Subconscio

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28/2/2019

NON EDIZIONI CHIP65C02

SUBCONSCIO

http://mia-fantascienza.blogspot.com | Collana JDAB


✔Note Legalesi. Il webmaster 6502 & Terminetor Magnetico ha costruito un omaggio Amazing Stories –agosto 1936- in particolare al racconto “Subconscious” di John Russell Fearn assemblando un plot remastering: l’obiettivo del racconto é intrattenere, divertire, incuriosire il lettore. In nessun caso sono collegate al testo o all’autore, le persone, enti, organizzazioni e quant'altro citato direttamente od indirettamente nel testo. È importante tenere presente che ogni riferimento esplicito od implicito a fatti o persone, enti, organizzazioni, eventi, circostanze future o presenti o passate che taluni lettori possono riconoscere od associare è del tutto casuale ed immaginario. L'ebook.pdf è no-profit, l’autore non persegue nessuno scopo di lucro o profitto diffondendo online il materiale assemblato. Il volume è liberamente stampabile in tutto od in parte, è inoltre distribuibile senza alcuna limitazione legale, purché non ne sia alterato il suo contenuto e siano rispettate le condizioni di Copyleft(by-nc-nd) A tale proposito ricordo che questo documento non è un sito d'informazione e nemmeno un risultato di un prodotto editoriale, l'ebook in PDF non contiene immagini di qualità, per cui la resa grafica dovrebbe essere alquanto limitata. L’ebook dovrebbe essere facilmente stampabile ed intuitivamente rilegabile o spillabile in un vero libro già correttamente impaginato. Le immagini non dovrebbero essere coperte da copyright, le ho trovate con google.images e le ho lasciate in RGB e convertite in bianco e nero a 96dpi per complicare la stampa. E’ possibile che altre foto reperite con google.images io le abbia sintetizzate artificialmente mantenendo l’RGB per gli scopi letterari, oppure degradate in scala di grigio. In ogni caso le fotografie restano di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... Non è "garantita al limone" la resa grafica ed il processo di stampa di cui ogni utente ne assume la piena responsabilità. Il webmaster non si assume la responsabilità della completezza dell’informazioni pubblicate, dei problemi, danni di ogni genere che eventualmente possono derivare dall'uso proprio od improprio di tale file, dalla stampa, dall'interazione e/o download di quanto disponibile online. Tutti i marchi, loghi, organizzazioni citati direttamente od indirettamente sono di proprietà dei loro legittimi proprietari bla, bla, bla... tutelati a norma di legge dal diritto nazionale/internazionale, bla, bla, bla... legalmente registrati ecc... sì insomma dai!, non dite che non avete capito!.

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“La musica delle sfere” stampato 28/2/2019 (v1.0) é in COPYLEFT(BY-NC-ND)

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Indice Prefazione: omaggio a Amazing Stories –agosto 1936- …………...… pag. 4

Capitolo 1-Subconscio ………………..………………..………….…… pag. 6

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Prefazione: omaggio ad Amazing Stories, agosto 1936

Questo ebook vuole essere un omaggio alla rivista Amazing Stories, Agosto 1936 in particolare al racconto “Subconscious” di John Russell Fearn. In questo quarto anno della co llana JDAB ho deciso di continuare nella diffusione della rimasterizzazione del racconto di SciFi per proporre fabule di Scifi ancora gradevoli, a mio avviso, per un pubblico del XXI seco lo. Questo genere di ebook continuerà ad avere:

• una copertina sempre identica “10 e lode Amazing Stories rimasterizzato”, • un titolo diverso, ovviamente a seconda del racconto, • un’impaginazione interna differente rispetto ai tradizionali racconti JDAB, in modo che questo tipo di ebook abbia un gusto estetico più prossimo, al format delle storiche “Pulp Mags”. • La “rimasterizzazione” sarà una traduzione dall’americano all’italiano corrente, mantenendo fabula ed intreccio identico a quello del racconto originale che fu pubblicato nelle Pulp Mags. • Saranno ridotti all’essenziale gli interventi di editing con tagli o sintesi/adattament i, atti a sopprimere le part i prolisse o le divagaz ioni troppo lunghe ed inutili, che non potrebbero essere più idonee, ai gusti di un lettore del XXI°secolo.

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• A differenza dei racconti di fantascienza sin’ora elaborati nella collana JDAB (remix, remake, porting in mult i-trama) la rimasterizzazione non conterrà una rielaborazione artistica.

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Questo ebook fa parte della co llana JDAB-Joint Direct Attack Book, una serie di testi in PDF, composti da remix, porting in multitrama, remake, di tutti quei racconti di “Amazing Stories & Wonder Stories & IF worlds of science fiction” che sono meritevoli di una moderna rivisitazione SciFi, a mio gusto personale!. Saluti e buona lettura! Chip65C02


Capitolo 1

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Moore Holmes era un inglese, nato e cresciuto nel Ferrey, con un’eccellente scolarizzazione, tanto da condurlo a diventare ricercatore senior, presso il Godalming College, all’età di 33 anni.[…] Nella sera dell’estate del 1933, Moore fu visto passeggiare mano nella mano con Una Lanister, mentre il cielo stava diventando nero, promettendo una violento temporale. Iniziò a piovere, un lampo cadde vicino a Moore, ustionandoli la mano. L’uomo fu aiutato dalla ragazza, i due corsero rapidi sotto la pioggia, dirigendosi verso il College Godalming, in cerca del dottor Manson, per richiedere una pronta visita, circa la brutta ustione subita dal giovane ricercatore. […] Il lampo

aveva causato solo una brutta ustione alla mano, ma non c’erano stati altri danni fis ici. L’unica cosa strana, era la strana delusione, di cui Moore aveva preso a parlare, circa una certa Olania. -Dottore, non pensa che la sua mente possa essere stata danneggiata?- chiese con tono preoccupato la giovane Una. -Francamente non lo so. Non ne ho idea. I miei esami mostrano che a parte la brutta bruciatura alla mano, Moore sembra in salute. Moore come si sente?- disse il dottor Manson. -Ho un grande mal di testa, mi sembra di sognare. Sto parlando con gente strana, che


non conosco: tutto mi sembra così confuso!- rispose Moore con aria disorientata. –Come ha detto? Può ripetere?- esordì preoccupato il dottor Manson. –No!, dottore! È tutto apposto. La fasciatura è comoda e stretta, adesso mi sento meglio-. […] Tornando a casa, Moore s’accorse che il forte mal di denti gli era scomparso, una minestra calda ed un sonno ristoratore, avrebbero fatto miracoli. L’uomo si sdraiò nel letto, chiuse gli occhi, con l’intenzione d’abbandonarsi al sonno, ma appena chiuse gli occhi, si ritrovò dentro un colossale laboratorio in cui non era mai stato. Persone e figure sconosciute, si muovevano silenziose attorno a lui, tutto appariva reale e vero, quasi cristallino!. –Dio Santo che cosa mi sta accadendo!- disse Moore, che s’alzò immediatamente dal letto, aprendo gli occhi. Tutto sembrava tornato al proprio posto, tutto era in ordine in camera propria: Moore era nella sua casa. L’uomo, si stese

nuovamente, con l’intenzione d’addormentarsi. Si ritrovò invece, appena chiuse gli occhi, dentro la precedente centrale elettrica: enorme, smisurata, colma di congegni ed apparecchiature sconosciute. Non poteva udire niente, ma 7 tutto quello che vedeva intorno a lui, era reale e nit ido, come nella concreta realtà. S’osservò le mani, non erano le proprie mani, non erano mani umane: Moore era come incarnato in una strana entità, non umana, molto alta, almeno 7 piedi. Una seconda entità sconosciuta, che si chiamava Z in ebbe a rivolgersi Moore, dicendo –Laj, per adesso sta funzionando tutto in modo perfetto!-. Senza sapere il perché, Moore ebbe a rispondere –Sì, la barriera eterea sta funzionando perfettamente, il nostro futuro è ampio e prosperoso, presto saremmo in grado d’incenerire tutti i terrestri ed il pianeta intero, quindi avremo un habitat perfetto per noi!-. […] Ovviamente Moore aveva dormito, forse aveva sognato. Questo fu il primo pensiero di Moore, il quale era molto turbato, si voltò a guardare l’orologio e scoprì che erano


passati appena pochi minuti. Un sogno cosciente? Oppure Moore era davvero stato nella coscienza dell’alieno Laj, come in uno scambio di personalità?. Seduto sul letto, Moore chiuse di nuovo gli occhi. Istantaneamente s i ritrovò a passeggiare in una gradevole strada, circondata da palme, con un ambiente simile all’Egitto, tranne per il fatto che il sole era più picco lo e di colore rosso.[…] Moore riaprì gli occhi, guardò l’orologio, erano trascorsi solo pochi secondi: un enigma mentale lo stava soggiogando. Che cosa gli stava accadendo? Cosa erano quelle visioni? Perché Moore aveva in mente il nome di Olania?. Olania, era la compagna di Laj?. Moore come faceva a sapere queste cose?. Perché Moore, aveva memoria di Olania e di molto altro?. Forse come diceva la teoria del professor Einstein, c’era una quarta dimensione e Moore per qualche ragione l’aveva varcata?. Forse il subconscio era capace di travalicare lo spaziotempo, dislocandosi istantaneamente in parti diversi dell’universo?. Perché Moore parlava di subconscio,

se non aveva mai saputo niente del subconscio?. Da dove gli proveniva tutta questo sapere o queste strane idee?. […] Bevve un bicchiere di Whiskey, poi Moore si stese nel letto: doveva dormire, altrimenti avrebbe certamente 8 peggiorato le cose. La dislocaz ione del subconscio non scomparve, anzi ebbe a consolidarsi, per qualche ragione Moore s’addormentò, ma rimase legato in modo inspiegabile alla vita di un’altra entità, un alieno di nome Laj.[…] Era notte fonda, quando Moore s’alzò si vestì rapidamente, in silenzio, poi decise d’andare dal padre di Una Lanister, per parlargli. […] Quando comparve alla porta, James Lanister disse – Giovanotto, a quest’ora della notte, dovrebbe essere a dormire. Io non sono avvezzo a queste mode giovanili. Forza, spara!, dimmi cosa c’è di così importante, da non poer aspettare domattina, ma bensì piombare nella notte in casa mia, tirandomi giù dal letto? Riguarda Una?!-. -No!, non riguarda Una, non mi sento bene da quando mi ha


colpito il fulmine. Sono diventato due persone.- disse Moore tutto d’un fiato. -Tu sei cosa?- rispose ridendo il padre di Una. Moore iniziò a sintetizzarli quello che aveva visto: un pianeta sabbioso, palme, piramidi, un sole picco lo e rosso, un cielo vio la, poi c’era una nebulosa che copriva l’orizzonte del pianeta. Dislocazione temporale istantanea del subconscio, varchi nella quarta dimensione, ed infine Moore concluse il suo rapido riassunto, aggiungendo –Se chiudo gli occhi, immediatamente vedo con gli occhi di questo essere alieno, di nome Laj, che è alto 7 piedi. Se m’addormento, la mia personalità si fonde in quest’essere alieno, quando mi sveglio ho assorbito gradualmente il suo sapere e la sua conoscenza, tanto che mi ritrovo a sapere cose, che non dovrei sapere, ma che conosco e non ho mai studiato!-. –Indigestione figliolo!rise sarcastico James Lanister che aggiunse –prendi una bella bevuta d’olio di ricino,

domattina ti svuoterai, ti garantisco che starai meglio!.[…] __________ L’indomani mattina, Moore andò a trovare il dottor Manson e gli espose lo stesso riassunto che aveva raccontato al padre 9 di Una Lanister. Il dottor Manson ascoltò con pazienza e disse –Serve un esperto, io sono un medico generico, non ho le competenze per gestire questo problema del subconscio. La tua testa ha qualcosa di storto, figliolo!-. Il dottore chiamò l’astronomopsicologo Sir Arthur Langworthy e ci fissò un appuntamento. […] ________ Moore ed il dottor Manson si recarono nello studio di Sir Langworthy, il quale ascoltò con interesse quello che Moore ebbe a narrare. Poi Sir Longworthy ebbe a visitare Moore, gli fece le lastre alla testa, infine diede la sua opinione. Non c’erano patologie, le informazioni che Moore narrava ogni qual volta chiudeva gli occhi, circa la nebulosa che vedeva dal pianeta alieno, erano coerenti


con uno studio che Sir Longworthy stava facendo su una lontana porzione dello spazio, vicino a Marte. Per quanto strano, per quanto irreale, per quanto impossibile, era evidente che il co lpo di fulmine, aveva sganciato il subconscio di Moore, il quale essendo subconscio era ovviamente condiviso con un’altra entità: un alieno. –Ma io non ho mai parlato altro che inglese!- chiese Moore, che aggiunse -come è possibile che io parli una lingua aliena e la capisca, dal subconscio?-. Il subconscio accedeva alla conoscenza conscia dell’alieno, i concetti erano assorbiti e quindi, automaticamente tradotti in inglese, dato che l’inglese era l’unica lingua che Moore era capace di parlare. Il dottor Manson chiese –Se quanto Sir Langworthy sta ipotizzando fosse vero, vorrebbe dire che da qualche parte nello spazio, esiste una cultura aliena, simile a quella umana, con la quale ciascun terrestre, condivide a propria insaputa il subconscio-.

-La scienza ha fatto studi su perché gli esseri umano sognano? Sono stati statisticati sogni: ci sono persone che incontrano altre persone, che però non hanno mai conosciuto, poi al mattino il ricordo di solito svanisce e 10 sfuma. C’è molto di più di quello che si crede, rispetto alla limitata e patologica visione della psicologia Froidianarispose Sir Langworthy. L’astromo-psicologo piazzò nella testa di Moore un apparecchio per monitorare i segnali celebrali, poi chiese a Moore di chiudere gli occhi. L’elettroencefalogramma dimostrò l’esistenza di una serie di onde: erano identiche ad una portante radio, quasi come fosse un ignoto protocollo di comunicazione, di cui solo il cervello ne poteva decodificare/codificare il significato. […] Moore doveva essere posto sotto stretta osservazione, il dottor Manson e Moore furono ospiti di Sir Langworthy, che necessitava di raccogliere un numero maggiori di dati. […] Durante le sedute notturne, emerse che gli alieni avevano costruito un


macchinario super-tecnologico con cui controllare le menti umane, rendendole incoscienti di comprendere il fatto d’aver la mente condizionata. Il lungo resoconto fu fatto da Moore, riguardava circa 5 ore di bilocazione del subconscio, mentre tutti i dati raccolti dell’encefalogramma, erano relativi ad appena 30 minuti di sonno in ricezione/trasmissione inconscia. Come era possibile tale differenza temporale?! Forse il tempo trascorreva in modo diverso, oppure la percezione mentale di Moore, nell’assorbire i dati via subconscio, avevano occupato più spazio mentale, equivalente a 5 ore piuttosto che 30 minuti. Il volume cranico degli alieni, doveva essere molto più grande di quello umano!. […] ___________ Se Moore quando chiudeva gli occhi, era catapultato nella bilocazione del subconscio nell’alieno Laj, l’alieno Laj era catapultato nel subconscio di Moore, ogni volta che Moore era cosciente ma Laj chiudeva gli occhi. Questo continua bilocazione, era potenziata da un macchinario alieno, stava

però creando una forte frizione, non avrebbe potuto essere mantenuta ancora a lungo. I piani degli alieni erano saltati, perché una parte dei terrestri adesso sapevano, quello che gli alieni andavano organizzando!. […] Olania, era 11 la compagna di Laj. L’aliena non approvava il piano organizzato dall’alieno Laj, il quale era aggressivo, ed aveva violato la prima legge dell’infallibilità, per cui fu denunciato da Olania stessa, presso il gran Consiglio Alieno del Giudizio. Le migrazioni sulla Terra fatte da Laj erano illegali, inoltre segregavano la mente dei terrestri, questa cosa non era accettabile, neanche per scopi di ricerca scient ifica, figuriamoci per pianificare un’invasione militare ed una migrazione violenta, presso un pianeta che era già abitato da una razza intelligente, ancorchè tecnologicamente meno evoluta. Questa era la delusione, che Laj provava: a suo giudizio l’alieno Laj era stato tradito da Olania, la quale aveva principi morali superiori a quelli di Laj. Questa era anche la delusione che Moore percepiva, come


emozione, ma che non riusciva a razionalizzare, non sapendo cosa era davvero accaduto nel mondo alieno. […] Ral era il capo della congregazione marziana, del gran Consiglio del Giudizio, ma non potè processare Laj che era stato misteriosamente ucciso. Tuttavia, prima di morire aveva ordinato di smettere gli esperiment i sugli umani, per amore di Olania. […] Chi aveva ucciso Laj?! Il corpo di Laj fu reanimato, le cellule celebrali furono stimolate, il nervo ottico fu rigenerato, per poco tempo, in modo da osservare con gli occhi di Laj, gli ult imi minuti prima del trapasso. Era stato l’alieno Zin, il quale non voleva rinunciare al piano d’invasione della Terra. […] Olania amava Laj, Laj amava Olania, c’era stato un dissidio circa il lavoro svolto da Laj, ma per amore di Olania, Laj aveva disattivato il macchinario che aveva egli stesso costruito. Il macchinario sarebbe servito per soggiogare i popoli della Terra. Ral fece giustizia, seguendo i canoni della loro cultura. […] Nel frattempo sulla Terra, accadde qualcosa che nessuno

avrebbe mai potuto immaginare: tutte le persone che erano dotate di poteri paranormali, persero le loro doti istantaneamente, finendo per essere considerati da tutti, dei ciarlatani in cerca di danaro. 12 Moore perse la sua capacità di bilocare il suo subconscio, sposò Una Lanister, visse felice e contento, insegnando al College Godalming. Il dottor Manson andò in pensione, ma sfortunatamente morì precocemente, per una malattia incurabile. Lord Langworthy morì in un incendio, in casa propria, mentre era immerso nei propri macchinari, intento a cercare di replicare la bilocazione del subconscio, di cui era stato testimone. Il poderoso e misterioso incendiò che deflagrò in casa Langworthy, ebbe e divorare rapidamente sia la casa, quanto tutti i dati che lo scienziato psicologoastronomo aveva raccolto sul caso Moore. Erano pochi, quelli che sapevano che la fonte di tutto era il pianeta Marte, dove il segreto della bilocaz ione del


subconscio era stato sigillato per sempre, bloccando i macchinari alieni che Laj aveva costruito, di cui Z in avrebbe voluto impossessarsi.

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