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BALLOTTAGGIO TRA GIULIVI E SCHILLACI
by Vivivoce
NOTIZIE IN COMUNE Settembre 2020 Sarà ballottaggio tra Giulivi e Schillaci

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VENARIA Nel primo turno il candidato a sindaco di centrodestra ha ottenuto 6950 voti
Nella serata di martedì 22 settembre è arrivata la notizia che tutti si attendevano: alle elezioni comunali di Venaria Reale sarà ballottaggio tra Fabio Giulivi e Rossana Schillaci. Niente da fare per Alessandro Brescia e Gioacchino Barcellona.
Si voterà quindi nuovamente nelle giornate di domenica 4 e lunedì 5 ottobre.
La prima tornata elettorale è stata vinta da Giulivi, il candidato del centrodestra, ap poggiato da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Civica Venaria Riparte e Udc: 7330 i voti ottenuti, il 41,81%. Alle sue spalle Schillaci, la rappresentante del centrosinistra, sost6enu ta da Partito Democratico, Moderati, Venaria Punto e a Capo, Venaria Coraggiosa, Psi/Italia Viva e Demos-Verdi: 5674 voti, il 32,37%. Più indietro nei numeri Brescia, appoggiato da Uniti per Cambiare, Per Venaria Insieme, Sinistra Civica: 3295 voti, il 18.80%. Quarta piazza per Roberto Barcellona del Movimento 5 Stelle: 1232 voti, il 7,03%.
Su 28117 di aventi diritto al voto, si sono recati alle urne 18382, il 65.38%. Schede bianche: 277 (1.51%). Schede nulle: 540 (2.94%). Voti contestati non assegnati: 34 (0.18%),
Tutto si deciderà ora al ballottaggio: un tipo di votazione, a confronto diretto, tra due candidati, che rappresenta anche l’ultima eventuale fase di un’elezione. Il ballottaggio ha luogo quando nella prima o nelle prime votazioni nessuno dei candidati ha ottenuto la maggioranza stabilita come necessaria per l’elezione e consiste in una nuova convocazione del corpo elettorale la cui scelta è stavolta limitata ai soli due – o al numero superiore stabilito dalla normativa – candidati che, nella prima votazione, abbiano ottenuto il maggior numero di voti ovvero a quei candidati che abbiano superato la prestabilita cifra elettorale. È eletto il candidato che riporti la maggioranza, anche relativa, dei voti validamente espressi. In caso di parità assoluta di voti, la gran parte delle normative prevede che risulti eletto il candidato più anziano d’età.
Il termine ballottaggio deriverebbe dal fiorentino ballotta, sinonimo di castagna. Nella Firenze medievale, infatti, esisteva la Torre della Castagna, nella quale si riunivano i Priori delle Arti per decidere e votare riguardo alle tematiche più importanti. Queste votazioni si svolgevano in conclavi lunghi anche intere giornate senza influenze dall’esterno e nei quali il voto consisteva nel porre delle castagne in uno dei sacchetti che simboleggiavano le varie possibilità.