le risultanze inerenti alle percorrenze-veicoli, suddivise in veicoli leggeri, pesanti e totali, con le variazioni percentuali calcolate per il 2019 rispettivamente sul 2001, sul 2007, sul 2012 e sul 2018; – per la rete in concessione, sono esposte per singoli Concessionari le risultanze inerenti ai pedaggi lordi ivati incassati con le variazioni percentuali calcolate per il 2019 rispettivamente sul 2001, sul 2007, sul 2012 e sul 2018; – sono altresì, quale capitolo finale, riportati i dati delle vendite complessive di benzina e gasolio (nonché dei due prodotti sommati) dal 1079 al 2019 relativi alla rete ordinaria, alla rete autostradale (nel suo complesso), al circuito extrarete, da cui si evince il processo di progressiva marginalizzazione dal mercato della rete autostradale, le cui vendite costituivano nel 1979 una quota del 9,49% sul totale, contro appena il 3,32% nel 2019.

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO LE RICADUTE DEL LOCKDOWN SUL TRAFFICO E LE VENDITE NELLA RETE AUTOSTRADALE

Nello specifico intervallo temporale caratterizzato dalle misure del lockdown (limitazione alla mobilità delle persone, sospensione delle attività produttive e di servizi non indispensabili) che ha interessato il trimestre marzo-maggio, rispettivamente con le restrizioni dall’11 marzo, protratte per tutto il mese di aprile e gradualmente attenuate nel mese di maggio, con le parziali aperture del 4 maggio, poi estese a partire dal 18 maggio, – le vendite di benzina sono crollate rispetto allo stesso periodo del 2019 di 44,0 milioni di litri e dell’81,60% (da 53,9 a 9,9 milioni di litri); – le vendite di gasolio sono cadute di 179,8 milioni di litri e del 70,99% (da 253,3 a 73,5 milioni di litri); – le vendite sommate di benzina e gasolio sono diminuite di 223,8 milioni di litri e del 72,86% (da 307,2 a 83,4 milioni di litri); – in sostanza, si tratta di una riduzione nel periodo di quasi tre quarti delle vendite, ossia, rispetto allo stesso trimestre del 2019, fatto 100% il volume delle vendite di marzo-maggio 2019, nello stesso trimestre 2020 solo il 27,14% delle vendite è stato mantenuto, mentre il 72,86% è andato perduto.

Per quanto attiene l’incidenza indotta dalle misure di lockdown sul traffico nella rete autostradale, le stime, basate – sulle rilevazioni delle percorrenze (milioni di veicoli/km) effettuate da AISCAT sulle tratte in regime di concessione, le quali tuttavia sono attualmente ancora ferme al marzo 2020 (fonte: AISCAT, Informazioni, Edizione mensile); – sulle rilevazioni effettuate da ASPI Autostrade per l’Italia (fonte: ASPI, Relazione finanziaria semestrale 2020) relative al se-

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mestre gennaio-giugno 2020, indicano, sinteticamente, che – le percorrenze totali (VT) in milioni di veicoli/km della rete autostradale in concessione per il periodo marzo-maggio 2020 (trimestre del lockdown) sullo stesso periodo marzo-maggio 2019 hanno subito una flessione nell’ordine di 60,5 punti percentuali (da 20.643,8 milioni veicoli/km a presumibili 7.118,9), ossia di poco meno di due terzi.

Si osserva ancora che: – nel periodo gennaio-maggio 2020 si registra un gap di circa 8,3 punti percentuali in eccedenza della flessione delle vendite, calcolata in 49,3 punti percentuali, sulla flessione delle percorrenze, calcolata in 41,0 punti percentuali; – il gap tra dinamiche delle vendite e dinamiche delle percorrenze risulta maggiore nei mesi di gennaio e febbraio (rispettivamente di 10,6 e 9,8 punti percentuali) rispetto ai mesi di marzo, aprile e maggio (rispettivamente, con un gap di 9,7; 4,5 e 6,8 punti percentuali); – nel trimestre del lockdown, ossia nel periodo marzo-maggio 2020, tale gap sale a 12,4 punti percentuali in eccedenza della flessione delle vendite, calcolata in 72,9 punti percentuali, sulla flessione delle percorrenze, calcolata in 60,5 punti percentuali, aspetti che riflettono, al di là della congiuntura Covid-19, le già note criticità di competitività della rete autostradale, relative al costo dei beni e servizi oil e non oil, che costituiscono ormai da anni il fattore determinante della marginalizzazione dal mercato di questo comparto della rete distributiva.

Lo studio è disponibile per la consultazione e il download sul sito nazionale www.figisc.it, alla pagina “Prezzi & Consumi”.

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FIGISC ANISA CONFCOMMERCIO DELTA PREZZI “SERVITO” VS “SELF” 17/02/2015 – 31/07/2020 Pubblichiamo il consueto monitoraggio mensile dell’andamento del delta prezzo nazionale tra modalità “servito” e modalità “self” per ciascuno dei principali marchi petroliferi e per il raggruppamento dei no-logo dal 17.02.2015 al 31.07.2020.

Prendendo in esame i prezzi (medie nazionali) realmente praticati nella rete, anche distinguendo tra impianti della rete “colorata” e impianti no-logo, si osserva che: 1) nella rete “colorata” nel mese di luglio 2020 su giugno 2020 il differenziale di prezzo tra modalità “servito” e modalità “self” è variato di zero cent/litro rispetto alla media del mese di aprile (da 0,181 a 0,181 euro/litro); anche nella rete nologo è variato di zero cent/litro rispetto alla media del mese di giugno (da 0,045 a 0,045 euro/litro); 2) dal 17 febbraio 2015 al 31 luglio 2020 l’aumento è stato nell’ordine di +11,4 centesimi di euro nella rete “colorata” (da 0,071 a 0,185 euro/litro, +159,63%), mentre in quella no-logo si sono avute variazioni di +1,9 centesimi di euro (da 0,025 a 0,044 euro/litro, +76,00%); 3) nel dettaglio dei marchi, a luglio 2020 AGIP ENI segnala un differenziale di 19,4 eurocent/litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 15,1 eurocent/ litro (media annua 2015 di 10,4, media annua 2016 di 14,2, media annua 2017 di 15,5, media annua 2018 di 15,9, media annua 2019 di 16,6, media annua 2020 di 19,1); API IP segnala un differenziale di 21,7 eurocent/litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 17,1 eurocent/litro (media annua 2015 di 10,4, media annua 2016 di 14,2, media annua 2017 di 15,5, media annua 2018 di 18,7, media annua 2019 di 20,4, media annua 2020 di 21,8); ESSO segnala un differenziale di 15,9 eurocent/litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 11,7 eurocent/litro (media annua 2015 di 10,4, media annua 2016 di 14,2, media annua 2017 di 15,5, media annua 2018 di 12,2, media annua 2019 di 14,5, media annua 2020 di 15,7); Kupit Q8 segnala un differenziale di 19,8 eurocent/ litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 18,2 eurocent/litro (media annua 2015 di 10,4, media annua 2016 di 14,2, media annua 2017 di 15,5, media annua 2018 di 18,2, media annua 2019 di 17,5, media annua 2020 di 19,6); Tamoil segnala un differenziale di 10,8 eurocent/litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 7,8 eurocent/litro (media annua 2015 di 4,6, media annua 2016 di 5,0, media annua 2017 di 7,2, media annua 2018 di 9,4, media annua 2019 di 10,6, media annua 2020 di 11,0); ex TotalErg segnala un differenziale di 9,3 eurocent/litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 12,4 eurocent/litro (media annua 2015 di 10,4, media annua 2016 di 14,2, media annua 2017 di 15,5, media annua 2018 di 14,5, media annua 2019 di 15,7, media annua 2020 di 14,1); l’insieme della Rete Colorata di marchio segnala un differenziale di 18,1 eurocent/litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 13,9 eurocent/litro (media annua 2015 di 10,4, media annua 2016 di 14,2, media annua 2017 di 15,5, media annua 2018 di 14,9, media annua 2019 di 16,2, media annua 2020 di 17,9); l’insieme dei No-Logo segnala un differenziale di 4,5 eurocent/litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 3,4 eurocent/litro (media annua 2015 di 2,7, media annua 2016 di 3,0, media annua 2017 di 3,1, 4/2020

media annua 2018 di 3,4, media annua 2019 di 4,0, media annua 2020 di 4,6); infine tutto il complesso della Rete Colorata e No-Logo segnala un differenziale di 15,3 eurocent/ litro su una media dell’intero periodo febbraio 2015-luglio 2020 di 11,9 eurocent/litro (media annua 2015 di 10,4, media annua 2016 di 14,2, media annua 2017 di 15,5, media annua 2018 di 12,7, media annua 2019 di 13,6, media annua 2020 di 15,2).

Poiché le aziende petrolifere sostengono che l’incremento del delta prezzo, aumentando il valore del servito rispetto al self, serve a bilanciare una maggiore competitività del prezzo in self rispetto ai punti vendita indipendenti, si è calcolato che tra l’inizio del periodo del monitoraggio (media febbraio 2015) e la media luglio 2020 il delta prezzo tra servito e self nella media della rete distributiva dei marchi petroliferi è aumentato di 0,107 euro/litro, ossia 4,5 volte quanto è corrispondentemente diminuito il gap competitivo del prezzo self di marchio rispetto al prezzo self della media dei no-logo (0,024 euro/litro).

Il monitoraggio è disponibile per la consultazione e il download sul sito nazionale www.figisc.it, alla pagina “Prezzi & Consumi”.

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