2 minute read

Pag Politicando: Kabul come Saigon

2POLITICANDO di Maurizio Maggioni

VINCE SEMPRE CHI PIÙ CREDE, CHI PIÙ A LUNGO SA PATIR...

Advertisement

Settembre, mese di fine estate dove tutto è dolce, sfumato, i colori si stanno pian piano adeguandosi a quelli dell’autunno che tra poco giungerà: la pensavano così anche coloro che viaggiavano sugli aerei quel famoso 11 settembre a New York insieme ad altri che dalle Torri del World Trade Center osservavano l’Hudson dalle loro finestre? Certamente si, quel mattino il cielo era terso ed il sole splendeva, per l’ultima volta per più di 3000 di loro. Il fanatismo “religioso” pose fine alle loro vite e a quelle dei familiari e di molti volontari e forze dell’ordine e di primo soccorso che corsero in aiuto dei palazzi più famosi del mondo colpiti a morte dagli aerei Kamikaze mandati da Osama Bin Laden. Preci, RIP, possiamo dire tutto, ma soprattutto dobbiamo constatare che purtroppo oggi, 20 anni dopo, non abbiamo imparato nulla dalla storia. Il popolo americano è a maggioranza un po’ bamboccione, urla, sbraita, guerreggia, ma poi, travolto dal dio denaro e non consapevole del ruolo che ha nel mondo, si adegua ed adagia e panta rei, non fa niente: vedremo la prossima volta. Perché è possibile affermare ciò? Perché è la storia che ce lo insegna. Facciamo una breve analisi, magari superficiale, perdonatemi. Primo lustro degli anni ‘50, guerra di Corea contro l’espansionismo cinese, pari e patta, cioè persa. Si sono create due “Coree” che oggi tengono in scacco il mondo con la minaccia nucleare di quella del Nord, armata dalla Cina. Primi anni ‘60, Cuba, Baia dei Porci, sbarco fallimentare, empasse con l’URSS, missili nucleari in mano a Fidel Castro... Intervenne anche il Papa Roncalli da Bergamo... Pari e patta. L’URSS sdoganata come potenza e unico riferimento anche dei Paesi non Allineati. 1975 fuga da Saigon, Vietnam del sud. Vince Ho Chi Min. Un’altra guerra persa con disastro economico e sociale degli Stati Uniti con gravi conseguenze al loro interno. La Cina vince su tutti i fronti. Anni ‘90 guerra del Kuwait, un paese finto che non interessa a nessuno se non per il petrolio. La chiameranno guerra per i diritti umani: Iraq sotto assedio con gli alleati Nato obbligati a partecipare a seguito delle risoluzioni dell’Onu. Vittoria di Pirro. Seconda guerra contro Iraq, in possesso di armi di distruzione di massa (sic). Saddam Hussein destabilizzato, equilibri in Medio oriente minati, anzi saltati. Si scopre che era una fandonnia addirittura del generale nero Powell. Bene continuiamo contro la Siria di Hassad unico alleato dell’occidente, ma arriva la primavera araba del 2011con la morte di Saddam e di Gheddafi…. Isis agli apici del contenzioso internazionale, perdiamo il controllo del Nord Africa.

Tutto inizia con i talebani finanziati dagli americani in veste antirussa a fine anni ‘80 inizio anni ‘90 in Afghanistan. I talebani combattono i russi con le armi americane, Osama è un uomo della Cia e viene armato ed addestrato…. Ora 2021 si scappa da Kabul e si lasciano armamenti, istruttori e soldi ai talebani che… riportano il loro mondo indietro di vent’anni. Chi crederà più ai bamboccioni che ogni volta desiderano esportare democrazia a suon di dollari, affari e armamenti, fregandosene dei popoli interessati e dei loro alleati? A noi non hanno detto nulla del ritiro, per fortuna gli italiani si erano ritirati un mese prima perché distanti da Kabul, altrimenti….)

This article is from: